BILANCIO CONSOLIDATO
DELL'ESERCIZIO
CHIUSO AL
31 DICEMBRE 2021
CARICHE SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
Presidente e Amministratore delegato - Francesco BERTONI
Amministratore delegato - Carlo BERTONI
Consigliere non esecutivo - Giorgio BARDINI
Consigliere indipendente - Rossella GUALTIEROTTI
Consigliere indipendente - Beatrice GRAZIANO
Collegio Sindacale
Presidente - Guido TESCAROLI
Sindaco effettivo - Marta Maria RENOFFIO
Sindaco effettivo - Stefano RUBERTI
Sindaco supplente - Silvia RODI
Sindaco supplente - Stefano FICARELLI
Società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULL'ANDAMENTO GESTIONALE DEL GRUPPO DELL'ESERCIZIO 2021
Il Bilancio consolidato del Gruppo CSP al 31 dicembre 2021 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2021, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati ai sensi delle disposizioni normative, italiane e europee, pro tempore vigenti e applicabili, ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF").
Come consentito dall'articolo 40, comma 2 bis, del Decreto Legislativo 9/4/1991 n. 127, CSP ha redatto la Relazione sull'andamento della gestione come unico documento, sia per il bilancio consolidato di Gruppo, sia per il bilancio di esercizio della Capogruppo.
La presente Relazione deve essere letta congiuntamente ai Prospetti contabili ed alle relative Note esplicative, parti integranti del bilancio consolidato di Gruppo e del bilancio di esercizio della Capogruppo.
1. SINTESI DEI RISULTATI
1.1 Indicatori di risultato
Per facilitare la comprensione dei propri dati economici e patrimoniali, CSP utilizza alcuni indicatori di larga diffusione, seppure non previsti dagli IAS/IFRS.
In particolare, nel conto economico sono evidenziati i seguenti indicatori/risultati intermedi: Margine industriale, Margine commerciale lordo e Risultato operativo (EBIT), derivanti dalla somma algebrica delle voci che li precedono. A livello patrimoniale considerazioni analoghe valgono per l'indebitamento finanziario netto, le cui componenti sono dettagliate nella specifica sezione delle Note Esplicative.
Le definizioni degli indicatori utilizzati dalla Società , in quanto non riconducibili ai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altre Società e non essere quindi comparabili.
1.2 Risultati salienti del Bilancio 2021
Riportiamo i dati di sintesi dell'anno 2021, espressi in valore assoluto ed in percentuale sul fatturato, confrontati con l'anno precedente.
Il fatturato consolidato è pari a 91,0 milioni di Euro. Si confronta con 82,9 milioni di Euro. La variazione è quindi pari a +9,7%.
Il margine industriale è pari a 39,0 milioni di Euro. Si confronta con 32,6 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato passa dal 39,3% al 42,9%.
L'EBITDA (risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte e degli ammortamenti) è pari a 6,5 milioni di Euro. Si confronta con -0,8 milioni di Euro. L'incidenza percentuale passa dal -1,0% al +7,2%.
L'EBIT (risultato operativo) è pari a 3,1 milioni di Euro. Si confronta con -4,5 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato è del 3,4% rispetto al -5,4% dell'esercizio precedente.
Il risultato pre-tasse è pari a 2,4 milioni di Euro, rispetto a -5,3 milioni di Euro dell'esercizio precedente. L'incidenza percentuale è del 2,6% rispetto al -6,3%.
Il risultato netto di Gruppo dopo le imposte è positivo per 0,8 milioni di Euro. Si confronta con un risultato negativo di 6,2 milioni di Euro. L'incidenza è pari allo 0,8% rispetto al -7,4%.
La posizione finanziaria netta è positiva per 5,4 milioni di Euro e si confronta con una posizione negativa di 0,7 milioni di Euro.
Il patrimonio netto consolidato è pari a 48,7 milioni di Euro rispetto a 47,9 milioni di Euro.
1.3 Valutazione dei risultati 2021
Nonostante i primi mesi del primo semestre e l'ultimo trimestre, siano stati caratterizzati dalle limitazioni introdotte dai Governi per fronteggiare il riacutizzarsi della pandemia COVID-19, il fatturato al 31 dicembre 2021, grazie alla ripresa dei consumi registrata soprattutto in Francia, evidenzia vendite in incremento del 9,7%.
La ripresa del fatturato nell'ultimo bimestre, soprattutto in Francia, l'efficacia delle azioni di contenimento e razionalizzazione dei costi, unitamente al maggior contributo di componenti positive non ricorrenti (per circa 1,5 milioni di euro), hanno consentito di conseguire risultati per l'intero esercizio in sensibile miglioramento rispetto a quelli del precedente.
Il risultato netto consolidato dell'esercizio 2021 evidenzia un utile netto di 0,8 milioni di Euro che si confronta con la perdita dell'esercizio precedente di 6,2 milioni di euro.
La Posizione finanziaria netta è positiva per circa 5,4 milioni di euro (liquidità netta), in netto miglioramento, rispetto a 0,7 milioni di euro di debito del 31 dicembre 2020 grazie soprattutto all'efficace gestione del capitale circolante ed al significativo progresso della performance operativa; non considerando il debito ascrivibile al principio contabile IFRS16, la posizione finanziaria netta risulta positiva per circa 11,7 milioni di euro rispetto ai 3,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020.
2. ANDAMENTO DEL GRUPPO
2.1. Dati sintetici di conto economico
Il prospetto di seguito evidenzia i risultati della gestione:
2.1.1. Ricavi netti - I ricavi netti sono passati da 82,9 a 91,0 milioni di Euro con un incremento del 9,7% rispetto all'esercizio precedente.
I seguenti grafici illustrano la composizione dei ricavi per merceologia, per marca e per area geografica dell'esercizio 2021 confrontati con l'esercizio 2020.
Nel 2021 il fatturato della calzetteria ha registrato un incremento di 3,9 milioni di Euro (+8,3%) rispetto all'esercizio precedente; l'incidenza della merceologia sul fatturato totale è passata dal 57,0% al 56,2%.
Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, passano da 19,9 a 22,0 milioni di Euro, registrando un incremento del 10,4%.
I prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un incremento del 13,2%, passando da 15,8 a 17,8 milioni di Euro di fatturato.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento generalmente positivo.
Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha registrato un incremento delle vendite pari all' 11,4%, passando da 31,7 milioni di Euro a 35,3 milioni di Euro di fatturato.
Le Bourget, l'altro marchio del Gruppo che opera sul mercato francese, ha registrato un incremento del 13,9%, passando da 16,1 a 18,3 milioni di fatturato.
Le vendite del marchio Oroblù sono aumentate del 5,0%, passando da 10,2 a 10,8 milioni di Euro, mentre le vendite del marchio Lepel sono aumentate del 9,6% passando da 6,5 a 7,1 milioni di Euro.
Le vendite del marchio Perofil sono aumentate del 22,2%, passando da 5,8 a 7,1 milioni di Euro.
Sanpellegrino ha rilevato un fatturato di 2,4 milioni di Euro, in diminuzione del 27,0%. Il marchio Luna di Seta è aumentato del 25,0% ed il marchio Cagi è aumentato dell'8,8%.
Le vendite delle marche private sono aumentate dello 0,4%, mentre le vendite dei marchi di terzi sono aumentate del 14,5%.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un incremento del 7,4% rispetto al 2020, passando da 24,0 a 25,8 milioni di Euro di fatturato.
I ricavi in Francia, primo mercato per importanza nell'ambito del Gruppo, sono pari a 55,5 milioni di Euro ed evidenziano un incremento del'11,8% rispetto all'esercizio precedente.
In Germania il fatturato registra un decremento del 20,1%, passando da 1,8 a 1,4 milioni di Euro.
Nell'Europa dell'Ovest il fatturato passa da 5,2 a 5,5 milioni di Euro (+7,1%), mentre nell'Europa dell'Est da 1,1 a 1,3 milioni di Euro (+19,3%).
Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 0,4 milioni di Euro (+25,1%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1,0 milione di Euro, con un incremento del 15,3%.
2.1.2. Margine industriale - L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è pari al 42,9%, rispetto al 39,3% dell'esercizio precedente.
Il miglioramento del margine è dovuto principalmente alle minori svalutazioni delle rimanenze di magazzino, alla riduzione dei costi operativi e al mix delle vendite.
2.1.3. Spese dirette di vendita - Le spese dirette di vendita sono aumentate passando da 7,9 a 8,1 milioni di Euro, mentre la loro incidenza sul fatturato netto passa dal 9,5% all'8,9%.
2.1.4. Spese commerciali e amministrative - Tali spese sono pari a 29,6 milioni di Euro, in linea con il valore dell'esercizio precedente.
L'incidenza dei costi e degli investimenti promo-pubblicitari sui ricavi netti del Gruppo passa dal 6,0% al 5,2%.
2.1.5. Altri ricavi operativi netti - Tale voce è pari a 2,2 milioni di Euro e si confronta con 0,7 milioni di Euro del 2020. Si segnala che la voce comprende plusvalenze pari a 0,8 milioni di Euro relative alla cessione da parte della controllata francese di immobili e terreni siti a Fresnoy Le Grand e proventi non ricorrenti della Capogruppo, principalmente contributi in conto esercizio, pari a 0,4 milioni di Euro.
2.1.6. Costi di ristrutturazione - Tale voce, pari a 0,4 milioni di Euro, si riferisce principalmente ai costi sostenuti dalla Capogruppo in relazione al programma di riorganizzazione della struttura aziendale della Divisione Lepel di Carpi.
2.1.7. Risultato Operativo - Il risultato operativo al 31 dicembre 2021 è pari a 3,1 milioni di Euro (3,4% sui ricavi netti), rispetto a -4,5 milioni di Euro dell'esercizio precedente (-5,4% sui ricavi netti 2020).
2.1.8. Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti - La voce, pari a 0,7 milioni, si riferisce per 0,4 milioni alla svalutazione del valore dell'avviamento scaturito dall'acquisto della società tedesca Oroblù Germany GmbH, il cui valore di iscrizione è stato allineato al valore del patrimonio netto, e per 0,3 milioni di Euro alla svalutazione del key money relativo a due punti vendita ad insegna Le Bourget, al fine di allinearlo al presumibile valore di realizzo.
2.1.9. Proventi (oneri) finanziari netti - Il risultato della gestione finanziaria comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nell'esercizio in esame si rileva un provento pari a 70 mila Euro, rispetto all'onere di 529 mila Euro dell'esercizio precedente.
L'aumento è attribuibile principalmente alle maggiori differenze cambio positive rilevate dalla controllata francese.
2.1.10. Imposte sul reddito - Le imposte sul reddito del 2021 ammontano a 1,7 milioni di Euro e si riferiscono principalmente a imposte correnti totalmente a carico della controllata francese. Si confrontano con 0,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
2.1.11. EBITDA - L'EBITDA (risultato operativo al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali) è positivo per 6,5 milioni di Euro, in sensibile miglioramento rispetto al risultato negativo di 0,8 milioni di Euro dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi passata dal -1,0% al +7,2%.
2.2. Dati sintetici di stato patrimoniale
La situazione patrimoniale riclassificata sintetica del Gruppo è riepilogata nella seguente tabella:
2.2.1. Capitale circolante - Il capitale circolante operativo netto al 31 dicembre 2021 è pari a 19,7 milioni di Euro, in diminuzione di 6,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2020.
L'incidenza del capitale circolante operativo sul fatturato si attesta al 21,6%, in diminuzione rispetto al 31,2% del precedente esercizio.
2.2.2. Capitale investito - Il capitale investito è passato da 57,5 a 51,4 milioni di Euro, principalmente per effetto della sopramenzionata variazione del capitale circolante.
2.2.3. Indebitamento finanziario - L'indebitamento finanziario netto è pari a -5,4 milioni di Euro (cassa netta), 0,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2020; comprensivo di debiti finanziari per 6,3 milioni di Euro derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16 (3,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2020).
L'indebitamento finanziario è così composto:
Al netto dell'effetto IFRS 16 si evidenzia una posizione finanziaria positiva per 11,7 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 3,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2020; tale progresso è dovuto principalmente al risultato operativo e alla riduzione del capitale circolante.
Raccordo tra prospetti contabili della Capogruppo e prospetti contabili consolidati
3. ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO
Riportiamo la struttura attuale del Gruppo, invariata rispetto al precedente esercizio.
Di seguito si forniscono i risultati delle società del Gruppo.
3.1. Capogruppo
La Capogruppo ha realizzato un fatturato pari a 41,5 milioni di Euro, con un incremento del 5,3% rispetto al fatturato di 39,4 milioni di Euro del 2020.
Il fatturato, al netto delle vendite intercompany, è passato da 30,9 a 33,4 milioni di Euro, con un incremento dell'8,2%.
L'incidenza del Margine Industriale sui ricavi netti passa dal 23,2% al 32,7%, principalmente grazie alle minori svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
La Capogruppo ha riportato, tenendo conto di dividendi per 2,1 milioni di Euro percepiti dalla controllata francese (6,3 milioni di Euro dell'esercizio precedente) e della svalutazione della partecipazione totalitaria nella società tedesca Oroblù Germany GmbH per 0,8 milioni di Euro, una perdita dopo le imposte di 1,2 milioni di Euro. Si confronta con una perdita di 1,3 milioni di Euro del 2020.
3.2. CSP Paris Fashion Group S.A.S.
La controllata, che opera prevalentemente sul mercato francese con i marchi Le Bourget e Well, ha registrato un fatturato di 56,2 milioni di Euro, in incremento dell'11,4% rispetto all'esercizio precedente.
L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è al 43,5%, in leggero peggioramento rispetto al 44,6% del precedente esercizio.
La Società ha conseguito un utile netto dopo le imposte di 3,6 milioni di Euro, grazie anche a 0,8 milioni di plusvalenze realizzate, e si confronta con un utile di 1,3 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
3.3. Oroblù Germany G.m.b.H.
Il fatturato della società tedesca risulta pari a 1,1 milioni di Euro, con un decremento del 22,4% rispetto al 2020.
Il risultato netto finale riporta un utile di 31 mila Euro (che si confronta con un utile di 133 mila Euro del 2020), attribuibile principalmente al peggioramento del margine industriale e alle maggiori svalutazioni dei crediti in essere.
3.4. Oroblù USA L.L.C.
La società statunitense ha realizzato nel 2021 un fatturato di 343 migliaia di Euro, con un incremento del 51,8% rispetto al 2020 (+57,5% a tassi di cambio costanti), principalmente grazie alla ripresa dei consumi.
Il risultato netto dell'esercizio presenta un utile di 25 mila Euro e si confronta con una perdita di 49 mila Euro dell'esercizio precedente.
4. ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA, INNOVAZIONE E COMUNICAZIONE
4.1. Organizzazione produttiva
L'organizzazione produttiva è articolata secondo le seguenti linee:
Calzetteria: la produzione è concentrata nello stabilimento di Ceresara e nel sito produttivo a Le Vigan nel sud della Francia.
Corsetteria ed intimo maschile e femminile: la produzione è realizzata prevalentemente in outsourcing, mantenendo all'interno il know-how progettuale per stile, modellistica, sviluppo taglie e campionatura. La Divisione Lepel di Carpi (MO) è specializzata nell'intimo femminile, mentre la Divisione Perofil di Bergamo è specializzata nell'intimo maschile.
4.2. Innovazione e comunicazione
Siamo nati nel 1973 con l'obiettivo di soddisfare i consumatori più esigenti nel segmento dell'intimo. Ancora oggi siamo guidati da quella visione: una spinta a migliorarci ogni giorno per rispondere alle mutate necessità del presente e del futuro.
La nostra vision trova forma concreta nello sviluppo di un'ampia gamma di marchi specializzati. Una scelta che, di ogni brand, porta in primo piano l'impegno nella ricerca di nuove soluzioni, la costante innovazione dei materiali, degli strumenti e dei metodi di lavoro, perché crediamo che l'evoluzione della tecnologia unita ai vantaggi della digitalizzazione in ogni ambito aziendale abbia un ruolo fondamentale nella creazione di un business planet-friendly.
Una sfida importante quella dell'eco-sostenibilità , che abbiamo accolto nel rispetto degli interessi di tutti i nostri stakeholders.
Abbiamo scelto di investire sul futuro ponendo al centro una nuova visione di eco-sostenibilità fondata su tre pilastri: salvaguardia delle risorse, riduzione dell'impatto ambientale, trasparenza e tracciabilità che interpretiamo in tutti i marchi del Gruppo con progetti di innovazione sia di prodotto che di comunicazione.
Oroblu'
I valori etici del brand Oroblu' quali l'empowerment femminile e la sostenibilità ambientale sono stati i due driver di tutta l'attività di sviluppo prodotto e comunicazione dell'anno 2021.
Vogliamo diventare giorno dopo giorno sempre più consumer oriented, alleati e complici delle donne mantenendo il posizionamento prodotto alto di gamma.
Per questo motivo raccogliamo i bisogni nascosti delle consumatrici e creiamo nuovi prodotti per attivare una community vivace e partecipe che si riconosca nei valori e nelle scelte del brand.
Due i principali progetti sviluppati nel 2021:
Oroblù save the ocean
Abbiamo realizzato il primo collant in poliestere riciclato post consumer, poliestere prodotto da Radici Group che ha permesso a CSP di potersi accreditare sul mercato come punto di riferimento delle aziende eco friendly attraverso una estesa campagna di comunicazione su tutti i principali mezzi di comunicazione offline e online. L'eco-sostenibilità ora si può indossare e nel far bene all'ambiente rende anche belle le gambe delle donne.
Oroblù Eco sneakers tights
Ancora collant, ma finalmente un collant Eco pensato per le donne che decidono di portarlo con le più moderne calzature: sneakers, stivaletti e boots. Un collant rinforzato nella soletta per un maggior confort e protezione che è stato prodotto con filati riciclati preconsumer. Pack e materiali di esposizione sono tutti realizzati con materiali riciclati e riciclabili.
A supporto una campagna di comunicazione in partnership con lycra realizzata con un gruppo di influencers internazionali che hanno interpretato il nuovo eco sneakers tights sia indossandolo che realizzando stories e lo stress test presso il nostro sito produttivo per dimostrare alle loro followers che si può essere alla moda anche facendo bene al pianeta. La Campagna #strongeco ha fatto il giro del mondo virtuale con i suoi 4 milioni di views in due settimane e portando più di 4.000 click su oroblu.com.
Perofil
L'obiettivo primario della comunicazione 2021 per Perofil, massimo esperto nel settore intimo uomo, è stato quello di offrire contenuti che ne dimostrino l'autorevolezza e l'affidabilità attraverso l'utilizzo della comunicazione social che è il mezzo per eccellenza più veloce e diretto per comunicare contenuti reali, verificabili e condivisibili.
Il tema dell'eccellenza dei prodotti (qualità ), fattore identificativo per Perofil, è stato comunicato con costanza al target maschile che ne apprezza in particolar modo l'approfondimento informativo.
Questa strategia di comunicazione fatta di racconti dettagliati delle caratteristiche intrinseche del prodotto è stata abbinata alla distribuzione della nuova linea di intimo in cotone Pima (il Pima cotton è il re del cotone per morbidezza, resistenza e qualità ) e al rilancio di linee di prodotti icone del brand quale X-touch di origine vegetale (X-touch è realizzato con Modal ottenuto dalla cellulosa del legno di faggio totalmente biodegradabile) e dalle linee realizzate con filati riciclati o riciclabili quale il mondo delle collezioni Revive .
Luna di Seta
Nell'anno 2021 i temi della salute e della sicurezza sono stati i due grandi driver che hanno unito tutti i cluster di consumatori e in questa condizione di precarietà e paura la casa ha assunto il ruolo di santuario e di fulcro di qualsiasi attività dando valore al buon sonno e portando a crescere il comparto dell'offerta loungwear di qualità e realizzata in materiali naturali quale la seta.
Proprio in questa tendenza abbiamo concentrato lo sviluppo delle nuove collezioni e la comunicazione di Luna di Seta perché la seta e i filati naturali di qualità offrono comfort e donano effetto benefico sulla pelle.
Luna di Seta è il brand che "possiede" il segreto della seta e la comunica al suo target elettivo reinventando la pigiameria e la lingerie in seta con l'obiettivo di educare la consumatrice al saper fare e farsi un regalo e suggerendo Luna di Seta come il regalo perfetto per le occasioni speciali.
Lepel
Se il benessere è un tema presente nella comunicazione già da alcune stagioni, la preoccupazione per la salute sia fisica sia mentale è una novità legata alla pandemia, preoccupazione che ha posto al centro il proprio corpo ed anche una maggior accettazione delle proprie caratteristiche fisiche.
Lepel è il brand che dell'intimo confortevole ha fatto il suo punto di forza e oggi evolve verso una comunicazione inclusiva per la donna più sicura di sé che accetta il suo corpo e se ne prende cura.
In questo ambito abbiamo deciso di riscrivere il logo del brand che si è liberato di archetipi legati a valori del passato (il serpente sinonimo del peccato) ed ha invece interpretato nel nuovo pay off di marca "Belseno" la promessa di prodotto della linea best seller ormai divenuta un'icona ad alto tasso di fidelizzazione.
I prodotti della collezione Lepel sono ideali per qualsiasi età e taglia ma essendo il core target della marca la generazione X (nate 1965-1980) e le Boomers (1946-1964) la comunicazione deve essere più inclusiva grazie al racconto del prodotto fatto da chi li indossa. Comunicazione che ha avuto la sua migliore interpretazione nei tutorial pubblicati sui social e realizzati dalla responsabile prodotto che racconta tutti i segreti e le caratteristiche dei prodotti Lepel diventando in poche ore virali rafforzando l'engagment della community Lepel.
Cagi
Durata e valore intrinseco sono le parole chiave che hanno favorito l'acquisto di un prodotto rispetto ad un altro. In un periodo di incertezza economica quale quello dell'anno 2021 si tendono a privilegiare gli acquisti per prodotti duraturi, di qualità .
Sapendo che in questa situazione sono favoriti i prodotti multi-funzione (per il valore aggiunto) e le confezioni multipack abbiamo lanciato la nuova linea Goal di intimo elasticizzato in confezione bipack ideali sia per un utilizzo giornaliero ma anche sportivo e che grazie alla qualità del cotone abbinato alla lycra assicurano una durata superiore.
La strategia della comunicazione social Cagi crea attività correlate ai propri prodotti quali l'informazione dettagliata delle performance con la campagna "#lo sapevi "che fa leva sulla curiosità maschile per le caratteristiche performanti dei prodotti.
I marchi di CSP Paris
Il Contesto
L'anno 2021 ha visto proseguire gli effetti della crisi sanitaria COVID-19 che, malgrado un tasso di vaccinazione in forte progresso, ha impattato in modo negativo i consumi.
I differenti canali di distribuzione, specialmente durante il primo semestre, hanno subito dei periodi di restrizione delle attività ; in particolare i grandi magazzini sono stati fortemente penalizzati.
La continuazione del telelavoro, assieme alla chiusura per lunghi periodi di quasi tutti i luoghi di ritrovo, hanno profondamente modificato le attitudini dei consumatori.
Molti operatori si attendevano un ritorno dei fatturati ai livelli del 2019, ma i risultati definitivi dei diversi mercati fanno apparire un bilancio meno positivo.
In questo contesto alquanto complicato, le marche di CSP Paris hanno molto ben resistito.
Il mercato della calzetteria e i marchi di CSP Paris
Dopo un anno 2020 che aveva fatto rilevare un calo del mercato della calzetteria in GDO pari al 26,7% in valore (dati GFK), il proseguire delle misure restrittive anche nell'anno 2021, con limitazioni alla vita sociale sia per motivi professionali che di svago, ha fatto sì che il recupero fosse alquanto limitato in rapporto alla perdita dell'anno precedente, con una progressione del 5,7% nel totale anno ed un 10,1% limitatamente al secondo semestre.
Le marche di CSP Paris, Well e Le Bourget, hanno superato cumulativamente per la prima volta la barriera del 30% di quota di mercato.
È il marchio Well che evidenzia la migliore progressione con un +0,5, grazie al successo della gamma Elastivoile, leader di mercato, ben supportata da Accord Parfait che ben ha risposto alla ricerca di confort del periodo.
Il marchio Le Bourget, posizionato su un segmento più premium, ha invece sofferto maggiormente nei collant ma per contro ha realizzato dei risultati molto soddisfacenti nelle diversificazioni fatte attraverso calzini ed intimo seamless.
Il mercato della lingerie e i marchi di CSP Paris
Nella GDO il mercato della lingerie aveva subito durante il 2020 una contrazione meno rilevante rispetto alla calzetteria e nell'anno 2021, con una progressione del 6,7% in valore (fonte GFK), ha recuperato i due terzi della perdita.
Il marchio Well, con il suo posizionamento premium evocante confort e modernità , continua la sua progressione confermando gli ottimi risultati dell'anno precedente ed occupa ormai la quarta posizione sul totale del mercato, mentre nella categoria dei coordinati intimo è al secondo posto con un 10,7% di quota di mercato.
Il bodywear Le Bourget, con una collezione strutturata e segmentata nella stessa logica dei collant, s'impone come specialista di questa merceologia e vede crescere la sua quota di mercato in valore di 8,3 punti.
Comunicazione
I buoni risultati dei marchi di CSP Paris sono da mettere in correlazione con i consistenti mezzi investiti in comunicazione.
Tanto nei media istituzionali quanto sul digitale, gli orientamenti scelti hanno favorito l'emergere delle nostre marche.
Dopo il ritorno su alcune catene TV nel 2020, Well ha sviluppato la sua campagna nei mesi di ottobre e novembre 2021 sulle grandi catene nazionali di France Télévision con un importante dispositivo nelle fasce orarie a forte audience.
Il tema del film fa riferimento al radicamento industriale francese della marca con un messaggio forte e chiaro: "Made in France mais pas plus cher".
Il dispositivo sopra citato è stato rinforzato con una campagna di affissione sui pannelli JC Decaux che riprendeva lo stesso messaggio e la stessa logica coreografica del filmato.
4.3. Attività di Ricerca e Sviluppo
La Capogruppo nel corso dell'esercizio 2021 ha portato avanti attività precompetitive a carattere innovativo, indirizzando i propri sforzi in particolare sui seguenti progetti, svolti negli stabilimenti di Ceresara, Carpi e Bergamo:
Attività 1. Attività di studio, progettazione e sperimentazione contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati declinati nelle varie collezioni donna e uomo di legwear, corsetteria, underwear, beachwear, loungewear/streethome, bodywear.
Attività 2. Attività finalizzate alla definizione di nuove soluzioni per la gestione ed il controllo digitale di prodotti e lavorazioni.
Attività 3. Attività di studio e prove finalizzate alla definizione di nuove soluzioni in ottica di transizione ecologica, declinabili su vari prodotti o collezioni.
Attività 4. Attività di ideazione estetica correlate allo sviluppo di nuove modalità di presentazione o rappresentazione, anche digitale, delle collezioni aziendali.
Per lo sviluppo dei progetti sopra indicati la Società ha sostenuto costi pari a € 1.165.123,60, di cui ammissibili € 1.115.678,50 ai fini del Credito d'imposta per attività di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica ai sensi dell'Art. 1, commi 198 - 209 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 e ss.mm.ii..
Confidiamo che l'esito positivo di tali attività precompetitive possa generare un rafforzamento competitivo della società con ricadute economiche favorevoli.
4.4. Marchi e canali distributivi
Riepiloghiamo nella seguente tabella i marchi di proprietà con i relativi canali di vendita:
Sanpellegrino | Oroblù | Lepel | Le Bourget | Well | Cagi | Perofil | Prf | Luna di Seta | |
Ingrosso | ✓ | ✓ | ✓ | ||||||
Grande Distribuzione | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||||
Department Stores | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Dettaglio | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | |
E-commerce | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | |
Negozi monomarca/Outlet | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Dal 2013 CSP International ha attivato un portale di vendite on line per i propri marchi, il sito www.MyBoutique.it, dove si possono acquistare le collezioni dei brand Cagi, Lepel e Sanpellegrino.
Il marchio Oroblù dispone dal 2015 del sito e-commerce www.oroblu.com in tre lingue e in tre valute.
Con l'acquisizione di Perofil, CSP ha deciso di rinnovare il sito ecommerce www.perofil.it, ora www.perofil.com, e di avviare le vendite online del marchio Luna di Seta, attraverso il sito www.lunadiseta.com.
CSP Paris ha attivi due siti per le vendite on line: www.lebourget.com e www.well.fr.
4.5. Organizzazioni commerciali
Il Gruppo CSP opera in Italia e nel mondo su più canali attraverso un'articolata struttura distributiva, qui riassunta:
in Italia operano 3 forze vendita, 60 agenti di cui 10 merchandisers;
in Francia operano 2 forze vendita, 60 venditori, 30 dimostratrici;
in Export sono attivi circa 35 distributori, 20 department stores, 20 agenti in circa 65 paesi al mondo.
4.6. Buy Back e Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2021 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo complessivo di 888 migliaia di Euro.
Nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni proprie.
Alla data dell'odierno Consiglio di Amministrazione non vi sono state variazioni rispetto al 31 dicembre 2021.
Si segnala inoltre che il Consiglio di Amministrazione della Società sottoporrà all'Assemblea dei soci la proposta di autorizzazione all'alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio, per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare, con contestuale revoca della delibera assembleare del 30 aprile 2021 inerente l'autorizzazione all'alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio.
4.7. Rapporti infragruppo e con parti correlate
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Come previsto dal combinato disposto degli articoli 6 e 7 dell'apposita procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2021 ed entrata in vigore il 1° luglio 2021, tutte le operazioni con le parti correlate (prevalentemente costituite dalle società controllate) sono concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 39 del Bilancio consolidato e nella Nota 36 del Bilancio d'esercizio.
4.8. Relazione sulla remunerazione dell'organo amministrativo, degli organi di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 2021, ai sensi dell'articolo 123-bis del D.Lgs. 24.02.1998 n. 58 (TUF) e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2021, ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti Consob, che sarà sottoposta ad approvazione dell'Assemblea.
4.9. Partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci e dai Direttori Generali (art. 114 e 123 ter del TUF 58/98; art. 84 quater Regolamento 11971/99)
Come richiesto dalla normativa Consob, le informazioni in oggetto sono contenute in apposito schema della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2021.
4.10. Politica aziendale per l'ambiente e la sicurezza
Il Gruppo è consapevole delle sfide e delle opportunità che il mercato impone e della necessità di fare scelte in linea con i principi di sviluppo sostenibile e tutela della sicurezza dei propri collaboratori. Ritiene pertanto di fondamentale importanza mantenere efficace un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza che permetta di armonizzare e tenere sotto controllo i propri processi e la raccolta delle informazioni da essi derivanti. Quest'ultimo è finalizzato ad assicurare il miglioramento continuo dei processi, delle prestazioni ambientali e della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, la prevenzione dell'inquinamento ambientale, degli infortuni e delle malattie professionali, nonché il soddisfacimento delle aspettative di tutte le parti interessate.
La Capogruppo ha quindi implementato, nel corso dell'anno 2014, un Sistema di Gestione Integrato per l'Ambiente e la Sicurezza dei lavoratori, in grado di:
consentire un completo monitoraggio degli aspetti ambientali più significativi, stabilire obiettivi di miglioramento nonché verificarne il raggiungimento;
applicare, in modo più efficace ed efficiente, le prescrizioni previste dal D.Lgs. 81/08 e dall'altra normativa cogente in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori, puntando contestualmente ad un miglioramento continuo dei processi e dei risultati in tale ambito.
Il sistema di gestione è stato certificato a fine 2014 da una Società di certificazione terza, con riferimento agli standard internazionali ISO 14001:2004 (Ambiente) e BS OHSAS 18001:2007 (Sicurezza del lavoro).
In coerenza con gli obiettivi strategici sopra citati, il Gruppo si è impegnato a:
adeguare il Sistema di Gestione Integrato al nuovo standard ISO 14001:2015 (Ambiente) ed allo standard ISO 45001:2018 (Salute e Sicurezza);
estenderne l'applicazione a tutti i siti produttivi italiani.
Il progetto di adeguamento si è sviluppato con le seguenti azioni:
certificazione del sistema di gestione rispetto agli standard ISO 14001:2015 e BS OHSAS 18001:2007 ad aprile 2018, per tutti i siti produttivi italiani, compreso il neoacquisito stabilimento Perofil;
approvazione nel Consiglio di Amministrazione del 12 Dicembre 2018 della Politica per l'Ambiente e la Sicurezza, aggiornata ai requisiti degli standard ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018;
certificazione del sistema di gestione rispetto agli standard ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018 ad aprile 2019 per tutti i siti produttivi italiani;
aggiornamento nel Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2020 della Politica per l'Ambiente e la Sicurezza;
estensione dell'applicazione del Sistema di Gestione Integrato al nuovo stabilimento Lepel con relativa certificazione a gennaio 2022.
La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza e gli obiettivi ad essa collegati vengono riesaminati periodicamente da parte del Consiglio di Amministrazione, in concomitanza con il riesame della Direzione.
Il Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza, orientato secondo la Politica aziendale, è applicato, mantenuto costantemente conforme ai requisiti degli standard, sottoposto ad audit di sorveglianza interni e di terze parti.
4.11. Informativa in materia di trattamento dei dati personali
La Società , concluso il progetto di adeguamento al nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa italiana di attuazione), nel corso del quale ha definito un insieme di disposizioni interne e norme di autoregolamentazione (tra cui si citano il Modello per la protezione dei dati personali, procedure operative per la gestione dei vari adempimenti, documentazione legale, registro dei trattamenti, impostazione analisi dei rischi informatici), ha proseguito nelle attività di gestione continuativa della data protection, tra cui a titolo esemplificativo:
Gestione dei rapporti con fornitori di servizi e regolarizzazione dei rapporti privacy (ad es. designazione di fornitori quali responsabili del trattamento);
Adozione di ulteriori template documentali, a fronte di esigenze specifiche (ad es. informativa sul trattamento dati per situazioni legate all'emergenza Covid-19);
Gestione delle violazioni di dati personali (c.d. "data breach"), come avvenuto in occasione di due episodi che hanno comportato, rispettivamente, un'analisi dettagliata della fattispecie dal punto di vista tecnico-legale, a seguito della quale, solo in uno dei due casi (campagna di phising) è stata rilevata la necessità di procedere alla notifica dell'evento al Garante privacy e/o alla comunicazione agli interessati. Nel secondo episodio si ha avuta evidenza che malintenzionati hanno attaccato la Società accedendo, seppur in modo parziale e non lecito, ad alcuni sistemi dell'infrastruttura IT, ma la tempestività del SOC esterno e del dipartimento IT hanno bloccato al nascere tale attacco informatico evitando conseguenze gravi al business aziendale.
La Società ha completato le attività formative del personale in materia di data protection previste dal piano formativo aziendale.
Nessuna contestazione è ad oggi pervenuta alla Società relativamente a violazioni della normativa, dei diritti degli interessati e dei dati personali di cui la Società è titolare del trattamento.
4.12. Corporate Governance
CSP International Fashion Group S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane, che a seguito dell'ultimo aggiornamento del mese di gennaio 2020 ha assunto la denominazione di "Codice di Corporate Governance", integrato e adeguato in relazione alle caratteristiche della Società .
In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" ai sensi dell'art. 123-bis del TUF che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dalla Società e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria. Sono, inoltre, riportati i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati. La suddetta Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari è consultabile alla sezione Governance del sito internet www.cspinternational.it.
4.13. Approvazione del Modello 231 e istituzione dell'Organismo di Vigilanza
Con l'obiettivo di garantire una conduzione efficace, corretta e trasparente delle attività aziendali, in data 12 marzo 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione l'aggiornamento del modello 231 di CSP International Fashion Group S.p.A..
I membri dell'Organismo di Vigilanza attualmente in carica ai sensi dell'art.42 del D. Lgs. 231 dell'8 giugno 2001 sono stati nominati in occasione del Consiglio di Amministrazione tenutosi il 30 aprile 2021.
L'Organismo di Vigilanza ha il compito di curare l'aggiornamento del Modello e di vigilare in ordine all'efficacia, al funzionamento e all'osservanza dello stesso.
La Società si è inoltre dotata di un Codice Etico, parte integrante e sostanziale del Modello medesimo, quale carta dei diritti e doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di tutti coloro che partecipano alla realtà aziendale.
4.14. Investimenti e ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
Il Gruppo CSP è dotato di un'ottima struttura produttiva, implementata nel corso degli anni e tuttora all'avanguardia nella qualità ed efficienza degli impianti.
Negli ultimi anni sono stati effettuati gli investimenti necessari per mantenere l'efficienza aziendale. Per il dettaglio degli investimenti ed ammortamenti dell'anno e del precedente si rimanda ai paragrafi 5, 6 e 7 delle Note Esplicative del Bilancio Consolidato e ai paragrafi 4, 5 e 6 delle Note Esplicative del Bilancio di esercizio.
4.15. Rapporti con il personale
La crescita e la valorizzazione professionale delle persone, quale fattore determinante per l'evoluzione e lo sviluppo della propria attività rimane uno degli obiettivi del Gruppo. In merito a questo punto si precisa che i rapporti con il personale dipendente sono mediamente buoni ed il turn over è limitato.
Per eventuali analisi quantitative sull'andamento del personale dipendente si rinvia a quanto indicato nelle Note Esplicative.
Segnaliamo che nel corso del 2021 non vi sono stati:
• infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale dipendente per i quali è stata accertata definitivamente una responsabilità aziendale;
• morti sul lavoro del personale dipendente;
• addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le Società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili.
Per ulteriori informazioni sul personale, sulla sicurezza e sulla gestione ambientale ai sensi dell'art. 2428 comma 2 del Codice Civile, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario".
Per affrontare la pandemia è stata adottata una policy orientata alla massima tutela della salute che, oltre all'adozione di un protocollo anti-contagio condiviso con le rappresentanze sindacali ed al contestuale ricorso al lavoro agile per tutto il personale con mansioni compatibili con tale modalità lavorativa, ha previsto una continua azione di sensibilizzazione ed informazione dei lavoratori in merito ai provvedimenti presi dalle autorità e dalla società .
4.16. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario
Il Gruppo CSP predispone la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs 254/2016 e della Delibera Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 in un documento separato, pubblicato sul sito internet www.cspinternational.it, nella sezione Investor Relations, Bilanci e prospetti.
5. FATTORI DI RISCHIO E SISTEMI DI CONTROLLO
5.1. Principali rischi ed incertezze ai quali la Società e il Gruppo sono esposti
Come richiesto da Consob, gli Amministratori provvedono all'identificazione e alla valutazione dei principali rischi e incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico generale. La crisi COVID-19, in particolare, ha colpito fortemente i Paesi europei, con il conseguente peggioramento delle condizioni macroeconomiche che hanno avuto come effetto una contrazione dei consumi nei paesi dove opera il Gruppo, tra i quali principalmente, l'Italia e la Francia dove si realizza circa l'89% del fatturato.
Rischi relativi al nostro business
I principali rischi relativi al nostro business sono associati:
all'andamento recessivo del principale mercato di riferimento, costituito dalla calzetteria femminile, e difficoltà del mercato dell'intimo, anche in relazione a frequenti fenomeni di aumento delle temperature medie in stagioni fondamentali per i consumi, ovvero la primavera e l'autunno;
alla crescente incidenza dei costi fissi per effetto della riduzione dei volumi prodotti;
alla debolezza della capacità di spesa e di consumo nel mercato domestico, in particolare qualora il prodotto interno lordo risultasse in diminuzione;
al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato, fortemente attaccati dalle catene retail, dalla contrazione dei consumi e dalle politiche restrittive di accesso al credito del sistema bancario;
alle difficoltà dei mercati internazionali, che non presentano ancora trend stabili di ripresa;
alle svalutazioni nei confronti dell'Euro delle monete di alcuni paesi, ove i nostri prodotti, conseguentemente, potrebbero risultare più costosi;
agli approvvigionamenti in outsourcing, che comportano tempi di consegna rilevanti per le collezioni progettate al nostro interno e realizzate nel Far East con trend di costo in sensibile aumento;
alla capacità della Società e del Gruppo di assorbire gli aumenti di costi, che impattano sui prodotti finiti, attraverso revisioni dei listini prezzi;
all'aumento dei prezzi e alla scarsa disponibilità delle materie prime di riferimento;
all'aumento dei prezzi dell'energia e del gas.
Con riferimento ai rischi relativi al nostro business, qui di seguito si esaminano in particolare i seguenti rischi:
Rischi connessi al sovradimensionamento e all'obsolescenza del magazzino
Il Gruppo opera nel settore dell'abbigliamento intimo, che è influenzato significativamente, soprattutto per la componente modale, dai cambiamenti, anche repentini, dei gusti e delle preferenze dei clienti e dei consumatori finali, nonché dai cambiamenti degli stili di vita, circostanze che contribuiscono a rendere obsolete in breve tempo le merci in magazzino, con conseguente deprezzamento del valore dei relativi stock e, pertanto, è soggetto al rischio di sovradimensionamento del magazzino nonché all'obsolescenza dei relativi stock.
Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi in Francia e Italia
Il Gruppo CSP realizza i suoi ricavi prevalentemente in Francia (circa 61%) e in Italia (circa 28%).
Essendo i ricavi concentrati in Francia e in Italia (circa l'89% del totale nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021) il Gruppo è esposto al rischio che rallentamenti nelle vendite e nei consumi di beni e servizi in questi Paesi, dovuti ad avverse condizioni di mercato, anche a causa di possibili recrudescenze della pandemia da COVID-19, comportino significativi impatti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi all'influenza delle condizioni climatiche sulle vendite
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria, che rappresentano circa il 56% del totale del fatturato dell'esercizio 2021 (57% nel 2020). Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi.
Qualora il Gruppo non fosse in grado di supplire con le altre merceologie alle minori vendite di calzetteria, potrebbero determinarsi effetti negativi significativi sulla redditività dell'intero esercizio e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo medesimo.
Rischi connessi alla struttura distributiva e al credito commerciale
I canali distributivi di cui il Gruppo si avvale sono rappresentati prevalentemente da punti vendita specializzati indipendenti (c.d. canale wholesale), soprattutto in Italia, e da iper e super mercati in Francia. Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi: (i) riduzione della propria base di clientela per la chiusura di uno o più punti vendita, qualora, per qualsivoglia ragione, i medesimi dovessero registrare un significativo calo dei volumi di vendita (il rischio è strettamente connesso al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato e delle catene di iper e supermercati, con conseguente perdita di quote di mercato a vantaggio delle catene retail specializzate monomarca), (ii) che una parte dei clienti della rete distributiva si trovi nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, con conseguente ritardo o mancata esecuzione dei pagamenti nei termini e con le modalità convenute, anche alla luce delle attuali condizioni di mercato e della congiuntura economica negativa. Tali eventi comporterebbero un aumento dell'ammontare degli accantonamenti del Gruppo a fondo svalutazione crediti, riducendo la redditività e la liquidità del Gruppo stesso, incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento, con effetti negativi significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi alla disponibilità e variabilità dei costi delle materie prime e dei relativi servizi di trasporto
I prezzi di acquisto delle materie prime e della merce ed i relativi costi di trasporto da fornitori terzi sono influenzati dalla disponibilità e dalla conseguente variazione dei prezzi delle materie prime tra cui, principalmente, il cotone e il nylon.
Non avvalendosi di strumenti di copertura a fronte delle oscillazioni del prezzo delle materie prime, il Gruppo è dunque esposto ai rischi connessi alla possibile scarsità ed alla fluttuazione delle relative quotazioni sui mercati di riferimento.
I costi per l'approvvigionamento ed il relativo trasporto (noli marittimi in particolare) delle materie prime possono incidere sui costi di produzione, sul prezzo di acquisto della merce e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi delle stesse sui mercati di riferimento comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi all'aumento dei costi energetici
Il Gruppo è esposto alla fluttuazione dei costi energetici e il conseguente aumento degli stessi può incidere sui costi di produzione e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi energetici comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi alla concentrazione delle forniture dei produttori terzi indipendenti (soprattutto dell'estremo Oriente)
Il modello di business del Gruppo prevede, prevalentemente per le merceologie diverse dalla calzetteria (la cui incidenza sul fatturato consolidato del 2021 è pari al 44%), che il medesimo si avvalga di un ristretto numero di produttori terzi indipendenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio (i) che tali soggetti possano violare (a) i rispettivi impegni contrattuali, consegnando i capi ordinati con ritardo ovvero producendo capi non commercializzabili, e/o (b) le vigenti disposizioni normative a tutela dei lavoratori, (ii) che, in caso di interruzione dei rapporti con uno o più dei suddetti fornitori, il Gruppo non riesca a sostituirli in tempi tali da non provocare ripercussioni sulla catena di approvvigionamento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi anche significativi sull'attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo è inoltre esposto al rischio che, da eventuali mutamenti legislativi e da eventuale instabilità e disordini sociali nei Paesi in cui i produttori operano, possa conseguire l'introduzione di vincoli all'esportazione e/o all'importazione di prodotti, con conseguenti effetti negativi anche significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi al funzionamento dei sistemi informatici e alla sicurezza informatica
Il Gruppo è esposto al rischio che i propri sistemi informatici, ivi incluse le infrastrutture ed i software, siano oggetto di attacchi informatici, siano affetti da virus o subiscano accessi non autorizzati volti ad estrarre o corrompere informazioni del Gruppo, e che eventuali errori, malfunzionamenti e/o accessi non autorizzati ai software utilizzati dal Gruppo possano danneggiare l'attività dei clienti del Gruppo.
Tali attacchi potrebbero comportare la disattivazione dei sistemi informatici utilizzati dal Gruppo per l'esercizio della propria attività e determinare la perdita di ingenti quantità di dati personali o di altre informazioni sensibili, potenzialmente assoggettando il Gruppo a sanzioni penali o civili o ad altre responsabilità . Ciascuno di tali eventi potrebbe avere effetti negativi, anche significativi, sull'attività , le prospettive, la reputazione e la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi alla protezione e al trattamento dei dati personali
Il Gruppo è esposto al rischio che le misure e le procedure adottate in relazione alle norme sulla protezione e sul trattamento dei dati personali si rivelino inadeguate e/o non conformi e/o che non siano correttamente implementate. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni pecuniarie, con conseguenti effetti negativi significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per maggiori informazioni sulle procedure interne adottate dal Gruppo in applicazione alla normativa vigente si rimanda al paragrafo 4.11 della presente relazione.
Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia
La situazione della Società e del Gruppo è influenzata anche dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico, inclusi l'eventuale decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori, il tasso di disoccupazione e la progressiva contrazione dei consumi finali nei canali di riferimento (iper, super e wholesale). La debolezza delle condizioni generali dell'economia si è riflessa in un calo significativo e persistente della domanda. Qualora la debolezza ed incertezza del mercato dovesse prolungarsi ulteriormente, l'attività e le prospettive del Gruppo verrebbero negativamente influenzate con conseguente impatto sulla situazione economica e patrimoniale.
A partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale ed internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del virus Covid-19 e dalle conseguenti misure ristrettive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati.
Le circostanze legate al Covid-19, straordinarie per natura ed estensione, nonché il recente conflitto bellico in Ucraina hanno avuto e stanno avendo ripercussioni, dirette ed indirette, sull'attività economica creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ancora completamente misurabili sia in termini generali che sul business del Gruppo.
Rischi connessi all'alta competitività nei mercati in cui il Gruppo opera
I mercati in cui il Gruppo opera sono maturi, altamente concorrenziali e con tassi di crescita negativi da diversi anni e sensibilmente correlati con la propensione all'acquisto delle famiglie.
I prodotti del Gruppo si posizionano nella fascia qualitativa medio-alta, sottoposta alle pressioni concorrenziali di produttori stranieri, anche di paesi con costi di produzione e di manodopera particolarmente bassi.
Il successo delle attività di CSP dipenderà dalla sua capacità di mantenere e/o incrementare le quote di mercato e di espandersi in nuovi mercati, attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, che garantiscano adeguati livelli di redditività .
Rischi relativi ai mercati internazionali
Una parte delle attività di approvvigionamento e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell'Unione Europea. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui risultati economici. In particolare, l'aumento del costo delle materie prime, causato da fattori legati alla produzione delle stesse ed a fattori speculativi, potrebbe avere ripercussioni sulla marginalità del Gruppo.
Rischi finanziari
La Società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari connessi alla loro operatività e, in particolare, ai seguenti:
rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità , con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
rischio di cambio;
rischio di tasso di interesse.
La Società e il Gruppo valutano costantemente i rischi finanziari a cui sono esposti, in modo da stimare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
I rischi finanziari sono monitorati nei modi seguenti.
a) Rischio di credito
La Società ed il Gruppo vendono con pagamento posticipato a diverse tipologie di clientela costituite da Grande Distribuzione Organizzata, grossisti, dettaglianti e distributori esteri. I crediti concessi sono oggetto di una preventiva valutazione, effettuata con metodi che possono variare a seconda dell'entità dei crediti stessi; tuttavia, il perdurare dell'attuale difficoltà di parte della clientela ad accedere a finanziamenti concessi dal sistema bancario potrebbe rendere alcuni crediti di difficile esigibilità .
Sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale.
A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
b) Rischio di liquiditÃ
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività . I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.
La Società e il Gruppo hanno adottato una serie di politiche volte ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, attraverso le seguenti azioni:
diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, attraverso diversi Istituti di credito;
ottenimento di linee di credito adeguate;
monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità .
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, gli effetti a livello di business causati dalla pandemia Covid-19 e gli effetti negativi sulla marginalità causati dall'incremento dei prezzi di materie prime ed energia potrebbero impattare negativamente sulla liquidità e sui flussi finanziari del Gruppo. Tali effetti verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
c) Rischio di cambio
Il Gruppo CSP, che opera su più mercati a livello mondiale, è esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing nel Far East con acquisti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro.
La Società e il Gruppo monitorano le principali esposizioni al rischio di cambio per gli acquisti in dollari e operano delle coperture tendenti a garantire il cambio previsto a budget.
Nel corso del 2021 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura non sono variate rispetto all'anno precedente.
d) Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento.
Al 31 dicembre 2021 la Capogruppo ha in essere contratti derivati su tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nelle Note Esplicative.
L'esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazione dei tassi di interesse è originata dai finanziamenti a medio-lungo termine (principalmente mutui) erogati a tasso variabile.
5.2. Valutazione sulla continuità aziendale, i rischi finanziari, il valore delle attività e le relative stime
Come espressamente richiesto da Consob, congiuntamente a Borsa Italiana e a ISVAP, con i documenti del 6 febbraio 2009 e del 4 marzo 2010, forniamo le seguenti valutazioni:
Il bilancio, pur in presenza di uno scenario impegnativo come l'attuale, è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale;
Il valore delle attività e, in particolare, del magazzino e dei crediti, è stato valutato con la necessaria prudenza rilevando adeguati stanziamenti;
Il valore dei beni immobili è asseverato da una stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile;
L'impairment test, necessario per la verifica dell'eventuale perdita di valore delle attività secondo il principio IAS 36, è stato effettuato con particolare attenzione, nel quadro dell'attuale congiuntura economica. Il Consiglio ha approvato i risultati dell'impairment test alla luce del Piano Industriale 2022-26, le cui stime sono state riviste e che, allo stato attuale, sono risultate di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario ancora in evoluzione;
Delle risultanze del test si darà compiuta spiegazione nella Nota integrativa al bilancio 2021, ma si evidenzia comunque che la CGU Francia continua ad evidenziare un consistente saldo positivo tra il loro valore d'uso ed il valore contabile, mentre per la CGU Italia le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 6,5 milioni di Euro a fronte di un "Carrying Amount" pari a 25,7 milioni di Euro, per un totale impairment di 19,2 milioni di Euro. Si precisa però che tali risultati negativi non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto i beni immateriali iscritti a bilancio sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (121 migliaia di Euro) e a diritti d'uso, avendo la Società già azzerato tutte le immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili, non sono state apportate svalutazioni. Per quanto riguarda la CGU Germania, essendo in atto una riorganizzazione aziendale che ha portato alla svalutazione del valore di avviamento, dalle analisi condotte sul valore residuo non sono emerse problematiche di impairment.
Le stime utilizzate per la valutazione delle attività sono basate sull'esperienza, tenendo conto di tutti i fattori considerati rilevanti.
5.3 Impatti della pandemia causata dal coronavirus (COVID-19) e della guerra in Ucraina
L'esercizio 2021 è stato nuovamente caratterizzato dalla presenza della pandemia di COVID-19, che ha continuato ad influenzare l'economia globale ed i mercati internazionali nei quali il Gruppo opera. Gli effetti della pandemia si sono manifestati in misura differente nei vari mercati e hanno risentito di diversi fattori, tra i quali le scelte in tema di misure di contenimento adottate dai vari governi, il diverso timing del propagarsi di alcune varianti del virus e l'evolversi della campagna di vaccinazione tuttora in atto.
La durata della pandemia COVID-19, e le conseguenze della stessa per l'economia globale, rappresentano ancora delle grandi incertezze per l'intero settore nel quale il Gruppo opera. Come già fatto sin dall'inizio dell'emergenza epidemiologica, il Gruppo continuerà a seguire costantemente l'evolversi della situazione, adottando tempestivamente ogni azione necessaria per salvaguardare la salute dei propri dipendenti, collaboratori e clienti, di concerto con le disposizioni che verranno emanate dalle Autorità competenti dei Paesi interessati dal proprio business.
La Società si sta adoperando per migliorare la redditività e salvaguardare la posizione finanziaria del Gruppo, rispondendo il più velocemente possibile agli scenari che sono in continua evoluzione. Nonostante gli impatti economici dovuti agli effetti della pandemia, i risultati dell'esercizio 2021 evidenziano un significativo miglioramento rispetto allo scorso anno grazie alla positiva evoluzione dei ricavi (+9,7%), all'incremento dell'incidenza del Margine Industriale e all'incisiva e continua azione di risparmio sui costi ottenuta anche grazie al supporto delle misure di sostegno all'occupazione messe a disposizione dai governi locali, che hanno consentito di contenere in maniera significativa i costi del personale. La Capogruppo ha ottenuto nel corso del primo semestre 2021 un finanziamento SIMEST dell'importo di 0,8 milioni di Euro e beneficiato del flusso di dividendi proveniente dalla controllata francese (2,1 milioni di Euro). L'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2021, in sede straordinaria, aveva approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento con diritto d'opzione, che si è conclusa in gennaio 2022 consentendo di raccogliere nuove risorse per circa 2,5 milioni. I risultati ottenuti nell'esercizio 2021, l'efficace gestione del capitale circolante, unitamente alla liquidità derivante dal suddetto aumento di capitale, contribuiranno a rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo mitigando il profilo di rischio legato all'attuale contesto macroeconomico e garantendo la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per supportare gli investimenti per il perseguimento delle strategie di business previste dal Piano industriale.
Il contesto economico in cui il Gruppo opera è ancora influenzato dagli sviluppi della pandemia da Covid-19, e più recentemente dal conflitto in Ucraina anche se l'impatto diretto sul Gruppo è circoscritto rappresentando le vendite in Russia e Ucraina circa l'1% del business totale del Gruppo (dato 2021) ed essendo l'esposizione creditizia verso i clienti dei citati paesi non significativa; mentre resta significativo l'impatto delle pressioni inflazionistiche.
Appare del tutto evidente che la realizzazione degli obiettivi di rilancio del Piano sarà in funzione dell'evolversi della pandemia e della crisi Russia-Ucraina.
Le tensioni sulla marginalità del Gruppo, già evidenziate sul finire dell'esercizio 2021 a causa dei fortissimi aumenti dei prezzi delle materie prime, dei servizi logistici e dell'energia, ma soprattutto per la necessità di fronteggiare e monitorare rischi relativi alla disponibilità di materiali indispensabili, per la corretta alimentazione dei processi produttivi sono state ulteriormente aggravate dagli effetti diretti ed indiretti degli eventi bellici.
Inoltre, le nuove ondate e i fenomeni di recrudescenza della diffusione della pandemia in diverse aree del mondo (con andamenti temporali e misure di contenimento differenziate) hanno ulteriormente aggravato la crisi della logistica, causando ritardi di consegne di prodotti finiti, soprattutto per le merci provenienti dai paesi dell'Asia Pacifico.
Il Gruppo continua a monitorare attentamente tali criticità utilizzando tutti gli strumenti possibili di mitigazione dei rischi conseguenti.
In tale contesto, con l'aggravamento della crisi in Ucraina, aumentano il rischio e la volatilità sull'andamento futuro del business, anche a seguito delle sanzioni già entrate in vigore o ancora in via di definizione che verranno applicate dalla comunità internazionale come reazione a questi gravi eventi.
In particolare, oggi non è ancora possibile prevedere e quantificare ogni eventuale impatto sui settori di riferimento per il nostro business, sull'andamento delle valute, sui costi dell'energia e sull'inflazione ed in particolare sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo. Quindi le previsioni sull'andamento futuro del business, che già per loro natura sono soggette ad una forte incertezza, richiedono oggi ancor più prudenza. Non appena le condizioni lo consentiranno si renderà necessaria la verifica delle previsioni di Budget e del Piano, al fine di valutarne l'impatto sotto il profilo economico, patrimoniale e finanziario, anche alla luce del fatto che i conseguenti effetti negativi degli eventi sopra descritti si rifletteranno sulla redditività e sulla situazione finanziaria per l'esercizio in corso e sui successivi.
Si sta scrupolosamente cercando di valutare i relativi potenziali impatti in termini di performance aziendali; appare del tutto evidente che tali effetti saranno valutabili in funzione della durata del conflitto in atto, che non è solo nazionale ma investe tutto il mondo, dell'efficacia delle campagne vaccinali in relazione ad eventuali fenomeni di recrudescenza della pandemia e della diffusione delle varianti del COVID-19, oltre che degli interventi governativi per il superamento della conseguente crisi economica.
Tuttavia, gli Amministratori, pur tenendo conto dell'incertezza del contesto economico e finanziario di riferimento, in considerazione della solida situazione finanziaria raggiunta alla fine dell'esercizio 2021 e delle previsioni finanziarie disponibili per il breve periodo, oltre che della patrimonializzazione del Gruppo, ritengono permanere il presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo continuerà , inoltre, a valutare costantemente gli impatti della pandemia e degli eventi bellici sui risultati economici e finanziari, pronto a porre in atto, oltre a quanto già fatto, eventuali ulteriori azioni volte a preservare la redditività e la posizione finanziaria del Gruppo, rispondendo il più velocemente possibile agli scenari in continua evoluzione.
6. EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L'esercizio 2021 è stato caratterizzato da una significativa crescita dei ricavi e dalla più che proporzionale progressione della redditività , ottenuta grazie alla ripresa delle vendite nei diversi mercati e canali distributivi, unitamente ai benefici relativi all'efficientamento dei costi di struttura, oltre che al maggior contributo di componenti positive non ricorrenti (per circa 1,5 milioni di euro).
Le incertezze legate alla persistenza della pandemia, grazie alle campagne vaccinali per contrastarne la diffusione, dovrebbero gradualmente attenuarsi, anche se la recente crescita dei contagi potrebbe nuovamente mettere in discussione la ripresa. Inoltre, dalla fine dell'esercizio 2021 permangono le complessità legate alle dinamiche di aumento dei prezzi delle materie prime, dei trasporti e dei costi energetici, le problematiche connesse alla difficile reperibilità di alcuni materiali, in particolare legati agli imballaggi, le criticità legate alle possibili difficoltà di approvvigionamento dei fornitori (italiani e internazionali), nonché le difficoltà legate alla circolazione delle merci.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha però ulteriormente modificato, aggravandolo, lo scenario già caratterizzato da incrementi dei costi energetici e delle materie prime senza precedenti, con una situazione di forte instabilità che avrà conseguenze certamente negative sulla crescita economica mondiale e soprattutto sui mercati europei, anche se l'impatto diretto a seguito delle sanzioni già entrate in vigore o ancora in via di definizione non dovrebbe avere effetti particolarmente significativi sui risultati del Gruppo, rappresentando Russia e Ucraina solo l'1% del fatturato del 2021.
Ad oggi non si possono effettuare previsioni sull'evoluzione del conflitto, ma il protrarsi delle azioni belliche porterà in Europa ulteriori spinte inflazionistiche, auspicabilmente temporanee, con ulteriori incrementi dei prezzi di materie prime ed energia che impatteranno, come del resto per la grande parte dei comparti produttivi europei, sulla propensione agli acquisti da parte dei consumatori e di conseguenza sulla marginalità del Gruppo.
L'effetto combinato dei fattori sopra citati porterà inevitabilmente ad una contrazione della domanda europea nei prossimi mesi; per affrontare la situazione contingente il Gruppo cercherà , insieme ai clienti e fornitori, di monitorare costantemente la sua evoluzione attuando tutte le necessarie azioni di mitigazione degli effetti avversi che potrebbero determinarsi, in particolare grazie ad un'attenta gestione operativa e con l'adeguamento dei listini di vendita. Nonostante gli interventi correttivi attuati, gli incrementi di costi a cui stiamo assistendo incideranno negativamente sulla marginalità industriale, e non potranno essere interamente recuperati nel breve termine in quanto riteniamo che parte degli aumenti di costo potrà divenire strutturale.
Nonostante l'incertezza legata alle tensioni geopolitiche, con i conseguenti effetti di rincari dei prezzi, il Gruppo rimane focalizzato sullo sviluppo di iniziative di medio-lungo termine orientate al progressivo recupero di marginalità previsto dal piano industriale.
Nel contesto appena descritto, lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da elementi di forte instabilità , oltre che condizionato dalla reazione della domanda nei vari mercati interessati, e quindi è estremamente difficile effettuare accurate previsioni riguardo ai risultati dell'intero esercizio 2022 e sulle prospettive economico finanziare, la cui evoluzione sarà comunque influenzata da rischi ed incertezze dipendenti da molteplici fattori congiunturali, non tutti rientranti nella sfera di controllo del Gruppo.
Ricordiamo che nel mese di gennaio 2022 CSP ha completato l'aumento di capitale per circa 2,5 milioni di Euro, che ha ulteriormente rafforzato la struttura patrimoniale del Gruppo, a supporto della realizzazione delle azioni di recupero e consolidamento della redditività , risultando estremamente utile per affrontare lo scenario altamente impegnativo (anche in relazione agli imprevisti eventi bellici) sopra delineato.
Il Gruppo CSP proseguirà con le azioni di razionalizzazione dei costi di struttura previste dal piano industriale, mirate ad una rilevante riduzione dei costi operativi, al fine di riallinearli alle dimensioni attese dei mercati di riferimento, con particolare focus sul rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, sia in ottica di un più efficace rapporto con la clientela, sia con riferimento all'efficientamento dell'organizzazione aziendale ed alla scelta di razionalizzare le linee di prodotto, le collezioni e gli investimenti in ricerca e sviluppo, anche in ottica ecosostenibile.
In tale ambito, con l'intento di minimizzare i possibili impatti occupazionali e sociali scaturenti dalla sensibile contrazione dei mercati di riferimento, oltretutto condizionati simultaneamente dai molteplici elementi di incertezza sopra descritti, ed al fine di contrastare l'estrema onerosità dei costi produttivi a causa dei continui rincari, si segnala che la Capogruppo ha raggiunto un accordo con le Rappresentanze Sindacali per l'attivazione di una Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione parziale di attività (Divisione Lepel di Carpi). La procedura riguarderà massimo 21 dipendenti in forza ai reparti cessati della Divisione Lepel, a partire dal 1° gennaio 2022, per la durata di 12 mesi. Inoltre, è stato raggiunto un accordo con le Rappresentanze Sindacali per l'attivazione di un Contratto di Solidarietà che prevede una riduzione media pari al 40% dell'orario di lavoro per 159 dipendenti in forza all'unità produttiva di Ceresara (la procedura interessa attualmente alcuni reparti produttivi, uffici e punti vendita), a far data dal 1° marzo 2022, per la durata di 7 mesi, mentre sono in corso di negoziazione analoghi interventi per la divisione di Bergamo e la previsione di estendere la portata della manovra sulla divisione di Ceresara.
Il Gruppo profonderà il massimo sforzo per accelerare le azioni di rilancio del business delineate dal Piano industriale, pur tuttavia consapevole che le conseguenze dirette e indirette degli eventi sopra descritti penalizzeranno la profittabilità nel breve termine, rimandando agli esercizi successivi gli auspicati recuperi, ponendo nel frattempo la massima attenzione all'evoluzione della situazione contingente, al fine di fronteggiare eventuali criticità .
7. DELIBERAZIONI PROPOSTE DAL C.D.A. ALL'ASSEMBLEA
7.1. Deliberazioni proposte dal C.d.A. all'Assemblea
Preso atto che l'esercizio 2021 si è chiuso in perdita di 1,2 milioni di Euro, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A propone all'Assemblea degli Azionisti di deliberare la copertura della perdita nel modo di seguito illustrato (valori espressi in Euro):
Perdita d'esercizio | Euro | 1.244.023,10 |
Riserva Utili non distribuiti | Euro | (180.264,46) |
Riserva Rivalutazione | Euro | (757.734,11) |
Riserva Sovrapprezzo Azioni | Euro | (306.024,53) |
Perdita residua | Euro | 0,00 |
Segnaliamo che il patrimonio netto della Capogruppo, tenuto conto della perdita sopracitata, è pari a 39,8 milioni di Euro.
Tenuto conto del risultato conseguito, il Consiglio di Amministrazione non ritiene opportuno proporre la distribuzione di alcun dividendo.
Tale proposta sarà sottoposta all'approvazione dell'Assemblea Ordinaria dei Soci, chiamata a deliberare in unica convocazione per il prossimo 29 aprile 2022, alle ore 9.00, avvalendosi della facoltà prevista dall'articolo 106 del Decreto Legge 17 marzo 2000 n. 18, convertito dalla Legge 24 aprile 2020 n. 27, come da ultimo prorogata dall'articolo 3, comma 1, del Decreto Legge 30 dicembre 2021 n. 228, convertito dalla Legge del 25 febbraio 2022 n.15, ovvero con l'intervento dei soci in Assemblea esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società .
7.2. Bilancio
Si propone di approvare il bilancio 2021 e la copertura della perdita come sopra indicato.
Ceresara, 28 marzo 2022
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Francesco Bertoni
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata - AttivitÃ
(importi in migliaia di Euro) |
| note | 31 dicembre 2021 |
| 31 dicembre 2020 |
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ATTIVITA' NON CORRENTI |
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Attività immateriali: |
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- Avviamento | 4 |
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- Altre attività immateriali | 5 | |
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- Diritto d'uso | 6 | |
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Attività materiali: |
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- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà | 7 |
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Altre attività non correnti: |
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Altre partecipazioni |
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Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti | 8 |
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Attività per imposte anticipate | 9 | |
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Totale attività non correnti |
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ATTIVITA' CORRENTI |
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Rimanenze di magazzino | 10 |
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Crediti commerciali | 11 |
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Crediti finanziari, crediti vari e altre attività | 12 |
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Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 13 |
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Totale attività correnti |
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TOTALE ATTIVITA' |
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Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata - PassivitÃ
(importi in migliaia di Euro) |
| note | 31 dicembre 2021 |
| 31 dicembre 2020 |
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PATRIMONIO NETTO |
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Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo: |
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- Capitale sottoscritto e versato | 14 |
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- Altre riserve | 15 |
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- Riserve di rivalutazione |
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- Risultato del periodo |
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| ( |
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meno: Azioni proprie | 16 | ( |
| ( |
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TOTALE PATRIMONIO NETTO |
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PASSIVITA' NON CORRENTI |
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Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi: | 17 |
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- Debiti verso banche |
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- Altre passività finanziarie |
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TFR e altri fondi relativi al personale | 18 |
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Fondi per rischi e oneri | 19 |
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| |||
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Fondo imposte differite | 20 |
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Totale passività non correnti |
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PASSIVITA' CORRENTI |
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Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi: | 21 |
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- Debiti verso banche |
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| |||
- Altre passività finanziarie |
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Debiti commerciali | 22 |
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Debiti vari e altre passività | 23 |
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| |||
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Debiti per imposte correnti | 24 |
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Totale passività correnti |
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TOTALE PASSIVITA' |
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TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
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Conto economico consolidato
(importi in migliaia di Euro) | note | Esercizio al 31 dicembre 2021 | Esercizio al 31 dicembre 2020 | ||||
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Ricavi | 27 |
| 100,0% |
| 100,0% | ||
|
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|
|
|
| ||
Costo del venduto | 28 |
| ( | -57,1% |
| ( | -60,7% |
|
|
|
|
|
| ||
Margine Industriale |
|
| | 42,9% |
| 39,3% | |
|
|
|
|
|
|
|
|
Spese dirette di vendita | 29 |
| ( | -8,9% |
| ( | -9,5% |
|
|
|
|
|
| ||
Margine commerciale lordo |
|
| 33,9% |
| 29,8% | ||
|
|
|
|
|
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|
|
Altri ricavi operativi netti | 30 |
| 2,4% |
| 0,9% | ||
|
|
|
|
|
| ||
Spese commerciali e amministrative | 31 |
| ( | -32,5% |
| ( | -35,7% |
|
|
|
|
|
| ||
Costi di ristrutturazione | 32 |
| ( | -0,5% |
| ( | -0,4% |
|
|
|
|
|
| ||
Risultato operativo (EBIT) |
|
| 3,4% |
| ( | -5,5% | |
|
|
|
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|
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|
|
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | 33 |
| ( | -0,8% |
| ( | -0,3% |
|
|
|
|
|
| ||
Altri proventi (oneri) finanziari netti | 34 |
| 0,1% |
| ( | -0,6% | |
|
|
|
|
|
| ||
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio |
|
| 2,6% |
| ( | -6,3% | |
|
|
|
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|
|
Imposte sul reddito | 35 |
| ( | -1,8% |
| ( | -1,1% |
Utile netto del Gruppo |
|
| 0,8% |
| ( | -7,4% | |
Risultato per azione - base |
|
|
|
| - |
| |
Risultato per azione - diluito |
|
|
|
| - |
|
Conto economico complessivo consolidato
(importi in migliaia di Euro) | Esercizio al 31 dicembre 2021 | Esercizio al 31 dicembre 2020 | ||
|
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|
Risultato netto consolidato |
| ( |
| |
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|
Componenti di conto economico complessivo che saranno |
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successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
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Differenza da conversione per Oroblù USA | ( |
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| |
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Totale | ( |
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| |
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Componenti di conto economico complessivo che non saranno |
|
|
|
|
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
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Differenze attuariali per benefici a dipendenti |
| ( |
| |
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Totale |
| ( |
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Risultato complessivo |
| ( |
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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
per gli esercizi 2021 e 2020
(importi in migliaia di Euro)
|
| 31 dicembre 2021 | 31 dicembre 2020 |
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| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative: |
|
|
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| |
| Risultato d'esercizio | ( | |
| Imposte d'esercizio | ||
| Interessi attivi/passivi | ||
Differenze cambio | ( | ||
| Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | ||
| Risultato Operativo (EBIT) | ( | |
| Ammortamenti | ||
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie | ( | ( |
| Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri | ( | ( |
| Variazione TFR e altri fondi relativi al personale | ( | ( |
| Imposte sul reddito pagate | ( | |
| Interessi pagati su C/C | ( | ( |
| Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante | ( | |
|
|
| |
| Variazione del capitale circolante netto: |
|
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| (Incremento)/decremento delle rimanenze | ||
| (Incremento)/decremento dei crediti commerciali | ( | |
| Incremento/(decremento) dei debiti commerciali | ( | |
| Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività | ( | |
| (Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività | ( | |
| Totale variazione CCN | ||
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|
| |
A. | Totale flusso di cassa netto da attività operative | ||
|
|
| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento: |
|
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| |
| (Investimenti) in immobilizzazioni materiali | ( | ( |
| (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali | ( | ( |
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali | ||
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali | ||
| Variazione crediti finanziari | ( | |
|
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| |
B. | Flusso di cassa netto da attività di investimento | ( | |
|
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| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento: |
|
|
|
|
| |
| Incremento (decremento) debiti verso banche | ( | ( |
| Interessi pagati su debiti finanziari | ( | ( |
|
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| |
C. | Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | ( | ( |
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| |
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D. | Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C) | ( | |
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| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | ||
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| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | ||
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Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al: | 31 dicembre 2021 | 31 dicembre 2020 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 22.825 | 18.390 |
| Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi | (2.021) | (3.862) |
| Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | (2.877) | (2.990) |
| Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | (1.250) | (1.147) |
| Indebitamento netto a breve termine | 16.677 | 10.391 |
| Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi | (6.239) | (8.416) |
| Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | (5.081) | (2.627) |
| Indebitamento netto a medio/lungo termine | (11.320) | (11.043) |
|
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| Indebitamento finanziario netto totale | 5.357 | (652) |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
al 1° gennaio 2020, 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2021
(in migliaia di Euro)
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| Riserva | Utile | Totale |
| Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
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Saldi al 01.01.2020 | ( | ( | ( | ||||||
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Destinazione Utile d'esercizio 2019 |
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- Distribuzione dividendi |
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- Dividendi su azioni proprie |
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- Riserva legale |
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| ( | ||
- Riserva utili non distribuiti |
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| ( |
| ||
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Acquisto di azioni proprie |
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Copertura perdita d'esercizio 2020 |
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Risultato al 31 dicembre 2021 |
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NOTE ESPLICATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
CSP International Fashion Group S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia presso l'Ufficio delle Imprese di Mantova. La sede legale della Società è a Ceresara (MN), Via Piubega 5/c. Il Gruppo CSP, tramite la Capogruppo e le società controllate CSP Paris Fashion Group SAS, Oroblù USA LLC e Oroblù Germany GmbH, svolge attività di produzione (sia direttamente che con l'utilizzo di fornitori esterni al Gruppo) e vendita alla grande distribuzione, grossisti, dettaglianti e a consumatori finali di calze, maglieria e intimo, articoli di corsetteria e costumi da bagno, sia con marchi propri che con la distribuzione di marchi di terzi.
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO
Il bilancio consolidato 2021 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
SOMMARIO DEI PRINCIPI CONTABILI E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
Schemi di bilancio
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività /passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo del Gruppo o
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività /passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto Finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Area di consolidamento
L'area di consolidamento comprende la Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A., la società CSP Paris Fashion Group SAS controllata al 100%, la società Oroblù USA LLC controllata al 100% e la società tedesca Oroblù Germany GmbH, controllata al 100%.
Di seguito viene riportata la struttura attuale del Gruppo.
Criteri di consolidamento
Il bilancio consolidato del Gruppo CSP comprende il bilancio della CSP International Fashion Group S.p.A. e delle imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare direttamente o indirettamente il controllo, disponendo del potere di determinarne le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi.
I principali criteri seguiti per la preparazione dei prospetti contabili consolidati di Gruppo sono i seguenti:
Le attività e le passività , nonché i proventi e gli oneri, dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo del consolidamento integrale sono rilevati nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. É stato, inoltre, eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale.
Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento sono imputate ai maggiori valori attribuibili ad attività e passività e per la parte residua, ad avviamento. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.
I crediti e i debiti, i costi ed i ricavi tra società consolidate e gli utili e le perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminati, così come gli effetti di fusioni tra società già appartenenti all'area di consolidamento.
Le quote di patrimonio netto e del risultato del periodo delle società consolidate di competenza di azionisti terzi sono evidenziate separatamente rispetto al patrimonio netto e al risultato del Gruppo.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dello IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
Aggregazioni aziendali e Avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività , quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità .
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità , l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità ;
• il bene è controllato dal Gruppo, ovvero lo stesso ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
• è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
• la disponibilità di risorse per completare l'attività ;
• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo non corrente, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione. Il costo include:
- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Attività materiali
Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di eventuali oneri accessori per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse, di eventuali costi di smantellamento e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, con il metodo del pro-rata per il primo anno, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% - 5% |
- Impianti e macchinari | 10% - 12,5% |
- Attrezzature industriali | 20% - 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% - 33% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% - 20% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che non sono intervenuti cambiamenti rispetto alle aliquote del 2020.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività ".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa, risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attivitÃ
Il Gruppo verifica periodicamente la recuperabilità del valore contabile delle attività materiali e immateriali. Gli IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, di attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso tale valutazione viene effettuata almeno annualmente, normalmente in sede di bilancio annuale e ogni qualvolta vi è indicazione di possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività .
Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre i tre viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto.
Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite di valore. Il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza al fine di prevenire rettifiche per perdite inattese. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo è effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base della valutazione delle singole posizioni. Qualora l'azienda conceda ai clienti una dilazione senza interessi, ovvero quando l'incasso del credito è previsto nel medio termine, l'ammontare che sarà incassato è attualizzato per ottenere il valore equo (fair value) della vendita, mentre la differenza tra valore attuale e ammontare incassato costituisce un provento finanziario da contabilizzare per competenza ed eventualmente differire all'esercizio in cui sorge l'incasso del credito. Il test di impairment viene eseguito su ciascun credito.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Sono inclusi in tale voce la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità , che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attivitÃ
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e passività , di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivante da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
Passività finanziarie non correnti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Il Gruppo CSP è esposto a rischi finanziari principalmente connessi a variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e contratti di acquisto/vendita di call/put options e contratti derivati su tassi di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o operazioni future previste (ordini di acquisto) oppure derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse. Il Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione.
Eventuali strumenti derivati vengono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività . Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista coperti incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà , gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati al netto dei resi, degli sconti e degli abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicitÃ
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati.
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra le altre spese operative.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività . Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.
Utile per azione
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
In questo contesto si segnala che la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i fondi per rischi ed oneri e le imposte differite attive.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
Il Gruppo applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
Il Gruppo adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy del Gruppo si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie.
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2022-2026, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria, il Gruppo, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2022; inoltre, per gli anni successivi, il Gruppo ha aggiornato le precedenti proiezioni quinquennali per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
Il Gruppo è soggetto a contenziosi legali riguardanti una limitata tipologia di problematiche (clienti, fornitori, agenti e dipendenti); stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Nel normale corso del business, la Direzione si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui non è probabile che esista un'obbligazione attuale, Il Gruppo dà informativa di una passività potenziale, a meno che la probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari del Gruppo, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2021
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione |
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018-2020) [Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 14] | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Immobili, impianti e macchinari - Proventi prima dell'uso previsto (Modifiche allo IAS 16) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di un contratto (Modifiche allo IAS 37) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Riferimento al Quadro concettuale (Modifiche all'IFRS 3) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
IFRS 17 - Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020) | Maggio 2017 Giugno 2020 | 1° gennaio 2023 | 19 novembre 2021 | (UE) 2021/2036 23 novembre 2021 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2021
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards | |||
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | Gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities" |
Amendments | |||
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | Settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IAS B sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of Liabilities as Current or Non-current (Amendment to IAS 1), including subsequent amendment issued in July 2020 | Gennaio 2020 Luglio 2020 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Disclosure of Accounting policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2) | Febbraio 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Definition of Accounting Estimates (Amendments to IAS 8) | Febbraio 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Deferred tax related to assets and liabilities arising from a single transaction (Amendments to IAS 12) | Maggio 2021 | 1° gennaio 2023 | TDB |
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS 17) | Dicembre 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
Avviamento
La voce, pari a 8.374 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021, si riferisce al valore residuo esistente al 1 gennaio 2004 derivante dalle operazioni di acquisizione del Gruppo Le Bourget. Il decremento di 438 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020, pari a 8.812 migliaia di Euro, è relativo alla svalutazione dell'avviamento scaturito dall'acquisto della società tedesca Oroblù Germany GmbH.
Dal 1° gennaio 2004 l'avviamento non è più ammortizzato: il valore recuperabile delle cash generating unit cui i singoli avviamenti sono stati allocati, viene verificato attraverso la determinazione del valore recuperabile (valore d'uso) e sottoposto ad impairment test, in applicazione della metodologia prevista dal Principio Contabile Internazionale IAS 36. Tale valore d'uso è stimato sulla base:
- del valore attuale dei flussi finanziari futuri relativi ad un orizzonte previsionale pluriennale che si stimano deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle singole cash-generating unit (metodologia "Discounted Cash Flow" nella sua versione "Unlevered"); e
- del valore terminale attribuibile alle stesse (stimato sulla base della metodologia della rendita perpetua), al fine di riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit è attesa generare oltre l'orizzonte di piano e rappresentativo del valore attuale dei flussi di cassa futuri successivi al periodo di proiezione esplicita dei dati finanziari previsionali.
Si ricorda, infine, che la recuperabilità degli avviamenti è verificata almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) anche in assenza di indicatori di possibile perdita di valore.
L'avviamento è stato attribuito alle Cash Generating Unit dalle quali ci si attendono benefici connessi all'aggregazione; l'avviamento derivante dall'acquisizione di Le Bourget S.A. è allocato alla CGU Francia.
A seguito dell'effettuazione del test di impairment previsto dallo IAS 36, non sono emerse delle perdite di valore che hanno comportato nell'esercizio 2021 la svalutazione dell'avviamenti allocato alla CGU Francia.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo successivo.
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia, Francia e Germania;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2022-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2022.
Con riferimento al valore del punto ii) come tasso di sconto per l'Italia, per i flussi negativi è stato utilizzato un Risk Free Rate pari all'1,24%, mentre per i flussi positivi un WACC pari al 7,01%. Per quanto riguarda la Francia e la Germania, avendo flussi di cassa tutti positivi è stato adottato un tasso di sconto pari al 6,01% per la Francia e pari al 5,66% per la Germania. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività .
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1%.
Dal sopra citato impairment test non è emersa la necessità di procedere a svalutazioni per la CGU Francia, mentre per la CGU Italia le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 6,5 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 25,7 milioni di Euro, per un totale impairment di 19,2 milioni di Euro. Per quanto riguarda la CGU Germania, essendo in atto una riorganizzazione aziendale che ha portato alla svalutazione del valore di avviamento, dalle analisi condotte sul valore residuo non sono emerse problematiche di impairment.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC" per l'Italia e "WACC" per Francia e Germania), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nelle tabelle sottostanti sono riportati i risultati di tali analisi:
Si precisa però che i risultati negativi evidenziati dall'analisi sulla Capogruppo non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti nel bilancio della Capogruppo sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (121 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio della Capogruppo che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati, si evidenzia che i loro valori sono stati confermati mediante una stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 22,5 milioni di Euro a fronte di 7,4 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2021; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 2,9 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato.
Altre attività immateriali
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2021 ammontano a 3.406 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2022-2026, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
L'incremento dell'esercizio per la voce 'Software', attribuibile principalmente alla Capogruppo, è relativo ai costi sostenuti per lo sviluppo di nuove applicazioni e per l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.
Nella voce 'Marchi' sono compresi i marchi Cagi, Liberti e Well e i marchi Perofil e Luna di Seta, acquistati nel 2017 e i costi per licenza su marchi di terzi Bikkembergs.
I marchi Cagi, Liberti, Perofil e Luna di Seta e i costi per la licenza Bikkembergs, in quanto attribuiti alla Cash Generating Unit Italia sono stati interamente svalutati nel 2018, mentre per il marchio Well attribuito alla CGU Francia non si evidenza la necessità di svalutazione.
Il marchio Well iscritto in bilancio per un importo pari a 3.049 migliaia di Euro non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita. L'analisi di impairment del marchio è stata ricompresa nell'impairment, effettuato a livello di CGU, a cui si rimanda per la spiegazione.
Nella voce 'Altre' sono compresi gli importi pagati dalla Società CSP Paris per l'apertura di 2 punti vendita in Francia, per un importo complessivo di 200 migliaia di Euro. Si segnala che il decremento del 2021 è relativo alla chiusura del punto vendita Le Bourget di Saint Etienne.
Tali importi sono considerati attività immateriali a vita utile indefinita e pertanto non sono stati assoggettati ad ammortamento. Le verifiche sul loro fair value hanno evidenziato la necessità di procedere nel 2021 a rettifiche di valore per 300 migliaia di Euro.
Diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture. Si segnala che l'incremento dei diritti d'uso legato ai contratti di affitto di immobili, è imputabile alla controllata francese che nel corso del 2021 ha rinnovato contratti di affitto in scadenza relativi ad immobili ad uso commerciale.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietÃ
Le attività materiali al 31 dicembre 2021 ammontano a 13.051 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2022-2026, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati della Capogruppo (pari a 7.443 migliaia di Euro) è asseverato da una perizia di stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.
Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 625 migliaia di Euro, relativi principalmente all'acquisto di altri beni.
I decrementi del periodo si riferiscono a cessioni di macchinari, attrezzature ed altri beni completamente ammortizzati.
Altre attività non correnti
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
Tale voce, pari a 26 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente ai depositi cauzionali.
Attività per imposte anticipate
La voce, pari a 584 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021 e a 592 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020, accoglie le imposte differite attive sulle differenze temporanee tra i valori iscritti in bilancio e i corrispondenti valori fiscali, principalmente riconducibili a fondi tassati della società CSP Paris (fondo svalutazione crediti/magazzino e fondi rischi) che saranno fiscalmente deducibili in esercizi futuri (i dettagli sono esposti nell'allegato n. 2).
Si segnala che la Capogruppo, per il principio della prudenza e in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, ha deciso di non iscrivere in bilancio le imposte anticipate.
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze di magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino pari a 28.053 migliaia di Euro, al netto di un fondo svalutazione di 5.875 migliaia di Euro iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/21 | 31/12/20 | Variazione | |
Valore lordo | 33.928 | 38.137 | (4.209) |
Fondo svalutazione | (5.875) | (7.617) | 1.742 |
28.053 | 30.520 | (2.467) |
31/12/21 | 31/12/20 | Variazione | ||
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.692 | 6.123 | 569 | |
Fondo svalutazione | (1.051) | (1.255) | 204 | |
5.641 | 4.868 | 773 | ||
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 5.792 | 5.770 | 22 | |
Fondo svalutazione | (193) | (344) | 151 | |
5.599 | 5.426 | 173 | ||
Prodotti finiti e merci | 21.444 | 26.244 | (4.800) | |
Fondo svalutazione | (4.631) | (6.018) | 1.387 | |
16.813 | 20.226 | (3.413) | ||
Totale | 28.053 | 30.520 | (2.467) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 2.467 migliaia rispetto all'esercizio precedente.
Ricordiamo, infine, che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 19.189 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 802 migliaia di Euro (825 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/21 | di cui svalutazione | 31/12/20 | di cui svalutazione | ||
A scadere | 16.940 | 89 | 13.301 | 61 | |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 1.297 | 92 | 1.266 | 27 | |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 923 | 137 | 785 | 30 | |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 178 | 41 | (39) | 8 | |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 202 | 68 | 680 | 239 | |
Scaduto da oltre 366 giorni | 451 | 375 | 538 | 460 | |
Totale | 19.991 | 802 | 16.531 | 825 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Italia | 6.712 | 6.791 | |
Francia | 10.518 | 7.538 | |
Unione Europea | 828 | 711 | |
Resto del Mondo | 1.131 | 666 | |
Totale | 19.189 | 15.706 |
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
825 | 189 | (212) | 802 |
Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 212 migliaia di Euro. Gli accantonamenti al fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi emersi in sede di valutazione dei relativi crediti al 31 dicembre 2021.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attivitÃ
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Erario c/IVA | 750 | 631 | |
Anticipi a fornitori | 199 | 144 | |
Crediti verso Enti | 83 | 112 | |
Crediti per imposte | 372 | 816 | |
Risconti attivi | 610 | 505 | |
Altri crediti | 493 | 625 | |
Totale | 2.507 | 2.833 |
Il decremento rispetto al 31 dicembre 2020 è pari a 326 migliaia di Euro.
La differenza più significativa si riferisce al decremento dei crediti per imposte, principalmente imputabile alla controllata francese, e degli altri crediti parzialmente controbilanciato dall'aumento del credito per Iva e dei risconti attivi.
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide del Gruppo è pari a 22.825 migliaia di Euro (18.390 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) a fronte di temporanee disponibilità su c/c bancari in attesa di utilizzi futuri.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 48.686 migliaia di Euro, in aumento di 797 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020 a seguito principalmente del risultato netto positivo dell'esercizio pari a 751 migliaia di Euro.
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 33.259.328 azioni ordinarie da nominali Euro 0,52 cadauna. Nessuna variazione è intervenuta nel periodo in esame.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società ;
- la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
ìGli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
- alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Riserva legale | 2.964 | 2.964 | |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 21.859 | 21.859 | |
Riserva per differenze attuariali | (1.657) | (1.705) | |
Riserve diverse | 7.604 | 13.783 | |
Totali | 30.770 | 36.901 |
Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2021 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
L'Assemblea ordinaria del 30 aprile 2021 ha autorizzato l'alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio, per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare.
Utile (perdita) per azione
La perdita base per azione al 31 dicembre 2021 è pari a 0,023 Euro (al 31 dicembre 2020 la perdita base per azione è pari a -0,186 Euro) ed è calcolato dividendo il risultato del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo.
Utile (perdita) per azione diluito
L'utile diluito per azione coincide con l'utile per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
Debiti verso banche oltre i 12 mesi
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 6.239 migliaia di Euro e sono diminuiti di 2.177 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
- scadenti da 1 a 2 anni | 1.920 | 2.877 | |
- scadenti da 2 a 3 anni | 1.502 | 1.920 | |
- scadenti da 3 a 4 anni | 1.509 | 1.327 | |
- scadenti da 4 a 5 anni | 1.133 | 1.334 | |
- scadenti oltre 5 anni | 175 | 958 | |
Totale | 6.239 | 8.416 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Istituto di credito | Data di stipula | 31/12/21 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo (ex UBI) | 21.10.2016 | 476 |
Finanziamento Mediocredito Italiano | 28.10.2016 | 450 |
Finanziamento Banca Nazionale del Lavoro | 28.12.2016 | 200 |
Finanziamento Banca Nazionale del Lavoro | 26.06.2018 | 1.200 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 28.09.2020 | 1.497 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 21.09.2020 | 2.234 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 21.09.2020 | 249 |
Finanziamento Credito Padano | 19.11.2020 | 1.497 |
Finanziamento BPM | 26.11.2020 | 613 |
Finanziamento SIMEST | 01.03.2021 | 700 |
9.116 |
Nel corso del primo semestre del 2021, e più precisamente in data 09.04.2021 la Capogruppo ha ottenuto un finanziamento SIMEST di importo pari a 800.000 Euro, di cui 100.000 Euro a Fondo perduto e 700.000 Euro a valere sul Fondo 394/81.
Il piano di rimborso prevede, quanto al capitale di Euro 700.000, otto rate semestrali, ciascuna di pari importo, alle scadenze del 30.06 e del 31.12 di ogni anno a cominciare dal 30.06.2024 e fino al 31.12.2027.
Tutti i finanziamenti di Banca Nazionale del Lavoro prevedono per tutta la durata dei suddetti contratti, il rispetto dei seguenti covenants determinati sui risultati consolidati del Gruppo CSP:
1. Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA </= 3,50
2. Rapporto Posizione Finanziaria Netta / PN </= 1,00
Si segnala che il mancato rispetto di entrambi i covenants finanziari potrà comportare la decadenza del beneficio del termine.
Tali convenants, come previsto contrattualmente, andranno verificati alla fine di ogni esercizio; alla data di redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 entrambi i convenants risultano rispettati.
Gli altri finanziamenti non contemplano covenants da rispettare.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 5.081 migliaia di Euro ed includono i debiti per leasing finanziari a lungo termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista sia dalla legislazione francese che da quella italiana; quest'ultima, modificata dalla Legge n. 296/2006, prevede che l'indennità maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia quindi un valore del fondo TFR al 31 dicembre 2021 pari a 6.104 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti del Gruppo calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Saldo iniziale | Interest cost | Indennità accantonate | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale | |
TFR | 6.524 | 36 | 9 | (396) | (69) | 6.104 |
Si segnala inoltre che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto.
Si precisa, infine, che il Gruppo ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 36 migliaia di Euro (36 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 0,65% |
Tasso annuo di inflazione | 1,75% |
Tasso annuo di incremento TFR | Da 1,5 a 3,0% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'Istituto Nazionale di Statistica 2004 per uomini e donne in Italia e dall'Institut National de la Statistique et des Etudes Economiques 2005 in Francia |
Invalidità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne in Italia, non applicabile in Francia. |
Turnover del personale | Turnover del personale dal 2,5 al 7,5% per anno su tutte le età |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età /anzianità per l'Italia, non previsto in Francia |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria in Italia ed a 65 anni in Francia. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitivitÃ
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 119 migliaia di Euro.
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di 130 migliaia di Euro.
Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
Saldo iniziale | Accanton. | Utilizzi | Saldo finale | |
Fondo ind. suppl. clientela | 1.482 | 69 | (408) | 1.143 |
Fondo ristrutturazione | 640 | 323 | (504) | 459 |
Fondo rischi per contenziosi | 261 | 55 | (22) | 294 |
Totale | 2.383 | 447 | (934) | 1.896 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione a rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza fornitori ed erario. Il saldo si riferisce principalmente all'accantonamento fatto da CSP Paris per una causa mossa da un concorrente.
La voce 'Fondo ristrutturazione', pari a 459 migliaia di Euro, si riferisce per 135 migliaia di Euro ai costi residui che CSP Paris dovrà sostenere per la chiusura di due punti vendita diretti e per 323 migliaia di Euro all'accantonamento effettuato dalla Capogruppo in relazione alla cessazione parziale di attività per la Divisione Lepel di Carpi.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che per la Capogruppo è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Capogruppo ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021 ed in linea con l'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio, interamente attribuibili alla Capogruppo.
PASSIVITÀ CORRENTI
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
La ripartizione dei debiti bancari entro 12 mesi è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti correnti | 21 | 1.759 | |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 2.877 | 2.990 | |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 2.000 | 2.103 | |
Totale | 4.898 | 6.852 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2021 e alla data di redazione delle presenti note, l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alle società del Gruppo dagli istituti di credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 26.900 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 e 2020:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 1.250 | 1.147 | |
Debiti verso banche a breve | 2.021 | 3.862 | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2.877 | 2.990 | |
Cassa e banche attive | (22.825) | (18.390) | |
Indebitamento finanziario a breve | (16.677) | (10.391) | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 5.081 | 2.627 | |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 6.239 | 8.416 | |
IndeIndebitamento finanziario netto | (5.357) | 652 |
L'indebitamento finanziario netto è variato di 6.009 migliaia di Euro ed evidenzia un saldo a credito.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 1.250 migliaia di Euro ed includono i debiti per leasing finanziari a breve termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Debiti commerciali
Il saldo registra un decremento di 4.841 migliaia di Euro, soprattutto per fenomeni legati alla dinamica temporale degli acquisti, il cui volume, rispetto allo scorso esercizio, è aumentato. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Italia | 10.592 | 8.196 | |
Francia | 8.148 | 6.083 | |
Unione Europea | 484 | 705 | |
Resto del Mondo | 1.425 | 824 | |
Totale | 20.649 | 15.808 |
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Scaduto | 408 | 2.303 | |
A scadere da 1 a 30 giorni | 7.888 | 4.373 | |
A scadere da 31 a 90 giorni | 10.162 | 7.102 | |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.866 | 1.806 | |
A scadere da 181 a 365 giorni | 325 | 224 | |
A scadere oltre 366 giorni | 0 | 0 | |
Totale | 20.649 | 15.808 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Debiti vari ed altre passivitÃ
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti v/dipendenti per competenze | 4.040 | 3.093 | |
Debiti v/ istituti di previdenza | 3.266 | 3.394 | |
Debiti per imposte | 725 | 552 | |
Ratei e risconti passivi | 9 | 77 | |
Altri debiti | 120 | 307 | |
Totale | 8.160 | 7.423 |
I debiti vari e altre passività sono aumentati di 737 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i debiti relativi al lavoro dipendente. Le differenze più significative si riferiscono principalmente ai maggiori debiti della controllata francese relativi al lavoro dipendente.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Debiti per imposte correnti
Al 31 dicembre 2021 la voce è pari a 1.255 migliaia di Euro e si riferisce principalmente al debito per imposte correnti sul reddito d'esercizio della società francese.
Al 31 dicembre 2020 non c'erano debiti per imposte correnti.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti per imposte correnti alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
IMPEGNI E RISCHI
Garanzie prestate
Le fidejussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività .
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2021 e 2020. Si precisa che le fidejussioni in essere al 31 dicembre 2020 presso UBI Banca, a seguito della sua incorporazione all'interno di Intesa Sanpaolo, nel corso del 2021 sono confluite in Banca Intesa:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Fideiussioni: | |||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 | |
- UBI Banca | 0 | 27 | |
- Banca Intesa | 32 | 5 | |
- Banca BNP | 22 | 22 | |
Totale | 115 | 115 |
Impegni
Si segnala che il Gruppo al 31 dicembre 2021 non ha in essere impegni derivanti da contratti di locazione di attrezzature elettroniche di modico valore, che quindi non rientrano nell'ambito dell'applicazione dell'IFRS 16. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per tali contratti era pari a 38 migliaia di Euro.
Coperture sui tassi
Nella voce 'Debiti vari e altre passività ' e nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività ' sono inclusi rispettivamente l'ammontare di 5 migliaia di Euro (26 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 ) e di 1 migliaia di Euro riferito alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati dalla Capogruppo a fronte delle oscillazioni dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Banca Nazionale del Lavoro | (5) | 11.06.2023 | 900 | 1.200 |
Monte dei Paschi di Siena | 1 | 31.07.2026 | 2.250 | 2.250 |
Totale | (4) | 3.150 | 3.450 |
Tali contratti, pur avendo natura di copertura sostanziale dai rischi di fluttuazione, non rispettano tutti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per una classificazione come di copertura e, conseguentemente, il relativo effetto derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value alla chiusura dell'esercizio 2021 è stato iscritto a conto economico.
Nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività ' è incluso inoltre l'ammontare di 101 migliaia di Euro riferito alla valutazione al fair value dei contratti di acquisti a termine di valuta (dollari statunitensi) per coprire il rischio di cambio connesso al pagamento di forniture nella stessa valuta con scadenza media entro 12 mesi, per un controvalore al 31 dicembre 2021 di 1.926 migliaia di Euro
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse e delle coperture su operazioni di rischi su cambi in valuta, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2021 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
INFORMATIVA DI SETTORE
Di seguito si riportano i dati richiesti ai sensi dell'IFRS 8.
I settori identificati per tale analisi sono: Italia, Francia e Altri (nei quali confluiscono i dati di Germania e USA).
Andamento economico per settore operativo
I seguenti prospetti illustrano le situazioni per area di attività al 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2020:
La colonna denominata 'Rettifiche' evidenzia le operazioni di storno derivanti dalle scritture di consolidamento.
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività :
2021 | 2020 | ||
Italia | 25.813 | 24.027 | |
Francia | 55.534 | 49.697 | |
Germania | 1.402 | 1.755 | |
Europa dell'Ovest | 5.527 | 5.160 | |
Europa dell'Est | 1.315 | 1.102 | |
Stati Uniti | 359 | 287 | |
Resto del mondo | 1.042 | 904 | |
Totale | 90.992 | 82.932 |
2021 | 2020 | ||
Calzetteria | 51.182 | 47.264 | |
Intimo e maglieria | 17.832 | 15.760 | |
Corsetteria e costumi da bagno | 21.978 | 19.908 | |
Totale | 90.992 | 82.932 |
I ricavi netti sono passati da 82.932 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 a 90.992 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021 con un incremento di 8.060 migliaia di Euro.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un incremento del 7,4% rispetto al 2020, passando da 24.027 migliaia di Euro a 25.813 migliaia di Euro di fatturato.
In Francia, mercato di riferimento del Gruppo, i ricavi si attestano a 55.534 migliaia di Euro ed evidenziano un incremento dell'11,7% rispetto all'esercizio precedente.
In Germania il fatturato registra un decremento del 20,1%, mentre nell'Europa dell'Ovest il fatturato aumenta del 7,1% e nell'Europa dell'Est l'aumento è del 19,3%.
Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 359 migliaia di Euro (+25,1%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1.042 migliaia di Euro, con un incremento del 15,3%.
Per ciò che riguarda le merceologie, il fatturato della calzetteria ha registrato un incremento di 3.918 migliaia di Euro (+8,3%) rispetto all'esercizio precedente. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, hanno evidenziato un incremento di fatturato del 10,4%, mentre i prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un incremento del 13,1%.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento positivo per i principali marchi. Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha rilevato un incremento delle vendite pari all'11,4%. Gli altri marchi registrano i seguenti andamenti: Le Bourget (+13,9%), Oroblù (+5,0%), Lepel (+9,6%), Perofil (+22,1%), Sanpellegrino (-27,0%). Il marchio Luna di Seta è aumentato del 25,0% ed il marchio Cagi è aumentato dell'8,8%.
Le vendite delle marche private sono aumentate dello 0,4%, mentre le vendite del marchio Bikkembergs in licenza sono aumentate del 14,5%.
Per ulteriori approfondimenti, comunque, si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.
Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Acquisti | 28.653 | 25.179 | |
Costo del lavoro industriale | 9.802 | 9.460 | |
Servizi industriali | 5.198 | 5.479 | |
Ammortamenti industriali | 989 | 1.047 | |
Altri costi industriali | 4.852 | 4.260 | |
Variazione delle rimanenze | 2.480 | 4.888 | |
Totale | 51.974 | 50.313 |
Il costo del venduto è aumentato di 1.661 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi netti è passata dal 60,7% al 57,1%.
Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Costi per agenti e merchandising | 1.954 | 1.826 | |
Costo del personale logistico | 2.297 | 2.445 | |
Ammortamenti | 316 | 239 | |
Trasporti esterni | 2.126 | 2.074 | |
Royalties passive | 254 | 252 | |
Altri costi | 1.195 | 1.067 | |
Totale | 8.142 | 7.903 |
Le spese dirette di vendita registrano un incremento di 239 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le variazioni più significative riguardano principalmente i maggiori costi per agenti e merchandising per 128 migliaia di Euro e maggiori altri costi per 128 migliaia di Euro, parzialmente controbilanciati da minori costi del personale logistico per 148 migliaia di Euro.
Altri ricavi operativi netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Royalties attive | 1 | 1 | |
Plusvalenze vendita cespiti | 843 | 12 | |
Minusvalenze vendita cespiti | (102) | (15) | |
Sopravvenienze attive | 1.172 | 487 | |
Sopravvenienze passive | (21) | (1) | |
Accantonamenti per rischi | (55) | (62) | |
Altri ricavi (spese) | 390 | 311 | |
Totale | 2.228 | 733 |
La voce è passata da 733 a 2.228 migliaia di Euro.
Le differenze più significative rispetto all'esercizio precedente riguardano principalmente le maggiori plusvalenze rilevate relative alla cessione da parte della controllata francese di immobili e terreni siti a Fresnoy Le Grand e maggiori sopravvenienze attive sempre imputabili alla controllata francese.
Si segnala inoltre che la voce comprende 118 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo che la Capogruppo ha svolto nel corso dell'esercizio.
Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Pubblicità | 4.555 | 4.860 | |
Costi del personale comm./amm. | 16.780 | 16.341 | |
Ammortamenti comm./amm. | 2.142 | 2.402 | |
Compensi Amministratori e Sindaci | 496 | 437 | |
Viaggi personale comm./amm. | 705 | 629 | |
Consulenze e spese legali | 1.115 | 1.121 | |
Canoni di locazione | 95 | 82 | |
Imposte e tasse diverse | 507 | 734 | |
Perdite/svalutazioni su crediti | 150 | 194 | |
Manutenzioni | 824 | 594 | |
Postelegrafoniche | 396 | 375 | |
Cancelleria | 23 | 24 | |
Altre spese | 1.828 | 1.837 | |
Totale | 29.616 | 29.630 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un decremento di 14 migliaia di Euro.
Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano i costi del personale commerciale e amministrativo (in aumento di 439 migliaia di Euro) e i costi delle manutenzioni (in incremento di 230 migliaia di Euro), controbilanciati da minori costi pubblicitari (in decremento di 305 migliaia di Euro), da minori ammortamenti (in decremento di 260 migliaia di Euro) e da minori imposte e tasse (in decremento di 227 migliaia di Euro).
Le altre voci evidenziano generalmente valori in linea con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Costi di ristrutturazione
La voce è pari a 413 migliaia di Euro e si riferisce principalmente ai costi sostenuti dalla Capogruppo in relazione al programma di riorganizzazione della struttura aziendale della Divisione Lepel di Carpi.
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce, pari a 737 migliaia di Euro, si riferisce per 300 migliaia di Euro alla svalutazione del key money relativo all'apertura di due negozi ad insegna Le Bourget, al fine di allinearlo con il suo presumibile valore di realizzo, e per 437 migliaia di Euro alla svalutazione dell'avviamento scaturito dall'acquisto della società tedesca Oroblù Germany GmbH.
Altri oneri finanziari netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Interessi passivi di conto corrente | (4) | (18) | |
Interessi passivi su mutui | (69) | (64) | |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (10) | (40) | |
Altri interessi e oneri passivi | (199) | (192) | |
Interessi attivi di conto corrente | 19 | 27 | |
Altri interessi attivi | 19 | 27 | |
Differenze cambio | 350 | (233) | |
Interest cost | (36) | (36) | |
Totale | 70 | (529) |
La voce comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nel periodo in esame si rileva un provento di 70 migliaia di Euro rispetto all'onere di 529 migliaia di Euro dell'anno precedente, principalmente attribuibile alle maggiori differenze cambio positive rilevate dalla controllata francese.
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce, tra gli altri, agli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value dei derivati su tassi. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un provento di 113 migliaia di Euro per il 2021, mentre per il 2020 si registrava un onere di 136 migliaia di Euro.
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito ammontano a 1.657 migliaia di Euro, rispetto a 911 migliaia di Euro del 2020.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Le imposte correnti ammontano a 1.685 migliaia di Euro e derivano dalla controllata francese (689 migliaia di Euro nel 2020).
Per ciò che riguarda la Capogruppo, non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2021 e nel 2020, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte differite del Gruppo presentano un saldo positivo pari a 28 migliaia di Euro. Per la controllata francese si riferiscono prevalentemente all'effetto di rientri di stanziamenti di esercizi precedenti e a stanziamenti di imposte anticipate su accantonamenti a fondi del passivo a deducibilità differita. Si evidenzia invece che la Capogruppo, per il principio della prudenza, in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, non ha imposte differite iscritte in bilancio.
ALTRE INFORMAZIONI
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
Di seguito vengono forniti i costi sostenuti in via continuativa che direttamente riguardano il personale dipendente:
2021 | 2020 | ||
Costo del personale industriale | 9.801 | 9.460 | |
Costo del personale non industriale | 19.084 | 18.797 | |
Totale | 28.885 | 28.257 |
I costi del personale sono in aumento di 628 migliaia di Euro.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/20 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/21 | Media | ||
- Dirigenti | 10 | 0 | (1) | 9 | 10 | |
- Quadri | 82 | 2 | (2) | 82 | 81 | |
- Impiegati | 320 | 91 | (112) | 299 | 310 | |
- Operai | 241 | 57 | (71) | 227 | 234 | |
Totale | 653 | 150 | (186) | 617 | 635 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
-fabbricati | 487 | 495 | |
-macchinari e impianti | 371 | 446 | |
-attrezzature | 281 | 307 | |
-altri beni | 648 | 723 | |
Totale amm. imm. Materiali | 1.787 | 1.971 | |
-software | 244 | 206 | |
-marchi e licenze | 0 | 0 | |
-diritto d'uso IFRS 16 | 1.417 | 1.510 | |
Totale amm. imm. Immateriali | 1.661 | 1.716 | |
Totale ammortamenti | 3.448 | 3.687 |
Principali rischi ai quali il Gruppo è esposto
Il Gruppo è esposto ai rischi finanziari connessi alla sua operatività :
- rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
- rischio di liquidità , con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
- rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sul Gruppo.
Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dalle attività operative, soprattutto crediti commerciali e note di credito.
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dal Gruppo e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2021 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività , pari a complessivi a 21.696 migliaia di Euro (18.539 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020), includono 802 migliaia di Euro (825 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) relativi a crediti oggetto di svalutazione; sull'importo residuo l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 19.460 migliaia di Euro (15.991 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 2.236 migliaia di Euro (2.548 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
È ragionevole attendersi un deterioramento della qualità dei crediti commerciali del Gruppo a causa degli effetti della crisi Covid-19.
Rischio di liquiditÃ
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività . I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate e assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito e le condizioni di mercato.
Il Gruppo monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità del Gruppo causati dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle ripercussioni a livello di business della crisi COVID-19 e dalle dinamiche di sensibile incremento dei prezzi per quanto concerne le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.
L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative del Gruppo ed è collegata soprattutto all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, il Gruppo non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Quando i derivati sono sottoscritti a scopo di copertura, il Gruppo negozia i termini di questi derivati in modo da farli collimare con i termini dell'esposizione coperta. Per quanto riguarda le coperture delle operazioni attese i derivati coprono il periodo di esposizione dal momento in cui i flussi di cassa delle operazioni sono attesi al momento del pagamento del risultante debito denominato in valuta estera.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata in prima istanza all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili
Al 31 dicembre 2021 la Capogruppo ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
Con riferimento in particolare ai rischi finanziari, nella tabella sottostante si riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base di pagamenti contrattuali non attualizzati. Si rileva che tali ammontari differiscono da quelli della tabella alla nota 17 e della nota 21 in quanto includono gli interessi passivi.
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 2.021 | 3.862 | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 2.907 | 3.041 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 6.113 | 7.525 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 176 | 959 | |
Totale | 11.217 | 15.387 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2021 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 118.311,79 | Determinato | 2021 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2021 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 156.509,73 per aliquota IRES = € 37.562,34 | Determinato | 2021 | Anno 2021 | Iper ammortamento |
Stato Italiano | € 65.920,30 per aliquota IRES = € 15.820,87 | Determinato | 2021 | Anno 2021 | Super Ammortamento |
Stato Italiano (Agenzia delle Entrate) | € 1.129,00 | Determinato | 2021 | 2022 | Credito sanificazione e DPI (art. 32 D.L. 73-2021) |
Stato Italiano | € 47.784,13 | Determinato | 2021 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) |
Stato Italiano | € 5.447,69 | Compensato | 2021 | 2021/2022 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
SIMEST | € 100.000 a fondo perduto (importo nominale di € 800.000,00) | Concesso | 2021 | 2021 | Decreto 7 settembre 2016 "Riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese, a valere sul fondo rotativo 394/1981" |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 204.139,21 | Concesso | 2019 | Anno 2019 in fattura | Contributo energivori Anno 2019 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 132.560 | Calcolato | 2021 | Anno 2021 in fattura | Contributo energivori Anno 2021 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della CSP International Fashion Group S.p.A. anche nelle altre imprese incluse nel consolidato sono pari rispettivamente a 436 e 60 migliaia di Euro.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ED EVENTI NON RICORRENTI
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Nel corso del 2021 non vi sono costi o ricavi non ricorrenti significativi.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
Si segnala che la Capogruppo ha in corso un contratto di affitto con soggetti riconducibili ai rappresentanti della famiglia Bertoni, azionista di riferimento, di un locale adibito a foresteria; tale contratto prevede un canone annuo complessivo di 5 migliaia di Euro, in linea con le condizioni di mercato. Inoltre, la Capogruppo ha in essere un contratto di lavoro autonomo con un famigliare di uno degli azionisti rilevanti per un importo annuo pari a 22,5 migliaia di Euro.
VALUTAZIONE CONTINUITA' AZIENDALE
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 28 marzo 2022
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Francesco Bertoni
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2021, 1a
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
Allegato n. 3
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(In migliaia di Euro)
Soggetto erogante | Corrispettivi 2021 | |
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. PricewaterhouseCoopers Audit, SA | 75 53 |
Altri servizi | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 3 |
BILANCIO
DELL'ESERCIZIO
CHIUSO AL
31 DICEMBRE 2021
CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP S.p.A.
VIA PIUBEGA, 5C - 46040 CERESARA (MN) - ITALY
P. IVA/ C.F/REG.IMP. N.. 00226290203
CAP. SOC. € 17.361.752,42
Tel. (0376) 8101
www.cspinternational.it
NOTE ESPLICATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
CSP International Fashion Group S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia presso l'Ufficio delle Imprese di Mantova. La sede legale della Società è a Ceresara (MN), Via Piubega 5/c. L'azienda svolge attività di produzione (sia direttamente che con l'utilizzo di fornitori esterni) e vendita alla grande distribuzione, grossisti, dettaglianti e a consumatori finali di calze, maglieria e intimo, articoli di corsetteria e costumi da bagno.
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui la Società opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
CSP International Fashion Group, in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo CSP al 31 dicembre 2021.
PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO
Il bilancio d'esercizio 2021 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
SOMMARIO DEI PRINCIPI CONTABILI E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
Schemi di bilancio
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività /passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo della Società o
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività /passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dell'IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
Aggregazioni aziendali e Avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività , quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società . Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità .
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità , l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità ;
• il bene è controllato dalla Società , ovvero la stessa ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
• è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:
• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
• la disponibilità di risorse per completare l'attività ;
• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo non corrente, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione. Il costo include:
- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Attività materiali
Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di eventuali oneri accessori per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse, di eventuali costi di smantellamento e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% |
- Impianti e macchinari | 12,5% |
- Attrezzature industriali | 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% -12% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che non sono intervenuti cambiamenti rispetto alle aliquote del 2020.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività ".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attivitÃ
La Società verifica periodicamente la recuperabilità del valore contabile delle attività materiali e immateriali. Gli IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, di attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente, normalmente in sede di bilancio annuale, e ogni qualvolta vi è indicazione di possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società , come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività .
La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate al costo.
Il costo viene ridotto per perdite di valore; il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza al fine di prevenire rettifiche per perdite inattese. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo è effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base della valutazione delle singole posizioni. Qualora la Società conceda ai clienti una dilazione senza interessi, ovvero quando l'incasso del credito è previsto nel medio termine, l'ammontare che sarà incassato è attualizzato per ottenere il valore equo (fair value) della vendita, mentre la differenza tra valore attuale e ammontare incassato costituisce un provento finanziario da contabilizzare per competenza ed eventualmente differire all'esercizio in cui sorge l'incasso del credito. Il test di impairment viene eseguito su ciascun credito.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Sono inclusi in tale voce la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità , che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attivitÃ
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e passività , di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivante da dichiarazioni o comportamenti della Società che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la Società pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
Passività finanziarie non correnti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti finanziari derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
CSP è esposta a rischi finanziari principalmente connessi a variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute, contratti di acquisto/vendita di call/put options e contratti derivati su tassi di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o operazioni future previste (ordini di acquisto) oppure derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Eventuali strumenti derivati vengono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività . Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista coperti incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà , gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati al netto dei resi, degli sconti e degli abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicitÃ
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati.
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società . Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra le altre spese operative.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività . Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. L'eventuale utile netto, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita dell'esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.
Dividendi
I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli azionisti.
Utile per azione
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
In questo contesto si segnala che la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali) e i fondi per rischi ed oneri.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
La Società applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio d'esercizio include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte della Società , determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
La Società adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy della Società si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie.
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri relativi al periodo di piano 2022-2026, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria, la Società , ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2022; inoltre, per gli anni successivi, la Società ha aggiornato le precedenti proiezioni per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
La Società è soggetta a contenziosi legali riguardanti una limitata tipologia di problematiche (clienti, fornitori, agenti e dipendenti); stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Nel normale corso del business, la Direzione si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui non è probabile che esista un'obbligazione attuale, la Società dà informativa di una passività potenziale, a meno che la probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari della Società , così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci
degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2021
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione |
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018-2020) [Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 14] | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Immobili, impianti e macchinari - Proventi prima dell'uso previsto (Modifiche allo IAS 16) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di un contratto (Modifiche allo IAS 37) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
Riferimento al Quadro concettuale (Modifiche all'IFRS 3) | Maggio 2020 | 1° gennaio 2022 | 28 giugno 2021 | (UE) 2021/1080 2 luglio 2021 |
IFRS 17 - Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020) | Maggio 2017 Giugno 2020 | 1° gennaio 2023 | 19 novembre 2021 | (UE) 2021/2036 23 novembre 2021 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2021
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards | |||
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | Gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities" |
Amendments | |||
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | Settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IAS B sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of Liabilities as Current or Non-current (Amendment to IAS 1), including subsequent amendment issued in July 2020 | Gennaio 2020 Luglio 2020 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Disclosure of Accounting policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2) | Febbraio 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Definition of Accounting Estimates (Amendments to IAS 8) | Febbraio 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
Deferred tax related to assets and liabilities arising from a single transaction (Amendments to IAS 12) | Maggio 2021 | 1° gennaio 2023 | TDB |
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS 17) | Dicembre 2021 | 1° gennaio 2023 | TBD |
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2022-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2022.
Con riferimento al valore del punto ii) per quanto riguarda i flussi negativi è stato adottato un Risk Free Rate pari all'1,24% mentre per i flussi positivi è stato adottato un WACC determinato al 7,01%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività .
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1%.
Le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 6,5 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 25,7 milioni di Euro, per un totale impairment di 19,2 milioni di Euro.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC"), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nella tabella sottostante sono riportati i risultati di tali analisi:
Si precisa però che tali risultati negativi non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti a bilancio sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (121 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili, non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati, si evidenzia che i loro valori sono stati confermati mediante una perizia di stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 22,5 milioni di Euro a fronte di 7,4 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2021; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 2,9 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato.
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
Altre attività immateriali
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2021 ammontano a 121 migliaia di Euro.
Nella voce 'Software' sono compresi i software utilizzati prevalentemente per il gestionale e la contabilità e per lo sviluppo di nuove applicazioni. L'incremento di 96 migliaia di Euro è relativo allo sviluppo di nuove applicazioni.
Nella voce 'Marchi e Licenze', il cui valore contabile è pari a zero in quanto oggetto di svalutazione dovuta ad impairment nell'esercizio 2018, sono compresi il marchio Cagi, acquistato nel 2012, il marchio Liberti, acquistato nel 2008, i marchi Perofil e Luna di Seta e i costi per licenza sul marchio di terzi Bikkembergs acquistati nel 2018.
Si ricorda infine che anche il valore delle immobilizzazioni immateriali quali avviamenti e disavanzi di fusione è stato interamente svalutato nell'esercizio 2018 a seguito dell'impairment test.
Attività per diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
Attività materiali
Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietÃ
Le attività materiali al 31 dicembre 2021 ammontano a 10.140 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2022-2026, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati iscritti in bilancio, pari a 7.443 migliaia di Euro, è asseverato da una perizia di stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.
Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 372 migliaia di Euro, relativi principalmente all'acquisto di altri beni per il normale ricambio di cespiti obsoleti.
I decrementi del periodo si riferiscono principalmente a cessioni di impianti e macchinari e alla dismissione dei cespiti obsoleti.
Altre attività non correnti
Partecipazioni
Tale voce si riferisce per 28.089 migliaia di Euro alla partecipazione totalitaria nella società francese Csp Paris Fashion Group SAS, per 68 migliaia di Euro alla partecipazione (del 98%) nella società statunitense Oroblù USA LLC e per 180 migliaia di Euro alla partecipazione totalitaria nella società tedesca Oroblù Germany GmbH. Nell'esercizio 2021 la partecipazione nella società tedesca è stata svalutata al fine di allinearla al valore del suo patrimonio netto alla data del 31 dicembre 2021, essendo in atto un cambiamento organizzativo della filiale.
La società francese CSP Paris Fashion Group SAS, controllata al 100%, presente prevalentemente sul mercato francese, opera in modo capillare in tale nazione con i marchi Le Bourget e Well.
La società statunitense Oroblù USA LLC, costituita nel primo semestre del 2009, ha lo scopo di garantire un migliore livello di servizio ai clienti americani ed al tempo stesso promuovere l'inserimento del marchio Oroblù presso i più importanti department stores americani.
L'acquisizione della società Oroblù Germany GmbH, avvenuta nel 2015, è finalizzata all'incremento delle vendite nel mercato tedesco, operando in modo diretto anziché attraverso un distributore come in passato, dal quale la società è stata acquistata.
Dall'analisi dei risultati dei test di impairment effettuati a livello di CGU, analizzati congiuntamente alla posizione finanziaria netta delle partecipate, non sono emerse potenziali svalutazioni da apportare al valore delle partecipazioni.
Di seguito viene rappresentata l'attuale struttura del Gruppo:
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
Tale voce, pari a 24 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente a depositi cauzionali.
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze di magazzino
Il bilancio include rimanenze di magazzino di 16.058 migliaia di Euro al netto di un fondo svalutazione di 3.506 migliaia di Euro, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/21 | 31/12/20 | Variazione | |
Valore lordo | 19.564 | 22.345 | (2.781) |
Fondo svalutazione | (3.506) | (4.990) | 1.484 |
16.058 | 17.355 | (1.297) |
31/12/21 | 31/12/20 | Variazione | ||
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 4.938 | 4.424 | 514 | |
Fondo svalutazione | (854) | (1.045) | 191 | |
4.084 | 3.379 | 705 | ||
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 4.480 | 4.430 | 50 | |
Fondo svalutazione | (92) | (157) | 65 | |
4.388 | 4.273 | 115 | ||
Prodotti finiti e merci | 10.146 | 13.491 | (3.345) | |
Fondo svalutazione | (2.560) | (3.788) | 1.228 | |
7.586 | 9.703 | (2.117) | ||
Totale | 16.058 | 17.355 | (1.297) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 1.297 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Ricordiamo, inoltre, che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 10.006 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 616 migliaia di Euro (663 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020). La variazione dei crediti commerciali rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori volumi delle vendite.
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/21 | di cui svalutazione | 31/12/20 | di cui svalutazione | ||
A scadere | 7.259 | 89 | 6.506 | 61 | |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 1.580 | 0 | 1.756 | 27 | |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 938 | 47 | 1.045 | 30 | |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 185 | 41 | 27 | 8 | |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 265 | 120 | 415 | 132 | |
Scaduto da oltre 366 giorni | 395 | 319 | 465 | 405 | |
Totale | 10.622 | 616 | 10.214 | 663 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Italia | 6.712 | 6.879 | |
Unione Europea | 2.223 | 1.988 | |
Resto del Mondo | 1.071 | 684 | |
Totale | 10.006 | 9.551 |
Nei sopracitati crediti sono compresi crediti commerciali verso la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. per 1.304 migliaia di Euro; tali crediti verso la società francese al 31 dicembre 2020 ammontavano a 1.120 migliaia di Euro.
Sono inoltre compresi i crediti commerciali per 96 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù USA L.L.C. (63 migliaia di Euro nel 2020) e crediti commerciali per 386 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù Germany G.m.b.H. (444 migliaia di Euro nel 2020).
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
663 | 151 | (198) | 616 |
Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 198 migliaia di Euro. Gli accantonamenti al fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi emersi in sede di valutazione dei relativi crediti al 31 dicembre 2021.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attivitÃ
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Erario c/IVA | 230 | 104 | |
Anticipi a fornitori | 199 | 143 | |
Crediti verso Enti | 83 | 111 | |
Crediti per imposte | 304 | 181 | |
Risconti attivi | 134 | 143 | |
Altri crediti | 27 | 35 | |
Totale | 977 | 717 |
L'incremento rispetto al 31 dicembre 2020 è pari a 260 migliaia di Euro ed è dovuto principalmente all'incremento del credito IVA e dei crediti d'imposta, tra cui quello relativo alla R&S e all'acquisto di beni strumentali ordinari.
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide è pari a 2.824 migliaia di Euro (3.885 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) a fronte di temporanee disponibilità su c/c bancari in attesa di utilizzi futuri.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 39.759 migliaia di Euro, in decremento di 1.321 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020.
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 33.259.328 azioni ordinarie da nominali Euro 0,52 cadauna. Nessuna variazione è intervenuta nel periodo in esame.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società ;
- la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
- alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Riserva legale | 2.965 | 2.965 | |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 21.859 | 21.859 | |
Riserva per differenze attuariali | (1.001) | (924) | |
Utili non distribuiti | 15 | 1.269 | |
Totali | 23.838 | 25.169 |
La riduzione delle riserve è imputabile per 1.254 migliaia di Euro all'utilizzo della riserva Utili non distribuiti per la copertura della perdita dell'esercizio 2020, come deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2021.
Nella seguente tabella si forniscono informazioni in merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve di patrimonio netto:
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
D: per altri vincoli statutari
Nota:
* Le utilizzazioni sono state fornite a partire dall'esercizio 2004.
** Rappresenta l'ammontare disponibile delle "Altre riserve per utili non distribuiti", dedotta la quota che rappresenta le azioni proprie in portafoglio al 31.12.2020 (art. 2357 ter 3° comma c.c.).
*** Rappresenta l'ammontare della quota non distribuibile della riserva sovrapprezzo azioni.
(1) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2005
(2) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2006
(3) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2006 per la riduzione del patrimonio netto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS (riallineamento al 31.12.2004)
(4) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2007
(5) E' compreso l'ammontare utilizzato per la copertura della perdita 2011
(6) Ammontare distribuito agli azionisti nel 2012, nel 2016, nel 2017 e nel 2018
(7) Utilizzo conseguente alla fusione della controllata al 100% Perofil Fashion S.r.l.
(8) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2019
Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2021 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
L'Assemblea ordinaria del 30 aprile 2021 ha autorizzato l'alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio, per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare.
Utile (perdita) per azione
La perdita base per azione al 31 dicembre 2021 è pari a -0,037 Euro (al 31 dicembre 2020 l'utile base per azione è pari a -0,038 Euro) ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo.
Utile (perdita) per azione diluito
L'utile (perdita) diluito per azione coincide con l'utile (perdita) per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
Debiti verso banche oltre 12 mesi
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 6.239 migliaia di Euro e sono diminuiti di 2.177 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
- scadenti da 1 a 2 anni | 1.920 | 2.877 | |
- scadenti da 2 a 3 anni | 1.502 | 1.920 | |
- scadenti da 3 a 4 anni | 1.509 | 1.327 | |
- scadenti da 4 a 5 anni | 1.133 | 1.334 | |
- scadenti oltre 5 anni | 175 | 958 | |
Totale | 6.239 | 8.416 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Istituto di credito | Data di stipula | 31/12/21 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo (ex UBI) | 21.10.2016 | 476 |
Finanziamento Mediocredito Italiano | 28.10.2016 | 450 |
Finanziamento Banca Nazionale del Lavoro | 28.12.2016 | 200 |
Finanziamento Banca Nazionale del Lavoro | 26.06.2018 | 1.200 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 28.09.2020 | 1.497 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 21.09.2020 | 2.234 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 21.09.2020 | 249 |
Finanziamento Credito Padano | 19.11.2020 | 1.497 |
Finanziamento BPM | 26.11.2020 | 613 |
Finanziamento SIMEST | 01.03.2021 | 700 |
9.116 |
Nel corso del primo semestre del 2021, e più precisamente in data 09.04.2021 la Società ha ottenuto un finanziamento SIMEST di importo pari a 800.000 Euro, di cui 100.000 Euro a Fondo perduto e 700.000 Euro a valere sul Fondo 394/81.
Il piano di rimborso prevede, quanto al capitale di Euro 700.000, otto rate semestrali, ciascuna di pari importo, alle scadenze del 30.06 e del 31.12 di ogni anno a cominciare dal 30.06.2024 e fino al 31.12.2027.
Tutti i finanziamenti di Banca Nazionale del Lavoro prevedono per tutta la durata dei suddetti contratti, il rispetto dei seguenti covenants determinati sui risultati consolidati del Gruppo CSP:
1. Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA </= 3,50
2. Rapporto Posizione Finanziaria Netta / PN </= 1,00
Si segnala che il mancato rispetto di entrambi i covenants finanziari potrà comportare la decadenza del beneficio del termine.
Tali convenants, come previsto contrattualmente, andranno verificati alla fine di ogni esercizio; alla data di redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 entrambi i convenants risultano rispettati.
Gli altri finanziamenti non contemplano covenants da rispettare.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 1.932 migliaia di Euro (1.885 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) ed includono i debiti per leasing finanziari a lungo termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/2006) maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia un valore del TFR al 31 dicembre 2021 pari a 3.548 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti della Società calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Descrizione | Saldo iniziale | Interest cost | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale |
TFR | 3.664 | 11 | (204) | 77 | 3.548 |
Si segnala che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto.
Si precisa, infine, che la Società ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 11 migliaia di Euro (26 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 0,65% |
Tasso annuo di inflazione | 1,75% |
Tasso annuo di incremento TFR | 2,81% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'Istituto Nazionale di Statistica 2004 per uomini e donne |
Invalidità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne |
Turnover del personale | Turnover del personale 7,5% per anno su tutte le età |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età /anzianità |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitivitÃ
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 66 migliaia di Euro.
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di 76 migliaia di Euro.
Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
31/12/2020 | Accantonamenti | Utilizzi | 31/12/2021 | |
Fondo ind. suppl. clientela | 1.132 | 69 | (236) | 965 |
Fondo rischi per contenziosi | 73 | 49 | (22) | 100 |
Fondo ristrutturazione | 160 | 323 | (160) | 323 |
Totale | 1.365 | 441 | (418) | 1.388 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione ai rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza da fornitori ed erario.
Agli inizi del 2021 è stato utilizzato il fondo ristrutturazione che era stato accantonato alla fine dell'esercizio precedente per la riorganizzazione della struttura commerciale e marketing. L'accantonamento di 323 migliaia di Euro si riferisce ai costi associati alla riorganizzazione della struttura della Divisione Lepel di Carpi per la cessazione parziale dell'attività , prevista per l'esercizio 2022.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Società ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro, ed invariata rispetto all'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori fiscali
PASSIVITÀ CORRENTI
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
La ripartizione dei debiti bancari entro 12 mesi è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti correnti | 21 | 1.759 | |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 2.877 | 2.990 | |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 2.000 | 2.103 | |
Totale | 4.898 | 6.852 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2021 e alla data di redazione delle presenti note, l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alla Società dagli Istituti di Credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 21.600 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 e 2020:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 321 | 392 | |
Debiti verso banche a breve | 2.021 | 3.862 | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2.877 | 2.990 | |
Cassa e banche attive | (2.824) | (3.885) | |
Indebitamento finanziario a breve | 2.395 | 3.359 | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 1.932 | 1.885 | |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 6.239 | 8.416 | |
Indebitamento finanziario netto | 10.566 | 13.660 |
L'indebitamento finanziario netto è diminuito di 3.094 migliaia di Euro.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 321 migliaia di Euro (392 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) e includono i debiti per leasing finanziari a breve termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
Debiti commerciali
Il saldo registra un incremento di 2.339 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020, principalmente per fenomeni legati alla dinamica temporale degli acquisti, il cui volume, rispetto allo scorso esercizio, è aumentato. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Italia | 8.493 | 6.311 | |
Unione Europea | 247 | 521 | |
Resto del Mondo | 780 | 349 | |
Totale | 9.520 | 7.181 |
I debiti commerciali includono debiti nei confronti della società controllata CSP Paris Fashion Group per 2 migliaia di Euro (84 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020). I debiti nei confronti della società controllata Oroblù Germany sono pari a zero (11 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Scaduto | 334 | 2.252 | |
A scadere da 1 a 30 giorni | 2.602 | 242 | |
A scadere da 31 a 90 giorni | 4.547 | 2.813 | |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.712 | 1.651 | |
A scadere da 181 a 365 giorni | 325 | 223 | |
A scadere oltre 366 giorni | 0 | 0 | |
Totale | 9.520 | 7.181 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Debiti vari ed altre passivitÃ
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti v/dipendenti per competenze | 1.406 | 1.297 | |
Debiti v/ istituti di previdenza | 1.397 | 1.724 | |
Debiti per imposte | 110 | 72 | |
Altri debiti | 111 | 119 | |
Totale | 3.024 | 3.212 |
I debiti vari e altre passività sono diminuiti di 188 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i debiti relativi al lavoro dipendente.
Nella voce 'Altri debiti' è compreso l'importo di 5 migliaia di Euro relativo alla valutazione al fair value di strumenti di copertura tassi sottoscritti dalla Società , come meglio specificato al successivo punto 23.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
IMPEGNI E RISCHI
Garanzie prestate
Le fidejussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività .
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2021 e 2020. Si precisa che le fidejussioni in essere al 31 dicembre 2020 presso UBI Banca, a seguito della sua incorporazione all'interno di Intesa Sanpaolo, nel corso del 2021 sono confluite in Banca Intesa:
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Fideiussioni: | |||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 | |
- UBI Banca | 0 | 27 | |
- Banca Intesa | 32 | 5 | |
Totale | 93 | 93 |
Ipoteche
Non vi sono in essere ipoteche alla data di chiusura dell'esercizio.
Impegni
Si segnala che la Società al 31 dicembre 2021 non ha in essere impegni derivanti da contratti di locazione di attrezzature elettroniche di modico valore, che quindi non rientrano nell'ambito dell'applicazione dell'IFRS 16. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per tali contratti era pari a 38 migliaia di Euro.
Coperture sui tassi e sui cambi
Nella voce 'Debiti vari e altre passività ' e nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività ' sono inclusi rispettivamente l'ammontare di 5 migliaia di Euro (26 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 ) e di 1 migliaia di Euro riferito alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati a fronte delle oscillazioni dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Banca Nazionale del Lavoro | (5) | 11.06.2023 | 900 | 1.200 |
Monte dei Paschi di Siena | 1 | 31.07.2026 | 2.250 | 2.250 |
Totale | (4) | 3.150 | 3.450 |
Tali contratti, pur avendo natura di copertura sostanziale dai rischi di fluttuazione, non rispettano tutti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per una classificazione come di copertura e, conseguentemente, il relativo effetto derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value alla chiusura dell'esercizio 2021 è stato iscritto a conto economico.
Nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività ' è incluso inoltre l'ammontare di 6 migliaia di Euro riferito alla valutazione al fair value dei contratti di acquisti a termine di valuta (dollari statunitensi) per coprire il rischio di cambio connesso al pagamento di forniture nella stessa valuta con scadenza media entro 12 mesi, per un controvalore al 31 dicembre 2021 di 88 migliaia di Euro.
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2021 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
INFORMATIVA DI SETTORE
Poiché per la Capogruppo i settori operativi identificati ai sensi dell'IFRS 8 si identificano con la Società , non vengono presentati i prospetti di analisi in quanto coincidenti con i dati contabili complessivi.
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività :
2021 | 2020 | ||
Italia | 25.813 | 24.011 | |
Francia | 7.450 | 7.507 | |
Germania | 971 | 1.291 | |
Europa dell'Ovest | 4.814 | 4.469 | |
Europa dell'Est | 1.303 | 1.086 | |
Stati Uniti | 119 | 144 | |
Resto del mondo | 997 | 859 | |
Totale | 41.467 | 39.367 |
2021 | 2020 | ||
Calzetteria | 17.688 | 17.713 | |
Intimo e maglieria | 14.585 | 13.250 | |
Corsetteria e costumi da bagno | 9.194 | 8.404 | |
Totale | 41.467 | 39.367 |
I ricavi registrano un incremento di 2.100 migliaia di Euro (+5,3% rispetto all'esercizio precedente), principalmente attribuibile alla ripresa dei consumi, nonostante i primi mesi del semestre e l'ultimo trimestre siano stati caratterizzati dalle limitazioni introdotte dai Governi per fronteggiare il riacutizzarsi della pandemia Covid-19.
Dal punto di vista geografico, in Italia i ricavi sono aumentati del 7,5%; la Francia (prevalentemente fatturato intercompany) ha invece registrato un decremento dello 0,8%. Nell'Europa dell'Ovest i ricavi sono aumentati del 7,7%, mentre nell'Europa dell'Est sono aumentati del 20,0%. Il fatturato in Germania, prevalentemente intercompany, è diminuito del 24,8%, mentre negli Stati Uniti è diminuito del 17,4%. Nel resto del mondo i ricavi sono aumentati del 16,1%.
Per ciò che riguarda le merceologie, la calzetteria ha evidenziato un fatturato sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio precedente; le vendite di corsetteria, che comprendono i costumi da bagno, hanno registrato un incremento (+9,4%), così come le vendite dei prodotti di intimo e maglieria (+10,1%).
Dall'analisi del fatturato per marchio si registrano risultati positivi per i principali marchi: Oroblù (+5,9%), Lepel (+10,1%), Perofil (+22,1%) e Cagi (+8,8%) e Luna di Seta (+26,7%).
Per ulteriori approfondimenti, comunque, si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.
Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Acquisti | 14.041 | 12.588 | |
Costo del lavoro industriale | 5.462 | 5.665 | |
Servizi industriali | 3.995 | 4.258 | |
Ammortamenti industriali | 733 | 760 | |
Altri costi industriali | 2.391 | 2.337 | |
Variazione delle rimanenze | 1.297 | 4.615 | |
Totale | 27.919 | 30.223 |
Il costo del venduto è diminuito di 2.304 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi netti è passata dal 76,8% al 67,3%.
Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Costi per agenti e merchandising | 1.871 | 1.725 | |
Costo del personale logistico | 1.067 | 1.114 | |
Ammortamenti | 125 | 128 | |
Trasporti esterni | 788 | 851 | |
Royalties passive | 253 | 252 | |
Altri costi | 617 | 595 | |
Totale | 4.721 | 4.665 |
Tali spese registrano un incremento di 56 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le variazioni più significative si riferiscono principalmente ai maggiori costi per agenti e merchandising, aumentati di 146 migliaia di Euro, controbilanciati da minori costi del personale logistico, diminuiti di 47 migliaia di Euro e da minori costi per trasporti, diminuiti di 63 migliaia di Euro.
Altri ricavi operativi netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Royalties attive | 1 | 1 | |
Plusvalenze vendita cespiti | 16 | 12 | |
Minusvalenze vendita cespiti | (44) | (15) | |
Sopravvenienze attive | 211 | 58 | |
Sopravvenienze passive | (22) | (1) | |
Accantonamenti per rischi | (49) | 0 | |
Altri ricavi (spese) | 335 | 176 | |
Totale | 448 | 231 |
La differenza più significativa rispetto all'esercizio precedente riguarda maggiori sopravvenienze attive per 153 migliaia di Euro. Si segnala inoltre che la voce Altri ricavi comprende 118 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo svolte nel corso dell'esercizio e 100 migliaia di Euro relativi alla quota a fondo perduto del finanziamento SIMEST ottenuto ad aprile 2021.
Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Pubblicità | 1.573 | 1.781 | |
Costi del personale comm./amm. | 6.153 | 6.646 | |
Ammortamenti comm./amm. | 966 | 1.092 | |
Compensi Amministratori e Sindaci | 496 | 437 | |
Viaggi personale comm./amm. | 58 | 73 | |
Consulenze amministrative e legali | 590 | 518 | |
Canoni di locazione | 61 | 135 | |
Imposte e tasse diverse | 60 | 56 | |
Perdite/svalutazioni su crediti | 142 | 212 | |
Manutenzioni | 435 | 237 | |
Postelegrafoniche | 32 | 31 | |
Cancelleria | 22 | 22 | |
Altre spese | 695 | 568 | |
Totale | 11.283 | 11.808 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un decremento di 525 migliaia di Euro.
Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano i minori costi del personale commerciale e amministrativo (in decremento di 493 migliaia di Euro) e i minori costi pubblicitari (in decremento di 208 migliaia di Euro), parzialmente controbilanciati da maggiori altre spese (in incremento di 127 migliaia di Euro) e maggiori costi per manutenzioni (in incremento di 198 migliaia di Euro).
Costi di ristrutturazione
La voce è pari a 399 migliaia di Euro e si riferisce per 76 migliaia di Euro ai costi sostenuti dalla Società in relazione al programma di riorganizzazione della divisione Lepel di Carpi e per 323 migliaia di Euro all'accantonamento al fondo ristrutturazione stanziato a fine anno per la cessazione parziale dell'attività della divisione Lepel di Carpi che avverrà nell'esercizio 2022.
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce è pari a 765 migliaia di Euro e si riferisce alla svalutazione della partecipazione totalitaria nella società tedesca Oroblù Germany GmbH al fine di allinearla al valore del suo patrimonio netto alla data del 31 dicembre 2021.
Dividendi da partecipate
La voce, pari a 2.103 migliaia di Euro, si riferisce esclusivamente al dividendo distribuito dalla controllata francese Csp Paris Fashion Group SAS (6.302 migliaia di Euro nel 2020).
Altri oneri finanziari netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
Interessi passivi di conto corrente | (4) | (18) | |
Interessi passivi su mutui | (69) | (64) | |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (10) | (40) | |
Altri interessi e oneri passivi | (139) | (140) | |
Interessi attivi di conto corrente | 0 | 0 | |
Altri interessi attivi | 19 | 27 | |
Differenze cambio | 39 | (22) | |
Interest cost | (11) | (26) | |
Totale | (175) | (283) |
Gli oneri finanziari evidenziano un decremento di 108 migliaia di Euro rispetto al 2021.
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce principalmente ad oneri bancari e commissioni per servizi di incasso con carte di credito e comprende, tra gli altri, gli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value di tali contratti. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un provento di 18 migliaia di Euro per il 2021, mentre per il 2020 risultava un provento pari a 17 migliaia di Euro.
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
Imposte sul reddito
Non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2021 e nel 2020, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico ed effettivo per l'IRAP e l'IRES:
ALTRE INFORMAZIONI
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
Di seguito vengono forniti i costi sostenuti in via continuativa che direttamente riguardano il personale dipendente:
2021 | 2020 | ||
Costo del personale industriale | 5.462 | 5.665 | |
Costo del personale non industriale | 7.219 | 7.760 | |
Totale | 12.681 | 13.425 |
I costi del personale sono diminuiti di 744 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/20 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/21 | Media | ||
- Dirigenti | 9 | 0 | (1) | 8 | 9 | |
- Quadri | 27 | 0 | 0 | 27 | 27 | |
- Impiegati | 117 | 3 | (8) | 112 | 115 | |
- Operai | 155 | 0 | (13) | 142 | 149 | |
Totale | 308 | 3 | (22) | 289 | 300 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2021 | 2020 | ||
-fabbricati | 411 | 417 | |
-macchinari e impianti | 270 | 308 | |
-attrezzature | 47 | 53 | |
-altri beni | 455 | 521 | |
Totale amm. imm. materiali | 1.183 | 1.299 | |
-software | 213 | 172 | |
-marchi e licenze | 0 | 0 | |
-diritto d'uso IFRS 16 | 430 | 509 | |
Totale amm. imm. immateriali | 643 | 681 | |
Totale ammortamenti | 1.826 | 1.980 |
Principali rischi a cui la Società è esposta
La Società è esposta ai rischi finanziari connessi alla sua operatività :
- rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
- rischio di liquidità , con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
- rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sulla Società .
Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. La Società è esposta al rischio di credito derivante dalle attività operative, soprattutto crediti commerciali e note di credito.
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dalla Società e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2021 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività , pari a complessivi 10.983 migliaia di Euro (10.268 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020), includono 616 migliaia di Euro (663 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020) relativi a crediti oggetto di svalutazione; sull'importo residuo l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 9.290 migliaia di Euro (8.607 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 1.693 migliaia di Euro (1.661 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020).
È ragionevole attendersi un deterioramento della qualità dei crediti commerciali della Società a causa degli effetti della crisi Covid-19.
Rischio di liquiditÃ
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività . I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate e assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito e le condizioni di mercato.
La Società monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità causati dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle ripercussioni a livello di business della crisi COVID-19 e dalle dinamiche di sensibile incremento dei prezzi per quanto concerne le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.
L'esposizione della Società al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative della Società ed è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, la Società non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
La Società gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Quando i derivati sono sottoscritti a scopo di copertura, la Società negozia i termini di questi derivati in modo da farli collimare con i termini dell'esposizione coperta. Per quanto riguarda le coperture delle operazioni attese i derivati coprono il periodo di esposizione dal momento in cui i flussi di cassa delle operazioni sono attesi al momento del pagamento del risultante debito denominato in valuta estera.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata in prima istanza all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
La Società gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili
Al 31 dicembre 2021 la Società ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
Con riferimento in particolare ai rischi finanziari, nella tabella sottostante si riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base di pagamenti contrattuali non attualizzati. Si rileva che tali ammontari differiscono da quelli della tabella alla nota 16 e alla nota 20 in quanto includono gli interessi passivi.
31/12/21 | 31/12/20 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 2.021 | 3.862 | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 2.907 | 3.041 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 6.113 | 7.525 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 176 | 959 | |
Totale | 11.217 | 15.387 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2021 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 118.311,79 | Determinato | 2021 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2021 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 156.509,73 per aliquota IRES = € 37.562,34 | Determinato | 2021 | Anno 2021 | Iper ammortamento |
Stato Italiano | € 65.920,30 per aliquota IRES = € 15.820,87 | Determinato | 2021 | Anno 2021 | Super Ammortamento |
Stato Italiano (Agenzia delle Entrate) | € 1.129,00 | Determinato | 2021 | 2022 | Credito sanificazione e DPI (art. 32 D.L. 73-2021) |
Stato Italiano | € 47.784,13 | Determinato | 2021 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) |
Stato Italiano | € 5.447,69 | Compensato | 2021 | 2021/2022 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
SIMEST | € 100.000 a fondo perduto (importo nominale di € 800.000,00) | Concesso | 2021 | 2021 | Decreto 7 settembre 2016 "Riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese, a valere sul fondo rotativo 394/1981" |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 204.139,21 | Concesso | 2019 | Anno 2019 in fattura | Contributo energivori Anno 2019 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 132.560 | Calcolato | 2021 | Anno 2021 in fattura | Contributo energivori Anno 2021 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ED EVENTI NON RICORRENTI
Operazioni con parti correlate
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito in forma tabellare:
le informazioni relative all'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate con riferimento alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria;
le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Si segnala, inoltre, che la Società ha in corso un contratto di affitto con soggetti riconducibili ai rappresentanti della famiglia Bertoni, azionista di riferimento, di un locale adibito a foresteria; tale contratto prevede un canone annuo complessivo di 5 migliaia di Euro, in linea con le condizioni di mercato. Inoltre, la Società ha in essere un contratto di lavoro autonomo con un famigliare di uno degli azionisti rilevanti per un importo annuo pari a 22,5 migliaia di Euro.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
Eventi non ricorrenti
Tra le operazioni significative non ricorrenti, si segnala che la Società , a seguito del cambiamento organizzativo in atto per la società tedesca partecipata Oroblù Germany GmbH, ha svalutato il valore della partecipazione con effetto a conto economico pari a 765 migliaia di Euro.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della Società anche nelle altre imprese incluse nel consolidato sono pari rispettivamente a 436 e 60 migliaia di Euro.
VALUTAZIONE CONTINUITA' AZIENDALE
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 28 marzo 2022
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Francesco Bertoni
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2021, 1a, ed elenco delle partecipazioni secondo il disposto dell'art. 38 del D.Lgs. 127/91, 1b
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020
Elenco delle partecipazioni rilevanti possedute al 31 dicembre 2021
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
Allegato n. 4
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(In migliaia di Euro)
Soggetto erogante | Corrispettivi 2021 | |
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 75 |
Altri servizi | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 3 |