Progetto di bilancio



Picture 1
















BILANCIO 


DELL'ESERCIZIO


CHIUSO AL


31 DICEMBRE 2022














CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP S.p.A.

VIA PIUBEGA, 5C - 46040 CERESARA (MN) - ITALY 

P. IVA/ C.F/REG.IMP. N. 00226290203

CAP. SOC. € 17.361.752,42

Tel. (0376) 8101

www.cspinternational.it










CSP S.p.A.














Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Attività






(importi in migliaia di Euro)


note

31 dicembre
2022

31 dicembre
2021

ATTIVITA' NON CORRENTI


















Attività immateriali:









- Avviamento




-



-


- Altre attività immateriali


4


70



121


- Diritto d'uso


5


1.920



2.215


Attività materiali:









- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà

6


10.834



10.140


Altre attività non correnti:









Partecipazioni


7


28.157



28.337


Altre partecipazioni




4



4


Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti

8


30



24


Attività per imposte anticipate




-



-


Totale attività non correnti




41.015



40.841


ATTIVITA' CORRENTI


















Rimanenze di magazzino


9


20.534



16.058


Crediti commerciali


10


10.558



10.006


- di cui verso entità controllate



2.216



1.786



Crediti finanziari, crediti vari e altre attività


11


1.450



977


Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti


12


1.940



2.824


Totale attività correnti




34.482



29.865











TOTALE ATTIVITA'




75.497



70.706











Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Passività






(importi in migliaia di Euro)


note

31 dicembre
2022

31 dicembre
2021

PATRIMONIO NETTO









Patrimonio netto:









- Capitale sottoscritto e versato


13


17.362



17.295


- Altre riserve


14


26.034



23.838


- Riserve di rivalutazione




-



758


- Risultato del periodo




3.434



(1.244)


meno: Azioni proprie


15


(888)



(888)


TOTALE PATRIMONIO NETTO




45.942



39.759


PASSIVITA' NON CORRENTI









Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi:


16







- Debiti verso banche




6.186



6.239


- Altre passività finanziarie




1.677



1.932


TFR e altri fondi relativi al personale


17


2.867



3.548


Fondi per rischi e oneri


18


1.287



1.388


Fondo imposte differite


19


77



77


Totale passività non correnti




12.094



13.184


PASSIVITA' CORRENTI









Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi:


20







- Debiti verso banche




2.418



4.898


- Altre passività finanziarie




330



321


Debiti commerciali


21


11.839



9.520


- di cui verso entità controllate



6



2



Debiti vari e altre passività


22


2.874



3.024


Debiti per imposte correnti




-



-


Totale passività correnti




17.461



17.763











TOTALE PASSIVITA'




29.555



30.947











TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'




75.497



70.706






CSP S.p.A.


Conto economico














(importi in migliaia di Euro)


note

Esercizio al
31 dicembre 2022

Esercizio al
31 dicembre 2021










Ricavi


25


43.781

100,0%


41.467

100,0%

- di cui verso entità controllate



9.432



8.061



Costo del venduto


26


(30.706)

-70,1%


(27.919)

-67,3%

- di cui verso entità controllate



373



110



Margine Industriale




13.075

29,9%


13.548

32,7%










Spese dirette di vendita


27


(4.620)

-10,6%


(4.721)

-11,4%

- di cui verso entità controllate



27



36



Margine commerciale lordo




8.455

19,3%


8.827

21,3%










Altri ricavi operativi netti


28


426

1,0%


448

1,1%

- di cui verso entità correlate



8



20



Spese commerciali e amministrative


29


(10.965)

-25,0%


(11.283)

-27,2%

- di cui verso entità correlate



578



569



Costi di ristrutturazione


30


(39)

-0,1%


(399)

-1,0%










Risultato operativo (EBIT)




(2.123)

-4,8%


(2.407)

-5,8%










Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti




(210)

-0,5%


(765)

-1,84%










Dividendi da partecipate


31


5.889

13,5%


2.103

5,1%










Altri oneri finanziari netti


32


(123)

-0,3%


(175)

-0,4%










Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio



3.434

7,8%


(1.244)

-3,0%










Imposte sul reddito


33


-

0,0%


-

0,0%










Utile netto




3.434

7,8%


(1.244)

-3,0%




























Risultato per azione - base

Euro



0,086



(0,037)











Risultato per azione - diluito

Euro



0,086



(0,037)











CSP S.p.A.

Conto economico complessivo 










(importi in migliaia di Euro)

 

 Esercizio al
31 dicembre
2022 

 Esercizio al
31 dicembre
2021 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 

Risultato netto 

 

3.434

 

(1.244)

 

 

 

 

 

 

 

Componenti di conto economico complessivo che saranno 

 

 

 

 

successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Totale

 

0

 

0

 

 


 

 

 

 

Componenti di conto economico complessivo che non saranno 

 

 

 

 

successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Differenze attuariali per benefici a dipendenti


351

 

(77)

 

 


 

 

 

 

Totale

 

351

 

(77)

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 

Risultato complessivo 

 

3.785

 

(1.321)

 


























CSP S.p.A.


RENDICONTO FINANZIARIO 

per gli esercizi 2022 e 2021

(importi in migliaia di Euro)

 

 

31 dicembre 2022

31 dicembre 2021

 


 

 

 

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative:

 

 

 

Risultato d'esercizio

3.434

(1.244)

 

Imposte d'esercizio

0

0

 

Dividendi da società controllate

(5.889)

(2.103)

 

Interessi attivi/passivi

207

214

 

Differenze cambio 

(85)

(39)

 

Svalutazioni/ripristino di valori di attività non correnti

210

765

 

Risultato Operativo (EBIT)

(2.123)

(2.407)

 

Ammortamenti

1.469

1.826

 

(Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie

(97)

28

 

Dividendi da società controllate incassati

5.889

2.103

 

Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri

(100)

23

 

Variazione TFR e altri fondi relativi al personale

(353)

(204)

 

Imposte sul reddito pagate

0

0

 

Interessi pagati su C/C

(112)

(134)

 

Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante

4.573

1.235

 


 

 

 

Variazione del capitale circolante netto (*):

 

 

 

(Incremento)/decremento delle rimanenze

(4.476)

1.297

 

(Incremento)/decremento dei crediti commerciali

(467)

(416)

 

Incremento/(decremento) dei debiti commerciali

2.319

2.339

 

Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività

(149)

(188)

 

(Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività

(473)

(260)

 

Totale variazione CCN

(3.246)

2.772

 


 

 

A.

Totale flusso di cassa netto da attività operative

1.327

4.007

 


 

 

 

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento:

 

 

 


 

 

 

(Investimenti) in immobilizzazioni materiali

(1.726)

(372)

 

(Investimenti) in immobilizzazioni immateriali

(67)

(96)

 

Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali

134

17

 

Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali

0

0

 

Acquisizione/dismissione di società controllate al netto della liquidità acquisita

(30)

0

 

Variazione crediti finanziari

(6)

(10)

 


 

 

B.

Flusso di cassa netto da attività di investimento

(1.695)

(461)

 


 

 

 

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento:

 

 

 


 

 

 

Incremento (decremento) debiti verso banche

(2.863)

(4.538)

 

Interessi pagati su debiti finanziari

(72)

(69)

 

Acquisto di azioni proprie

0

0

 

Dividendi pagati

0

0

 

Aumneto di Capitale/Variazioni di riserva

2.419

0

C.

Flusso di cassa netto da attività di finanziamento

(516)

(4.607)

 


 

 

E.

Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C+D)

(884)

(1.061)

 


 

 

 

DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO

2.824

3.885

 


 

 

 

DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO

1.940

2.824









Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al:                             

31 dicembre 2022

31 dicembre 2021

 

Disponibilità liquide ed equivalenti

1.940

2.824

 

Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi

0

(2.021)

 

Quota a breve dei debiti a medio lungo termine

(2.418)

(2.877)

 

Debiti finanziari a breve (IFRS 16)

(330)

(321)

 

Indebitamento netto a breve termine

(808)

(2.395)

 

Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi

(6.186)

(6.239)

 

Debiti finanziari a medio/lungo termine (IFRS 16)

(1.677)

(1.932)

 

Indebitamento netto a medio/lungo termine

(7.863)

(8.171)

 

 

 

 

 

Indebitamento finanziario netto totale

(8.671)

(10.566)



CSP S.p.A.





















PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

al 1° gennaio 2021, 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2022











(in migliaia di Euro)


















Riserva

Utile

Totale


Capitale

Sovrapprezzo

Azioni

Riserve di

Riserva

Altre

differenze

(Perdita)

patrimonio

Descrizione

Sociale

azioni

proprie

rivalutazione

legale

riserve

attuariali

dell'esercizio

netto











Saldi al 01.01.2021

17.295

21.859

(888)

758

2.965

1.269

(924)

(1.254)

41.080





















Destinazione Utile d'esercizio 2020










- Distribuzione dividendi









0

- Dividendi su azioni proprie









0

- Riserva legale









0

- Riserva utili non distribuiti






(1.254)


1.254

0











Acquisto di azioni proprie









0











Differenze attuariali per benefici a dipendenti







(77)


(77)











Risultato al 31 dicembre 2021








(1.244)

(1.244)





















Saldi al 31.12.2021

17.295

21.859

(888)

758

2.965

15

(1.001)

(1.244)

39.759





















Copertura perdita d'esercizio 2021










- Utilizzo Riserva utili non distribuiti


(306)


(758)


(180)


1.244

0











Aumento di capitale sociale

67

2.352


















Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16






(21)














Acquisto di azioni proprie









0











Differenze attuariali per benefici a dipendenti







351


351











Risultato al 31 dicembre 2022








3.434

3.434





















Saldi al 31.12.2022

17.362

23.905

(888)

0

2.965

(186)

(650)

3.434

45.942




































     

CSP S.p.A.


NOTE ESPLICATIVE 


  1. INFORMAZIONI GENERALI


CSP International Fashion Group S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia presso l'Ufficio delle Imprese di Mantova. La sede legale della Società è a Ceresara (MN), Via Piubega 5/c. L'azienda svolge attività di produzione (sia direttamente che con l'utilizzo di fornitori esterni) e vendita alla grande distribuzione, grossisti, dettaglianti e a consumatori finali di calze, maglieria e intimo, articoli di corsetteria e costumi da bagno.


Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui la Società opera principalmente.

Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.

CSP International Fashion Group, in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo CSP al 31 dicembre 2022.


  1. PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO


Il bilancio d'esercizio 2022 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").


  1. SOMMARIO DEI PRINCIPI CONTABILI E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE 


Schemi di bilancio 


Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.


Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte. 


Il Rendiconto finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.


Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.


Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.





CSP S.p.A.


Criteri di valutazione


Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dell'IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.


Attività non correnti


Aggregazioni aziendali e Avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.


L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.

Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.


L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. 

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.


Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.


Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo

La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;

• il bene è controllato dalla Società, ovvero la stessa ha il potere di ottenere futuri benefici economici;

• è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad 

essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica. 

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:


• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;

• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;

• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;

• la disponibilità di risorse per completare l'attività;

• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.


Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).


Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo non corrente, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).


Diritto d'uso

L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione. Il costo include:

- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;

- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;

- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.

L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.

Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.


Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di eventuali oneri accessori per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse, di eventuali costi di smantellamento e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a 

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quote costanti su base annua, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:



Aliquota

- Fabbricati

3% 

- Impianti e macchinari 

12,5%

- Attrezzature industriali

25%

- Macchine elettriche ufficio

20%

- Mobili e dotazioni d'ufficio

10% -12%

- Automezzi

20% - 25%


Si segnala che non sono intervenuti cambiamenti rispetto alle aliquote del 2021.

La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività".

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. 

Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.


Perdite di valore delle attività

La Società verifica periodicamente la recuperabilità del valore contabile delle attività materiali e immateriali. Gli IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, di attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente, normalmente in sede di bilancio annuale, e ogni qualvolta vi è indicazione di possibile perdita di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni.

Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

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La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.


Attività finanziarie non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate al costo. 

Il costo viene ridotto per perdite di valore; il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata. 

Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.



Attività correnti


Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.

Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.

Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.

II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.

Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.


Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.

Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.


Crediti commerciali

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza al fine di prevenire rettifiche per perdite inattese. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo è effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base della valutazione delle singole posizioni. Qualora la Società conceda ai clienti una dilazione senza interessi, ovvero quando l'incasso del credito è previsto nel medio termine, l'ammontare che sarà incassato è attualizzato per ottenere il valore equo (fair value) della vendita, mentre la differenza tra valore attuale e ammontare incassato costituisce un provento finanziario da contabilizzare per competenza ed eventualmente differire all'esercizio in cui sorge l'incasso del credito. Il test di impairment viene eseguito su ciascun credito.


Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

Sono inclusi in tale voce la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.


Crediti finanziari, crediti vari e altre attività

Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.



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Passività non correnti e correnti


Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e passività, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivante da dichiarazioni o comportamenti della Società che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite). 

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la Società pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.


Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.

Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto. 


Debiti commerciali

I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.


Passività finanziarie non correnti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.


Strumenti finanziari derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

CSP è esposta a rischi finanziari principalmente connessi a variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute, contratti di acquisto/vendita di call/put options e contratti derivati su tassi di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o operazioni future previste (ordini di acquisto) oppure derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Eventuali strumenti derivati vengono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si 

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concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista coperti incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.


Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.



Conto economico


Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati al netto dei resi, degli sconti e degli abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.

I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.


Costo del venduto

Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. 


Costi di pubblicità

Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.


Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.


Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati.



Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra le altre spese operative. 


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Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio. 

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.


Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. L'eventuale utile netto, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita dell'esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.


Dividendi

I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli azionisti.


Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.


Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

In questo contesto si segnala che la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali) e i fondi per rischi ed oneri.


Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.


Fondo svalutazione dei crediti

La Società applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).


Fondo svalutazione magazzino

Il bilancio d'esercizio include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.

I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.

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Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.

La Società adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita. 

L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.

Da policy della Società si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.


Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie.

La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri relativi al periodo di piano 2023-2027, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Stante il perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria, la Società, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2023; inoltre, per gli anni successivi, la Società ha aggiornato le precedenti proiezioni per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.


Passività potenziali

La Società è soggetta a contenziosi legali riguardanti una limitata tipologia di problematiche (clienti, fornitori, agenti e dipendenti); stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Nel normale corso del business, la Direzione si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui non è probabile che esista un'obbligazione attuale, la Società dà informativa di una passività potenziale, a meno che la probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.


Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7

Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari della Società, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.














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Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci

degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2022


Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2022

Titolo documento

Data emissione

Data di entrata in vigore

Data di omologazione

Regolamento UE e data di pubblicazione

IFRS 17 - Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020)

Maggio 2017
Giugno 2020

1° gennaio 2023

19 novembre 2021

(UE) 2021/2036 
23 novembre 2021

Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8)

Febbraio 2021

1° gennaio 2023

2 marzo 2022

(UE) 2022/357

3 marzo 2022

Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1) - Nota 1

Febbraio 2021

1° gennaio 2023

2 marzo 2022

(UE) 2022/357

3 marzo 2022

Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da un'unica operazione (Modifiche allo IAS 12)

Maggio 2021

1° gennaio 2023

11 agosto 2022

(UE) 2022/1392

12 agosto 2022

Prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 - Informazioni comparative (Modifiche all'IFRS 17)

Dicembre 2021

1° gennaio 2023

8 settembre 2022

(UE) 2022/1491

9 settembre 2022


Documenti NON ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2022

Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE. 


Titolo documento

Data emissione

da parte dello IASB

Data di entrata in vigore del documento IASB

Data di prevista omologazione

da parte dell'UE

Standards




IFRS 14 Regulatory deferral accounts

Gennaio 2014

1° gennaio 2016

Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Amendments




Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)

Settembre 2014

Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method

Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method

Classification of liabilities as current or non-current (Amendments to IAS 1) and Non current liabilities with covenants (Amendments to IAS 1)

Gennaio 2020

Luglio 2020

Ottobre 2022

1° gennaio 2024

TBD

Lease liability in a sale and leaseback (Amendments to IFRS 16)

Settembre 2022

1° gennaio 2024

TBD


Nota 1 Il documento pubblicato dallo IASB include delle modifiche al documento 'IFRS Practice Statements 2 - Making Materiality Judgements' che non sono state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea in quanto non sono relative ad un principio contabile o una interpretazione.










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COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE


Impairment test

Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:


i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia;

ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;

iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".


Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2023-2027 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2023.


Con riferimento al valore del punto ii) per quanto riguarda i flussi negativi è stato adottato un Risk Free Rate pari all'3,83% mentre per i flussi positivi è stato adottato un WACC determinato al 9,73%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.


Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1,5%. 


Le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 5,9 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 29,5 milioni di Euro, per un totale impairment di 23,6 milioni di Euro.


Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC"), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nella tabella sottostante sono riportati i risultati di tali analisi:


Carrying Amount = 29.529.606









CGU Italia

VALUE IN USE

3,33% / 9,23%

3,83% / 9,73%

4,33% / 10,23%

Tasso g

1,00%

6.906.974

6.186.444

5.547.920

1,50%

6.667.049

5.936.770

5.293.815

2,00%

6.392.386

5.653.362

5.007.504



Si precisa però che tali risultati negativi non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto: 

CSP S.p.A.


verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato.



ATTIVITÀ NON CORRENTI 


Attività immateriali

  1. Altre attività immateriali 


 

Software

Marchi

Altre

Immobilizz.

Totale

 

 

e Licenze

 

in corso

 

 

 

 

 

 

 

Costo Storico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al 1 gennaio 2021

11.431

10.807

5.515

0

27.753

Incrementi

96

0

0

0

96

Decrementi

                  (73)

0

0

0

                  (73)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 

 

 

 

 

 

Al 31 dicembre 2021

11.454

10.807

5.515

0

27.776

 

 

 

 

 

 

Incrementi

65

0

0

2

67

Decrementi

0

                (477)

0

0

                (477)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 

 

 

 

 

 

Al 31 dicembre 2022

11.519

10.330

5.515

2

27.366

 

 

 

 

 

 

Ammortamenti e svalutazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al 1 gennaio 2021

11.193

10.807

5.515

0

27.515

Ammortamenti dell'anno

                  213 

0

0

0

213

Decrementi

                  (73)

0

0

0

                  (73)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 

 

 

 

 

 

Al 31 dicembre 2021

11.333

10.807

5.515

0

27.655

 

 

 

 

 

 

Ammortamenti dell'anno

118

0

0

0

                  118 

Decrementi

0

0

0

0

0

Altri movimenti

0

                (477)

0

0

                (477)

 

 

 

 

 

 

Al 31 dicembre 2022

11.451

10.330

5.515

0

27.296

 

 

 

 

 

 

Valore netto contabile:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al 1 gennaio 2021

238

0

0

0

237

Al 31 dicembre 2021

121

0

0

0

120

Al 31 dicembre 2022

68

0

0

2

                    70 


Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2022 ammontano a 70 migliaia di Euro. 

Nella voce 'Software' sono compresi i software utilizzati prevalentemente per il gestionale e la contabilità e per lo sviluppo di nuove applicazioni. L'incremento di 67 migliaia di Euro è relativo allo sviluppo di nuove applicazioni.



CSP S.p.A.


Nella voce 'Marchi e Licenze', il cui valore contabile è pari a zero in quanto oggetto di svalutazione dovuta ad impairment nell'esercizio 2018, sono compresi il marchio Cagi, acquistato nel 2012, il marchio Liberti, acquistato nel 2008, i marchi Perofil e Luna di Seta. 

Si ricorda infine che anche il valore delle immobilizzazioni immateriali quali avviamenti e disavanzi di fusione è stato interamente svalutato nell'esercizio 2018 a seguito dell'impairment test.



  1. Attività per diritto d'uso

Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

 

Terreni e

Impianti e

Attrezzature

Altri

Totale

 

fabbricati

macchinari

 

beni

 

 






Costo Storico






 






Al 1 gennaio 2021

3.595

0

8

360

3.963

 






Incrementi

392

0

0

0

392

Decrementi

(1.100)

0

(8)

(32)

(1.140)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 






Al 31 dicembre 2021

2.887

0

0

328

3.215

 






Incrementi

337

0

0

0

337

Decrementi

(6)

0

0

(73)

(79)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 






Al 31 dicembre 2022

3.218

0

0

255

3.473

 






Ammortamenti






 






Al 1 gennaio 2021

1.549

0

7

145

1.701

 






Ammortamenti del periodo

357

0

1

72

430

Decrementi

(1.091)

0

(8)

(32)

(1.131)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

 






Al 31 dicembre 2021

815

0

0

185

1.000

 






Ammortamenti del periodo

291

0

0

65

356

Decrementi

0

0

0

(73)

(73)

Altri movimenti

270

0

0

0

270

 






Al 31 dicembre 2022

1.376

0

0

177

1.553

 






Valore netto contabile:






 






Al 1 gennaio 2021

2.046

0

1

215

2.262

Al 31 dicembre 2021

2.072

0

0

143

2.215

Al 31 dicembre 2022

1.842

0

0

78

1.920


Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture.

Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.


CSP S.p.A.


Attività materiali

  1. Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà


 

Terreni e

Impianti e

Attrezzature

Altri

Immob.

Totale

 

fabbricati

macchinari

 

beni

in corso

 

 

 

 

 

 

 

 

Costo Storico







 







Al 1 gennaio 2021

18.731

33.262

2.321

9.470

0

63.784








Incrementi

0

89

1

247

35

372

Cessioni

0

(483)

0

(163)

0

(646)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

0

 







Al 31 dicembre 2021

18.731

32.868

2.322

9.554

35

63.510

 







Incrementi

0

309

21

79

1.411

1.820

Cessioni

(8)

(2.023)

(152)

(585)

0

(2.768)

Altri movimenti

0

(59)

0

0

(35)

(94)

 







Al 31 dicembre 2022

18.723

31.095

2.191

9.048

1.411

62.468

 







Ammortamenti e svalutazioni







 







Al 1 gennaio 2021

10.876

32.325

2.243

7.344

0

52.788








Ammortamenti dell'anno

411

270

47

455

0

1.183

Cessioni

0

(479)

0

(122)

0

(601)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

0

 







Al 31 dicembre 2021

11.287

32.116

2.290

7.677

0

53.370

 







Ammortamenti dell'anno

388

239

29

339

0

995

Cessioni

0

(2.008)

(152)

(570)

0

(2.730)

Altri movimenti

0

0

0

0

0

0

 







Al 31 dicembre 2022

11.675

30.347

2.167

7.446

0

51.635

 







Valore netto contabile:







 







Al 1 gennaio 2021

7.855

939

78

2.126

0

10.998

Al 31 dicembre 2021

7.444

754

30

1.877

35

10.142

Al 31 dicembre 2022

7.048

747

24

1.604

1.411

10.833



Le attività materiali al 31 dicembre 2022 ammontano a 10.833 migliaia di Euro.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2023-2027, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. 

Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati iscritti in bilancio, pari a 7.048 migliaia di Euro, è asseverato da una perizia di stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.

CSP S.p.A.


Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 1.820 migliaia di Euro, relativi principalmente all'acquisto di altri beni per il normale ricambio di cespiti obsoleti.

I decrementi del periodo si riferiscono principalmente a cessioni di impianti e macchinari e alla dismissione dei cespiti obsoleti.


Altre attività non correnti


  1. Partecipazioni

Tale voce si riferisce per 28.089 migliaia di Euro alla partecipazione totalitaria nella società francese Csp Paris Fashion Group SAS e per 68 migliaia di Euro alla partecipazione (del 98%) nella società statunitense Oroblù USA LLC. La partecipazione nella società tedesca è stata completamente svalutata alla data del 31 dicembre 2022, perché posta in liquidazione.


La società francese CSP Paris Fashion Group SAS, controllata al 100%, presente prevalentemente sul mercato francese, opera in modo capillare in tale nazione con i marchi Le Bourget e Well.


La società statunitense Oroblù USA LLC, costituita nel primo semestre del 2009, ha lo scopo di garantire un migliore livello di servizio ai clienti americani ed al tempo stesso promuovere l'inserimento del marchio Oroblù presso i più importanti department stores americani. 


Dall'analisi dei risultati dei test di impairment effettuati a livello di CGU, analizzati congiuntamente alla posizione finanziaria netta delle partecipate, non sono emerse potenziali svalutazioni da apportare al valore delle partecipazioni.



Di seguito viene rappresentata l'attuale struttura del Gruppo:



Immagine 1


  1. Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti

Tale voce, pari a 30 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente a depositi cauzionali.











ATTIVITÀ CORRENTI

  1. Rimanenze di magazzino

Il bilancio include rimanenze di magazzino di 20.534 migliaia di Euro al netto di un fondo svalutazione di 3.340 migliaia di Euro, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e riduzione del valore di realizzo.

I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.


CSP S.p.A.


Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate: 



31/12/22

31/12/21

Variazione

Valore lordo

23.874

19.564

970

Fondo svalutazione

(3.340)

(3.506)

166


20.534

16.058

1.136



31/12/22

31/12/21

Variazione

Materie prime, sussidiarie e di consumo

5.793

4.938

855

Fondo svalutazione

(742)

(854)

112

Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati

5.400

4.480

920

Fondo svalutazione

(79)

(92)

13


5.321

4.388

933

Prodotti finiti e merci

12.681

10.146

2.535

Fondo svalutazione

(2.519)

(2.560)

41


10.162

7.586

2.576


Totale

20.534

16.058

4.476


Le rimanenze di magazzino evidenziano un incremento netto di 4.476 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La variazione rispetto il 31 dicembre 2021 è attribuibile all'anticipo degli approvvigionamenti per limitare gli effetti causati dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, alla scarsa disponibilità delle risorse, nonché all'allungamento dei tempi di consegna degli acquisti. 

Ricordiamo, inoltre, che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.


  1. Crediti commerciali

I crediti verso clienti ammontano a 10.558 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 468 migliaia di Euro (616 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021). La variazione dei crediti commerciali rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori volumi delle vendite.


Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.


La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:



31/12/22


di cui svalutazione

31/12/21


di cui svalutazione

A scadere

6.693

45

7.259

89

Scaduto da 1 a 30 giorni

2.465

0

1.580

0

Scaduto da 31 a 90 giorni

947

25

938

47

Scaduto da 91 a 180 giorni

424

40

185

41

Scaduto da 181 a 365 giorni

146

121

265

120

Scaduto da oltre 366 giorni

352

238

395

319


Totale

11.026

468

10.622

616


Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.


La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:



31/12/22

31/12/21

Italia

6.834

6.712

Unione Europea

2.748

2.223

Resto del Mondo

976

1.071


Totale

10.558

10.006



CSP S.p.A.


Nei sopracitati crediti sono compresi crediti commerciali verso la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. per 1.704 migliaia di Euro; tali crediti verso la società francese al 31 dicembre 2021 ammontavano a 1.304 migliaia di Euro.


Sono inoltre compresi i crediti commerciali per 95 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù USA L.L.C. (96 migliaia di Euro nel 2021) e crediti commerciali per 416 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù Germany G.m.b.H. (386 migliaia di Euro nel 2021). 


La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:


Saldo iniziale

Accantonamenti

Utilizzi

Saldo finale

616

(16)

(131)

469

Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 131 migliaia di Euro. Gli adeguamenti del fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi annullati in sede di valutazione dei relativi crediti al 31 dicembre 2022.


  1. Crediti finanziari, crediti vari e altre attività

La composizione della suddetta voce è la seguente:



31/12/22

31/12/21

Erario c/IVA

375

230

Anticipi a fornitori 

78

199

Crediti verso Enti

31

83

Crediti per imposte

768

304

Risconti attivi

60

134

Altri crediti

137

27


Totale

1.449

977


L'incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è pari a 472 migliaia di Euro ed è dovuto principalmente all'incremento del credito IVA e dei crediti d'imposta, tra cui quello relativo alla R&S e all'acquisto di beni strumentali ordinari.

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.


  1. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 

L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide è pari a 1.940 migliaia di Euro (2.824 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021) a fronte di temporanee disponibilità su c/c bancari in attesa di utilizzi futuri.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.


PATRIMONIO NETTO


Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 45.942 migliaia di Euro, con un incremento di 6.183 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2021, che comprende un risultato d'esercizio positivo pari a 3.434 migliaia di Euro, oltre che all'aumento di capitale conclusosi nel primo trimestre 2022. Per maggiori dettagli si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".


  1. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2022, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 39.949.514 azioni ordinarie prime di valore nominale pari a 17.362 migliaia di Euro. 

Il capitale sociale precedente era pari a 17.295 migliaia di Euro ed era costituito da n. 33.259.328 azioni ordinarie. L'incremento è stato deliberato dall'Assemblea dei Soci in data 30 aprile 2021.

Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:

- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;

- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni,  ad aumentare il capitale fino ad un 

CSP S.p.A.


ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società;

- la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

- per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.

Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:

- alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

- ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.

Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.


  1. Altre riserve 

Tali riserve sono così ripartite:



31/12/22

31/12/21

Riserva legale

2.965

2.965

Riserva da sovrapprezzo delle azioni

23.906

21.859

Riserva per differenze attuariali

(649)

(1001)

Utili non distribuiti

(188)

15


Totali

26.034

23.838


La riduzione delle riserve è imputabile per 1.244 migliaia di Euro all'utilizzo della Riserva di rivalutazione ex L. 342/2000, degli Utili non distribuiti e della Riserva per sovraprezzo azioni per la copertura della perdita dell'esercizio 2021, come deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022. 


Nella seguente tabella si forniscono informazioni in merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve di patrimonio netto:


Natura / Descrizione

Importo 31.12.2022

Possibilità di utilizzazione

Quota disponibile 2022

Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei precedenti esercizi*

per copertura perdite

Nota

per altre ragioni

Nota

Capitale

17.362







Riserve di capitale








Riserva da sovrapprezzo delle azioni

23.906

A, B, C, D

23.906

306

(10)

4

(4)

Riserva di utili








Riserva di rivalutazione ex L. 342/2000

-

A, B, C, D

-

6.440

(2) (10)

2.407

(3)

Riserva legale

2.965

B

-





Altre riserve:








- Utili non distribuiti **

-

A, B, C, D

-

20.028

(1) (2) (5) (8) (9) (10)

2.844

(6) (7)

- (IAS) Riserva utili/perdite a nuovo

(188)

A, B

(188)





- Differenze attuariali per benefici a dipendenti

(649)

A, B

(649)













Parziale

43.396


23.069

26.774


5.255


Azioni proprie in portafoglio

(888)







Totale

42.508