Relazione Annuale Integrata 2023
CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP S.p.A. VIA PIUBEGA, 5C - 46040 CERESARA (MN) - ITALY P. IVA/ C.F/REG.IMP. N.00226290203 CAP. SOC. Euro 17.361.752,42 I.V. Tel. (0376) 8101 - Fax (0376) 87573 www.cspinternational.it
Cariche Sociali
Consiglio di Amministrazione | |||||||||||||||||
Presidente, Amministratore Delegato (CEO) | Carlo | BERTONI | |||||||||||||||
Vice Presidente e Amministratore Delegato | Mario | BERTONI | |||||||||||||||
Consigliere non esecutivo | Giorgio | BARDINI | |||||||||||||||
Consigliere indipendente | Rossella | GUALTIEROTTI | |||||||||||||||
Consigliere indipendente | Beatrice | GRAZIANO | |||||||||||||||
Collegio Sindacale | |||||||||||||||||
Presidente | Guido | TESCAROLI | |||||||||||||||
Sindaci effettivi | Marta Maria | RENOFFIO | |||||||||||||||
Stefano | RUBERTI | ||||||||||||||||
Sindaci supplenti | Silvia | RODI | |||||||||||||||
Stefano | FICARELLI | ||||||||||||||||
Società di revisione | |||||||||||||||||
PricewaterhouseCoopers S.p.A. | |||||||||||||||||
Guida al Documento
Il presente documento (Relazione Annuale Integrata) è composto da:
Relazione sulla gestione: informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile e dalla normativa applicabile. La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF") redatta ai sensi del Decreto Legislativo 254 del 30 dicembre 2016 ("Decreto") è compresa, come consentito dal Decreto, all'interno della Relazione sulla gestione, in una specifica sezione.
La Relazione sulla gestione fornisce le informazioni sui risultati e sull'andamento del Gruppo CSP e della capogruppo CSP International, nonché sugli eventi significativi intervenuti nell'esercizio 2023.
Bilancio consolidato del Gruppo CSP: prospetti contabili consolidati (situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo e prospetto delle movimentazioni di patrimonio netto) e le relative note esplicative.
Bilancio d'esercizio della capogruppo CSP International che comprende i prospetti contabili separati (situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo e prospetto delle movimentazioni di patrimonio netto) e le relative note esplicative.
La DNF è stata redatta secondo le metodologie e i principi previsti dai GRI Sustainability Reporting Standards (opzione In accordance), come definiti dal Global Reporting Initiative (GRI Standards).
Il bilancio consolidato del Gruppo CSP e il bilancio di esercizio di CSP International sono stati redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea.
La redazione di una Relazione sulla gestione, che comprenda l'informativa di sostenibilità (DNF), richiede un approccio coerente e completo al reporting aziendale, che, riconoscendo la rilevanza strategica delle tematiche di sostenibilità (ESG Environmental - Social - Governance), consente di migliorare la qualità complessiva delle informazioni pubblicate e diffuse, a vantaggio di tutti gli stakeholder. Tale approccio è stato confermato e rafforzato in misura rilevante dall'aggiornamento del quadro normativo di riferimento dell'Unione Europea e dalla Direttiva EU 2022/2464 CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive, approvata dal Parlamento Europeo nel mese di novembre 2022 e che troverà applicazione a partire dal reporting societario del prossimo esercizio 2024.
LETTERA AGLI STAKEHOLDER
GRI Standard | 2-22 |
Quest'anno presentiamo la prima Relazione Annuale Integrata di CSP International, anticipando di un anno la Direttiva europea, che richiede l'inclusione obbligatoria delle informazioni di sostenibilità all'interno della Relazione sulla gestione. Riteniamo che questo costituisca un altro importante passo nel nostro progresso organizzativo e nella trasparenza e responsabilità verso tutti i nostri Stakeholder. Il Bilancio integrato unifica le informazioni finanziarie e quelle relative alle tematiche ESG, inserite nella Relazione sulla gestione, rispecchiando la centralità della sostenibilità nel nostro operare quotidiano.
Nel 2023 CSP ha celebrato il suo 50° anniversario dalla fondazione. Partendo dal core business iniziale, quello dei collant e delle calze femminili, ci siamo interrogati su come potrebbe evolversi il collant del futuro. Con il rinomato fotografo Andrea Baioni e utilizzando tecnologie innovative, tra cui l'Intelligenza Artificiale, abbiamo coinvolto esperti del settore e donne italiane e internazionali, il cui punto di vista è stato fondamentale. Tutti questi contributi sono stati trasformati in stimolanti immagini, presentate durante un evento all'interno del "Tempo delle Donne" a Milano, in collaborazione con il Corriere della Sera, e condivise sui nostri canali social di Oroblù.
Riconosciamo il ruolo cruciale dell'intelligenza artificiale e dell'automazione, ma crediamo fermamente che il vero motore dell'innovazione e del cambiamento siano le persone. Il loro impegno e la loro passione danno significato al nostro lavoro e creano valore nelle nostre relazioni con i partner.
Oltre il 60% della nostra forza lavoro è composta da donne, e per questo motivo, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne, abbiamo lanciato l'iniziativa "Red for Women" con Telefono Rosa di Mantova, associazione che offre ascolto, informazioni, orientamento e sostegno alle donne.
Il nostro iconico collant rosso Oroblù è diventato un simbolo di consapevolezza e sensibilizzazione, protagonista di scatti fotografici che hanno coinvolto non solo influencer, ma anche le donne di CSP nelle sedi italiane di Ceresara, Carpi e Bergamo, che lo hanno indossato come segno di impegno sociale.
Fin dalla nostra fondazione nel 1973, abbiamo adottato un approccio di sostenibilità al nostro modello di business, perché da sempre abbiamo cura dell'ambiente in cui viviamo salvaguardando le risorse idriche e riciclando gli scarti di produzione, ma in questi 50 anni, abbiamo trasformato l'ecosostenibilità da attività accessoria ad elemento chiave del nostro business.
Oggi le logiche di Eco design ci portando a integrare i principi sostenibili nella progettazione dei nostri prodotti fin dalla fase iniziale, in un'ottica di pensiero circolare, implementando processi di produzione a risparmio energetico e riducendo l'impatto ambientale lungo l'intero ciclo di vita dei prodotti. Queste iniziative includono l'adozione di nuovi finissaggi per i collant che richiedono meno energia, la riduzione del packaging e l'utilizzo di materiali riciclati e riciclabili.
La materia prima del collant è di origine fossile, ma ci orientiamo sempre più verso fibre a basso impatto ambientale, utilizziamo coloranti metal free e realizziamo prodotti di alta qualità e lunga durata.
Nel 2023, CSP ha continuato a progredire nella digitalizzazione, adottando nuove tecnologie in ambito di sicurezza informatica e introducendo il nuovo PLM (Product Lifecycle Management), per gestire l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalla fase iniziale di ideazione fino al servizio e allo smaltimento, con l'obiettivo di completare l'implementazione entro il 2024.
Il 2023 è stato un anno di sfide e opportunità. Se da un lato abbiamo assistito a significativi progressi tecnologici, scoperte scientifiche e alla fine della pandemia, dall'altro vi è stata la ripresa del conflitto Israelo-Palestinese, la prosecuzione della guerra in Ucraina e gravi eventi legati al cambiamento climatico, come alluvioni e incendi. Secondo i dati degli esperti, il 2023 è stato l'anno più caldo della storia, con impatti significativi sul business di CSP.
Nonostante le sfide del turbolento 2023, i nostri sforzi di sostenibilità sono continuati senza sosta, rafforzando la nostra determinazione a divenire motore di cambiamento positivo e leader non solo nell'innovazione di prodotto, ma anche nella sostenibilità. Il nostro impegno nella mappatura delle emissioni di gas serra (GHG Protocol - Scope 3) e l'attenzione verso gli stakeholder coinvolti nella definizione delle priorità del Gruppo, ci stanno guidando verso iniziative a sostegno dei dipendenti, dei fornitori, dell'ambiente e della comunità locale.
Questi sono solo alcuni dei traguardi raggiunti e degli obiettivi ambiziosi che perseguiremo. Il nostro impegno è quello di ridurre progressivamente l'impatto sulle risorse del pianeta e di promuovere una cultura di comunità e responsabilità sociale.
LA PERFORMANCE IN SINTESI
2021 | 2022 | 2023 | ||
La performance economica e finanziaria del Gruppo CSP | ||||
Ricavi netti | Euro mil | 91,0 | 94,2 | 91,6 |
EBITDA | Euro mil | 6,5 | 5,2 | 4,2 |
EBIT | Euro mil | 3,1 | 2,1 | 1,5 |
Risultato Netto | Euro mil | 0,8 | 0,5 | 0,1 |
Posizione Finanziaria Netta (escluso effetto IFRS 16) | Euro mil | 5,4 | 4,5 | 0,4 |
Valore forniture territorio - incidenza | % | 21,4% | 20,0% | 19,1% |
Governance | ||||
Sistemi gestione | Sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza ISO 14001 - ISO 45001 | |||
Rating legalità | Tre stelle (massimo punteggio) | |||
Sostenibilità prodotti | ||||
Chemical management | Oeko-Tex® Confidence in Textiles - Standard 100 Coloranti metal free | |||
Certificazioni di materiali e fibre sostenibili | Partner progetti: GRS (Global Recycle Standard) Cotone biologico: GOTS - Fibre Biologiche: EVO® by Fulgar Fibre rigenerate: Q-NOVA® by Fulgar - ECO CARE® by Nilit Cotone rigenerato - REPETABLE® by Radici (Filati da riciclo bottiglie PET) - Le Bourget / Collant ALLCOLORS e MODACOLORS (tinture con coloranti metal free) CSP Paris - PME + | |||
Packaging | Carta FSC - Forest Stewardship Council (cataloghi) | |||
Salute e sicurezza del cliente | ||||
Casi di non conformità alle norme salute e sicurezza dei prodotti | Nr | Nessuno | Nessuno | Nessuno |
Le risorse umane | ||||
Dipendenti | Nr | 661 | 628 | 588 |
Parità di genere: % dipendenti donne | % | 63% | 63% | 63% |
Dipendenti per area geografica - Italia | Nr | 319 | 295 | 273 |
Dipendenti per area geografica - Francia | Nr | 342 | 333 | 315 |
Infortuni gravi | Nr | Nessuno | Nessuno | Nessuno |
L'ambiente | ||||
Energia - Consumi diretti | GJoule | 110.785 | 95.073 | 89.693 |
% consumi energia da fonti rinnovabili | % | 21,5% | 23,0% | 22,5% |
Emissioni GHG (Scope1 + Scope 2 Market-based) | t CO2e | 4.332 | 3.848 | 3.786 |
Acqua - Prelievi | Mega litri | 171 | 206 | 165 |
Acque prelevata da pozzi / incidenza su totale | % | 80,1% | 83,9% | 80,7% |
Rifiuti destinati a recupero | % | 73% | 66% | 66% |
Indice
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1 La performance economico-finanziaria-patrimoniale
1.1 Sintesi dei risultati consolidati
Indicatori dei risultati
Per facilitare la comprensione dei propri dati economici e patrimoniali, CSP utilizza alcuni indicatori di larga diffusione, seppure non previsti dagli IAS/IFRS. In particolare, nel conto economico sono evidenziati i seguenti indicatori/risultati intermedi: Margine industriale, Margine commerciale lordo e Risultato operativo (EBIT), derivanti dalla somma algebrica delle voci che li precedono. A livello patrimoniale considerazioni analoghe valgono per l'indebitamento finanziario netto, le cui componenti sono dettagliate nella specifica sezione delle Note Esplicative.
Le definizioni degli indicatori utilizzati dalla Società, in quanto non riconducibili ai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altre Società e non essere quindi comparabili.
Risultati salienti del Bilancio 2023
Riportiamo i dati di sintesi dell'anno 2023, espressi in valore ed in percentuale sul fatturato, confrontati con l'anno precedente.
Il fatturato consolidato è pari a 91,6 milioni di Euro. Si confronta con 94,2 milioni di Euro. La variazione è quindi pari a -2,8%.
Il margine industriale è pari a 37,9 milioni di Euro. Si confronta con 38,9 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato passa dal 41,3% al 41,4%.
L'EBITDA (risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte e degli ammortamenti) è pari a 4,2 milioni di Euro. Si confronta con 5,2 milioni di Euro. L'incidenza percentuale passa dal +5,5% al +4,6%.
L'EBIT (risultato operativo) è pari a 1,5 milioni di Euro. Si confronta con 2,1 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato è del 1,6% rispetto al 2,3% dell'esercizio precedente.
Il risultato pre-tasse è pari a 0,5 milioni di Euro, rispetto a 1,6 milioni di Euro dell'esercizio precedente. L'incidenza percentuale è dello 0,6% rispetto all'1,8%.
Il risultato netto di Gruppo dopo le imposte è positivo per 0,1 milioni di Euro. Si confronta con un risultato positivo di 0,5 milioni di Euro. L'incidenza è pari allo 0,1% rispetto allo 0,6%.
La posizione finanziaria netta (al netto degli effetti dell'IFRS 16) è pari a 0,4 milioni di Euro (4,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022). La posizione finanziaria netta (a seguito dell'applicazione del principio IFRS16) è pari a -5,1 milioni di Euro e si confronta con -1,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022.
Il patrimonio netto consolidato è pari a 52,4 milioni di Euro.
Valutazione dei risultati 2023
L'esercizio 2023, oltre che da fattori climatici estremante sfavorevoli nella stagione autunnale, con temperature record a livello mondiale, è stato negativamente influenzato da un progressivo indebolimento dei consumi finali (in particolare quelli del settore merceologico di riferimento), dal generale quadro di incertezza macroeconomico, e, infine, dalla riduzione degli stock dei distributori, in particolare della Grande Distribuzione Organizzata. Tali fattori hanno caratterizzato l'intero mercato domestico ed in particolare quello francese, (primo mercato del Gruppo). A livello consolidato, pertanto i ricavi netti sono diminuiti del 2,8%. Seppur in tale contesto di rallentamento della domanda, l'incidenza del margine industriale sui ricavi è rimasta pressoché invariata (41,4%), grazie al significativo contributo derivante dalla riduzione dei costi energetici e dal calo dei costi delle materie prime e dei prodotti commercializzati, anche se in misura ancora limitata.
Tutte le società del Gruppo hanno ottenuto risultati positivi, consentendo al Gruppo a livello consolidato di raggiungere un risultato in sostanziale pareggio, anche se in riduzione rispetto al precedente esercizio (0,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022). Tale risultato è comunque apprezzabile in quanto ottenuto in un contesto altamente sfavorevole, nel quale il Gruppo ha mantenuto le proprie politiche di investimento infrastrutturali e di supporto promo pubblicitario a sostegno della crescita dei propri marchi, della modernizzazione dei processi di business, dei progetti di trasformazione digitale e di sostenibilità che guideranno le future iniziative orientate al progressivo recupero di marginalità.
1.2 Situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo CSP
Dati sintetici di conto economico
Il prospetto di seguito evidenzia i risultati della gestione:
(in milioni di Euro) | Esercizio al 31 dicembre 2023 |
| Esercizio al 31 dicembre 2022 |
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Ricavi | 91,56 | 100,0% | 94,20 | 100,0% |
Costo del venduto | (53,67) | -58,6% | (55,31) | -58,7% |
Margine Industriale | 37,89 | 41,4% | 38,89 | 41,3% |
Spese dirette di vendita | (7,80) | -8,5% | (8,25) | -8,8% |
Margine commerciale lordo | 30,09 | 32,9% | 30,64 | 32,5% |
Spese commerciali e amministrative | (29,87) | -32,6% | (29,96) | -31,8% |
Altri ricavi (spese) operative | 1,33 | 1,5% | 1,48 | 1,6% |
Costi di ristrutturazione | (0,08) | -0,1% | (0,04) | 0,0% |
Risultato operativo | 1,46 | 1,6% | 2,12 | 2,3% |
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | (0,10) | -0,1% | (0,03) | 0,0% |
Proventi (oneri) finanziari netti | (0,85) | -0,9% | (0,44) | -0,5% |
Risultato prima delle imposte | 0,51 | 0,6% | 1,65 | 1,8% |
Imposte sul reddito | (0,40) | -0,4% | (1,11) | -1,2% |
Utile (perdita) netto del Gruppo | 0,11 | 0,1% | 0,54 | 0,6% |
EBITDA | 4,24 | 4,6% | 5,18 | 5,5% |
Ricavi netti
I ricavi netti sono passati da 94,2 a 91,6 milioni di Euro con un decremento del 2,8% rispetto all'esercizio precedente. I ricavi netti, sostanzialmente stabili nel primo semestre rispetto al semestre dell'esercizio precedente, sono stati fortemente impattati nei mesi finali dell'esercizio, dagli effetti climatici negativi della stagione autunnale e dagli effetti congiunturali sui consumi.
I seguenti grafici illustrano la composizione dei ricavi per merceologia, per marca e per area geografica dell'esercizio 2023 confrontati con l'esercizio 2022.
Nel 2023 il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 2,8 milioni di Euro (-5,2%) rispetto all'esercizio precedente; l'incidenza della merceologia sul fatturato totale è passata dal 56,8% al 55,4%. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, passano da 22,7 a 23,0 milioni di Euro, registrando un incremento dell'1,2%. I prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un lieve decremento dello 0,8%, passando da 18,0 a 17,9 milioni di Euro di fatturato.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento positivo per il marchio Sanpellegrino, realizzando un fatturato di 2,8 milioni di Euro, in aumento del 17,7% rispetto all'anno precedente, principalmente grazie all'incremento delle vendite nel canale dell'Ingrosso e nei Department Store, canale quest'ultimo, nel quale è stato implementato l'innovativo progetto ideato per il marchio in oggetto (si veda al riguardo il paragrafo "Le collezioni di prodotti sostenibili" della presente relazione). Tutti gli altri marchi hanno registrato fatturati in diminuzione, principalmente a causa di un'inflazione elevata che ha colpito tutti i beni e servizi, e più in particolare i prodotti alimentari, determinando un calo del potere d'acquisto delle famiglie, oltre ai sopracitati effetti climatici che hanno inciso particolarmente sulle vendite dei marchi di calzetteria. Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha registrato un decremento delle vendite pari al 3,0%, passando da 36,1 milioni di Euro a 35,0 milioni di Euro di fatturato.
Le Bourget, l'altro marchio del Gruppo che opera sul mercato francese, ha registrato un decremento del 3,3%, passando da 20,1 a 19,4 milioni di fatturato. Il marchio Luna di Seta è diminuito del 20,5% ed il marchio Cagi è diminuito del 9,9%, passando da un fatturato da 2,6 a 2,3 milioni di Euro.
Le vendite dei marchi di terzi sono diminuite del 100,0% per effetto della cessazione del contratto di licenza Bikkembergs.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un decremento dell'1,2% rispetto al 2022, passando da 25,4 a 25,1 milioni di Euro di fatturato. I ricavi in Francia, primo mercato per importanza nell'ambito del Gruppo, sono pari a 56,2 milioni di Euro ed evidenziano un decremento del 3,0% rispetto all'esercizio precedente. In Germania il fatturato registra un decremento del 2,1%, mentre nell'Europa dell'Ovest il fatturato passa da 6,7 a 5,8 milioni di Euro (-12,7%) e nell'Europa dell'Est da 0,8 a 0,6 milioni di Euro (-26,0%). Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 0,5 milioni di Euro (-9,0%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1,8 milioni di Euro, con un incremento del 40,2%.
Margine industriale
L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è pari al 41,4%, rispetto al 41,3% dell'esercizio precedente.
Spese dirette di vendita
Le spese dirette di vendita sono aumentate passando da 8,3 a 7,8 milioni di Euro, mentre la loro incidenza sul fatturato netto passa dall' 8,8% all'8,5%.
Spese commerciali e amministrative
Tali spese sono pari a 29,9 milioni di Euro, in leggero decremento rispetto al valore dell'esercizio precedente. L'incidenza dei costi e degli investimenti promo-pubblicitari sui ricavi netti del Gruppo passa dal 5,7% al 5,8%.
Altri ricavi (spese) operative
Tale voce è pari a 1,3 milioni di Euro e si confronta con 1,5 milioni di Euro del 2022, grazie anche al contributo non ricorrente dei crediti d'imposta per le attività di investimento I 4.0 e per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Costi di ristrutturazione
Tale voce, pari a 82 mila Euro, si riferisce principalmente ai costi stanziati dalla Capogruppo in relazione a contenziosi in essere.
Risultato Operativo
Il risultato operativo al 31 dicembre 2023 è pari a 1,5 milioni di Euro (1,6% sui ricavi netti), rispetto a 2,1 milioni di Euro dell'esercizio precedente (2,3% sui ricavi netti 2022).
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce, pari a 100 mila Euro, si riferisce alla svalutazione operata dalla partecipata francese in merito alla chiusura di un punto vendita situato a Parigi.
Proventi (oneri) finanziari netti
Il risultato della gestione finanziaria comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nell'esercizio in esame si rileva un onere pari a 851 mila Euro, rispetto agli oneri di 438 mila Euro dell'esercizio precedente. La differenza è principalmente ascrivibile al rialzo dei tassi di interesse che ha caratterizzato l'esercizio e ad un maggiore indebitamento della Capogruppo.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito del 2023 ammontano a 0,4 milioni di Euro e si riferiscono principalmente a imposte correnti a carico della controllata francese al netto di un credito d'imposta di 0,3 milioni di Euro della Capogruppo relativo ad esercizi precedenti, ma rendicontato e ottenuto nel 2023 per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0 (si confrontano con 1,1 milioni di Euro dell'esercizio precedente).
EBITDA
L'EBITDA (risultato operativo al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali) è positivo per 4,2 milioni di Euro, 5,2 milioni di Euro dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi passata dal 5,5% al 4,6%. La differenza è dovuta principalmente al minor margine industriale.
Dati sintetici di stato patrimoniale
La situazione patrimoniale riclassificata sintetica del Gruppo è riepilogata nella seguente tabella:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2023
| 31 dicembre 2022 |
Attività operative a breve | 56,59 | 59,61 |
Passività operative a breve | (24,85) | (30,34) |
Capitale circolante operativo netto | 31,74 | 29,27 |
Partecipazioni | 0,01 | 0,01 |
Altre attività non correnti | 0,41 | 0,31 |
Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 31,47 | 31,20 |
CAPITALE INVESTITO | 63,63 | 60,79 |
Altre passività a medio e lungo termine | (6,22) | (6,89) |
CAPITALE INVESTITO NETTO | 57,41 | 53,90 |
Indebitamento finanziario netto | 5,05 | 1,54 |
Patrimonio netto | 52,36 | 52,36 |
TOTALE | 57,41 | 53,90 |
Capitale circolante
Il capitale circolante operativo netto al 31 dicembre 2023 è pari a 31,7 milioni di Euro, in aumento di 2,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022. L'incidenza del capitale circolante operativo netto sul fatturato si attesta al 34,7%, in aumento rispetto al 31,1% del precedente esercizio. Tale variazione è principalmente dovuta al decremento delle rimanenze di magazzino (-1,5 milioni di Euro), alla diminuzione dei Crediti Commerciali (-1,0 milioni di Euro) e dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività (-0,5 milioni di Euro) a cui si contrappongono una sensibile diminuzione dei Debiti commerciali (-5,2 milioni di Euro) ed una diminuzione della voce Debiti vari e altre passività (-0,3 milioni Euro).
Capitale investito
Il capitale investito è passato da 60,8 a 63,6 milioni di Euro, principalmente per effetto della sopramenzionata variazione del capitale circolante.
Indebitamento finanziario
L'indebitamento finanziario netto è pari a -5,5 milioni di Euro e si confronta con -1,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022.
L'indebitamento finanziario è così composto:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 1,24 | 1,19 |
Debiti verso banche a breve | 0,74 | - |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 3,08 | 2,42 |
Cassa e banche attive | (12,69) | (13,12) |
Indebitamento finanziario netto a breve | (7,62) | (9,50) |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 4,24 | 4,86 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 8,43 | 6,19 |
Indebitamento finanziario netto | 5,05 | 1,54 |
Totale effetto IFRS 16 | 5,48 | 6,06 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | (0,43) | (4,51) |
Al netto dell'effetto IFRS 16 si evidenzia una posizione finanziaria positiva per 0,4 milioni di Euro, in peggioramento rispetto ai 4,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022.
Investimenti e ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
Il Gruppo CSP, pur essendo dotato di un'adeguata struttura produttiva, nel 2023 ha realizzato un significativo piano di investimenti, volto a mantenere e ad aumentare la qualità e l'efficienza degli impianti. Per il dettaglio degli investimenti ed ammortamenti dell'anno e del precedente si rimanda alle Note Esplicative del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio.
Investimenti
Al 31 dicembre 2023, gli investimenti netti, escludendo quelli contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS16, sono stati pari a circa 5,3 milioni di Euro rispetto ai 2,3 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli stessi hanno riguardato prevalentemente interventi di incremento dell'efficienza industriale e miglioramento tecnologico degli impianti esistenti.
Principali indicatori economici, patrimoniali e finanziari
Di seguito i principali indici desunti dai valori di bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022:
Indicatori economici, patrimoniali e finanziari | Esercizio 2023 | Esercizio 2022 |
ROE (Risultato netto dell'esercizio/Patrimonio Netto - %) | 0,21% | 1,03% |
ROI (Risultato Operativo (EBIT)/Capitale Investito Netto - %) | 2,54% | 3,93% |
ROS (Risultato Operativo (EBIT)/Ricavi - %) | 1,59% | 2,25% |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | (0,43) | (4,51) |
EBITDA | 4,24 | 5,18 |
Patrimonio Netto | 52,36 | 52,36 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16/ EBITDA | (0,10) | (0,87) |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16/Patrimonio Netto | (0,01) | (0,09) |
Raccordo tra prospetti contabili della Capogruppo e prospetti contabili consolidati
(Importi in migliaia di euro) | Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | Risultato netto al 31 dicembre 2023 | Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 | Risultato netto al 31 dicembre 2022 |
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Bilancio CSP International Fashion Group S.p.A. | 47.056 | 1.162 | 45.942 | 3.434 |
Patrimonio netto e risultato delle partecipazioni consolidate | 25.503 | 2.032 | 26.479 | 2.739 |
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate | (28.154) | 0 | (28.157) | 210 |
Rilevazione avviamento | 8.374 | 0 | 8.374 | 0 |
Storno degli utili infragruppo inclusi nelle rimanenze di magazzino al netto dell'effetto fiscale | (194) | (39) | (172) | 168 |
Dividendi percepiti da società del Gruppo | 0 | (2.945) | 0 | (5.889) |
Altre minori | (226) | (101) | (109) | (118) |
Bilancio consolidato Gruppo CSP | 52.359 | 109 | 52.357 | 544 |
1.3 Il valore generato e distribuito
GRI Standard | 3-3 201-1 |
La tabella seguente, elaborata sulla base del conto economico consolidato del periodo di riferimento, pone in evidenza il valore economico direttamente generato da CSP e distribuito agli Stakeholder interni ed esterni. Tale indicatore si riferisce ai ricavi netti di CSP (Ricavi, Altri ricavi operativi, al netto delle perdite su crediti), mentre il Valore economico distribuito accoglie i costi riclassificati per categoria di Stakeholder. Nel corso dell'esercizio 2023 non sono stati distribuiti dividendi agli azionisti.
Il Valore economico trattenuto è relativo alla differenza tra Valore economico generato e distribuito, e comprende gli ammortamenti dei beni materiali ed immateriali, accantonamenti a costi di ristrutturazione e la fiscalità differita.
Valore economico | 2021 | 2022 | 2023 |
Valore economico generato | 93.693 | 96.216 | 92.973 |
Fornitori - Costi operativi | 57.428 | 61.948 | 59.890 |
Risorse umane - Costo del personale | 28.885 | 28.791 | 28.618 |
Banche e altri finanziatori - Oneri finanziari | 375 | 698 | 992 |
Erario - Imposte | 1685 | 918 | 486 |
88.373 | 92.355 | 89.986 | |
Dividendi distribuiti - Azionisti | - | - | - |
Valore economico distribuito | 88.373 | 92.355 | 89.986 |
Valore economico trattenuto | 5.320 | 3.861 | 2.987 |
Valore economico distribuito
1.4 Andamento delle società del Gruppo CSP
Di seguito si forniscono i risultati delle società del Gruppo.
Capogruppo
La Capogruppo ha realizzato un fatturato pari a 41,6 milioni di Euro, con un decremento del 5,0% rispetto al fatturato di 43,8 milioni di Euro del 2022. Il fatturato, al netto delle vendite intercompany, è di 34,1 milioni di Euro (34,3 milioni di Euro nel 2022), con un decremento dello 0,6%. L'incidenza del Margine Industriale sui ricavi netti è del 32,1% rispetto al 29,9% del 2022. La Capogruppo ha riportato un utile dopo le imposte di 1,2 milioni di Euro, tenendo conto di dividendi per 2,9 milioni di Euro percepiti dalla controllata francese (5,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente). Si confronta con un utile di 3,4 milioni di Euro del 2022.
CSP Paris Fashion Group S.A.S.
La controllata, che opera prevalentemente sul mercato francese con i marchi Le Bourget e Well, ha registrato un fatturato di 57,0 milioni di Euro, in decremento del 3,0% rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è del 42,0%, in lieve peggioramento rispetto al 42,6% del precedente esercizio. La Società ha conseguito un utile netto dopo le imposte di 1,9 milioni di Euro e si confronta con un utile di 2,8 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
Oroblù Germany G.m.b.H. in liquidazione
La controllata tedesca è stata posta in liquidazione in data 31.12.2022 e si prevede la relativa chiusura nel corso del 2024. Il risultato netto ammonta a 71 mila Euro (che si confronta con una perdita di 185 mila Euro del 2022).
Oroblù USA L.L.C.
La società statunitense ha realizzato nel 2023 un fatturato di 472 migliaia di Euro, con un decremento del 17,2% rispetto al 2022 (-15,1% a tassi di cambio costanti). Il risultato netto dell'esercizio presenta un utile di 15 mila Euro e si confronta con un utile di 86 mila Euro dell'esercizio precedente.
1.5 Andamento economico, patrimoniale e finanziario della capogruppo
Per maggiore chiarezza vengono esposti anche i risultati economici e le situazioni patrimoniali della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. sulla base dei consueti prospetti riclassificati.
Dati sintetici di conto economico
Il prospetto di seguito evidenzia i risultati della gestione della capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A.:
(in milioni di Euro) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | ||
Ricavi | 41,61 | 100,0% | 43,78 | 100,0% |
Costo del venduto | (28,25) | -67,9% | (30,71) | -70,1% |
Margine Industriale | 13,36 | 32,1% | 13,07 | 29,9% |
Spese dirette di vendita | (4,12) | -9,9% | (4,62) | -10,6% |
Margine commerciale lordo | 9,24 | 22,2% | 8,45 | 19,3% |
Spese commerciali e amministrative | (10,98) | -26,4% | (10,97) | -25,1% |
Altri ricavi/spese operative/ costi di ristrutturazioni | 0,46 | 1,1% | 0,39 | 0,9% |
Risultato operativo | (1,28) | -3,1% | (2,13) | -4,9% |
Altri oneri/proventi non operativi | 2,94 | 7,1% | 5,68 | 13,0% |
Oneri/proventi finanziari netti | (0,83) | -2,0% | (0,12) | -0,3% |
Risultato prima delle imposte | 0,83 | 2,0% | 3,43 | 7,8% |
Imposte sul reddito | 0,33 | 0,8% | - | 0,0% |
Utile (perdita) netto dell'esercizio | 1,16 | 2,8% | 3,43 | 7,8% |
EBITDA | 0,09 | 0,2% | (0,65) | 1,5% |
Ricavi netti
I ricavi netti sono passati da 43,8 a 41,6 milioni di Euro con un decremento del 5,0% rispetto all'esercizio precedente.
Margine industriale
L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è pari al 32,1%, rispetto al 29,9% dell'esercizio precedente.
Spese dirette di vendita
Le spese dirette di vendita sono diminuite passando da 4,6 a 4,1 milioni di Euro, mentre la loro incidenza sul fatturato netto passa dal 10,6% al 9,9%.
Spese commerciali e amministrative
Tali spese sono pari a 11,0 milioni di Euro, in leggero incremento rispetto al valore dell'esercizio precedente. L'incidenza dei costi e degli investimenti promo-pubblicitari sui ricavi netti del Gruppo passa dal 4,8% al 5,1%.
Altri ricavi (spese) operative
Tale voce è pari a 0,5 milioni di Euro e si confronta con 0,4 milioni di Euro del 2022, grazie anche al contributo non ricorrente dei crediti d'imposta per le attività di investimento I 4.0 e per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Costi di ristrutturazione
Tale voce, pari a 82 mila Euro, si riferisce principalmente ai costi stanziati dalla Capogruppo in relazione a contenziosi in essere.
Risultato Operativo
Il risultato operativo al 31 dicembre 2023 è pari a -1,3 milioni di Euro (-3,1% sui ricavi netti), rispetto ai -2,1 milioni di Euro dell'esercizio precedente (-4,8% sui ricavi netti 2022).
Proventi (oneri) finanziari netti
Il risultato della gestione finanziaria comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nell'esercizio in esame si rileva un onere pari a 833 mila Euro, rispetto agli oneri di 123 mila Euro dell'esercizio precedente. La differenza è principalmente attribuibile al rialzo dei tassi di interesse e ad un maggiore indebitamento.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito del 2023 ammontano a 0,3 milioni di Euro e si riferiscono al beneficio d'imposta di 0,3 milioni di Euro ottenuto dalla Capogruppo relativo ad esercizi precedenti, ma rendicontato e ottenuto nel 2023 per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0 (anni 2021 e 2022).
EBITDA
L'EBITDA (risultato operativo al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali) è positivo per 0,1 milioni di Euro, -0,7 milioni di Euro dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi passata dal -1,5% al +0,2%.
Dati sintetici di stato patrimoniale
La situazione patrimoniale riclassificata sintetica della capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. è riepilogata nella seguente tabella:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
Attività operative a breve | 30,88 | 32,54 |
Passività operative a breve | (10,44) | (14,71) |
Capitale circolante operativo netto | 20,44 | 17,83 |
Partecipazioni | 28,16 | 28,16 |
Altre attività non correnti | 0,02 | 0,03 |
Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 12,94 | 12,82 |
CAPITALE INVESTITO | 61,56 | 58,84 |
Altre passività a medio e lungo termine | (3,74) | (4,23) |
CAPITALE INVESTITO NETTO | 57,82 | 54,61 |
Indebitamento finanziario netto | 10,76 | 8,67 |
Patrimonio netto | 47,06 | 45,94 |
TOTALE | 57,82 | 54,61 |
Capitale circolante
Il capitale circolante operativo netto al 31 dicembre 2023 è pari a 20,4 milioni di Euro, in aumento di 2,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022. L'incidenza del capitale circolante operativo netto sul fatturato si attesta al 49,1%, in aumento rispetto al 40,7% del precedente esercizio. Tale variazione è principalmente dovuta al decremento delle rimanenze di magazzino (-1,4 milioni di Euro), alla diminuzione dei Crediti Commerciali (-0,5 milioni di Euro) e ad un aumento dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività (+0,2 milioni di Euro) a cui si contrappongono una sensibile diminuzione dei Debiti commerciali (-4,0 milioni di Euro) ed una diminuzione della voce Debiti vari e altre passività (-0,3 milioni Euro).
Capitale investito
Il capitale investito è passato da 58,8 a 61,6 milioni di Euro, principalmente per effetto della sopramenzionata variazione del capitale circolante.
Investimenti
Al 31 dicembre 2023, gli investimenti netti, escludendo quelli contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS16, sono stati pari a Euro 3,8 milioni rispetto agli Euro 1,8 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli stessi hanno riguardato interventi di incremento dell'efficienza industriale e miglioramento tecnologico degli impianti esistenti.
Indebitamento finanziario
L'indebitamento finanziario netto è pari a -10,8 milioni di Euro e si confronta con -8,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2022.
L'indebitamento finanziario è così composto:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 0,36 | 0,33 |
Debiti verso banche a breve | 0,74 | - |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 3,08 | 2,42 |
Cassa e banche attive | (3,29) | (1,94) |
Indebitamento finanziario netto a breve | (0,89) | (0,81) |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 1,63 | 1,68 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 8,25 | 6,19 |
Indebitamento finanziario netto | 10,76 | 8,67 |
Totale effetto IFRS 16 | 1,99 | 2,01 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | 8,78 | 6,66 |
Al netto dell'effetto IFRS 16 si evidenzia una posizione finanziaria negativa per 8,8 milioni di Euro, in peggioramento rispetto ai 6,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2022.
2 Informativa di sostenibilità
Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016
Nota metodologica
GRI Standard | 2-1 2-2 2-3 2-4 2-5 3-1 |
La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (di seguito anche "Dichiarazione Non Finanziaria" o "DNF") di CSP International Fashion Group S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Capogruppo") e delle società controllate (di seguito anche "CSP" o il "Gruppo" o il "Gruppo CSP" è stata redatta in conformità agli articoli 3 e 4 del D. Lgs. 254/2016 (di seguito anche "Decreto"), di attuazione della Direttiva 2014/95/UE, e contiene le informazioni relative ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione, utili ad assicurare la comprensione delle attività svolte dal Gruppo CSP, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto prodotto dalle stesse.
Come richiesto dal D. Lgs. 254/2016 viene, inoltre, data evidenza dei principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi e che derivano dalle attività dell'impresa, dai suoi prodotti, servizi o rapporti commerciali, incluse, ove rilevanti, le catene di fornitura e subappalto, con indicazione delle relative modalità di gestione.
Le informazioni relative ai temi ambientali, sociali, economici e sulla governance riportate nella DNF assicurano una migliore comprensione delle attività svolte dal Gruppo CSP, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto prodotto dalle stesse. Questo permette a chi ha accesso a tali dati di poter fare valutazioni e prendere decisioni informate in merito agli impatti del Gruppo CSP e sul suo contributo allo sviluppo sostenibile.
La DNF è stata redatta in conformità ("in accordance with") alle metodologie e principi previsti dai GRI Sustainability Reporting Standards, definiti dal Global Reporting Initiative (GRI Standards). L'indice di riepilogo delle informazioni relative ai diversi ambiti trattati (GRI Content Index), pubblicato in appendice alla presente sezione del documento e parte integrante dello stesso, consente la tracciabilità degli indicatori e delle altre informazioni quantitative e qualitative presentati.
I GRI Standard consentono alle imprese di rendicontare le informazioni sugli impatti più significativi delle loro attività e relazioni di business, sull'economia, l'ambiente, le persone. Tali impatti, che sono in molti casi finanziari (o che possono avere impatti finanziari nel tempo) sono di primaria importanza per lo sviluppo sostenibile e per gli stakeholder delle imprese. Il reporting di sostenibilità è, quindi, fondamentale per una migliore comprensione delle performance finanziarie e del valore di un'impresa. Le informazioni rese disponibili attraverso il reporting di sostenibilità forniscono input per identificare i rischi finanziari e le opportunità relative agli impatti dell'impresa, al suo valore e capacità di durare nel tempo.
I dati quantitativi e le informazioni che costituiscono l'informativa di sostenibilità (DNF) del Gruppo CSP sono contenuti, salvo alcuni indicatori relativi ai dati economici e finanziari, riportati nella sezione 2, nella presente sezione "Dichiarazione consolidata non finanziaria" della Relazione integrata sulla gestione e sono identificati dal richiamo dei GRI Standards trattati nei diversi paragrafi, attraverso la dicitura "GRI [numero]".
Analogamente all'esercizio precedente, per il reporting dell'esercizio 2023, sono stati applicati i GRI standard pubblicati nel 2021, che hanno aggiornato il processo di redazione, l'informativa di carattere generale ed il processo di identificazione e valutazione dei temi materiali: GRI 1 Principi fondamentali; GRI 2 Informativa generale; GRI 3 Temi materiali.
Il GRI 1 Foundation 2021 definisce in particolare i principi generali del reporting di sostenibilità (Reporting principles): accuratezza, equilibrio, chiarezza, comparabilità, completezza, contesto di sostenibilità, tempestività e verificabilità.
I GRI Standards e i relativi indicatori di performance rendicontati sono quelli rappresentativi delle tematiche di sostenibilità rilevanti (temi materiali) analizzate, coerenti con l'attività del Gruppo CSP e relativi impatti. Il processo di analisi, identificazione, valutazione e prioritizzazione dei temi materiali, come descritto nel capitolo 2.5 Impatti e temi materiali al paragrafo Il processo di identificazione – valutazione e prioritizzazione delle tematiche, è stato condotto secondo quanto richiesto dal D.Lgs 254/2016 e dai GRI Standards. Tale processo viene aggiornato e progressivamente sviluppato nel tempo, quale parte del percorso di rendicontazione di sostenibilità (accountability) del Gruppo CSP.
I contenuti della Dichiarazione Non Finanziaria relativi alle tematiche legate ai cambiamenti climatici tengono in considerazione la Comunicazione della Commissione Europea, pubblicata nel mese di giugno 2019, "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima (2019/C 209/01)", che integrano le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures -TCFD) del Financial Stability Board. Le raccomandazioni della TCFD prevedono quattro aree tematiche: governance, strategia, gestione del rischio, metriche e obiettivi.
La DNF comprende l'informativa prevista dall'art.8 del Regolamento UE 2020/852, relativo alla Tassonomia dell'Unione Europea in materia di attività sostenibili. La Tassonomia EU stabilisce le condizioni che un'attività economica deve soddisfare per essere considerata sostenibile. Tale informativa è riportata nel capitolo Attività sostenibili: la Tassonomia dell'Unione Europea.
Il perimetro di rendicontazione dei dati e delle informazioni qualitative e quantitative è rappresentato dalle performance della capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. e società controllate, consolidate integralmente, come da bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023, e per l'intero esercizio di riferimento (per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023).
Al fine di permettere il confronto dei dati nel tempo e la valutazione dell'andamento delle attività del Gruppo CSP vengono presentati i dati comparativi relativi ai due esercizi precedenti.
L'eventuale ricorso a stime per alcune delle informazioni quantitative viene direttamente richiamato nei diversi paragrafi del presente documento, a commento dei dati presentati.
Per assicurare la coerenza e la comparabilità delle informazioni, ove ritenuto necessario per la correzione di eventuali errori o per tener conto della modifica nella metodologia di misurazione degli indicatori o nella natura dell'attività, i dati quantitativi presentati e relativi ai precedenti periodi possono essere ricalcolati e riesposti (restatement) rispetto a quanto pubblicato nella DNF del precedente esercizio. Le relative indicazioni, criteri di ricalcolo ed effetti vengono evidenziati nei corrispondenti capitoli e paragrafi.
Il processo di redazione della DNF ha visto il coinvolgimento dei responsabili delle diverse funzioni della capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. e delle società controllate.
La Dichiarazione Non Finanziaria, inclusa nella Relazione integrata sulla gestione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di CSP International Fashion Group S.p.A. in data 19 aprile 2024 ed è stata sottoposta a revisione limitata di PricewaterhouseCoopers S.p.A. in base ai principi e alle indicazioni contenuti nell'ISAE 3000 (International Standard on Assurance Engagements 3000 - Revised) dell'International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB). PricewaterhouseCoopers S.p.A. è anche la società incaricata della revisione legale del Bilancio di esercizio e consolidato di CSP International Fashion Group S.p.A.. La Relazione della società di revisione è riportata in calce al presente documento.
La relazione annuale integrata, che include la DNF, è pubblicata nel sito istituzionale della Società all'indirizzo Investor Relations|Bilanci e prospetti.
Per richiedere maggiori informazioni in merito è possibile rivolgersi all' indirizzo sostenibilita@cspinternational.it.
CSP International Fashion Group S.p.A. notifica a GRI (Global Reporting Initiative) l'utilizzo dei GRI Standards e la relativa dichiarazione d'uso (Statement of use).
La Direttiva EU 2022/2464 CSRD Corporate Sustainability Reporting Standards e i criteri ESRS
La Direttiva EU 2022/2464 CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive approvata dal Parlamento Europeo nel mese di novembre 2022 ed in corso di recepimento nell'ordinamento italiano prevede, a decorrere dal corporate reporting annuale relativo al prossimo esercizio 2024, la pubblicazione, in sostituzione dell'attuale DNF, del Sustainability Statement (Dichiarazione di sostenibilità), quale parte integrante della Relazione sulla gestione al Bilancio consolidato annuale, e l'adozione degli ESRS European Sustainability Reporting Standards quali criteri di redazione e rendicontazione della tematiche di sostenibilità / ESG.
Il primo set degli ESRS European Sustainability Reporting Standards è stato adottato dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023, con pubblicazione del relativo regolamento delegato EU 2023/2772 nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 22 dicembre 2023. Il Regolamento Delegato della Commissione del 31 luglio 2023 integra la Direttiva EU 2013/34 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i principi di rendicontazione di sostenibilità (ESRS).
Nel corso del 2024 CSP International sulla base dell'analisi dei contenuti degli standard da adottare per il prossimo reporting di sostenibilità (ESRS) e delle Implementation Guidance pubblicate da EFRAG, attuerà l'Action Plan, necessario ai fini della compliance con la nuova normativa applicabile. A tale riguardo si evidenzia come, secondo la logica dell'interoperabilità prevista dagli standard, l'utilizzo degli ESRS non preclude di integrare il reporting di sostenibilità con altri standard, in particolare GRI Standards, ISSB (IFRS-S & SASB).
2.1 CSP - Il Gruppo CSP
Struttura di CSP
GRI Standard | 2-6 |
Struttura del Gruppo, invariata rispetto al precedente esercizio.
Le società del Gruppo con sede negli USA e in Germania svolgono esclusivamente attività commerciale.
Al 31 dicembre 2023, il capitale sociale della capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. è di Euro 17.361.752,42 suddiviso in n. 39.949.514 azioni ordinarie, prive dell'indicazione del valore nominale, tutte assistite dai medesimi diritti ed obblighi, di cui circa il 64% appartenente ad azionisti con diritto di voto superiore al 5%.
Azionisti con diritto di voto superiore al 5%: Maria Grazia Bertoni 24.5% - Carlo Bertoni 10.9% - Mario Bertoni 10.8% - Mariangela Bertoni 10.8% - Giuseppina Moré 7,0%.
La storia
GRI Standard | 2-6 |
2.2 CSP Sustainable Business Company
Profilo e attività di CSP
GRI Standard | 2-1 2-6 |
Il Gruppo CSP, fondato nel 1973, ha la propria sede a Ceresara, (Mantova - Italia), nell'area geografica del distretto industriale italiano della calzetteria, dove si trova la principale unità produttiva della capogruppo CSP International S.p.A.
CSP produce e distribuisce in tutto il mondo calze, intimo, costumi da bagno e abbigliamento innovativi e della migliore qualità. Ricerca, innovazione, progettazione e stilistica e attenzione all'ambiente sono alla base di tutta la sua produzione. Protagonista nella distribuzione a livello internazionale, CSP opera attraverso reti di vendita in Italia e in Francia e attraverso distributori specializzati in oltre 60 paesi al mondo. I suoi prodotti sono presenti nei principali Department Stores internazionali.
CSP International, è stata selezionata dal Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista tra le 100 aziende italiane più attente al clima 2024, con un calcolo basato sul tasso di Carr (Compound annual reduction rate), cioè la capacità di ridurre le emissioni di CO2 in relazione al fatturato.
Il percorso di CSP è caratterizzato da investimenti nella ricerca e nei progetti che hanno permesso la realizzazione di prodotti e collezioni disegnati secondo un modello di business sostenibile e tracciabile nelle sue diverse fasi: innovazione, filati e tessuti certificati, rigenerati o riciclati. La scelta è quella di creare prodotti durevoli nel tempo, che mantengano le loro caratteristiche, secondo un approccio di marketing non fast-buy, ma di relazione continuativa con il cliente finale. I principi dell'approccio di CSP sono rappresentati da alcune parole chiave che guidano il modello di business.
L'innovazione di CSP non è solo rivolta al miglioramento delle performance ambientali dei prodotti, ma è anche attenta all'inclusività e al soddisfacimento delle richieste dei diversi profili di clientela. CSP è attenta a offrire prodotti a categorie sotto-rappresentante, minoranze e segmenti non standardizzati di clientela. Tale orientamento nei confronti del mercato ha comportato anche il rinnovo dei macchinari, con il preciso intento di realizzare prodotti per categorie specifiche (anziani, taglie oversize, minoranze etniche, ecc.).
Il marchio Perofil, in un'ottica di inclusività e diversità, ha presentato la sua collezione FW24 ad un pubblico genderless nelle linee Street Home e Black Label, pensate e create per soddisfare la ricerca del comfort, incontrando le esigenze sia dell'uomo che della donna di oggi.
I marchi Lepel e Cagi, famosi anche per la loro clientela transgenerazionale, abbracciano un ampissimo ventaglio di taglie. Lepel ha continuato ad investire sulla vestibilità allargando la sua offerta a nuove taglie. Nel corso del 2023 modelliste e prototipiste hanno lavorato sull'ampliamento del range di taglie e coppe delle linee Belseno Allure, Belseno Pizzo, Belseno Segreto e Belseno Cotone sulla Pelle, apportando modifiche tecniche in grado di mantenere inalterato il comfort originario dei capi. Mentre in Cagi è stata dedicata una linea alle taglie extra, capace di coprire sino alla 9XL.
In Oroblù, il brand più internazionale del gruppo, la proposta calzetteria è pensata per esaudire le richieste di una clientela mondiale, dal nord Europa al Messico. L'offerta delle taglie è quindi ampia con la caratteristica di una vestibilità confortevole e abbondante, oltre ad una gamma di tonalità di pelle che in alcuni casi arriva sino a 10 colorazioni diverse.
Negli ultimi anni, inoltre, anche la comunicazione soprattutto per i brand femminili Oroblù e Lepel, punta a rappresentare la donna in modo non stereotipato, dando modo alle clienti di riconoscersi in modelle di etnie o taglie eterogenee.
I marchi
GRI Standard | 2-6 |
Il modello di business di CSP è differenziato per i diversi canali distributivi e segmenti dell'offerta.
Il Gruppo CSP opera in Italia e nel mondo su più canali attraverso un'articolata struttura distributiva, qui riassunta:
in Italia operano 3 forze vendita, 50 agenti di cui 6 merchandisers;
in Francia operano 2 forze vendita, 60 venditori, 22 dimostratrici;
in Export sono attivi circa 22 distributori, 25 department stores, 20 agenti in circa 60 paesi al mondo.
Le collezioni permanenti e di moda vengono proposte in modo coerente con il valore e l'identità dei diversi brand e delle strategie aziendali. I marchi del Gruppo CSP si rivolgono ai diversi target del mercato. La qualità dei tessuti e la cura dei dettagli caratterizzano tutte le collezioni, con l'obiettivo di garantire ai consumatori prodotti con un adeguato rapporto qualità/prezzo e uno stile inconfondibilmente italiano e francese.
CSP International Fashion Group SpA - Italia - Alto di gamma | |
Oroblù, marchio italiano dal carattere internazionale, celebra la femminilità della donna contemporanea attraverso collezioni legwear, bodywear e beachwear. Uno stile sempre in movimento che dell'attenzione ai dettagli ha fatto la sua unicità, per capi comodi, pregiati e intramontabili. Oroblù è sinonimo di calze e collant alla moda e di qualità e sposa i valori di Innovazione, Qualità, Moda e Sostenibilità. La sua Vision è quella di rendere belle le gambe delle donne. Un effetto cosmetico che rimanda ad una bellezza pura e sofisticata. La Mission del brand è quella di offrire articoli che valorizzano la donna, partendo dalle gambe con calze e collant, proseguendo con leggings, bodywear e beachwear. Una offerta rivolta ad un pubblico consapevole della sua femminilità, abile a valorizzare la propria bellezza con i capi giusti. | |
Luna di Seta è il marchio italiano di lingerie in pura seta e in preziosi materiali naturali. Brand dal respiro internazionale, unisce maestria, design e altissima qualità, per capi che affascinano tutti i sensi e rivelano la sensualità di chi li indossa. Luna di seta è sinonimo di eccellenza nella seta e la sua vision è quella di far sognare con capi di lingerie sinonimo dell'eccellenza della pura seta. I valori che porta avanti non possono che essere Qualità eccellente, Esclusività e Sensualità. Offrire dei prodotti esclusivi di lingerie di seta che esaltano la femminilità, coinvolgendo tutti i sensi è la mission del brand, per una donna dallo spiccato senso estetico e dal gusto raffinato ed elegante, che ama scegliere per sé stessa i miglior prodotti creando uno suo stile esclusivo e seducente. | |
Da più di 110 anni il riferimento per l'intimo maschile, Perofil trasferisce il suo concetto di unicità, artigianalità ed eleganza in tutti i capi, pensati per fare stare bene l'uomo. Dall'underwear alle calze, dai pigiami allo street home, ogni collezione è contraddistinta dall'innovazione costante: vestibilità dinamica, filati e tessuti altamente qualitativi e performanti, cuciture invisibili per il massimo comfort. Specialista dell'intimo maschile, Perofil porta avanti la vision di essere il punto di riferimento del mercato nell'intimo maschile attraverso i valori di Innovazione, Qualità, Comfort, Sostenibilità. La sua Mission è quella di offrire prodotti innovativi e di qualità, capaci di soddisfare i bisogni dell'uomo nell'intimo, pigiameria e calze. Un uomo elegante, capace di scegliere il meglio per sé, all'insegna del comfort, della qualità e dello stile. |
I brand principali dedicati ai canali mass market di CSP sono: Lepel, specializzato nella corsetteria, Sanpellegrino, dedicato alla calzetteria femminile e Cagi, che propone intimo e pigiameria maschile di qualità. I tre brand transitano dai canali ingrosso, GdDo, dettaglio e grandi magazzini tessili, con organizzazioni di vendita dedicate e collezioni continuative e modali.
CSP International Fashion Group SpA - Mass Market | |
CSP è acronimo di Calzificio Sanpellegrino, marchio fondante del gruppo dal 1973. Sinonimo di calzetteria all'avanguardia, il brand ha sempre avuto una visione al passo con i tempi e la capacità di unire ricerca, cura e interesse per lo stile, al giusto prezzo. Fa parte dell'heritage del brand una visione sostenibile, fondata sulla durabilità dei prodotti e comunicata negli anni 90 grazie alla celebre pubblicità con Valeria Mazza e Antonio Banderas. In questo senso è celebre la particolare tessitura con intreccio di due fili utilizzata per produrre il collant "Doppiofilo". Sanpellegrino è dunque il "Love Brand" del gruppo CSP e resta anche nel cuore delle consumatrici come storica marca italiana di calzetteria, rinomata per la qualità e distribuita anche nel mass market che significa stile alla portata di tutte. Gli ingredienti che rendono Sanpellegrino un marchio desiderabile da sempre sono dunque qualità e stile al giusto prezzo, oltre alla comunicazione che l'ha reso celebre negli anni '80/'90. Desiderabilità che prosegue oggi nelle nuove generazioni, grazie ad una grande attenzione all'ecosostenibilità, sia dei processi produttivi che dei prodotti stessi. | |
Storico marchio italiano di corsetteria, Lepel è famoso da sempre per la vestibilità impeccabile dei suoi prodotti. Brand transgenerazionale, propone linee continuative che assecondano l'alta fidelizzazione della consumatrice soprattutto per quanto riguarda il reggiseno, fiore all'occhiello che diviene promessa di prodotto dichiarata nel logo "Belseno Lepel". Lo storico brand italiano di corsetteria punta da sempre sulla qualità a prezzi accessibili. Il know-how creatosi nel tempo è un bagaglio che permette a Lepel di padroneggiare l'innovazione focalizzandosi sul comfort, soprattutto per vestibilità generose. Pensato per la donna che ama sentirsi bene, Lepel riescie a parlare alle donne attente a ciò che acquistano e accolgono di buon grado l'innovazione. Un pubblico esigente, dunque, che segue il brand perché garanzia di qualità e vestibilità. | |
Storico brand italiano, Cagi opera nel mercato dell'intimo maschile dal 1925, facendo della qualità, del servizio alla clientela e del rapporto qualità-prezzo, i punti di forza che gli vengono riconosciuti in una storia quasi centenaria. Con la sua ampia offerta che copre ogni esigenza di consumo, Cagi è oggi un brand apprezzato da uomini di ogni età. Guadagnatosi negli anni autorevolezza nel mercato dell'abbigliamento intimo maschile italiano, Cagi punta sulla tradizione, affiancandola a innovazione e stile, caratteristiche che lo rendono tutt'oggi un marchio desiderabile. Vestire senza eccessi è il tratto distintivo delle collezioni Cagi, che soddisfano un pubblico transgenerazionale e fidelizzato negli acquisti. Pubblico che predilige il brand grazie anche all'ottimo rapporto qualità prezzo, fiore all'occhiello dei prodotti. |
CSP Paris | |
Il marchio Le Bourget sviluppa la propria identità francese, femminile e fashion, affidandosi ad una qualità impeccabile, utilizzando le più avanzate tecnologie di produzione. Le Bourget presenta campagne di comunicazione di immagine che evidenziano lo spirito alla moda del brand. L'equilibrio tra moda, femminilità e qualità rende Le Bourget: il marchio più prestigioso della calzetteria francese, ispirato dallo chic parigino. I valori di riferimento di Le Bourget sono innovazione, creatività e qualità. | |
Well è il marchio più innovativo e prestazionale di calzetteria e lingerie sul canale moderno francese. Secondo sul mercato. Nato oltre 50 anni fa nel cuore della regione della Cevenne nel sud della Francia, si fonda su un know-how tradizionale la cui origine risale al XVIII secolo. Il marchio Well continua questa tradizione, rinnovandola con una strategia di sviluppo di nuovi prodotti innovativi e performanti. |
Canali di vendita online
Nel 2013 CSP International ha lanciato un portale di vendita on line multi-brand in cui erano proposti tutti i suoi marchi. A partire dal 2015, è stato avviato un processo di valorizzazione dell'identità digitale dei marchi mediante la creazione di e-commerce dedicati. Il progetto ha preso il via con www.oroblu.com e si è concluso a febbraio 2023 con l'inaugurazione dei siti www.cagi.eu e www.lepel.it.
Al momento, i marchi di CSP International commercializzati online includono Perofil, Oroblù, Luna di Seta, Cagi e Lepel, disponibili rispettivamente sui siti www.perofil.com, www.oroblu.com, www.lunadiseta.com, www.cagi.eu e www.lepel.it. Dal luglio 2023, la gestione dello store online www.oroblu.com per il mercato USA è stata centralizzata nella sede centrale di Ceresara (MN). Attualmente, il marchio Oroblù è venduto online in Italia, Europa, Inghilterra e Stati Uniti. CSP Paris gestisce due portali di vendita online: www.lebourget.com e www.well.fr.
I marchi di CSP Paris
Il Contesto
Il mercato francese è stato pesantemente impattato dai fenomeni inflazionistici, dalle condizioni meteorologiche estremamente sfavorevoli (con temperature oltre le medie stagionali) oltre che dalla concorrenza dei siti online che vendono prodotti a prezzi decisamente contenuti.
In questo contesto alquanto sfavorevole e complesso, le marche di CSP Paris hanno comunque fatto registrare risultati positivi in termini di quote di mercato.
Di seguito riportiamo l'evoluzione dei valori di vendita dei mercati dell'intimo femminile (fonte GFK - GSA-Grandi superfici Alimentari, 2023 rispetto al 2022):
Totale Intimo -5%
Lingerie -3%
Calzetteria -7%
Calzini da donna in fibra - 5%
Il mercato della calzetteria e i marchi di CSP Paris
Dopo un 2022 che ha registrato un lieve calo, pari al 2,3%, i diversi player (industriali e distributori) della categoria auspicavano una ripresa di crescita dei consumi (i dati qui riportati fanno riferimento a fonte GFK).
Le condizioni climatiche estremamente sfavorevoli hanno purtroppo vanificato tali speranze. La stagione primaverile era iniziata in modo favorevole, con un incremento a valore del mercato a fine giugno del +3,5%, ma il secondo semestre ha registrato cali di consumo senza precedenti nella storia di questo mercato. A consuntivo 2023 il mercato Iper e Super della calzetteria ha fatto registrare un calo del 7,4% a valore e un calo del 14,5% a volume.
Nonostante ciò, i nostri marchi Well e Le Bourget hanno raggiunto quasi il 31% di quota di mercato a valore, con un buon progresso per Well a +0,2 e un aumento di +0,1 per Le Bourget. Questa progressione è tanto più lusinghiera in quanto i nostri due marchi hanno proposto aumenti di listino più contenuti tra gli operatori del segmento.
La congiuntura economica ha favorito sul mercato, la vendita di prodotti a prezzi bassi. La gamma Elastivoile a marchio Well è il principale beneficiario di tale tendenza, con una quota di mercato a valore del 13,1%. Le Bourget, marca premium sul mercato Iper e Supermercati, è risultata particolarmente penalizzata dal contesto inflazionistico, ma è comunque cresciuta del +0,1 come quota a valore, trainata principalmente dalla nuova identità visiva della gamma Les Dessous Chics e dalla creazione di una gamma specifica per i punti vendita ad insegna Monoprix.
La collezione dei calzini a marchio Le Bourget lanciata negli ultimi anni consolida la 3° posizione con una quota di mercato di 7,9 punti.
Il mercato della lingerie e i marchi di CSP Paris
Dopo 2 anni di crescita, gli effetti sopracitati per la calzetteria hanno colpito, seppur con minore impatto, anche la corsetteria, che nel canale Iper e Supermercati ha fatto registrare un calo di circa il 4% in valore.
La lingerie Well ha registrato la crescita più forte, con una quota di mercato a valore del 4,9% (+0,5% rispetto al 2022).
Da segnalare la buona crescita della quota di mercato delle parti basse che si attesta a 4 punti di quota di mercato con un incremento del +0,7% dovuto in particolare al lancio degli slip assorbenti.
Il bodywear Le Bourget da più di 3 anni consolida ancora la sua posizione nel canale Iper e Supermercati e diventa la prima marca in volume con una quota di mercato di 27,7 punti.
Il giusto equilibrio tra prodotti continuativi e proposte modali ha reso il marchio Le Bourget, leader in termini di volume e di valore.
Comunicazione
I buoni risultati ottenuti, in termini di quota di mercato, dai marchi di CSP Paris sono correlati ai consistenti mezzi investiti in comunicazione, tanto nei media istituzionali quanto sul digitale; gli orientamenti scelti hanno favorito l'emergere delle nostre marche.
Assente dai media istituzionali della lingerie da diversi anni, il marchio Well ha accompagnato il lancio della nuova gamma All beatiful in Well con una potente campagna di comunicazione, attraverso l'affissione su oltre 3.500 pannelli pubblicitari JC Decaux situati nelle periferie delle città ed in prossimità dei supermercati.
Da diverse stagioni i marchi implementano campagne di micro e macro-influencer per supportare lo sviluppo dei marchi sui social network.
Trasparenza e tracciabilità della catena del valore
GRI Standard | 2-6 |
La filiera
CSP ritiene che mostrare l'estrema attenzione e cura adottata nel concepire e realizzare i prodotti sia di vitale importanza. Negli anni, ha costruito un patrimonio di esperienza, che custodisce presso le proprie sedi e nella cura dei rapporti con i propri façonnisti.
CSP ha lavorato molto per mantenere la produzione nel territorio italiano e limitare i processi di esternalizzazione che hanno caratterizzato il mercato di riferimento della calzetteria. Il progetto Made in CSP rappresenta l'impegno verso i clienti: rendere trasparente e tracciata la catena del valore, un percorso con cui intende raccontare dove e come sono realizzati i prodotti delle collezioni.
Il progetto "Made in CSP" ha permesso di far conoscere dove e come sono realizzati i collant e le calze che il Gruppo produce, in modo da dare informazioni trasparenti ed accurate su quello che è l'intero processo di produzione e non solo. Attraverso un QR Code apposto sul retro di alcuni pack selezionati, i consumatori possono conoscere dove avvengono i passaggi necessari alla produzione dei capi che hanno acquistato e quali sono le materie prime impiegate per la loro realizzazione.
Nel 2023 è proseguito il progetto "Made in CSP" che ha visto la sede di Fossoli Carpi protagonista di foto e video postati sulla pagina Linkedin del Gruppo, con contenuti che hanno dato risalto al know how aziendale legato al mondo della corsetteria.
Le unità produttive di CSP
Gli stabilimenti di produzione e logistica del Gruppo CSP al 31 dicembre 2023 sono 5 e sono localizzati in Europa (Italia e Francia).
Italia | Francia | |
CSP International Fashion Group SpA | CSP Paris Fashion Group | |
Ceresara (MN) | Fresnoy Le-Grand (Aisne) | |
Fossoli di Carpi (MO) | Le Vigan (Gard) | |
Bergamo |
L'impegno diretto nel settore manifatturiero è un impegno storico per CSP e risponde al modello Made in CSP.
Made in CSP | Limitare i trasporti, massimizzare disponibilità dei prodotti e salvaguardare l'occupazione. |
Mantenere il know-how ed il controllo del processo di sviluppo e di produzione. | |
Effettuare controlli e test, affidati a laboratori interni ed esterni, consente di garantire una qualità alta e costante dei prodotti e tutelare la salute e sicurezza della clientela. | |
Rivendicare l'appartenenza a una professione, a una terra di know-how, competenza e produzione unica. Sostenere un'industria high-tech e innovativa. |
I cicli di produzione
Calzetteria
Italia | La produzione di calzetteria punta sul valore del Made in CSP e si concentra nello stabilimento della sede della capogruppo di Ceresara (Mantova) e alla collaborazione di fornitori del distretto della calzetteria. Il ciclo di produzione dei collant è altamente automatizzato ed è certificato in materia ambientale ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018 per la sicurezza. Nel 2023 CSP ha inoltre ottenuto il rinnovo annuale, per i prodotti della divisione calzetteria italiana e francese, della certificazione Oeko-Tex® Confidence in Textiles - Standard 100. |
Francia | CSP Paris (sito produttivo di Le Vigan - regione del Gard - Francia) offre, all'interno della propria gamma, prodotti Made in France" certificati dalle dogane francesi, che garantiscono la loro progettazione e produzione francese. Nelle diverse fasi di progettazione e produzione vengono effettuati più di 30 controlli di qualità. Tutti i prodotti del segmento "calze" beneficiano della certificazione Oeko-tex®Confidence in Textiles. |
Fasi | Elementi e caratteristiche | |
1 | Materie prime | Provenienza della materia prima |
2 | Tessitura | CSP International / CSP Paris |
3 | Cucitura | Cucitura automatica - CSP International / CSP Paris Cucitura manuale - Laboratori Italia / Albania / Polonia e Tunisia |
4 | Tintura | Utilizzo di coloranti certiticati consente certificazione Oeko-Tex Coloranti metal free Recupero di acqua Recupero di calore per riscaldare l'acqua che entra nel processo |
5 | Stiro-Fissaggio | Laboratori Italia / Albania / Polonia / Tunisia Stiro lancia - fissaggio forma piede |
6 | Confezionamento | Confezionamento automatico - CSP International / CSP Paris Confezionamento di collant in CSP international Confezionamento manuale - Laboratori Italia / Polonia / Tunisa Impiego carta FSC e riciclata - Plastica riciclabile/riciclata - Gancetti in plastica riciclabile |
7 | Immagazzinaggio e spedizione | CSP International / CSP Paris |
8 | Controllo qualità | CSP International / CSP Paris Ogni prodotto è soggetto ad almeno un controllo di qualità lungo il processo di produzione |
Le fasi del processo di produzione della calzetteria vengono effettuate in misura prevalente all'interno delle unità produttive di CSP e nel sito produttivo a Le Vigan (Francia). Per alcune linee di prodotti (alto di gamma, quali Oroblù e Le Bourget) che richiedono la cucitura manuale, il fissaggio a vapore e il confezionamento manuale, vengono prevalentemente utilizzati façonnisti del territorio di riferimento della sede di Ceresara ('distretto della calzetteria') ed, in alcuni casi, aventi sede in Albania per i prodotti a marchio Le Bourget.
Intimo e altre produzioni
La produzione della corsetteria ed intimo maschile e femminile è realizzata prevalentemente in outsourcing, mantenendo all'interno il know-how progettuale per stile, modellistica, sviluppo taglie e campionatura. La Divisione Lepel di Carpi (MO) è specializzata nell'intimo femminile, mentre la Divisione Perofil di Bergamo è specializzata nell'intimo maschile. La corsetteria, l'intimo, il bodywear e i costumi da bagno sono progettati con modalità esclusive dal taglio, alla modellistica e alla campionatura.
Fasi | Elementi e caratteristiche | |
1 | Atelier | La ricerca e sviluppo del prodotto (Atelier), il controllo dei tessuti, il taglio ed il controllo di qualità del prodotto sono gestiti in prevalenza direttamente all'interno degli stabilimenti del Gruppo CSP. |
2 | Controllo qualità tessuti e prodotti | |
3 | Taglio | |
4 | Cucitura | In relazione alle caratteristiche del prodotto e del mercato, le fasi della cucitura e del confezionamento sono in larga misura affidate a fornitori selezionati e specializzati. Laboratori italiani o per Francia CSP Paris/laboratori in Albania o Tunisia. |
5 | Confezionamento |
I fornitori
I fornitori di CSP International svolgono un ruolo fondamentale nell'approvvigionamento di materiali e servizi necessari per la produzione e distribuzione dei prodotti, contribuendo alla realizzazione di capi di alta qualità che soddisfano le esigenze dei consumatori.
Nel periodo di rendicontazione non sono intervenute modifiche di rilievo nella struttura della catena di fornitura di CSP. Per la merceologia calzetteria, CSP privilegia le produzioni locali della capogruppo e della propria controllata francese. In particolare, per l'Italia, la lavorazione di cucitura, decisiva per potersi fregiare del 'made in Italy', è svolta nei reparti interni o in laboratori dislocati nel distretto di Castel Goffredo. Le lavorazioni più caratterizzanti, tessitura e tintura, sono svolte quasi totalmente nei reparti interni.
Gli acquisti dei semilavorati di calzetteria non sono particolarmente significativi e si limitano ai prodotti realizzabili solo con macchine speciali (non presenti in CSP) o con esclusività per diritti di invenzione. I semilavorati di calzetteria provengono prevalentemente dall'Italia, la maggior parte direttamente da aziende del distretto.
La controllata francese si avvale di fornitori prevalentemente europei per i prodotti finiti della divisione calzetteria, mentre gli acquisti di prodotti finiti della divisione intimo fanno riferimento a façonisti localizzati in Asia. Per la finitura di parte dei prodotti tessuti e tinti a Le Vigan CSP Paris utilizza anche due façonnisti con sede in Albania e Tunisia.
L'origine delle materie prime non è sempre rilevante per l'attribuzione del "made in". Cionondimeno CSP, per la propria divisione calzetteria privilegia, ove possibile, i materiali di provenienza italiana o europea.
I fornitori italiani utilizzati nel 2023 di materiali e servizi, per logistica e produzione sono più di 460 (una quarantina per la logistica). I fornitori più importanti sono caratterizzati da un rapporto di lunga durata che garantisce a CSP il rispetto delle performance necessarie e il rispetto delle disposizioni e necessità particolari. Per lo più si tratta di forniture a lungo termine gestite anche con impegno di merce e budget di produzione, generalmente non vincolanti.
Il fornitore più importante ha un impianto produttivo in Vietnam, che fornisce i capi finiti e i semilavorati a marchio Lepel; seguito dal tipografo del distretto, dalle primarie aziende di filati italiane, da un laboratorio di cucitura italiano e dall'azienda cinese che fornisce i capi finiti per le merceologie gestite dalla divisione di Bergamo.
Di seguito vengono riportate le principali categorie e aree di provenienza delle materie prime impiegate per la calzetteria:
CSP International - Italia / Aree di provenienza materie prime calzetteria | |
Tipologia | Fornitori - Paese |
Filati | Italia e EU (in prevalenza) Altri Paesi: Serbia, Israele, Giappone, Nord Africa e Asia (Cina) |
Tessuti, balze | Italia (in prevalenza) |
Imballi, materiali packaging | Italia e Francia (in prevalenza) |
Coloranti e Ausiliari | Fornitori diretti in prevalenza Italia, ma prodotti acquistati di origine diversa |
Dipendenti e altri lavoratori
GRI Standard | 2-7 2-8 2-30 |
I dati relativi al personale si riferiscono alla consistenza degli organici a fine periodo ("Head Count").
Si evidenzia che, rispetto a quanto previsto dall'informativa GRI 2-7, al 31 dicembre 2023, CSP International non ha formalizzato una procedura interna di comunicazione per i dipendenti che non dovessero riconoscersi all'interno delle categorie di genere maschile o femminile. CSP International sta valutando l'introduzione di una procedura per formalizzare tale processo, così da supportare i propri dipendenti e garantirne la piena libertà in termini di riconoscimento e identità di genere. Alla data del presente documento non risultano peraltro pervenute comunicazioni da parte dei dipendenti che dichiarino di non riconoscersi in tali generi o che abbiano manifestato la volontà di non comunicare il genere nel quale si riconoscono, indipendentemente dai dati anagrafici e sesso biologico.
Al 31 dicembre 2023, su un totale di 273 dipendenti della capogruppo, al 97,1% è applicato il CCNL Tessile Abbigliamento Moda, mentre al 2,9% è applicato il CCNL per Dirigenti di Aziende Produttrici di Beni e Servizi. Per quanto si riferisce al perimetro complessivo di CSP International, il 100% dei dipendenti, tenuto conto delle legislazioni in materia giuslavoristica applicabili localmente, sono coperti da contrattazione collettiva (Collective Bargaining Agreement).
Dipendenti per area geografica
Al 31 dicembre 2023, il numero totale di 588 dipendenti di CSP International è composto da 315 dipendenti (53,6%) in forza alla controllata francese del Gruppo CSP. La provenienza dei dipendenti CSP è prevalentemente locale. Il settore in cui opera CSP ha visto, storicamente, la predominanza di personale femminile, che si attesta, alla fine del 2023, al 63,1%. La dinamica dell'organico del periodo osservato continua a risentire dell'andamento negativo del mercato di riferimento e conseguenti operazioni di riorganizzazione ed il ricorso a strumenti quali gli ammortizzatori sociali.
Area | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Italia | 208 | 111 | 319 | 191 | 104 | 295 | 175 | 98 | 273 |
Francia | 211 | 131 | 342 | 207 | 126 | 333 | 196 | 119 | 315 |
Totale | 419 | 242 | 661 | 398 | 230 | 628 | 371 | 217 | 588 |
Dipendenti per tipo di contratto e forma di impiego
Il personale di CSP in forza al 31 dicembre 2023 è prevalentemente assunto tramite contratti a tempo indeterminato. In dettaglio i dati riferiti agli ultimi tre periodi. La percentuale dei dipendenti con contratto a tempo determinato non è significativa alla fine del periodo (8,5%), in lieve calo rispetto all'anno precedente, e non vi sono differenze di particolare rilievo a livello di area geografica.
Contratto / genere | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Tempo indeterminato | 380 | 232 | 612 | 354 | 218 | 572 | 332 | 206 | 538 |
Tempo determinato | 39 | 10 | 49 | 44 | 12 | 56 | 39 | 11 | 50 |
Totale | 419 | 242 | 661 | 398 | 230 | 628 | 371 | 217 | 588 |
Contratto / area geografica | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | |
Tempo indeterminato | 318 | 294 | 612 | 287 | 285 | 572 | 261 | 277 | 538 |
Tempo determinato | 1 | 48 | 49 | 8 | 48 | 56 | 12 | 38 | 50 |
Totale | 319 | 342 | 661 | 295 | 333 | 628 | 273 | 315 | 588 |
L'applicazione degli accordi raggiunti in precedenti esercizi, nell'ambito del piano di riduzione d'organico condiviso con le rappresentanze sindacali e con le maestranze, ha comportato, per un certo numero di dipendenti, la trasformazione del rapporto di lavoro, da tempo pieno a tempo parziale. Tale misura ha coinvolto in maniera partecipata il complesso dei dipendenti nei reparti interessati. La percentuale di dipendenti con contratto part-time resta del 20,2%, in linea tra Italia e Francia.
Forma impiego / genere | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Impiego a tempo pieno | 296 | 234 | 530 | 283 | 222 | 505 | 260 | 209 | 469 |
Impiego part-time | 123 | 8 | 131 | 115 | 8 | 123 | 111 | 8 | 119 |
Totale | 419 | 242 | 661 | 398 | 230 | 628 | 371 | 217 | 588 |
Forma impiego / area geografica | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||||
Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | |||
Impiego a tempo pieno | 237 | 293 | 530 | 216 | 289 | 505 | 191 | 278 | 469 | ||
Impiego part-time | 82 | 49 | 131 | 79 | 44 | 123 | 82 | 37 | 119 | ||
Totale | 319 | 342 | 661 | 295 | 333 | 628 | 273 | 315 | 588 |
Altri lavoratori
Il dato degli altri lavoratori riguarda i lavoratori non dipendenti, ma che CSP International utilizza continuativamente per lo svolgimento di alcune attività. Nel dettaglio, nel 2023 si registrano 16 altri lavoratori riferiti a forme di collaborazione a titolo di lavoro somministrato ed altre tipologie di collaborazione adottate dal Gruppo.
Altri lavoratori | 2021* | 2022* | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Totale numero alla fine del periodo / per genere | 7 | 12 | 19 | 7 | 11 | 18 | 8 | 8 | 16 |
*I dati riportati degli altri lavoratori del 2021 e 2022 sono stati rettificati in misura non significativa a seguito rispetto a quanto riportato in DNF 2022, a seguito di una revisione dei processi del sistema di raccolta dati.
Innovazione
GRI Standard | 2-6 |
La ricerca e sviluppo per CSP
Le attività di sviluppo del prodotto sono interamente guidate dall'eco design tessile, approccio al design di tessuti e abbigliamento che tiene in considerazione l'impatto ambientale di un capo durante tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione all'uso e infine allo smaltimento. L'obiettivo è quello di creare tessuti e capi di abbigliamento che siano sostenibili, ecologici e rispettosi dell'ambiente.
Ci sono molte tecniche di eco design tessile che vengono utilizzate per ridurre l'impatto ambientale del settore tessile. Alcune di queste tecniche includono l'uso di materiale Bio-Based, poliammidi non vergini ma riciclati pre e post consumer, l'adozione di processi produttivi a basso impatto ambientale, la riduzione dell'uso di prodotti chimici dannosi, l'adozione di tecniche di tintura ecologica, l'utilizzo di materiali di imballaggio riciclati o riciclabili, l'impiego di carta certificata FSC e lo sviluppo di pack monomateriale facilmente riciclabile a livello domestico.
La ricerca stilistica e l'innovazione dei prodotti CSP sono guidate dalla necessaria attenzione alla sostenibilità. Il team di Ricerca e sviluppo collabora con gli altri team interni e con i propri fornitori, proponendo nuove sfide ed obiettivi: processi più ecologici, macchinari ed attrezzature all'avanguardia, ricerca di packaging e imballaggi sostenibili sono solo alcuni degli ambiti in cui CSP si muove. L'innovazione dei prodotti è orientata in primo luogo ai materiali, ma l'attenzione si pone anche alla digitalizzazione dei processi lungo la catena del valore.
Nel 2023 il Gruppo CSP ha svolto attività di ricerca e sviluppo focalizzata sull'innovazione tecnologica, per un impegno complessivo (costi sostenuti) di Euro 1,5 milioni (Euro 1,6 milioni nel 2022 - Euro 1,7 milioni nel 2021). L'attività ha interessato progetti ritenuti particolarmente innovativi, svolti nei diversi stabilimenti, sia in Italia che in Francia. Gli investimenti in innovazione possono generare ritorni positivi in termini di creazione e distribuzione di valore, ovvero ricadute favorevoli sull'economia dell'azienda e sul territorio di riferimento.
CSP realizza soluzioni innovative per diverse tipologie di materie prime e packaging. Una grande attenzione nell'ultimo anno è stata prestata al packaging per i quai sono stati innanzitutto ridotti i materiali di confezionamento. Si rimanda al Capitolo Uso responsabile delle risorse / Riduzione dell'impatto ambientale: materiali e controllo dei processi di produzione per le iniziative relative al packaging.
Attività di Ricerca e Sviluppo
La Capogruppo nel corso dell'esercizio 2023 ha portato avanti attività precompetitive a carattere innovativo, indirizzando i propri sforzi in particolare sui seguenti progetti, svolti negli stabilimenti di Ceresara, Carpi e Bergamo:
Attività 1. Attività di studio, progettazione e sperimentazione contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati declinati nelle varie collezioni donna e uomo di legwear, corsetteria, underwear, beachwear, loungewear/streethome, bodywear e lingerie.
Attività 2. Attività di analisi e studio propedeutiche allo sviluppo di nuove soluzioni per la gestione ed il controllo digitale del ciclo di vita dei prototipi.
Attività 3. Attività di studio e prove finalizzate alla definizione di nuove soluzioni in ottica di transizione ecologica, declinabili su vari prodotti o collezioni.
Attività 4. Attività di ideazione estetica correlate allo sviluppo di nuove modalità di presentazione o rappresentazione, anche digitale, delle collezioni aziendali.
Attività 5. Attività di studio e prove mirate alla definizione di nuove soluzioni tecniche utili allo sviluppo dei processi produttivi aziendali
Per lo sviluppo dei progetti sopra indicati la società ha sostenuto costi pari a €uro 1.082.321,25, di cui ammissibili €uro 1.028.450,15, ai fini del Credito d'imposta per attività di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica ai sensi dell'Art. 1, commi 198 - 209 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 e ss.mm.ii.
I progetti sopra citati relativi a: "Attività di studio e prove finalizzate alla definizione di nuove soluzioni in ottica di transizione ecologica, declinabili su vari prodotti o collezioni.", si riferiscono ad attività precompetitive a carattere innovativo "green" finalizzate al raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica secondo i principi dell'economia circolare così come declinati nella comunicazione della Commissione Europea (COM 2020) 98 dell'11 marzo 2020.
Il collant del futuro
In occasione del 50esimo anniversario di CSP International, il marchio Oroblù in collaborazione con LYCRA® ha presentato nell'ambito del festival "Il tempo delle Donne" tenuto alla Triennale di Milano l'8 settembre 2023, i risultati dell'indagine denominata "il collant del futuro". Il progetto ha preso forma grazie anche al fotografo di moda italiano Andrea Baioni, con un interesse per l'arte 3D e avvalendosi del contributo dell'Intelligenza Artificiale. L'idea è nata dall'esigenza comune di immaginare e anticipare il futuro con prodotti innovativi, portando avanti i valori come qualità, innovazione e sostenibilità, il tutto con una spiccata visione sul futuro, aspetti che si ritrovano nei prodotti dei brand e in ogni collaborazione.
I primi step di lavoro hanno previsto l'utilizzo di programmi di intelligenza artificiale text-to-image, ovvero programmi che da una ricerca per parole generano immagini. Successivamente, in collaborazione con i team aziendali di Oroblù e LYCRA®, sono stati creati due questionari, uno rivolto agli addetti ai lavori, in modo tale da sfruttare la professionalità di chi conosce il collant in modo approfondito, e uno ai consumatori, coloro che vivono la calza nelle loro giornate. Dopo aver ricevuto le risposte ai questionari, è stata nuovamente interrogata l'AI utilizzando come input le parole chiave emerse dalla compilazione dei questionari e ricevendo come risposta delle vere e proprie fotografie.
Ciò che si evince dall'indagine è l'esigenza di ottenere e ideare prodotti più resistenti e duraturi nel tempo, ma che assolvano anche a specifiche esigenze di comfort come la morbidezza e la facilità nell'indosso. La sostenibilità è inoltre un tema molto presente spesso esemplificato nel biodegradabile o compostabile. La visione degli addetti ai lavori è più ampia ed è orientata all'ambito sanitario e hi-tech, con collant in grado di aiutare a fare camminare chi non può farlo. Il progetto oltre a fornire grandi risultati, ha evidenziato però anche quelli che sono i limiti dell'Intelligenza Artificiale, sottolineando l'importanza della professionalità umana, sempre necessaria e valorizzante.
Le collezioni di prodotti sostenibili
Oroblù / Eco Sneakers - Environment Care Oroblù - Linea di collant sostenibili realizzati in filato rigenerato e riciclato e a Chilometro zero, tinto con coloranti privi di metalli (metal free). Un filato che consente una riduzione delle emissioni di CO2, e un risparmio di risorse idriche. Il packaging è realizzato in carta riciclata e il sacchetto di protezione al collant in plastica riciclata. Per la collezione SS24, nella parte del piede del collant è stato applicato un rinforzo in cotone pensato per donare un comfort extra e una durata maggiore del prodotto. Il cotone impiegato, denominato "NILO", garantisce maggior resistenza e traspirabilità e proviene da una coltivazione organica.
Cagi / Puro Modal - Linea di intimo e maglie realizzate in modal, una fibra ottenuta dalla polpa di legno degli alberi di faggio. Cagi si pone come obiettivo la realizzazione di prodotti di qualità che durano più a lungo, per un consumo consapevole.
Perofil / Pigiami in Modal e Lyocell - Nel corso del 2023 Perofil ha consolidato la sua offerta di prodotti dando grande importanza al modal. Il modal utilizzato da Perofil, denominato "Perofil X-Touch", è un tessuto studiato e ideato da Perofil ottenuto dalla fibra Lenzing Modal proveniente dalle coltivazioni sostenibili di legno di faggio, con una tecnica esclusiva che permette di ottenere una maglia estremamente leggera, fresca e traspirante ma capace, allo stesso tempo, di offrire una coprenza ottimale. Per la stagione autunno-inverno 2023 Perofil ha confermato la sua linea di pigiami impiegando fibre di origine naturale come il Modal e il Lyocell (nota anche come "la seta sostenibile" che deriva dalla cellulosa del legno di eucalipto).
Lepel / Slip assorbente lavabile - Lepel ha portato i suoi punti di forza a nuova categoria di prodotto avvicinandosi non solo alle esigenze delle consumatrici moderne ma ponendo anche una particolare attenzione alla sostenibilità dei materiali. Il marchio ha ampliato la sua offerta presentando lo Slip Assorbente Lavabile, un prodotto con un'innovata funzione d'uso per semplificare e migliorare la vita della donna. Il nuovo Slip Assorbente Lavabile, realizzato in cotone, riduce l'impatto economico e ambientale rispetto agli assorbenti usa e getta.
Oroblù / Pantapants - Linea che utilizza filati già tinti con conseguente risparmio di consumi di acqua ed energia, prodotti a km 0. La loro realizzazione non genera scarti da taglio in quanto la macchina di tessitura (certificata Green Label) riceve come input il filato e restituisce il capo finito.
Sanpellegrino / Progetto rosso - Sanpellegrino, nel 2022, ha rilanciato la propria immagine e i propri prodotti sottolineando la sua anima green. I prodotti sono tutti caratterizzati da proof point sostenibili: produzione a km0, impiego di filati riciclati, costruzioni della maglia del collant durevoli come il brevettato Doppiofilo o il rinforzo nel piede, tinture prive di metalli pesanti. A rifinire il progetto un pack monomateriale in carta FSC, facilmente riciclabile a livello domestico.
Le Bourget / Collant ALLCOLORS e MODACOLORS - Collant in cotone organico, derivato da coltivazioni biologiche e accompagnato da certificazione GOTS.
#We are Colors Addict (CSP Paris) - Il processo di tintura sviluppato è "metal free". Si tratta di calze tinte con coloranti dalle caratteristiche tossicologiche significativamente migliori rispetto a quelli "tradizionali". Un processo di tintura eco-responsabile, che rispetta la salute e l'ambiente, senza additivi metalliferii. La caratteristica principale di tali coloranti di nuova generazione è l'assenza di metallo nella molecola del cromoforo (parte della molecola chimica che lega il colorante), rispetto a un colorante pre-metallizzato, la cui concentrazione di cromo, ad esempio, può essere tra 0,01% e 0,05%, che significa tra 10 e 50 g/kg.
Mes Gambettes Aiment La Planète (CSP Paris) - Linea di collant eco-friendly del marchio Well "Mes Gambettes Aiment La Planète": una gamma eco-progettata basata su materiale riciclato e rigenerato, realizzato con il 97% (70% dei fili) di materiale riciclato. "Le mie gambe amano il pianeta" significa 3-4 volte in meno di energia consumata, semplicemente rimuovendo la fase di stiratura industriale del prodotto.
Digitalizzazione e comunicazione
CSP International è impegnata in un processo di "digital transformation". I canali di comunicazione (dal web ai social), che connettono i brand dell'azienda con i consumatori, hanno l'obiettivo di creare engagement e accompagnano un percorso che intende ridefinire in chiave digitale il modello di business, che si sviluppa attorno al concetto di "smart Factory" (smart production, smart service e smart energy).
Nel 2023, è stato allestito il Creative Production Hub, uno spazio all'interno della sede di CSP International a Ceresara, dedicato alla produzione di foto e video per i materiali di comunicazione dei brand del Gruppo. Il Creative Production Hub è il luogo in cui la creatività prende forma, grazie a un team di professionisti capace di trasformare la visione di ogni marchio in immagine. Per la realizzazione di servizi fotografici emozionali come quelli per i cataloghi delle collezioni moda e per i social media, vengono ospitati fotografi e videomaker. Inoltre, tutti i servizi fotografici tecnici sono realizzati internamente e le immagini presenti sulle confezioni dei prodotti e nelle aree prodotto dell'e-commerce di tutti i marchi sono scattate da personale interno che ha ricevuto una formazione ad hoc, supportato da un sistema di gestione del flusso di immagini interno. Per CSP, l'opportunità di produrre internamente una parte importante della comunicazione visiva è un grande valore aggiunto, che ha dato modo di creare nuove professionalità e la capacità di avere una quantità importante di immagini professionali in tempi brevi. Questo hub ha permesso inoltre di ridurre i trasporti legati alla spedizione dei capi e dei materiali da fotografare che ad oggi viene gestito internamente.
Di seguito, vengono riportante le principali iniziative di comunicazione dei marchi di CSP International:
Oroblù - Nel corso del 2023, Oroblù ha iniziato a lavorare su nuovi fissaggi per la calzetteria classica, volti a ridurre le fasi di lavorazione, l'utilizzo di energia e le emissioni di CO2. Il 2023 è stato ricco anche di iniziative di comunicazione, principalmente sulle piattaforme social ma che hanno avuto risonanza sia sulla stampa di settore e non, oltre che durante eventi live. Progetti volti a raccontare in modo consumer friendly i prodotti e progetti legati al mondo valoriale del brand come l'innovazione e la vicinanza al mondo femminile.
Sanpellegrino - Il 2023 ha visto il "Progetto Rosso" di Sanpellegrino prendere spazio nel mercato. Partito nel 2022 con lo studio di nuovi linguaggi di comunicazione sia visiva che testuale, la rinnovata collezione di calzetteria Sanpellegrino, ha saputo attirare i nuovi consumatori "Millennials" e "Generazione Z. Il 2023 ha visto anche un nuovo approccio del brand alla comunicazione grazie alla riapertura della pagina Instagram, una campagna influencer condotta in modo congiunto sia su Instagram che su Tik Tok e l'apertura del sito web completamente dedicato al brand.
Perofil - A livello di comunicazione è entrata nel vivo la campagna "Perofil Per Me". Damiano Carrara e Gian Luca Comandini hanno raccontato attraverso scatti e video pubblicati sui social il loro personale "per me" legato a Perofil.
Lepel - Lepel ha inaugurato il 2023 con una campagna influencer e un nuovo sito e-commerce.
Cagi - Nel 2023 il marchio ha avviato un nuovo percorso con la finalità di accorciare la distanza fra l'azienda e il consumatore utilizzando la distribuzione del dettaglio specializzato. Da un logo più grafico e pulito lo studio si è esteso ai pack, freschi e moderni. L'immagine in generale è diventata attuale e internazionale. La comunicazione si è adeguata con un restyling importante di Instagram seguito dall'apertura di un nuovo sito e-commerce completamente dedicato al brand. Hanno completato l'operazione una rete vendita dedicata al dettaglio per il quale sono state sviluppate collezioni esclusive come i pigiami moda e l'intimo Puro Modal in campagna vendite dal gennaio 2024.
Nel 2023, CSP ha continuato a progredire nella digitalizzazione, adottando nuove tecnologie in ambito di sicurezza informatica e introducendo il nuovo PLM (Product Lifecycle Management). per gestisce l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalla fase iniziale di ideazione fino al servizio e allo smaltimento, con l'obiettivo di completare l'implementazione entro il 2024.
CSP lavora sul segmento business secondo un approccio orientato alla User Experience. Un approccio totalmente digitalizzato, che consente di aumentare l'efficienza dei processi di vendita e riassortimento, raccogliendo e controllando le informazioni mediante un'unica piattaforma, tracciando le performance.
2.3 Governance
Organi societari
GRI Standard | 2-9 2-10 2-11 405-1 |
La struttura di corporate governance adottata da CSP è fondata sul modello organizzativo tradizionale e si compone quindi dei seguenti organi sociali:
l'Assemblea degli azionisti (competente a deliberare in ordine alle materie previste dalla legge e dallo Statuto sociale);
il Consiglio di Amministrazione (a cui è affidata la gestione della Società);
il Collegio Sindacale (a cui è affidata la funzione di vigilanza).
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
La revisione legale è affidata a PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il novennio 2018-2026. E' altresì stato nominato un Organismo di Vigilanza 231, che vigila sul corretto funzionamento del "Modello 231" e ne cura l'aggiornamento.
CSP ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance, adottato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana nel gennaio 2020 (disponibile sul sito web del Comitato per la Corporate Governance Codice - Borsa Italiana), nei termini indicati nella "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" relativa all'esercizio 2023.
Consiglio di Amministrazione
Come riportato dallo statuto di CSP, tutti gli amministratori sono nominati sulla base della valutazione di requisiti di professionalità, onorabilità e, ove richiesto, indipendenza. La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione avviene da parte dell'assemblea, sulla base di liste che possono essere presentate dagli azionisti, purché al momento della presentazione della lista, detengano - singolarmente o congiuntamente - un numero di Azioni almeno pari alla quota stabilita ai sensi delle applicabili disposizioni normative e regolamentari.
Consiglio di Amministrazione | |
Carlo Bertoni | Presidente, Amministratore Delegato (CEO) |
Mario Bertoni | Vice Presidente e Amministratore Delegato |
Giorgio Bardini | Consigliere non esecutivo |
Rossella Gualtierotti | Consigliere indipendente |
Beatrice Graziano | Consigliere indipendente |
I componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati in relazione alle loro competenze ed esperienze, adeguatamente diversificate dal punto di vista manageriale e professionale, nell'ottica di garantire un'adeguata complementarità delle stesse. Gli amministratori hanno inoltre un'approfondita conoscenza degli specifici mercati di riferimento della Società, contribuendo alla determinazione degli obiettivi strategici e assicurarne il raggiungimento.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Carlo Bertoni, ricopre anche la carica di Chief Executive Officer (CEO), e opera nel pieno rispetto delle procedure societarie e delle normative applicabili in materia di conflitto di interesse.
Si rinvia al sito web Corporate Governance di CSP per i profili, competenze specifiche dei componenti del Consiglio di Amministrazione e per le informazioni in merito ad altre cariche importanti ricoperte e impegni assunti da ciascun membro.
La Relazione di Corporate Governance è pubblicata sul sito web www.cspinternational.it nella sezione Investor Relation / Corporate Governance/Assemblea Azionisti 2024, viene redatta in ottemperanza agli obblighi normativi ai sensi dell'art. 123-bis del TUF e contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dalla Società. Riporta, inoltre, le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria.
Sono, inoltre, riportati i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei comitati interni al consiglio.
La nomina del Consiglio di Amministrazione avviene assicurando l'equilibrio tra il genere maschile ed il genere femminile nel rispetto della normativa - anche regolamentare - di volta in volta vigente in materia di equilibrio tra i generi.
CdA - Diversità di genere | Donne | Uomini | Totale | ||||
Nr | % | Nr | % | Nr | % | ||
2 | 40% | 3 | 60% | 5 | 100% | ||
CdA - Composizione per classi di età | Minori di 30 anni | Tra 30 e 50 anni | Maggiori di 50 anni | ||||
Nr | % | Nr | % | Nr | % | ||
- | - | 2 | 40% | 3 | 60% |
Con esclusione della qualifica di genere, il Consiglio di Amministrazione non comprende la partecipazione di gruppi sociali sottorappresentati, così come di specifici stakeholder.
Collegio Sindacale
L' attuale composizione del Collegio Sindacale è di seguito rappresentata:
Collegio Sindacale | |
Guido Tescaroli | Presidente |
Marta Maria Renoffio | Sindaco Effettivo |
Stefano Ruberti | Sindaco Effettivo |
Silvia Rodi | Sindaco Supplente |
Stefano Ficarelli | Sindaco Supplente |
Comitati
Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) e un Comitato per le Nomine e le Remunerazioni.
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è composto dai consiglieri indipendenti Dott.ssa Rossella Gualtierotti (Presidente) Dott.ssa Beatrice Graziano e dal consigliere non esecutivo, Signor Giorgio Bardini. Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è altresì l'organo competente in materia di sostenibilità per valutare il bilancio di sostenibilità contenente le informazioni di carattere non finanziario ai sensi della normativa applicabile Direttiva Europea 2014/95/EU.
Comitato Nomine e Remunerazioni - Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto, in ragione anche delle dimensioni della Società e del numero dei membri del Consiglio, di accorpare le competenze consultive relative alla nomina e alla remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione in un unico "Comitato per le Nomine e per le Remunerazioni. Il Comitato Nomine e Remunerazioni - nella propria funzione di Comitato per le Nomine - ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative alle nomine dei componenti dell'organo di amministrazione e dei suoi Comitati.
La governance societaria
GRI Standard | 2-12 2-13 2-14 2-15 2-16 2-17 2-18 2-19 2-20 2-21 |
Il ruolo del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione, è investito dei più ampi poteri per l'ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, con la facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per il raggiungimento dell'oggetto sociale. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di CSP riveste un ruolo centrale nella gestione della società e del Gruppo, assumendo come primaria responsabilità quella di determinare gli obiettivi strategici e di assicurarne il raggiungimento.
Nel corso del periodo di rendicontazione, al fine di rafforzare le conoscenze e competenze in materia di sviluppo sostenibile, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Carlo Bertoni ha svolto una formazione specifica in materia di sostenibilità e innovazione legata ai rischi energetici, monitoraggio e controllo della supply chain applicato al contesto e realtà di CSP International.
ll processo di delega e la struttura organizzativa
Di seguito la struttura organizzativa della capogruppo CSP International.
Il sistema di governance di CSP International, conforme al Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana, prevede che il Consiglio di Amministrazione deleghi parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato. Le tematiche di sostenibilità definite dal D.Lgs. 254/2016 sono gestite ad alto livello e centralmente dalle rispettive funzioni.
Governance della sostenibilità
Nell'ambito dei processi di governance della sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione supervisiona la DNF e approva i temi materiali risultanti dalle fasi di valutazione e prioritizzazione degli impatti.
La procedura di revisione e approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione è un processo strutturato e sistemico, poiché contribuisce a garantire che le decisioni strategiche siano basate su informazioni accurate e rilevanti per gli stakeholder. L'analisi di materialità, una volta completata e sottoposta ad una revisione preliminare da parte del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, viene presentata al Consiglio di Amministrazione che discute ed approva i risultati del processo di valutazione e prioritizzazione delle tematiche.
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, tra le altre funzioni, coadiuva il Consiglio di Amministrazione nel coordinamento degli aspetti operativi del processo di materialità, come il coinvolgimento degli stakeholder, l'integrazione delle valutazioni e l'identificazione dei temi, e in particolare: svolge funzioni di supporto e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di sostenibilità; esamina i contenuti del bilancio di sostenibilità rilevanti ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; esamina e valuta le politiche di sostenibilità volte ad assicurare la creazione di valore nel tempo per la generalità degli azionisti e per tutti gli altri stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile, nonché gli indirizzi, gli obiettivi, e i conseguenti processi, di sostenibilità e la rendicontazione di sostenibilità sottoposta annualmente al Consiglio di Amministrazione, ivi incluso, in particolare, il bilancio di sostenibilità.
Il Presidente del Comitato informa, alla prima riunione utile, il Consiglio di Amministrazione delle attività svolte.
Conflitti di interesse
I potenziali conflitti di interesse sono prevenuti e mitigati, oltre che dal corpo complessivo degli strumenti di governance e dalle relative politiche, mediante la procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23/06/2021, in vigore dal 1° luglio 2021, su proposta del Comitato Nomine e remunerazioni nella funzione di Comitato per la revisione della Procedura Operazioni Parti Correlate e con il parere favorevole del Collegio Sindacale in merito della conformità della Procedura ai principi indicati dal Regolamento Consob sulle operazioni con parti correlate, modificato con Delibera Consob n. 21.624 del 10 dicembre.
La procedura Operazioni parti correlate di CSP International disciplina le modalità di individuazione delle parti correlate, definendo modalità e tempistiche per la predisposizione e l'aggiornamento dell'elenco delle parti correlate e individuando le funzioni aziendali a ciò competenti; stabilisce le regole per l'individuazione delle operazioni con parti correlate in via preventiva rispetto alla loro conclusione; disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate da parte della Società, anche per il tramite di società controllate ai sensi dell'art. 93 del D. Lgs. n. 58/1998 ("TUF") o comunque sottoposte ad attività di direzione e coordinamento, al fine di assicurarne la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale; stabilisce le modalità e la tempistica per l'adempimento degli obblighi informativi nei confronti degli organi societari e nei confronti del mercato.
Il Consiglio non ha adottato ulteriori soluzioni operative idonee ad agevolare l'individuazione ed una adeguata gestione delle situazioni in cui un Amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, ritenendo sufficienti quelle previste dalla Procedura parti correlate della Società.
La Procedura OPC è disponibile alla consultazione sul sito di CSP International | Corporate Governance.
Processi di comunicazione
Nell'ambito delle proprie competenze, l'Amministratore Delegato riferisce tempestivamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato e il Consiglio di Amministrazione possano prendere le opportune iniziative. Nel corso del 2023, non sono pervenute segnalazioni al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.
Le politiche di remunerazione e la valutazione della performance del Consiglio di Amministrazione
Le politiche di remunerazione del Consiglio di Amministrazione sono presentate nella "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", predisposta ai sensi dei vigenti obblighi normativi e regolamentari.
Amministratori - La Politica di remunerazione adottata stabilisce, con riferimento alle componenti fisse e variabili della remunerazione che, di regola, la remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategiche dovrebbe essere costituita da una componente fissa e una componente variabile, quest'ultima legata al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, anche di natura non economica, che può consistere in una retribuzione in denaro (bonus o altri incentivi in denaro) o in una partecipazione agli utili d'esercizio. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione, nell'attuare la Politica di Remunerazione e le procedure in materia di remunerazione, può tener conto del fatto che alcuni Amministratori sono anche soci rilevanti della Società; pertanto, la loro remunerazione potrà anche prescindere dalla previsione di componenti variabili, visto il carattere intrinsecamente incentivante della posizione di Azionista di rilievo della Società. Nello specifico, in materia di componenti fisse e variabili della remunerazione, la Società distingue tra Amministratori Esecutivi ed Amministratori non Esecutivi. Attualmente non è prevista una componente di remunerazione di medio-lungo termine. Anche in assenza di una componete variabile, in considerazione del rapporto e del legame particolare e consolidato con la Società e il Gruppo CSP, per gli attuali Amministratori delegati non si ravvisano rischi di loro orientamenti sbilanciati sul breve periodo che possano mettere a rischio l'attenzione alla crescita e sostenibilità dei risultati nel medio lungo termine della Società.
Nel caso di nomina di un nuovo Amministratore delegato senza le caratteristiche particolari sopra richiamate, il rapporto tra componente fissa e variabile all'interno del pacchetto complessivo sarà strutturato in modo tale da focalizzarne l'attenzione sulla crescita e sostenibilità dei risultati nel medio termine, attenuando i rischi di orientamenti sbilanciati sul breve periodo.
Per ulteriori informazioni relativamente alla politica di remunerazione della Società, si rimanda alla sezione 1 della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e compensi corrisposti.
Amministratori Esecutivi - Con riferimento agli Amministratori Esecutivi, la remunerazione può essere composta: (i) da una componente fissa annuale deliberata dall'Assemblea al momento della nomina per l'intero triennio di durata del mandato, determinata in misura significativa e congruente con la posizione e l'impegno richiesti e, comunque, tale da essere sufficiente a remunerare la prestazione nel caso in cui la componente variabile non fosse erogata a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi eventualmente stabiliti; (ii) agli Amministratori Esecutivi, oltre alla retribuzione derivante dal compenso stabilito dall'Assemblea potrebbe essere riconosciuta una retribuzione per lavoro subordinato in ragione degli incarichi esecutivi svolti in seno alla Società; (iii) da una componente variabile correlata al raggiungimento degli obiettivi quantitativi (es. Ricavi netti, EBIT, EBITDA, Utile netto, contenimento delle componenti del capitale circolante, margini di contribuzione, contenimento dei costi di struttura, Indebitamento finanziario netto, ecc.) e qualitativi (obiettivi di performance, anche di natura non economica) individuati dal budget e correlati al Piano pluriennale approvato dalla Società, periodo ritenuto coerente con l'obiettivo di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo e con una corretta politica di gestione dei rischi.
Amministratori non Esecutivi - La remunerazione degli Amministratori non esecutivi e degli Amministratori Indipendenti è determinata in misura fissa, non essendo legata né ai risultati economici né ad obiettivi specifici, ed è commisurata alla competenza, alla professionalità, all'esperienza maturata e all'impegno richiesto, anche in relazione all'eventuale partecipazione ai comitati endoconsiliari. Il Consiglio di Amministrazione, successivo alla nomina dei consiglieri, provvede alla ripartizione dell'emolumento fisso tra gli Amministratori non esecutivi, differenziando, a seconda dei casi, gli importi, avuto riguardo alla loro partecipazione ai comitati endoconsiliari e alla funzione di presidenza eventualmente svolta in ciascun di essi. In dette ipotesi, l'emolumento è volto a remunerare le attività aggiuntive richieste dalla partecipazione ai citati Comitati endoconsiliari, che hanno ruoli particolarmente rilevanti nell'ambito della governance di una società quotata.
Rapporto di retribuzione totale annuale
Nel 2023, il rapporto tra la remunerazione (il complesso degli emolumenti corrisposti nel corso dell'anno, da gennaio a dicembre, tredicesima compresa: si considera, per principio, come dato retributivo riepilogativo l'imponibile contributivo di fine anno) della persona, in forza alla Capogruppo con un contratto di lavoro subordinato, che riceve la massima retribuzione, e la retribuzione mediana del resto dei dipendenti, risulta pari a 8,53. Se si confronta con i valori del precedente biennio, 10,06 nel 2021 e 9,45 del 2022, si rileva un lieve riduzione del gap retributivo.
Non vi sono stati aumenti retributivi dal 2021 al 2023 in capo alla persona che riceve la massima retribuzione, mentre vi sono stati aumenti dell'elemento retributivo nazionale (minimo contrattuale), cui potranno seguire altri aumenti (previsti nel 2024) in occasione dei prossimi rinnovi contrattuali, per i dipendenti con qualifiche di operai, intermedi/impiegati e quadri secondo le previsioni del CCNL applicato.
Le retribuzioni vengono corrisposte rispettando i livelli contrattuali previsti dalle rispettive contrattazioni collettive (CCNL Tessile Abbigliamento Moda e CCNL Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi), le responsabilità relative alla posizione ricoperta e l'esperienza maturata.
Si rileva che la suddetta retribuzione massima, riconosciuta al dipendente che oltre al ruolo dirigenziale ricopre anche un incarico esecutivo apicale in seno alla Società, è prossima alla retribuzione base annua lorda (v. 9° decile) ed alla retribuzione totale annua lorda (v. 3° quartile) prevista per la figura di direttore generale di grande azienda, come documentato dall'indagine sulle retribuzioni riferite alla principali posizioni organizzative presenti sul mercato nazionale condotta da Odm Hr Consulting nel 2021.
2.4 Strategia - impegni - politiche
Il settore - Sostenibilità e strategia UE
GRI Standard | 2-6 |
La EU strategy for sustainable and circular textiles: l'impegno per prodotti più sostenibili e durevoli
Gli impatti ambientali del settore tessile sono rilevanti, e interessano gli ambiti più critici a livello globale. La moda è infatti responsabile di una percentuale compresa tra il 3 e l'8% delle emissioni totali di gas serra a livello globale, oltre che del 20% dell'inquinamento legato alla generazione dei reflui industriali.
Ai consumi di energia e acqua va aggiunto quello dei materiali, con l'abbigliamento che consuma il 60% delle materie prime (sia naturali che sintetiche) che interessano il tessile. La produzione di capi d'abbigliamento di ogni genere è raddoppiata a partire dal 2000 a seguito della crescita demografica mondiale e continuerà a salire in raccordo a quest'ultima. Si stimano fino a 5,2 milioni di tonnellate all'anno di rifiuti tessili in Europa, questo risulta equivalente a circa 26 miliardi di capi di abbigliamento, con la previsione di crescita dal 20 % fino al 2030. Le fibre sintetiche tipiche del fast fashion come il poliestere costituiscono più del 60% dei rifiuti tessili.
La criticità del settore ha portato la Commissione Europea alla definizione della EU strategy for sustainable and circular textiles (marzo 2022). Nell'Unione europea il consumo di prodotti tessili, per la maggior parte importati, rappresenta attualmente in media il quarto maggiore impatto negativo sull'ambiente e sui cambiamenti climatici e il terzo per quanto riguarda l'uso dell'acqua e del suolo dalla prospettiva globale del ciclo di vita.
Tra le azioni previste dalla strategia:
L'elaborazione di specifiche vincolanti di progettazione ecocompatibile per incrementare le prestazioni dei tessili in termini di durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, riciclabilità a ciclo chiuso e contenuto obbligatorio di fibre riciclate;
L'obbligo di trasparenza che imporrà alle grandi imprese di rendere pubblico il numero di prodotti che buttano e distruggono, e il loro ulteriore trattamento ai fini della preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, incenerimento o collocamento in discarica;
Il riesame del regolamento relativo all'etichettatura dei prodotti tessili, secondo il quale i tessili venduti sul mercato dell'UE dovranno recare un'etichetta che descriva chiaramente la composizione fibrosa;
Porre fine alla sovrapproduzione e al consumo eccessivo di capi di abbigliamento;
Il supporto ai processi di riutilizzo e riparazione su scala industriale.
Questa strategia prevede che entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercato dell'UE saranno durevoli e riciclabili, in larga misura costituiti da fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell'ambiente. I consumatori dovranno avere a disposizione prodotti tessili di elevata qualità a prezzi accessibili, in contrasto al fast fahion.
La sostenibilità si conferma dunque driver strategico del settore tessile, con particolare attenzione rivolta a risparmio di materia prima e alla longevità dei prodotti immessi nel mercato, anche per ragioni di rafforzamento del rapporto con il cliente finale.
CSP L'impegno per la sostenibilità
GRI Standard | 2-6 2-23 2-25 |
CSP ha deciso di integrare la sostenibilità in tutti gli ambiti aziendali. Un percorso che porta avanti con coerenza e rispetto da tempo. L'approccio alla sostenibilità è stato sviluppato da CSP integrandolo nel metodo di lavoro, attraverso la selezione di materie prime, garantendone il percorso di tracciabilità. Queste attività sono state inquadrate in un contesto più ampio, secondo una strategia fondata in primo luogo su etica e responsabilità del fare impresa.
Scenario e prospettive
In un contesto di mercato difficile e competitivo, CSP continua il suo sforzo di innovazione e di concentrazione sul core business, cercando di ottimizzare la struttura dei costi attraverso la costante ricerca di miglioramenti di efficienza e razionalizzazione dei processi.
Il piano industriale di CSP International 2023-2027 (di seguito anche semplicemente il "Piano"). Prevede, il progressivo recupero di redditività del Gruppo, basato su azioni di razionalizzazione dei costi, efficientamento dell'offerta di prodotto e miglioramento della redditività legata alla digitalizzazione dei processi. Le risorse si concentreranno sui marchi propri, sugli investimenti in ricerca e sviluppo con focus sulla sostenibilità e sulla razionalizzazione delle collezioni.
Obiettivi strategici e sostenibilità
Prosecuzione del processo di efficientamento e risparmio energetico, per ridurre i costi operativi e ottenere un miglioramento delle performance produttive;
Accelerazione del processo di digitalizzazione (digital transformation), in modo da affrancarsi dall'utilizzo di materiali non indispensabili, alleggerendo i cataloghi e le fasi di presentazione dei prodotti. Fondamentale anche lo sviluppo di canali diretti con i consumatori sulle piattaforme web e social attraverso investimenti che interessano in particolare le aree e-commerce, B2B e CRM (Customer Relationship Management);
Concentrazione sui marchi propri e sugli investimenti in ricerca e sviluppo, con focus sulla sostenibilità ambientale, ma anche sull'inclusività e la soddisfazione di tutte le categorie di clienti, nonché la razionalizzazione delle collezioni.
Nell'ambito del Piano quinquennale 2024-2028, le strategie di sviluppo sono supportate da un programma complessivo di investimenti di circa Euro 10 milioni (al netto degli investimenti IFRS16), dedicati principalmente ai seguenti progetti: (i) rinnovo e/o mantenimento dell'infrastruttura industriale, tecnologica e logistica, (ii) trasformazione digitale.
CSP ha definito una strategia per coniugare le politiche industriali e commerciali con quelle di sostenibilità. Tale strategia. Che integra la sostenibilità nel modello di business e nel ciclo produttivo di CSP è fondata sui seguenti tre pilastri:
Tutela delle risorse, attraverso la selezione di materie prime certificate, riciclate e riciclabili. L'obiettivo di CSP è quello di diventare più indipendente da materie prime non rinnovabili, oltre a offrire prodotti durevoli nel tempo e confezionati in soluzioni di packaging sostenibile.
Processi di produzione a ridotto impatto ambientale, attraverso l'installazione di macchinari e sistemi ad alta efficienza energetica, la riduzione dei consumi e l'utilizzo di energia da fonti pulite.
Trasparenza e tracciabilità di tutta la catena del valore attraverso il progetto Made in CSP, un percorso che pone l'attenzione sui criteri di selezione delle forniture e sulla determinzione degli impatti lungo l'intero ciclo di vita del prodotto, mantenendo la vocazione a produrre il più vicino possibile al luogo della vendita.
Lo sviluppo delle collezioni sarà orientato a soddisfare le funzioni d'uso del consumatore finale, con un approccio distributivo che, grazie alla trasformazione digitale, sarà finalizzato al miglioramento dell'esperienza di acquisto del cliente, sia esso un rivenditore o il consumatore finale, il tutto supportato da una comunicazione marketing orientata ai nuovi canali social.
CSP ritiene di fondamentale importanza mantenere efficace un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza, finalizzato ad assicurare il miglioramento continuo dei processi, delle prestazioni ambientali e della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, la prevenzione dell'inquinamento ambientale, degli infortuni e delle malattie professionali, nonché il soddisfacimento delle aspettative di tutte le parti interessate.
Le azioni strategiche a breve e medio termine del Gruppo sono focalizzate su incisive azioni di razionalizzazione dei costi, con particolare focus sul rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, sia nell'ottica di un più efficace rapporto con la clientela, sia con riferimento all'efficientamento dell'organizzazione aziendale e alla razionalizzazione delle linee di business. CSP ha già intrapreso (dal 2020) un processo di trasformazione digitale che copre tutti gli ambiti della catena del valore del Gruppo, con particolare focus sulle aree e-commerce, CRM (Customer Relationship Management) e automazione dei processi di vendita, grazie anche alla realizzazione di una piattaforma dedicata B2B (Business to Business) per lo sviluppo delle vendite dirette ai rivenditori specializzati.
Sono stati inoltre realizzati e pianificati per il futuro importanti progetti per la digitalizzazione dei diversi processi aziendali, finalizzati a migliorarne l'efficienza e, più in generale, le performance, vista l'assoluta rilevanza, ai fini dell'attuazione delle strategie industriali del Gruppo, del completamento del processo di digitalizzazione delle attività e, in particolare, dell'e-commerce.
L'impegno per gli SDGs - Obiettivi di sviluppo sostenibile
L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli SDGs - Sustainable Development Goals che ne sono parte integrante, sono riconosciuti come la roadmap della sostenibilità anche per le imprese, strumento che continua a guidare la trasformazione dei bisogni globali in opportunità di business, per la creazione di Valore condiviso (Shared Value) e quindi impatti positivi non soltanto economici, ma anche ambientali e sociali.
CSP International ha maturato la consapevolezza della propria responsabilità e ruolo rispetto al raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Agenda 2030 della Nazioni Unite. Secondo tale prospettiva, sono stati identificarti alcuni SDGs e relativi target coerenti con il modello di business e la strategia di CSP. Si rimanda al Capitolo 2.7 I temi materiali/Temi materiali – Obiettivi ed azioni per la declinazione degli obiettivi identificati per il 2023.
Gli impegni collegati agli obiettivi evidenziati sono stati ridefiniti, quale parte del Piano industriale aggiornato di CSP. Non sono direttamente riportati i due SDGs che riguardano in maniera diretta gli ambiti chiave della biodiversità. Tali obiettivi hanno natura trasversale rispetto al settore ed al ruolo di CSP e sono collegati in modo diretto all'utilizzo delle risorse naturali e alla gestione dei materiali (dagli imballi alla carta).
La condotta responsabile del business
GRI Standard | 2-23 2-24 2-25 2-26 |
Principi etici e modello di controllo
Il sistema di controllo interno, che coinvolge tutte le funzioni aziendali, contribuisce a garantire l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti e la salvaguardia del patrimonio sociale. I responsabili delle aree operative sono preposti al controllo interno. Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità ultima del sistema di controllo interno in termini di indirizzo, guida e supervisione. Tale organo ne valuta periodicamente l'adeguatezza e l'efficacia rispetto alle caratteristiche dell'impresa, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati, misurati, gestiti e monitorati in maniera adeguata. Il Chief Executive Officer (CEO), Sig. Carlo Bertoni, è l'amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Al fine di incrementare l'efficienza e l'efficacia dei lavori e di creare un organismo a supporto delle proprie funzioni, il Consiglio di Amministrazione ha costituito, in seno all'organo di gestione, un apposito Comitato per il controllo interno, meglio denominato "Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità". Tra le diverse funzioni attribuite a tale comitato si evidenziano il supporto e l'assistenza al Consiglio di Amministrazione in materia di sistema di controllo interno e di identificazione e gestione dei rischi aziendali, la funzione di esprimere pareri su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali e l'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine, nonché il monitoraggio dell'integrazione dei temi di sostenibilità nel sistema di controllo interno.
Il Consiglio non ha nominato un responsabile della funzione di internal audit, in quanto l'attuale sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è ritenuto adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio.
Modello di organizzazione, gestione e controllo D.Lgs. 231
La Capogruppo ha adottato un "Modello di organizzazione, gestione e controllo" ai sensi del D.Lgs. 231/01, normativa che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano la responsabilità amministrativa degli enti. Il Modello tiene conto, in particolare, delle caratteristiche strutturali ed organizzative di CSP e viene periodicamente aggiornato. Come previsto dalla normativa in materia, è stato costituito un idoneo Organismo di Vigilanza, preposto a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello ed a curarne l'aggiornamento.
Gli elementi fondamentali sviluppati nella definizione del Modello ex D.lgs. 231/01del Modello sono di seguito riportati:
identificazione dei principi etici e delle regole comportamentali per la prevenzione di condotte che possano integrare le fattispecie di reato previste dal D.lgs. 231/01;
mappatura delle attività cosiddette "sensibili", con esempi di possibili modalità di realizzazione dei reati e dei processi strumentali nel cui ambito, in linea di principio, potrebbero verificarsi le condizioni e/o i mezzi per la commissione dei reati ricompresi nel Decreto;
previsione di specifici protocolli a presidio dei processi strumentali ritenuti esposti al rischio potenziale di commissione di reati;
istituzione di un Organismo di Vigilanza, con attribuzione di specifici compiti di vigilanza sull'efficace attuazione ed effettiva applicazione del Modello, quali:
vigilare sulla diffusione all'interno della Società della conoscenza, della comprensione e dell'osservanza del Modello;
vigilare sull'osservanza del Modello da parte dei Destinatari;
vigilare sulla validità ed adeguatezza del Modello, con particolare riferimento all'effettivacapacità del Modello di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto;
vigilare sull'attuazione e sull'osservanza del Modello nell'ambito delle aree di attività potenzialmente a rischio di reato;
segnalare alla Società l'opportunità di aggiornare il Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative.
definizione di un sistema sanzionatorio idoneo a garantire l'efficace attuazione del Modello, contenente le disposizioni disciplinari applicabili in caso di mancato rispetto delle misure indicate nel Modello medesimo e nel Codice Etico;
sviluppo di un'attività di informazione, sensibilizzazione e divulgazione ai destinatari del Modello;
adeguamento delle modalità per l'adozione e l'effettiva applicazione del Modello nonché per le necessarie modifiche o integrazioni dello stesso (aggiornamento del Modello).
Il 'Codice Etico' ed il 'Modello di organizzazione, gestione e controllo' sono disponibili sul sito della Società all'indirizzo www.cspinternational.it nella sezione Investor Relations/Corporate Governance.
Codice Etico
Nel 2023, CSP ha aggiornato il proprio Codice Etico che formalizza ed enuncia in modo chiaro e trasparente l'insieme dei principi e dei valori etici ai quali CSP si attiene nello svolgimento delle proprie attività, e dei quali pretende la più rigorosa osservanza da parte di tutti i soggetti presenti in azienda e, più in generale, di tutti coloro che cooperano e collaborano con essa per il perseguimento della sua missione aziendale. Il Codice Etico costituisce inoltre parte integrante del Modello Organizzativo e di Gestione D Lgs 231/2001. CSP è determinata ad assicurare la massima correttezza nella conduzione dei propri affari e delle relative attività aziendali, anche a tutela della propria immagine e reputazione.
CSP impronta sui principi del Codice Etico tutte le azioni, operazioni, rapporti e transazioni poste in essere nella gestione delle diverse attività sociali. Il Codice Etico vincola coloro che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione, ovvero esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo di CSP, o che cooperano e collaborano con essa, a qualunque titolo, nel perseguimento degli obiettivi di business della stessa, tutti i dipendenti senza eccezione alcuna, i collaboratori e chiunque intrattenga con CSP rapporti di affari (i 'Destinatari').
In particolare, gli Amministratori di CSP sono tenuti ad ispirarsi ai principi del Codice Etico, nel fissare gli obiettivi dell'impresa, nel proporre gli investimenti e realizzare i progetti, ed in qualsiasi decisione o azione relativa alla gestione di CSP.
Per il raggiungimento dei propri obiettivi, CSP si conforma ai seguenti principi:
CSP si impegna a curare, attraverso l'esposizione in bacheche accessibili a tutto il personale e pubblicazione sul sito internet della Società, la massima diffusione del Codice Etico e a prevedere ed irrogare, con coerenza, imparzialità ed uniformità, sanzioni proporzionate alle violazioni che dovessero verificarsi, e in ogni caso conformi alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro.
Whistleblowing
Il 10 marzo 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali, la cd. Direttiva Whistleblowing. Il decreto è entrato in vigore il 15 luglio 2023 e CSP International ha adempiuto ai nuovi obblighi secondo le tempistiche indicate dalla normativa.
Nell'ambito delle previsioni normative, CSP International ha adottato una policy in materia whistleblowing (disponibile sul sito web Investor Relations| Corporate Governance), e ha istituito un canale di segnalazione per permettere al whistleblower di effettuare segnalazioni di condotte illecite rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001, illeciti che rientrano nell'ambito di applicazione degli atti dell'Unione Europea o nazionali relativi ai settori individuati dal D. Lgs. 24/2023 o violazioni delle procedure aziendali. CSP International ha quindi predisposto una piattaforma dedicata, a disposizione degli stakeholder interni ed esterni, per l'invio di tali segnalazioni (https://cspinternational.segnalazioni.net), idonea a garantire la riservatezza del segnalante.
Le attività di verifica di una segnalazione sono di competenza, fatte salve eventuali specifiche leggi in materia, dell'OdV, al quale è demandata un'indagine tempestiva e accurata nel rispetto dei principi di imparzialità, equità e riservatezza nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. L'OdV riferisce periodicamente sulle tipologie di segnalazioni ricevute e sull'esito delle attività di indagine al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità di CSP.
Alla data di pubblicazione del presente documento non sono state ricevute segnalazioni tramite tale canale.
CSP International con l'obiettivo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dell'importanza dei sistemi di whistleblowing, si impegna a comunicare a tutti i dipendenti tale procedura attraverso adeguati strumenti di sensibilizzazione nel proprio portale e l'affissione presso le bacheche aziendali.
Rating di legalità
Il Rating di Legalità è uno strumento introdotto dall'Autorità Garante della Concorrenze e del Mercato, volto alla promozione e all'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale. L'ottenimento di un adeguato rating è importante anche ai fini dell'accesso al credito. L'azienda viene valutata in base al rispetto delle norme vigenti e, più in generale, al grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business, tramite l'assegnazione di un riconoscimento misurato in "stelle". CSP, solo in riferimento alla capogruppo, in agosto 2023 ha ottenuto il rinnovo del rating, con una valutazione di 3 stelle, il punteggio massimo. Inoltre, nel 2024 CSP International ha ottenuto il "Legalità e Profitto Award", il premio organizzato da Economy in collaborazione con Nsa e Rsm, riservato al mondo delle piccole e media imprese più redditizie ed economicamente solide tra quelle che hanno ottenuto il rating di legalità.
Diritti umani
Per quanto si riferisce in particolare la tematica dei diritti umani, la stessa è essenzialmente parte integrante dei processi legati alla catena di fornitura e relative potenziali problematiche. Si veda al riguardo quanto specificato nel paragrafo del presente documento dedicato all'analisi delle relazione con i fornitori (La responsabilità della catena di fornitura).
Il principio di precauzione
Introdotto nel 1992 in occasione della Conferenza sullo Sviluppo e sull'Ambiente delle Nazioni Unite (United Nations Principle 15 of The Rio Declaration on Environment and Development) nell'ambito della salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e recepito ed utilizzato ai diversi livelli governativi e nella prassi agli ambiti inerenti alla tutela e la salute dei consumatori, il principio afferma che "al fine di proteggere l'ambiente, l'approccio precauzionale deve essere ampiamente applicato dagli Stati in base alle loro capacità. In caso di minacce di danni gravi o irreversibili, la mancanza di piena certezza scientifica non deve essere utilizzata come motivo per rinviare misure efficaci in termini di costi per prevenire il degrado ambientale".
L'applicazione di tale principio comporta, quale parte integrante della strategia di gestione del rischio, una preventiva valutazione dei potenziali effetti negativi di natura ambientale e sociale che potrebbero derivare dalla presa di decisioni e/o di scelte strategiche inerenti prodotti e processi. Qualora venga identificata l'esistenza di un rischio di danno grave o irreversibile, si deve valutare l'adozione di misure adeguate ed efficaci, anche in rapporto ai benefici e costi, dirette a prevenire e/o mitigare gli impatti negativi.
Come indicato nella Politica per l'ambiente e la sicurezza, CSP adotta un approccio preventivo alla gestione delle problematiche relative all'ambiente ed alla sicurezza, in particolare per quanto si riferisce al processo produttivo ed allo sviluppo di nuove linee di prodotti.
Il sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza
CSP (per le società aventi sede in Italia) si è dotata di un sistema di gestione secondo gli standard internazionali, che consente un monitoraggio continuo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi. Per CSP Paris, la sicurezza sul lavoro è trattata nell'ambito della commissione CSSCT (dipendenti eletti, direzione aziendale e servizi sanitari statali). Per quanto riguarda il trattamento delle acque, il sistema è controllato con regolarità dall'agenzia statale Dreal.
CSP è consapevole delle sfide e delle opportunità che il mercato impone e della necessità di fare scelte in linea con i principi di sviluppo sostenibile e tutela della sicurezza dei propri collaboratori. Ritiene pertanto di fondamentale importanza mantenere efficace un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza, che permetta di armonizzare e tenere sotto controllo i propri processi e la raccolta delle informazioni da essi derivanti.
Il sistema di gestione integrato è finalizzato ad assicurare il miglioramento continuo dei processi, delle prestazioni ambientali e della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, la prevenzione dell'inquinamento ambientale, degli infortuni e delle malattie professionali, nonché il soddisfacimento delle aspettative di tutte le parti interessate.
La Capogruppo ha quindi implementato, nel corso dell'anno 2014, un Sistema di Gestione Integrato per l'Ambiente e la Sicurezza dei lavoratori, in grado di:
consentire un completo monitoraggio degli aspetti ambientali più significativi, stabilire obiettivi di miglioramento nonché verificarne il raggiungimento;
applicare, in modo più efficace ed efficiente, le prescrizioni previste dal D.Lgs. 81/08 e dall'altra normativa cogente in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori, puntando contestualmente ad un miglioramento continuo dei processi e dei risultati in tale ambito.
I punti chiave del sistema integrato
Ambiente - ISO 14001:2015 Certificazione Ambientale. La certificazione di sistema ISO 14001 si pone l'obiettivo di accrescere la fiducia di tutte le parti interessate, garantendo l'esistenza di un sistema di gestione ambientale idoneo alla natura delle proprie attività, prodotti e servizi.
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - ISO 45001:2018 Certificazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro. Tale certificazione attesta che l'azienda utilizza un sistema di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro efficiente, ed è quindi un'azienda affidabile.
Considerato che ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018 hanno la medesima struttura, modellata su quella stabilita da norme di livello più alto (high level structure), i due sistemi di gestione sono perfettamente integrati in un unico sistema. Il sistema di gestione e le sue prestazioni sono costantemente monitorati tramite audit interni ed audit esterni condotti da terze parti.
Nel triennio 2021-2023 sono state eseguite la manutenzione, il miglioramento e le attività di auditing di parte terza finalizzate alla sorveglianza delle certificazioni ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018 . Nel 2024 è programmato un audit per il rinnovo triennale di tali certificazioni.
Politica per l'ambiente e la sicurezza
L'adozione di una politica in materia ambientale, i sistemi di gestione e, in particolare, la certificazione secondo lo Standard ambientale ISO 14001:2015 da parte di CSP (per la produzione italiana) trova la propria logica, oltre che nel rafforzamento della fiducia degli Staleholdeer, nei seguenti elementi:
richieste di una clientela matura, consapevole ed attenta, nelle proprie scelte, anche agli aspetti ambientali e sociali;
ottimizzare i consumi delle risorse (materie prime);
rispetto delle norme e regolamenti ('Compliance') in ambito ambientale.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta elaborata nella riunione di riesame della Direzione, stabilisce degli obiettivi nel breve e nel medio termine che vengono resi noti e condivisi a tutti i livelli dell'organizzazione.
La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza e gli obiettivi ad essa collegati vengono riesaminati periodicamente da parte del Consiglio di Amministrazione di CSP International in concomitanza con la riunione di riesame della Direzione (data ultimo riesame: 27/05/2022).
Le principali linee d'azione che CSP intende seguire in tema di tutela dell'ambiente e della sicurezza e salute sul lavoro, così come evidenziate nella politica per l'ambiente e la sicurezza, sono:
adozione da parte dell'organizzazione di regole e procedure, aggiuntive rispetto alle mere prescrizioni legali, che abbiano ad oggetto i propri aspetti ambientali ed i propri rischi per la salute e sicurezza;
monitoraggio del consumo di risorse, di energia, della quantità di rifiuti prodotti e miglioramento della relativa gestione;
monitoraggio dell'andamento degli infortuni, dei quasi infortuni, delle malattie professionali e miglioramento della gestione;
monitoraggio e sensibilizzazione della catena di fornitura;
adozione di tutte le misure necessarie per limitare il verificarsi di condizioni di emergenza e gli eventuali impatti conseguenti;
adozione di misure tese a eliminare, ove possibile, i pericoli e a ridurre i rischi per la salute e sicurezza;
adozione di misure tese a migliorare la sostenibilità ambientale dei processi;
valutazione degli impatti sull'ambiente e sulla salute e sicurezza associati alla catena di fornitura;
ideazione, realizzazione e offerta di prodotti sostenibili, considerando anche gli impatti ambientali indiretti;
promozione nei confronti delle parti interessate delle azioni che l'organizzazione intraprende e dei risultati che essa consegue nell'ambito della sostenibilità ambientale e della promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per garantire il rispetto di tali principi CSP:
adotta un approccio preventivo alla gestione delle problematiche relative all'ambiente ed alla sicurezza;
riesamina periodicamente l'efficacia del sistema di gestione adottato attraverso la verifica del raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi fissati allo scopo;
promuove nel personale la conoscenza degli obiettivi, la consapevolezza dei risultati a cui tendere, l'accettazione delle responsabilità, le motivazioni e l'impegno individuale nella realizzazione del sistema; favorisce la partecipazione e la consultazione a tutti i livelli;
comunica a tutte le parti interessate e a chi ne faccia richiesta la propria politica per l'ambiente e la salute e sicurezza;
impegna le risorse umane e finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi e all'attuazione dei programmi di miglioramento.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta elaborata nella riunione di riesame della Direzione, stabilisce degli obiettivi nel breve e nel medio termine, che vengono resi noti e condivisi a tutti i livelli dell'organizzazione.
Compliance [Ambientale - Sociale - Economica]
GRI Standard | 2-23 2-24 2-25 2-26 |
Il modello di governance di CSP, ivi incluso il Modello Organizzativo ex D.Lgs.231 ed il Codice Etico definiscono i parametri di riferimento del Gruppo in materia di rapporti con il quadro normativo internazionale. Si rinvia al capitolo dove vengono analizzate le relazioni con la clientela per gli aspetti di compliance normativa più strettamente legati ai prodotti, alle politiche commerciali e di marketing.
Il rispetto delle norme
Nel corso del 2023, così come nei due precedenti esercizi, non si sono verificate situazioni che abbiano dato origine a sanzioni e/o contenziosi significativi per non conformità a leggi, normative, regolamenti in materia ambientale. Le legislazioni ambientali nazionali e locali sono particolarmente attente al processo produttivo dei reparti tintoria delle unità produttive di CSP (Ceresara e Le Vigan). Gli impianti richiedono autorizzazioni ed un processo costante di monitoraggio di diversi parametri, tra cui la concentrazione di cromo, utilizzato nei coloranti (soprattutto nel colore nero), per fissare i pigmenti di colore. L'evoluzione normativa prevede una progressiva riduzione delle soglie e/o dei limiti, rispetto alle quali CSP dovrà essere pienamente conforme.
Alla data del presente documento non sussistono casi di violazioni di leggi e/o regolamenti relativi a disposizioni di carattere sociale ed economico. Nessuna sanzione avente tale natura è stata ricevuta nel 2023 e non si segnalano procedimenti di rilievo al riguardo.
Adesioni a iniziative esterne e Membership
GRI Standard | 2-28 |
Associazioni - Membership
CSP, tramite la divisione Perofil, aderisce a Confindustria Bergamo. CSP è inoltre associata alle seguenti organizzazioni:
Centro Servizi Impresa di Castel Goffredo (Mantova) / Centro Servizi Calze. Il Centro è nato come azienda di servizi alle imprese nell'ultimo decennio del 1900 in risposta ai bisogni del distretto della calzetteria femminile di Castel Goffredo;
Mantova Export, fondata nel 1974 su iniziativa di un gruppo d'imprese e delle principali associazioni e banche mantovane. Mantova Export conta circa 220 aziende associate e si occupa prevalentemente della fornitura di servizi qualificati nel campo dell'import-export
CSP Paris Fashion Group ha riottenuto nel mese di novembre 2023 il rinnovo della certificazione PME+. Questa iniziativa della FEEF, che raccoglie le imprese di medie dimensioni francesi impegnate nella sostenibilità e, in particolare quelle che praticano politiche adeguate in materia di gestione del personale, tutela dell'occupazione e solidarietà nella loro regione, protezione dell'ambiente, qualità, salute e sicurezza dei prodotti per i consumatori. Il rilascio della certificazione (con un punteggio 85%) avviene a seguito di un audit ECOCERT Environment sulla base della norma ISO26000 in materia di responsabilità sociale d'impresa.
La controllata francese CSP Paris Fashion Group aderisce a Medef (Mouvement des entreprises de France), la più significativa associazione delle imprese in Francia e alla FEEF (Fédération des Entreprises et Entrepreneurs de France), fondata nel 1995, che raccoglie le imprese francesi operanti sul territorio.
Gli stakeholder: ruolo ed engagement
GRI Standard | 2-29 |
Gli stakeholder sono definiti come individui o gruppi che hanno interessi, aspettative nei confronti di un'impresa o che potrebbero essere influenzati positivamente o negativamente dalle attività dell'impresa. Un interesse (che può essere inteso anche come partecipazione) è qualcosa di valore per un individuo o un gruppo.
Non tutti gli interessi hanno la stessa importanza e non devono tutti essere trattati allo stesso modo. I diritti umani necessitano di un'attenzione particolare in quanto rappresentano i diritti di tutte le persone in base alle leggi internazionali. Gli impatti più gravi che un'azienda può produrre sulle persone sono quelli che incidono negativamente sui diritti umani.
Gli stakeholder potrebbero non avere sempre una relazione diretta con l'impresa (quali i lavoratori nella catena di fornitura dell'impresa) o vivere a distanza (si pensi ai clienti finali dei beni prodotti).
Le imprese creano, sviluppano e mantengono nel tempo relazioni con i propri stakeholder, con strumenti e sistemi che hanno l'obiettivo di rafforzare le relazioni e, di conseguenza, migliorare la posizione competitiva e la capacità di generare e distribuire valore, nel tempo.
L'obiettivo di CSP è quello di sviluppare e mantenere nel tempo un quadro di relazioni che sia efficace e duraturo. Secondo tale prospettiva, il coinvolgimento ed il confronto con gli stakeholder (stakeholder engagement) consente non soltanto di comprendere le esigenze, aspettative e valutazioni, ma favorisce le condizioni che consentono una risposta, tale da poter essere tradotta in obiettivi ed azioni di business, che tengano conto dei cambiamenti in atto, dei rischi e delle opportunità. Il sistema di relazioni di CSP con i propri stakeholder si basa su strumenti differenziati per le diverse categorie di stakeholder, che tengono conto della diversa natura delle relazioni ed interconnessioni.
Gli stakeholder sono stati individuati tenendo conto del settore di appartenenza di CSP, del modello di business e del sistema di relazioni esistente. Nel processo di individuazione delle tematiche materiali di CSP, sono stati presi in considerazione gli interessi degli stakeholder che sono o potrebbero essere influenzati negativamente dalle attività dell'organizzazione.
Il sistema di strumenti attraverso il quale CSP gestisce le relazioni con i propri stakeholder è di seguito rappresentato. Le attività di engagement degli stakeholder sono differenziate in relazione alle diverse categorie di stakeholder. Si veda in particolare la successiva tabella con elenco delle specifiche attività.
Stakeholder CSP | Attività di engagement Progetti - Iniziative - Relazioni |
Azionisti | Assemblea dei Soci - Consiglio di Amministrazione |
Banche, finanziatori e Investitori | Assemblea azionisti - Attività di Investor relations - Sito internet /sezione dedicata - Incontri periodici |
Dipendenti | Dialogo con la Direzione Risorse umane - Incontri informali e eventi istituzionali - Intranet aziendale - Survey periodica su analisi rilevanza temi materiali - Piani ed eventi di formazione - Strumenti ed iniziative di welfare aziendale - Newsletter interna - Piano di comunicazione - Questionario analisi di materialità |
Organizzazioni Sindacali - Rappresentanze lavoratori | Incontri di confronto con le rappresentanze sindacali - Incontri di consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza |
Fornitori (Fornitori prodotti e servizi - façonnisti, partner ed agenti commerciali) | Incontri per definizione e condivisione di standard - Incontri commerciali e visite in azienda (compresi rivenditori e collaboratori della rete commerciale) - Partnership su progetti (prodotti e innovazione) - Invio per condivisione e sottoscrizione Codice Etico - Questionario fornitori ESG |
Clienti (Clienti diretti e clienti finali) | Incontri commerciali e visite in azienda Interazione con personale di vendita negozi e store digitali - Ufficio customer service - Sito web istituzionale, social media, e-mail, posta - Newsletter informative - Questionario analisi di materialità |
Pubblica Amministrazione (Enti pubblici nazionali e locali - Istituzioni - Enti di controllo) | Incontri / invio e scambio comunicazioni per adempimenti o richieste specifiche di incontri con rappresentanti istituzioni locali. Enti pubblici nazionali e locali / Autorità nazionali / locali - Enti di controllo e regolatori |
Comunità e territorio | Incontri con rappresentanti comunità locali - Visite in azienda |
Media | Interviste - Conferenze stampa - Eventi - Sito web istituzionale - Social media - LinkedIn -Pubblicazioni |
2.5 Impatti e temi materiali
GRI Standard | 3-1 |
Il presente documento è redatto adottando i GRI Standards quale standard di rendicontazione. Secondo i GRI Standard, gli impatti si riferiscono agli effetti che un'impresa ha o potrebbe avere a livello economico, ambientale e sociale, inclusi quelli sui diritti umani, quale conseguenza delle proprie attività o delle relazioni di business e commerciali. Gli impatti possono essere effettivi o potenziali, negativi o positivi, di breve o di lungo termine, intenzionali o non intenzionali, reversibili o irreversibili, e rappresentano il contributo positivo o negativo dell'organizzazione allo sviluppo sostenibile.
Gli impatti, secondo la loro diversa natura (economici, ambientali e sociali) sono correlati tra loro e indicano il contributo dell'impresa, negativo o positivo, allo sviluppo sostenibile. Gli impatti più significativi, come identificati secondo l'approccio descritto nei successivi paragrafi, rappresentano i temi materiali (Material Topic).
Gli impatti delle attività e dei rapporti di business di un'impresa sull'economia, sull'ambiente e sulle persone possono avere conseguenze positive e negative anche sull'operatività o la reputazione dell'impresa e pertanto, in molti casi, tali conseguenze sono anche finanziarie o potrebbero diventarle nel medio e lungo termine. Comprendere tali impatti è pertanto necessario per un'impresa al fine di identificare eventuali rischi e opportunità rilevanti connessi a tali impatti e che possono influenzare il valore dell'impresa.
Unione Europea - La Direttiva EU 2022/2464 e la doppia materialità
La Direttiva EU 2022/2464 CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive e gli ESRS European Sustainability Reporting Standards, che dovranno essere adottati dal Gruppo CSP per il reporting di sostenibilità a partire dal prossimo esercizio 2024, prevedono che i temi materiali vengano identificati e valutati dal punto di vista della rilevanza dell'impatto, della rilevanza finanziaria o da entrambe (IRO Impact Risk Opportunities) in materia ambientale, sociale e di governance. La valutazione della rilevanza (Analisi di materialità) è il processo mediante il quale l'impresa determina le informazioni rilevanti sugli impatti, i rischi e le opportunità per la sostenibilità (IRO).
Impact Materiality - Impatti significativi, effettivi o potenziali, su persone e ambiente, direttamente connessi alle attività, prodotti e servizi di un'organizzazione.
Financial Materiality - rischi e opportunità di sostenibilità che possono influenzare il valore dell'impresa (in termini di effetti finanziari).
Il processo di identificazione - valutazione e prioritizzazione delle tematiche
GRI Standard | 3-1 |
Il processo di analisi identificazione, valutazione e successiva prioritizzazione dei temi materiali ai fini della presente DNF è stato condotto secondo quanto richiesto dai GRI Standards.
Comprensione del contesto dell'organizzazione
Lo scenario e quadro di riferimento di CSP International, il modello di business, le attività e relazioni commerciali, così come il contesto di sostenibilità e l'analisi degli stakeholder, sono riportati nel paragrafo precedente Gli stakeholder: ruolo ed engagement.
Individuazione di impatti effettivi e potenziali
Gli impatti effettivi e potenziali sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, compresi quelli sui diritti umani, nell'ambito delle attività e delle relazioni di business di CSP International hanno comportato un'attività di due diligence interna, l'analisi di fonti esterne, fonti interne, unitamente al coinvolgimento specifico di alcune categorie di stakeholder, quale parte del processo costante di confronto e di ascolto degli stessi.
Fonti esterne |
World Economic Forum - Strategic Intelligence / Global Risk Report 2024 |
OECD Organisation for Economic Co-operation and Development - Due Diligence Guidance for Responsible Business Conduct |
OECD Organisation for Economic Co-operation and Development - - A supervisory framework for assessing nature-related financial risks |
International Labour Organization (ILO), 2022. Transforming enterprises through diversity and inclusion. |
United Nations Human Rights (UNHR), 2011. Guiding Principles on Business and Human Rights. Implementing the United Nations "Protect, Respect and Remedy" Framework |
Convention on Biological Diversity (2022), Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework |
SASB - Sustainability Accounting Standards - Materiality Finder |
ESRS - European Sustainability Reporting Standards (Draft) |
IFRS-S - International Financial Reporting Standards - Sustainability (Draft IFRS S1-S2) |
Benchmarking principali peer e partners strategici di CSP International: a) Temi materiali; b) Politiche; c) Gestione rischi |
Studi & ricerche di settore - Trend e megatrend del Settore Tessile |
Fonti interne |
Modello organizzativo e di Gestione Mod231 |
Codice Etico CSP International |
Sistemi di gestione e Certificazioni |
Documento di Valutazione dei Rischi |
Questionari di monitoraggio e valutazione performance ESG ricevuti |
News & rassegne stampa |
Profilo LinkedIn di CSP International |
Analisi & studi di mercato |
Valutazione della rilevanza e prioritizzazione degli impatti
La fase di valutazione della significatività degli impatti identificati ha l'obiettivo di stabilire la loro priorità. La definizione delle priorità consente all'impresa di determinare i temi materiali da rendicontare, ma, soprattutto, di definire in modo più efficace e secondo una logica di rilevanza gli impegni e le azioni necessarie per affrontare gli impatti. La rilevanza di un impatto dipende dalle condizioni specifiche di un'impresa, dal settore nel quale opera e dal suo modello di business.
La rilevanza di un impatto negativo effettivo dipende dalla gravità dell'impatto stesso, mentre quella di un impatto negativo potenziale dipende dalla gravità e dalla probabilità dell'impatto. La gravità è definita dai GRI Standards sulla base di tre dimensioni: a) scala: quanto grave è l'impatto; b) Ambito: quanto diffuso è l'impatto; c) caratteristiche di irrimediabilità.
La rilevanza di un impatto positivo effettivo dipende dalla scala e dall'ambito dell'impatto stesso, mentre la portata di un potenziale impatto positivo dipende sia dalla scala e dall'ambito sia dalla probabilità dell'impatto stesso. Nel caso di impatti positivi, la scala di un impatto si riferisce ai benefici reali e/o potenziali dell'impatto stesso, mentre l'ambito si riferisce alla sua effettiva o possibile ampiezza.
L'individuazione e la valutazione degli impatti comportano il coinvolgimento dei principali stakeholder, attività svolte in modo sistematico, quale parte del modello di business, indipendentemente dalla procedura di rendicontazione di sostenibilità. Nel contesto di tale processo di ascolto e di rapporti e relazioni costanti con gli stakeholder sono state realizzate alcune iniziative specifiche di engagement relative all'analisi di materialità, e nello specifico alla prioritizzazione degli impatti, contribuendo alla definizione dei temi materiali di CSP International. Nel dettaglio, una survey di valutazione degli impatti mappati dall'analisi preliminare delle fonti è stata inviata a dipendenti e clienti di CSP International e sono state ottenute rispettivamente 269 e 15 risposte. I risultati dei questionari sono stati integrati alle valutazioni del management nella fase di prioritizzazione degli impatti e nella conseguente individuazione dei temi materiali.
La conclusione del processo ha riguardato l'assegnazione della priorità (prioritizzazione) agli impatti individuati e valutati, in relazione alla loro importanza e sulla base di una soglia (treshold), definita a tale scopo.
Gli impatti che sono stati identificati come maggiormente rilevanti sono oggetto di rendicontazione all'interno del presente documento.
A conclusione del processo di seguito descritto e commentato, i temi materiali sono stati analizzati, discussi e condivisi con il Comitato Controllo Rischi Sostenibilità e successivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione di CSP International.
I temi materiali
GRI Standard | 3-2 |
I risultati delle attività svolte sono sintetizzati nella successiva tabella, che evidenzia i temi materiali, le aree di impatto sottostanti (descrizioni e le ragioni della rilevanza dei temi selezionati), le caratteristiche del tema materiale, gli indicatori specifici (GRI Standards) utilizzati per la rendicontazione, riportati in dettaglio nel GRI Content Index, parte integrante del presente documento.
I temi materiali vengono raggruppati secondo la classificazione ESG (Environmental, Social, Governance), peraltro prevista dalla Direttiva EU 2022/2464 (CSRD). Nella stessa tabella viene inoltre evidenziato il raccordo con gli ambiti di cui al D.Lgs. 254/2016 che disciplina la redazione della Dichiarazione Non Finanziaria.
Tema materiale | Impatti | GRI | Ambiti di riferimento Dlgs. 254/2016 | ||
Sintesi | Caratteristiche | ||||
E | Ambientali | ||||
1 | Sostenibilità dei materiali ed economia circolare | Utilizzo responsabile dei materiali impiegati nella produzione dei prodotti e negli imballaggi e integrazione di pratiche di economia circolare. [Negativo] | Effettivo: utilizzo materiali per la produzione | GRI 301 Materiali | Ambiente |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (lavorazioni esterne) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
2 | Gestione rifiuti | Riduzione effetti negativi sull'ambiente derivanti dalla generazione dei rifiuti compresi reflui industriali e fanghi derivanti dal processo interno di depurazione delle acque della tintoria. [Negativo] | Effettivo: produzione diretta rifiuti | GRI 306 Rifiuti | Ambiente |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
3 | Consumi energia ed efficienza energetica | Impatti relativi al consumo di energia per le attività produttive di CSP e azioni di efficientamento energetico e transizione verso fonti rinnovabili. [Negativo] | Effettivo: consumo energetico CSP | GRI 302 Energia | Ambiente |
Diretto e tramite le relazioni commerciali | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
4 | Emissioni CO2 e cambiamenti climatici | Emissioni di CO2 originate dai processi produttivi e azioni per mitigare i cambiamenti climatici. [Negativo] | Effettivo: emissioni generate dai processi produttivi e logistica | GRI 305 Emissioni | Ambiente |
Diretto e tramite le relazioni commerciali | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
5 | Risorse idriche | Impatti collegati a prelievi significativi di acqua per i processi produttivi. [Negativo] | Effettivo: utilizzo materiali per la produzione | GRI 303 Acqua e scarichi idrici | Ambiente |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
S | Sociali | ||||
6 | Durabilità del prodotto, marketing responsabile ed etichettatura | Capacità di realizzare prodotti duraturi nel tempo e capacità di garantire una comunicazione trasparente dei prodotti offerti che soddisfino le aspettative dei clienti attraverso politiche di marketing responsabili. [Positivo] | Potenziale: compliance in materia di informazione ed etichettatura | GRI 417 Marketing ed etichettatura | Sociali |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Sia previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali che non intenzionale | |||||
7 | Risorse umane: gestione, occupazione e sviluppo | Capacità di attrarre e trattenere competenze e fornire supporto nella crescita professionale (piani formativi e di sviluppo). [Positivo] | Effettivo: piani formativi mirati allo sviluppo delle competenze | GRI 401 Occupazione GRI 404 Formazione e istruzione | Personale Sociali Rispetto diritti umani |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
8 | Risorse umane: Diversità, equità ed inclusione | Creazione di un ambiente di lavoro che garantisca rispetto, pari opportunità, diversità e inclusione per tutti i lavoratori e che li tuteli contro ogni forma di discriminazione. [Positivo] | Effettivo: applicazione di un Codice Etico e politiche aziendali | GRI 405 Diversità e pari opportunità GRI 406 Non discriminazione | Personale Rispetto diritti umani |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
9 | Qualità del prodotto e salute e sicurezza dei clienti | Capacità di realizzare e commercializzare prodotti di alta qualità e sicuri per la salute e la sicurezza del consumatore finale. [Negativo] | Potenziale: conformità dei prodotti offerti da CSP e sicurezza dei consumatori finali | GRI 416 Salute e sicurezza dei clienti | Sociali |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Sia previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali che non intenzionale | |||||
10 | Salute e sicurezza dei lavoratori | Ambiente di lavoro in grado di tutelare e monitorare la salute e sicurezza di tutti i lavoratori. [Negativo] | Potenziale: monitoraggio degli infortuni e politiche di tutela della salute e sicurezza sul lavoro | GRI 403 Salute e sicurezza sul lavoro | Personale Rispetto diritti umani |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Sia previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali che non intenzionale | |||||
11 | Catena di fornitura | Gestione catena di fornitura con pratiche di approvvigionamento orientate alla sostenibilità: selezione e qualifica dei fornitori nel rispetto di standard ambientali e sociali, tutela dei diritti umani e pratiche di lavoro. [Negativo] | Effettivo: gestione e monitoraggio della catena di fornitura secondo criteri ESG | GRI 308 Valutazione ambientale dei fornitori GRI 414 Valutazione sociale dei fornitori | Ambiente Rispetto diritti umani Sociali Lotta contro la corruzione attiva e passiva |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso a processi produttivi attuali | |||||
12 | Relazione e sviluppo territorio comunità locali | Mantenimento del legame con il territorio di origine, anche in termini di ricadute sull'economia locale. [Positivo] | Effettivo: iniziative già sviluppate / in corso di sviluppo / future | GRI 203 Impatti economici indiretti GRI 204 Pratiche di approvvigionamento | Sociali |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
13 | Tutela, valorizzazione e reputazione del brand | Tutela e valorizzazione del brand al fine di generare impatti positivi sulla reputazione, sulle performance economico-finanziaria e competitività [Positivo] | Effettivo: attuazione di strategie mirate alla tutela e valorizzazione del brand | Tema coperto da GRI 2 - General disclosure | Sociali |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
14 | Sicurezza dati e privacy | Cybersecurity e data protection: gestione della sicurezza dati aziendali e misure di protezione per clienti e dipendenti. [Negativo] | Potenziale: protezione dei dati aziendali, dei clienti e possibili episodi di violazione/data breach | GRI 418 Privacy dei clienti | Sociali Rispetto diritti umani |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
G | Governance [Economici] | ||||
15 | Performance economica: generazione e distribuzione di valore | Generazione di risultati finanziari che garantiscano la sostenibilità economica dell'impresa e la distribuzione del valore generato agli stakeholder. [Positivo] | Effettivo: creazione di valore economico generato e distribuito verso tutti gli stakeholder del Gruppo | GRI 201 Performance economiche | Sociali |
Diretto e tramite le relazioni commerciali (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business | |||||
16 | Etica e integrità condotta del business | Gestione etica del business attraverso politiche e procedure che garantiscano la compliance normativa e la trasparenza fiscale. [Negativo] | Potenziale: legato alle attività e alla possibile non condotta etica del business | GRI 205 Anticorruzione GRI 206 Comportamento anticoncorrenziale GRI 207 Imposte | Rispetto diritti umani Lotta contro la corruzione attiva e passiva |
Diretto: legato alle sole attività dirette | |||||
Di breve-medio-lungo termine (strutturale rispetto al modello di business) | |||||
Previsto in quanto connesso al business |
A seguire vengono rappresentati gli impatti prioritari del Gruppo, sulla base di una prioritizzazione. Queste tematiche materiali hanno ottenuto una valutazione più alta in termini di scala, ambito, irrimediabilità ed impatto sui diritti umani.
Uno dei temi maggiormente rilevanti è quello della qualità e durabilità del prodotto, coerentemente con il modello di business e strategia di CSP. Gli aspetti sociali hanno una posizione ugualmente prioritaria, con una particolare attenzione verso salute e sicurezza dei lavoratori, dei clienti e delle risorse umane. Gli aspetti ambientali sono rilevanti ed evidenziano l'attenzione e la sensibilizzazione degli impatti originati dalle attività produttive, al fine di ridurre le proprie emissioni e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Variazioni intervenute rispetto al precedente periodo di rendicontazione
Rispetto ai temi materiali individuati durante il precedente periodo di rendicontazione, non si segnalano variazioni significative. Nel processo di valutazione svolto per la DNF 2023, che ha visto la partecipazione e il confronto, oltre che con il management di CSP International, anche del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, si è reso necessario applicare un maggior grado di specificità a temi materiali precedentemente declinati con denominazioni inclusive di più impatti, al fine di dettagliare il più possibile i diversi impatti collegati ai singoli temi materiali. In particolare:
Razionalizzazione e ridenominazione di alcune tematiche materiali, invariate sotto un profilo sostanziale.
Temi materiali - Obiettivi ed azioni
GRI Standard | 3-3 |
Gli impegni di CSP International rispetto ai temi materiali identificati sono rappresentati nella grafica successiva, che richiama anche la correlazione e coerenza degli stessi con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli SDGs - Sustainable Development Goals (Obiettivi per lo sviluppo sostenibile - 17 Obiettivi e 169 target identificati dall'Agenda).
Gli obiettivi, le azioni e per la gestione dei temi e gli impatti correlati, così come i processi e le procedure adottati per il monitoraggio della performance e dell'efficacia delle azioni, sono approfonditi nei rispettivi capitoli del presente documento, dove gli stessi temi sono trattati e rendicontati.
Tema materiale | Obiettivi piano sostenibilità | Arco Temporale | SDGs Sustainable Development Goals | ||||
| Descrizione | Azioni | Completato 2023 | Arco temporale | # | Target | |
E | Ambientali | ||||||
| Consumi energia ed efficienza energetica | Processi di produzione a ridotto impatto ambientale | Energia elettrica da fonti rinnovabili | 7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia. | |||
| Installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione e consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili (Italia). |
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| Installazione dei pannelli fotovoltaici presso il sito di Le Vigan (Francia). L'avvio dell'impianto è previsto per marzo 2024 con una potenza di 700 KW di picco e fornirà tra il 17% e il 20% del consumo di elettricità del sito. Il surplus della produzione non auto consumata verrà reimmesso nella rete pubblica e valorizzato da un operatore. |
| 2024 | ||||
| Installazione di 6 stazioni di ricarica elettriche su 3 siti. Acquisto di 8 veicoli ibridi. Studio in corso per l'installazione di 2 ulteriori stazioni di ricarica (Francia). |
| 2024 | ||||
| Efficienza energetica | ||||||
| Acquistata nuova caldaia con miglior rendimento da installare ad aprile 2023 (Italia). |
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| Sostituzione dei corpi lampada al neon con apparecchi LED, regolazione della temperatura degli ambienti,) revamping di un generatore di vapore (Italia): intervento completato per aree produzione e logistica. |
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| Installazione lampade a maggior efficienza energetica negli uffici (Italia). |
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| Valutazioni tecnico-economiche riguardo progetti di risparmio energetico (Ceresara): - completare ed estendere coibentazione tubazioni vapore e acqua calda in tutto lo stabilimento; - installare impianto osmosi inversa in tintoria; - sostituzione compressore a palette con uno a vite e inverter, con un sensibile risparmio energetico; - progetto di recupero di calore dal circuito di raffreddamento dei compressori per il riscaldamento degli ambienti. |
| 2024-2028 | ||||
| Studio illuminotecnico sul sito di Vigan e installazione di led: completato per Le Vigan, in fase di studio per Fresnoy (Francia). |
| 2024 | ||||
| Spazi e orari - chiusura di un piano - settimana corta - ottimizzazioni dei reparti: |
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| Rinnovo degli audit energetici (Italia). |
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| Piano di sostituzione dei refrigeratori industriali con apparecchiature che consumano -15% di elettricità (Francia) |
| 2023 -2028 | ||||
| Piano di sostituzione dei compressori d'aria con apparecchiature che consumano -20% di elettricità (Francia) |
| 2023-2028 | ||||
| Emissioni CO2 e cambiamenti climatici | Processi di produzione a ridotto impatto ambientale | Riduzione delle emissioni dirette GHG | ||||
| Acquisto nuova caldaia - miglioramenti del rendimento stimato tra l'87% e il 95%. |
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| Risorse Idriche | Salvaguardia delle risorse naturali | Fissato il limite di 70mg/l O2 per il COD (quantità di ossigeno necessaria per l'ossidazione di tutte le sostanze chimiche presenti nell'acqua) in uscita dall'impianto di depurazione della tintoria, valore che è inferiore alla metà del limite di legge (Italia). Studi in corso per limitare il prelievo di acqua (quali rimozione di una fase di saponificazione in tintura - Francia). |
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| 6.3 Migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale. | |
| Adozione di un piano di resilienza alla siccità, con riduzione del 25% del prelievo di acqua dall'ambiente per i processi di tintura (ottimizzazione della pianificazione, della saponatura e della durata del risciacquo), attivato su richiesta delle autorità pubbliche e che sarà utilizzato in caso di future crisi idriche (Francia). |
| 2024 | ||||
| Gestione rifiuti | Salvaguardia delle risorse naturali | Progetti riduzione rifiuti, plastica e packaging | 12.5 Ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo | |||
| Istituzione di un database per monitorare le possibilità di riciclo o meno di componenti in plastica (Francia). |
| 2024 | ||||
| Riduzione della plastica monouso e imballaggi in cartone (R&D Francia Italia). Cartone riciclato senza perdita di impatto visivo (Francia). - Lancio di un innovativo progetto di visual merchandising che contribuirà a ridurre significativamente il volume della plastica monouso, sostituendo gli elementi espositivi usa e getta con sistemi di esposizione permanente sugli scaffali dei principali rivenditori (Francia). |
| 2024 | ||||
| Riduzione imballi: nuove scatole / formati (ove possibile utilizzo di carta FSC, plastica riciclata, riduzione delle scatole e dei pendagli). Inserimento delle istruzioni per lo smaltimento corretto di tutti questi materiali. |
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| Distanziali e supporti in plastica utilizzati per le bobine / griglie in plastica per il mantenimento delle bobine metalliche (recupero, restituzione e riutilizzo da parte del fornitore per evitare sprechi - (Francia). |
| 2024 | ||||
| Ricerche per migliorare il riciclo, soluzioni per limitare le discariche, valutazione fornitori di servizi e riorganizzazione del sistema di raccolta differenziata. (Francia). |
| 2024 | ||||
| Monitoraggio andamento dei consumi: chiarezza e ottimizzazione dell'offerta / miglioramento della qualità delle scorte. |
| 2024 | ||||
| Utilizzo di contenitori permanenti (30- 40% in plastica riciclata / ricariche di cartone riciclato e riciclabile). |
| 2024 | ||||
| Riduzione del parco stampanti (Italia e Francia). Approccio volto alla riduzione delle attrezzature e dei materiali di consumo (Italia e Francia). Studi per il passaggio di materiali come appendini e ganci da plastica a cartone (Italia e Francia) |
| 2024 | ||||
| Sostenibilità dei materiali ed economia circolare | Processi di produzione a ridotto impatto ambientale | Lavori e studi sulla tintura eco-responsabile e prodotti realizzati con materiali naturali (cotone organico, filati riciclati, fine bobina / scarti testurizzanti, filato biologico, confezione riciclabile). |
| 2024 -2025 | 3.9 Ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo. | |
| Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Life Cycle Analysis: determinazione dei processi più virtuosi nelle gamme di prodotti. (Francia). |
| 2024 | |||
| Partecipazione a uno studio collettivo DURHABI con IFTH, che ha portato allo sviluppo di lingerie più sostenibile con una "garanzia di 3 anni" (Francia). |
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| Salvaguardia delle risorse naturali | Ampliamento del dosaggio degli ausiliari nel reparto tintoria. Nel corso del 2023 sono state sostituite 70 macchine di tessitura di nuova generazione, che oltre ad una miglior efficienza energetica consentono di progettare collant in 3D, evitando la realizzazione dei campioni/prototipi fisici. Il nuovo programma di progettazione che verrà testato in CSP a partire dall'estate 2024. |
| 2024 -2025 | |||
| Packaging | Plastica: rimozione delle componenti in plastica non indispensabili; sostituzione della plastica ordinaria con plastica riciclata. |
| 2024 | |||
| Carta: sostituzione componenti in plastica con equivalenti in carta; utilizzo di carta riciclata e certificata FSC. |
| 2024 | ||||
S | Sociali | ||||||
| Risorse umane: gestione, occupazione e sviluppo | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Modalità smartworking ampiamente utilizzata nel 2022 e utilizzata anche per il 2023. |
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| 8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione. | |
| Francia: Politica HR volontaria per favorire la promozione interna (formazione di nuovi manager, cambio di posizione). Aggiornamento annuale della situazione GPEC. |
| 2024 | ||||
| Risorse umane: Diversità, Equità, Inclusione | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Offerte di prodotti adattate a minoranze e segmenti non standard (anziani, marketing etnico, morfologia). |
| 2024 | 10.2 Potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro | |
| Durabilità del prodotto, marketing responsabile ed etichettatura | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Continuità del progetto Made in CSP |
| 2024 | 12.8 Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura | |
| Qualità del prodotto e salute e sicurezza dei clienti | Processi di produzione a ridotto impatto ambientale | Parametri OEKO-TEX / Chemical management (Italia e Francia): non utilizzo di sostanze identificate (coloranti senza cromo e metalli) per l'allineamento dei parametri alla normativa EU e alle norme OEKO-TEX. |
| 3.9 Ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo. | ||
| Catena di fornitura | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Sostenere i fornitori Lepel e Cagi situati in Asia nell'adozione della certificazione BSCI. Sostenere i fornitori di Perofil nell'adozione della certificazione Sedex |
| 2024 | 12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali | |
| Mappatura catene di fornitura e monitoraggio aspetti ambientali e sociali (questionario auto-valutazione e successivi interventi): tutti i fornitori Lepel e Cagi sono certificati Oeko Tex 100. | ||||||
| Sistema di monitoraggio e controllo fornitori: somministrazione questionario di valutazione con criteri ESG e analisi dei risultati. A tutti i fornitori è stato somministrato il Codice Etico di CSP International al fine di rispettare i principi e i valori del Gruppo. |
| 2024 | ||||
| Salute e sicurezza dei lavoratori | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | CSP (Italia) ha adottato, dalla sua entrata in vigore, il sistema di gestione ISO 45001:2018 in materia di salute e sicurezza, secondo un piano di miglioramento costante del profilo di tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti. |
| 2024 | 8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori | |
| Progetti ed azioni specifiche in ambito salute e sicurezza sul lavoro | ||||||
| Acquisizione di software per pianificare e tracciare la formazione e la sorveglianza sanitaria (Italia). |
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| Incentivazione all'utilizzo dei pacchetti prevenzione compresi nel piano sanitario integrativo aziendale (Italia). |
| 2024 | ||||
| Formazione sulla gestione dello stress (Francia). |
| 2024 | ||||
| Miglioramento delle condizioni di lavoro e delle mansioni svolte: approccio 5S sul sito di Vigan (logistica) per miglioramento delle condizioni di lavoro e delle mansioni svolte. Il metodo 5S consiste nell'ottimizzazione delle condizioni dell'ambiente di lavoro, che fa sì che questo rimanga sempre: ordinato, pulito, sicuro e rigoroso. |
| 2024 | ||||
| Rischio amianto / Completamento operazioni di bonifica delle coperture dei siti industriali Ceresara con la rimozione della copertura del magazzino dettaglio (Italia). |
| 2024 -2028 |
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| Sicurezza dati e privacy | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Aggiornamento periodico del modello Privacy. |
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| 16.10 Garantire un pubblico accesso all'informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali | |
| Formazione continua sulla cyber security, volta a sensibilizzare gli utenti verso i rischi dei possibili attacchi informatici, e quindi a gestire le minacce da questi derivanti. |
| 2024 | ||||
| Tutela, valorizzazione e reputazione del brand | Rafforzamento del brand | Dal 2022 nuovi siti online di Oroblù e Perofil; da febbraio 2023 anche per Lepel, Cagi e Luna di Seta. Riduzione dei sales meeting in presenza con agenti (in particolare esteri), a favore di meeting on-line. |
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| 9.4 Migliorare le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l'efficienza nell'utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l'ambiente. | |
| Relazione e sviluppo territorio comunità locali | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Francia: partnership con il Museo del Tessuto di Fresnoy nell'ambito della Giornata dell'Ambiente 2022. Creazione di un laboratorio di "riciclaggio dei collant". Organizzazione di una corsa di beneficenza a Vigan con la partecipazione di un team di dipendenti volontari. |
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| 17.17 Incoraggiare e promuovere partnership efficaci nel settore pubblico, tra pubblico e privato e nella società civile basandosi sull'esperienza delle partnership e sulla loro capacità di trovare risorse. | |
| Francia: Partecipazione ad iniziative sulla lotta al cancro al seno (corsa Odyssea, svendita di solidarietà e sostegno all'associazione Ruban Rose) |
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| In Italia, Partecipazione all'iniziativa "Il tempo delle donne" organizzata dal Corriere della Sera in settembre 2023 con il progetto "Il collant del futuro" |
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| Contributi alle squadre sportive di ciclismo e tamburello di Ceresara |
| 2024 | ||||
| Contributo all'associazione Telefono Rosa di Mantova in occasione della settimana contro le violenze di genere con il progetto "Red for Women". |
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G | Governance | ||||||
| Performance economica: generazione e distribuzione di valore | Trasparenza e tracciabilità della catena del valore | Il modello "Made in CSP" comporta il mantenimento delle proprie basi produttive presso gli stabilimenti di Ceresara - Italia e Le Vigan - Francia, contribuendo a sostenere le economie locali (in termini di valore aggiunto ed occupazione). |
| 2024 | 8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione. | |
| Etica e integrità condotta del business |
| Introduzione piattaforma Whistleblowing
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| 16.5 - Sostanzialmente ridurre la corruzione e le tangenti in tutte le loro forme |
La gestione dei rischi
GRI Standard | 3-1 3-3 |
I rischi e i temi materiali
La rilevanza e conseguente scala di prioritizzazione di un impatto negativo effettivo dipende dalla gravità dell'impatto stesso, mentre quella di un impatto negativo potenziale dipende dalla gravità e dalla probabilità dell'impatto. La combinazione della gravità e della probabilità di un impatto negativo definisce il rischio. I sistemi di gestione del rischio adottati dalle imprese individuano e valutano i diversi ambiti e categorie di rischio, gli impatti economici, sull'ambiente e sulle persone.
La gestione dei rischi è integrata nella strategia di sviluppo del Gruppo CSP e rappresenta un elemento fondamentale del sistema di governance. L'identificazione dei rischi si fonda su un processo periodico di 'risk assessment' in cui è coinvolto l'intero management; i responsabili delle funzioni aziendali, attraverso un'analisi dettagliata delle proprie attività, esplicitano i rischi aziendali sotto il loro controllo e si impegnano ad attuare una politica di gestione del conseguente rischio.
I rischi individuati sono analizzati e ordinati per priorità, in considerazione degli obiettivi della Società e in relazione alla combinazione di probabilità e impatto potenziale dei rischi stessi. L'attività di controllo rappresenta l'applicazione delle politiche e delle procedure preordinate alla gestione dei rischi, garantendo al management l'attuazione delle sue direttive. Tali politiche e procedure assicurano l'adozione dei provvedimenti necessari per far fronte ai rischi che potrebbero pregiudicare la realizzazione degli obiettivi dell'organizzazione. Gli esiti delle attività di cui ai precedenti punti sono raccolti e diffusi in forma e tempi tali da consentire a ciascuno dei preposti di adempiere ai propri compiti, con l'obiettivo di realizzare una comunicazione efficace e diffusa, che fluisca all'interno dell'organizzazione verso il basso, verso l'alto e trasversalmente.
Monitoraggio e valutazione dei rischi
La fase di monitoraggio completa il processo di analisi del rischio, dando validità alle azioni volte alla prevenzione o attenuazione degli effetti dei rischi. Ciò si concretizza in un'azione di supervisione continua, in valutazioni periodiche, oppure in una combinazione delle due. Il processo si esplica in un quadro di gestione corrente e include normali attività di controllo effettuate dal management o altre iniziative assunte dal personale nello svolgimento delle proprie mansioni. La portata e la frequenza delle valutazioni periodiche dipendono principalmente dalla valutazione dei rischi e dall'efficacia delle procedure di supervisione.
Ambiente, Salute e sicurezza - Analisi del contesto di rischio - Coerentemente con i requisiti degli standard ISO 14001 e ISO 45001, è stata condotta e documentata un'analisi del contesto (interno ed esterno) e del rischio che ha permesso di evidenziare, in modo specifico, gli aspetti connessi all'ambiente ed alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Gruppo CSP effettua una valutazione delle aree di rischio, che vengono di seguito riportate, con specifico ma non esclusivo riferimento, a quelli di rilievo negli ambiti di sostenibilità. Nella stessa tabella vengono riportate, in sintesi e/o con specifici rinvii ad altre parti del presente documento e/o documentazione reperibile sul sito web di CSP, le modalità di gestione di tali rischi, ovvero le strategie, politiche e piani di azione del Gruppo CSP individuati quale presidio ai rischi.
Ambito / Categoria rischi | Tema materiale correlato | Sintesi delle modalità di gestione |
Scenario competitivo |
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Rischi connessi al sovradimensionamento e all'obsolescenza del magazzino Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia Rischi connessi all'alta competitività nei mercati in cui il Gruppo opera Rischi relativi ai mercati internazionali | Performance economica: generazione e distribuzione di valore | Il Gruppo opera nel settore dell'abbigliamento intimo, che è influenzato significativamente, soprattutto per la componente modale, dai cambiamenti, anche repentini, dei gusti e delle preferenze dei clienti e dei consumatori finali, nonché dai cambiamenti degli stili di vita, circostanze che contribuiscono a rendere obsolete in breve tempo le merci in magazzino, con conseguente deprezzamento del valore dei relativi stock e, pertanto, è soggetto al rischio di sovradimensionamento del magazzino nonché all'obsolescenza dei relativi stock. La situazione della Società e del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico, inclusi l'eventuale decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori, il tasso di disoccupazione e la progressiva contrazione dei consumi finali nei canali di riferimento (iper, super e wholesale). La debolezza delle condizioni generali dell'economia si è riflessa in un calo significativo e persistente della domanda. Qualora la debolezza e incertezza del mercato dovesse prolungarsi ulteriormente, l'attività e le prospettive del Gruppo verrebbero negativamente influenzate con conseguente impatto sulla situazione economica e patrimoniale. Tali circostanze, nonché i conflitti bellici, attualmente in essere hanno avuto e stanno avendo ripercussioni, dirette ed indirette, sull'attività economica creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ancora completamente misurabili sia in termini generali che sul business del Gruppo. I mercati in cui il Gruppo opera sono maturi, altamente concorrenziali e con tassi di crescita negativi da diversi anni e sensibilmente correlati con la propensione all'acquisto delle famiglie. I prodotti del Gruppo si posizionano nella fascia qualitativa medio-alta, sottoposta alle pressioni concorrenziali di produttori stranieri, anche di paesi con costi di produzione e di manodopera particolarmente bassi. Una parte delle attività di approvvigionamento e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell'Unione Europea. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui risultati economici. In particolare, l'aumento del costo delle materie prime, causato da fattori legati alla produzione delle stesse ed a fattori speculativi, potrebbe avere ripercussioni sulla marginalità del Gruppo. |
Strategici - Modello di business |
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Rischi relativi ai trend macroeconomici generali nei mercati in cui CSP è presente, in particolare legati all'andamento recessivo del principale mercato di riferimento, costituito dalla calzetteria femminile. Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi in Francia e Italia Capacità di mantenere e/o incrementare le quote di mercato e di espandersi in nuovi mercati, attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, che garantiscano adeguati livelli di redditività Cambiamenti climatici I cambiamenti climatici in atto possono avere una ricaduta significativa sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori infliuenzando il modello di business e l'offerta di CSP. Rischi legati all'aumento del costo dell'energia per cause geopolotiche | Performance economica: generazione e distribuzione di valore Qualità del prodotto e salute e sicurezza dei clienti Durabilità del prodotto, marketing responsabile ed etichettatura Tutela, valorizzazione e reputazione del brand
Emissioni CO2 e cambiamenti climatici | Il Piano Industriale di CSP, a fronte di uno scenario caratterizzato da stagnazione dei consumi e dalla contrazione dei mercati di riferimento è stato elaborato sulla base di linee guida strategiche che vedono la ricerca, l'innovazione e la sostenibilità come driver. Il Gruppo CSP realizza i suoi ricavi prevalentemente in Francia e in Italia. Essendo i ricavi concentrati in Francia e in Italia il Gruppo è esposto al rischio che rallentamenti nelle vendite e nei consumi di beni e servizi in questi Paesi, dovuti ad avverse condizioni di mercato. Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria. Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi. Il Gruppo è esposto alla fluttuazione dei costi energetici e il conseguente aumento degli stessi può incidere sui costi di produzione e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi energetici comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo. |
Finanziari |
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La Società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari connessi alla loro operatività e, in particolare, ai seguenti:
| Performance economica: generazione e distribuzione di valore | I rischi finanziari sono monitorati nei modi seguenti. a) Rischio di credito La Società ed il Gruppo vendono con pagamento posticipato a diverse tipologie di clientela costituite da Grande Distribuzione Organizzata, grossisti, dettaglianti e distributori esteri. I crediti concessi sono oggetto di una preventiva valutazione, effettuata con metodi che possono variare a seconda dell'entità dei crediti stessi; tuttavia, il perdurare dell'attuale difficoltà di parte della clientela ad accedere a finanziamenti concessi dal sistema bancario potrebbe rendere alcuni crediti di difficile esigibilità. b) Rischio di liquidità Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito. La Società e il Gruppo hanno adottato una serie di politiche volte ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, attraverso le seguenti azioni:
c) Rischio di cambio Il Gruppo CSP, che opera su più mercati a livello mondiale, è esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing nel Far East con acquisti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. d) Rischio di tasso di interesse Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento. |
Operativi |
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Compliance Rischi connessi al mancato rispetto di norme e regolamenti Rischi connessi al funzionamento dei sistemi informatici e alla sicurezza informatica Rischi connessi alla protezione e al trattamento dei dati personali | Etica e integrità condotta del business Sicurezza dati e privacy | CSP si è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001, che definisce e prevede responsabilità e mansioni dei soggetti apicali, con l'obiettivo di segregare potenziali conflitti o aree sensibili, anche rispetto ai reati in materia di ambiente e/o salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Verifiche periodiche di conformità, anche rispetto alle pratiche autorizzative ed al dialogo con le parti interessate. Pianificazione e conduzione di audit interni.
Il Gruppo è esposto al rischio che le misure e le procedure adottate in relazione alle norme sulla protezione e sul trattamento dei dati personali si rivelino inadeguate e/o non conformi e/o che non siano correttamente implementate. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni pecuniarie, con conseguenti effetti negativi significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. |
Ambientali Gestione e scarichi di acqua. Il rischio è inerente il processo di tintoria, la gestione di materiali pericolosi utilizzati nei processi produttivi (prodotti chimici / tintura) ed alla produzione di rifiuti. | Etica e integrità condotta del business Sostenibilità dei materiali ed economia circolare Gestione rifiuti Consumi energia ed efficienza energetica Emissioni CO2 e cambiamenti climatici Risorse idriche | Il Gruppo CSP ha da tempo affrontato le problematiche sottostanti tale area, adeguando gli impianti e sottoponendoli a monitoraggio. Questo con particolare riferimento ai processi maggiormente esposti: tintoria e utilizzo delle fonti di energia. Il presidio del rischio in oggetto è rappresentato in primo luogo dal Sistema di gestione Ambiente. |
Risorse umane / Organizzativi Capacità di trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate Rapporti con i dipendenti e all'importanza di alcune figure chiave Garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori | Risorse umane: gestione, occupazione e sviluppo Risorse umane: Diversità, Equità, Inclusione Salute e sicurezza dei lavoratori | La politica di gestione delle risorse umane prevede il riesame annuale e il monitoraggio del raggiungimento di obiettivi e traguardi. Il presidio del rischio in oggetto si base su alcuni elementi specifici: a) Dialogo ai diversi livelli dell'organizzazione per favorire la leadership ed il senso di appartenenza; b) Costante dialogo con le parti sociali (organizzazioni sindacali) e attenzione all'applicazione dei principi aziendali (Codice Etico) nell'attività lavorativa; c) Periodicamente il personale che riveste funzioni chiave o di responsabilità è soggetto a formazione specifica che consente l'aggiornamento delle competenze e la valorizzazione delle persone. Il presidio del rischio in oggetto è rappresentato in primo luogo dall'adozione del Sistema di gestione Salute e sicurezza ISO 45001:2018. Punti chiave del sistema sono: a) aggiornamento delle compentenze con interventi di formazione programmata; b) attività di manutenzione ordinaria sugli impianti, anche in funzione del livello di rischio valutato; c) indagine su fornitori per gli aspetti ambiente, salute e sicurezza che possono impattare sul business aziendale; d) aggiornamento valutazione dei rischi e successiva attività di formazione periodica; e) monitoraggio delle situazioni di pericolo e near-miss; f) controlli operativi periodici e formalizzati. |
Supply chain - Fornitori Rischi connessi alla struttura distributiva e al credito commerciale Supply chain - Fornitori Rischi connessi alla concentrazione delle forniture dei produttori terzi indipendenti (soprattutto dell'estremo Oriente) Rischi connessi alla disponibilità e variabilità dei costi delle materie prime e dei relativi servizi di trasporto | Catena di fornitura sostenibile | I canali distributivi di cui il Gruppo si avvale sono rappresentati prevalentemente da punti vendita specializzati indipendenti soprattutto in Italia, e da iper e super mercati in Francia. Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi: (i) riduzione della propria base di clientela per la chiusura di uno o più punti vendita, qualora, per qualsivoglia ragione, i medesimi dovessero registrare un significativo calo dei volumi di vendita, (ii) che una parte dei clienti della rete distributiva si trovi nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, con conseguente ritardo o mancata esecuzione dei pagamenti nei termini e con le modalità convenute, anche alla luce delle attuali condizioni di mercato e della congiuntura economica negativa. Il modello di business del Gruppo prevede, prevalentemente per le merceologie diverse dalla calzetteria, che il medesimo si avvalga di un ristretto numero di produttori terzi indipendenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio (i) che tali soggetti possano violare (a) i rispettivi impegni contrattuali, consegnando i capi ordinati con ritardo ovvero producendo capi non commercializzabili, e/o (b) le vigenti disposizioni normative a tutela dei lavoratori, (ii) che, in caso di interruzione dei rapporti con uno o più dei suddetti fornitori, il Gruppo non riesca a sostituirli in tempi tali da non provocare ripercussioni sulla catena di approvvigionamento. I prezzi di acquisto delle materie prime e della merce ed i relativi costi di trasporto da fornitori terzi sono influenzati dalla disponibilità e dalla conseguente variazione dei prezzi delle materie prime tra cui, principalmente, il cotone e il nylon. Non avvalendosi di strumenti di copertura a fronte delle oscillazioni del prezzo delle materie prime, il Gruppo è dunque esposto ai rischi connessi alla possibile scarsità ed alla fluttuazione delle relative quotazioni sui mercati di riferimento. |
Comunità e territorio Sviluppo di conflitti e contestazioni | Relazione e sviluppo territorio comunità locali | Il management CSP (a diversi livelli di Funzione / responsabilità) è impegnato direttamente nella gestione del dialogo e delle eventuali problematiche con le comunità locali ed il territorio. |
Fattori di rischio e sistemi di controllo
Nel paragrafo vengono riportate le descrizioni dei rischi relativi al business di CSP.
Principali rischi ed incertezze ai quali la Società e il Gruppo sono esposti
Come richiesto da Consob, gli Amministratori provvedono all'identificazione e alla valutazione dei principali rischi e incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico generale. In particolare, le ripercussioni dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive, hanno colpito fortemente i Paesi europei, con il conseguente peggioramento delle condizioni macroeconomiche, oltre ai rilevanti aumenti dei costi delle materie prime ed energetici. L'inflazione al consumo che ne è derivata ha avuto come effetto una contrazione dei consumi nei paesi dove opera il Gruppo, tra i quali principalmente, l'Italia e la Francia dove si realizza la maggior parte del fatturato.
Rischi relativi al business
I principali rischi relativi al nostro business sono associati:
all'andamento recessivo del principale mercato di riferimento, costituito dalla calzetteria femminile, e difficoltà del mercato dell'intimo, anche in relazione a frequenti fenomeni di aumento delle temperature medie in stagioni fondamentali per i consumi, ovvero la primavera e l'autunno;
alla crescente incidenza dei costi fissi per effetto della riduzione dei volumi prodotti;
alla debolezza della capacità di spesa e di consumo nel mercato domestico (inteso come mercato italiano e francese), in particolare qualora il prodotto interno lordo risultasse in diminuzione e l'inflazione continuasse a rimanere a livelli elevati;
al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato, fortemente attaccati dalle catene retail, dalla contrazione dei consumi e dalle politiche restrittive di accesso al credito del sistema bancario;
alle difficoltà dei mercati internazionali, che non presentano ancora trend stabili di ripresa;
alle svalutazioni nei confronti dell'Euro delle monete di alcuni paesi, ove i nostri prodotti, conseguentemente, potrebbero risultare più costosi;
agli approvvigionamenti in outsourcing, che comportano tempi di consegna rilevanti per le collezioni progettate al nostro interno e realizzate nel Far East con trend di costo in sensibile aumento;
alla capacità della Società e del Gruppo di assorbire gli aumenti di costi, che impattano sui prodotti finiti, attraverso revisioni dei listini prezzi;
all'aumento dei prezzi e alla scarsa disponibilità delle materie prime di riferimento;
all'aumento dei prezzi dell'energia e del gas.
Con riferimento ai rischi relativi al nostro business, qui di seguito si esaminano in particolare i seguenti rischi:
Rischi connessi al sovradimensionamento e all'obsolescenza del magazzino
Il Gruppo opera nel settore dell'abbigliamento intimo, che è influenzato significativamente, soprattutto per la componente modale, dai cambiamenti, anche repentini, dei gusti e delle preferenze dei clienti e dei consumatori finali, nonché dai cambiamenti degli stili di vita, circostanze che contribuiscono a rendere obsolete in breve tempo le merci in magazzino, con conseguente deprezzamento del valore dei relativi stock e, pertanto, è soggetto al rischio di sovradimensionamento del magazzino nonché all'obsolescenza dei relativi stock.
Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi in Francia e Italia
Il Gruppo CSP realizza i suoi ricavi prevalentemente in Francia (circa 61,4%) e in Italia (circa 27,4%).
Essendo i ricavi concentrati in Francia e in Italia (circa l'89% del totale nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023) il Gruppo è esposto al rischio che rallentamenti nelle vendite e nei consumi di beni e servizi in questi Paesi, dovuti ad avverse condizioni di mercato.
Rischi connessi all'influenza delle condizioni climatiche sulle vendite
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria, che rappresentano circa il 55% del totale del fatturato dell'esercizio 2023 (57% nel 2022). Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi.
Qualora il Gruppo non fosse in grado di supplire con le altre merceologie alle minori vendite di calzetteria, potrebbero determinarsi effetti negativi significativi sulla redditività dell'intero esercizio e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo medesimo.
Rischi connessi alla struttura distributiva e al credito commerciale
I canali distributivi di cui il Gruppo si avvale sono rappresentati prevalentemente da punti vendita specializzati indipendenti (c.d. canale wholesale), soprattutto in Italia, e da iper e super mercati in Francia. Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi: (i) riduzione della propria base di clientela per la chiusura di uno o più punti vendita, qualora, per qualsivoglia ragione, i medesimi dovessero registrare un significativo calo dei volumi di vendita (il rischio è strettamente connesso al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato e delle catene di iper e supermercati, con conseguente perdita di quote di mercato a vantaggio delle catene retail specializzate monomarca e dei siti di vendita online a basso costo), (ii) che una parte dei clienti della rete distributiva si trovi nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, con conseguente ritardo o mancata esecuzione dei pagamenti nei termini e con le modalità convenute, anche alla luce delle attuali condizioni di mercato e della congiuntura economica negativa. Tali eventi comporterebbero: (i) un indebolimento delle fonti di business sui principali canali di sbocco per il Gruppo, con conseguente perdita di marginalità, (ii) un aumento dell'ammontare degli accantonamenti del Gruppo a fondo svalutazione crediti, riducendo la redditività e la liquidità del Gruppo stesso, incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento e/o alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per i propri prodotti, con effetti negativi significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi alla disponibilità e variabilità dei costi delle materie prime e dei relativi servizi di trasporto
I prezzi di acquisto delle materie prime e della merce ed i relativi costi di trasporto da fornitori terzi sono influenzati dalla disponibilità e dalla conseguente variazione dei prezzi delle materie prime tra cui, principalmente, il cotone e il nylon.
Non avvalendosi di strumenti di copertura a fronte delle oscillazioni del prezzo delle materie prime, il Gruppo è dunque esposto ai rischi connessi alla possibile scarsità ed alla fluttuazione delle relative quotazioni sui mercati di riferimento.
I costi per l'approvvigionamento ed il relativo trasporto (noli marittimi in particolare) delle materie prime possono incidere sui costi di produzione, sul prezzo di acquisto della merce e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi delle stesse sui mercati di riferimento comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi all'aumento dei costi energetici
Il Gruppo è esposto alla fluttuazione dei costi energetici e il conseguente aumento degli stessi può incidere sui costi di produzione e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi energetici comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi alla concentrazione delle forniture dei produttori terzi indipendenti (soprattutto dell'estremo Oriente)
Il modello di business del Gruppo prevede, prevalentemente per le merceologie diverse dalla calzetteria (la cui incidenza sul fatturato consolidato del 2023 è pari circa al 45%), che il medesimo si avvalga di un ristretto numero di produttori terzi indipendenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio (i) che tali soggetti possano violare (a) i rispettivi impegni contrattuali, consegnando i capi ordinati con ritardo ovvero producendo capi non commercializzabili, e/o (b) le vigenti disposizioni normative a tutela dei lavoratori, (ii) che, in caso di interruzione dei rapporti con uno o più dei suddetti fornitori, il Gruppo non riesca a sostituirli in tempi tali da non provocare ripercussioni sulla catena di approvvigionamento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi anche significativi sull'attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo è inoltre esposto al rischio che, da eventuali mutamenti legislativi e da eventuale instabilità e disordini sociali nei Paesi in cui i produttori operano, possa conseguire l'introduzione di vincoli all'esportazione e/o all'importazione di prodotti, con conseguenti effetti negativi anche significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi al funzionamento dei sistemi informatici e alla sicurezza informatica
Il Gruppo è esposto al rischio che i propri sistemi informatici, ivi incluse le infrastrutture ed i software, siano oggetto di attacchi informatici, siano affetti da virus o subiscano accessi non autorizzati volti ad estrarre o corrompere informazioni del Gruppo, e che eventuali errori, malfunzionamenti e/o accessi non autorizzati ai software utilizzati dal Gruppo possano danneggiare l'attività dei clienti del Gruppo.
Tali attacchi potrebbero comportare la disattivazione dei sistemi informatici utilizzati dal Gruppo per l'esercizio della propria attività e determinare la perdita di ingenti quantità di dati personali o di altre informazioni sensibili, potenzialmente assoggettando il Gruppo a sanzioni penali o civili o ad altre responsabilità. Ciascuno di tali eventi potrebbe avere effetti negativi, anche significativi, sull'attività, le prospettive, la reputazione e la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi alla protezione e al trattamento dei dati personali
Il Gruppo è esposto al rischio che le misure e le procedure adottate in relazione alle norme sulla protezione e sul trattamento dei dati personali si rivelino inadeguate e/o non conformi e/o che non siano correttamente implementate. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni pecuniarie, con conseguenti effetti negativi significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per maggiori informazioni sulle procedure interne adottate dal Gruppo in applicazione alla normativa vigente si rimanda al paragrafo Privacy & sicurezza dei dati della presente relazione.
Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti e all'importanza di alcune figure chiave
I risultati del Gruppo dipendono anche da alcune figure chiave, sia in ruoli gestionali, sia in ruoli operativi, che con il loro bagaglio di capacità ed esperienza contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dello stesso. Pur permanendo il rischio che una delle suddette figure chiave possa interrompere la propria collaborazione senza la garanzia che sia possibile sostituirla tempestivamente con soggetti aventi professionalità in grado di dare il medesimo apporto alla continuazione ed allo sviluppo del business, il Gruppo si è dotato di una struttura operativa e manageriale capace di assicurare continuità gestionale, impegnandosi a trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate, operando prevalentemente su due fronti: da un lato strutturandosi in maniera da assicurare la continuità della gestione aziendale attraverso la condivisione delle conoscenze e l'approccio collettivo nella presa di decisioni, sia strategiche, sia operative, dall'altro prevedendo misure che incentivino le figure chiave a rimanere all'interno del gruppo e comunque, in caso di uscita, a garantire un corretto passaggio di consegne.
Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia
La situazione della Società e del Gruppo è influenzata anche dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico, inclusi l'eventuale decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori, il tasso di disoccupazione e la progressiva contrazione dei consumi finali nei canali di riferimento (iper, super e wholesale). La debolezza delle condizioni generali dell'economia si è riflessa in un calo del potere d'acquisto dei consumatori. Qualora la debolezza ed incertezza del mercato dovesse prolungarsi ulteriormente, l'attività e le prospettive del Gruppo verrebbero negativamente influenzate con conseguente impatto sulla situazione economica e patrimoniale.
Tali circostanze, nonché i conflitti bellici, attualmente in essere, hanno avuto e stanno avendo ripercussioni, dirette ed indirette, sull'attività economica creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ancora completamente misurabili sia in termini generali che sul business del Gruppo.
Rischi connessi all'alta competitività nei mercati in cui il Gruppo opera
I mercati in cui il Gruppo opera sono maturi, altamente concorrenziali e con tassi di crescita negativi da diversi anni e sensibilmente correlati con la propensione all'acquisto delle famiglie.
I prodotti del Gruppo si posizionano nella fascia qualitativa medio-alta, sottoposta alle pressioni concorrenziali di produttori stranieri, anche di paesi con costi di produzione e di manodopera particolarmente bassi.
Il successo delle attività di CSP dipenderà dalla sua capacità di mantenere e/o incrementare le quote di mercato e di espandersi in nuovi mercati, attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, che garantiscano adeguati livelli di redditività.
Rischi inerenti alla strategia di crescita per linee esterne
La strategia di crescita del Gruppo, finalizzata all'espansione verso nuovi mercati e allo sviluppo e diversificazione del proprio portafoglio prodotti, include anche una crescita per linee esterne, esponendo il Gruppo ai rischi tipici di tali iniziative.
Prima di perfezionare acquisizioni, joint-venture o investimenti, il Gruppo conduce normalmente un'attività di due diligence finanziaria, contabile, fiscale e legale con il supporto di consulenti qualificati e dedica risorse interne per rispettare le tempistiche previste e massimizzare le possibili sinergie.
Tali attività potrebbero tuttavia non consentire di identificare tutte le più significative passività potenziali o attuali del soggetto target e di determinare adeguatamente il prezzo di acquisto.
Le operazioni di crescita per linee esterne, per loro natura complesse, possono non avvenire secondo le tempistiche inizialmente ipotizzate e comportare costi imprevisti, compromettendo o dilazionando i benefici attesi.
Rischi relativi ai mercati internazionali
Una parte delle attività di approvvigionamento e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell'Unione Europea. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui risultati economici. In particolare, l'aumento del costo delle materie prime, causato da fattori legati alla produzione delle stesse ed a fattori speculativi, potrebbe avere ripercussioni sulla marginalità del Gruppo.
Rischi finanziari
La Società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari connessi alla loro operatività e, in particolare, ai seguenti:
rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
rischio di cambio;
rischio di tasso di interesse.
La Società e il Gruppo valutano costantemente i rischi finanziari a cui sono esposti, in modo da stimare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
I rischi finanziari sono monitorati nei modi seguenti.
a) Rischio di credito
La Società ed il Gruppo vendono con pagamento posticipato a diverse tipologie di clientela costituite da Grande Distribuzione Organizzata, grossisti, dettaglianti e distributori esteri. I crediti concessi sono oggetto di una preventiva valutazione, effettuata con metodi che possono variare a seconda dell'entità dei crediti stessi; tuttavia, il perdurare dell'attuale difficoltà di parte della clientela ad accedere a finanziamenti concessi dal sistema bancario potrebbe rendere alcuni crediti di difficile esigibilità.
Sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale.
A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
b) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.
La Società e il Gruppo hanno adottato una serie di politiche volte ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, attraverso le seguenti azioni:
• diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, attraverso diversi Istituti di credito;
• ottenimento di linee di credito adeguate;
• monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, gli effetti a livello di business causati dall'incertezza del contesto macroeconomico e gli effetti negativi sulla marginalità causati dall'incremento dei prezzi di materie prime ed energia potrebbero impattare negativamente sulla liquidità e sui flussi finanziari del Gruppo. Tali effetti verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
c) Rischio di cambio
Il Gruppo CSP, che opera su più mercati a livello mondiale, è esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing nel Far East con acquisti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro.
La Società e il Gruppo monitorano le principali esposizioni al rischio di cambio per gli acquisti in dollari e operano delle coperture tendenti a garantire il cambio previsto a budget.
Nel corso del 2023 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura non sono variate rispetto all'anno precedente.
d) Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento.
Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo ha in essere contratti derivati su tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nelle Note Esplicative.
L'esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazione dei tassi di interesse è originata dai finanziamenti a medio-lungo termine (principalmente mutui) erogati a tasso variabile.
Valutazione sulla continuità aziendale, i rischi finanziari, il valore delle attività e le relative stime
Come espressamente richiesto da Consob, congiuntamente a Borsa Italiana e a ISVAP, con i documenti del 6 febbraio 2009 e del 4 marzo 2010, forniamo le seguenti valutazioni:
Il bilancio, pur in presenza di uno scenario impegnativo come l'attuale, è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale;
Il valore delle attività e, in particolare, del magazzino e dei crediti, è stato valutato con la necessaria prudenza rilevando adeguati stanziamenti;
Il valore dei beni immobili è asseverato da una stima di un professionista indipendente redatta nel corso del 2023 ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile;
L'impairment test, necessario per la verifica dell'eventuale perdita di valore delle attività secondo il principio IAS 36, è stato effettuato con particolare attenzione, nel quadro dell'attuale congiuntura economica. Il Consiglio ha approvato i risultati dell'impairment test alla luce del Piano Industriale 2024-28;
Delle risultanze del test si darà compiuta spiegazione nelle note esplicative al bilancio 2023, ma si rileva comunque che la CGU Francia continua ad evidenziare un saldo positivo tra il loro valore d'uso ed il valore contabile, mentre per la CGU Italia le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 12,0 milioni di Euro a fronte di un "Carrying Amount" pari a 32,4 milioni di Euro, per un totale impairment di 20,4 milioni di Euro. Si precisa però che tali risultati negativi non hanno prodotto alcun effetto in sede di redazione del bilancio, in quanto i beni immateriali iscritti sono principalmente riferibili a diritti d'uso, avendo la Società già in precedenza svalutato tutte le altre immobilizzazioni immateriali. Per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che le stesse, avendo valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, coerentemente con i principi applicabili, non richiedono svalutazioni.
Le stime utilizzate per la valutazione delle attività sono basate sull'esperienza, tenendo conto di tutti i fattori considerati rilevanti.
Impatti sul business dello scenario macroeconomico e geo-politico
La persistenza dell'incertezza, della variabilità e della complessità del quadro macroeconomico domestico e di quello Internazionale, caratterizzato dalle tensioni geo-politiche riguardanti Russia ed Ucraina e della nuova esplosione del conflitto Israelo-Palestinese, può riflettersi direttamente ed indirettamente sulle performance del Gruppo.
Il Gruppo continuerà, inoltre, a valutare costantemente gli impatti sul business indotti dai costi dei fattori produttivi e dalla domanda dei mercati di riferimento pronto a porre in atto, oltre a quanto già fatto, eventuali ulteriori azioni volte a preservare la redditività e la posizione finanziaria del Gruppo, rispondendo il più velocemente possibile agli scenari in continua evoluzione.
In considerazione delle previsioni finanziarie del breve periodo, delle attuali linee di credito disponibili e non utilizzate, nonché dei finanziamenti ottenuti nel corso dell'esercizio 2023, gli Amministratori ritengono non sussistano problematiche circa la capacità della Società e del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e, in particolare, nei prossimi dodici mesi.
Gli Amministratori hanno pertanto ritenuto, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistere incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.
Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione
Nel contesto appena descritto, lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da elementi di forte instabilità, oltre che condizionato dalla reazione della domanda nei vari mercati interessati con un impatto significativo sul potere d'acquisto dei consumatori, che riteniamo possa influenzare le prospettive di sviluppo delle attività del Gruppo nel corso del 2024 ed in particolare nel primo semestre. È quindi estremamente difficile effettuare accurate previsioni riguardo ai risultati per il prossimo esercizio, e sulle prospettive economico finanziare, la cui evoluzione sarà comunque influenzata da rischi ed incertezze dipendenti da molteplici fattori congiunturali, non tutti prevedibili e/o rientranti nella sfera di controllo del Gruppo.
Il Gruppo rimane comunque focalizzato sullo sviluppo e sul lancio di nuovi prodotti, sulle attività di diversificazione e, soprattutto sull'implementazione di un innovativo progetto di visual merchandising sul mercato francese, che, pur comportando una contrazione della marginalità del Gruppo nel breve periodo, è finalizzato a rilanciare i consumi della calzetteria in un contesto di mercato non favorevole come quello descritto. Il management rimane pertanto concentrato su iniziative di medio-lungo termine orientate al progressivo recupero di marginalità previsto dal piano industriale, con un particolare focus che verrà posto al rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, alla razionalizzazione delle linee di prodotto, agli investimenti in ricerca e sviluppo, e soprattutto all'implementazione di un percorso di sostenibilità sempre più articolato e strategico, che mirerà alla progressiva integrazione delle tematiche ambientali, sociali e di governance in ogni aspetto del business, indirizzando le scelte strategiche del futuro.
Il Gruppo deve affrontare le sfide dell'attuale contesto, caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse, la cui riduzione attesa tarda a manifestarsi, e dalla domanda dei mercati domestici particolarmente depressa in relazione alle merceologie di riferimento, alla luce del posizionamento dei brand. Il protrarsi delle descritte dinamiche non consente di formulare previsioni particolarmente positive per l'immediato futuro. Pertanto, non potendo governare i fattori inflazionistici e/o ambientali, per lo più esogeni al Gruppo, continuerà la ricerca dell'efficienza all'interno della struttura, proseguendo nel percorso di efficientamento dei costi, di razionalizzazione delle collezioni e di semplificazione dei processi di business. Il Gruppo continuerà a valutare le opportunità di crescita per via esterna e le possibili partnership e aggregazioni strategiche, al fine di meglio fronteggiare le sfide del mercato.
Il Sig. Carlo Bertoni, presidente e CEO ha dichiarato: "Continueremo a promuovere lo sviluppo di prodotti e processi innovativi, nonché di servizi mirati a soddisfare le esigenze della clientela, in grado di differenziarci dalla concorrenza, guidati dai valori ESG, quale pilastro della nostra strategia volta a valorizzare il pluridecennale know-how delle nostre realtà produttive e a guidare la crescita futura nell'interesse di tutti i nostri stakeholders".
2.6 Performance di sostenibilità
La condotta etica del business
Le misure di prevenzione della corruzione
GRI Standard | 3-3 205-1 205-2 205-3 |
CSP International applica una valutazione dei rischi legati alla corruzione per la totalità delle operazioni in cui è coinvolto, attraverso le attività di verifica dell'OdV svolte su base sistematica. La totalità dei membri di governance è a conoscenza delle normative e procedure anticorruzione dell'organizzazione, così come tutti i dipendenti di CSP International. Le attività di formazione in materia di anticorruzione prevedono il coinvolgimento della totalità dei dipendenti attraverso la fruizione di moduli formativi. Nel corso del periodo di rendicontazione è stata svolta una azione formativa in materia di D.Lgs. 231/01 per tutti i nuovi assunti.
Inoltre, l'adozione del Modello di organizzazione gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 da parte della capogruppo, fornisce la possibilità a dipendenti, fornitori e altri soggetti di segnalare episodi di corruzione. Nel 2023, così come nei precedenti periodi, non si sono verificati casi di segnalazione all'Organismo di Vigilanza e/o casi di corruzione, che abbiano coinvolto amministratori o dipendenti del Gruppo CSP.
Per le modalità di gestione applicate e le misure applicate dal Gruppo CSP in tema di anticorruzione di rimanda al Capitolo La condotta responsabile del business.
Il rispetto della concorrenza
GRI Standard | 3-3 206-1 |
Nel corso del periodo oggetto di rendicontazione non si è verificato alcun episodio e/o apertura di procedimento o azione legale nei confronti del Gruppo CSP relativamente a violazione della libera concorrenza, pratiche monopolistiche, antitrust. La tutela della proprietà industriale e intellettuale è di fondamentale importanza per CSP International per garantire una concorrenza leale. Come riportato nel Codice Etico, il Gruppo garantisce, in attuazione del principio di osservanza delle leggi, il rispetto delle norme interne, comunitarie e internazionali poste a tutela della proprietà industriale e intellettuale. I destinatari promuovono il corretto uso, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma, di marchi, segni distintivi e di tutte le opere dell'ingegno di carattere creativo, compresi i programmi per elaboratore e le banche di dati, a tutela dei diritti patrimoniali e morali dell'autore. È inoltre fatto divieto di realizzare qualunque condotta finalizzata, in generale, alla contraffazione, alterazione, duplicazione, riproduzione o diffusione, in qualunque forma e senza diritto dell'opera altrui.
Trasparenza fiscale
GRI Standard | 3-3 207-1 207-2 207-3 207-4 |
L'approccio fiscale di CSP International e delle società del gruppo
Come gruppo multinazionale, CSP contribuisce alle economie dei diversi Paesi in cui opera, assolvendo il pagamento delle varie imposte, che possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:
imposte sul reddito (l'imposta sui profitti delle società);
imposte sulla proprietà;
imposte sul lavoro, comprensive delle imposte riscosse e pagate alle autorità fiscali per conto dei dipendenti;
imposte indirette riscosse sul fatturato, sulla produzione e sul consumo di beni e servizi (quali IVA, dazi doganali, ecc.).
Nello spirito del proprio Codice Etico e di Condotta, CSP e le società del gruppo si impegnano ad agire con onestà e integrità in tutte le questioni fiscali e con un approccio fiscale trasparente e sostenibile nel lungo termine. CSP è impegnata a rispettare la legislazione in tutte le giurisdizioni in cui opera, lavorando a stretto contatto con le autorità fiscali per assicurare il pagamento delle imposte dovute.
Pianificazione fiscale
Gli affari fiscali del Gruppo sono gestiti in conformità con le normative fiscali applicabili nei vari paesi, attraverso un comportamento fiscale coerente con i principi stabiliti nel Codice Etico e di Condotta. Non vengono perseguite strategie di pianificazione fiscale e non vengono utilizzati schemi artificiosi per attuare comportamenti ed operazioni, che siano domestiche o cross-border, privi di reale sostanza economica al solo scopo di conseguire risparmi fiscali. I rapporti infragruppo, ai fini fiscali, sono regolati perseguendo la finalità di allineare, quanto più correttamente possibile, le condizioni e i prezzi di trasferimento con i luoghi di creazione del valore nell'ambito del Gruppo.
Gestione del rischio fiscale
CSP ha scarsa propensione per il rischio fiscale. Nel determinare il trattamento fiscale di una particolare transazione o attività vengono adottate scelte fondate su interpretazioni fiscali ragionevoli e conservative. Alla luce delle dimensioni e della complessità dell'attività del Gruppo, non è escluso che possano sorgere rischi in relazione all'interpretazione di normative fiscali particolarmente complesse o in evoluzione. Questi rischi vengono identificati e analizzati internamente e con il supporto di qualificati consulenti fiscali prima di dar corso a ciascuna operazione. Tale comportamento garantisce l'adozione di politiche che non espongono il Gruppo a rischi fiscali straordinari. Il Gruppo CSP è soggetto a vigilanza da parte del Collegio Sindacale e controllo da parte della società di revisione indipendente.
Rapporti con le autorità fiscali
CSP garantisce trasparenza e correttezza nei rapporti con le autorità fiscali dei singoli paesi in cui opera, con cui vengono intrattenute relazioni aperte e costruttive al fine di risolvere qualsiasi controversia in spirito collaborativo. In casi di particolare incertezza sul trattamento fiscale applicabile a questioni rilevanti, vengono utilizzati gli strumenti messi a disposizione del contribuente nei singoli paesi per conoscere in anticipo la posizione dell'autorità fiscale competente, così da adottare scelte consapevoli.
Rendicontazione dati in materia di imposte
Si evidenzia che CSP International non è ad oggi soggetta alla disciplina del c.d. country-by-country reporting di cui all'articolo 1, commi 145 e 146, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e alla direttiva 2016/881/UE del Consiglio, del 25 maggio 2016, recante modifica della direttiva 2011/16/UE, nonché alle relative disposizioni attuative. Cionondimeno, come richiesto dal GRI Standard 207-4 vengono di seguito riportate le informative specifiche di carattere quantitativo in materia di imposte.
Area | Giurisdizioni | Dipendenti (Head Count al 31 dic 2023) | Ricavi da vendita a terzi (Euro/000) | Ricavi infragruppo (Euro/000) | Aliquota fiscale nominale media | Imposte sul reddito versate (Euro/000) | Imposte sul reddito maturate (Euro/000) | Attività materiali (Euro/000) |
Italia | Italia | 273 | 34.149 | 7.514 | 27.9% | - | 331 | 10.934 |
Francia | Francia | 315 | 56.912 | 109 | 25,0% | 1.086 | 781 | 3.934 |
Germania | Germania | - | 32 | 174 | 24,3% | - | - | - |
Stati Uniti | Stati Uniti | - | 472 | 122 | 21,0% | 21 | 4 | - |
Privacy & sicurezza dei dati
GRI Standard | 3-3 418-1 |
Normativa Privacy
La Società ha concluso il progetto di adeguamento al nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa italiana di attuazione). Quale risultato di tale attività sono state definite un insieme di disposizioni interne e norme di autoregolamentazione, tra cui il Modello per la protezione dei dati personali, le procedure operative per la gestione dei vari adempimenti, la documentazione legale, il registro dei trattamenti, l'impostazione delle analisi dei rischi informatici.
Il Modello, che intende assolvere alle disposizioni contenute nel GDPR e, più in generale, alle norme di autoregolamentazione di cui si è dotata la Società, persegue i seguenti obiettivi:
garantire l'esercizio dei diritti degli interessati dal trattamento;
assolvere agli obblighi del Titolare del trattamento, determinando in tutti coloro che trattano dati personali la consapevolezza del ruolo ricoperto all'interno della struttura organizzativa e delle responsabilità a loro assegnate;
intervenire tempestivamente per prevenire o contrastare possibili violazioni, mediante un'azione di monitoraggio e controllo sugli adempimenti di cui al GDPR e l'implementazione di opportune misure di sicurezza.
La società, inoltre, ha proseguito nelle attività di gestione continuativa della data protection, tra cui a titolo esemplificativo:
gestione dei rapporti con fornitori di servizi e regolarizzazione dei rapporti privacy tra i quali, ad esempio, la designazione dei fornitori quali responsabili del trattamento ai sensi dell'art. 28, GDPR;
adozione di ulteriori template documentali, a fronte di esigenze specifiche come, ad esempio, l'informativa sul trattamento dati per situazioni legate all'emergenza Covid-19;
monitoraggio ed indirizzo delle violazioni di dati personali, cosiddetti "data breach";
adeguamento alle principali novità normative, nazionali e sovranazionali, e alle best practices emerse nel periodo di riferimento;
controllo sui trattamenti di dati personali effettuati e costante aggiornamento del registro dei trattamenti.
La Società, concluso il progetto di adeguamento al nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa italiana di attuazione), nel corso del quale ha definito un insieme di disposizioni interne e norme di autoregolamentazione (tra cui si citano il Modello per la protezione dei dati personali, procedure operative per la gestione dei vari adempimenti, documentazione legale, registro dei trattamenti, impostazione analisi dei rischi informatici), ha proseguito nelle attività di gestione continuativa della data protection. Nel 2023 non è stato necessario gestire violazioni di dati personali, in quanto non vi sono stati "data breach". La Società prosegue le attività formative in materia di data protection nei confronti del personale di nuova assunzione. Nessuna denuncia comprovata è ad oggi pervenuta alla Società relativamente a violazioni della normativa, dei diritti degli interessati e dei dati personali di cui la Società è titolare del trattamento.
Inoltre, nel 2023 CSP ha aggiornato il regolamento informatico interno che si applica ad ogni persona a cui viene assegnato un bene o una risorsa informatica di proprietà del Gruppo. Lo scopo del regolamento è definire le linee guida e le norme che regolano l'uso dei dispositivi o delle risorse informatiche all'interno dell'organizzazione e fornire delle disposizioni atte a garantire un utilizzo sicuro, responsabile ed efficiente dei device, dei software e dei dati aziendali, per prevenire rischi informatici e di sicurezza dei dati. Il regolamento risulta consultabile sulla piattaforma intranet aziendale ed è stato condiviso a tutti i dipendenti e collaboratori tramite comunicazione interna con conseguente conferma di ricezione dell'avvenuta comunicazione.
Cybersecurity
La società ha impostato diverse azioni di prevenzione per contrastare il cyber crimine. Considerando che il fattore umano gioca un ruolo determinante per la sicurezza informatica aziendale, CSP ha impostato una serie di programmi formativi per il personale, tramite piattaforme di e-learning. Questi programmi hanno lo scopo di infondere la consapevolezza che ogni utente contribuisce in maniera cruciale alla sicurezza dell'azienda.
La sicurezza informatica aziendale è una delle priorità aziendali di CSP e lo sarà per gli anni a venire. L'azienda, oltre a gestire piani di formazione rivolti al personale interno, sta investendo risorse e tempo nel rafforzamento dei sistemi di gestione della sicurezza informatica; oltre a questo dall'inizio del 2022 la società ha acquistato un servizio di sicurezza gestita, erogata da un SOC (Security Operation Center) esterno ovvero un centro operativo il cui compito principale è quello di supervisionare e gestire insieme al dipartimento IT interno la sicurezza dei sistemi informativi.
Con l'intento di formalizzare le misure atte a proteggere l'azienda da attacchi informatici, salvaguardare la business continuity e gestire al meglio la compliance in materia di GDPR, nel corso del 2023 è stato aggiornato e sensibilmente irrobustito il regolamento aziendale per l'utilizzo della strumentazione informatica in cui è stato dato particolare rilievo alla regolamentazione dell'utilizzo e della gestione degli asset aziendali affidati a tutti gli utenti.
Nel 2023 non si sono verificati eventi che abbiano comportato la perdita di dati (data breach) e conseguenti denunce comprovate riguardanti la violazione della privacy e della perdita di dati di clienti.
La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti
Il Gruppo CSP International produce e distribuisce in tutto il mondo calze, intimo, costumi da bagno e abbigliamento dai capi e materiali innovativi e della migliore qualità. Condizioni essenziali sono la ricerca, l'innovazione tecnologica e quella stilistica. Tali obiettivi strategici possono essere raggiunti soltanto se la filiera di produzione, i processi produttivi e distributivi sono gestiti e monitorati in modo coerente. A tale riguardo, è noto come una delle potenziali criticità del settore del tessile - abbigliamento sia la conformità dei prodotti rispetto alle norme e regolamenti in materia ambientale. L'utilizzo delle materie prime, ed in particolare delle sostanze chimiche nei processi produttivi interni e/o affidati ai façonnisti, espone l'impresa a potenziali rischi, che richiedono una costante attenzione.
Chemical management
GRI Standard | 3-3 416-1 416-2 |
La certificazione Oeko-Tex® - CSP è certificata secondo lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® dal 2011, un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati. Lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® contribuisce a garantire una sicurezza di prodotto elevata ed efficace dal punto di vista del consumatore.
La certificazione prevede una lista dei requisiti relativi a singole sostanze:
Regolamentazioni di legge, quali coloranti azoici, formaldeide, pentaclorofenolo, cadmio nichel, ed altri.
Numerose sostanze chimiche pericolose per la salute, anche se non ancora regolamentate per legge.
Requisiti del Regolamento Europeo sulle sostanze chimiche REACH e ista ECHA delle sostanze candidate SVHC (ove rilevanti per prodotti tessili e abbigliamento). I requisiti del STANDARD 100 by OEKO-TEX® vengono periodicamente aggiornati.
Requisiti della normativa americana US Consumer Product Safety Improvement Act (CPSIA) per il piombo.
Numerose classi di sostanze rilevanti anche per l'ambiente.
Come già nel 2022, anche nel 2023 CSP ha ottenuto anche la certificazione Oeko-Tex specifica per articoli di calzetteria in cotone organico "biologico" (no OGM rilevabili), certificato 20CX00102, valido fino a novembre 2024.
La certificazione dei prodotti in cotone "biologico" richiede requisiti e regole speciali con l'esecuzione di ulteriori test di laboratorio che devono dimostrare che il cotone non è stato geneticamente modificato e il cotone "biologico" non può essere combinato con il cotone convenzionale.
Nel 2023 è stata ottenuta la certificazione Oeko-Tex specifica per gli articoli di calzetteria "riciclati" tessuti con filati derivanti da materiali di scarto post e pre-consumo. I prodotti, per essere certificati come "riciclati", devono avere un contenuto minimo del 20% di materiale riciclato.
Coloranti - Le divisioni R&D di CSP hanno realizzato studi sulle tinture naturali e di altro tipo innovativo, che hanno portato all'utilizzo di coloranti metal free di ultima generazione, privi di metalli pesanti e skin friendly, mantenendo inalterata l'alta qualità tintoriale e la setosità dei collant.
CSP Paris - grazie alla ricerca svolta sul processo di tintura, il 100% dei prodotti tinti nello stabilimento di Vigan sono stati trattati con coloranti "metal free", già dalla seconda metà del 2019. Questo vale per la maggior parte delle linee Well, così come per le gamme Modacolor Green e Voilance del marchio Le Bourget. Si tratta della maggior parte dei prodotti Well, nonché di parte delle linee "Modacolor Green" e "Voilance" del marchio Le Bourget (in particolare "Voilance" e "Dessous Chics").
Prodotti sottoposti ad analisi per la verifica degli impatti sulla salute e sicurezza - casi di non conformità dei prodotti
Nel periodo di rendicontazione non si sono verificati casi di non conformità a norme, regolamenti o codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti durante il loro ciclo di vita.
Etichettatura dei prodotti
GRI Standard | 3-3 417-1 417-2 417-3 |
I prodotti CSP richiedono l'etichettatura (anche soltanto sul pack) e l'indicazione della composizione fibrosa e del produttore o rivenditore. Così come nei precedenti periodi 2021 e 2022, anche nel 2023 non si sono registrati casi di non conformità a tale normativa da parte di CSP e delle altre altre società del Gruppo.
Inoltre, CSP International monitora costantemente che le comunicazioni di marketing dei prodotti e servizi offerti seguano i principi dell'etica e dell'integrità. Nel periodo in esame, non è stata oggetto a sanzioni, penali e/o avvisi per casi di non conformità in materia di normative e/o codici di autoregolamentazione in materia di comunicazioni di marketing, tra cui pubblicità, promozione e sponsorizzazioni.
Marketing responsabile
CSP è Consumer Oriented. La soddisfazione del cliente consumatore è per CSP la filosofia aziendale, per tutti i brand del Gruppo. ll "pensare retail" significa partire da chi acquista per arrivare alla produzione di un prodotto e servizio che soddisfi il cliente.
Il piano industriale ha previsto una rimodulazione degli investimenti promo pubblicitari, che riflette i trend di consumo, quali le vendite online e le vendite indotte attraverso lo stimolo dei social network. Le azioni riguardano in particolare l'ampliamento degli investimenti omnichannel (interazione dei brand con i clienti), mantenendo in parte l'impegno media tradizionale, ma incrementando l'attenzione a presidiare maggiormente i punti di contatto con le persone, attraverso una comunicazione digitale e una presenza attiva sui principali social network. L'obiettivo è una comunicazione integrata e sinergica, che dialoghi attraverso la rete digitale e i canali tradizionali della stampa, con una strategia che implementi la brand awareness e la reputation dei brand CSP.
Customer Care - Obiettivo del Customer service è quello di far sentire il cliente al centro dell'attenzione dell'azienda, offrendo alla rete commerciale ed alla clientela, attenzione, assistenza e soluzioni ad eventuali problemi prima, durante e dopo l'acquisto. Per garantire e migliorare sempre più le relazioni con il cliente, l'azienda si avvale di un servizio di ticketing per gestire le richieste dei consumatori, di una casella di posta elettronica dedicata sempre disponibile (info@cspinternational.it), oltre che delle interazioni dirette attraverso i social network, tutte misure idonee a valutare anche il sentiment consumer e a migliorare la vicinanza tra azienda e consumatrice.
Le campagne di marketing dedicano spazio al packaging di ogni prodotto e nell'area digitale riservata vengono messi a disposizione dei partners tutti i relativi materiali di comunicazione. Vengono realizzate campagne anche di Influencer marketing, con l'obiettivo di far conoscere lo storytelling dei marchi, ma anche per valorizzare le reason why dei prodotti offerti.
Si segnala che il Gruppo CSP nel periodo di rendicontazione non è stato oggetto di alcuna contestazione o sanzione relativamente alla non conformità delle proprie comunicazioni di marketing e/o di altre iniziative di natura commerciale.
Supply Chain
L'impatto sul territorio
GRI Standard | 3-3 204-1 203-1 |
La quota di fornitori ai quali vengono affidate lavorazioni esterne (façonnisti) e che operano nel distretto della calzetteria di Castel Goffredo, in prossimità della sede di Ceresara (MN), così come nelle aree geografiche di Carpi (MO) e Bergamo e sul territorio francese nei dipartimenti delle sedi di CSP France resta significativa. La politica seguita da CSP contribuisce a garantire una ricaduta positiva sull'economia ed un sostegno agli operatori del territorio di riferimento. Si evidenzia peraltro come la scelta della distribuzione di valore a fornitori locali debba in ogni caso tener conto e sia condizionata non soltanto del modello operativo, ma anche della tipologia della fornitura richiesta.
Le ricadute economiche sul territorio
Nel 2023 il totale delle forniture affidate da CSP a fornitori del territorio è stato di complessivi Euro 13,8 milioni. Il dato di Euro 10,4 milioni di acquisti nel 2023 rappresenta per le sedi italiane di CSP il 33,2 % del totale delle forniture.
(Euro milioni) | CSP Italia | CSP Francia | Totale | ||||||
2021 | 2022 | 2023 | 2021 | 2022 | 2023 | 2021 | 2022 | 2023 | |
Totale forniture territorio | 10,1 | 11,9 | 10,4 | 2,5 | 3,3 | 3,4 | 12,6 | 15,2 | 13,8 |
% forniture territorio sul totale (a valore) | 43,9% | 39,6% | 33,2% | 6,9% | 7,2% | 8,3% | 21,4% | 20,0% | 19,1% |
Relativamente alle sedi italiane, sono stati identificati quali fornitori del territorio gli oltre 340 fornitori aventi sede nelle province di Mantova, Modena e Bergamo (sedi delle unità produttive CSP). Per quanto riguarda CSP France, i fornitori del territorio (circa 150) sono quelli con sede nei dipartimenti di Le Vigan e Fresnoy (sedi CSP).
Sponsorizzazioni ed iniziative
CSP favorisce e sostiene iniziative sociali, sportive, umanitarie e culturali, eventualmente anche tramite l'erogazione di contributi a favore di fondazioni, istituzioni, organizzazioni o enti dediti allo svolgimento di attività sociali, culturali e, più in generale, orientate al miglioramento delle condizioni di vita e alla diffusione di una cultura di pace e di solidarietà. Il processo di erogazione di tali contributi avviene nel rispetto delle disposizioni normative vigenti ed è correttamente e adeguatamente documentato.
Tra le iniziative svolte nel 2023 in Italia si segnalano:
#RedForWoman - In occasione della Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, CSP International ha lanciato un'iniziativa a favore del Telefono Rosa di Mantova, un'associazione Onlus di volontariato, impegnata ad offire aiuto alle donne vittime di violenza. Nel periodo tra il 25 ed il 30 Novembre 2023, il 10% di ogni acquisto effettuato sull 'e-commerce del marchio Oroblù è stato devoluto all'associazione. Inoltre, l'iconico collant rosso della linea Oroblù All Colors 50 è divenuto simbolo di consapevolezza e sensibilizzazione, protagonista di scatti fotografici che hanno immortalato non solo alcune influencer che collaborano con il brand di intimo e calzetteria ma anche le donne di CSP International operative nelle sedi italiane di Ceresara, Carpi e Bergamo che hanno indossato questo capo come bandiera di civiltà.
Partecipazione all'evento "Il tempo delle donne" promosso ed organizzato annualmente dal Corriere della Sera e da altri partner, con l'obiettivo, tramite incontri, eventi ed esposizioni, di contribuire e accelerare il cambiamento a favore delle donne.
Contributi annuali alle squadre sportive di ciclismo e tamburello di Ceresara.
Tra le iniziative svolte nel 2023 in Francia si segnalano:
La sensibilizzazione di tutti i dipendenti delle sedi di Vigan, Daviel e Fresnoy sulle questioni relative alla politica di CSR;
Il sondaggio effettuato tra i dipendenti per raccogliere le loro proposte in termini di tutela ambientale; Il workshop di sensibilizzazione sul riciclo, con gli studenti del college Fresnoy le Grand.
La scelta e gestione dei fornitori
GRI Standard | 3-3 308-1 308-2 414-1 414-2 |
La gestione della catena di approvvigionamento è descritta nella "Procedura acquisti di beni, servizi e consulenze", parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01. Tale procedura ha lo scopo di definire ruoli, responsabilità, modalità operative e principi comportamentali cui il personale di CSP International Fashion Group S.p.A. deve attenersi nella gestione del processo di approvvigionamento di beni e servizi (correlati sia all'attività produttiva e di stabilimento, sia alla attività caratteristica della Società) e nell'acquisizione e gestione delle consulenze.
Tale documento si applica a tutti i soggetti aziendali coinvolti, a vario titolo, nel processo di gestione di acquisto di beni, servizi e consulenze. Nel documento vengono definite le tipologie di spesa e i criteri per la scelta dei fornitori. Nelle selezioni dei fornitori sono tenuti in considerazione criteri di esclusione: conformità alle disposizioni in tema di antiriciclaggio, non sono intrattenuti rapporti con fornitori dei quali sia conosciuto o sospetto il coinvolgimento in attività illecite e/o riconducibili alla violazione della normativa in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo; abilitazioni e conformità alle disposizioni in tema di salute e sicurezza sul lavoro, tutela dell'ambiente e continuità operativa.
La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni d'acquisto di beni e servizi avvengono sulla base di valutazioni fondate sulla qualità, sul prezzo e sulle garanzie fornite. CSP, nei rapporti con i propri fornitori, osserva i principi definiti in base al modello 231 (in particolare, dalla procedura acquisti):
CSP non pratica né approva alcuna forma di reciprocità con i fornitori: i beni/servizi vengono prescelti ed acquistati esclusivamente sulla base del loro valore in termini di prezzo e qualità;
qualsiasi trattativa con un fornitore, attuale o potenziale, deve riguardare esclusivamente i beni e i servizi oggetto di negoziazione con il fornitore;
il personale preposto all'acquisto di beni e servizi non deve subire alcuna forma di pressione, da parte dei fornitori, per la donazione di materiali, prodotti e/o somme di denaro in favore di associazioni di carità/solidarietà o simili;
l'assunzione di impegni e la gestione dei rapporti con i fornitori, attuali e potenziali, deve svolgersi nel rispetto delle direttive della Società in tema di conflitto di interessi e di gestione degli affari.
I fornitori e le aziende partner sono tenuti ad accettare il Codice Etico, che fissa i principi base ai quali il Gruppo CSP fa riferimento per la scelta del fornitore. Il Gruppo ritiene che le persone del mondo CSP debbano vivere in una condizione lavorativa positiva e soddisfacente, anche in termini di benessere, senza discriminazioni, nel pieno rispetto dei loro diritti. Tale politica assume una particolare rilevanza, per un settore che vede una significativa esposizione a fattori di rischio, soprattutto di carattere sociale, legata alla localizzazione geografica di numerosi distretti produttivi della filiera.
Le principali linee guida di CSP per la pianificazione e realizzazione degli acquisti di materie prime e/o l'affidamento delle lavorazione a terzi (façonnisti) sono le seguenti:
Qualità - Capacità di realizzare articoli conformi alle aspettative di CSP, quindi già presenti nella gamma della produzione del fornitore;
Flessibilità - Capacità di produrre quantità importanti e, nello stesso tempo, laddove necessario, piccoli lotti anche se sotto ai minimi di norma richiesti;
Prezzo - In linea con il costo del lavoro del Paese in cui si produce e quindi in target con le richieste CSP;
Organizzazione - Capacità di gestire e utilizzare la tecnologia necessaria per il passaggio delle informazioni utili per la produzione.
Le procedure di selezione dei fornitori della controllata CSP Paris prevedono l'accettazione, da parte dei principali fornitori non europei, di un eventuale audit o l'attestazione di compliance rispetto alle condizioni di lavoro ("social compliance").
Il monitoraggio dei fornitori - siti italiani
Con l'obiettivo di rafforzare il presidio dei rischi connessi alla catena di fornitura, CSP International nel 2023, ha disegnato ed utilizzato un sistema di monitoraggio e controllo che ha previsto la realizzazione di un questionario di valutazione da parte dei fornitori prevedendo l'introduzione di criteri ESG. L'obiettivo è quello di monitorare gli impatti lungo l'intera catena del valore, in particolare quelli relativi alla catena di fornitura e di raccogliere le informazioni relative politiche e sistemi adottati dai propri fornitori per la gestione di alcune importanti tematiche di sostenibilità, necessarie per comprendere come il fornitore gestisce gli aspetti ambientali, sociali e governance. Nei primi mesi del 2024 è stato somministrato il questionario, che ha visto il coinvolgimento di 30 fornitori più rappresentativi per il processo e significativi per il business.
La fase successiva, per la quale non è ancora stata definita la tempistica di attuazione prevede l'analisi dei risultati dei questionari somministrati e l'identificazione delle azioni da intraprendere, al fine di monitorare gli impatti derivanti dalla catena di fornitura di CSP.
Gli aspetti sociali ed ambientali
Tra i fornitori facenti parte della supply chain di CSP non sono emersi, alla data del presente documento, casi di fornitori con significative problematiche in materia di libertà di associazione sindacale, lavoro minorile, condizioni di lavoro forzato, rispetto dei diritti umani. Nel periodo di riferimento (2023), così come in quelli precedenti, non sono stati riscontrati impatti ambientali negativi originati dalla catena di fornitura di CSP.
Non sono state rilevate operazioni e/o fornitori oggetto di specifiche attività di analisi o valutazioni di impatto relativamente a potenziali e rilevanti problematiche in materia di diritti umani. Analogamente, non sono state rilevate situazioni per le quali si è reso necessario intraprendere azioni specifiche nei confronti dei fornitori in relazione ad aspetti di carattere sociale.
Le informazioni raccolte con l'indagine effettuata, così come l'accettazione da parte dei fornitori dei Codice Etico di CSP, contribuiscono alla valutazione del fornitore, ancorché non sia stato adottato un sistema di procurement che preveda esplicitamente che i criteri ambientali e sociali vengano inseriti in modo strutturato e sistematico all'interno del processo di valutazione dei fornitori.
Tutti i fornitori dei marchi Lepel e Cagi per prodotti acquistati in semilavorato o finito non utilizzano materiali o coloranti pericolosi per la salute e per l'ambiente e sono certificati Oekotex standard 100. Gli stessi fornitori sono anche certificati BSCI (Business Social Compliance Initiative), che garantisce il monitoraggio e miglioramento delle prestazioni di responsabilità sociale nella catena di fornitura. I fornitori del marchio Cagi si stanno attivando per tale certificazione.
Nel 2023 CSP ha ottenuto la certificazione ICS (Initiative for Compliance and Sustainability) a seguito di un audit presso la sede di Le Bourget in Francia organizzato da un suo cliente, che è membro dell'iniziativa. I membri di ICS tramite un sistema di audit di terze parti verificano le condizioni di lavoro nei siti produttivi dei loro fornitori per monitorare la supply chain. Durante l'audit sono state analizzate tematiche come Salute e Sicurezza, Sistema di Gestione, Diritti Umani e dei Lavoratori e CSP ha ottenuto un risultato positivo.
Alla data di pubblicazione del documento, non sono stati valutati nuovi fornitori utilizzando criteri ambientali e sociali.
Le Persone di CSP
Le politiche di gestione, valorizzazione e sviluppo del personale
GRI Standard | 3-3 401-2 402-1 |
CSP riconosce la centralità delle persone nella convinzione che il più rilevante fattore di successo di ogni impresa è garantito dal contributo professionale delle persone che vi operano. Tutti i dipendenti rappresentano per CSP un valore indispensabile e prezioso per la sua stessa esistenza e sviluppo futuro. In un contesto improntato alla lealtà e alla fiducia reciproca tra datore di lavoro e dipendenti, il Gruppo assicura che tutto il personale sia regolarmente assunto con un contratto di lavoro. Inoltre, come riportato nel Codice Etico, i dipendenti della società svolgono le funzioni di loro competenza secondo i principi di onestà, correttezza, impegno e rigore professionale, e operano, nello svolgimento delle attività loro rimesse, in conformità alle disposizioni legislative vigenti.
Politiche retributive
In base alla vigente normativa, tutti i dipendenti sono coperti da contrattazione collettiva e da accordi aziendali integrativi.
Per quanto riguarda i benefit aziendali, non vi sono differenze tra dipendenti full-time e part-time, con l'unica differenza che questi ultimi ne beneficiano in modo proporzionale rispetto al regime di orario di lavoro.
Asset aziendali (telefono, pc, carta di credito), buoni pasto (ticket restaurant), buoni spesa e indennità di cassa per maneggio denaro vengono riconosciuti per intero, a prescindere dall'orario di lavoro.
Tutela della diversità e pari opportunità
CSP tutela e promuove il valore della persona, che non deve essere discriminata in base all'età, sesso, orientamento sessuale, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose.
CSP riconosce quali principi imprescindibili della propria filosofia aziendale, in linea con l'organizzazione internazionale cui essa appartiene, il rispetto per il lavoro, il contributo professionale e l'impegno di ciascuno, il rispetto delle diverse opinioni, indipendentemente dall'anzianità ed esperienza, e la forza delle idee. A tal riguardo, CSP assicura pari opportunità a qualsiasi livello dell'organizzazione, secondo criteri di merito e senza discriminazione alcuna. Ai dipendenti e collaboratori è, di contro, richiesto di impegnarsi e di agire lealmente assicurando le prestazioni dovute e gli impegni assunti nei confronti della Società.
CSP si impegna a fare in modo che l'autorità sia esercitata con equità e correttezza, evitandone ogni abuso. In particolare, l'autorità non dovrà mai trasformarsi in esercizio del potere lesivo della dignità ed autonomia dei dipendenti e collaboratori in senso lato. Le scelte di organizzazione del lavoro dovranno salvaguardare il valore dei dipendenti e dei collaboratori.
CSP garantisce l'integrità fisica e morale dei dipendenti e collaboratori, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale ed ambienti di lavoro sicuri e salubri. Non sono in alcun modo tollerate richieste o minacce volte ad indurre le persone ad agire contro la legge e il Codice Etico, o ad adottare comportamenti lesivi delle convinzioni e preferenze morali e personali di ciascuno.
Smart working
Il ricorso al lavoro agile, attivato a decorrere dal mese di marzo 2020 per tutti i lavoratori con mansioni espletabili in tale modalità, è proseguito nel corso degli anni, nel rispetto delle disposizioni previste dall'evoluzione normativa in materia.
Per la capogruppo, a decorrere dal 1° gennaio 2023 è stato consentito il proseguimento del lavoro agile fino al 31 dicembre 2023, mediante sottoscrizione di accordi individuali di cui all'art.19 della Legge n.81/2017. Lo smart working, o lavoro agile, ricopre un ruolo significativo nella conciliazione tra casa e lavoro, offrendo una serie di vantaggi che favoriscono una migliore gestione del tempo e una maggiore flessibilità per i dipendenti. Inoltre, il 29 novembre 2022 CSP ha firmato un accordo interno con l'RSU, prorogato nel corso del 2023 per la rimodulazione degli orari di lavoro tramite contrazione della pausa pranzo. Questo accordo è stato preso al fine di migliorare il work-life balance dei dipendenti.
Il ruolo di CSP
CSP contribuisce al benessere economico e alla crescita delle comunità in cui opera. A tal fine si uniforma, nello svolgimento delle proprie attività, al rispetto delle comunità locali e nazionali, favorendo il dialogo con le associazioni sindacali o di altra natura.
CSP non promuove né intrattiene alcun genere di rapporto con organizzazioni, associazioni o movimenti che perseguano, direttamente o indirettamente, finalità penalmente illecite o, comunque, vietate dalla legge. CSP condanna inoltre qualunque forma di partecipazione ad associazioni i cui fini siano vietati dalla legge e contrari all'ordine pubblico e ripudia qualsiasi comportamento diretto anche solo ad agevolare l'attività o il programma di organizzazioni strumentali alla commissione di reati, pure se tali condotte agevolative siano necessarie per conseguire un'utilità.
Il mercato e le misure di riorganizzazione
Anche dopo la fine dello stato di emergenza Covid-19, il Gruppo ha mantenuto alta l'attenzione alle misure di protezione e prevenzione, riproponendole nei protocolli aziendali, ad oggi ancora in vigore, e continuando ad avvalersi del lavoro agile già attivato all'inizio dell'emergenza pandemica.
Nel corso del 2023, nonostante la cessazione degli effetti indotti dalla pandemia sulle attività economiche a livello globale, si è generata una contingente situazione di mercato caratterizzata dal protrarsi delle difficoltà economiche prodotte dalla pressione sui prezzi delle materie prime, dei trasporti e degli input energetici, alimentata anche dal proseguimento dei conflitti bellici ad oggi ancora in corso, e dalla conseguente accelerazione del livello di inflazione, in Italia e all'estero, che si è ripercossa direttamente sulla propensione agli acquisti dei consumatori nel loro complesso e, in particolare, nel settore tessile.
Sono state attivate procedure volte a mitigare gli effetti negativi derivanti dalla contrazione dei consumi conseguente all'impennata dell'inflazione realizzando un contenimento del costo del lavoro grazie al beneficio di ammortizzatori sociali messi a disposizione, sotto varie forme e misure, dai governi dei diversi paesi di operatività del Gruppo.
I piani di dimensionamento dell'organico
La situazione del mercato in cui opera CSP ha determinato, negli ultimi anni, l'attuazione di piani di riduzione di organico, unitamente al ricorso, per le proprie unità italiane e francesi, a misure temporanee di sostegno, quali, la 'Cassa Integrazione'. Tali strumenti, nel rispetto dei diversi ruoli, sono stati gestiti mediante un dialogo costante con le organizzazioni sindacali.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali rientra nei programmi di razionalizzazione e contenimento dei costi di struttura delle divisioni produttive, tra i quali è ricompresa la razionalizzazione dello sviluppo delle linee di prodotto di CSP, con l'intento di minimizzare gli effetti scaturenti dalla contrazione dei consumi e dei mercati di riferimento e di sostenere il reddito dei lavoratori interessati. Il consistente aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, la conseguente crescita dell'inflazione, le turbolenze geopolitiche di inizio 2022, coincise con l'avvio del conflitto russo -ucraino, acutizzatesi verso la fine 2023, con gli eventi bellici in Medio Oriente, ed ancora in corso, e gli effetti da questi fattori indotti sull'economia globale, soprattutto in termini di contrazione dei mercati di riferimento e di cambiamenti delle propensioni/abitudini di acquisto dei consumatori, hanno costretto il Gruppo ad un ricorso ad ammortizzatori sociali, che hanno coinvolto due unità produttive della capogruppo all'inizio e alla fine del 2023. Si è, pertanto, provveduto ad attivare complessivamente 2 procedure di Cigo (Cassa Integrazione Ordinaria), la prima dal 2 gennaio al 1° aprile 2023 presso le unità produttive di Ceresara e Bergamo e la seconda dall'11 settembre al 9 dicembre 2023 per la sola unità di Ceresara, nel corso delle quali sono stati programmati interventi soprattutto di riduzione orario di lavoro. CSP, in entrambe le azioni di ricorso alla Cigo, ha sempre esperito le procedure di informazione e consultazione sindacale e, nonostante la contingente situazione sfavorevole, ha sempre anticipato alle normali scadenze retributive gli importi corrispondenti alle integrazioni a carico dell'INPS. A decorrere dal 15 gennaio 2024, per 13 settimane fino al 13 aprile 2024, per l'unità produttiva di Ceresara è stata programmato un nuovo intervento della Cigo.
CSP Paris
La fine del periodo Covid ha causato, a partire dal 2022, una disorganizzazione delle catene logistiche globali, con un conseguente forte aumento dei costi dei trasporti marittimi e aerei, e un notevole allungamento dei tempi di trasporto. Per far fronte a questo contesto, CSP Paris ha effettuato una revisione della sua catena di fornitura, in particolare per i prodotti acquistati in Asia. Ciò ha consentito all'azienda di controllare i costi di trasporto, di disporre delle scorte giuste al momento giusto e di mantenere un eccellente livello di servizio per i propri clienti. Oggi più del 98% delle forniture a distanza vengono effettuate via nave, mentre il trasporto aereo viene utilizzato solo in via eccezionale e per piccole quantità. CSP Paris ha inoltre realizzato importanti investimenti nel suo sito industriale di Vigan (macchine di tessitura circolari per calzetteria, macchine automatiche di cucitura e stiro-confezione) al fine di mantenere costi competitivi. Il sito beneficerà inoltre di una parte di energia elettrica autoprodotta, grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto.
Iniziative e piani in corso
Unità produttiva di Carpi (MO):
Con il 31/12/2022 si è concluso un percorso iniziato, per l'unità produttiva di Carpi, nel 2019 con un Contratto di Solidarietà di 10 mesi, proseguito nel 2020 con una Cigs per crisi aziendale di 9 mesi, poi sospesa e sostituita dalla Cigo Covid fino al 31/12/2021, e prolungato ulteriormente nel 2022 con un anno di Cigs per cessazione parziale dell'attività, come sopra illustrato. A seguito di alcune uscite volontarie, tramite dimissioni spontanee o risoluzioni consensuali in sede sindacale, si è giunti, progressivamente, a 14 esuberi, dai 29 iniziali divenuti poi 21 in sede di esame congiunto lo scorso dicembre 2021.
Considerato il carattere strutturale degli esuberi derivanti dalla cessazione di alcune attività dell'unità produttiva di Carpi, ai sensi e per gli effetti degli artt. 4 e 24 della legge n.223/91 e successive modifiche ed integrazioni, CSP ha avviato in data 5 dicembre 2022, con notifica alle Organizzazioni Sindacali territoriali ed all'Agenzia Regionale per il lavoro della regione Emilia-Romagna, la procedura di licenziamento collettivo nei confronti di n. 14 dipendenti della sede di Carpi, eccedenti rispetto alle proprie esigenze tecnico-produttive ed organizzative. La suddetta procedura si è conclusa con il raggiungimento dell'accordo sindacale in data 21 dicembre 2022, che prevedeva accordi non oppositivi incentivati (è stata riconosciuta un'incentivazione monetaria all'esodo, per i lavoratori che hanno sottoscritto specifici verbali di conciliazione individuale, in aggiunta alle normali spettanze di fine rapporto, compresa l'indennità sostitutiva del preavviso) e con il successivo licenziamento di n.13 dipendenti (12 in data 31 dicembre 2022 e l'ultimo in data 31 gennaio 2023).
Nel 2023 non si è fatto ricorso ad alcun ammortizzatore sociale presso l'unità produttiva di Carpi.
Unità produttiva di Ceresara (MN) e punti vendita afferenti
In data 22 dicembre 2022, CSP ha formalmente notificato alle Rappresentanze Sindacali la necessità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria per n. 13 settimane consecutive, a decorrere dal 2 gennaio 2023 fino al 1° aprile 2023, ai sensi dell'art.11 del D.Lgs. 148/2015 (calo degli ordinativi dovuto alla contingente situazione di mercato), prevedendo di coinvolgere massimo 123 dipendenti su 214 aventi diritto, in forza all'unità produttiva di Ceresara.
In data 8 settembre 2023, CSP ha formalmente notificato alle Rappresentanze Sindacali la necessità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria per n. 13 settimane consecutive, a decorrere dall' 11 settembre 2023 fino al 9 dicembre 2023, ai sensi dell'art.11 del D.Lgs. 148/2015 (calo degli ordinativi dovuto alla contingente situazione di mercato), prevedendo di coinvolgere massimo 154 dipendenti su 210 aventi diritto, in forza all'unità produttiva di Ceresara.
Nel 2023, si è fatto ricorso ad ammortizzatori sociali (Cigo) per complessive 17.370,50 ore, interessando effettivamente n. 129 dipendenti su 210 mediamente in forza ed aventi diritto a trattamenti di integrazione salariale.
In data 12 gennaio 2024, CSP ha formalmente notificato alle Rappresentanze Sindacali la necessità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria per n. 13 settimane consecutive, a decorrere dal 15 gennaio 2024 fino al 13 aprile 2024, ai sensi dell'art.11 del D.Lgs. 148/2015 (calo degli ordinativi dovuto alla contingente situazione di mercato). L'intervento della cassa integrazione ordinaria è, ad oggi, ancora in corso ed è stato richiesto per massimo 152 dipendenti su 204 aventi diritto, in forza all'unità produttiva di Ceresara.
Unità produttiva di Bergamo e punti vendita afferenti:
In data 22 dicembre 2022, CSP ha formalmente notificato alle Rappresentanze Sindacali la necessità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria per n. 13 settimane consecutive, a decorrere dal 2 gennaio 2023 fino al 1° aprile 2023, ai sensi dell'art.11 del D.Lgs. 148/2015 (calo degli ordinativi dovuto alla contingente situazione di mercato), prevedendo di coinvolgere massimo 33 dipendenti su 46 aventi diritto, in forza all'unità produttiva di Bergamo.
Nel 2023, si è fatto ricorso ad ammortizzatori sociali (Cigo) per complessive 264 ore, interessando effettivamente n. 9 dipendenti su 47 mediamente in forza ed aventi diritto a trattamenti di integrazione salariale.
CSP Paris Fashion Group: nel corso del 2023 la società francese non è stata interessata da alcun piano di riduzione, né di orario né di organico.
Occupazione e turnover
GRI Standard | 3-3 401-1 |
Assunzioni - Classi età | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Fino a 30 | 43 | 10 | 53 | 47 | 9 | 56 | 49 | 10 | 59 |
Da 30 a 50 | 38 | 14 | 52 | 64 | 25 | 89 | 29 | 19 | 48 |
Oltre 50 | 33 | 13 | 46 | 44 | 17 | 61 | 33 | 7 | 40 |
Totale | 114 | 37 | 151 | 155 | 51 | 206 | 111 | 36 | 147 |
Il dato delle assunzioni del 2023, è per larga parte riferibile alla controllata CSP Paris (132 assunzioni rispetto alle 15 in Italia). Tale dato è peraltro in larga misura relativo, così come nei precedenti periodi, alle assunzioni di collaboratori secondo forme contrattuali di breve termine. Tali dipendenti ricoprono funzioni di vendita, quali "dimostratrici", in occasione di campagne commerciali e vendite stagionali presso la grande distribuzione. Alla scadenza contrattuale il rapporto di collaborazione viene formalmente interrotto e viene ricompreso nel dato delle cessazioni di cui alla tabella successiva. La circostanza risulta peraltro evidente dalle dinamiche relative al personale in uscita:
Cessazioni - Classi età | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Fino a 30 | 51 | 9 | 60 | 46 | 14 | 60 | 53 | 10 | 63 |
Da 30 a 50 | 34 | 14 | 48 | 64 | 13 | 77 | 29 | 17 | 46 |
Oltre 50 | 62 | 23 | 85 | 66 | 36 | 102 | 56 | 22 | 78 |
Totale | 147 | 46 | 193 | 176 | 63 | 239 | 138 | 49 | 187 |
Cessazioni - per genere | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Uscite volontarie | 12 | 5 | 17 | 16 | 12 | 28 | 13 | 7 | 20 |
Pensione* | 13 | 11 | 24 | 19 | 10 | 29 | 11 | 10 | 21 |
Licenz. | 4 | 2 | 6 | 10 | 2 | 12 | 19 | 5 | 24 |
Altro (contr. tempo det.) * | 118 | 28 | 146 | 131 | 39 | 170 | 95 | 27 | 122 |
Totale | 147 | 46 | 193 | 176 | 63 | 239 | 138 | 49 | 187 |
* I dati relativi al motivo di cessazione differiscono rispetto a quanto riportato in DNF 2022 a seguito di una revisione dei processi del sistema di raccolta dati.
Per le sedi italiane le cessazioni avvenute nel corso del 2023 sono dovute prevalentemente a provvedimenti aziendali, quali la conclusione della procedura di riduzione del personale presso l'unità produttiva di Carpi e il mancato rinnovo di alcuni contratti a termine, che hanno di poco superato le uscite volontarie.
Il tasso di turnover viene calcolato rapportando il saldo "netto" tra le assunzioni e le dimissioni dei dipendenti del Gruppo rispetto alla consistenza degli stessi alla fine del periodo precedente. Tale approccio consente di normalizzare la dinamica e gli effetti legati alle assunzioni stagionali della controllata francese. Nel 2023 l'indice di turnover netto è stato negativo per il 6,4% (riduzione netta dell'organico complessivo).
Tasso turnover % | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | |
Assunzioni | 4 | 147 | 151 | 16 | 190 | 206 | 15 | 132 | 147 |
Dimissioni | (24) | (169) | (193) | (40) | (199) | (239) | (37) | (150) | (187) |
Incremento (Decremento) netto | (20) | (22) | (42) | (24) | (9) | (33) | (22) | (18) | (40) |
Dipendenti fine periodo precedente | 339 | 364 | 703 | 319 | 342 | 661 | 295 | 333 | 628 |
Indice di turnover | (5,9%) | (6,0%) | (6,0%) | (7,5%) | (2,6%) | (5,0%) | (7,5%) | (5,4%) | (6,4%) |
Separando l'effetto differito di preesistenti procedure di razionalizzazione degli organici, il differenziale netto tra le cessazioni di rapporto avvenute nel 2023 e quelle del 2022 risulta essere nel complesso limitato.
Il progressivo invecchiamento della popolazione aziendale e raggiungimento dei requisiti pensionistici, compatibilmente con l'evoluzione della normativa previdenziale, comporterà ulteriori uscite nei prossimi anni, che, in assenza di eventuali necessità di ottimizzazione degli organici, tenderanno ad essere compensate da rispondenti politiche di replacement, ripristinando un tasso fisiologico del turnover.
Diversità e pari opportunità
GRI Standard | 3-3 401-3 405-1 405-2 406-1 |
Come già richiamato, il settore in cui opera CSP ha visto, storicamente, la predominanza di personale femminile. Al 31 dicembre 2023 il genere femminile rappresenta il 63,1% del totale dei dipendenti di CSP International. All'interno di tale dato, la percentuale di donne classificabili (in Italia e in Francia) in posizione assimilabile a quella di dirigenti (management) è del 25% sul totale dei dirigenti. Tra gli impiegati e quadri (ruoli assimilabili a tali categorie) la percentuale di donne sul totale è del 65,2%. I dati relativi al 2023 confermano il trend di un progressivo invecchiamento della popolazione aziendale, con la quota di dipendenti con età superiore a 50 anni che supera il 67,2%, mentre la quota dei dipendenti di età inferiore ai 30 anni si attesta al di sotto del 6,5%, evidenziando la difficoltà di un ricambio generazionale, reso difficile dall'andamento del mercato.
Dipendenti per categoria / genere
Dipendenti per categoria / per genere | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Dirigenti - Manager | 2 | 10 | 12 | 3 | 10 | 13 | 3 | 9 | 12 |
Impiegati - Quadri | 269 | 151 | 420 | 260 | 137 | 397 | 247 | 132 | 379 |
Operai | 148 | 81 | 229 | 135 | 83 | 218 | 121 | 76 | 197 |
Totale | 419 | 242 | 661 | 398 | 230 | 628 | 371 | 217 | 588 |
% | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Dirigenti - Manager | 0,3% | 1,5% | 1,8% | 0,5% | 1,6% | 2,1% | 0,5% | 1,5% | 2,0% |
Impiegati - Quadri | 40,7% | 22,8% | 63,5% | 41,4% | 21,8% | 63,2% | 42,0% | 22,5% | 64,5% |
Operai | 22,4% | 12,3% | 34,6% | 21,5% | 13,2% | 34,7% | 20,6% | 12,9% | 33,5% |
Totale | 63,4 | 36,6% | 100,0% | 63,4% | 36,6% | 100,0% | 63,1% | 36,9% | 100,0% |
Dipendenti per classi di età / genere
Dipendenti per classi di età / genere | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
(anni) | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Fino a 29 anni | 19 | 14 | 33 | 24 | 19 | 43 | 21 | 17 | 38 |
Da 30 a 50 | 150 | 50 | 200 | 132 | 42 | 174 | 118 | 37 | 155 |
Oltre 50 | 250 | 178 | 428 | 242 | 169 | 411 | 232 | 163 | 395 |
Totale | 419 | 242 | 661 | 398 | 230 | 628 | 371 | 217 | 588 |
% | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Fino a 29 anni | 2,9% | 2,1% | 5,0% | 3,8% | 3,0% | 6,8% | 3,6% | 2,9% | 6,5% |
30-50 anni | 22,7% | 7,6% | 30,3% | 21,0% | 6,7% | 27,7% | 20,1% | 6,3% | 26,4% |
Oltre 50 anni | 37,8% | 26,9% | 64,8% | 38,5% | 26,9% | 65,4% | 39,5% | 27,7% | 67,2% |
Totale | 63,4% | 36,6% | 100% | 63,4% | 36,6% | 100,0% | 63,1% | 36,9% | 100% |
Dipendenti per categoria / fascia di età
Dipendenti per categoria / fascia di età | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||||
Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | |
Dirigenti - Manager | - | 1 | 11 | 12 | - | - | 13 | 13 | - | - | 12 | 12 |
Impiegati - Quadri | 27 | 144 | 249 | 420 | 33 | 121 | 243 | 397 | 32 | 112 | 235 | 379 |
Operai | 6 | 55 | 168 | 229 | 10 | 53 | 155 | 218 | 6 | 43 | 148 | 197 |
Totale | 33 | 200 | 428 | 661 | 43 | 174 | 411 | 628 | 38 | 155 | 395 | 588 |
% | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||||
Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | |
Dirigenti - Manager | -% | 0,2% | 1,7% | 1,8% | -% | -% | 2,1% | 2,1% | -% | -% | 2,0% | 2,0% |
Impiegati - Quadri | 4,1% | 21,8% | 37,7% | 63,5% | 5,3% | 19,3% | 38,7% | 63,2% | 5,4% | 19,0% | 40,0% | 64,5% |
Operai | 0,9% | 8,3% | 25,4% | 34,6% | 1,6% | 8,4% | 24,7% | 34,7% | 1,0% | 7,3% | 25,2% | 33,5% |
Totale | 5,0% | 30,3% | 64,8% | 100,0% | 6,8% | 27,7% | 65,4% | 100,0% | 6,5% | 26,4% | 67,2% | 100,0% |
Discriminazione
Come riportato nel Codice Etico, CSP non tollera alcuna condotta discriminatoria, né alcuna forma di molestia e/o di offesa personale o sessuale. CSP si impegna, dunque, a favorire un ambiente di lavoro che escluda qualsiasi forma di discriminazione e di molestia relativa al sesso, alla religione, alla nazionalità, all'età, alle tendenze sessuali, all'invalidità o ad altre caratteristiche personali non attinenti al lavoro. Con riferimento ai periodi oggetto di rendicontazione si evidenzia che non sono intervenuti o sono stati segnalati casi e/o episodi di discriminazione nella gestione delle relazioni con le risorse umane nelle società del Gruppo CSP.
I congedi di maternità e paternità
In conformità con le normative locali, CSP International garantisce a tutti i dipendenti pari opportunità in materia di congedi parentali. Nel 2023, hanno usufruito del congedo di maternità e paternità 6 dipendenti. Gli indicatori evidenziano un fenomeno che riguarda ancora la sfera di genere femminile e che ha interessato in misura prevalente l'Italia. Al termine del periodo di congedo, la maggior parte dei dipendenti che ne hanno usufruito sono rientrati regolarmente al lavoro.
Congedi parentali | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Italia | 4 | - | 4 | 2 | - | 2 | 3 | 1 | 4 |
Francia | 3 | 1 | 4 | 1 | - | 1 | 2 | - | 2 |
Totale | 7 | 1 | 8 | 3 | - | 3 | 5 | 1 | 6 |
Rientri al termine del periodo | 5 | 1 | 6 | 1 | - | 1 | 3 | 1 | 4 |
Rientri e rimasti dopo 12 mesi da rientro | 3 | - | 3 | - | - | - | 2 | 1 | 3 |
Il rapporto tra retribuzioni e generi
Gli indicatori riportati nella seguente tabella mostrano il rapporto, per le diverse categorie di dipendenti, tra la retribuzione media procapite femminile e quella maschile.
Rapporto retribuzioni | 2021 | 2022 | 2023 |
Dirigenti | 72,4% | 53,3% | 52,1% |
Quadri - impiegati | 66,1% | 67,4% | 71,9% |
Operai | 91,8% | 95,3% | 93,3% |
Sia per l'Italia, sia per la Francia viene riportato il dato che confronta la componente fissa delle retribuzioni, in grado di esprimere meglio tale rapporto. A parità di mansione viene applicato l'inquadramento contrattuale e retributivo previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di settore, nel pieno rispetto della parità di genere. Le retribuzioni sono poi ovviamente differenziate in base all'anzianità di servizio e alla tipologia di attività svolte.
Per quanto riguarda l'Italia, la fuoriuscita nel 2021 di una dipendente che, oltre al ruolo dirigenziale, ha ricoperto per diversi anni anche un incarico esecutivo apicale in seno alla Società Amministratore delegato, pertanto percettrice della massima retribuzione aziendale di genere, ha comportato un aumento del gap retributivo di genere a partire dal 2022 nella qualifica dirigenziale, nonostante, a decorrere dal 2022, il numero delle dipendenti con qualifica di dirigente sia tornato ad essere prossimo alle tre unità.
Si rileva, inoltre, che i congedi di maternità, parentali e straordinari (ex l. 53/2000 e D.Lgs. 151/2001) e le aspettative non retribuite hanno interessato, negli ultimi anni, maggiormente la popolazione aziendale femminile comportando, conseguentemente, un maggior impatto sui trattamenti retributivi riconosciuti da CSP ai soggetti interessati.
Inoltre, il ricorso prolungato ad ammortizzatori sociali che ha interessato, anche nel 2023 (ammortizzatori non più emergenziali, quindi ancor più mirati a razionalizzare le specifiche capacità produttive e di servizio in base a contingenti esigenze tecniche ed organizzative), uffici e reparti a prevalente composizione femminile (per es. ; dipendenti in forza ai reparti produttivi dell' unità di Ceresara ecc.) ed il meccanismo di integrazione salariale che soggiace ad importi massimali generalmente inferiori alle retribuzioni medie di impiegati e quadri (i dirigenti non possono percepire il trattamento di integrazione salariale), hanno impattato maggiormente in termini di gap retributivo di genere per le qualifiche degli impiegati.
La gestione dei preavvisi - Per quanto riguarda le variazioni di condizioni contrattuali rilevanti per i dipendenti, ci si attiene generalmente alle tempistiche previste dal CCNL.
La formazione
GRI Standard | 3-3 404-1 404-2 404-3 |
Le politiche formative
Consapevole che la professionalità è un valore che si acquisisce con la pratica e l'esperienza e una formazione specifica, CSP riconosce il contributo determinante che tale processo riceve dai professionisti con maggiore anzianità lavorativa e promuove il trasferimento delle loro conoscenze e del loro atteggiamento professionale al personale più giovane. CSP persegue la valorizzazione della professionalità, promuove le aspirazioni dei singoli, le aspettative di apprendimento, di crescita professionale e personale di ciascuno. CSP presenta ogni anno piani formativi che mirano a soddisfare le esigenze dei dipendenti, rispondendo a fabbisogni formativi riscontrabili dal lato organizzativo oppure generati dagli sviluppi normativi.
Valutazione delle prestazioni e dello sviluppo di carriera
Il Gruppo CSP, tenuto conto del modello di controllo e di governance adottato, nonché delle dimensioni, non ha al momento ritenuto di dovere implementare, per la generalità dei dipendenti, programmi formalizzati di valutazione delle prestazioni e sviluppo di carriera, fatta eccezione per alcuni dirigenti e quadri (MBO - Management by Objectives). La valutazione delle performance viene gestita secondo la prassi operativa che si sostanzia in verifiche e valutazioni periodiche, solitamente con cadenza annuale e al termine dell'anno, degli inquadramenti contrattuali e dei trattamenti retributivi dei dipendenti. Le valutazioni riferite all'esercizio 2023 concretizzatesi con revisioni contrattuali e/o retributive (non vengono annoverate le trasformazioni dell'orario di lavoro connesse a contingenti esigenti organizzative) hanno interessato circa il 10% del personale complessivamente in forza a fine periodo (nel dettaglio: il 13% dei dirigenti, il 23% dei quadri, il 14% degli impiegati e il 2% degli operai).
Una metodologia di valutazione formalizzata è prevista presso la controllata francese (CSP Paris Fashion Group): tale processo coinvolge i responsabili di funzione e le loro 'prime linee' (riporti diretti). Nel 2019 è stato firmato un accordo di incentivazione che consente ai dipendenti di CSP Paris di ricevere un bonus legato al risultato aziendale, in relazione ad una soglia stabilita (tale accordo è stato rinnovato anche per gli anni successivi al 2019, da ultimo nel 2024).
L'impegno
La formazione ha interessato, in modo trasversale, il personale di CSP, secondo un piano di formazione a rotazione.
Il numero medio delle ore di formazione erogate nel 2023 si registra a 8,3 ore, in aumento rispetto al 2022. I principali corsi di formazione erogati nel 2023 mirano a soddisfare gli obbiettivi e le esigenze dei dipendenti di CSP e comprendono la formazione in materia di salute e sicurezza, data protection ed alla formazione volta a rafforzare le abilità e le competenze digitali e linguistiche. Nel corso del periodo di rendicontazione, è stata svolta una formazione specifica in materia di sostenibilità e sviluppo sostenibile per alcune figure dirigenziali della capogruppo, con focus sul mondo fashion, trattando temi come inclusività sociale e ambientale, riduzione degli sprechi, ottimizzazione delle risorse, innovazione ed ecodesign. Inoltre, è stato attivato un corso in materia di diagnosi energetica dell'azienda, in conformità alle norme UNI CEI/TR 11428 e UNI CEI EN 16427.
Ore medie formazione1 | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Dirigenti | 6,6 | 6,0 | 6,1 | 19,6 | 26,4 | 24,8 | 60,5 | 38,3 | 43,9 |
Quadri - Impiegati | 5,7 | 11,3 | 7,7 | 7,8 | 9,7 | 8,4 | 9,0 | 9,9 | 9,3 |
Operai | 2,6 | 4,8 | 3,4 | 3,2 | 4,5 | 3,7 | 2,4 | 6,8 | 4,1 |
Totale | 4,6 | 8,9 | 6,2 | 6,3 | 8,5 | 7,1 | 7,3 | 10,0 | 8,3 |
1 Per il calcolo del tasso medio di formazione del personale, è stato considerato come denominatore la media dei dipendenti in organico per l'esercizio 2023. Tale dato non differisce in misura significativa da quello del numero dei dipendenti in forza alla fine dell'esercizio.
Salute e sicurezza dei lavoratori
GRI Standard | 3-3 403-1 403-2 403-3 403-4 403-5 403-6 403-7 403-8 403-9 403-10 |
Il Gruppo garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e assicura ambienti di lavoro sicuri e salubri, nel rispetto della normativa antinfortunistica e di salute e di igiene sul lavoro vigente. CSP promuove fermamente la diffusione di una cultura della sicurezza e della consapevolezza dei rischi connessi alle attività lavorative svolte, richiedendo a tutti, ad ogni livello, comportamenti responsabili e rispettosi del sistema di sicurezza predisposto e di tutte le procedure aziendali che ne formano parte integrante. In quest'ottica, ogni dipendente, collaboratore e chiunque a vario titolo presti attività lavorative presso gli uffici e gli stabilimenti del Gruppo è chiamato a concorrere personalmente al mantenimento della sicurezza e della qualità dell'ambiente di lavoro in cui opera, attenendosi scrupolosamente al sistema di sicurezza predisposto e a tutte le procedure aziendali che ne formano parte.
CSP si impegna:
a porre in essere attività sicure al fine di proteggere la salute dei dipendenti della Società e delle comunità ove ha le proprie sedi, uniformando le proprie strategie operative al rispetto della politica aziendale in materia di sicurezza, salute e ambiente;
a garantire la formazione e informazione di tutti coloro che prestano la propria attività lavorativa negli uffici e stabilimenti facenti capo alla Società, sui rischi connessi alla sicurezza cui gli stessi si trovino di volta in volta esposti, assicurando loro i mezzi e i Dispositivi di Protezione Individuale richiesti dalla normativa vigente in relazione alla tipologia di attività svolta;
a riesaminare periodicamente ed a monitorare continuativamente le prestazioni e l'efficienza del proprio sistema posto a presidio dei rischi connessi alla sicurezza, per mantenere luoghi di lavoro sicuri a tutela dell'integrità del proprio personale, e per raggiungere gli obiettivi di continuo miglioramento prefissati da CSP in materia di sicurezza, salute e ambiente.
L'impegno per la salute e la sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto rilevante per CSP. Per questo, e per andare oltre la mera compliance legale, dal 2014 è stato implementato, mantenuto e migliorato un sistema di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
È stato nominato un Responsabile del Sistema di Gestione integrato che si occupa di mantenere attivo ed efficace il sistema di gestione implementato, compresa l'attività di controllo operativo e di aggiornamento dello stesso e di riferire al Rappresentante della Direzione sulle prestazioni raggiunte e sulle aree di miglioramento. In seno al Consiglio di Amministrazione è stato nominato il Rappresentante della Direzione che ha l'autorità perché si applichi e si faccia applicare ogni singola prescrizione del sistema di gestione di CSP a tutto il personale o funzione dell'organizzazione.
Il sistema di gestione copre tutti i processi, tutti i dipendenti e tutti i siti italiani dell'organizzazione. Anche se il sistema di gestione è concretamente applicato ai punti vendita, compresi i relativi processi e lavoratori, i dipendenti dei punti vendita non rientrano in scopo della certificazione. Il sistema di gestione non è esteso ai lavoratori non dipendenti che operano presso i siti di CSP, in ragione del fatto che la posizione di garanzia riguardo la salute e sicurezza è in capo al loro datore di lavoro per legge.
Tuttavia, a tutela loro e dei dipendenti di CSP sono attuate tutte le previsioni scaturite dalla valutazione dei rischi interferenziali, redatta congiuntamente da CSP e dal loro datore di lavoro. Essi partecipano inoltre regolarmente alle esercitazioni per la gestione delle emergenze.
Identificazione del pericolo, valutazione del rischio e indagini sugli incidenti
Per quanto riguarda l'identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e l'investigazione degli incidenti, il D.Lgs. 81/08 e la normativa collegata regolano in dettaglio le responsabilità, le attività, le scadenze. Nel contesto del rispetto delle norme applicabili in materia, la valutazione dei rischi viene effettuata dal Datore di lavoro, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente con la collaborazione di consulenti esterni esperti nel settore. A luglio del 2023 è stato aggiornato l'organigramma della sicurezza e la conseguente condivisione con i propri dipendenti per la corretta individuazione delle responsabilità in ambito Salute Sicurezza e Ambiente.
Per tutti i dipendenti è prevista una specifica procedura per quanto riguarda la gestione della formazione, informazione e addestramento generale e specifico a seconda della mansione, che consente la conseguente valutazione di possibili situazioni di pericolo. Inoltre, tutti gli spazi aziendali sono dotati della cartellonistica di sicurezza e della segnaletica orizzontale e verticale per identificare i percorsi sicuri e le vie di esodo.
In aggiunta ai requisiti legali, trovano applicazione anche le procedure del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. In questo ambito:
sono identificati i requisiti legali cogenti applicabili nell'organizzazione;
vengono raccolte informazioni sul campo (controllo operativo);
sono registrate e trattate le non-conformità (siano esse incidenti, infortuni o quasi-infortuni);
sono intraprese le azioni preventive suggerite dall'analisi delle risultanze del controllo operativo e delle non-conformità riscontrate.
Servizi di medicina del lavoro
In base a quanto disposto dal D.Lgs. 81/08, è istituito un servizio di sorveglianza sanitaria con lo scopo di controllare lo stato di salute dei dipendenti e di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica cui il dipendente è assegnato. Il Medico Competente redige il protocollo sanitario ed è incaricato dal datore di lavoro di attuare il piano di sorveglianza sanitaria. L'incarico del Medico Competente è limitato al personale dipendente di CSP, mentre la sorveglianza sanitaria dei lavoratori non dipendenti di CSP ma che lavorano in luoghi sotto la responsabilità di CSP è in carico, per legge, al Medico Competente incaricato dal loro Datore di Lavoro.
Partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito a programmi di salute e sicurezza sul lavoro
La consultazione e la partecipazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro avviene attraverso i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), presenti in ogni sede di CSP International. Gli RLS sono eletti dai lavoratori stessi tra i membri delle Rappresentanze sindacali e vengono consultati per la valutazione dei rischi, durante la riunione della sicurezza annuale e le riunioni indette dal RSPP. Le segnalazioni ed i suggerimenti sono registrati e trattati dal RSPP. Annualmente il RSPP convoca la Riunione della Sicurezza, cui partecipano il Datore di Lavoro, il Medico Competente, i Rappresentanti dei lavoratori.
Il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) - Piano di lavoro ed interventi di miglioramento
In applicazione del D.Lgs. 81/2008 CSP ha nominato come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) un consulente esterno per gli stabilimenti di Ceresara e Carpi ed un altro consulente esterno per lo stabilimento di Bergamo. Tali figure si occupano della gestione della sicurezza negli ambienti lavorativi e dei rapporti con i diversi enti ed organismi di controllo e certificazione e si coordinano con le rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza e gli Amministratori.
Quale parte della politica in materia di salute e sicurezza è stato redatto il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), dove sono stati individuati gli specifici fattori di rischio potenziale relativi a tali ambiti di riferimento operativi. Viene inoltre periodicamente redatto ed aggiornato un documento che contiene il piano di lavoro e gli interventi di miglioramento (Piano di miglioramento).
Per CSP Paris il ruolo di responsabile della sicurezza è attualmente ricoperto dal Direttore di Produzione.
Formazione in materia di salute e sicurezza
Tutti i dipendenti di CSP ricevono una formazione riguardo la salute e sicurezza sul lavoro, sia generale che specifica in base alla mansione svolta, secondo i requisiti e le scadenze fissate dalla normativa. La pianificazione delle azioni formative è curata dal RSPP. La formazione è erogata a carico dell'azienda in orario lavorativo utilizzando i servizi di società di consulenza specializzate. Sono normalmente previsti momenti di verifica dell'apprendimento al termine di ogni azione formativa. Sono, inoltre, regolarmente condotte esercitazioni per la gestione delle emergenze.
Con l'introduzione dello smart working, a tutti i dipendenti di CSP international è stata distribuita l'Informativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con delineati tutti i rischi correlati a tale prestazione lavorativa e i relativi comportamenti da adottare per garantire sicurezza e prevenire impatti sulla salute del dipendente, ai sensi della legge del 22 maggio 2017 n.81 e del D.Lgs. 81/08.
Promozione della salute dei lavoratori
CSP in applicazione del contratto nazionale del settore tessile, ha messo a disposizione dei propri dipendenti un piano di assistenza sanitaria integrativa, con costi a carico dell'azienda. I dipendenti di CSP International, come previsto da CCNL, sono coperti dal fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanimoda. Il fondo mira a soddisfare i bisogni e le necessità dei lavoratori fornendo prestazioni di assistenza sanitaria che si integrano con quelle del Sistema Sanitario Nazionale.
Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza
Per la prevenzione e la mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, CSP predispone per tutti i dipendenti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). I DPI sono essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro, offrendo una protezione specifica contro le varie tipologie di rischio relativo alla mansione e riducendo il pericolo di incidenti e malattie professionali. La consegna dei DPI ad ogni dipendente viene formalizzata tramite la firma del modulo di avvenuta consegna degli stessi e durante i corsi di salute e sicurezza il dipendente viene formato sul corretto utilizzo di tali dispositivi.
CSP richiede ai fornitori di beni e servizi di accettare formalmente il Codice Etico aziendale quale parte integrante e sostanziale del rapporto e di astenersi da comportamenti ad esso contrari. Nel Codice Etico sono espressamente richiamate clausole riguardanti la salute e sicurezza sul lavoro. Con lo scopo di prevenire e mitigare gli impatti negativi sulla salute e sicurezza dei lavoratori che non controlla direttamente e che non lavorano in luoghi sotto il suo controllo, CSP si rivolge prioritariamente a fornitori qualificati e con esperienza consolidata nella realizzazione dei beni e servizi richiesti.
Le rappresentanze sindacali, la salute e la sicurezza sul lavoro
Le tematiche inerenti agli ambiti salute e sicurezza sono richiamate negli accordi integrativi aziendali e vengono periodicamente tenuti degli incontri organizzati dal RSPP, i cui verbali vengono condivisi e sottoscritti dalle rappresentanze sindacali. Vengono poi definiti e sottoscritti degli specifici accordi sindacali per la presentazione a Fondimpresa e a Fondirigenti di piani formativi aziendali, che hanno incluso azioni formative in materia di sicurezza sul lavoro. La normativa francese prevede a sua volta uno specifico Comitato Sicurezza Ambiente interno, di cui fanno parte integrante i rappresentanti dei dipendenti (Direttore stabilimento, oltre ai delegati personale).
Gli infortuni
Nel corso dell'anno 2023, così come nel corso dell'ultimo triennio, non si sono verificati incidenti mortali o gravi. Nel corso del periodo di rendicontazione si registrano 9 infortuni.
Infortuni sul lavoro | 2021* | 2022* | 2023 | |
Incidenti sul lavoro | Nr | |||
Mortali | - | - | - | |
Incidenti gravi | - | - | - | |
Altri incidenti | 8 | 9 | 9 | |
Totale incidenti registrati | 8 | 9 | 9 | |
Incidenti in itinere | - | 2 | - | |
Totale ore lavorate | h | 942.191 | 924.959 | 913.542 |
Giorni assenza per infortuni | Nr | 133 | 347 | 156 |
Indici infortuni | ||||
Indice Frequenza Infortuni (Nr infortuni/ore lavorate x 1.000.000) | ||||
Mortali | - | - | - | |
Incidenti gravi | - | - | - | |
Altri incidenti | 8,49 | 9,73 | 9,85 | |
Indice Gravità Infortuni (giorni assenza infortuni / ore lavorate x 1.000) | 0,14 | 0,37 | 0,17 | |
N° giornate mediamente perdute a causa di infortunio ogni 1000 giorni lavorati |
*I dati riportati relativi alle ore totali lavorate sono stati rettificati a seguito di un ricalcolo, nel periodo di rendicontazione sono state considerate le ore lavorate registrate dalla timbratura. I giorni di assenza per infortuni del 2021 e del 2022 sono stati rettificati.
Segnaliamo che nel corso del 2023 non vi sono stati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale dipendente per i quali è stata accertata definitivamente una responsabilità aziendale; morti sul lavoro del personale dipendente; addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le Società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili. A livello di Gruppo CSP non ci sono situazioni, circostanze o processi lavorativi tali da far ritenere che possano sussistere particolari e significativi rischi di incidenza di malattie trasmissibili o malattie professionali rilevanti che possono insorgere in relazione alle attività svolte dai dipendenti del Gruppo. Nel corso del 2023 non si sono registrati casi di malattie classificate come di natura professionale.
Infortuni - Lavoratori non dipendenti
Un'impresa concretamente sostenibile ha l'obbligo di monitorare i propri impatti in materia di salute e sicurezza anche nei riguardi di coloro che non sono direttamente impiegati. Di seguito si riporta il dato relativo agli infortuni occorsi a tutti quegli individui che, pur non essendo dipendenti di CSP, lavorano in ambienti di quest'ultima e/o sotto il suo controllo, entro ovviamente i limiti imposti dalla normativa vigente in materia di eterodirezione.
Nello specifico, vengono rendicontanti gli infortuni occorsi ai soli lavoratori dipendenti dei fornitori identificati come più significativi e rappresentativi. Per l'Italia, nell'ambito del sito di Ceresara, sono state prese in considerazione la società di servizi di logistica che opera nel magazzino prodotto finito e quella che effettua le pulizie.
Per quanto riguarda la controllata francese, invece, sono stati presi in considerazione n. 2 fornitori: una società incaricata delle pulizie di diversi edifici appartenenti a CSP Paris ed una società cd. di integrazione lavoro per persone disabili, principalmente assegnati al montaggio di espositori promozionali o alla manutenzione di aree verdi. Per le società francesi non si è verificato alcun infortunio nel corso del 2023.
Infortuni fornitori | 2022* | 2023 | 2022 | 2023 |
Impresa A | Impresa B | |||
Numero di incidenti sul lavoro (Altri) | 1 | 1 | - | - |
Totale ore lavorate | 12.385 | 12.295 | 2.492 | 2.590 |
Indice Frequenza Infortuni | - | - | ||
(nr infortuni / ore lavorate) x 1.000 | 0,08 | 0,08 |
*I dati riportati relativi all'indice di frequenza degli infortuni dei lavoratori non dipendenti sono stati rettificati rispetto a quanto riportato nella DNF 2022, a causa di un
errore di calcolo.
Ambiente
Tutela dell'ambiente e utilizzo di risorse naturali
CSP ha adottato una specifica politica per l'ambiente e la sicurezza. Tale politica intende fornire evidenza della consapevolezza di CSP sulla necessità di limitare l'impatto delle attività di ogni impresa sull'ambiente, per garantire la sostenibilità dell'organizzazione. Gli impegni di CSP riguardano in particolare:
monitorare il consumo delle risorse, di energia, della quantità di rifiuti prodotti e miglioramento della relativa gestione;
individuare strategie per la riduzione del consumo di risorse o per il loro riutilizzo;
presentare un'offerta di prodotti sempre più rispettosi dell'ambiente, adottando le migliori tecnologie disponibili purché economicamente compatibili.
Nel Codice Etico sono evidenziati i principi di rispetto e tutela dell'ambiente. CSP ritiene infatti di primaria importanza la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio in cui opera, in considerazione dei diritti della comunità e delle generazioni future. CSP si impegna, e richiede analogo impegno da parte delle società del Gruppo di cui è a capo, a considerare, nell'ambito della gestione operativa e delle iniziative di business, le imprescindibili esigenze ambientali e a minimizzare l'impatto negativo che le proprie attività aziendali hanno sull'ambiente. A tal fine CSP, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia ambientale, presta particolare attenzione ai seguenti aspetti:
promozione di attività e processi il più possibile compatibili con l'ambiente, attraverso l'utilizzo di criteri e tecnologie avanzate in materia di salvaguardia ambientale, di efficienza energetica e di uso sostenibile delle risorse;
valutazione degli impatti ambientali di tutte le attività e i processi aziendali;
collaborazione con gli Stakeholder, interni (es. i dipendenti) ed esterni (es. le Istituzioni), per ottimizzare la gestione delle problematiche ambientali;
perseguimento di standard di tutela dell'ambiente attraverso l'implementazione di adeguati sistemi di gestione e monitoraggio.
Innovazione e sostenibilità ambientale
Le risorse naturali | Utilizzo responsabile risorse naturali - sviluppo di prodotti coerenti con principi economia circolare - Processi a ridotto impatto ambientale |
Certificazioni prodotti | Chemical management - Garanzia e sicurezza per la salute del cliente / Oeko-Tex® |
Innovazione, ricerca e partnership | Ricerca stilistica e innovazione dei prodotti guidate dalla sostenibilità, in collaborazione con i fornitori |
Prodotti sostenibili | Le collezioni di CSP che riflettono i principi di un'offerta di prodotti sostenibili |
CSP si impegna a produrre prodotti duraturi e a ridurre l'impatto ambientale attraverso l'implementazione di processi e logiche di produzione sostenibili. La strategia si basa sulla ricerca continua per lo sviluppo di soluzioni innovative che ci permettono di utilizzare in modo responsabile le risorse naturali.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo su nuovi prodotti rispondono ad esigenze di mercato e di strategia aventi l'obiettivo di favorire il posizionamento competitivo e le performance economiche e finanziarie di CSP. Gli stessi investimenti rispondono peraltro ad obiettivi di sostenibilità ambientale, quali i principi dell'economia circolare e di riduzione dell'impatto ambientale (riutilizzo di cascami di produzione, rigenerazione di prodotti, riduzione dei consumi di risorse idriche e di energia).
CSP Paris - Lavoriamo a maglia il nostro futuro
La controllata francese CSP Paris ha sviluppato un progetto di sostenibilità denominato "Lavoriamo a maglia il nostro futuro" (CSP Paris is knitting its future). CSP Paris intende dare il proprio contributo per una moda responsabile, basata su innovazione, sostenibilità e rispetto per l'ambiente. I team di ricerca e sviluppo e marketing si sono impegnati a sviluppare collezioni che soddisfino le aspettative degli stakeholder per uno sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di integrare tale approccio in tutte le fasi del processo, dalla produzione alla consegna nel punto vendita.
Uso responsabile delle risorse
GRI Standard | 3-3 301-1 |
I materiali utilizzati
La scelta di materiali sostenibili è un aspetto fondamentale per CSP International, non solo in termini di riduzione degli impatti negativi ambientali e sociali, ma anche in termini di innovazione e soddisfazione delle esigenze dei consumatori finali, aspetti in linea con quelli che sono i driver del suo modello di business e la sua strategia di sostenibilità. L'impegno di CSP si traduce nella selezione dei seguenti materiali sostenibili:
Tencel/Lyocell: il tencel è una fibra che viene prodotta dagli alberi di eucalipto. Le piante da cui si ricava questa fibra sono coltivate in modo ecosostenibile e lavorati attraverso un sistema brevettato, a ciclo breve, capace di ridurre i consumi energetici. Inoltre, è biodegradabile e torna alla natura in forma ecocompatibile. È stato utilizzato per la realizzazione di collant e pigiami.
Cotoni Biologici: Il cotone biologico è un cotone coltivato con metodi e prodotti che hanno un basso impatto sull'ambiente. La produzione del cotone organico è più attenta all'ecosistema e non prevede l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti tossici, che persistono sia nel cotone che nell'ambiente.
Fibre rigenerate: Q-NOVA® è una fibra di nylon 6,6 ecosostenibile ottenuta con materie prime rigenerate che risponde a precise esigenze di tracciabilità ed ai principi dell'economia circolare. La fibra, ottenuta da un sistema di rigenerazione meccanico che non prevede l'utilizzo di materiali chimici, è stata messa a punto da Fulgar S.p.A. Si tratta di un prodotto che punta a ottenere una riduzione dell'emissione di CO2, un minore consumo di risorse idriche e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Q-NOVA® è costituita per più della metà da cascami, che non potrebbero essere riutilizzati in nessun altro modo e dovrebbero essere smaltiti esternamente come rifiuto.
Modal: Il modal è una fibra prodotta principalmente dalla cellulosa di legno, solitamente di alberi come il faggio o la betulla. È una fibra sottile, morbida, liscia con un'elevata resistenza all'umidità che la rendono particolarmente utilizzata per gli indumenti a stretto contatto corporeo.
Nella tabella sottostante vengono riportati i dati dei principali materiali utilizzati dal Gruppo CSP suddivisi per tipologia: tessili (filati, tessuti, balze), capi pronto contezioni provenieti da lavoranti esterni (façonnisti), prodotti chimici e imballaggi.
Tessili | 2021 | 2022 | 2023 | |
Filati | Kg | 717.348 | 680.216 | 623.098 |
Tessuti | mt | 232.510 | 271.104 | 202.400 |
Balze | mt | 347.031 | 395.303 | 378.007 |
*I dati riportati dei filati, tessuti, balze sono stati rettificati in misura non significativa a seguito rispetto a quanto riportato in DNF 2022, a seguito di una revisione dei processi del sistema di raccolta dati dei materiali.
Lavoranti esterni (façonnisti) | 2021 | 2022 | 2023 | |
Capi pronto confezioni / Prodotti finiti | Pz | 3.940.6353 | 3.510.345 | 3.336.519 |
Prodotti chimici | 2021 | 2022 | 2023 | |
Coloranti in polvere | Kg | 18.659 | 4.726 | 24.519 |
Ausiliari / Coloranti liquidi (Italia) | Kg | 86.704 | 101.450 | 74.825 |
Ausiliari / Coloranti liquidi (Francia) | Litri | 43.475 | 41.669 | 37.080 |
Imballaggi (Kg) | 2021* | 2022* | 2023 | ||||||
Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | |
Imballi / packaging - carta / cartone | - | 831.084 | - | 923.818 | 705.568 | 923.616 | - | 733.796 | 733.796 |
Imballi / packaging - plastica | 70.510 | 709 | 71.219 | 60.824 | 547 | 61.370 | 46.476 | 454 | 46.929 |
*I dati riportati relativi alla classificazione tra non rinnovabili e rinnovabili degli imballi sono stati rettificati rispetto a quanto riportato in DNF 2022, a seguito di una revisione dei processi del sistema di raccolta dati.
In riferimento alla divisione Italia, viene fornito il dettaglio, della ripartizione tra filati rinnovabili e non rinnovabili. La crescita del peso dei filati rinnovabili risulta graduale ma costante nel triennio e risponde all'esigenza di approvvigionamento da fonti sostenibili. I filati rinnovabili acquistati da CSP Italia riguardano in particolar modo le fibre naturali e, in misura minore, le fibre artificiali realizzate a partire da materie prime naturali (come la viscosa).
Le fibre naturali possono essere di origine sia vegetale (per esempio, lino e cotone) che animale (per esempio, lana e seta). Il loro vantaggio è la capacità di rinnovarsi quando ottenute con sistemi di coltivazione o allevamento sostenibili e di determinare impatti sull'ambiente più contenuti rispetto alle fibre sintetiche, sia nella fase di produzione che in quella di utilizzo.
Filati Italia (Kg) | 2021 | 2022 | 2023 | |||||||||
Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | Non rinnovabili | Rinnovabili | Totale | ||||
Filati | 648.820 | 68.529 | 717.348 | 609.777 | 70.439 | 680.216 | 555.618 | 67.480 | 623.098 | |||
% filati rinnovabili sul totale | 9,6% | 10,4% | 10,8% |
Riduzione dell'impatto ambientale: materiali e controllo dei processi di produzione
La maggior parte dei collant attualmente presenti sul mercato sono composti da materiali di origine fossile e non rinnovabile, la poliammide vergine. L'obiettivo di medio-termine di CSP è quello di cambiare questa normalità e diventare, nel tempo, più indipendenti da materie prime non rinnovabili. Secondo tale approccio, CSP pone pertanto grande attenzione al tema dell'economia circolare e all'innovazione delle materie prime utilizzate per i processi produttivi.
L'applicazione dei principi di economia circolare nel settore tessile si muove secondo logiche di riutilizzo, di riciclo degli scarti tessili e di packaging sostenibile. L'obiettivo è quello di aumentare l'utilizzo di materia prima da recupero, salvaguardando la performance e la qualità del prodotto.
Prosegue anche nel 2023, una grande attenzione ai materiali di confezione. CSP International si impegna costantemente nella ricerca di nuove soluzioni per packaging più sostenibili, al fine di ridurre l'impatto ambientale senza compromettere la sua funzionalità e qualità legata in particolare all'informazione e alla protezione del prodotto. Su ogni package vengono indicate le istruzioni di smaltimento di ogni materiale con una comunicazione grafica semplice ed efficace, in conformità alle nuove alle nuove norme CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). È iniziato, inoltre, un processo di passaggio a carta FSC (Forest Stewardship Council) che per alcuni brand ha coperto la totalità dei materiali, e da plastica classica a plastica riciclata. Sono stati inoltre modificati molti pack, soprattutto nella calzetteria appesa, in ottica monomateriale. A differenza del passato, infatti, oggi vengono impiegate soluzioni totalmente in carta, quindi facilmente riciclabili a livello domestico. I partner sono soggetti certificati GSR (Global Recycle Standard), garantendo così la provenienza delle materie prime dei propri tessuti da un ciclo produttivo completo, che applica i principi dell'economia circolare, nel rispetto dei criteri ambientali e sociali.
Si sottolinea che il 36% dei prodotti sono venduti in packaging che non fanno ricorso all'uso di plastica e che il 19% dei prodotti viene venduto in packaging con plastica riciclata. Infine, per molti cavallotti è stato fatto ricorso a packaging in plastica monomateriale (più facilmente riciclabile).
Nel 2023 CSP International ha adottato le seguenti soluzioni per i packaging dei suoi prodotti:
Packaging | Iniziative | Marchi |
Shopper Bag | Da carta tradizionale a carta riciclata e certificata FSC | Oroblù - Perofil |
Cavallotto | Da carta ordinaria a carta FSC | Oroblù - Sanpellegrino |
Astuccio esterno | Da carta ordinaria a carta FSC | Oroblù - Perofil - Sanpellegrino |
Busta interna | Da plastica ordinaria a plastica riciclata | Oroblù - Sanpellegrino |
Gancetto | Da plastica ordinaria a plastica riciclata - Sostituzione del vecchio cavallotto con un nuovo formato senza alcuna parte in plastica, totalmente in carta FSC | Oroblù |
Scatole contenitore | Da carta ordinaria a carta riciclata, e anche FSC - Eliminati i sigilli in plastica | Oroblù |
Per le fasi del processo produttivo, CSP nel corso del 2023 e 2024, per quanto riguarda gli imballi e vassoi ha adottato le seguenti soluzioni:
Imballi - Tutti gli imballi industriali per movimentazione merci logistica sono in carta riciclata ed è stato certificato il 95% degli imballi utilizzati hanno una certificazione di utilizzo di carta riciclata post-consumer.
Vassoi - Sono stati eliminati i vassoi in plastica per il marchio Lepel e sostituiti con vassoi in carta. Attraverso questa soluzione, sono stati risparmiati 3.248 Kg di plastica che, rispetto alla media degli anni precedenti, corrisponde ad una riduzione del 7,6% sul totale della plastica acquistata.
Nel corso del 2024, è prevista inoltre l'eliminazione dei vassoi in plastica anche per il marchio Cagi e la sostituzione con vassoi in carta, con una riduzione di 1.917 Kg di plastica, ciò rappresenta una diminuzione del 5,6% sul totale della plastica acquistata rispetto agli anni precedenti.
CSP si impegna per raccogliere, riutilizzare e riciclare i propri scarti tessili. Per questo motivo sviluppa progetti di ricerca con partner nazionali e internazionali, con lo scopo di ridurre al minimo l'impatto, riutilizzando il più possibile i materiali in successivi processi produttivi e riducendo al minimo gli sprechi.
Nel 2023, CSP International ha aderito al progetto di Ricerca, Innovazione, Economia Circolare filiera calze e moda Rineco, in collaborazione con CSC Centro Servizi Impresa, società a supporto delle aziende del distretto della calzetteria di Castel Goffredo (MN). L'obiettivo del progetto è quello di promuovere l'adozione di pratiche sostenibili attraverso un approccio orientato al recupero di prodotti a fine vita e degli scarti di produzione e sul loro reinserimento nei processi produttivi come materie prime vergine. Lo scopo è quello di creare un circolo virtuoso e un modello economico più sostenibile, in linea con quelli che sono i principi di economia circolare, coniugando ricerca industriale e innovazione. Oltre a fornire un contributo significativo a livello ambientale, quest'iniziativa mira a diffondere una cultura del recupero e del riciclo, attraverso anche il coinvolgimento diretto delle scuole del territorio, che hanno avuto il compito di progettare degli appositi contenitori di raccolta. Il consumatore potrà essere parte attiva di questo percorso virtuoso attraverso la restituzione della calza a fine vita in alcuni punti vendita aderenti all'iniziativa. Anche le imprese di calze saranno coinvolte, con la raccolta degli sfridi di produzione. I materiali raccolti da imprese e clienti verranno conferiti in un impianto tecnologicamente avanzato per le lavorazioni di trasformazione.
Tutti i prodotti sono controllati almeno una volta lungo le diverse fasi del processo produttivo. In ogni reparto di produzione è presente un controllo qualità che segue standard che permettono di mantenere sotto controllo i processi, ridurre il numero di difetti e di scarti e contenere i consumi di risorse. "Salvaguardia delle risorse" significa anche attenzione all'impiego delle materie prime.
Lavorazioni a basso impatto ambientale
I prodotti di CSP sono realizzati principalmente negli stabilimenti mantovani, attraverso processi a ridotto impatto ambientale e con il supporto di laboratori del Distretto della Calza di Mantova. CSP ha, nel tempo, introdotto nei processi una fase di recupero parziale dell'acqua di tintura, che permette di ridurre il consumo di acqua e di elettricità. Inoltre, per le lavorazioni degli stabilimenti italiani, ha scelto di utilizzare soltanto energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
La produzione di CSP Paris viene effettuata principalmente nello stabilimento di Le Vigan, con circuiti corti e processi ottimizzati. Un audit energetico effettuato con cadenza quadriennale individua i modi per migliorare il consumo energetico e, ad esempio, grazie a questo è stato messo in atto un processo di recupero del calore idrico alla fine del processo di tintura che riduce del 30% il consumo di gas per riscaldare l'acqua in ingresso. Inoltre, la graduale sostituzione delle lampade da officina con illuminazione di tipo LED ha ridotto significativamente il consumo di energia elettrica.
Nel corso del 2023, Oroblù ha iniziato a lavorare su nuovi finissaggi per la calzetteria classica, volti a ridurre le fasi di lavorazione, l'utilizzo di energia e le emissioni di CO2.
E' in fase di studio un cambio di processo nella filiera dei prodotti di calzetteria (classici) in un'ottica di riduzioni di CO2, che consiste in un accorciamento dei tempi di produzione, grazie ad una riduzione di passaggi, spostando il fissaggio dopo la fase di tintoria. Sono iniziati i test di industrializzazione di tali processi e i test di verifica di vestibilità dei prodotti. In Italia l'ultimo audit energetico a cadenza quadriennale è stato concluso nel dicembre 2023.
Energia - Emissioni e cambiamenti climatici
GRI Standard | 3-3 302-1 302-3 305-1 305-2 305-4 |
Clima: le raccomandazioni della TCFD / Raccomandazioni Commissione EU
La Comunicazione della Commissione Europea "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima (2019/C 209/01) costituisce un supplemento delle linee guida emesse dalla stessa Commissione nel 2017 per la rendicontazione non finanziaria prevista dalla Direttiva EU 95/2014. Tale Comunicazione contiene gli orientamenti (non vincolanti) per le informazioni da fornire da parte delle imprese in materia di cambiamenti climatici, integrando le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures -TCFD) del Financial Stability Board.
Si evidenzia che il Financial Stability Board ha peraltro annunciato a fine 2023 che il lavoro della TCFD è stato completato e che le relative raccomandazioni, che restano valide ed applicabili, sono incorporate dagli standard ISSB (International Sustainability Standards Board - parte della IFRS Foundation), e, in particolare dallo standard IFRS S2 Informazioni finanziarie relative al clima. Ai fini della presente DNF, che utilizza i GRI Standards quali criteri di rendicontazione, è stata inserita l'informativa di raccordo tra l'attuale sistema di reporting del Gruppo CSP quanto previsto dalle raccomandazioni della TCFD.
Il sistema di rendicontazione di CSP - Il sistema di rendicontazione di CSP riguardante l'informativa in materia di cambiamenti climatici non è stato ulteriormente sviluppato rispetto al precedente periodo.
Aree | Informativa CSP |
Scenari, Rischi ed opportunità (modello di business) | I principali rischi legati ai cambiamenti cllmatici riguardano aspetti di mercato: gli effetti dei cambiamenti climatici ricadono infatti sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori. Il mercato della calzetteria, in particolare, ha risentito in misura significativa di tale fattore, che interessa le vendite del periodo autunnale ed invernale. La gestione di tali rischi da parte di CSP, per i loro riflessi finanziari, si basa su azioni di razionalizzazione dei costi, efficientamento dell'offerta di prodotto e miglioramento della redditività legata alla digitalizzazione dei processi. CSP intende concentrare le proprie risorse, tra gli altri driver del Piano infdustriale, sugli investimenti in ricerca e sviluppo. CSP non ha sviluppato scenari specifici di medio-lungo periodo che quantifichino la resilienza e gli effetti economico-finanziari di un aumento delle temperature inferiore o uguale a 2 °C e uno scenario superiore a 2 °C (20). [Raccomandazione TCFD, strategia c)]. Tali aspetti saranno parte integrante del piano di transizione alla rendicontazione prevista dalla Direttiva EU 2022/2464 e dagli ESRS European Sustainability Reporting Standards. |
Governance - politiche | La governance di CSP relativa agli aspetti ambientali prevede l'attribuzione al CEO (Carlo Bertoni) il mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche come Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e un Comitato per le nomine e le remunerazioni. Gli organi di governo, identificano i principati rischi aziendali e sono responsabili della valutazione nonché della gestione dei rischi nelle aree di rispettiva competenza. Quale parte del sitema integrato di gestione, CSP adotta una Politica per l'ambiente e la sicurezza. |
Target | Dal 2020 CSP (per i siti italiani) acquista energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (contratti con Garanzia di origine) e nel 2023 ha installato un impianto fotovoltaico presso la sede di Ceserata (MN). Tale scelta ha comportato una riduzione significativa delle emissioni di GHG (Greenhouse Gas). Non sono stati al momento definiti target specifici per ulteriori interventi di riduzione dei consumi di energia e delle emissioni. Progetti in fase di valutazione - Le attività di ricerca e di sviluppo di nuovi prodotti e processi si prefiggono anche l'obiettivo della riduzione di consumi energetici e di materie prime in generale. |
Performance - indicatori e metriche | L'attuale sistema di rendicontazione di CSP, oltre ai consumi di energia, fornisce le informazioni in materia di emissioni dirette ed indirette (GHG Scope 1 e Scope 2), unitamente agli indici di intensità delle emissioni. Vengono in particolare rendicontati: CSP è peraltro consapevole che i dati relativi alle emissioni indirette, a monte ed a valle del proprio processo produttivo e distributivo, derivanti dal consumo di fonti energetiche non sotto il controllo diretto di CSP, rappresenterebbero un'informazione utile per una piena comprensione dei propri impatti ambientali.
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Implicazioni finanziarie del cambiamento climatico
Il Gruppo CSP non ha al momento sviluppato un modello di analisi che preveda la determinazione dell'impatto finanziario legato ai cambiamenti climatici.
Energia
A partire dal 2020 la capogruppo CSP International ha siglato con il proprio fornitore di energia elettrica un contratto che prevede per gli stabilimenti italiani del Gruppo (Ceresara e Carpi), la fornitura di energia elettrica con Garanzia di Origine (GO), certificazione elettronica che attesta l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. I consumi di energia nel corso del 2023 sono diminuiti rispetto al 2022 del 6% sul totale consumi. Si evidenzia che per CSP Italia, l'energia elettrica consumata deriva al 100% da fonti rinnovabili. L'incidenza delle rinnovabili, nel 2023 pari al 22,5 %, in lieve diminuzione rispetto all'anno precedente, è dovuta alla riduzione del totale dell'energia consumata dal Gruppo. Il consumo di metano utilizzato dal Gruppo è legato all'andamento produttivo (utilizzato nel processo di tintoria) e alla necessità di riscaldare gli ambiente di lavoro, che nel 2023 registra una diminuzione del 4,5%. Tale riduzione è principalmente correlata alle condizioni climatiche che hanno registrato temperature più elevate rispetto agli anni precedenti.
Energia consumata GJoule | 2021 | 2022 | 2023 |
Energia elettrica | |||
Energia elettrica acquistata | 17.257 | 18.094 | 17.263 |
Energia elettrica acquistata con contratti Garanzia Origine | 23.783 | 21.899 | 17.448 |
Energia elettrica prodotta da impianto fotovoltatico | - | - | 2.693 |
Totale | 41.040 | 39.993 | 37.404 |
Di cui da fonti rinnovabili | 23.783 | 21.899 | 20.141 |
Carburante Autoveicoli | |||
Diesel | 7.669 | 7.436 | 4.996 |
Benzina | 309 | 631 | 2.289 |
Totale | 7.977 | 8.068 | 7.285 |
Metano | 61.768 | 47.012 | 45.004 |
Totale consumo energia - GJ | 110.785 | 95.073 | 89.693 |
Di cui da fonti rinnovabili | 23.783 | 21.899 | 20.140 |
Incidenza rinnovabili | 21,5% | 23,0% | 22,5% |
Fonte
Energia Elettrica: Conversione, fattori di - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
Carburanti: Greenhouse gas reporting: conversion factors 2022 - GOV.UK (www.gov.uk)
Metano: EU ETS - Italia: News (minambiente.it)
Intensità del consumo di energia
Si riportano di seguito gli indicatori di misurazione dell'intensità di energia per le diverse sedi industriali. Gli indici sono stati calcolati secondo parametri tecnici utilizzati internamente per il monitoraggio dell'andamento dei consumi e per valutare i programmi di efficientamento energetico.
Intensità energetica | Unità | 2021 | 2022 | 2023 |
Consumi energia | GJ | 110.785 | 95.073 | 89.693 |
Ore uomo lavorate1 | h | 915.120 | 895.477 | 879.408 |
Indice intensità | MJ/h | 121,06 | 106,17 | 101,99 |
Intensità energetica | 2021 | 2022 | 2023 | |
Consumi energia | GJ | 110.785 | 95.073 | 89.693 |
Prodotti venduti | Nr | 34.901.594 | 34.927.766 | 31.237.430 |
Indice intensità | MJ/Nr | 3,17 | 2,72 | 2,87 |
1 Ore lavorate riferite ad impianti produttivi ed altre sedi ad eccezione dei negozi, in coerenza con il dato relativo ai consumi espressi in MJ nella tabella. Le ore uomo lavorate differiscono rispetto a quanto riportato in DNF 2022 in quanto nel periodo di rendicontazione sono state considerate le ore timbrate.
I valori assoluti degli indici riflettono il rispettivo modello di produzione. Si segnala, al riguardo, che le quantità fatturate da CSP Paris (Francia) comprendono le quantità acquistate dalla capogruppo.
Il miglioramento dell'indice di intensità energetica nel 2023 correlato alle ore uomo lavorate è dovuto alle politiche di ottimizzazione dei processi, vi è stato infatti un efficientamento dei lavori dei reparti che sono stati in grado di trattare più prodotto e per un inferiore numero di ore di lavorazione. Rispetto ai prodotti venduti si registra un lieve aumento dell'indice di intensità rispetto al 2022 a seguito di una contrazione del mercato della calzetteria fortemente impattata dall'aumento delle temperature globali.
Obiettivi e progetti per la riduzione dei consumi di energia
Progetti realizzati - CSP, per la propria sede principale di Ceresara, ha portato a termine tre iniziative per la riduzione dei consumi:
a) sostituzione dei corpi lampada al neon con apparecchi LED,
b) regolazione della temperatura degli ambienti,
c) revamping di un generatore di vapore
d) acquisto di una nuova caldaia per la tintoria con miglior rendimento termico (dall'87% della vecchia caldaia al 95% della nuova, che è entrata in funzione a luglio 2023);
Negli esercizi precedenti, presso gli stabilimenti di CSP Ceresara (2000-2010) e CSP Paris Fashion Group (2014) sono stati installati due impianti per il recupero del calore, con utilizzo dell'acqua di scarico del sistema di produzione. L'investimento consente un risparmio delle quantità consumate di gas naturale stimato nell'ordine del 30%. È stata inoltre completata l'installazione di sei stazioni di ricarica per veicoli elettrici su 3 siti francesi ed è stato completato l'acquisto di 6 veicoli ibridi per gli stabilimenti francesi.
Progetti in fase di valutazione - Le attività di ricerca e di sviluppo di nuovi prodotti e processi si prefiggono anche l'obiettivo della riduzione di consumi energetici e di materie prime in generale. Gli interventi in fase di valutazione o realizzazione riguardano:
installazione di 2 ulteriori stazioni di ricarica in Francia;
completamento coibentazione tubazioni di collegamento con nuova caldaia;
sostituzione di ulteriori 70 macchine da tessitura con macchine di nuova generazione;
inserimento di un impianto di osmosi inversa da installare in Tintoria;
progetto di recupero di calore dal circuito di raffreddamento dei compressori per il riscaldamento degli ambienti (Italia) e installazione di un impianto di trigenerazione (studio appaltato per il 2023, sempre per CSP Italia);
progetto di sostituzione compressore con uno di nuova generazione;
Emissioni
Emissioni dirette e indirette: GHG Scope 1 - Scope 2 - Scope 3
Il dato delle emissioni è riportato in tonnellate equivalenti di anidride carbonica (t CO2e) e si riferisce alle emissioni direttamente causate dall'azienda per l'uso di beni di sua proprietà (Scope 1), unitamente a quelle indirette associate ai consumi dell'energia elettrica acquistata dalla rete (Scope2).
Come evidenziato a commento dei consumi di energia, a partire dall'anno 2020, per gli stabilimenti italiani del Gruppo (Ceresara e Carpi), l'energia elettrica utilizzata è proveniente da fonti rinnovabili, grazie allo specifico contratto di fornitura con Garanzia di Origine (GO), certificazione elettronica che attesta l'origine rinnovabile carbon zero delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. Di conseguenza, CSP calcola le emissioni indirette da consumo di energia elettrica (GHG - Scope 2) secondo due distinti approcci:
Il metodo market-based richiede di determinare le emissioni GHG - Scope 2 derivanti dall'acquisto di elettricità considerando i fattori di emissione specifici comunicati dai fornitori. Per gli acquisti di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili si attribuisce un fattore emissivo di tCO2e nullo. Nel caso in cui non siano state definiti, per tutte le società del Gruppo, specifici accordi contrattuali, l'approccio in esame richiede l'utilizzo dei fattore di emissione "residual mix" nazionale, ove tecnicamente applicabile.
Il metodo location-based prevede di contabilizzare le emissioni derivanti dal consumo di elettricità, applicando fattori di emissione medi nazionali per i diversi Paesi in cui viene acquistata l'energia elettrica.
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 | 2021 | 2022 | 2023 |
Carburante Autoveicoli | |||
Diesel | 536 | 529 | 353 |
Benzina | 21 | 42 | 149 |
Metano | 3.472 | 2.649 | 2.544 |
F-gas (gas refrigeranti dispersi in atmosfera / impianti climatizzazione) | 71 | - | 141 |
Totale - Emissioni Scope 1 | 4.100 | 3.220 | 3.186 |
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 2 Market based | 2021 | 2022 | 2023 |
Energia elettrica | 233 | 628 | 599 |
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 + Scope 2 Market based | 2021 | 2022 | 2023 |
Totale emissioni GHG Scope 1 | 4.100 | 3.220 | 3.186 |
Totale emissioni GHG Scope 2 Market based | 233 | 628 | 599 |
Totale | 4.332 | 3.848 | 3.786 |
Riduzione emissioni nel triennio % | -1,6% |
1 I valori delle emissioni 2022 sono stati modificati in misura non significativa rispetto al dato pubblicato nella DNF 2022 per effetto di variazioni nei fattori di emissione market based.
La riduzione delle emissioni è determinata principalmente dai minori consumi di metano, già descritti nel commento dei dati sui consumi energetici e dalla diminuzione dei consumi di energia elettrica.
Fonte
Metano: EU ETS – Italia: News (minambiente.it)
Carburanti: Greenhouse gas reporting: conversion factors 2022 - GOV.UK (www.gov.uk)
Energia elettrica Market Based: European Residual Mixes 2022 (aib-net.org)
A titolo comparativo vengono di seguito riportati i dati delle emissioni con il calcolo (per l'energia elettrica) delle emissioni secondo la metodologia Location based.
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 + Scope 2 Location based | 2021* | 2022* | 2023 |
Totale emissioni GHG Scope 1 | 4.100 | 3.220 | 3.186 |
Totale emissioni GHG Scope 2 Location based | 2.010 | 1.883 | 1.541 |
Totale | 6.109 | 5.103 | 4.727 |
Riduzione emissioni nel triennio % |
|
* I valori delle emissioni 2021 e 2022 sono stati modificati in misura non significativa rispetto al dato pubblicato nella DNF 2022 per effetto della pubblicazione di fattori di emissioni aggiornati.
Fonte
Metano: EU ETS – Italia: News (minambiente.it)
Carburanti: Greenhouse gas reporting: conversion factors 2022 - GOV.UK (www.gov.uk)
Energia elettrica Location Based: Rapporto 386-2023.pdf (isprambiente.gov.it)
Intensità delle emissioni
La tabella seguente mostra gli indicatori di misurazione dell'intensità delle emissioni (Scope 1 - Scope 2). I parametri adottati sono omogenei a quelli utilizzati per il calcolo degli indici di intensità energetica.
Intensità emissioni - Market based | Unit | 2021 | 2022 | 2023 |
Emissioni Scope 1 + Scope 2 | t CO2e | 4.332 | 3.848 | 3.786 |
Ore uomo lavorate1 | h | 915.120 | 895.477 | 879.408 |
Indice intensità | t CO2e/h | 4,73 | 4,30 | 4,30 |
Intensità emissioni - Market based | Unità | 2021 | 2022 | 2023 |
Emissioni Scope 1 + Scope 2 | t CO2e | 4.332 | 3.848 | 3.786 |
Prodotti venduti | Nr | 34.901.594 | 34.927.766 | 31.237.430 |
Indice intensità | t CO2e/Nr | 0,12 | 0,11 | 0,12 |
1 Ore lavorate riferite ad impianti produttivi ed altre sedi ad eccezione dei negozi, in coerenza con il dato relativo ai consumi espressi in MJ nella tabella. Le ore uomo lavorate differiscono rispetto a quanto riportato in DNF 2022 in quanto nel periodo di rendicontazione sono state considerate le ore timbrate.
Il miglioramento degli indici di intensità delle emissioni segue le stesse logiche già esposte nel commento agli indici energetici.
Emissioni indirette lungo la catena del valore: GHG Scope 3 - Mappatura categorie
Il Gruppo CSP, quale attività preliminare ai fini delle rendicontazione delle emissioni GHG complessive, ha definito il perimetro delle sue emissioni Scope 3, ovvero le emissioni derivanti dalle attività non controllate direttamente dall'organizzazione, ma che si verificano a monte e a valle della propria catena del valore.
L'ambito di analisi ha preso come riferimento le 15 categorie di emissione identificate dal Greenhouse Gas (GHG) Protocol, che definisce i criteri e le metodologie da applicare per la determinazione delle emissioni dirette e indirette di un'organizzazione.
Il processo di identificazione delle categorie rilevanti di CSP è stato realizzato con il coinvolgimento di diverse figure e funzioni aziendali, attraverso interviste e approfondimenti, al fine di definire una matrice di significatività, in linea con il GHG Protocol.
Vengono di seguito riportati i risultati dell'analisi e le categorie che sono risultate rilevanti, sulla base dei criteri di dimensione, influenza, rischi e stakeholder coinvolti, di seguito rappresentate:
Categoria Scope 3 (GHG Protocol) | Descrizione e impatto sul Gruppo CSP | |
1 | Prodotti e servizi acquistati (upstream) | Emissioni legate alla produzione dei principali beni acquistati e utilizzati nei processi produttivi, come i filati, tessuti, balze. |
2 | Beni di produzione (upstream) | Emissioni derivanti produzione e trasporto di beni di produzione acquistati. |
4 | Trasporto e distribuzione di prodotti acquistati (upstream) | Impatto legato al trasporto e distribuzione dei prodotti acquistati in veicoli e strutture non di proprietà o gestione del Gruppo CSP. |
5 | Rifiuti generati delle attività di processo (upstream) | Emissioni derivanti dallo smaltimento e trattamento da parte di terzi dei rifiuti generati con le attività del Gruppo. |
7 | Pendolarismo dipendenti (upstream) | Impatto legato allo spostamento dei dipendenti del Gruppo tra le proprie abitazioni e le sedi di lavoro |
9 | Trasporto e distribuzione del prodotto finito (downstream) | Emissioni legate al trasporto e alla distribuzione dei prodotti venduti ai consumatori finali in veicoli non di proprietà o controllate dal Gruppo. |
Biodiversità e cambiamenti climatici
La Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Una varietà di organismi, esseri, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l'uno all'altro, tutti indispensabili. Grazie alla biodiversità la Natura è in grado di fornire cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana. La biodiversità garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra ed ogni organizzazione ha il dovere di preservare l'ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future (Fonte: WWF Italia).
La COP 15 - Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica, svoltasi a Montreal dal 7 al 19 dicembre 2022, si è posta come obiettivo quello di arrestare la perdita di biodiversità e invertire l'attuale andamento negativo entro il 2030, attraverso la protezione del 30% delle terre, delle aree costiere e marine e delle acque interne del pianeta. La perdita della biodiversità comporta la perdita degli habitat e degli organismi viventi ad essi correlati, questo comporta una maggior vulnerabilità del pianeta. Il 19 febbraio è stato approvato il Kunning-Montreal Global Biodiversity framework che ha definito 23 target per il raggiungimento dell'obbiettivo della COP 15 e specificato le azioni e gli impegni che devono essere assunti per poterlo raggiungere.
Il tema della biodiversità è un aspetto fondamentale e necessario per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi come previsto dall'Accordo di Parigi e per garantire la salute e il benessere di tutte le specie viventi e del pianeta. Il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità non è solo un obiettivo etico, ma è anche estremamente funzionale alla conservazione di buone condizioni di vita. Le specie viventi offrono infatti i cosiddetti "servizi ecosistemici", ovvero attività di cui l'uomo beneficia senza dover sostenere alcun costo economico. Si pensi, sempre in riferimento ai cambiamenti climatici, alla funzione di sequestro di carbonio da parte della vegetazione: un'accurata gestione delle risorse forestali concorre al raggiungimento degli obiettivi globali sul clima, oppure all'impollinazione.
In linea generale la gestione oculata della biodiversità non risponde ad un approccio ideologico, ma è indispensabile per assicurare condizioni di vita sane e sicure per gli esseri umani negli ambienti naturali in cui abitano. Preservare la varietà di forme di vita in questi ecosistemi è fondamentale per mantenerne l'equilibrio e garantire una buona capacità di adattamento in caso di cambiamenti. Una carenza di biodiversità può portare a una ridotta capacità di ristabilire gli equilibri o al predominio di certe specie su altre, con conseguenti problemi come l'eutrofizzazione, l'invasione da parte di specie non native, che influiscono sulla salute e sulla qualità della vita delle persone
Attività del Gruppo CSP - Impatto stabilimenti - L'unità produttiva francese di Le Vigan (Gard), nel Sud della Francia, si trova nelle vicinane del 'Parc national des Cévennes'. Il Parco, istituito nel 1970, ricopre un'area montana di media altitudine, comprendente habitat a pascolo, foresta decidua e torbiera. L'attività umana ha avuto un ruolo rilevante nel plasmare il mosaico di ambienti del parco tramite le attività agro - pastorali. Circa 600 abitanti vivono tuttora nell'area centrale del parco, mentre approssimativamente 41.000 risiedono nella fascia di protezione esterna. Nonostante la presenza umana, il Parco che fa parte della Rete Natura 2000, ospita numerose specie rare a livello regionale, e alcune specie minacciate globalmente. Le attività ed i processi produttivi dello stabilimento di CSP non sono tali da determinare conseguenze negative sulla biodiversità e sull'equilibrio del Parco.
Acqua
GRI Standard | 3-3 303-1 303-2 303-3 |
La risorsa acqua
Lo standard di rendicontazione relativo alle risorse idriche (GRI 303) è stato aggiornato nel 2018 dal Global Reporting Initiative allo scopo di introdurre la best practice nella gestione dell'acqua nella pratica di reporting. Lo standard è coerente con gli SDG / obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 della Nazioni Unite, in particolare con l'obiettivo 6, che affronta le problematiche dell'acqua potabile, dei servizi igienico-sanitari e dell'igiene, nonché la qualità e la sostenibilità delle risorse idriche in tutto il mondo. Lo standard introduce un quadro per la raccolta di informazioni sull'uso dell'acqua di un'organizzazione, sugli impatti associati e su come affrontarli. Obiettivo è anche quello di comprendere meglio gli impatti sulle risorse di acqua dolce, in particolare nelle aree classificate di 'stress idrico'.
Le politiche di prelievo dell'acqua - risorsa condivisa
Fonti di prelievo - Nell'ambito di una politica ambientale di consumo responsabile delle risorse, i prelievi delle fonti idriche sono stati pianificati da CSP secondo una logica di ridurre l'impatto. Con riferimento alle diverse unità produttive:
Ceresara (MN) - (sede e tintoria): la fonte principale di approvvigionamento è rappresentata da diversi pozzi, dai quali viene prelevata l'acqua per i processi produttivi;
Carpi (MO) e Bergamo: l'utilizzo dell'acqua avviene prevalentemente per fini igienico-sanitari ed in misura ridotta per i processi produttivi. La risorsa idrica utilizzata è quella della rete dell'acquedotto pubblico.
Francia: le unità produttive francesi si garantiscono l'approvvigionamento prevalentemente da fonti idriche superficiali.
Stress idrico - Lo stress idrico fa riferimento alla capacità o incapacità di soddisfare la domanda di acqua, sia umana che da parte degli ecosistemi nel loro complesso. Lo stress idrico può fare riferimento alla disponibilità, alla qualità o all'accessibilità dell'acqua. Come strumento per la valutazione delle aree a stress idrico è stato utilizzato lo strumento Aqueduct Water Risk Atlas wri.org/aqueduct del World Resources Institute.
Le unità produttive sono localizzate in aree non caratterizzate da particolari problematiche di stress idrico e gli utilizzi per i processi industriali da parte di CSP non hanno impatti rilevanti sulla disponibilità di acqua per il territorio di riferimento.
Nel dettaglio:
Unità produttiva | Stress idrico |
Ceresara (MN) | Alto |
Carpi (MO) | Basso |
Bergamo | Basso |
Fresnoy Le-Grand | Medio - Alto |
Le Vigan | Medio - Alto |
Il prelievo idrico
Come previsto dall'informativa GRI 303-3, i dati dei prelievi vengono riportati in Mega Litri (1 metro cubo = 0,001 Mega Litri). La tabella evidenzia inoltre i prelievi in relazione alle caratteristiche dell'acqua, che viene distinta in: a) acqua dolce, ovvero acqua con una concentrazione di solidi disciolti totali pari o inferiori a 1.000 mg/l oppure b) altre tipologie di acqua, che presentano una concentrazione di solidi disciolti totali superiore a 1.000 mg/l.
La maggior parte dei prelievi idrici viene utilizzata per i processi di tintura. Nel 2023, si registra una riduzione del 20% rispetto al 2022 dei prelievi idrici dovuto ad azioni mirate sui processi di tintura (saponatura - ottimizzazione della pianificazione - durata del risciacquo) garantendo una maggior efficienza tra merce tinta e acqua prelevata.
Prelievo idrico per fonte (ML - Mega Litri)1 | 2021 | 2022 | 2023 | |||
Totale | Aree a stress idrico alto | Totale | Aree a stress idrico alto | Totale | Aree a stress idrico alto | |
Acque superficiali | ||||||
acqua dolce | 23 | - | 25 | - | 23 | - |
altre tipologie di acqua | - | |||||
23 | - | 25 | - | 23 | - | |
Acque sotterranee / Pozzi | ||||||
acqua dolce | 137 | - | 173 | - | 133 | 133 |
altre tipologie di acqua | - | - | - | - | ||
137 | - | 173 | 133 | 133 | ||
Risorse idriche di terze parti / acquedotti pubblici | ||||||
acqua dolce | 11 | - | 9 | - | 9 | 3 |
altre tipologie di acqua | - | - | - | - | - | |
11 | - | 9 | 9 | 3 | ||
Totale | 171 | - | 206 | - | 165 | 136 |
% acqua prelevata da pozzi | 80% | - | 84% | - | 81% | 98% |
1 La definizione di acqua dolce / altre tipologie di acqua, adottata dai GRI Standards, si basa sulla norma ISO 14046:2014 e sul documento dell'USGS (United States Geological Survey), Water Science Glossary of Terms, water.usgs.gov/edu/dictionary.html, (accesso 1° giugno 2018) e sul documento dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) Guidelines for Drinking-water Quality (Linee guida sulla qualità dell'acqua potabile) del 2017
Gli scarichi idrici
La maggior parte degli scarichi idrici di CSP confluisce in corpi idrici superficiali. Tenuto conto delle caratteristiche dei processi produttivi, la percentuale di acqua consumata, ovvero trattenuta all'interno dei prodotti, non è significativa. Gli scarichi sono regolarmente autorizzati. Gli scarichi nei corpi idrici superficiali provenienti dai siti italiani rispettano i limiti pertinenti fissati dal Dlgs 152/2006.
Unità produttiva | Scarichi |
Ceresara - Sede | I reflui di tipo domestico sono trattati in due impianti di depurazione biologica prima di confluire in corpi idrici superficiali. L'acqua utilizzata negli impianti di condizionamento/raffreddamento è recapitata in corpi idrici superficiali. |
Ceresara - Tintoria | Tutti i reflui sono trattati in un impianto di depurazione biologica e successivamente conferiti in corpi idrici superficiali. |
Carpi - Lepel | Tutti i reflui sono recapitati in pubblica fognatura. |
Bergamo - Perofil | Tutti i reflui sono recapitati in pubblica fognatura. |
Francia | L'acqua utilizzata per processi produttivi (tintoria) è scaricata in una vasca di decantazione per il raffreddamento e poi convogliata (condotte dedicate) in un depuratore pubblico. La capogruppo si impegna a conferire acqua con una temperatura non superiore a 40° e con un valore di PH compreso tra 6 e 8. |
Si segnala che l'Autorità competente ha escluso, con proprio atto, dalla procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (V.I.A. ai sensi del DLgs 152/06) il depuratore del sito di Ceresara (Tintoria). Infatti l'ampia e approfondita istruttoria del procedimento di valutazione di assoggettabilità alla V.I.A. ha consentito di escludere che il depuratore possa causare impatti ambientali significativi e negativi ed i conseguenti effetti nell'ambito delle matrici atmosfera, acque superficiali, acque sotterranee e sottosuolo, suolo, clima acustico, rifiuti, risorse, biodiversità, odori, salute pubblica, paesaggio e viabilità/traffico.
CSP Paris - Gli scarichi della tintoria di Le Vigan
CSP Paris ha attuato nel corso del 2019 un piano di intervento presso lo stabilimento di Le Vigan (Francia) relativo all'adeguamento degli scarichi delle acque in uscita dal processo di tintoria per quanto riguarda alcuni indicatori (in particolare cromo). Tale piano è conseguente all'introduzione di nuovi limiti EU. Gli obiettivi del progetto erano quelli di garantire l'allineamento dei parametri alla normativa EU, assicurando nello stesso tempo la massima qualità del processo di tintura e senza un aggravio significativo di costi. La soluzione scelta per il raggiungimento degli obiettivi è stata quella di utilizzare solo coloranti senza cromo, con conseguente adattamento del processo di tinture dei prodotti. Le misurazioni dei parametri degli scarichi, effettuate a partire da gennaio 2019 evidenziano un rilevante miglioramento ed il rispetto dei limiti di legge, cancellando tutti i metalli pesanti dal processo di tintura.
La produzione e gestione dei rifiuti
GRI Standard | 3-3 306-1 306-2 306-3 306-4 306-5 |
La gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti rappresenta una tematica di rilievo per CSP. Si veda al riguardo la politica ambientale Tutela dell'ambiente e utilizzo delle risorse naturali richiamata in apertura del presente capitolo. Le politiche praticate da CSP, nel pieno rispetto della normativa vigente, prevedono, in modo sistematico, la modalità del recupero dei rifiuti. Nel corso del triennio 2021-2023 la percentuale di rifiuti destinati a recupero ha raggiunto il 66% e, nello stesso tempo i rifiuti pericolosi rappresentano una percentuale molto limitata del totale (0,9% nel 2023).
Gli impatti sulla produzione di rifiuti nella filiera di fornitura di CSP possono essere ritenuti analoghi a quelli di CSP: scarti tessili e materiali di imballaggio, residui dei processi di tintoria e di lavaggio dei prodotti, chemicals. A valle dei processi di produzione e distribuzione di CSP la produzione di rifiuti riguarda materiali come imballi e il fine vita dei prodotti finiti utilizzati dai consumatori finali.
Tintoria - La produzione di fanghi
Un rilievo particolare ha la depurazione dei reflui del processo di tintoria e la relativa produzione di fanghi, che sono sottoposti ad un processo di disidratazione direttamente presso l'impianto di depurazione di CSP dell'unità produttiva di Ceresara (Tintoria). I fanghi disidratati sono conferiti in discarica autorizzata. L'impianto francese utilizza una vasca di decantazione prima del successivo conferimento al depuratore pubblico. Una quota significativa dei rifiuti di CSP deriva dalle attività di produzione e di magazzinaggio, che consistono in primo luogo nel materiale per imballaggi (carta, cartone e plastica) gestiti con un sistema di raccolta differenziata.
Le quantità di rifiuti prodotti e la loro destinazione
I rifiuti direttamente prodotti da CSP sono in larga prevalenza non pericolosi e sono rappresentanti, oltre che dai fanghi dal trattamento delle acque reflue della tintoria, dagli scarti di lavorazione (fibre tessili) e, soprattutto, dagli imballaggi. Da rilevare un miglioramento di performance soprattutto per quest'ultima categoria di rifiuto, e in particolare per gli imballaggi in carta e cartone, che nel 2023 si riducono di quasi il 9% rispetto al 2022. Ciò è stato possibile attraverso la diminuzione del numero di resi, la riduzione degli inserti e il riutilizzo dei cartoni all'interno dei magazzini.
Il trend dei rifiuti pericolosi, e in particolar modo degli scarti di olio minerale, emulsioni e materiali filtranti e assorbenti, registra un lieve aumento dovuto ad una mera necessità di logistica legate al carico-scarico dei rifiuti e non ad aspetti legato alla produzione. Le dinamiche evidenziate hanno determinato un globale miglioramento della performance della produzione di rifiuti, che nel 2023 si è ridotta del 14,2% rispetto al 2022.
Rifiuti per categoria | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
Recupero | Smaltimento | Totale | Recupero | Smaltimento | Totale | Recupero | Smaltimento | Totale | |
Scarti olio minerale, emulsioni, materiali filtranti e assorbenti | 3.720 | 1.088 | 4.808 | 230 | 200 | 430 | 2.670 | - | 2.670 |
Liquidi di lavaggio (processi tintura) | - | 240 | 240 | - | 1.117 | 1.117 | - | - | - |
Imballaggi contenenti sostanze pericolose | 2.000 | 202 | 2.202 | - | 2.500 | 2.500 | 465 | - | 465 |
Altri (batterie - apparecchiature) | 1.043 | - | 1.043 | 400 | - | 400 | 1.379 | - | 1.379 |
Totale rifiuti pericolosi | 6.763 | 1.530 | 8.293 | 630 | 3.817 | 4.447 | 4.514 | - | 4.514 |
Fanghi da trattamento biologico acque reflue industriali | - | 76.170 | 76.170 | - | 68.120 | 68.120 | - | 64.980 | 64.980 |
Fibre tessili lavorate | 25.736 | - | 25.736 | 25.848 | - | 25.848 | 26.989 | - | 26.989 |
Imballaggi carta/cartone - legno | 345.260 | - | 345.260 | 249.180 | - | 249.180 | 226.860 | - | 226.860 |
Altri imballaggi (materiali misti - plastica) | 121.128 | 106.420 | 227.548 | 115.676 | 128.680 | 244.356 | 71.861 | 108.160 | 180.021 |
Altri (apparecchiature - ferro e acciaio - toner) | 4.645 | - | 4.645 | 25.955 | - | 25.955 | 4.640 | - | 4.640 |
Totale rifiuti non pericolosi | 493.929 | 182.590 | 676.519 | 390.759 | 196.800 | 587.559 | 330.350 | 173.140 | 503.490 |
Totale rifiuti | 500.692 | 184.120 | 684.812 | 391.389 | 200.617 | 592.006 | 334.864 | 173.140 | 508.004 |
Percentuale dei rifiuti destinati a recupero | 73% |
|
| 66% |
| 66% |
Per le quantità di rifiuti prodotti vengono di seguito indicate le relative modalità di recupero o smaltimento.
Rifiuti / Recupero | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
In loco | Sito esterno | Totale | In loco | Sito esterno | Totale | In loco | Sito esterno | Totale | |
Preparazione per il riutilizzo | - | 785 | 785 | - | 230 | 230 | - | 3.135 | 3.135 |
Riciclaggio | - | 5.978 | 5.978 | - | 400 | 400 | 1.379 | - | 1.379 |
Rifiuti pericolosi | - | 6.763 | 6.763 | - | 630 | 630 | 1.379 | 3.135 | 4.514 |
Preparazione per il riutilizzo | - | 265.183 | 265.183 | - | 229.139 | 229.139 | - | 184.670 | 184.670 |
Riciclaggio | - | 228.746 | 228.746 | - | 161.620 | 161.620 | 145.680 | - | 145.680 |
Rifiuti non pericolosi | - | 493.929 | 493.929 | - | 390.759 | 390.759 | 145.680 | 184.670 | 330.350 |
Totale | - | 500.692 | 500.692 | - | 391.389 | 391.389 | 147.059 | 187.805 | 334.864 |
Rifiuti - Smaltimento | 2021 | 2022 | 2023 | ||||||
In loco | Sito esterno | Totale | In loco | Sito esterno | Totale | In loco | Sito esterno | Totale | |
Incenerimento (con recupero energetico) | - | 1.290 | 1.290 | - | 2.700 | 2.700 | - | - | - |
Discarica | - | 240 | 240 | - | 1.117 | 1.117 | - | - | - |
Rifiuti pericolosi | - | 1.530 | 1.530 | - | 3.817 | 3.817 | - | - | - |
Discarica | - | 106.420 | 106.420 | - | 128.680 | 128.680 | - | 108.160 | 108.160 |
Altre operazioni di smaltimento | - | 76.170 | 76.170 | - | 68.120 | 68.120 | - | 64.980 | 64.980 |
Rifiuti non pericolosi | - | 182.590 | 182.590 | - | 196.800 | 196.800 | - | 173.140 | 173.140 |
Totale | - | 184.120 | 184.120 | - | 200.617 | 200.617 | - | 173.140 | 173.140 |
Attività sostenibili: la Tassonomia dell'Unione Europea
La tassonomia EU: obiettivi e Regolamento EU 2020/852
L'Unione Europea ha sviluppato una strategia per lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio, in linea con i contenuti dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015 e dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impegnandosi a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Coerentemente rispetto a tale prospettiva, la Commissione Europea ha adottato nel 2018 il Piano d'Azione per la Finanza Sostenibile, con cui ha definito una strategia che ha tra gli obiettivi quello di riorientare i flussi di capitali verso investimenti sostenibili, al fine di sostenere uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Al fine di conseguire gli obiettivi in materia di clima ed energia ed orientare gli investimenti verso progetti e attività sostenibili, l'Unione Europea ha adottato una definizione di ciò che è "sostenibile": la tassonomia dell'Unione Europea, un sistema di classificazione delle attività economiche, alla base del piano d'azione per il finanziamento dello sviluppo sostenibile.
Il Regolamento EU 2020/852 sulla Tassonomia, stabilisce le condizioni che un'attività economica deve soddisfare per essere considerata sostenibile da punto di vista ambientale e sociale. Gli obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia sono:
Codice | Descrizione | ||
1 | CCM | Climate Change Mitigation | Mitigazione del cambiamento climatico |
2 | CCA | Climate Change Adaptation | Adattamento al cambiamento climatico |
3 | WTR | Water & Marine Resources | Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine |
4 | CE | Circular Economy | Transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti |
5 | PPC | Pollution Prevention and Control: | Prevenzione e controllo dell'inquinamento |
6 | BIO | Biodiversity and ecosystems | Protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi |
Il codice contiene l'abbreviazione dell'obiettivo al quale l'attività economica può apportare un contributo sostanziale, al quale è da associare il numero della sezione dell'attività nel corrispondente Allegato del Regolamento delegato relativo allo specifico obiettivo.
Il Regolamento EU 2020/852 definisce (Art.3) i criteri per identificare un'attività economica come ammissibile (eligible) e le condizioni che devono essere soddisfatte per potere classificare tale attività come allineata (aligned) / ecosostenibile.
Taxonomy eligible (ammissibilità) | ||
Contributo sostanziale | a) | Contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali di cui all'Art. 9 (Obiettivi ambientali). Il Regolamento identifica i settori e le attività economiche che rientrano in quelli ammissibili alla tassonomia (indipendentemente dal fatto che tali attività soddisfino o meno uno o tutti i criteri di vaglio tecnico previsti dai Regolamenti delegati - condizione 04). |
Taxonomy aligned (allineamento) Condizioni per Allineamento | ||
DNSH Do Not Significant Harm | b) | Non arrecare un danno significativo a nessuno degli altri cinque obiettivi ambientali di cui allo stesso articolo 9 (DNSH Do Not Significant Harm). |
Minimum Safeguards / Criteri minimi di salvaguardia | c) | È svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sociali (Minimum Safeguards) previste all'Art.18. |
Criteri di vaglio tecnico | d) | Conformità ai criteri di vaglio tecnico stabilii dai Regolamenti delegati relativi alla tassonomia. Attività che soddisfano i requisiti tecnici stabiliti dalla tassonomia per i settori ed attività identificati come ammissibili, come di seguito sintetizzati. |
Nel mese di novembre 2023 si è concluso il processo di pubblicazione dei Regolamenti delegati relativi a sei obiettivi ambientali, che hanno definito i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale ai diversi obiettivi ambientali, non arrecando, nello stesso tempo, un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale (DNSH). EU taxonomy for sustainable activities - European Commission (europa.eu).
Informativa (Art.8 Regolamento)
L'Art. 8 del Regolamento EU 2020/852 sulla tassonomia richiede alle imprese di comunicare a) la quota dei loro ricavi (Turnover) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili; e b) la quota degli investimenti / spese in conto capitale (Capex) e la quota dei costi operativi (Opex) relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili.
Il Regolamento delegato della Commissione Europea EU 2021/2078 del 6 luglio 2021, aggiornato nel mese di gennaio 2024, definisce il contenuto e le informazioni che le imprese obbligate alla pubblicazione delle informazioni in materia di Tassonomia EU devono comunicare in merito alle attività economiche ecosostenibili, specificando la metodologia per conformarsi a tale obbligo informativo.
Le disposizioni sulla tassonomia in vigore alla data della presente DNF richiedono di comunicare sia metriche finanziarie [ricavi / Turnover - investimenti / Capex) e costi operativi / Opex].
Le attività ammissibili sono quelle attività comprese nella attuale tassonomia, indipendentemente dal fatto che tali attività soddisfino o meno uno o tutti i criteri di vaglio tecnico indicati nella tassonomia.
Principi contabili
Ai fini della rendicontazione ai sensi dell'articolo 8 della Tassonomia, i ricavi (Turnover), gli investimenti (Capex) e i costi operativi (Opex) sono definiti come segue (si rinvia a quanto riportato nel Bilancio consolidato per i principi contabili adottati da CSP International):
Ricavi (Turnover) | Ricavi netti ottenuti da prodotti o servizi. |
Investimenti (Capex) | Incrementi di beni immateriali e materiali, inclusi i costi di ricerca e sviluppo capitalizzati, alle voci di bilancio immobili, impianti e macchinari, attività immateriali, prima di eventuali variazioni per adeguamento al fair value e al lordo delle quote di ammortamento e di eventuali svalutazioni. |
Costi operativi (Opex) | Costi di ricerca e sviluppo non capitalizzati, costi di ristrutturazione degli edifici, costi per contratti di locazione a breve termine, costi di manutenzione e riparazione e ad altri costi indiretti per la manutenzione quotidiana di beni di proprietà, impianti e attrezzature. |
Per essere considerata ammissibile un'attività economica deve rispondere ad alcuni requisiti: a) generare o avere l'obiettivo di generare ricavi verso terzi; b) rientrare nelle descrizioni / elenco delle attività di cui al Regolamento e agli Atti delegati, e c) avere associati criteri di vaglio tecnico applicabili.
Attività di CSP
Il settore di appartenenza di CSP (tessile - fashion) non risulta al momento compreso nella tassonomia EU delle attività sostenibili. Alla data della pubblicazione della presente DNF le attività di CSP sono pertanto da definire come non ammissibili. Per completezza di informativa, vengono in ogni caso riportate in allegato le tabelle previste dall'attuale regolamentazione.
Capex / Opex ammissibili individualmente
Secondo la normativa di riferimento, è consentito includere come Capex e Opex ammissibili altre spese relative all'approvvigionamento di beni e servizi connessi ad attività economiche diverse ammissibili alla tassonomia, qualora tali acquisti contribuiscano a riduzioni delle emissioni e se l'attività economica del fornitore è ammissibile alla tassonomia.
Investimenti (Capex) - nel corso del 2023 non sono stati effettuati investimenti di rilievo che possano rientrare nella definizione di cui sopra.
Costi operativi (Opex) - Allo stato attuale CSP non dispone delle necessarie informazioni per potere indentificare eventuali acquisti ammissibili alla tassonomia. La raccolta di tali informazioni richiede una preventiva valutazione delle attività dei fornitori, che non è stato possibile eseguire negli anni precedenti.
2.7 GRI CONTENT INDEX
Statement of use | La Dichiarazione consolidata Non Finanziaria di CSP International relativa all'esercizio 2023 [01 gennaio - 31 dicembre 2023] è stata redatto secondo l'opzione di rendicontazione In accordance with the GRI Standards (in conformità ai GRI Standards). |
GRI 1 adottati | GRI 1 Foundation 2021 |
GRI Sector Standards applicabili | Non applicabili / non disponibili |
GRI Standards - Informativa generale
Informativa | Ubicazione | Omissione | Standard di Settore GRI | |||
Nr | Descrizione |
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | N. di Rif. |
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GRI 2 - Informative Generali - versione 2021 |
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| L'organizzazione e le sue prassi di rendicontazione |
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2-1 | Dettagli organizzativi | Nota Metodologica |
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2.2 CSP Sustainable Business Company / Profilo e attività di CSP |
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2-2 | Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione | Nota Metodologica |
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2-3 | Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto | Nota Metodologica |
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2-4 | Revisione delle informazioni | Nota Metodologica |
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2-5 | Assurance esterna | Nota Metodologica |
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| Attività e lavoratori |
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2-6 | Attività, catena del valore e altri rapporti di business | 2.1 CSP - Il Gruppo CSP / Struttura di CSP |
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2.1 CSP - Il Gruppo CSP / La storia |
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2.2 CSP Sustainable Business Company / Profilo e attività di CSP | ||||||
2.2 CSP Sustainable Business Company / I marchi | ||||||
2.2 CSP Sustainable Business Company / Trasparenza e tracciabilità della catena del valore |
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2.2 CSP Sustainable Business Company / Innovazione |
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2.4 Strategia - impegni - politiche / Il settore - Sostenibilità e strategia EU |
| |||||
2.4 Strategia - impegni - politiche / CSP L'impegno per la sostenibilità |
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2-7 | Dipendenti | 2.2 CSP Sustainable Business Company / Dipendenti e altri lavoratori |
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2-8 | Lavoratori non dipendenti | 2.2 CSP Sustainable Business Company / Dipendenti e altri lavoratori |
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| Governance |
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2-9 | Struttura e composizione della governance | 2.3 Governance / Organi societari |
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2-10 | Nomina e selezione del massimo organo di governo | 2.3 Governance / Organi societari |
| |||
2-11 | Presidente del massimo organo di governo | 2.3 Governance / Organi societari |
| |||
2-12 | Ruolo del massimo organo di governo nel controllo della gestione degli impatti | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-13 | Delega di responsabilità per la gestione di impatti | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-14 | Ruolo del massimo organo di governo nella rendicontazione di sostenibilità | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-15 | Conflitti d'interesse | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-16 | Comunicazione delle criticità | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-17 | Conoscenze collettive del massimo organo di governo | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-18 | Valutazione della performance del massimo organo di governo | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-19 | Norme riguardanti le remunerazioni | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-20 | Procedura di determinazione della retribuzione | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
2-21 | Rapporto di retribuzione totale annuale | 2.3 Governance / La governance societaria |
| |||
| Strategia, politiche e prassi |
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2-22 | Dichiarazione sulla strategia di sviluppo sostenibile | Lettera agli stakeholder |
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2-23 | Impegno in termini di policy | 2.4 Strategia - impegni - politiche / CSP L'impegno per la sostenibilità |
| |||
2.4 Strategia - impegni - politiche / La condotta responsabile del business |
| |||||
2-24 | Integrazione degli impegni in termini di policy | 2.4 Strategia - impegni - politiche / La condotta responsabile del business |
| |||
2-25 | Processi volti a rimediare impatti negativi | 2.4 Strategia - impegni - politiche / CSP L'impegno per la sostenibilità |
| |||
2.4 Strategia - impegni - politiche / La condotta responsabile del business |
| |||||
2-26 | Meccanismi per richiedere chiarimenti e sollevare preoccupazioni | 2.4 Strategia - impegni - politiche / La condotta responsabile del business |
| |||
2-27 | Conformità a leggi e regolamenti | 2.4 Strategia - impegni - politiche / Compliance [Ambientale - Sociale - Economica] |
| |||
2-28 | Appartenenza ad associazioni | 2.4 Strategia - impegni - politiche / Adesioni a iniziative esterne e Membership |
| |||
| Coinvolgimento degli stakeholder |
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2-29 | Approccio al coinvolgimento degli stakeholder | 2.4 Strategia - impegni - politiche / Gli stakeholder: ruolo ed engagement |
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2-30 | Contratti collettivi | 2.2 CSP Sustainable Business Company / Dipendenti e altri lavoratori |
|
GRI Standards - Informativa Temi materiali / Indicatori specifici
La tabella riporta il riferimento ai GRI Topic Standards utilizzati per la rendicontazione dei temi materiali. Per una miglior comprensione del contenuto si evidenzia quanto segue:
Gli standard riportati nella tabella sono quelli relativi alla rendicontazione dei temi materiali identificati.
Eventuali informative / indicatori (requisiti) compresi negli standard riferiti ai temi materiali, ma non rilevanti o non applicabili rispetto alle caratteristiche del modello di business e degli impatti vengono riportati nell'elenco, ma evidenziati come omissis in quanto non pertinenti.
Viene data invece evidenza delle eventuali omissioni (omissis) e relative motivazioni per le informative / indicatori (requisiti), compresi negli standard riferiti ai temi materiali, ma non rendicontati, in tutto o in parte, in relazione alla non disponibilità delle informazioni e dei dati quantitativi.
Ove non diversamente specificato, sono stati utilizzati i GRI Standards pubblicati nel 2016. Per l'informativa sui temi di prelievi idrici ed in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono stati rispettivamente utilizzati gli standard GRI 303 Acqua e scarichi e GRI 403 Salute e sicurezza sul lavoro, pubblicati nel 2018. Relativamente all'informativa sui rifiuti è stata adottato lo standard GRI 306 Rifiuti, pubblicato nel 2020. In materia di rendicontazione delle tematiche fiscali è stato applicato il GRI 207 Imposte (2019).
Standard di settore non pubblicati / disponibili (non applicabili).
Informativa | Ubicazione | Omissione | Standard di Settore GRI | |||
Nr | Descrizione |
| Requisiti omessi | Ragione | Spiegazione | N. di Rif. |
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GRI 3 - Temi materiali - versione 2021 |
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3-1 | Processo di determinazione dei temi materiali | Nota Metodologica | ||||
2.5 Impatti e temi materiali | ||||||
2.5 Impatti e temi materiali / Il processo di identificazione - valutazione e prioritizzazione delle tematiche | ||||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
3-2 | Elenco di temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / I temi materiali | ||||
Tema materiale | Sostenibilità dei materiali ed economia circolare |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Uso responsabile delle risorse | ||||||
| Standard GRI specifici |
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301 | Materiali | |||||
301-1 | Materiali utilizzati per peso o volume | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Uso responsabile delle risorse | ||||
301-2 | Materiali utilizzati che provengono da riciclo | Non pertinente | Quantità non rilevanti rispetto a volumi di acquisto | |||
301-3 | Prodotti recuperati o rigenerati e relativi materiali di imballaggio | Non pertinente | Quantità non rilevanti rispetto a volumi di acquisto | |||
Tema materiale | Gestione rifiuti |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||||
| Standard GRI specifici | |||||
306 | Rifiuti - 2020 | |||||
306-1 | Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai rifiuti | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||
306-2 | Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||
306-3 | Rifiuti prodotti | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||
306-4 | Rifiuti non destinati a smaltimento | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||
306-5 | Rifiuti destinati allo smaltimento | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / La produzione e gestione dei rifiuti | ||||
Tema materiale | Consumi energia ed efficienza energetica |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||||
| Standard GRI specifici |
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302 | Energia | |||||
302-1 | Energia consumata all'interno dell'organizzazione | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||
302-2 | Energia consumata al di fuori dell'organizzazione | Informazioni non disponibili / incomplete | Informazioni al momento non disponibili. Il Gruppo si impegna a rendicontare questo indicatore nei prossimi esercizi | |||
302-3 | Intensità energetica | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||
302-4 | Riduzione del consumo di energia | Informazioni non disponibili / incomplete | Iniziative e progetti di efficientamento attuati non consentono la misurazione specifica delle riduzioni dei consumi di energia / emissioni | |||
302-5 | Riduzione del fabbisogno energetico di prodotti e servizi | Non pertinente | Non applicabile rispetto a settore e modelli di business CSP | |||
Tema materiale | Emissioni CO2 e cambiamenti climatici |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||||
| Standard GRI specifici |
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305 | Emissioni | |||||
305-1 | Emissioni dirette di GHG (Scope 1) | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||
305-2 | Emissioni indirette di GHG da consumi energetici (Scope 2) | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||
305-3 | Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3) | Informazioni non disponibili/incomplete | Informativa incompleta / Il Gruppo si impegna a rendicontare questo indicatore nei prossimi esercizi sviluppando il processo di calcolo per le emissioni indirette | |||
305-4 | Intensità delle emissioni di GHG | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Energia - Emissioni e cambiamenti climatici | ||||
305-5 | Riduzione delle emissioni di GHG | Informazioni non disponibili / incomplete | Iniziative e progetti di efficientamento attuati non consentono la misurazione specifica delle riduzioni dei consumi di energia / emissioni | |||
305-6 | Emissioni di sostanze dannose per ozone (ODS, "ozone-depleting substances") | Non pertinente | Emissioni non rilevanti rispetto a settore / modello di business CSP | |||
305-7 | Ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX) e altre emissioni significative | Non pertinente | Emissioni non rilevanti rispetto a settore / modello di business CSP | |||
Tema materiale | Risorse idriche |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Acqua | ||||||
| Standard GRI specifici |
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303 | Acqua e scarichi idrici - 2018 | |||||
303-1 | Interazione con l'acqua come risorsa condivisa | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Acqua | ||||
302-2 | Gestione degli impatti correlati allo scarico di acqua | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Acqua | ||||
303-3 | Prelievo idrico | 2.6 Performance di sostenibilità / Ambiente / Acqua | ||||
303-4 | Scarico di acqua | Non pertinente | Non rilevante per processi produttivi / modello di business CSP | |||
303-5 | Consumo di acqua | Non pertinente | Non rilevante per processi produttivi / modello di business CSP | |||
Tema materiale | Durabilità del prodotto, marketing responsabile ed etichettatura |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Etichettatura dei prodotti | ||||||
| Standard GRI specifici |
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417 | Marketing ed etichettatura | |||||
417-1 | Requisiti in materia di informazione ed etichettatura di prodotti e servizi | 2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Etichettatura dei prodotti | ||||
417-2 | Episodi di non conformità in materia di informazione ed etichettatura di prodotti e servizi | 2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Etichettatura dei prodotti | ||||
417-3 | Casi di non conformità riguardanti comunicazioni di marketing | 2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Etichettatura dei prodotti | ||||
Tema materiale | Risorse umane: gestione, occupazione e sviluppo |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Le politiche di gestione, valorizzazione e sviluppo del personale | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / La formazione | ||||||
| Standard GRI specifici |
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401 | Occupazione | |||||
401-1 | Nuove assunzioni e turnover | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Occupazione e turnover | ||||
401-2 | Benefit previsti per i dipendenti a tempo pieno, ma non per i dipendenti part-time o con contratto a tempo determinato | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Le politiche di gestione, valorizzazione e sviluppo del personale | ||||
401-3 | Congedo parentale | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||
404 | Formazione e istruzione | |||||
404-1 | Ore medie di formazione annua per dipendente | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / La formazione | ||||
404-2 | Programmi di aggiornamento delle competenze dei dipendenti e programmi di assistenza alla transizione | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / La formazione | ||||
404-3 | Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle prestazioni e dello sviluppo di carriera | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / La formazione | ||||
Tema materiale | Risorse umane: Diversità, equità ed inclusione |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||||
| Standard GRI specifici |
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405 | Diversità e pari opportunità | |||||
405-1 | Diversità negli organi di governo e tra i dipendenti | 2.3 Governance / Organi societari | ||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||||
405-2 | Rapporto dello stipendio base e retribuzione delle donne rispetto agli uomini | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||
406 | Non discriminazione | |||||
406-1 | Episodi di discriminazione e misure correttive adottate | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Diversità e pari opportunità | ||||
Tema materiale | Qualità del prodotto e salute e sicurezza dei clienti |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Chemical management | ||||||
| Standard GRI specifici |
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416 | Salute e sicurezza dei clienti | |||||
416-1 | Valutazione degli impatti sulla salute e sulla sicurezza per categorie di prodotto e servizi. | 2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Chemical management | ||||
416-2 | Episodi di non conformità riguardanti impatti sulla salute e sulla sicurezza di prodotti e servizi | 2.6 Performance di sostenibilità / La qualità del prodotto e la salute e sicurezza dei clienti / Chemical management | ||||
Tema materiale | Salute e sicurezza dei lavoratori |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||||
| Standard GRI specifici |
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403 | Salute e sicurezza sul lavoro - 2018 | |||||
403-1 | Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-2 | Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e indagini sugli incidenti | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-3 | Servizi di medicina sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-4 | Partecipazione e consultazione dei lavoratori e comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-5 | Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-6 | Promozione della salute dei lavoratori | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-7 | Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni commerciali | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-8 | Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-9 | Infortuni sul lavoro | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
403-10 | Malattie professionali | 2.6 Performance di sostenibilità / Le persone di CSP / Salute e sicurezza dei lavoratori | ||||
Tema materiale | Catena di fornitura |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||||
| Standard GRI specifici |
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308 | Valutazione ambientale dei fornitori | |||||
308-1 | Nuovi fornitori che sono stati valutati utilizzando criteri ambientali | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||
308-2 | Impatti ambientali negativi nella catena di fornitura e azioni intraprese | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||
414 | Valutazione sociale dei fornitori | |||||
414-1 | Nuovi fornitori che sono stati sottoposti a valutazione attraverso l'utilizzo di criteri sociali | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||
414-2 | Impatti sociali negativi sulla catena di fornitura e azioni intraprese | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||
Tema materiale | Relazione e sviluppo territorio comunità locali |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / L'impatto sul territorio | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / La scelta e gestione dei fornitori | ||||||
| Standard GRI specifici |
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203 | Impatti economici indiretti | |||||
203-1 | Investimenti infrastrutturali e servizi finanziati | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / L'impatto sul territorio | ||||
203-2 | Impatti economici indiretti significativi | Non pertinente | Aspetto da non ritenere di specifica rilevanza rispetto a settore /modello di business CSP | |||
204 | Pratiche di approvvigionamento | |||||
204-1 | Proporzione di spesa verso fornitori locali | 2.6 Performance di sostenibilità / Supply Chain / L'impatto sul territorio | ||||
Tema materiale | Tutela, valorizzazione e reputazione del brand |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
Tema materiale | Sicurezza dati e privacy |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Privacy & sicurezza dei dati | ||||||
| Standard GRI specifici |
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418 | Privacy dei clienti | |||||
418-1 | Denunce comprovate riguardanti le violazioni della privacy dei clienti e perdita di dati dei clienti | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Privacy & sicurezza dei dati | ||||
Tema materiale | Performance economica: generazione e distribuzione di valore |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
1.3 Il valore generato e distribuito | ||||||
| Standard GRI specifici |
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201 | Performance economiche | |||||
201-1 | Valore economico direttamente generato e distribuito | 1.3 Il valore generato e distribuito | ||||
201-2 | Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità dovuti al cambiamento climatico | Informazioni non disponibili / incomplete | CSP non ha al momento sviluppato modelli e scenari che consentano una quantificazione degli impatti finanziari derivanti dai cambiamenti climatici | |||
201-3 | Piani pensionistici a benefici definiti e altri piani di pensionamento | Non pertinente | Si veda informativa presentata su Bilancio consolidato - trattamenti pensionistici come previsti dalla normativa di riferimento | |||
201-4 | Assistenza finanziaria ricevuta dal governo | Non pertinente | Si veda informativa presentata su Bilancio consolidato -Contributi dalla Pubblica Amministrazione | |||
Tema materiale | Etica e integrità condotta del business |
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3-3 | Gestione dei temi materiali | 2.5 Impatti e temi materiali / Temi materiali - Obiettivi ed azioni | ||||
2.5 Impatti e temi materiali / La gestione dei rischi | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Le misure di prevenzione della corruzione | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Il rispetto della concorrenza | ||||||
2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Trasparenza fiscale | ||||||
| Standard GRI specifici |
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205 | Anticorruzione | |||||
205-1 | Operazioni valutate per i rischi legati alla corruzione | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Le misure di prevenzione della corruzione | ||||
205-2 | Comunicazione e formazione in materia di politiche e procedure anticorruzione | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Le misure di prevenzione della corruzione | ||||
205-3 | Episodi di corruzione accertati e azioni intraprese | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Le misure di prevenzione della corruzione | ||||
206 | Comportamento anticoncorrenziale | |||||
206-1 | Azioni legali per comportamento anticoncorrenziale, antitrust e pratiche monopolistiche | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Il rispetto della concorrenza | ||||
207 | Imposte - 2019 | |||||
207-1 | Approccio alla fiscalità | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Trasparenza fiscale | ||||
207-2 | Governance fiscale, controllo e gestione del rischio | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Trasparenza fiscale | ||||
207-3 | Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni in materia fiscale | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Trasparenza fiscale | ||||
207-4 | Rendicontazione Paese per Paese | 2.6 Performance di sostenibilità / La condotta etica del business / Trasparenza fiscale |
Tabelle Tassonomia EU
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di ricavi allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
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| Codice | Ricavi | Quota % ricavi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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Ricavi da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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| |||||||||
Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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Ricavi da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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| ||
Totale ricavi da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
|
|
| ||||||||||||||||
Ricavi da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 92 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 92 | 100% |
Quota di Ricavi / Ricavi totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di CapEx allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
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| Codice | CapEx | Quota % CapEx | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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Capex da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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CapEx da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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Totale CapEx da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
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CapEx da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 5 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 5 | 100% |
Quota di CapEx / CapEx totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di OpEx allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
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| Codice | OpEx | Quota % OpEx | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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OpEx da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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OpEx da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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Totale OpEx da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
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OpEx da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 4 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 4 | 100% |
Quota di OpEx / OpEx totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
3 Altre informazioni
3.1 Buy Back e Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono costituite da n. 1.000.000 (2,5% del totale) azioni ordinarie acquistate per un costo complessivo di 888 migliaia di Euro. Nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni proprie e alla data dell'odierno Consiglio di Amministrazione non vi sono state variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.
Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all'Assemblea del 14 giugno 2024 la richiesta di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della delibera adottata dall'Assemblea in data 28 aprile 2023. Si precisa che le ragioni alla base dell'autorizzazione saranno dettagliatamente specificate nella Relazione Illustrativa sul relativo punto all'ordine del giorno dell'Assemblea.
3.2 Rapporti infragruppo e con parti correlate
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Come previsto dal combinato disposto degli articoli 6 e 7 dell'apposita procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2021 ed entrata in vigore il 1° luglio 2021, tutte le operazioni con le parti correlate (prevalentemente costituite dalle società controllate) sono concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 22 del Bilancio consolidato e nella Nota 36 del Bilancio d'esercizio.
3.3 Relazione sulla remunerazione dell'organo amministrativo, degli organi di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 2023, ai sensi dell'articolo 123-bis del D.Lgs. 24.02.1998 n. 58 (TUF) e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2023, ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti Consob, che sarà sottoposta ad approvazione dell'Assemblea.
3.4 Partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci e dai Direttori Generali (art. 114 e 123 ter del TUF 58/98; art. 84 quater Regolamento 11971/99)
Come richiesto dalla normativa Consob, le informazioni in oggetto sono contenute in apposito schema della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2023.
4 Deliberazioni proposte dal C.d.A. all'Assemblea
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. propone la destinazione del risultato dell'esercizio in conformità alla proposta che segue (valori espressi in Euro):
Utile dell'esercizio civilistico | Euro | 1.161.967,32 |
5% Riserva Legale | Euro | 58.098,37 |
Riserva Utili non distribuiti | Euro | 1.103.868,95 |
Segnaliamo che il patrimonio netto della Capogruppo, tenuto conto dell'utile sopracitato, è pari a 47,1 milioni di Euro.
Alla luce del risultato conseguito, il Consiglio di Amministrazione non ritiene opportuno proporre la distribuzione di alcun dividendo.
Tale proposta sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea ordinaria degli Azionisti, che verrà convocata presso la sede sociale per il giorno 14 giugno 2024, in unica convocazione.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso della seduta del 26 gennaio 2024, ha deliberato di convocare l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 nel più ampio termine di centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, come previsto dall'articolo 2364, ultimo comma, del Codice civile, e dall'articolo 10, ultimo capoverso, dello Statuto sociale, stante l'obbligo di provvedere alla redazione del bilancio consolidato.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso della seduta del 19 aprile 2024, ha altresì deliberato di avvalersi della facoltà prevista dall'articolo 106 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020 n. 27, come successivamente modificato e integrato, da ultimo per effetto della Legge 5 marzo 2024 n. 21, prevedendo l'intervento degli Azionisti in assemblea esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società, ai sensi dell'articolo 135-undecies del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58.
Bilancio
Si propone di approvare il bilancio 2023 e la destinazione dell'utile come sopra indicato.
Ceresara, 19 aprile 2024
Relazione della società di revisione - Dichiarazione Non Finanziaria
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CSP
31 DICEMBRE 2023
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
ATTIVITÀ
(importi in migliaia di Euro) |
| 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
ATTIVITA' NON CORRENTI |
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Attività immateriali: |
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- Avviamento | |||
- Altre attività immateriali | |||
- Diritto d'uso | |||
Attività materiali: | |||
- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà | |||
Altre attività non correnti: | |||
Altre partecipazioni | |||
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti | |||
Attività per imposte anticipate | |||
Totale attività non correnti | |||
ATTIVITA' CORRENTI |
|
| |
Rimanenze di magazzino | |||
Crediti commerciali | |||
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività | |||
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | |||
Totale attività correnti | |||
TOTALE ATTIVITA' |
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(importi in migliaia di Euro) |
| 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
PATRIMONIO NETTO |
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| |
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo: | |||
- Capitale sottoscritto e versato | |||
- Altre riserve | |||
- Riserve di rivalutazione | - | - | |
- Risultato del periodo | |||
meno: Azioni proprie | ( | ( | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO | |||
PASSIVITA' NON CORRENTI |
|
| |
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi: | |||
- Debiti verso banche | |||
- Altre passività finanziarie | |||
TFR e altri fondi relativi al personale | |||
Fondi per rischi e oneri | |||
Fondo imposte differite | |||
Totale passività non correnti | |||
PASSIVITA' CORRENTI |
|
| |
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi: | |||
- Debiti verso banche | |||
- Altre passività finanziarie | |||
Debiti commerciali | |||
Debiti vari e altre passività | |||
Debiti per imposte correnti | |||
Totale passività correnti | |||
TOTALE PASSIVITA' | |||
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
Conto economico consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro) | Esercizio al | Esercizio al | |||||
Ricavi | 100,0% | 100,0% | |||||
Costo del venduto | ( | -58,6% | ( | -58,7% | |||
Margine Industriale | 41,4% | 41,3% | |||||
Spese dirette di vendita | ( | -8,5% | ( | -8,8% | |||
Margine commerciale lordo | 32,9% | 32,5% | |||||
Altri ricavi operativi netti | 1,4% | 1,6% | |||||
Spese commerciali e amministrative | ( | -32,6% | ( | -31,8% | |||
Costi di ristrutturazione | ( | -0,1% | ( | 0,0% | |||
Risultato operativo (EBIT) | 1,6% | 2,3% | |||||
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | ( | -0,1% | ( | 0,0% | |||
Altri proventi (oneri) finanziari netti | ( | -0,9% | ( | -0,5% | |||
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio | 0,6% | 1,8% | |||||
Imposte sul reddito | ( | -0,4% | ( | -1,2% | |||
Utile netto del Gruppo | 0,1% | 0,6% | |||||
Risultato per azione - base | Euro | 0,003 | 0,014 | ||||
Risultato per azione - diluito | Euro | 0,003 | 0,014 |
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro) |
| Esercizio al | Esercizio al | ||
|
|
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| ||
Componenti di conto economico complessivo che saranno |
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| |
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
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Differenza da conversione per Oroblù USA |
| ( |
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Totale |
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| ( |
| |
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Componenti di conto economico complessivo che non saranno |
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|
|
| |
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
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Differenze attuariali per benefici a dipendenti | ( |
|
| ||
Totale |
| ( |
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| |
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Risultato complessivo |
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Rendiconto Finanziario consolidato
per gli esercizi 2023 e 2022 (Importi in migliaia di Euro)
31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | ||
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative: | |||
Risultato d'esercizio | |||
Imposte d'esercizio | |||
Interessi attivi/passivi | |||
Differenze cambio | ( | ||
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | |||
Risultato Operativo (EBIT) | |||
Ammortamenti | |||
(Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie | ( | ||
Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri | ( | ||
Variazione TFR e altri fondi relativi al personale | ( | ( | |
Imposte sul reddito pagate | ( | ( | |
Interessi pagati su C/C | ( | ( | |
Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante | |||
Variazione del capitale circolante netto: | |||
(Incremento)/decremento delle rimanenze | ( | ||
(Incremento)/decremento dei crediti commerciali | |||
Incremento/(decremento) dei debiti commerciali | ( | ||
Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività | ( | ( | |
(Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività | ( | ||
Totale variazione CCN | ( | ||
A | Totale flusso di cassa netto da attività operative | ( | ( |
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento: | |||
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali | ( | ( | |
(Investimenti) in immobilizzazioni immateriali | ( | ( | |
Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali | |||
Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali | |||
Variazione crediti finanziari | ( | ||
Acquisizione/dismissione di società controllate al netto della liquidità acquisita | ( | ||
B | Flusso di cassa netto da attività di investimento | ( | ( |
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento: | |||
Incremento (decremento) debiti verso banche | ( | ||
Interessi pagati su debiti finanziari | ( | ( | |
Aumenti/(rimborsi) di capitale proprio | |||
C | Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | ( | |
D | Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C) | ( | ( |
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | |||
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | |||
Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al: | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
Disponibilità liquide ed equivalenti | 12.686 | 13.116 | |
Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi | (742) | 0 | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | (3.080) | (2.418) | |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | (1.241) | (1.194) | |
Indebitamento netto a breve termine | 7.623 | 9.504 | |
Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi | (8.434) | (6.186) | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | (4.242) | (4.862) | |
Indebitamento netto a medio/lungo termine | (12.676) | (11.048) | |
Indebitamento finanziario netto totale | (5.053) | (1.544) | |
Totale effetto IFRS 16 | (5.483) | (6.056) | |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | 430 | 4.512 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
al 1° gennaio 2022, 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2023
(Importi in migliaia di Euro)
Riserva | Utile | Totale | |||||||
Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio | |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
Saldi al 01.01.2022 | ( | ( | |||||||
Aumento Capitale Sociale | |||||||||
Copertura perdita d'esercizio 2021 | |||||||||
- Riserva rivalutazione | ( | ||||||||
- Riserva sovrapprezzo | ( | ||||||||
- Riserva utili non distribuiti | ( | ||||||||
Riserve da conversione per Oroblu USA | ( | ( | |||||||
Altre riclassifiche | ( | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | |||||||||
Risultato al 31 dicembre 2022 | 544 | ||||||||
Saldi al 31.12.2022 | ( | ( |
Riserva | Utile | Totale | |||||||
Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio | |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
- Riserva utili non distribuiti | ( | ||||||||
Riserve da conversione per Oroblu USA | 0 | ||||||||
Altre riclassifiche | ( | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | ( | ( | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2023 | |||||||||
Saldi al 31.12.2023 | ( | ( |
Note esplicative Bilancio Consolidato
Note esplicative Bilancio Consolidato 2023
1. Informazioni generali
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
2. Principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio Consolidato
Il bilancio consolidato 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
2.1 Principi internazionali in prima applicazione dal 1 gennaio 2023
Alla data del presente Bilancio Consolidato, è stato inserito in prima applicazione l'emendamento all'IAS 12 "Income Taxes" pubblicato dallo IASB in data 7 maggio 2021 e la cui efficacia è iniziata il 1° gennaio 2023.
3. Sommario dei principi contabili dei criteri di valutazione
Schemi di bilancio
I
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo del Gruppo
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto Finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Area di consolidamento
L'area di consolidamento comprende la Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A., la società CSP Paris Fashion Group SAS controllata al 100%, la società Oroblù USA LLC controllata al 100% e la società tedesca Oroblù Germany GmbH in liquidazione, controllata al 100%.
Di seguito viene riportata la struttura attuale del Gruppo, invariata rispetto al precedente esercizio.
Criteri di consolidamento
Il bilancio consolidato del Gruppo CSP comprende il bilancio della CSP International Fashion Group S.p.A. e delle imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare direttamente o indirettamente il controllo, disponendo del potere di determinarne le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi.
I
Le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo del consolidamento integrale sono rilevati nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. É stato, inoltre, eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale.
Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento sono imputate ai maggiori valori attribuibili ad attività e passività e per la parte residua, ad avviamento. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.
I crediti e i debiti, i costi ed i ricavi tra società consolidate e gli utili e le perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminati, così come gli effetti di fusioni tra società già appartenenti all'area di consolidamento.
Le quote di patrimonio netto e del risultato del periodo delle società consolidate di competenza di azionisti terzi sono evidenziate separatamente rispetto al patrimonio netto e al risultato del Gruppo.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico al netto degli ammortamenti, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dello IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
A
Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
• il bene è controllato dal Gruppo, ovvero lo stesso ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
• è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento dà vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
• la disponibilità di risorse per completare l'attività;
• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Attività materiali
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, con il metodo del pro-rata per il primo anno, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% - 5% |
- Centrale Termoelettrica | 9% |
- Impianti e macchinari | 10% - 12,5% |
- Attrezzature industriali | 20% - 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% - 33% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% - 20% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che per le immobilizzazioni materiali, non sono intervenuti cambiamenti di aliquote rispetto alle aliquote del 2022.
Nel corso dell'esercizio 2023, è stata creata una nuova classe cespite "Centrale Termoelettrica" relativa all'impianto fotovoltaico, che prevede un'aliquota di ammortamento annuale del 9%, rappresentativa della vita utile stimata per categoria di immobilizzazione materiale.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività". I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa, risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attività
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre i tre viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite di valore. Il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
Passività finanziarie non correnti
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicità
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.
Utile per azione
Uso di stime
In questo contesto si segnala che la complessità del quadro macroeconomico domestico e di quello Internazionale, oltre che le tensioni geo-politiche, hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i fondi per rischi ed oneri e le imposte differite attive.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
Il Gruppo applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
Il Gruppo adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy del Gruppo si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale scenario, molto complesso, il Gruppo, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2024; inoltre, per gli anni successivi, il Gruppo ha aggiornato le precedenti proiezioni quinquennali per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari del Gruppo, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci
degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2023
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2023
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16) | settembre 2022 | 1° gennaio 2024 | 20 novembre 2023 | (UE) 2023/2579 21 novembre 2023 | Vedi punto 535 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 30 novembre 2023
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards | |||
IFRS 14 Regulatory deferral accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". |
Amendments | |||
Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of liabilities as current or non-current (Amendments to IAS 1) and Non-current liabilities with covenants (Amendments to IAS 1) | gennaio 2020 luglio 2020 ottobre 2022 | 1° gennaio 2024 | Q4 2023 |
Supplier Finance Arrangements (Amendment to IAS 7 and | maggio 2023 | 1° gennaio 2024 | TBD |
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
4. Avviamento
La voce, pari a 8.374 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, si riferisce al valore residuo esistente al 1 gennaio 2004 derivante dalle operazioni di acquisizione del Gruppo Le Bourget. Il valore non è variato rispetto al 31 dicembre 2022.
Dal 1° gennaio 2004 l'avviamento non è più ammortizzato: il valore recuperabile delle cash generating unit cui i singoli avviamenti sono stati allocati, viene verificato attraverso la determinazione del valore recuperabile (valore d'uso) e sottoposto ad impairment test, in applicazione della metodologia prevista dal Principio Contabile Internazionale IAS 36. Tale valore d'uso è stimato sulla base:
- del valore attuale dei flussi finanziari futuri relativi ad un orizzonte previsionale pluriennale che si stimano deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle singole cash-generating unit (metodologia "Discounted Cash Flow" nella sua versione "Unlevered"); e
- del valore terminale attribuibile alle stesse (stimato sulla base della metodologia della rendita perpetua), al fine di riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit è attesa generare oltre l'orizzonte di piano e rappresentativo del valore attuale dei flussi di cassa futuri successivi al periodo di proiezione esplicita dei dati finanziari previsionali.
Si ricorda, infine, che la recuperabilità degli avviamenti è verificata almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) anche in assenza di indicatori di possibile perdita di valore.
L'avviamento è stato attribuito alle Cash Generating Unit dalle quali ci si attendono benefici connessi all'aggregazione; l'avviamento derivante dall'acquisizione di Le Bourget S.A. è allocato alla CGU Francia.
A seguito dell'effettuazione del test di impairment previsto dallo IAS 36, non sono emerse delle perdite di valore che hanno comportato nell'esercizio 2023 la svalutazione dell'avviamento allocato alla CGU Francia.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo successivo.
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia, Francia;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2024-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 5 aprile 2024.
Con riferimento al valore del punto ii) come tasso di sconto per l'Italia, per i flussi negativi è stato utilizzato un Risk Free Rate pari al 4,23%, mentre per i flussi positivi un WACC pari al 9,52%. Per quanto riguarda la Francia, avendo flussi di cassa tutti positivi è stato adottato un tasso di sconto pari al 8,48%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1,5%.
Dal sopra citato impairment test non è emersa la necessità di procedere a svalutazioni per la CGU Francia, mentre per la CGU Italia le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 12,0 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 32,4 milioni di Euro, per un totale impairment di 20,4 milioni di Euro.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC" per l'Italia e "WACC" per Francia), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nelle tabelle sottostanti sono riportati i risultati di tali analisi:
Carrying Amount = 32.377 (Importi in migliaia di Euro) | ||||
CGU Italia | VALUE IN USE | |||
3,73% / 9,04% | 4,23% / 9,52% | 4,73% / 9,99% | ||
Tasso g | 1,00% | 12.964 | 12.116 | 11.358 |
1,50% | 12.818 | 11.948 | 11.174 | |
2,00% | 12.650 | 11.756 | 10.967 | |
Carrying Amount = 30.073 (Importi in migliaia di Euro) | ||||
CGU Francia | VALUE IN USE | |||
7,98% | 8,48% | 8,98% | ||
Tasso g | 1,00% | 41.862 | 38.955 | 36.414 |
1,50% | 43.780 | 40.549 | 37.751 | |
2,00% | 46.020 | 42.389 | 39.279 |
Si precisa però che i risultati negativi evidenziati dall'analisi sulla Capogruppo non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti nel bilancio della Capogruppo sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (70 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio della Capogruppo che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati della Capogruppo, si evidenzia che nel corso del 2023, i loro valori sono stati confermati mediante una stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 20,0 milioni di Euro a fronte di 7,1 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2023; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 2,1 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato. In riferimento a tutte le altre voci si rinvia alle informazioni già riportate nella presente nota al paragrafo "Criteri di valutazione".
5. Altre attività immateriali
| Software | Marchi | Altre | Immobilizz. | Totale |
|
| e Licenze |
| in corso |
|
Costo Storico |
|
|
|
|
|
Al 1 gennaio 2022 | 13.919 | 13.433 | 1.189 | 0 | 28.541 |
Incrementi | 68 | 0 | 0 | 2 | 70 |
Decrementi | (2) | 0 | (100) | 0 | (102) |
Altri movimenti | 0 | 0 | 0 | 0 | - |
Al 31 dicembre 2022 | 13.985 | 13.433 | 1.089 | 2 | 28.509 |
Incrementi | 0 | 0 | 0 | 70 | 70 |
Decrementi | 0 | 0 | 0 | (2) | (2) |
Altri movimenti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Al 31 dicembre 2023 | 13.985 | 13.433 | 1.089 | 70 | 28.577 |
Ammortamenti e svalutazioni |
|
|
|
|
|
Al 1 gennaio 2022 | 13.762 | 10.384 | 988 | 0 | 25.134 |
Ammortamenti dell'anno | 140 | 0 | 0 | 0 | 140 |
Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Altri movimenti | (6) | 0 | 0 | 0 | (6) |
Al 31 dicembre 2022 | 13.896 | 10.384 | 988 | 0 | 25.268 |
Ammortamenti dell'anno | 60 | 0 | 100 | 0 | 160 |
Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Altri movimenti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Al 31 dicembre 2023 | 13.956 | 10.384 | 1.088 | 0 | 25.428 |
Valore netto contabile: |
|
|
|
|
|
Al 1 gennaio 2022 | 157 | 3.049 | 200 | 0 | 3.406 |
Al 31 dicembre 2022 | 89 | 3.049 | 100 | 2 | 3.240 |
Al 31 dicembre 2023 | 29 | 3.049 | 0 | 70 | 3.148 |
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2023 ammontano a 3.148 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. L'incremento dell'esercizio per la voce 'Software', attribuibile principalmente alla Capogruppo, è relativo ai costi sostenuti per lo sviluppo di nuove applicazioni e per l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.
Nella voce 'Marchi' sono compresi i marchi Cagi, Liberti e Well e i marchi Perofil e Luna di Seta, acquistati nel 2017.
I marchi Cagi, Liberti, Perofil e Luna di Seta, in quanto attribuiti alla Cash Generating Unit Italia sono stati interamente svalutati nel 2018, mentre per il marchio Well attribuito alla CGU Francia non si evidenza la necessità di svalutazione.
Il marchio Well iscritto in bilancio per un importo pari a 3.049 migliaia di Euro non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita. L'analisi di impairment del marchio è stata ricompresa nell'impairment, effettuato a livello di CGU, a cui si rimanda per la spiegazione. Nella voce 'Altre' si segnala che il decremento del 2023 è relativo alla chiusura del punto vendita Le Bourget di Parigi Rue Vignon.
6. Diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni |
|
Costo Storico | |||||
Al 1 gennaio 2022 | 11.038 | 253 | - | 1.962 | 13.253 |
Incrementi | 67 | - | - | 990 | 1.057 |
Decrementi | (310) | - | - | (114) | (424) |
Altri movimenti | (6) | - | - | - | (6) |
Al 31 dicembre 2022 | 10.789 | 253 | - | 2.838 | 13.880 |
Incrementi | 416 | 17 | - | 234 | 667 |
Decrementi | (3.001) | (7) | - | (75) | (3.083) |
Altri movimenti | 12 | - | - | - | 12 |
Al 31 dicembre 2023 | 8.216 | 263 | - | 2.997 | 11.476 |
Ammortamenti | |||||
Al 1 gennaio 2022 | 5.473 | 230 | - | 1.280 | 6.983 |
Ammortamenti del periodo | 823 | 15 | - | 547 | 1.385 |
Decrementi | (310) | - | - | (114) | (424) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2022 | 5.986 | 245 | - | 1.713 | 7.944 |
Ammortamenti del periodo | 782 | 17 | - | 447 | 1.246 |
Decrementi | (3.001) | (7) | - | (75) | (3.083) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 | 3.767 | 255 | - | 2.085 | 6.107 |
Valore netto contabile: | |||||
Al 1 gennaio 2022 | 5.565 | 23 | - | 682 | 6.270 |
Al 31 dicembre 2022 | 4.803 | 8 | - | 1.125 | 5.936 |
Al 31 dicembre 2023 | 4.449 | 8 | - | 912 | 5.369 |
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture. Si segnala che l'incremento dei diritti d'uso legato ai contratti di affitto di immobili, è imputabile alla capogruppo che nel corso del 2023 ha incluso il contratto di affitto relativo ad un immobile ad uso commerciale.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
7. Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà
Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Immobilizz. | Totale | |
fabbricati | macchinari | beni | in corso | |||
Costo Storico | ||||||
Al 1 gennaio 2022 | 33.327 | 41.113 | 19.465 | 12.946 | 98 | 106.949 |
Incrementi | - | 302 | - | 83 | 1.879 | 2.264 |
Cessioni | (42) | (2.311) | (173) | (728) | (3) | (3.257) |
Altri movimenti | - | 13.603 | (13.457) | 39 | (279) | (94) |
Al 31 dicembre 2022 | 33.285 | 52.707 | 5.835 | 12.340 | 1.695 | 105.862 |
Incrementi | 449 | 2.447 | 7 | 220 | 2.145 | 5.268 |
Cessioni | - | (1.944) | - | (995) | - | (2.939) |
Altri movimenti | - | (654) | 34 | (217) | (2.735) | (3.572) |
Al 31 dicembre 2023 | 33.734 | 52.556 | 5.876 | 11.348 | 1.105 | 104.619 |
Ammortamenti e svalutazioni | ||||||
Al 1 gennaio 2022 | 24.843 | 39.868 | 18.597 | 10.590 | - | 93.898 |
Ammortamenti dell'anno | 464 | 525 | 16 | 490 | - | 1.495 |
Cessioni | - | 10.336 | (12.785) | (727) | - | (3.176) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2022 | 25.307 | 50.729 | 5.828 | 10.353 | - | 92.217 |
Ammortamenti dell'anno | 454 | 537 | 38 | 445 | - | 1.474 |
Cessioni | - | - | - | (995) | - | (995) |
Altri movimenti | - | (2.370) | (44) | (246) | - | (2.660) |
Al 31 dicembre 2023 | 25.761 | 48.896 | 5.822 | 9.557 | - | 90.036 |
Valore netto contabile: | ||||||
Al 1 gennaio 2022 | 8.484 | 1.247 | 868 | 2.356 | 98 | 13.053 |
Al 31 dicembre 2022 | 7.978 | 1.980 | 5 | 1.987 | 1.695 | 13.646 |
Al 31 dicembre 2023 | 7.973 | 3.660 | 54 | 1.791 | 1.105 | 14.583 |
Le attività materiali al 31 dicembre 2023 ammontano a 14.583 migliaia di Euro. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati della Capogruppo (pari a 7.118 migliaia di Euro) è asseverato da una perizia di stima di un professionista indipendente, redatta nel corso del 2023, ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile. Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 5.268 migliaia di Euro, prevalentemente riconducibili all'acquisto di macchinari che hanno beneficiato del credito d'imposta I 4.0.
I decrementi del periodo si riferiscono a cessioni di macchinari, attrezzature, automezzi ed altri beni completamente ammortizzati.
Altre attività non correnti
8. Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
Tale voce, pari a 24 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente ai depositi cauzionali.
9. Attività per imposte anticipate
La voce, pari a 384 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023 e a 279 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022, accoglie le imposte differite attive sulle differenze temporanee tra i valori iscritti in bilancio e i corrispondenti valori fiscali, principalmente riconducibili a fondi tassati della società CSP Paris (fondo svalutazione crediti/magazzino e fondi rischi) che saranno fiscalmente deducibili in esercizi futuri (i dettagli sono esposti nell'allegato n. 2).
Si segnala che la Capogruppo, per il principio della prudenza e in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, ha deciso di non iscrivere in bilancio le imposte anticipate.
ATTIVITÀ CORRENTI
10. Rimanenze di magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino pari a 35.988 migliaia di Euro, al netto di un fondo svalutazione di 5.639 migliaia di Euro iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo. I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro; modalità invariate rispetto all'anno precedente.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/23 | 31/12/22 | Variazione | |
Valore lordo | 41.627 | 43.192 | (1.565) |
Fondo svalutazione | (5.639) | (5.733) | 94 |
35.988 | 37.459 | (1.471) |
31/12/23 | 31/12/22 | Variazione | |
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.366 | 7.593 | (1.227) |
Fondo svalutazione | (904) | (949) | 45 |
5.462 | 6.644 | (1.182) | |
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 6.812 | 7.117 | (305) |
Fondo svalutazione | (141) | (165) | 24 |
6.671 | 6.952 | (281) | |
Prodotti finiti e merci | 28.450 | 28.482 | (32) |
Fondo svalutazione | (4.594) | (4.620) | 26 |
23.856 | 23.863 | (7) | |
Totale | 35.988 | 37.459 | (1.471) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 1.471 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Ricordiamo, infine, che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
11. Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 17.530 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 561 migliaia di Euro (606 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022).
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/23 | di cui svalutazione | 31/12/22 | di cui svalutazione | |
A scadere | 14.628 | 71 | 15.535 | 45 |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 1.517 | 114 | 1.825 | 85 |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 1.195 | 48 | 881 | 74 |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 246 | 30 | 407 | 40 |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 163 | 80 | 123 | 67 |
Scaduto da oltre 366 giorni | 343 | 218 | 411 | 295 |
Totale | 18.091 | 561 | 19.182 | 606 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Italia | 7.559 | 6.827 |
Francia | 8.230 | 9.854 |
Unione Europea | 680 | 867 |
Resto del Mondo | 1.061 | 1.027 |
Totale | 17.530 | 18.576 |
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
606 | 170 | (215) | 561 |
Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 215 migliaia di Euro. Gli accantonamenti al fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi emersi in sede di valutazione dei relativi crediti al 31 dicembre 2023.
12. Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Erario c/IVA | 487 | 836 |
Anticipi a fornitori | 60 | 78 |
Crediti verso Enti | 21 | 32 |
Crediti per imposte | 1.472 | 1.270 |
Risconti attivi | 532 | 776 |
Altri crediti | 500 | 588 |
Totale | 3.072 | 3.580 |
Il decremento rispetto al 31 dicembre 2022 è pari a 508 migliaia di Euro. La differenza più significativa si riferisce al decremento dell'erario c/IVA, dei risconti attivi e degli anticipi a fornitori, controbilanciato dall'aumento della voce crediti per imposte, tra cui quello relativo all'acquisto di beni strumentali ordinari 4.0, alle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica ed al credito d'imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
13. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide del Gruppo è pari a 12.686 migliaia di Euro (13.116 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022). I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta a 52.359 migliaia di Euro, pressoché invariato rispetto al 31 dicembre 2022. Per maggiori dettagli si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato".
14. Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2023, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 39.949.514 azioni ordinarie prive di valore nominale ed è pari a 17.362 migliaia di Euro.
Non si rileva alcuna differenza rispetto al capitale sociale dell'esercizio precedente.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società;
- la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
- alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
15. Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Riserva legale | 3.137 | 2.965 |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | 23.906 |
Riserva per differenze attuariali | (986) | (835) |
Riserve diverse | 9.720 | 9.303 |
Totale | 35.777 | 35.339 |
L'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023 ha deliberato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 della Capogruppo pari a 3.434 migliaia di Euro, per il 5% (172 migliaia di Euro) a Riserva Legale e per la differenza (3.262 migliaia di Euro) a Riserva Utili non distribuiti.
Per il dettaglio della movimentazione delle Riserve si rimanda al Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto.
16. Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
Utile (perdita) per azione
Utile (perdita) per azione diluito
L'utile diluito per azione coincide con l'utile per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
17. Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
Debiti verso banche oltre i 12 mesi
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 8.434 migliaia di Euro e sono aumentati di 2.248 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi, l'accensione di nuovi mutui e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
- scadenti da 1 a 2 anni | 3.506 | 2.000 |
- scadenti da 2 a 3 anni | 3.023 | 2.007 |
- scadenti da 3 a 4 anni | 1.135 | 1.630 |
- scadenti da 4 a 5 anni | 615 | 548 |
- scadenti oltre 5 anni | 155 | - |
Totale | 8.434 | 6.186 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Istituto di credito | Data di stipula | 31/12/23 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 09.2020 | 1.034 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 1.446 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 162 |
Finanziamento Credito Padano | 11.2020 | 989 |
Finanziamento SIMEST | 03.2021 | 700 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 12.2022 | 1.867 |
Finanziamento SIMEST | 07.2023 | 141 |
Finanziamento Mediocredito Centrale | 10.2023 | 2.992 |
Finanziamento Unicredit Banca | 12.2023 | 1.996 |
Finanziamento BPCE | 09.2023 | 187 |
11.514 |
Nel corso del secondo semestre la Società Capogruppo ha sottoscritto:
un finanziamento con SIMEST (Transizione Digitale ed Ecologia della PMI con vocazione internazionale) pari a 141.000 Euro, il quale prevede un piano di preammortamento fino al 09/05/2025 e rimborso con scadenze semestrali fino al 09/05/2029;
un finanziamento con Banca Mediocredito Centrale di importo pari a 3.000.000 di Euro. Il mutuo assistito da garanzia rilasciata da SACE prevede un piano di rimborso con scadenze trimestrali fino al 30/09/2026;
ed un finanziamento chirografario con Unicredit SpA di importo pari a 2.000.000 di Euro. Il mutuo a tasso agevolato, assistito dalla garanzia diretta prestata dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese con obiettivi di miglioramento in ambito ESG, prevede un piano di preammortamento fino al 31/03/2025 e rimborso con scadenze trimestrali fino al 31/03/2029.
Mentre, la controllata francese ha ottenuto l'erogazione parziale di un mutuo per un importo pari a 196.206 Euro con piano di rimborso mensile e durata 8 anni.
Nessuno dei finanziamenti in essere contempla covenants da rispettare.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 4.242 migliaia di Euro ed includono i debiti generatisi per l'applicazione del principio contabile IFRS 16.
18. Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista sia dalla legislazione francese che da quella italiana; quest'ultima, modificata dalla Legge n. 296/2006, prevede che l'indennità maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia quindi un valore del fondo TFR al 31 dicembre 2023 pari a 4.620 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti del Gruppo calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Saldo iniziale | Interest cost | Indennità accantonate | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale | |
TFR | 4.903 | 165 | 45 | (612) | 119 | 4.620 |
Si segnala inoltre che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto.
Si precisa, infine, che il Gruppo ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 165 migliaia di Euro (95 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022). Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 3,10% |
Tasso annuo di inflazione | 2,50% |
Tasso annuo di incremento TFR | 2,80% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'Istituto Nazionale di Statistica 2004 per uomini e donne in Italia e dall'Institut National de la Statistique et des Etudes Economiques 2005 in Francia |
Invalidità/Inabilità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne in Italia, non applicabile in Francia. |
Turnover del personale | Probabilità di turn-over del personale coerenti con l'evoluzione storica del fenomeno e con quelle utilizzate dal precedente attuario (7,5% per anno su tutte le età) |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età/anzianità per l'Italia, non previsto in Francia |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria in Italia ed a 65 anni in Francia. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7 - 10 anni al 31.12.2023 con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitività
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,50% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 118 migliaia di Euro.
19. Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
Saldo iniziale | Accanton. | Utilizzi | Saldo finale | |
Fondo ind. suppl. clientela | 1.233 | 417 | (545) | 1.105 |
Fondo ristrutturazione | 255 | 189 | (203) | 241 |
Fondo rischi | 425 | - | (245) | 180 |
Totale | 1.913 | 429 | (413) | 1.526 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
La voce 'Fondo ristrutturazione', pari a 241 migliaia di Euro, si riferisce per 155 migliaia di Euro ai costi residui che la Capogruppo dovrà sostenere per la cessazione parziale dell'attività della divisione Lepel di Carpi e per i contenziosi in essere relativi alla risoluzione del rapporto di lavoro di dipendenti. La differenza si riferisce ai costi residui che CSP Paris dovrà sostenere a giugno 2024 per la chiusura di un punto vendita diretto (Rue Vignon).
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione a rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza fornitori ed erario.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che per la Capogruppo è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Capogruppo ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
20. Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, invariata rispetto all'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio, interamente attribuibili alla Capogruppo.
PASSIVITÀ CORRENTI
21. Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
L
31/12/23 | 31/12/22 | |
Debiti correnti | 641 | - |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 3.080 | 2.418 |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 101 | - |
Totale | 3.822 | 2.418 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2023 l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alle società del Gruppo dagli istituti di credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 31.032 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 e 2022:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 1.241 | 1.195 |
Debiti verso banche a breve | 742 | 0 |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 3.080 | 2.418 |
Cassa e banche attive | (12.686) | (13.116) |
Indebitamento finanziario a breve | (7.623) | (9.503) |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 4.242 | 4.862 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 8.434 | 6.186 |
Indebitamento finanziario netto | 5.053 | 1.544 |
L'indebitamento finanziario netto è peggiorato di 3.509 migliaia di Euro ed evidenzia alla fine dell'esercizio un indebitamento netto pari a + 5.053 migliaia di Euro.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 1.241 migliaia di Euro ed includono i debiti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
22. Debiti commerciali
Il saldo evidenzia un decremento di 5.198 migliaia di Euro, dovuto a fenomeni legati alla dinamica temporale degli acquisti anticipati nel 2022 al fine di limitare gli effetti inflazionistici e di contenere il rischio di interruzione delle catene di fornitura. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Italia | 8.931 | 12.473 |
Francia | 7.097 | 6.857 |
Unione Europea | 299 | 346 |
Resto del Mondo | 1.106 | 2.955 |
Totale | 17.433 | 22.631 |
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/23 | 31/12/2022 | |
Scaduto | (278) | 790 |
A scadere da 1 a 30 giorni | 8.433 | 9.119 |
A scadere da 31 a 90 giorni | 7.222 | 10.676 |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.810 | 1.706 |
A scadere da 181 a 365 giorni | 246 | 340 |
A scadere oltre 366 giorni | 0 | 0 |
Totale | 17.433 | 22.631 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
23. Debiti vari ed altre passività
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Debiti v/dipendenti per competenze | 3.534 | 3.607 |
Debiti v/ istituti di previdenza | 2.810 | 3.046 |
Debiti per imposte | 601 | 569 |
Altri debiti | 301 | 292 |
Totale | 7.246 | 7.514 |
I debiti vari e altre passività sono diminuiti di 268 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i minori debiti della controllata francese relativi al lavoro dipendente.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
24. Debiti per imposte correnti
Al 31 dicembre 2023 la voce è pari a 167 migliaia di Euro e si riferisce principalmente al debito per imposte correnti sul reddito d'esercizio della società francese, (al 31 dicembre 2022 è pari a 192 migliaia di Euro).
Si ritiene che il valore contabile dei debiti per imposte correnti alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
25. Impegni e rischi
Garanzie prestate
Le fidejussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività.
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2023 e 2022:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Fideiussioni: | ||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 |
- UBI Banca | 0 | 0 |
- Banca Intesa | 32 | 32 |
- Banca BNP | 22 | 22 |
Totale | 115 | 115 |
Coperture sui tassi e sui cambi
Nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività' sono inclusi 48 migliaia di Euro (112 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) riferito alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati a fronte delle oscillazioni dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Monte dei Paschi di Siena | 48 | 31.07.2026 | 1.446 | 1.446 |
Tali contratti, pur avendo natura di copertura sostanziale dai rischi di fluttuazione, non rispettano tutti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per una classificazione come di copertura e, conseguentemente, il relativo effetto derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value alla chiusura dell'esercizio 2023 è stato iscritto a conto economico.
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse e delle coperture su operazioni di rischi su cambi in valuta, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2023 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
26. Informativa di settore
Di seguito si riportano i dati richiesti ai sensi dell'IFRS 8.
I settori identificati per tale analisi sono: Italia, Francia e Altri (nei quali confluiscono i dati di Germania e USA).
Andamento economico per settore operativo
I seguenti prospetti illustrano le situazioni per area di attività al 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2022:
Dati bilancio 31.12.23 | ITALIA | FRANCIA | ALTRI | Rettifiche | GRUPPO |
(Valori in migliaia di Euro) | CSP International | ||||
| 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 |
Conto economico | |||||
Ricavi esterni | 34.148 | 56.913 | 504 | - | 91.565 |
Ricavi Intercompany | 7.462 | 109 | - | (7.570) | - |
% dei ricavi esterni |
|
|
|
| 0,00% |
Costo del venduto | (28.251) | (33.048) | (266) | 7.891 | (53.674) |
Margine Lordo | 13.360 | 23.973 | 238 | 320 | 37.891 |
Pubblicità | (2.111) | (3.128) | (14) | (76) | (5.329) |
Provvigioni | (1.702) | (61) | (2) | 25 | (1.741) |
Trasporti/Logistica | (2.417) | (3.564) | (83) | 1 | (6.064) |
Spese commerciali dirette | (2.867) | (5.124) | (20) | 0 | (8.011) |
Perdite su crediti | (89) | 31 | - | 0 | (58) |
Costi di settore | (9.187) | (11.846) | (119) | (50) | (21.202) |
Risultato di settore (Margine Commerciale) | 4.173 | 12.127 | 119 | 270 | 16.689 |
Spese corporate | (5.917) | (10.356) | (49) | (249) | (16.571) |
Altri proventi non operativi | 2.945 | - | - | (2.945) | - |
Altri proventi/oneri | 464 | 958 | 37 | (216) | 1.243 |
Proventi/Oneri finanziari | (833) | (2) | (16) | - | (851) |
Utile (Perdita) prima delle imposte | 831 | 2.727 | 90 | (3.140) | 511 |
Imposte sul reddito dell'esercizio | 331 | (781) | (4) | 52 | (402) |
Utile (Perdita) d'esercizio | 1.162 | 1.946 | 86 | (3.087) | 109 |
Stato Patrimoniale | |||||
Attività di settore | 75.289 | 46.641 | 490 | (21.253) | 101.167 |
di cui: |
|
|
|
|
|
- Immobilizzazioni materiali | 10.934 | 3.934 | - | (284) | 14.583 |
- Immobilizzazioni immateriali | 2.003 | 14.888 | - | - | 16.891 |
- Capitale circolante operativo netto | 20.440 | 11.390 | 177 | (263) | 31.745 |
PN | |||||
Passività di settore | (75.289) | (46.641) | (490) | 21.253 | (101.167) |
di cui: |
|
|
|
|
|
- Posizione finanziaria netta | (10.764) | 5.522 | 190 | - | (5.053) |
- Patrimonio netto | (47.056) | (25.141) | (363) | 20.200 | (52.359) |
Altre informazioni | |||||
Investimenti di segmento (immobilizzazioni immateriali) | 70 | - | - | - | 70 |
Investimenti di segmento (immobilizzazioni materiali) | 3.726 | 1.542 | - | - | 5.268 |
Ammortamenti | (1.369) | (1.440) | - | 28 | (2.781) |
Perdite di valore/riprese riconosciuti a conto economico | - | - | - | - | - |
Altri costi non monetari diversi dall'ammortamento | (89) | 31 | - | - | (58) |
|
La colonna denominata 'Rettifiche' evidenzia le operazioni di storno derivanti dalle scritture di consolidamento.
Dati bilancio 31.12.22 | ITALIA | FRANCIA | ALTRI | Rettifiche | GRUPPO |
(Valori in migliaia di Euro) | CSP International | ||||
| 31.12.2022 | 31.12.2022 | 31.12.2022 | 31.12.2022 | 31.12.2022 |
Conto economico | |||||
Ricavi esterni | 34.349 | 58.748 | 1.255 | 1 | 94.353 |
Ricavi Intercompany | 9.432 | 13 | - | (9.599) | -154 |
% dei ricavi esterni | 0,00% | ||||
Costo del venduto | (30.706) | (33.716) | (836) | 9.946 | (55.311) |
Margine Lordo | 13.075 | 25.046 | 419 | 348 | 38.888 |
Pubblicità | (2.091) | (3.149) | (30) | (67) | (5.336) |
Provvigioni | (1.868) | (54) | - | 92 | (1.830) |
Trasporti/Logistica | (2.729) | (3.553) | (120) | 3 | (6.398) |
Spese commerciali dirette | (2.720) | (11.574) | (15) | - | (14.310) |
Perdite su crediti | 22 | 33 | 1 | - | 55 |
Costi di settore | (9.386) | (18.298) | (164) | 29 | (27.818) |
Risultato di settore (Margine Commerciale) | 3.689 | 6.748 | 255 | 377 | 11.069 |
Spese corporate | (6.409) | (3.572) | (421) | (19) | (10.420) |
Altri proventi non operativi | 5.889 | - | - | (5.889) | - |
Altri proventi/oneri | 387 | 1.009 | 109 | (62) | 1.443 |
Proventi/Oneri finanziari | (123) | (298) | (18) | - | (438) |
Utile (Perdita) prima delle imposte | 3.434 | 3.887 | (75) | (5.593) | 1.654 |
Imposte sul reddito dell'esercizio | 0 | (1.049) | (24) | (37) | (1.110) |
Utile (Perdita) d'esercizio | 3.434 | 2.838 | (99) | (5.630) | 544 |
Stato Patrimoniale | |||||
Attività di settore | 75.497 | 50.136 | 894 | (22.280) | 104.246 |
di cui: | |||||
- Immobilizzazioni materiali | 10.834 | 2.932 | - | (119) | 13.646 |
- Immobilizzazioni immateriali | 1.990 | 15.561 | - | - | 17.551 |
- Capitale circolante operativo netto | 17.828 | 11.628 | 49 | (227) | 29.278 |
PN | |||||
Passività di settore | (75.497) | (50.136) | (894) | 22.280 | (104.246) |
di cui: | |||||
- Posizione finanziaria netta | (8.671) | 6.889 | 238 | - | (1.544) |
- Patrimonio netto | (45.942) | (26.192) | (287) | 20.064 | (52.357) |
Altre informazioni | |||||
Investimenti di segmento (immobilizzazioni immateriali) | 66 | 4 | - | - | 70 |
Investimenti di segmento (immobilizzazioni materiali) | 1.820 | 445 | 2.264 | ||
Ammortamenti | (1.468) | (1.611) | (16) | 38 | (3.057) |
Perdite di valore/riprese riconosciuti a conto economico | - | - | - | - | - |
Altri costi non monetari diversi dall'ammortamento | 22 | 33 | 1 | - | 55 |
|
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
27. Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività:
2023 | 2022 | |
Italia | 25.061 | 25.356 |
Francia | 56.187 | 57.917 |
Germania | 1.565 | 1.599 |
Europa dell'Ovest | 5.816 | 6.665 |
Europa dell'Est | 573 | 774 |
Stati Uniti | 522 | 575 |
Resto del mondo | 1.841 | 1.313 |
Totale | 91.565 | 94.199 |
2023 | 2022 | |
Calzetteria | 50.683 | 53.457 |
Intimo e maglieria | 17.889 | 18.030 |
Corsetteria e costumi da bagno | 22.993 | 22.712 |
Totale | 91.565 | 94.199 |
I ricavi netti sono passati da 94.199 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022 a 91.565 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023 con un decremento di 2.634 migliaia di Euro.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un decremento dell'1,2% rispetto al 2022, passando da 25.356 migliaia di Euro a 25.061 migliaia di Euro di fatturato.
In Francia, mercato di riferimento del Gruppo, i ricavi si attestano a 56.187 migliaia di Euro ed evidenziano un decremento del 3,0% rispetto all'esercizio precedente.
In Germania il fatturato registra un decremento del 2,1%, così come nell'Europa dell'Ovest e dell'Est il fatturato diminuisce rispettivamente del 12,7% e del 26,0%.
Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 522 migliaia di Euro (-9,2%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1.841 migliaia di Euro, con un incremento del 40,2%.
Per ciò che riguarda le merceologie, il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 2.774 migliaia di Euro (-5,2%) rispetto all'esercizio precedente. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, hanno evidenziato un incremento di fatturato dell'1,2%, mentre i prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un decremento dello 0,8%.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento negativo per tutti i marchi, eccetto che per il marchio Sanpellegrino, il quale ha rilevato un incremento di fatturato del 17,7%. Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha rilevato un decremento delle vendite pari al 3,0%. Gli altri marchi registrano i seguenti andamenti: Le Bourget (-3,3%), Oroblù (-1,9%), Lepel (-3,4%), Perofil (-1,2%), PRF (-69,8%), Luna di Seta (-20,5%) Cagi (-9,9%) e le marche private (-1,2%).
Le vendite del marchio di terzi (Bikkembergs) sono diminuite del 100,0% per effetto della cessazione del contratto di licenza al 31.12.2022.
Per ulteriori approfondimenti, comunque, si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.
28. Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Acquisti | 31.229 | 40.988 |
Costo del lavoro industriale | 9.588 | 9.884 |
Servizi industriali | 5.703 | 6.277 |
Ammortamenti industriali | 851 | 788 |
Altri costi industriali | 4.839 | 6.770 |
Variazione delle rimanenze | 1.464 | (9.396) |
Totale | 53.674 | 55.311 |
Il costo del venduto è diminuito di 1.637 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; decremento legato alla dinamica temporale degli acquisti anticipati nel 2022 al fine di limitare gli effetti inflazionistici e di contenere il rischio di interruzione delle catene di fornitura. La sua incidenza sui ricavi netti è passata dal 58,7% al 58,6%.
29. Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Costi per agenti e merchandising | 1.740 | 1.830 |
Costo del personale logistico | 2.463 | 2.317 |
Ammortamenti | 305 | 329 |
Trasporti esterni | 2.142 | 2.332 |
Royalties passive | - | 23 |
Altri costi | 1.153 | 1.420 |
Totale | 7.804 | 8.251 |
Le spese dirette di vendita registrano un decremento di 447 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le variazioni più significative riguardano principalmente i minori costi per agenti per 90 migliaia di Euro, per trasporti esterni per 190 migliaia di Euro, per ammortamenti per 24 migliaia di Euro e per altri costi per 267 migliaia di euro, controbilanciati da maggiori costi del personale logistico per 146 migliaia di Euro.
Le royalties passive dell'esercizio sono pari a 0 per effetto delle vendite di prodotti a marchio di terzi (Bikkembergs) per i quali si è conclusa la relativa licenza al 31.12.2022.
30. Altri ricavi operativi netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Royalties attive | - | 1 |
Plusvalenze vendita cespiti | 125 | (5) |
Minusvalenze vendita cespiti | (1) | (210) |
Sopravvenienze attive | 1.235 | 951 |
Sopravvenienze passive | (84) | (1) |
Accantonamenti per rischi | (52) | 238 |
Altri ricavi (spese) | 102 | 509 |
Totale | 1.325 | 1.483 |
La voce è passata da 1.483 a 1.325 migliaia di Euro.
Le differenze più significative riguardano principalmente le minori minusvalenze e le maggiori plusvalenze rilevate rispetto all'anno precedente, realizzate principalmente dalla partecipata francese.
Si segnala inoltre che la voce altri ricavi comprende 102 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo che la Capogruppo ha svolto nel corso dell'esercizio e che la voce Sopravvenienze attive include un rimborso accise relativo agli anni 2010/2011 per circa 80 migliaia di Euro.
31. Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Pubblicità | 5.192 | 5.201 |
Costi del personale comm./amm. | 16.546 | 16.560 |
Ammortamenti comm./amm. | 1.625 | 1.939 |
Compensi Amministratori e Sindaci | 178 | 316 |
Viaggi personale comm./amm. | 877 | 833 |
Consulenze e spese legali | 1.193 | 1.072 |
Canoni di locazione | 279 | 149 |
Imposte e tasse diverse | 525 | 499 |
Perdite/svalutazioni su crediti | 58 | (55) |
Manutenzioni | 577 | 594 |
Postelegrafoniche | 424 | 385 |
Cancelleria | 8 | 21 |
Altre spese | 2.387 | 2.444 |
Totale | 29.869 | 29.958 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un decremento totale di 89 migliaia di Euro.
Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano minori compensi Amministratori e Sindaci (in diminuzione di 138 migliaia di Euro), la voce altre spese (in decremento di 57 migliaia di Euro) e minori ammortamenti per 314 migliaia di Euro, controbilanciati da maggiori per consulenze e spese legali (in incremento per 121 migliaia di euro), da maggiori canoni di locazione (in incremento per 130 migliaia di Euro) e da maggiori spese postelegrafoniche (in incremento di 39 migliaia di euro).
Le altre voci evidenziano generalmente valori in linea con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
32. Costi di ristrutturazione
La voce è pari a 82 migliaia di Euro e si riferisce principalmente ai costi accantonati dalla Capogruppo in relazione alla risoluzione del rapporto di lavoro di dipendenti.
33. Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
34. Altri oneri finanziari netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Interessi passivi di conto corrente | (58) | (7) |
Interessi passivi su mutui | (290) | (72) |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (66) | (1) |
Altri interessi e oneri passivi | (413) | (180) |
Interessi attivi di conto corrente | 91 | 23 |
Altri interessi attivi | 14 | 16 |
Differenze cambio | 36 | (122) |
Interest cost | (165) | (95) |
Totale | (851) | (438) |
La voce comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nel periodo in esame si rileva un onere di 851 migliaia di Euro rispetto all'onere di 438 migliaia di Euro dell'anno precedente, esclusivamente attribuibile al rialzo dei tassi di interesse che ha riguardato gli ultimi 12 mesi.
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce, tra gli altri, agli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value dei derivati su tassi. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un provento di 76 migliaia di Euro per il 2023, per il 2022 si registrava un provento di 125 migliaia di Euro.
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
35. Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito ammontano a 402 migliaia di Euro, rispetto a 1.110 migliaia di Euro del 2022.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Le imposte correnti ammontano a 817 migliaia di Euro e derivano principalmente dalla controllata francese (918 migliaia di Euro nel 2022).
Per ciò che riguarda la Capogruppo, non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2023 e nel 2022, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte differite del Gruppo presentano un saldo negativo pari a 84 migliaia di Euro. Per la controllata francese si riferiscono prevalentemente all'effetto di rientri di stanziamenti di esercizi precedenti e a stanziamenti di imposte anticipate su accantonamenti a fondi del passivo a deducibilità differita. Si evidenzia invece che la Capogruppo, per il principio della prudenza, in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, non ha imposte differite iscritte in bilancio.
Nel corso dell'esercizio la Capogruppo, inoltre, ha rendicontato le attività di formazione del personale dipendente svolte negli esercizi 2021 e 2022 previste dall'art. 1, commi 46-55 della Legge 205/2017 e integrative nell'ambito delle tecnologie previste dal Piano nazionale impresa 4.0, per un importo pari a rispettivamente 148 e 183 migliaia di Euro, per un totale di 331 migliaia di Euro, che sono stati classificati a diminuzione delle voce "Imposte" in ottemperanza ai principi contabili di riferimento.
Si precisa inoltre che, in applicazione dell'emendamento all'IAS 12 "Income Taxes" pubblicato dallo IASB in data 7 maggio 2021 e la cui efficacia è iniziata il 1° gennaio 2023, nell'esercizio 2023 vengono rilevate differite attive e passive sulle transazioni relative a contratti di leasing per un valore positivo pari ad Euro 839 migliaia e negativo per Euro 829 migliaia. L'emendamento viene retroattivamente applicato al primo esercizio comparativo, pertanto si è provveduto a recepirne gli effetti in aggiunta rispetto a quanto pubblicato nel bilancio al 31 dicembre 2022. L'ammontare delle imposte differite attive e passive sulle transazioni relative a contratti di leasing 31 dicembre 2022, è rispettivamente pari a 966 migliaia di euro. Per la presentazione nel prospetto della situazione patrimoniale finanziaria si è proceduto alla compensazione delle attività e passività per imposte anticipate e differite, così come previsto dallo IAS 12.
36. Altre informazioni
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
2023 | 2022 | |
Costo del personale industriale | 9.588 | 9.884 |
Costo del personale non industriale | 19.030 | 18.907 |
Totale | 28.618 | 28.791 |
I costi del personale sono in decremento di 173 migliaia di Euro.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/22 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/23 | Media | |
- Dirigenti | 10 | - | (1) | 9 | 10 |
- Quadri | 81 | 3 | (8) | 76 | 78 |
- Impiegati | 288 | 93 | (106) | 275 | 282 |
- Operai | 206 | 48 | (68) | 186 | 196 |
Totale | 585 | 144 | (183) | 546 | 566 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
-fabbricati | 454 | 464 |
-macchinari e impianti | 537 | 525 |
-attrezzature | 38 | 16 |
-altri beni | 445 | 490 |
Totale amm. imm. Materiali | 1.474 | 1.495 |
-software | 60 | 140 |
-marchi e licenze | 0 | 0 |
-diritto d'uso IFRS 16 | 1.246 | 1.385 |
Totale amm. imm. Immateriali | 1.306 | 1.525 |
Totale ammortamenti | 2.780 | 3.020 |
Principali rischi ai quali il Gruppo è esposto
Il Gruppo è esposto ai rischi finanziari connessi alla sua operatività:
- rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
- rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
- rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sul Gruppo.
Rischio di credito
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dal Gruppo e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2023 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività, pari a complessivi a 20.604 migliaia di Euro (22.156 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022), includono 561 migliaia di Euro (606 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) relativi a crediti oggetto di svalutazione; l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 17.028 migliaia di Euro (18.764 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 3.576 migliaia di Euro (3.392 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022).
Rischio di liquidità
Il Gruppo monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità del Gruppo dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle possibili ripercussioni, (trai quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo), dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse oltre che dalle dinamiche dei prezzi per quanto concerne in particolare le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Rischio dei cambiamenti climatici
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria. Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi. I cambiamenti climatici in atto possono avere una ricaduta significativa sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori influenzando il modello di business e l'offerta di CSP.
Rischio di cambio
L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative del Gruppo ed è collegata soprattutto all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, il Gruppo non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili.
Al 31 dicembre 2023 la Capogruppo ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
31/12/23 | 31/12/22 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 742 | - | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 3.520 | 2.652 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 8.858 | 6.510 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 157 | - | |
Totale | 13.277 | 9.162 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2023 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 102.845 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2023 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 113.524 | Determinato | 2022 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2022 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 182.607 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2022 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato Italiano | € 147.990 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2021 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato Italiano | € 53.240,40 per aliquota IRES = € 12.777,70 | Determinato | 2023 | Anno 2023 | Iper ammortamento |
Stato Italiano | € 32.301,30 per aliquota IRES = € 7.752,31 | Determinato | 2023 | Anno 2023 | Super Ammortamento |
Stato Italiano | € 70.452 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) - Adeguamento importo 2022 |
Stato Italiano | 653.166 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Stato Italiano | € 94.100 | Determinato | 2022 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Soggetto erogante | Valore contributo 2023 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 141.253 | Compensato | 2023 | 2023 | Credito d'imposta GAS (ex art.1 comma 4 e ss. l.197/202, art.4, commi 4e 5, D.L. n. 34/2023) |
Stato Italiano | € 172.373 | Compensato | 2023 | 2023 | Credito d'imposta energia (ex art. 1 comma 2 e ss. l. 197/2022 e successive fonti collegate) |
Stato Italiano | € 5.266 | Determinato | 2023 | 2023/2024 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA - Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
Fondirigenti | € 7.424 | Concesso | 2023 | 2023 | Regolamento per i fondi interprofessionali per la formazione continua per la concessione di aiuti di stato esentati ai sensi del regolamento CE n.651/2014 e in regime de minimis ai sensi del regolamento CE n.1407/2013 (Aiuti alla Formazione (art.31) |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 135.247 | Concesso | 2023 | Anno 2021 in fattura | Contributo energivori Anno 2021 (Decreto-legge 167 del 2017 art. 19) |
Simest | € 38.081 | Concesso | 2023 | 2023/2025 | COVID-19: Direct grants to SMEs engaging in international activities and operations for the digital and green transitions |
Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale S.p.A. |
| Concesso | 2023 | 2023 | TCF: Garanzie sui prestiti per PMI e piccole imprese a media capitalizzazione |
Sace SpA | € 3.000.000 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | Garanzia SupportItalia |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto-legge 167 del 2017 art. 19) |
37. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2023 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
38. Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della Società sono pari rispettivamente a 117 e 61 migliaia di Euro (comprensivi di oneri vari).
39. Operazioni con parti correlate ed eventi non ricorrenti
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Nel corso del 2023 non vi sono costi o ricavi non ricorrenti significativi.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
40. Valutazione continuità aziendale
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
41. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 19 aprile 2024
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2023;
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022;
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98.
Allegato n. 1 | |||||||||||||
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2023 | |||||||||||||
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| SITUAZIONE INIZIALE | MOVIMENTI DELL'ESERCIZIO | SITUAZIONE FINALE | |||||||||
IMMOBILIZZAZIONI | COSTO | SALDO | SALDO | DI CUI | DI CUI | ||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | ORIGINARIO | RIVALUT. | SVALUTAZ. | 31.12.22 | INCREM. | RICLASSIFIC. | DECREM. | RIVALUTAZ. | SVALUTAZ. | 31.12.23 | RIVALUTAZ. | SVALUTAZ. | |
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PARTECIPAZIONI |
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ALTRE IMPRESE MINORI | 8 |
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| 8 |
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TOTALE PARTECIPAZIONI | 8 | 0 | 0 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | 0 | 0 | |
Allegato n. 2 | ||||||||||||
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022 | ||||||||||||
ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE | 2023 | 2022 | ||||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta | ||||||
FDO SVALUTAZIONE MAGAZZINO | - | - | - | - | ||||||||
F.DO SVALUTAZIONE CREDITI E IMMOBILIZZ. | - | - | - | - | ||||||||
AMMORTAM. NON DED. | 69 | 25,00% | 17 | 71 | 25,00% | 18 | ||||||
ALTRI FONDI RISCHI | - | - | - | - | ||||||||
FDO RISCHI PERSONALE E CONTENZIOSI | 2.084 | 25,10% | 523 | 2.036 | 25,10% | 511 | ||||||
ALTRI MINORI | 2.419 | 25,00% | 605 | 2.442 | da 25% a 34,43% | 554 | ||||||
MARGINI SU MERCE INTERCOMPANY | - | - | - | 227 | da 5,5 a 34,43% | 93 | ||||||
PERDITE FISCALI PREGRESSE | - | - | - | - | ||||||||
PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | (2.933) | 25,30% | (742) | (2.933) | 25,30% | (742) | ||||||
STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (524) | 25,09% | (132) | (593) | 25,09% | (149) | ||||||
ALTRE MINORI | (69) | 26,50% | (18) | (71) | 26,50% | (19) | ||||||
1.046 | 253 | 1.179 | 266 | |||||||||
FONDO IMPOSTE DIFFERITE | 2023 | 2022 | ||||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta | ||||||
PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | - | - | - | - | ||||||||
STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (274) | 27,90% | (77) | (274) | 27,90% | (77) | ||||||
ALTRE MINORI | - | - | - | - | ||||||||
AMMORTAMENTO MARCHIO | - | - | - | - | ||||||||
(274) | (77) | (274) | (77) | |||||||||
SALDO NETTO | 176 | 189 |
Allegato n. 3
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(Importi in migliaia di Euro) | Soggetto erogante | Corrispettivi 2023 | ||||||||||
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. PricewaterhouseCoopers Audit, SA | 73 57 | ||||||||||
Revisione Bilancio ESEF | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 18 | ||||||||||
Altri servizi | PricewaterhouseCoopers Business Services Srl PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 45 9 | ||||||||||
Totale Audit | 148 | |||||||||||
| 54 |
Allegato n. 4
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO
AI SENSI DELL'ART. 154 -BIS DEL D.LGS. 58/98
I sottoscritti Carlo Bertoni - Presidente del Consiglio d'Amministrazione - Simone Ruffoni - Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della CSP International Fashion Group S.p.A. - attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione della Relazione Annuale Integrata nel corso dell'esercizio 2023.
Si attesta, inoltre, che:
2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:
è redatta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idonea a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Ceresara, 19 aprile 2024
Relazione della società di revisione - Bilancio Consolidato
Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio Consolidato
BILANCIO DI ESERCIZIO di CSP International
31 DICEMBRE 2023
Situazione patrimoniale-finanziaria patrimoniale di CSP International
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Capogruppo
ATTIVITA'
(importi in migliaia di Euro) | note | 31 dicembre | 31 dicembre | |||||
ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||||||
Attività immateriali: | ||||||||
- Avviamento | - | - | ||||||
- Altre attività immateriali | 4 | 92 | 70 | |||||
- Diritto d'uso | 5 | 1.912 | 1.920 | |||||
Attività materiali: | ||||||||
- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà | 6 | 10.934 | 10.834 | |||||
Altre attività non correnti: | ||||||||
Partecipazioni | 7 | 28.157 | 28.157 | |||||
Altre partecipazioni | 4 | 4 | ||||||
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti | 8 | 24 | 30 | |||||
Attività per imposte anticipate | - | - | ||||||
Totale attività non correnti | 41.123 | 41.015 | ||||||
ATTIVITA' CORRENTI | ||||||||
Rimanenze di magazzino | 9 | 19.116 | 20.534 | |||||
Crediti commerciali | 10 | 10.051 | 10.558 | |||||
- di cui verso entità controllate | 1.048 | 2.216 | ||||||
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività | 11 | 1.711 | 1.450 | |||||
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 12 | 3.290 | 1.940 | |||||
Totale attività correnti | 34.168 | 34.482 | ||||||
TOTALE ATTIVITA' | 75.291 | 75.497 | ||||||
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | ||||||||
(importi in migliaia di Euro) | note | 31 dicembre | 31 dicembre | |||||
PATRIMONIO NETTO | ||||||||
Patrimonio netto: | ||||||||
- Capitale sottoscritto e versato | 13 | 17.362 | 17.362 | |||||
- Altre riserve | 14 | 29.420 | 26.034 | |||||
- Riserve di rivalutazione | - | - | ||||||
- Risultato del periodo | 1.162 | 3.434 | ||||||
meno: Azioni proprie | 15 | (888) | (888) | |||||
TOTALE PATRIMONIO NETTO | 47.056 | 45.952 | ||||||
PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||||||
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi: | 16 | |||||||
- Debiti verso banche | 8.247 | 6.186 | ||||||
- Altre passività finanziarie | 1.626 | 1.677 | ||||||
TFR e altri fondi relativi al personale | 17 | 2.536 | 2.867 | |||||
Fondi per rischi e oneri | 18 | 1.129 | 1.287 | |||||
Fondo imposte differite | 19 | 77 | 77 | |||||
Totale passività non correnti | 13.615 | 12.094 | ||||||
PASSIVITA' CORRENTI | ||||||||
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi: | 20 | |||||||
- Debiti verso banche | 3.822 | 2.418 | ||||||
- Altre passività finanziarie | 360 | 330 | ||||||
Debiti commerciali | 21 | 7.841 | 11.839 | |||||
- di cui verso entità controllate | 2 | 6 | ||||||
Debiti vari e altre passività | 22 | 2.597 | 2.874 | |||||
Debiti per imposte correnti | - | - | ||||||
Totale passività correnti | 14.620 | 17.461 | ||||||
TOTALE PASSIVITA' | 28.235 | 29.555 | ||||||
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 75.291 | 75.497 |
Conto economico di CSP International
Conto economico - Capogruppo
(importi in migliaia di Euro) | note | Esercizio al | Esercizio al | |||||
Ricavi | 25 | 41.610 | 100,0% | 43.781 | 100,0% | |||
- di cui verso entità controllate | 7.462 | 9.432 | ||||||
Costo del venduto | 26 | (28.251) | -67,9% | (30.706) | -70,1% | |||
- di cui verso entità controllate | 588 | 373 | ||||||
Margine Industriale | 13.359 | 32,1% | 13.075 | 29,9% | ||||
Spese dirette di vendita | 27 | (4.119) | -9,9% | (4.620) | -10,6% | |||
- di cui verso entità controllate | 9 | 27 | ||||||
Margine commerciale lordo | 9.240 | 22,2% | 8.455 | 19,3% | ||||
Altri ricavi operativi netti | 28 | 546 | 1,3% | 426 | 1,0% | |||
- di cui verso entità correlate | 191 | 8 | ||||||
Spese commerciali e amministrative | 29 | (10.984) | -26,4% | (10.965) | -25,0% | |||
- di cui verso entità correlate | 649 | 578 | ||||||
Costi di ristrutturazione | 30 | (82) | -0,2% | (39) | -0,1% | |||
Risultato operativo (EBIT) | (1.280) | -3,1% | (2.123) | -4,8% | ||||
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | 31 | - | 0,0% | (210) | -0,5% | |||
Dividendi da partecipate | 32 | 2.945 | 7,1% | 5.889 | 13,5% | |||
Altri oneri finanziari netti | 33 | (833) | -2,0% | (123) | -0,3% | |||
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio | 831 | 2,0% | 3.434 | 7,8% | ||||
Imposte sul reddito | 34 | 331 | 0,8% | - | 0,0% | |||
Utile netto | 1.162 | 2,8% | 3.434 | 7.8% | ||||
Risultato per azione - base | Euro | 0,029 | 0,086 | |||||
Risultato per azione - diluito | Euro | 0,029 | 0,086 |
Conto economico complessivo - Capogruppo
(importi in migliaia di Euro) |
| Esercizio al | Esercizio al | ||
|
|
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| |
Risultato netto |
| 1.162 |
| 3.434 |
|
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|
Componenti di conto economico complessivo che saranno |
|
|
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| |
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
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Totale |
| 0 |
| 0 |
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|
| |
Componenti di conto economico complessivo che non saranno |
|
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|
| |
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
|
|
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| |
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | (48) |
| 351 |
| |
|
|
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|
| |
Totale |
| (48) |
| 351 |
|
|
|
|
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| |
Risultato complessivo |
| 1.114 |
| 3.785 |
|
Rendiconto finanziario di CSP International
Rendiconto Finanziario Capogruppo per gli esercizi 2023 e 2022 (Importi in migliaia di Euro)
|
| 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|
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| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative: |
|
|
| Risultato d'esercizio | 1.162 | 3.434 |
| Imposte d'esercizio | (330) | - |
| Dividendi da società controllate | (2.945) | (5.889) |
| Interessi attivi/passivi | 847 | 207 |
| Differenze cambio | (14) | (85) |
| Svalutazioni/ripristino di valori di attività non correnti | - | 210 |
| Risultato Operativo (EBIT) | (1.280) | (2.123) |
| Ammortamenti | 1.369 | 1.469 |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie | (314) | (97) |
| Dividendi da società controllate incassati | 2.945 | 5.889 |
| Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri | (158) | (100) |
| Variazione TFR e altri fondi relativi al personale | (482) | (353) |
| Imposte sul reddito pagate | - | - |
| Interessi pagati su C/C | (454) | (112) |
| Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante | 1.626 | 4.573 |
|
|
| |
| Variazione del capitale circolante netto (*): |
|
|
| (Incremento)/decremento delle rimanenze | 1.418 | (4.476) |
| (Incremento)/decremento dei crediti commerciali | 521 | (467) |
| Incremento/(decremento) dei debiti commerciali | (3.996) | 2.319 |
| Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività | 53 | (149) |
| (Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività | (262) | (473) |
| Totale variazione CCN | (2.266) | (3.246) |
|
|
| |
A. | Totale flusso di cassa netto da attività operative | (640) | 1.327 |
|
|
| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento: |
|
|
|
|
| |
| (Investimenti) in immobilizzazioni materiali | (1.271) | (1.726) |
| (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali | (438) | (67) |
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali | 538 | 134 |
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali | - | - |
| Acquisizione/dismissione di società controllate al netto della liquidità acquisita | - | (30) |
| Variazione crediti finanziari | 6 | (6) |
|
|
| |
B. | Flusso di cassa netto da attività di investimento | (1.165) | (.1695) |
|
|
| |
| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento: |
|
|
|
|
| |
| Incremento (decremento) debiti verso banche | 3.445 | (2.863) |
| Interessi pagati su debiti finanziari | (290) | (72) |
| Acquisto di azioni proprie | - | - |
| Dividendi pagati | - | - |
| Aumento di Capitale/Variazioni di riserva | - | 2.419 |
C. | Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 3.155 | (516) |
|
| ||
E. | Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C+D) | 1.350 | (884) |
|
|
| |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | 1.940 | 2.824 |
|
|
| |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | 3.290 | 1.940 |
Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al: | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 3.290 | 1.940 |
| Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi | (742) | - |
| Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | (3.080) | (2.418) |
| Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | (360) | (330) |
| Indebitamento netto a breve termine | (892) | (808 |
| Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi | (8.247) | (6.186) |
| Debiti finanziari a medio/lungo termine (IFRS 16) | (1.626) | (1.677) |
| Indebitamento netto a medio/lungo termine | (9.873) | (7.863) |
|
|
|
|
| Indebitamento finanziario netto totale | (10.765) | (8.671) |
Totale effetto IFRS 16 | (1.986) | (2.007) | |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | (8.779) | (6.664) |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
al 1° gennaio 2022, 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023
(in migliaia di Euro)
Riserva | Utile | Totale | |||||||
Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio | |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
Saldi al 01.01.2022 | 17.295 | 21.859 | (888) | 758 | 2.965 | 15 | (1.001) | (1.244) | 39.759 |
Copertura perdita d'esercizio 2021 | |||||||||
- Utilizzo Riserva utili non distribuiti | (306) | (758) | (180) | 1.244 | - | ||||
Aumento di capitale sociale | 67 | 2.352 | |||||||
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 | (21) | ||||||||
Acquisto di azioni proprie | - | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | 351 | 351 | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2022 | 3.434 | 3.434 | |||||||
Saldi al 31.12.2022 | 17.362 | 23.905 | (888) | 0 | 2.965 | (186) | (650) | 3.434 | 45.942 |
Destinazione utile d'esercizio 2022 | |||||||||
- Utilizzo Legale | 172 | (172) | - | ||||||
- Utilizzo Riserva utili non distribuiti | 3.262 | (3.262) | - | ||||||
Altre riclassifiche | (1) | 1 | - | ||||||
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 | |||||||||
Acquisto di azioni proprie | - | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | (48) | (48) | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2023 | 1.162 | 1.162 | |||||||
Saldi al 31.12.2023 | 17.362 | 23.905 | (888) | 0 | 3.137 | 3.075 | (697) | 1.162 | 47.056 |
Note esplicative Bilancio d'esercizio
1. Informazioni generali
CSP International Fashion Group S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia presso l'Ufficio delle Imprese di Mantova. La sede legale della Società è a Ceresara (MN), Via Piubega 5/c. L'azienda svolge attività di produzione (sia direttamente che con l'utilizzo di fornitori esterni) e vendita alla grande distribuzione, grossisti, dettaglianti e a consumatori finali di calze, maglieria e intimo, articoli di corsetteria e costumi da bagno.
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui la Società opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
CSP International Fashion Group, in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo CSP al 31 dicembre 2023.
2. Principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio
Il bilancio d'esercizio 2023 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
3. Sommario dei principi contabili e dei criteri di valutazione
Schemi di bilancio
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo della Società o
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dell'IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
Aggregazioni aziendali e Avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
• il bene è controllato dalla Società, ovvero la stessa ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
• è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad
essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:
• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
• la disponibilità di risorse per completare l'attività;
• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo non corrente, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione. Il costo include:
- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Attività materiali
Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di eventuali oneri accessori per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse, di eventuali costi di smantellamento e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% - 5% |
- Centrale Termoelettrica | 9% |
- Impianti e macchinari | 10% - 12,5% |
- Attrezzature industriali | 20% - 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% - 33% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% - 20% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che per le immobilizzazioni materiali, non sono intervenuti cambiamenti di aliquote rispetto alle aliquote del 2022.
Nel corso dell'esercizio 2023, è stata creata una nuova classe cespite "Centrale Termoelettrica" relativa all'impianto fotovoltaico, che prevede un'aliquota di ammortamento annuale del 9%, rappresentativa della vita utile stimata per categoria di immobilizzazione materiale.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attività
La Società verifica periodicamente la recuperabilità del valore contabile delle attività materiali e immateriali. Gli IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, di attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente, normalmente in sede di bilancio annuale, e ogni qualvolta vi è indicazione di possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate al costo.
Il costo viene ridotto per perdite di valore; il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza al fine di prevenire rettifiche per perdite inattese. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo è effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base della valutazione delle singole posizioni. Qualora la Società conceda ai clienti una dilazione senza interessi, ovvero quando l'incasso del credito è previsto nel medio termine, l'ammontare che sarà incassato è attualizzato per ottenere il valore equo (fair value) della vendita, mentre la differenza tra valore attuale e ammontare incassato costituisce un provento finanziario da contabilizzare per competenza ed eventualmente differire all'esercizio in cui sorge l'incasso del credito. Il test di impairment viene eseguito su ciascun credito.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Sono inclusi in tale voce la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e passività, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivante da dichiarazioni o comportamenti della Società che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la Società pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
Passività finanziarie non correnti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti finanziari derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
CSP è esposta a rischi finanziari principalmente connessi a variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute, contratti di acquisto/vendita di call/put options e contratti derivati su tassi di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o operazioni future previste (ordini di acquisto) oppure derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Eventuali strumenti derivati vengono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista coperti incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati al netto dei resi, degli sconti e degli abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicità
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati.
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra le altre spese operative.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. L'eventuale utile netto, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita dell'esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.
Dividendi
I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli azionisti.
Utile per azione
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
In questo contesto si segnala che la complessità del quadro macroeconomico domestico e di quello Internazionale, oltre che le tensioni geo-politiche, hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali) e i fondi per rischi ed oneri.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
La Società applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio d'esercizio include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
La Società adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy della Società si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie.
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale scenario, molto complesso, la Società, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2024; inoltre, per gli anni successivi, la Società ha aggiornato le precedenti proiezioni per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
La Società è soggetta a contenziosi legali riguardanti una limitata tipologia di problematiche (clienti, fornitori, agenti e dipendenti); stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Nel normale corso del business, la Direzione si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui non è probabile che esista un'obbligazione attuale, la Società dà informativa di una passività potenziale, a meno che la probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari della Società, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci
degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2023
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2023
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16) | settembre 2022 | 1° gennaio 2024 | 20 novembre 2023 | (UE) 2023/2579 21 novembre 2023 | Vedi punto 535 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 30 novembre 2023
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards | |||
IFRS 14 Regulatory deferral accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". |
Amendments | |||
Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of liabilities as current or non-current (Amendments to IAS 1) and Non-current liabilities with covenants (Amendments to IAS 1) | gennaio 2020 luglio 2020 ottobre 2022 | 1° gennaio 2024 | Q4 2023 |
Supplier Finance Arrangements (Amendment to IAS 7 and | maggio 2023 | 1° gennaio 2024 | TBD |
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2024-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 05 aprile 2024.
Con riferimento al valore del punto ii) come tasso di sconto per l'Italia, per i flussi negativi è stato utilizzato un Risk Free Rate pari al 4,23%, mentre per i flussi positivi un WACC pari al 9,52%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1,5%.
Le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 12,0 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 32,4 milioni di Euro, per un totale impairment di 20,4 milioni di Euro.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC"), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nella tabella sottostante sono riportati i risultati di tali analisi:
Carrying Amount = 32.377 (Importi in migliaia di euro) | ||||
CGU Italia | VALUE IN USE | |||
3,73% / 9,04% | 4,23% / 9,52% | 4,73% / 9,99% | ||
Tasso g | 1,00% | 12.964 | 12.116 | 11.358 |
1,50% | 12.818 | 11.948 | 11.174 | |
2,00% | 12.650 | 11.756 | 10.967 |
Si precisa però che tali risultati negativi non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti a bilancio sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (70 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili, non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati, si evidenzia che, nel corso del 2023, i loro valori sono stati confermati mediante una perizia di stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 20,0 milioni di Euro a fronte di 7,1 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2023; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 2,1 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato. In riferimento a tutte le altre voci si rinvia alle informazioni già riportate nella presente nota al paragrafo "Criteri di valutazione".
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
4. Altre attività immateriali
| Software | Marchi | Altre | Immobilizz. | Totale |
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| e Licenze |
| in corso |
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Costo Storico |
|
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Al 1 gennaio 2022 | 11.454 | 10.807 | 5.515 | - | 27.776 |
Incrementi |
65 |
- | - |
2 |
67 |
Decrementi | - | (477) | - | - | (477) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
|
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Al 31 dicembre 2022 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | 2 | 27.366 |
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Incrementi | - | - | - | 70 | 70 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | (2) | (2) |
|
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Al 31 dicembre 2023 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | 70 | 27.434 |
Ammortamenti e svalutazioni |
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Al 1 gennaio 2022 | 11.333
| 10.807
| 5.515
| -
| 27.655
|
Ammortamenti dell'anno | 118 | - | - | - | 118 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | (477) | - | - | (477) |
|
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Al 31 dicembre 2022 | 11.451 | 10.330 | 5.515 | -
| 27.296 |
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Ammortamenti dell'anno | 46 | - | - | - | 46 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
|
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Al 31 dicembre 2023 | 11.497 | 10.330 | 5.515 | - | 27.342 |
Valore netto contabile: |
|
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|
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Al 1 gennaio 2022 | 121 | - | - | - | 120 |
Al 31 dicembre 2022 | 68 | - | - | 2 | 69 |
Al 31 dicembre 2023 | 22 | - | - | 70 | 92 |
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2023 ammontano a 92 migliaia di Euro.
Nella voce 'Software' sono compresi i software utilizzati prevalentemente per il gestionale e la contabilità e per lo sviluppo di nuove applicazioni. L'incremento di 22 migliaia di Euro è relativo allo sviluppo di nuove applicazioni.
Nella voce 'Marchi e Licenze', il cui valore contabile è pari a zero in quanto oggetto di svalutazione dovuta ad impairment nell'esercizio 2018, sono compresi il marchio Cagi, acquistato nel 2012, il marchio Liberti, acquistato nel 2008, i marchi Perofil e Luna di Seta.
Si ricorda infine che anche il valore delle immobilizzazioni immateriali quali avviamenti e disavanzi di fusione è stato interamente svalutato nell'esercizio 2018 a seguito dell'impairment test.
5. Attività per diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni |
|
Costo Storico |
|
|
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|
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Al 1 gennaio 2022 | 2.887 | 0 | 0 | 328 | 3.215 |
|
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Incrementi | 337 | - | - | - | 337 |
Decrementi | (6) | - | - | (73) | (79) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
|
|
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2022 | 3.218 | 0 | 0 | 255 | 3.473 |
|
|
|
|
|
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Incrementi | 123 | - | - | 234 | 357 |
Decrementi | (65) | - | - | (75) | (140) |
Altri movimenti | 10 | - | - | - | 10 |
|
|
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2023 | 3.286 | 0 | 0 | 414 | 3.700 |
Ammortamenti |
|
|
|
|
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|
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Al 1 gennaio 2022 | 815 | 0 | 0 | 185 | 1.000 |
|
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Ammortamenti del periodo | 291 | - | - | 65 | 356 |
Decrementi | - | - | - | (73) | (73) |
Altri movimenti | 270 | - | - | - | 270 |
|
|
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2022 | 1.376 | 0 | 0 | 177 | 1.553 |
|
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|
|
|
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Ammortamenti del periodo | 295 | - | - | 80 | 375 |
Decrementi | (65) | - | - | (75) | (140) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
|
|
|
|
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Al 31 dicembre 2023 | 1.606 | 0 | 0 | 182 | 1.788 |
Valore netto contabile: |
|
|
|
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Al 1 gennaio 2022 | 2.072 | 0 | 0 | 143 | 2.215 |
Al 31 dicembre 2022 | 1.842 | 0 | 0 | 78 | 1.920 |
Al 31 dicembre 2023 | 1.680 | 0 | 0 | 232 | 1.912 |
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
Attività materiali
6. Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Immobilizz. | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni | in corso |
|
Costo Storico |
|
|
|
|
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Al 1 gennaio 2022 | 18.731 | 32.872 | 2.322 | 9.433 | 35 | 63.393 |
Incrementi |
- |
309 |
21 |
79 |
1.411 |
1.820 |
Cessioni | (8) | (2.023) | (152) | (585) | - | (2.768) |
Altri movimenti | - | (59) | - | - | (35) | (94) |
|
|
|
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2022 | 18.723 | 31.099 | 2.191 | 8.927 | 1.411 | 62.351 |
Incrementi | 449 | 2.462 |
7 | 217 |
591 | 3.726 |
Cessioni | - | (1.031) | - | (995) | - | (2.026) |
Altri movimenti | - | (654) | - | - | (1.810) | (2.464) |
|
|
|
|
|
|
|
Al 31 dicembre 2023 | 19.172 | 31.876 | 2.198 | 8.149 | 192 | 61.587 |
Ammortamenti e svalutazioni |
|
|
|
|
|
|
Al 1 gennaio 2022 | 11.287 | 32.113 | 2.290 | 7.554 | 0 | 53.244 |
Ammortamenti dell'anno | 388 | 239 |
29 | 339 |
- | 995 |
Cessioni | - | (2.008) | (152) | (570) | - | (2.730) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
|
|
|
|
|
|
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Al 31 dicembre 2022 | 11.675 | 30.344 | 2.167 | 7.323 | 0 | 51.509 |
Ammortamenti dell'anno | 378 | 252 |
15 | 302 |
- | 947 |
Cessioni | - | (809) | - | (994) | - | (1.803) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 | 12.053 | 29.787 | 2.182 | 6.631 | 0 | 50.653 |
Valore netto contabile: |
|
|
|
|
|
|
Al 1 gennaio 2022 | 7.444 | 761 | 30 | 1.879 | 35 | 10.151 |
Al 31 dicembre 2022 | 7.048 | 754 | 24 | 1.606 | 1.411 | 10.842 |
Al 31 dicembre 2023 | 7.118 | 2.089 | 17 | 1.518 | 192 | 10.934 |
Le attività materiali al 31 dicembre 2023 ammontano a 10.934 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati iscritti in bilancio, pari a 7.118 migliaia di Euro, è asseverato, nel corso del 2023, da una perizia di stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.
Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 3.726 migliaia di Euro, relativi principalmente all'acquisto di altri beni per il normale ricambio di cespiti obsoleti.
I decrementi del periodo si riferiscono principalmente a cessioni di impianti e macchinari e alla dismissione dei cespiti obsoleti.
Altre attività non correnti
7. Partecipazioni
Tale voce si riferisce per 28.089 migliaia di Euro alla partecipazione totalitaria nella società francese Csp Paris Fashion Group SAS e per 68 migliaia di Euro alla partecipazione (del 98%) nella società statunitense Oroblù USA LLC. La partecipazione nella società tedesca è stata completamente svalutata alla data del 31 dicembre 2022, perché posta in liquidazione.
La società francese CSP Paris Fashion Group SAS, controllata al 100%, presente prevalentemente sul mercato francese, opera in modo capillare in tale nazione con i marchi Le Bourget e Well.
La società statunitense Oroblù USA LLC, costituita nel primo semestre del 2009, ha lo scopo di garantire un migliore livello di servizio ai clienti americani ed al tempo stesso promuovere l'inserimento del marchio Oroblù presso i più importanti department stores americani.
Dall'analisi dei risultati dei test di impairment effettuati a livello di CGU, analizzati congiuntamente alla posizione finanziaria netta delle partecipate, non sono emerse potenziali svalutazioni da apportare al valore delle partecipazioni.
Di seguito viene rappresentata l'attuale struttura del Gruppo:
8. Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
Tale voce, pari a 24 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente a depositi cauzionali.
ATTIVITÀ CORRENTI
9. Rimanenze di magazzino
Il bilancio include rimanenze di magazzino di 19.116 migliaia di Euro al netto di un fondo svalutazione di 2.707 migliaia di Euro, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro; modalità invariate rispetto all'anno precedente.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/23 | 31/12/22 | Variazione | |
Valore lordo | 21.822 | 23.874 | (2052) |
Fondo svalutazione | (2.706) | (3.340) | 634 |
Totale | 19.116 | 20.534 | (1.418) |
31/12/23 | 31/12/22 | Variazione | |
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 4.882 | 5.793 | (911) |
Fondo svalutazione | (692) | (742) | 50 |
4.190 | 5.051 | (861) | |
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 4.817 | 5.400 | (583) |
Fondo svalutazione | (69) | (79) | 10 |
4.748 | 5.321 | (573) | |
Prodotti finiti e merci | 12.124 | 12.681 | (557) |
Fondo svalutazione | (1.946) | (2.519) | 573 |
10.178 | 10.162 | 16 | |
Totale | 19.116 | 20.534 | (1.418) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 1.418 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Ricordiamo, inoltre, che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
10. Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 10.051 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 473 migliaia di Euro (468 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022). La variazione dei crediti commerciali rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai minori volumi delle vendite.
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/23 | di cui svalutazione | 31/12/22 | di cui svalutazione | |
A scadere | 6.907 | 71 | 6.693 | 45 |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 1.742 | 47 | 2.465 | 0 |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 1.087 | 27 | 947 | 25 |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 337 | 30 | 424 | 40 |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 108 | 80 | 146 | 121 |
Scaduto da oltre 366 giorni | 343 | 218 | 352 | 238 |
Totale | 10.524 | 473 | 11.026 | 468 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Italia | 7.560 | 6.834 |
Unione Europea | 1.487 | 2.748 |
Resto del Mondo | 1.004 | 976 |
Totale | 10.051 | 10.558 |
Nei sopracitati crediti sono compresi crediti commerciali verso la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. per 949 migliaia di Euro; tali crediti verso la società francese al 31 dicembre 2022 ammontavano a 1.704 migliaia di Euro.
Sono inoltre compresi i crediti commerciali per 98 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù USA L.L.C. (95 migliaia di Euro nel 2021).
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
469 | 103 | (98) | 474 |
Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 98 migliaia di Euro. Gli adeguamenti del fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi annullati in sede di valutazione dei relativi crediti al 31 dicembre 2023.
11. Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Erario c/IVA | 1 | 375 |
Anticipi a fornitori | 59 | 78 |
Crediti verso Enti | 21 | 31 |
Crediti per imposte | 1.428 | 768 |
Risconti attivi | 121 | 60 |
Altri crediti | 81 | 137 |
Totale | 1.711 | 1.449 |
La differenza più significativa si riferisce al decremento dell'erario c/IVA, controbilanciato dall'aumento della voce crediti per imposte, tra cui quello relativo all'acquisto di beni strumentali ordinari 4.0, alle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica ed al credito d'imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
12. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide è pari a 3.290 migliaia di Euro (1.940 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022).
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta a 47.056 migliaia di Euro, con un incremento di 1.114 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022, che comprende un risultato d'esercizio positivo pari a 1.162 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".
13. Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2023, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 39.949.514 azioni ordinarie prime di valore nominale pari a 17.362 migliaia di Euro.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società;
- la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
- alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
- ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
14. Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Riserva legale | 3.137 | 2.965 |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | 23.906 |
Riserva per differenze attuariali | (697) | (649) |
Utili non distribuiti | 3.074 | (188) |
Totale | 29.421 | 26.034 |
L'incremento delle riserve è imputabile per 3.434 migliaia di Euro alla Destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 per il 5% a Riserva Legale e per il residuo a Utili non distribuiti, come deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023.
Nella seguente tabella si forniscono informazioni in merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve di patrimonio netto:
Natura / Descrizione | Importo 31.12.2023 | Possibilità di utilizzazione | Quota disponibile 2023 | Riepilogo degli utilizzi effettuati nei precedenti esercizi* | |||
per copertura perdite | Nota | per altre ragioni | Nota | ||||
Capitale | 17.362 | ||||||
Riserve di capitale | |||||||
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | A, B, C, D | 23.906 | 306 | (10) | 4 | (4) |
Riserva di utili | |||||||
Riserva di rivalutazione ex L. 342/2000 | - | A, B, C, D | - | 7.198 | (2) (10) | 2.407 | (3) |
Riserva legale | 3.137 | B | 3.137 | ||||
Altre riserve: | |||||||
- Utili non distribuiti ** | 3.262 | A, B, C, D | 3.262 | 20.208 | (1) (2) (5) (8) (9) (10) | 2.844 | (6) (7) |
- (IAS) Riserva utili/perdite a nuovo | (188) | A, B | (188) | ||||
- Differenze attuariali per benefici a dipendenti | (697) | A, B | (649) | ||||
Parziale | 46.782 | 29.420 | 27.712 | 5.255 | |||
Azioni proprie in portafoglio | (888) | ||||||
Totale | 45.894 | ||||||
Quota non distribuibile *** | 13.359 | ||||||
Residua quota distribuibile | 16.061 |
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
D: per altri vincoli statutari
Nota:
* Gli utilizzi sono stati forniti a partire dall'esercizio 2004.
** Rappresenta l'ammontare disponibile delle "Altre riserve per utili non distribuiti", dedotta la quota che rappresenta le azioni proprie in portafoglio al 31.12.2023 (art. 2357 ter 3° comma c.c.).
*** Rappresenta l'ammontare della quota non distribuibile della riserva sovrapprezzo azioni.
(1) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2005
(2) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2006
(3) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2006 per la riduzione del patrimonio netto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS (riallineamento al 31.12.2004)
(4) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2007
(5) È compreso l'ammontare utilizzato per la copertura della perdita 2011
(6) Ammontare distribuito agli azionisti nel 2012, nel 2016, nel 2017 e nel 2018
(7) Utilizzo conseguente alla fusione della controllata al 100% Perofil Fashion S.r.l.
(8) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2019
(9) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2021
(10) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2022
15. Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2023 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
Utile (perdita) per azione
L'utile base per azione al 31 dicembre 2023 è pari a 0,029 Euro (al 31 dicembre 2022 l'utile base per azione era pari a 0,086 Euro) ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo.
Utile (perdita) per azione diluito
L'utile (perdita) diluito per azione coincide con l'utile (perdita) per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
16. Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
Debiti verso banche oltre 12 mesi
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 8.247 migliaia di Euro e sono aumentati di 2.061 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi, l'accensione di nuovi mutui e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
- scadenti da 1 a 2 anni | 3.460 | 2.000 |
- scadenti da 2 a 3 anni | 2.976 | 2.007 |
- scadenti da 3 a 4 anni | 1.088 | 1.631 |
- scadenti da 4 a 5 anni | 568 | 548 |
- scadenti oltre 5 anni | 155 | - |
Totale | 8.247 | 6.186 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Istituto di credito | Data di stipula | 31/12/23 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 09.2020 | 1.034 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 1.446 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 162 |
Finanziamento Credito Padano | 11.2020 | 989 |
Finanziamento SIMEST | 03.2021 | 700 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 12.2022 | 1.867 |
Finanziamento SIMEST | 07.2023 | 141 |
Finanziamento Mediocredito Centrale | 10.2023 | 2.992 |
Finanziamento Unicredit Banca | 12.2023 | 1.996 |
Totale | 11.327 |
Nel corso del secondo semestre del 2023, e più precisamente:
in data 13/07/2023 la Società ha ottenuto un finanziamento con SIMEST - Transizione Digitale ed Ecologia della PMI con vocazione internazionale pari a 141.000 Euro, il quale prevede un piano di preammortamento fino al 09/05/2025 e rimborso con scadenze semestrali fino al 09/05/2029;
in data 07/10/2023 la Società ha ottenuto un finanziamento da Banca Mediocredito Centrale di importo pari a 3.000.000 di Euro. Il mutuo assistito da garanzia rilasciata da SACE prevede un piano di rimborso con scadenze trimestrali fino al 30/09/2026;
in data 01.12.2023 la Società ha ottenuto un finanziamento chirografario da Unicredit SpA di importo pari a 2.000.000 di Euro. Il mutuo a tasso agevolato, assistito dalla garanzia diretta prestata dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese con obiettivi di miglioramento in ambito ESG, prevede un piano di preammortamento fino al 31/03/2025 e rimborso del capitale con scadenze trimestrali fino al 31/03/2029.
Nessuno dei finanziamenti in essere contempla covenants da rispettare.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 1.626 migliaia di Euro (1.677 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) ed includono i debiti per leasing finanziari a lungo termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
17. Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/2006) maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia un valore del TFR al 31 dicembre 2023 pari a 2.536 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti della Società calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Descrizione | Saldo iniziale | Interest cost | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale |
TFR | 2.867 | 103 | (482) | 48 | 2.536 |
Si segnala che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto.
Si precisa, infine, che la Società ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 103 migliaia di Euro (23 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022).
Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 3,10% |
Tasso annuo di inflazione | 2,50% |
Tasso annuo di incremento TFR | 2,80% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato nelle tavole di mortalità RG 48 e le tavole di inabilità/invalidità INPS. |
Invalidità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne |
Turnover del personale | Turnover del personale 7,5% per anno su tutte le età |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età/anzianità |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7-10 anni al 31.12.2023 con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitività
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,50% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 82 migliaia di Euro.
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,50% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di 87 migliaia di Euro.
18. Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
31/12/2022 | Accantonamenti | Utilizzi | 31/12/2023 | |
Fondo ind. suppl. clientela | 967 | 227 | (319) | 875 |
Fondo rischi | 140 | - | (40) | 100 |
Fondo ristrutturazione | 180 | 82 | (107) | 155 |
Totale | 1.287 | 309 | (466) | 1.130 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione ai rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza da fornitori ed erario.
Il fondo ristrutturazione è pari a 155 migliaia di Euro e si riferisce ai costi residui che la società dovrà sostenere per la cessazione parziale dell'attività della divisione Lepel di Carpi e per i contenziosi in essere relativi alla risoluzione del rapporto di lavoro di dipendenti.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Società ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
19. Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro, ed invariata rispetto all'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori fiscali.
PASSIVITÀ CORRENTI
20. Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
La ripartizione dei debiti bancari entro 12 mesi è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Debiti correnti | 641 | - |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 3.080 | 2.418 |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 101 | - |
Totale | 3.822 | 2.418 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2023 l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alla Società dagli Istituti di Credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 26.232 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 e 2022:
31/12/23 | 31/12/22 | ||
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 360 | 330 | |
Debiti verso banche a breve | 742 | - | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 3.080 | 2.418 | |
Cassa e banche attive | (3.290) | (1.940) | |
Indebitamento finanziario a breve | 892 | 808 | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 1.626 | 1.677 | |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 8.247 | 6.186 | |
Indebitamento finanziario netto | 10.764 | 8.671 |
L'indebitamento finanziario netto è aumentato di 2.093 migliaia di Euro.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 360 migliaia di Euro (330 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) e includono i debiti per leasing finanziari a breve termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
21. Debiti commerciali
Il saldo registra un decremento di 4.000 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per fenomeni legati alla dinamica temporale degli acquisti, il cui volume, rispetto allo scorso esercizio, è aumentato. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Italia | 6.877 | 10.255 |
Unione Europea | 141 | 232 |
Resto del Mondo | 823 | 1.354 |
Totale | 7.841 | 11.841 |
I debiti commerciali includono debiti nei confronti della società controllata CSP Paris Fashion Group per 7 migliaia di Euro (2 migliaia di Euro al 31 dicembre 2021). I debiti nei confronti della società controllata Oroblù Germany sono pari a zero, così come al 31 dicembre 2022.
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Scaduto | 201 | 718 |
A scadere da 1 a 30 giorni | 2.881 | 3.625 |
A scadere da 31 a 90 giorni | 2.843 | 5.598 |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.670 | 1.559 |
A scadere da 181 a 365 giorni | 246 | 341 |
A scadere oltre 366 giorni | - | - |
Totale | 7.841 | 11.841 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
22. Debiti vari ed altre passività
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Debiti v/dipendenti per competenze | 1.349 | 1.418 |
Debiti v/ istituti di previdenza | 1.059 | 1.277 |
Debiti per imposte | 70 | 50 |
Altri debiti | 119 | 129 |
Totale | 2.597 | 2.874 |
I debiti vari e altre passività sono diminuiti di 277 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i debiti verso istituti di previdenza e i debiti verso dipendenti per competenze.
Nella voce 'Altri debiti' è compreso l'importo di 52 migliaia di Euro relativo alla valutazione al fair value di strumenti di copertura tassi sottoscritti dalla Società, come meglio specificato al successivo punto 23.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
23. Impegni e rischi
Garanzie prestate
Le fidejussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività.
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2023 e 2022:
31/12/23 | 31/12/22 | |
Fideiussioni: | ||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 |
- Banca Intesa | 32 | 32 |
Totale | 93 | 93 |
Ipoteche
Non vi sono in essere ipoteche alla data di chiusura dell'esercizio.
Coperture sui tassi e sui cambi
Nella voce 'Debiti vari e altre passività' e nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività' sono inclusi rispettivamente l'ammontare di 4 migliaia di Euro (3 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) e 48 migliaia di Euro (112 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) riferiti alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati a fronte delle oscillazioni dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Monte dei Paschi di Siena | 48 | 31.07.2026 | 1.446 | 1.446 |
Tali contratti, pur avendo natura di copertura sostanziale dai rischi di fluttuazione, non rispettano tutti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per una classificazione come di copertura e, conseguentemente, il relativo effetto derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value alla chiusura dell'esercizio 2023 è stato iscritto a conto economico.
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato. Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2023 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
24. Informativa di settore
Poiché per la Capogruppo i settori operativi identificati ai sensi dell'IFRS 8 si identificano con la Società, non vengono presentati i prospetti di analisi in quanto coincidenti con i dati contabili complessivi.
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
25. Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività:
2023 | 2022 | |
Italia | 25.061 | 25.356 |
Francia | 7.633 | 8.921 |
Germania | 1.353 | 1.376 |
Europa dell'Ovest | 5.049 | 5.883 |
Europa dell'Est | 568 | 760 |
Stati Uniti | 170 | 231 |
Resto del mondo | 1.777 | 1.254 |
Totale | 41.611 | 43.781 |
2023 | 2022 | |
Calzetteria | 20.359 | 21.353 |
Intimo e maglieria | 13.352 | 14.189 |
Corsetteria e costumi da bagno | 7.900 | 8.239 |
Totale | 41.611 | 43.781 |
I ricavi registrano un decremento di 2.170 migliaia di Euro (-5,0% rispetto all'esercizio precedente), principalmente attribuibile ad una contrazione dei consumi.
Dal punto di vista geografico, in Italia i ricavi sono diminuiti del 1,2%; la Francia ha registrato un decremento dello 14,4% (prevalentemente fatturato intercompany).
Nell'Europa dell'Ovest e nell'Europa dell'Est i ricavi sono diminuiti rispettivamente del 14,2% e del 25,3%. Il fatturato in Germania è diminuito dell'1,7%, così come negli Stati Uniti è diminuito del 26,4%. Nel resto del mondo i ricavi sono aumentati del 41,7%.
Per ciò che riguarda le merceologie, la calzetteria ha evidenziato un fatturato inferiore a quello dell'esercizio precedente (-4,7%); così come le vendite di corsetteria, che comprendono i costumi da bagno, e le vendite dei prodotti di intimo e maglieria hanno registrato un decremento rispettivamente (-4,1%) e (-5,9%).
Dall'analisi del fatturato per marchio si registrano risultati positivi solo per il marchio Sanpellegrino (+20,2%), mentre per tutti gli altri marchi si sono registrati decrementi: Oroblù (-2,3%), Well (-14,7%), Le Bourget (-16,2%), Luna di Seta (-20,9%), PRF (-69,8%), Perofil (-1,1%) e Lepel (-3,1%).
Per ulteriori approfondimenti, comunque, si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.
26. Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Acquisti | 13.909 | 20.408 |
Costo del lavoro industriale | 5.184 | 5.438 |
Servizi industriali | 4.467 | 4.929 |
Ammortamenti industriali | 590 | 569 |
Altri costi industriali | 2.682 | 3.838 |
Variazione delle rimanenze | 1.418 | (4.476) |
Totale | 28.250 | 30.706 |
Il costo del venduto è diminuito di 2.456 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi netti è passata dal 70,1% al 67,9%. Si specifica meglio che tale decremento deriva principalmente dalla dinamica temporale degli acquisti che sono stati anticipati nel 2022 al fine di limitare gli effetti inflazionistici e al fine di contenere il rischio di interruzione delle catene di fornitura.
27. Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Costi per agenti e merchandising | 1.702 | 1.869 |
Costo del personale logistico | 1.030 | 1.028 |
Ammortamenti | 112 | 130 |
Trasporti esterni | 735 | 818 |
Royalties passive | - | 23 |
Altri costi | 540 | 752 |
Totale | 4.119 | 4.620 |
Tali spese registrano un decremento di 501 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le variazioni più significative si riferiscono principalmente alla voce altri costi, ai costi per agenti e merchandising, a minori costi per trasporti esterni e royalties passive.
28. Altri ricavi operativi netti:
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Royalties attive | - | 1 |
Plusvalenze vendita cespiti | 316 | 120 |
Minusvalenze vendita cespiti | (2) | (23) |
Sopravvenienze attive | 171 | 92 |
Sopravvenienze passive | (78) | (1) |
Accantonamenti per rischi | - | (10) |
Altri ricavi (spese) | 139 | 247 |
Totale | 546 | 426 |
La differenza più significativa rispetto all'esercizio precedente riguarda maggiori plusvalenze vendita cespiti per 196 migliaia di Euro, realizzati principalmente dalla vendita di cespiti alla controllata francese e maggiori sopravvenienze attive per 79 migliaia di Euro, controbilanciati da maggiori sopravvenienze passive. Si segnala inoltre che la voce Altri ricavi comprende 108 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo svolte nel corso dell'esercizio.
29. Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Pubblicità | 2.029 | 2.009 |
Costi del personale comm./amm. | 5.923 | 5.874 |
Ammortamenti comm./amm. | 667 | 769 |
Compensi Amministratori e Sindaci | 178 | 316 |
Viaggi personale comm./amm. | 91 | 59 |
Consulenze amministrative e legali | 483 | 397 |
Canoni di locazione | 251 | 197 |
Imposte e tasse diverse | 49 | 52 |
Perdite/svalutazioni su crediti | 89 | (22) |
Manutenzioni | 226 | 221 |
Postelegrafoniche | 29 | 28 |
Cancelleria | 8 | 21 |
Altre spese | 961 | 1.044 |
Totale | 10.984 | 10.965 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un lieve incremento di 19 migliaia di Euro. Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano minori ammortamenti, minori compensi Amministratori e Sindaci (in decremento di 138 migliaia di Euro) e minori altre spese ( -83 migliaia di euro), controbilanciati da maggiori perdite e svalutazioni su crediti (+111 migliaia di Euro), da maggiori costi per consulenze amministrative e legali (in incremento per 86 migliaia di Euro), da maggiori costi del personale commerciale e amministrativo (in incremento di 49 migliaia di Euro), da maggiori canoni di locazione (in incremento di 54 migliaia di Euro).
30. Costi di ristrutturazione
Nel corso del 2023 è stato utilizzato il fondo ristrutturazione che era stato accantonato alla fine dell'esercizio precedente per la riorganizzazione della struttura della divisione Lepel di Carpi, ma considerato che alla fine dell'anno 2023 tale procedura non si era ancora conclusa, si è provveduto ad un ulteriore adeguamento del fondo per 82 migliaia di Euro che comprende l'importo relativo alla conclusione definitiva di tale riorganizzazione, prevista nel 2024 e all'accantonamento relativo alla risoluzione del rapporto di lavoro di dipendenti.
31. Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce non riporta alcun valore relativo a svalutazioni e/o ripristini di attività non correnti.
32. Dividendi da partecipate
La voce, pari a 2.945 migliaia di Euro, si riferisce esclusivamente al dividendo distribuito dalla controllata francese Csp Paris Fashion Group SAS (5.889 migliaia di Euro nel 2022).
33. Altri oneri finanziari netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
Interessi passivi di conto corrente | (58) | (8) |
Interessi passivi su mutui | (290) | (72) |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (66) | (1) |
Altri interessi e oneri passivi | (349) | (120) |
Interessi attivi di conto corrente | 5 | 0 |
Altri interessi attivi | 14 | 16 |
Differenze cambio | 14 | 85 |
Interest cost | (103) | (23) |
Totale | (833) | (123) |
Gli oneri finanziari evidenziano un incremento di 710 migliaia di Euro rispetto al 2022, esclusivamente attribuibile al rialzo dei tassi di interesse che ha riguardato gli ultimi 12 mesi.
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce principalmente ad oneri bancari e commissioni per servizi di incasso con carte di credito e comprende, tra gli altri, gli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value di tali contratti. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un onere di 68 migliaia di Euro per il 2023, (provento pari a 127 migliaia di Euro nel 2022).
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
34. Imposte sul reddito
Non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2023 e nel 2022, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico ed effettivo per l'IRAP e l'IRES:
Imposta IRAP | Valore | Imposta | |
|
|
|
|
Differenza tra valore/costo della produzione | (1.460) |
| |
Onere fiscale teorico (3,9%) |
| 0 | |
|
|
|
|
Imponibile IRAP | (884) |
| |
IRAP dell'esercizio |
| 0 |
Imposta IRES | Valore | Imposta | |
|
|
|
|
Risultato prima delle imposte | 1.162 |
| |
Onere fiscale teorico (24%) |
| 278 | |
Variazioni in aumento: |
|
| |
| - costi deducibili in esercizi futuri | 905 |
|
| - proventi generati in esercizi precedenti | 3 |
|
| - costi non deducibili | 434 |
|
| - altre variazioni in aumento | 576 |
|
Variazioni in diminuzione: |
|
| |
| - costi generati in esercizi precedenti | (997) |
|
| - altre variazioni in diminuzione | (2.001) |
|
| - dividendi da partecipate | (2.945) |
|
|
|
|
|
Imponibile IRES | (2.862) |
| |
IRES dell'esercizio |
| 0 |
Per il principio della prudenza ed in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, la società non ha imposte anticipate iscritte in bilancio.
Si precisa inoltre, che nel corso dell'esercizio la Capogruppo, inoltre, ha rendicontato le attività di formazione del personale dipendente svolte negli esercizi 2021 e 2022 previste dall'art. 1, commi 46-55 della Legge 205/2017 e integrative nell'ambito delle tecnologie previste dal Piano nazionale impresa 4.0, per un importo pari a rispettivamente 148 e 183 migliaia di Euro, per un totale di 331 migliaia di Euro, che sono stati classificati a diminuzione delle voce "Imposte" in ottemperanza ai principi contabili di riferimento.
35. Altre informazioni
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
Di seguito vengono forniti i costi sostenuti in via continuativa che direttamente riguardano il personale dipendente:
2023 | 2022 | |
Costo del personale industriale | 5.184 | 5.438 |
Costo del personale non industriale | 6.953 | 6.902 |
Totale | 12.137 | 12.340 |
I costi del personale sono diminuiti di 203 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/22 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/23 | Media | |
- Dirigenti | 9 | - | (1) | 8 | 8 |
- Quadri | 26 | 1 | (5) | 21 | 24 |
- Impiegati | 113 | 9 | (18) | 104 | 109 |
- Operai | 118 | 2 | (11) | 110 | 114 |
Totale | 266 | 12 | (35) | 243 | 255 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2023 | 2022 | |
-fabbricati | 378 | 388 |
-macchinari e impianti | 252 | 239 |
-attrezzature | 15 | 29 |
-altri beni | 302 | 339 |
Totale amm. imm. materiali | 947 | 995 |
-software | 46 | 118 |
-marchi e licenze | 0 | 0 |
-diritto d'uso IFRS 16 | 375 | 356 |
Totale amm. imm. immateriali | 421 | 474 |
Totale ammortamenti | 1.368 | 1.469 |
Principali rischi a cui la Società è esposta
La Società è esposta ai rischi finanziari connessi alla sua operatività:
- rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
- rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
- rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sulla Società.
Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. La Società è esposta al rischio di credito derivante dalle attività operative, soprattutto crediti commerciali e note di credito.
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dalla Società e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2023 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività, pari a complessivi 11.763 migliaia di Euro (12.007 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022), includono 473 migliaia di Euro (469 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) relativi a crediti oggetto di svalutazione; sull'importo residuo l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 8.692 migliaia di Euro (9.734 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 3.071 migliaia di Euro (2.273 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022).
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate e assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito e le condizioni di mercato.
La Società monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità causati dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle ripercussioni a livello di business dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse oltre che dalle dinamiche dei prezzi per quanto concerne in particolare le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio dei cambiamenti climatici
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria. Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi. I cambiamenti climatici in atto possono avere una ricaduta significativa sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori influenzando il modello di business e l'offerta di CSP.
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.
L'esposizione della Società al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative della Società ed è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, la Società non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
La Società gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Quando i derivati sono sottoscritti a scopo di copertura, la Società negozia i termini di questi derivati in modo da farli collimare con i termini dell'esposizione coperta. Per quanto riguarda le coperture delle operazioni attese i derivati coprono il periodo di esposizione dal momento in cui i flussi di cassa delle operazioni sono attesi al momento del pagamento del risultante debito denominato in valuta estera.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata in prima istanza all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
La Società gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili.
Al 31 dicembre 2023 la Società ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
Con riferimento in particolare ai rischi finanziari, nella tabella sottostante si riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base di pagamenti contrattuali non attualizzati. Si rileva che tali importi differiscono da quelli della tabella alla nota 16 e alla nota 20 in quanto includono gli interessi passivi.
31/12/23 | 31/12/22 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 742 | - | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 3.520 | 2.652 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 8.646 | 6.510 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 157 | - | |
Totale | 13.065 | 9.162 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2023 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 102.845 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2023 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 113.524 | Determinato | 2022 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2022 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato Italiano | € 182.607 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2022 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato Italiano | € 147.990 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2021 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato Italiano | € 53.240,40 per aliquota IRES = € 12.777,70 | Determinato | 2023 | Anno 2023 | Iper ammortamento |
Stato Italiano | € 32.301,30 per aliquota IRES = € 7.752,31 | Determinato | 2023 | Anno 2023 | Super Ammortamento |
Stato Italiano | € 70.452 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) - Adeguamento importo 2022 |
Stato Italiano | 653.166 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Stato Italiano | € 94.100 | Determinato | 2022 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Stato Italiano | € 141.253 | Compensato | 2023 | 2023 | Credito d'imposta GAS (ex art.1 comma 4 e ss. l.197/202, art.4, commi 4e 5, D.L. n. 34/2023) |
Soggetto erogante | Valore contributo 2023 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato Italiano | € 172.373 | Compensato | 2023 | 2023 | Credito d'imposta energia (ex art. 1 comma 2 e ss. l. 197/2022 e successive fonti collegate) |
Stato Italiano | € 5.266 | Determinato | 2023 | 2023/2024 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA - Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
Fondirigenti | € 7.424 | Concesso | 2023 | 2023 | Regolamento per i fondi interprofessionali per la formazione continua per la concessione di aiuti di stato esentati ai sensi del regolamento CE n.651/2014 e in regime de minimis ai sensi del regolamento CE n.1407/2013 (Aiuti alla Formazione (art.31) |
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 135.247 | Concesso | 2023 | Anno 2021 in fattura | Contributo energivori Anno 2021 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
Simest | € 38.081 | Concesso | 2023 | 2023/2025 | COVID-19: Direct grants to SMEs engaging in international activities and operations for the digital and green transitions |
Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale S.p.A. |
| Concesso | 2023 | 2023 | TCF: Garanzie sui prestiti per PMI e piccole imprese a media capitalizzazione |
Sace SpA | € 3.000.000 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | Garanzia SupportItalia |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto Legge 167 del 2017 art. 19) |
36. Operazioni con parti correlate ed eventi non ricorrenti
Operazioni con parti correlate
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito in forma tabellare:
le informazioni relative all'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate con riferimento alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria;
le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Incidenza delle operazioni con parti correlate anno 2023 | Totale | valore | % | |
|
|
| assoluto |
|
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale |
|
| ||
- Crediti commerciali |
| 10.051 | 1.048 | 10,43% |
| (di cui CSP Paris 949) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 1) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 98) |
|
|
|
- Debiti commerciali |
| 7.841 | 2 | 0,03% |
| (di cui CSP Paris 2) |
|
|
|
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico |
|
| ||
- Ricavi |
| 41.610 | 7.462 | 17,93% |
| (di cui CSP Paris 7.514) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany -174) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 122) |
|
|
|
- Costo del venduto |
| 28.251 | (588) | -2,08% |
| (di cui CSP Paris 588) |
|
|
|
- Spese dirette di vendita |
| 4.119 | (9) | -0,22% |
| (di cui CSP Paris 9) |
|
|
|
- Spese commerciali e amministrative |
| 10.984 | (649) | -5,91% |
| (di cui CSP Paris 647) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 2) |
|
|
|
- Altri ricavi operativi netti |
| 546 | 191 | 35,0% |
(di cui CSP Paris 191) | ||||
|
|
|
|
Incidenza delle operazioni con parti correlate anno 2022 | Totale | valore | % | |
|
|
| assoluto |
|
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale |
|
|
| |
- Crediti commerciali |
| 10.558 | 2.216 | 20,99% |
| (di cui CSP Paris 1.704) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 417) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 95) |
|
|
|
- Debiti commerciali |
| 11.841 | 7 | 0,06% |
| (di cui CSP Paris 7) |
|
|
|
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico |
|
|
| |
- Ricavi |
| 43.781 | 9.432 | 21,54% |
| (di cui CSP Paris 8.737) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 468) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 227) |
|
|
|
- Costo del venduto |
| 30.706 | (230) | -0,75% |
| (di cui CSP Paris 230) |
|
|
|
- Spese dirette di vendita |
| 4.620 | (26) | -0,56% |
| (di cui Oroblù Germany 26) |
|
|
|
- Spese commerciali e amministrative |
| 10.965 | (558) | -5,09% |
| (di cui CSP Paris 512) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 46) |
|
|
|
- Altri ricavi operativi netti |
| 426 | 8 | 1,88% |
| (di cui CSP Paris 8) |
|
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Si segnala che la Capogruppo ha in corso un contratto di affitto con soggetti riconducibili alla famiglia Bertoni, azionisti rilevanti di CSP, di un locale adibito a foresteria; tale contratto prevede un canone annuo complessivo di 5,3 migliaia di Euro, in linea con le condizioni di mercato.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
Eventi non ricorrenti
Nel corso del 2023 non vi sono costi o ricavi non ricorrenti significativi.
37. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2022 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
38. Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della Società sono pari rispettivamente a 117 e 61 migliaia di Euro (comprensivi di oneri vari).
39. Valutazione continuità aziendale
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
40. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 19 aprile 2024
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
1. Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2023
2. Elenco delle partecipazioni secondo il disposto dell'art. 38 del D.Lgs. 127/91;
3. Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022;
4. Elenco delle partecipazioni rilevanti possedute al 31 dicembre 2023 (artt. 125 e 126 Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999);
5. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
6. Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98.
Allegato n. 1 | ||||||||||||
Prospetto delle variazioni nei conti delle immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2023 | ||||||||||||
Valori in migliaia di Euro | ||||||||||||
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| SITUAZIONE INIZIALE |
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| MOVIMENTI DEL PERIODO |
| SITUAZIONE FINALE | ||||
IMMOBILIZZAZIONI | COSTO |
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| SALDO |
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| SALDO | DI CUI |
| ORIGINARIO | INCREMENTI | RIVALUT. | SVALUTAZ. | 31.12.2022 | INCREMENTI | RICLASSIFIC. | DECREMENTI | RIVALUTAZIONI | SVALUTAZ. | 31.12.2023 | RIVALUTAZ. |
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PARTECIPAZIONI |
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IMPRESE CONTROLLATE |
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CSP PARIS FASHION GROUP S.A.S. | 28.089 |
|
|
| 28.089 |
|
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|
|
| 28.089 |
|
FRESNOY LE GRAND (F) |
|
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| |
OROBLU' USA LLC | 68 |
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| 68 |
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| 68 |
|
MIAMI, FL 33166 USA |
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|
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OROBLU' GERMANY GmbH | 180 | (180) |
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| - |
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| - | - |
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SONTRA (D) |
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TOTALE CONTROLLATE | 28.337 | 0 | 0 | 0 | 28.157 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 28.157 | 0 |
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ALTRE IMPRESE |
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B. C. C. CASTELGOFFREDO (MN) |
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Via Giotto, 2 | 0,2 |
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| 0,2 |
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|
| 0,2 |
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FONDO PENSIONE PREVIMODA - MILANO |
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Viale Sarca, 223 | 2 |
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|
| 2 |
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|
| 2 |
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|
CONAI - ROMA |
|
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Viale dell'Astronomia, 30 | 2 |
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|
| 2 |
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|
|
| 2 |
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|
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|
|
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|
|
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|
|
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TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI | 4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 |
TOTALE PARTECIPAZIONI | 28.341 | (180) | 0 | 0 | 28.161 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 28.161 | 0 |
Allegato n. 2
Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2023 | |||||||||||
CAPITALE | PATRIMONIO | UTILE | QUOTA DI | VALORE | |||||||
DENOMINAZIONE | SOCIALE | NETTO | O PERDITA | POSSESSO | DI CARICO | ||||||
(Importi in migliaia di Euro) | IN VALUTA | % | |||||||||
PARTECIPAZIONI | |||||||||||
IMPRESE CONTROLLATE | |||||||||||
CSP PARIS FASHION GROUP SAS | Euro | * | |||||||||
FRESNOY LE GRAND (F) | 589 | 25.141 | 1.946 | 100 | 28.089 | ||||||
OROBLU USA LLC | Usd | * | |||||||||
MIAMI, FL (USA) | 100 | 297 | 15 | 98 | 68 | ||||||
OROBLU' GERMANY GmbH | Euro | * | |||||||||
SONTRA (D) | 25 | 66 | 71 | 100 | - | ||||||
NOTE: | |||||||||||
* come risultante dal bilancio civilistico al 31 dicembre 2023 |
Allegato n. 3 | ||||||
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022 | ||||||
FONDO IMPOSTE DIFFERITE |
| 2023 |
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| 2022 |
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| Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta |
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PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | - |
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| - |
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STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (274) | 27,90% | (77) | (274) | 27,90% | (77) |
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| (274) | (77) | (274) | (77) | ||
SALDO NETTO | (77) | (77) |
Allegato n. 4 | ||||||||
Elenco delle partecipazioni rilevanti possedute al 31 Dicembre 2023 | ||||||||
(art. 125 e 126 della Delib. CONSOB n. 11971 del 14/05/1999; chiarimenti CONSOB del 14/07/2000) | ||||||||
Società | Capitale sociale | Valuta | Numero azioni o quote possedute | % sul capitale sociale | Valore nominale | Rapporto di controllo | Relazione di partecipazione | Titolo di possesso |
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE | ||||||||
CSP PARIS FASHION GROUP S.A.S. | 588.939,40 | Euro | 841.342 | 100,00 | 0,70 | di diritto | diretta | proprietà |
68 rue Henri Matisse | ||||||||
02230 Fresnoy Le Grand (Francia) | ||||||||
OROBLU USA LLC | 100.000,00 | USD | (*) | 100,00 | (*) | di diritto | diretta e indiretta (**) | proprietà |
8433 NW 72 ST. MEDLEY | ||||||||
Miami, FL 33166 USA | ||||||||
OROBLU GERMANY GmbH | 25.000,00 | Euro | 1,00 | 100,00 | 25.000,00 | di diritto | diretta | proprietà |
36205 Sontra - Weldaer Strasse, 1 | ||||||||
Germany | ||||||||
Note: il capitale sociale è costituito solamente da azioni o quote ordinarie con diritto di voto. | ||||||||
(*) Ai sensi della legge dello stato della Florida (Miami) non è prevista l'emissione di azioni per la LLC statunitense. | ||||||||
(**) La partecipazione è posseduta direttamente nella misura del 98%; indirettamente tramite la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. che detiene, a titolo di proprietà 2.000 quote, pari al 2% del capitale sociale. |
Allegato n. 5
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(Importi in migliaia di Euro) | Soggetto erogante | Corrispettivi 2023 | ||||||||||
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 91 | ||||||||||
Altri servizi | PricewaterhouseCoopers Business Services Srl PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 45 9 | ||||||||||
Totale Audit | 91 | |||||||||||
| 54 |
Allegato n. 6
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI
DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98
I sottoscritti Carlo Bertoni - Presidente del Consiglio d'Amministrazione - Simone Ruffoni - Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della CSP International Fashion Group S.p.A. - attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023.
2. Si attesta, inoltre, che:
2.1 il bilancio d'esercizio:
- è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
- corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
- è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
2.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.
Ceresara, 19 aprile 2024
Relazione della società di revisione - Bilancio d'esercizio
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di CSP International