Relazione Annuale 2024
CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP S.p.A. VIA PIUBEGA, 5C - 46040 CERESARA (MN) - ITALY P. IVA/ C.F/REG.IMP. N.00226290203 CAP. SOC. Euro 17.361.752,42 I.V. Tel. (0376) 8101 - Fax (0376) 87573 www.cspinternational.it
Indice
Cariche Sociali
Consiglio di Amministrazione | |||||||||||||||||
Presidente, Amministratore Delegato (CEO) | Carlo | BERTONI | |||||||||||||||
Vice Presidente e Amministratore Delegato | Mario | BERTONI | |||||||||||||||
Consigliere non esecutivo | Mariangela | BERTONI | |||||||||||||||
Consigliere indipendente | Rossella | GUALTIEROTTI | |||||||||||||||
Consigliere indipendente | Beatrice | GRAZIANO | |||||||||||||||
Collegio Sindacale | |||||||||||||||||
Presidente | Guido | TESCAROLI | |||||||||||||||
Sindaci effettivi | Marta Maria | RENOFFIO | |||||||||||||||
Stefano | RUBERTI | ||||||||||||||||
Sindaci supplenti | Silvia | RODI | |||||||||||||||
Stefano | FICARELLI | ||||||||||||||||
Società di revisione | |||||||||||||||||
Revisione legale dei conti: PricewaterhouseCoopers S.p.A. Attestazione della conformità della Rendicontazione di sostenibilità: Audirevi S.p.A. | |||||||||||||||||
Guida al Documento
Il presente documento (Relazione Annuale) è composto da:
Relazione sulla gestione: informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile e dalla normativa applicabile. La Rendicontazione consolidata di sostenibilità redatta ai sensi del Decreto Legislativo 125 del 6 settembre 2024 ("Decreto") è compresa, come da Decreto, all'interno della Relazione sulla gestione, in una specifica sezione.
La Relazione sulla gestione fornisce le informazioni sui risultati e sull'andamento del Gruppo CSP e della Capogruppo CSP International, nonché sugli eventi significativi intervenuti nell'esercizio 2024.
Bilancio consolidato del Gruppo CSP: prospetti contabili consolidati (situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, rendiconto finanziario consolidato e prospetto delle movimentazioni di patrimonio netto) e le relative note esplicative.
Bilancio d'esercizio della Capogruppo CSP International che comprende i prospetti contabili separati (situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, rendiconto finanziario e prospetto delle movimentazioni di patrimonio netto) e le relative note esplicative.
La Rendicontazione di sostenibilità è stata redatta come richiesto dalla Direttiva UE 2022/2464 (CSRD), in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), criteri di rendicontazione di sostenibilità europei.
Il bilancio consolidato del Gruppo CSP e il bilancio di esercizio di CSP International sono stati redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea.
Lettera agli stakeholder
Cari azionisti e collaboratori,
siamo lieti di presentarvi la nostra relazione annuale 2024, anno dal contesto macroeconomico sfidante e caratterizzato da molte incertezze, nel quale CSP ha proseguito nella sua strategia di sostenibilità che la porta a lavorare ogni giorno per integrare le tematiche di sostenibilità nel modello di business.
Siamo infatti consapevoli che il tema della sostenibilità resti prioritario. Il 2024 è stato confermato dal Copernicus Climate Change Service come l'anno più caldo mai registrato a livello globale e il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di 1.5 C il livello preindustriale. Ecco perché crediamo che sia necessario agire subito, collaborando e coinvolgendo tutta la catena del valore. CSP prosegue pertanto in questo cammino virtuoso con determinazione, passione, concretezza e spirito di squadra.
CSP ha scelto di presidiare direttamente e internamente tutto il ciclo di creazione del valore, dal design alla produzione, dalla vendita nei negozi e online, per valorizzare tutte le funzioni aziendali, nelle quali il contributo di ciascuno è essenziale per il raggiungimento dei molteplici obiettivi che ci siamo prefissati.
Nel 2024 abbiamo continuato a dare priorità alla salute, alla sicurezza e al benessere dei nostri dipendenti, dei lavoratori interni ed esterni alla Società, dei consumatori e di tutti i nostri stakeholders.
Nelle pagine seguenti, in particolare nel capitolo della Rendicontazione di sostenibilità, potrete scoprire i passi che sono stati compiuti nel 2024 in questo cammino e gli obiettivi futuri che ci siamo prefissati: dalla scelta di utilizzare materie prime a basso impatto ambientale per prodotti eco-sostenibili, all'utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, dalla riduzione delle nostre emissioni, alla grande attenzione alla formazione del personale, in ottica di raggiungimento della parità di genere.
Il nostro domani è costellato di obiettivi ambiziosi, per contribuire attivamente alla transizione verso un'industria più responsabile e sostenibile, restando fedeli ai nostri tre pilastri, gli stessi della generazione che ci ha preceduto e ha fondato la Società: i nostri clienti, i nostri collaboratori e l'innovazione.
La performance in sintesi
La performance economica e finanziaria del Gruppo CSP |
| 2024 | 2023* | 2022 |
Dati consolidati |
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Ricavi netti | Euro mil | 88,9 | 91,5 | 94,2 |
EBITDA | Euro mil | 3,5 | 4,2 | 5,2 |
EBIT | Euro mil | 0,7 | 1,4 | 2,1 |
Risultato Netto | Euro mil | (0,4) | 0,1 | 0,5 |
Posizione Finanziaria Netta (escluso effetto IFRS 16) | Euro mil | 2,8 | 0,4 | 4,5 |
Valore forniture territorio - incidenza | % | 17,9% | 19,1% | 20,0% |
Governance | ||||
Sistemi di gestione | Sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza | |||
Rating di legalità | Tre stelle (massimo punteggio) | |||
Sostenibilità dei prodotti | ||||
Chemical management | Oeko-Tex® Confidence in Textiles - Standard 100 | |||
Coloranti metal free | ||||
Certificazioni di materiali e fibre sostenibili | Partner progetti: GRS (Global Recycle Standard) | |||
Cotone biologico: GOTS Seta biologica (su capi finiti): GOTS | ||||
Fibre da massa biologica: EVO® e Bio-based ® by Fulgar | ||||
Fibre rigenerate: Q-NOVA® by Fulgar - ECO CARE® by Nilit | ||||
Le Bourget / Collant ALLCOLORS e MODACOLORS (tinture con coloranti metal free) | ||||
CSP Paris - PME + | ||||
Packaging | Carta FSC - Forest Stewardship Council (cataloghi) Carta riciclata - Plastica riciclata | |||
Salute e sicurezza del cliente | ||||
Casi di non conformità alle norme salute e sicurezza dei prodotti | Nr | Nessuno | Nessuno | Nessuno |
Le risorse umane | ||||
Dipendenti | Nr | 573 | 588 | 628 |
Parità di genere: % dipendenti donne | % | 64% | 63% | 63% |
Dipendenti per area geografica - Italia | Nr | 250 | 273 | 295 |
Dipendenti per area geografica - Francia | Nr | 323 | 315 | 333 |
Infortuni gravi | Nr | Nessuno | Nessuno | Nessuno |
Ambiente | ||||
Energia - Consumi diretti | MWh | 22.646 | 25.174 | 26.611 |
% consumi energia da fonti rinnovabili | % | 22,4% | 22,2% | 22,9% |
Emissioni GHG (Scope1 + Scope 2 Market-based) | t CO2e | 3.063 | 3.448 | 3.881 |
Acqua - Prelievi | mc | 122.008 | 165.297 | 206.766 |
Acque prelevata da pozzi / incidenza su totale | % | 75,83% | 80,70% | 83,90% |
Rifiuti destinati a recupero | % | 65% | 66% | 66% |
(*) I dati relativi ai "Ricavi netti" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1 La performance economico-finanziaria-patrimoniale
1.1 Sintesi dei risultati consolidati
Indicatori dei risultati
Per facilitare la comprensione dei propri dati economici e patrimoniali, CSP utilizza alcuni indicatori di larga diffusione, seppure non previsti dagli IAS/IFRS. In particolare, nel conto economico sono evidenziati i seguenti indicatori/risultati intermedi: Margine industriale, Margine commerciale lordo e Risultato operativo (EBIT), derivanti dalla somma algebrica delle voci che li precedono. A livello patrimoniale considerazioni analoghe valgono per l'indebitamento finanziario netto, le cui componenti sono dettagliate nella specifica sezione delle Note Esplicative.
Le definizioni degli indicatori utilizzati dalla Società, in quanto non riconducibili ai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altre Società e non essere quindi comparabili.
Risultati salienti del Bilancio 2024
Riportiamo i dati di sintesi dell'anno 2024, espressi in valore ed in percentuale sul fatturato, confrontati con l'anno precedente.
Il fatturato consolidato è pari a 88,9 milioni di Euro. Si confronta con 91,5 milioni di Euro. La variazione è quindi pari a -2,8%.
Il margine industriale è pari a 36,8 milioni di Euro. Si confronta con 37,8 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato passa dal 41,3% al 41,4%.
L'EBITDA (risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte e degli ammortamenti) è pari a 3,5 milioni di Euro. Si confronta con 4,2 milioni di Euro. L'incidenza percentuale passa dal +4,6% al +3,9%.
L'EBITDA adjusted - EBITDA escluse le poste non ricorrenti (1,2 milioni di Euro) - è pari a 4,7 milioni Euro (4,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2023).
L'EBIT (risultato operativo) è pari a 0,7 milioni di Euro. Si confronta con 1,4 milioni di Euro. L'incidenza percentuale sul fatturato è dello 0,8% rispetto all'1,5% dell'esercizio precedente.
L'EBIT adjusted - EBIT escluse le poste non ricorrenti (1,2 milioni di Euro) - è pari a 1,9 milioni di Euro (1,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023).
Il risultato pre-tasse è pari a 0,2 milioni di Euro, rispetto a 0,5 milioni di Euro dell'esercizio precedente. L'incidenza percentuale è dello 0,3% rispetto allo 0,6%.
Il risultato netto di Gruppo dopo le imposte è negativo per 0,4 milioni di Euro. Si confronta con un risultato positivo di 0,1 milioni di Euro. L'incidenza è pari al -0,4% rispetto al +0,1%.
La posizione finanziaria netta (esclusi gli effetti dell'IFRS 16) è positiva per 2,8 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023). La posizione finanziaria netta (a seguito dell'applicazione del principio IFRS16) è negativa per 1,7 milioni di Euro (-5,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023).
Il patrimonio netto consolidato è pari a 52,1 milioni di Euro
Valutazione dei risultati 2024
L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da un calo dei ricavi netti di circa il 2,8% rispetto al precedente esercizio, derivante dalla generalizzata debolezza dei consumi e dalle politiche di forte riduzione delle vendite promozionali da parte della grande distribuzione, adottate soprattutto in Francia.
Nonostante una stagione autunnale caratterizzata da un andamento climatico non penalizzante, a differenza del precedente esercizio, non è stato possibile recuperare la diminuzione dei ricavi netti registrata nel corso del primo semestre (-4,7%).
Le incisive misure attuate dal Gruppo per limitare l'inevitabile impatto della contrazione dei volumi di vendita sulla redditività hanno consentito di conseguire un margine industriale del 41,4%, sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (41,3%), e di limitare la contrazione dell'Ebit (-0,7 milioni di Euro rispetto al 2023), tenuto anche conto dei costi non ricorrenti, pari a circa 1,2 milioni di euro, legati all'implementazione del progetto di visual merchandising denominato "Renta", finalizzato a rilanciare i consumi della calzetteria Well in un contesto di mercato non favorevole come quello sopra descritto. Escludendo l'effetto di tali costi (principalmente riferiti ad attrezzature e materiali per i punti vendita, oltre che a manodopera e trasporti necessari per la sostituzione ed il ricondizionamento dei prodotti non compatibili con il nuovo format), l'EBIT Adjusted ammonta a circa 1,9 milioni di Euro, a fronte di 1,4 milioni del 2023.
Il progetto "Renta" è un innovativo progetto di visual merchandising che ha trasformato la presentazione dei collant sugli scaffali della grande distribuzione francese. Questo concept, adottato per il marchio Well in oltre 4.000 punti vendita nel corso del secondo semestre 2024, mira a modernizzare l'immagine e ad incrementare l'offerta di prodotti, a migliorare la visibilità degli articoli e a semplificare l'esperienza di acquisto per le consumatrici.
Tutte le società del Gruppo hanno ottenuto risultati positivi, ma le rettifiche di consolidamento hanno determinato un risultato in lieve perdita (circa 365 migliaia di euro).
Grazie alle incisive azioni di riduzione del capitale circolante, la dinamica finanziaria ha mostrato un trend favorevole, con una posizione finanziaria netta di Gruppo a fine esercizio positiva per circa 2,8 milioni di Euro (esclusi gli effetti dell'IFRS 16), in sensibile miglioramento rispetto a quella al 31 dicembre 2023 (0,4 milioni di Euro).
I risultati descritti, che certamente non premiano appieno gli sforzi compiuti, non sono comunque da valutare negativamente, poiché sono stati ottenuti in un contesto di mercato ancora sfavorevole, nel quale il Gruppo ha reagito rimodulando le proprie strategie promo-pubblicitarie a sostegno della crescita dei propri marchi e le politiche di investimento infrastrutturale per la modernizzazione dei processi aziendali, confermando in ogni caso le iniziative legate alla trasformazione digitale e alla sostenibilità, quali elementi chiave per il progressivo recupero della marginalità.
1.2 Situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo CSP
Dati sintetici di conto economico
Il prospetto di seguito evidenzia i risultati della gestione:
(in milioni di Euro) | Esercizio al 31 dicembre 2024
| Esercizio al 31 dicembre 2023 (*)
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Ricavi | 88,90 | 100,0% | 91,50 | 100,0% |
Costo del venduto | (52,12) | -58,6% | (53,67) | -58,7% |
Margine Industriale | 36,78 | 41,4% | 37,82 | 41,3% |
Spese dirette di vendita | (8,11) | -9,1% | (7,80) | -8,5% |
Margine commerciale lordo | 28,67 | 32,2% | 30,02 | 32,8% |
Spese commerciali e amministrative | (29,37) | -33,0% | (29,87) | -32,6% |
Altri ricavi (spese) operative | 1,39 | 1,6% | 1,33 | 1,5% |
Costi di ristrutturazione | - | 0,0% | (0,08) | -0,1% |
Risultato operativo | 0,69 | 0,8% | 1,39 | 1,5% |
Costi non ricorrenti | 1,20 | 1,4% | - | 0,0% |
Risultato operativo adjusted | 1,89 | 2,1% | - | 0,0% |
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | - | -0,0% | (0,10) | -0,1% |
Proventi (oneri) finanziari netti | (0,47) | -0,5% | (0,78) | -0,9% |
Risultato prima delle imposte | 0,22 | 0,2% | 0,51 | 0,6% |
Imposte sul reddito | (0,59) | -0,7% | (0,40) | -0,4% |
Utile (perdita) netto del Gruppo | (0,37) | -0,4% | 0,11 | 0,1% |
EBITDA | 3,50 | 3,9% | 4,18 | 4,6% |
EBITDA ADJUSTED | 4,70 | 5,3% | 4,18 | 4,6% |
(*) I dati relativi a "Proventi (oneri) finanziari netti" e ai "Ricavi" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
Ricavi netti
I ricavi netti sono passati da 91,5 a 88,9 milioni di Euro con un decremento del 2,8% rispetto all'esercizio precedente. I ricavi netti, in forte calo nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, hanno registrato una parziale ripresa negli ultimi mesi dell'esercizio, favorita dagli effetti climatici positivi della stagione autunnale. Tuttavia, la ripresa è rimasta contenuta a causa delle difficoltà congiunturali del contesto macroeconomico.
I seguenti grafici illustrano la composizione dei ricavi per merceologia, per marca e per area geografica dell'esercizio 2024 confrontati con l'esercizio 2023 (i dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto).
Nel 2024 il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 2,7 milioni di Euro (-5,5%) rispetto all'esercizio precedente; l'incidenza della merceologia sul fatturato totale è passata dal 55,3% al 53,9%. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, passano da 23,0 a 23,3 milioni di Euro, registrando un incremento dell'1,2%. I prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un lieve decremento dello 0,8%, passando da 17,9 a 17,7 milioni di Euro di fatturato.
Eccetto il marchio Lepel che ha registrato un fatturato di 6,6 milioni di Euro in linea con quello dell'anno precedente (6,6 milioni al 31 dicembre 2023) e le Private labels che hanno evidenziato un andamento positivo realizzando un fatturato di 4,2 milioni di Euro, in aumento del 7,2% rispetto all'anno precedente, tutti gli altri marchi hanno registrato fatturati in diminuzione, principalmente a causa delle sopracitate motivazioni che hanno inciso particolarmente sulle vendite dei marchi di calzetteria. Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha registrato un decremento delle vendite pari al 3,6%, passando da 35,0 milioni di Euro a 33,7 milioni di Euro di fatturato.
Le Bourget, l'altro marchio del Gruppo che opera sul mercato francese, ha registrato un decremento del 3,3%, passando da 19,4 a 18,8 milioni di fatturato. Il marchio Luna di Seta è diminuito del 23,0% ed il marchio Sanpellegrino è diminuito del 7,0%, passando da un fatturato di 2,8 a 2,7 milioni di Euro.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un decremento del 3,6% rispetto al 2023, passando da 25,1 a 24,2 milioni di Euro di fatturato. I ricavi in Francia, primo mercato per importanza nell'ambito del Gruppo, sono pari a 54,8 milioni di Euro ed evidenziano un decremento del 2,5% rispetto all'esercizio precedente. In Germania il fatturato registra un decremento del 3,6%, mentre nell'Europa dell'Ovest il fatturato passa da 5,8 a 5,6 milioni di Euro (-2,3%) e nell'Europa dell'Est da 0,6 a 0,7 milioni di Euro (+14,1%). Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 0,6 milioni di Euro (+12,8%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1,6 milioni di Euro, con un decremento del 14,6%.
Margine industriale
L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è pari al 41,4%, rispetto al 41,3% dell'esercizio precedente.
Spese dirette di vendita
Le spese dirette di vendita sono aumentate passando da 7,8 a 8,1 milioni di Euro, mentre la loro incidenza sul fatturato netto passa dall' 8,5% al 9,1%.
Spese commerciali e amministrative
Tali spese sono pari a 29,4 milioni di Euro, in decremento rispetto al valore dell'esercizio precedente. L'incidenza dei costi e degli investimenti promo-pubblicitari sui ricavi netti del Gruppo passa dal 5,8% al 5,7%.
Altri ricavi (spese) operative
Tale voce è pari a 1,4 milioni di Euro e si confronta con 1,3 milioni di Euro del 2023, per lo più relative a sopravvenienze attive registrate dalla partecipata francese e a crediti di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e per gli investimenti Industria 4.0 della Capogruppo.
Costi di ristrutturazione
Non sono stati sostenuti costi rientranti in tale categoria.
Risultato Operativo
Il risultato operativo al 31 dicembre 2024 è pari a 0,7 milioni di Euro (0,8% sui ricavi netti), rispetto a 1,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente (1,5% sui ricavi netti 2023). Si segnala che su tale risultato hanno influito in misura significativa i costi non ricorrenti legati all'implementazione del progetto di visual merchandising denominato "Renta" (come descritto in precedenza). Escludendo l'effetto di tali costi non ricorrenti, l'EBIT adjusted si attesta a circa il 1,9 milioni di euro rispetto ai 1,4 milioni dell'anno precedente.
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce non riporta alcun valore relativo a svalutazioni e/o ripristini di attività non correnti.
Proventi (oneri) finanziari netti
Il risultato della gestione finanziaria comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nell'esercizio in esame si rileva un onere pari a 471 mila Euro, rispetto agli oneri di 784 mila Euro dell'esercizio precedente (i dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto). La differenza è principalmente ascrivibile al minor indebitamento della Capogruppo.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito del 2024 ammontano a 0,6 milioni di Euro e si riferiscono principalmente a imposte correnti della controllata francese (si confrontano con 0,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente).
EBITDA
L'EBITDA (risultato operativo al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali) è positivo per 3,5 milioni di Euro, (4,2 milioni di Euro nell'esercizio precedente), con un'incidenza sui ricavi passata dal 4,6% al 3,9%. La differenza è dovuta principalmente al minor margine industriale. L'EBITDA adjusted, determinato escludendo le sopracitate poste non ricorrenti, è pari a circa 4,7 milioni di Euro.
Dati sintetici di stato patrimoniale
La situazione patrimoniale riclassificata sintetica del Gruppo è riepilogata nella seguente tabella:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2024
| 31 dicembre 2023
|
Attività operative a breve | 52,52 | 56,59 |
Passività operative a breve | (23,91) | (24,85) |
Capitale circolante operativo netto | 28,61 | 31,74 |
Partecipazioni | 0,01 | 0,01 |
Altre attività non correnti | 0,30 | 0,41 |
Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 30,17 | 31,47 |
CAPITALE INVESTITO | 59,09 | 63,63 |
Altre passività a medio e lungo termine | (5,30) | (6,22) |
CAPITALE INVESTITO NETTO | 53,79 | 57,41 |
Indebitamento finanziario netto | 1,73 | 5,05 |
Patrimonio netto | 52,06 | 52,36 |
TOTALE | 53,79 | 57,41 |
Capitale circolante
Il capitale circolante operativo netto al 31 dicembre 2024 è pari a 28,6 milioni di Euro, in decremento di 3,1 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2023. L'incidenza del capitale circolante operativo netto sul fatturato si attesta al 32,2%, in decremento rispetto al 34,7% del precedente esercizio. Tale variazione è principalmente dovuta al calo delle rimanenze di magazzino (-3,3 milioni di Euro), alla diminuzione dei Crediti Commerciali (-0,3 milioni di Euro) e dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività (-0,6 milioni di Euro) a cui si contrappone una contrazione dei Debiti commerciali (-0,7 milioni di Euro) e dei Debiti vari e altre passività (-0,3 milioni Euro).
Capitale investito
Il capitale investito è passato da 63,6 a 59,1 milioni di Euro, principalmente per effetto della sopramenzionata variazione del capitale circolante.
Indebitamento finanziario
L'indebitamento finanziario netto è pari a -1,7 milioni di Euro e si confronta con -5,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023.
L'indebitamento finanziario è così composto:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 1,09 | 1,24 |
Debiti verso banche a breve | 1,11 | 0,74 |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2,81 | 3,08 |
Cassa e banche attive | (11,66) | (12,69) |
Indebitamento finanziario netto a breve | (6,65) | (7,62) |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 3,39 | 4,24 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 4,99 | 8,43 |
Indebitamento finanziario netto | 1,73 | 5,05 |
Totale effetto IFRS 16 | 4,48 | 5,48 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | (2,75) | (0,43) |
Escluso l'effetto IFRS 16 si evidenzia una posizione finanziaria positiva per 2,8 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 0,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023.
Investimenti e ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
Il Gruppo CSP, nel 2024 ha realizzato un piano di investimenti, volto a mantenere e ad aumentare la qualità e l'efficienza degli impianti. Per il dettaglio degli investimenti ed ammortamenti dell'anno e del precedente si rimanda alle Note Esplicative del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio.
Investimenti
Al 31 dicembre 2024, gli investimenti netti, escludendo quelli contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS16, sono stati pari a circa 1,4 milioni di Euro rispetto ai 5,3 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli stessi hanno riguardato prevalentemente interventi per la manutenzione e per l'incremento dell'efficienza industriale e miglioramento tecnologico degli impianti esistenti.
Principali indicatori economici, patrimoniali e finanziari
Di seguito i principali indici desunti dai valori di bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023:
Indicatori economici, patrimoniali e finanziari | Esercizio 2024 | Esercizio 2023 |
ROE (Risultato netto dell'esercizio/Patrimonio Netto - %) | -0,71% | 0,21% |
ROI (Risultato Operativo (EBIT)/Capitale Investito Netto - %) | 1,28% | 2,42% |
ROS (Risultato Operativo (EBIT)/Ricavi - %) | 0,78% | 1,52% |
Posizione finanziaria netta positiva escluso effetto IFRS 16 | (2,75) | (0,43) |
EBITDA | 3,50 | 4,18 |
Patrimonio Netto | 52,06 | 52,36 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16/ EBITDA | (0,79) | (0,10) |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16/Patrimonio Netto | (0,05) | (0,01) |
Raccordo tra prospetti contabili della Capogruppo e prospetti contabili consolidati.
(Importi in migliaia di euro) | Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 | Risultato netto al 31 dicembre 2024 | Patrimonio netto al 31 dicembre 2023 | Risultato netto al 31 dicembre 2023 |
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Bilancio CSP International Fashion Group S.p.A. | 47.343 | 218 | 47.056 | 1.162 |
Patrimonio netto e risultato delle partecipazioni consolidate | 24.891 | 1.942 | 25.503 | 2.032 |
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate | (28.159) | 0 | (28.154) | 0 |
Rilevazione avviamento | 8.374 | 0 | 8.374 | 0 |
Storno degli utili infragruppo inclusi nelle rimanenze di magazzino al netto dell'effetto fiscale | (153) | 69 | (194) | (39) |
Dividendi percepiti da società del Gruppo | 0 | (2.500) | 0 | (2.945) |
Altre minori | (237) | (94) | (226) | (101) |
Bilancio consolidato Gruppo CSP | 52.059 | (365) | 52.359 | 109 |
1.3 Andamento delle società del Gruppo CSP
Si riporta la struttura attuale del Gruppo CSP.
Di seguito si forniscono i risultati delle società del Gruppo.
Capogruppo
La Capogruppo ha realizzato un fatturato pari a 38,9 milioni di Euro, con un decremento del 6,3% rispetto ai 41,5 milioni di Euro del 2023. Il fatturato, al netto delle vendite Intercompany, è di 32,9 milioni di Euro (34,1 milioni di Euro nel 2023), con un decremento del 3,6%. L'incidenza del Margine Industriale sui ricavi netti è del 33,3% rispetto al 32,0% del 2023. La Capogruppo ha riportato un utile dopo le imposte di 0,2 milioni di Euro, tenendo conto di dividendi per 2,5 milioni di Euro percepiti dalla controllata francese (2,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente). Si confronta con un utile di 1,2 milioni di Euro del 2023.
CSP Paris Fashion Group S.A.S.
La controllata, che opera prevalentemente sul mercato francese con i marchi Well e Le Bourget, ha registrato un fatturato di 55,8 milioni di Euro, in decremento del 2,2% rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è del 41,7%, in lieve peggioramento rispetto al 42,0% del precedente esercizio.
Oroblù USA L.L.C.
La società statunitense ha realizzato nel 2024 un fatturato di 479 migliaia di Euro, con un incremento dell'1,6% rispetto al 2023 (+1,7% a tassi di cambio costanti). Il risultato netto dell'esercizio presenta un utile di 45 mila Euro e si confronta con un utile di 15 mila Euro dell'esercizio precedente.
Oroblù Germany G.m.b.H. in liquidazione
La controllata è stata completamente svalutata e posta in liquidazione alla data del 31 dicembre 2022. Nel corso del 2024 è stata richiesta la cancellazione della stessa dal registro delle imprese tedesco e non presenta alcun valore economico.
1.4 Andamento economico, patrimoniale e finanziario della Capogruppo
Per maggiore chiarezza vengono esposti anche i risultati economici e le situazioni patrimoniali della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. sulla base dei consueti prospetti riclassificati.
Dati sintetici di conto economico
Il prospetto di seguito evidenzia i risultati della gestione della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A.:
(in milioni di Euro) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023(*) | ||
Ricavi | 38,92 | 100,0% | 41,55 | 100,0% |
Costo del venduto | (25,97) | -66,7% | (28,25) | -68,0% |
Margine Industriale | 12,96 | 33,3% | 13,30 | 32,0% |
Spese dirette di vendita | (4,11) | -10,6% | (4,12) | -9,9% |
Margine commerciale lordo | 8,84 | 22,7% | 9,18 | 22,1% |
Spese commerciali e amministrative | (10,66) | -27,4% | (10,98) | -26,4% |
Altri ricavi/spese operative/ costi di ristrutturazioni | 0,26 | 0,7% | 0,46 | 1,1% |
Risultato operativo | (1,55) | -4,0% | (1,34) | -3,2% |
Altri oneri/proventi non operativi | 2,50 | 6,4% | 2,94 | 7,1% |
Oneri/proventi finanziari netti | (0,73) | -1,9% | (0,77) | -1,9% |
Risultato prima delle imposte | 0,22 | 0,6% | 0,83 | 2,0% |
Imposte sul reddito | - | 0,0% | 0,33 | 0,8% |
Utile (perdita) netto dell'esercizio | 0,22 | 0,6% | 1,16 | 2,8% |
EBITDA | -0,18 | -0,5% | 0,03 | 0,1% |
(*) I dati relativi agli "Oneri/proventi finanziari netti" e ai "Ricavi" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
Ricavi netti
I ricavi netti sono passati da 41,6 a 38,9 milioni di Euro con un decremento del 6,3% rispetto all'esercizio precedente (i dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto).
Margine industriale
L'incidenza del margine industriale sui ricavi netti è pari al 33,3%, rispetto al 32,0% dell'esercizio precedente.
Spese dirette di vendita
Le spese dirette di vendita, pari a 4,1 milioni di Euro, sono in linea con quelle dell'esercizio precedente, mentre la loro incidenza sul fatturato netto passa dal 9,9% al 10,6%.
Spese commerciali e amministrative
Tali spese sono pari a 10,7 milioni di Euro, in leggero incremento rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza dei costi e degli investimenti promo-pubblicitari sui ricavi netti del Gruppo passa dal 5,1% al 5,3%.
Altri ricavi (spese) operative
Tale voce è positiva per 0,3 milioni di Euro e si confronta con 0,5 milioni di Euro del 2023, grazie al contributo relativo ai crediti di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e per gli investimenti Industria 4.0.
Costi di ristrutturazione
Non sono stati sostenuti costi rientranti in tale categoria.
Risultato Operativo
Il risultato operativo al 31 dicembre 2024 è pari a -1,6 milioni di Euro (-4,0% sui ricavi netti), rispetto a
-1,3 milioni di Euro dell'esercizio precedente (-3,2% sui ricavi netti 2023).
Proventi (oneri) finanziari netti
Il risultato della gestione finanziaria comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nell'esercizio in esame si rileva un onere pari a 729 mila Euro, rispetto ai 769 mila Euro dell'esercizio precedente (i dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto). La differenza è dipesa principalmente dal minor indebitamento.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito del 2024 sono pari a zero, in quanto gli imponibili IRES ed IRAP sono risultati negativi. Inoltre, per il principio della prudenza ed in considerazione della situazione e degli scenari attuali e prospettici, nel corso del 2024 la società non ha iscritto in bilancio imposte anticipate.
EBITDA
L'EBITDA (risultato operativo al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali) è negativo per circa 181 migliaia di Euro (+25 migliaia di Euro dell'esercizio precedente) con un'incidenza sui ricavi passata dal +0,1% al -0,5%.
Dati sintetici di stato patrimoniale
La situazione patrimoniale riclassificata sintetica della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. è riepilogata nella seguente tabella:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
Attività operative a breve | 26,60 | 30,88 |
Passività operative a breve | (9,71) | (10,44) |
Capitale circolante operativo netto | 16,89 | 20,44 |
Partecipazioni | 28,16 | 28,16 |
Altre attività non correnti | 0,02 | 0,02 |
Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 11,96 | 12,94 |
CAPITALE INVESTITO | 57,03 | 61,56 |
Altre passività a medio e lungo termine | (3,22) | (3,74) |
CAPITALE INVESTITO NETTO | 53,81 | 57,82 |
Indebitamento finanziario netto | 6,47 | 10,76 |
Patrimonio netto | 47,34 | 47,06 |
TOTALE | 53,81 | 57,82 |
Capitale circolante
Il capitale circolante operativo netto al 31 dicembre 2024 è pari a 16,9 milioni di Euro, in decremento di 3,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2023. L'incidenza del capitale circolante operativo netto sul fatturato si attesta al 43,4%, in decremento rispetto al 49,2% del precedente esercizio. Tale variazione è principalmente dovuta al decremento delle rimanenze di magazzino (-2,9 milioni di Euro), alla diminuzione dei Crediti Commerciali (-0,7 milioni di Euro) e dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività (-0,8 milioni di Euro) a cui si contrappongono una diminuzione dei Debiti commerciali (-0,8 milioni di Euro) ed un aumento dei Debiti vari e altre passività (+0,1 milioni Euro).
Capitale investito
Il capitale investito è passato da 61,6 a 57,0 milioni di Euro, principalmente per effetto della sopramenzionata variazione del capitale circolante.
Investimenti
Al 31 dicembre 2024, gli investimenti netti, escludendo quelli contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS16, sono stati pari a 0,4 milioni di Euro rispetto ai 3,8 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli stessi hanno riguardato interventi di manutenzione per garantire l'efficienza industriale e tecnologica degli impianti esistenti.
Indebitamento finanziario
L'indebitamento finanziario netto è pari a -6,5 milioni di Euro e si confronta con -10,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2023.
L'indebitamento finanziario è così composto:
(Importi in milioni di Euro) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 0,35 | 0,36 |
Debiti verso banche a breve | 1,11 | 0,74 |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2,70 | 3,08 |
Cassa e banche attive | (3,39) | (3,29) |
Indebitamento finanziario netto a breve | 0,78 | 0,89 |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 1,41 | 1,63 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 4,29 | 8,25 |
Indebitamento finanziario netto | 6,48 | 10,76 |
Totale effetto IFRS 16 | 1,76 | 1,99 |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | 4,72 | 8,78 |
Escluso l'effetto IFRS 16 si evidenzia una posizione finanziaria negativa per -4,7 milioni di Euro, in netto miglioramento rispetto ai -8,8 milioni di Euro del 31 dicembre 2023.
1.5 Fattori di rischio e sistemi di controllo
Nel paragrafo vengono riportate le descrizioni dei rischi relativi al business di CSP.
Principali rischi ed incertezze ai quali la Società e il Gruppo sono esposti
Come richiesto da Consob, gli Amministratori provvedono all'identificazione e alla valutazione dei principali rischi e incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico generale. In particolare, le ripercussioni dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive, hanno colpito fortemente i Paesi europei, con il conseguente peggioramento delle condizioni macroeconomiche, oltre ai rilevanti aumenti dei costi delle materie prime ed energetici. L'inflazione al consumo che ne è derivata ha avuto come effetto una contrazione dei consumi nei paesi dove opera il Gruppo, tra i quali principalmente l'Italia e la Francia, dove si realizza la maggior parte del fatturato.
Rischi relativi al business
I principali rischi relativi al nostro business sono associati:
all'andamento recessivo del principale mercato di riferimento, costituito dalla calzetteria femminile, e difficoltà del mercato dell'intimo, anche in relazione a frequenti fenomeni di aumento delle temperature medie in stagioni fondamentali per i consumi, ovvero la primavera e l'autunno;
alla crescente incidenza dei costi fissi per effetto della riduzione dei volumi prodotti;
alla debolezza della capacità di spesa e di consumo nel mercato domestico (inteso come mercato italiano e francese), in particolare qualora il prodotto interno lordo risultasse in diminuzione e l'inflazione continuasse a rimanere a livelli elevati;
al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato, fortemente attaccati dalle catene retail, dalla contrazione dei consumi e dalle politiche restrittive di accesso al credito del sistema bancario;
alle difficoltà dei mercati internazionali, che non presentano ancora trend stabili di ripresa;
alle svalutazioni nei confronti dell'Euro delle monete di alcuni paesi, ove i nostri prodotti, conseguentemente, potrebbero risultare più costosi;
agli approvvigionamenti in outsourcing, che comportano tempi di consegna rilevanti per le collezioni progettate al nostro interno e realizzate nel Far East con trend di costo in sensibile aumento;
alla capacità della Società e del Gruppo di assorbire gli aumenti di costi, che impattano sui prodotti finiti, attraverso revisioni dei listini prezzi;
all'aumento dei prezzi e alla scarsa disponibilità delle materie prime di riferimento;
all'aumento dei prezzi dell'energia e del gas.
Con riferimento ai rischi relativi al nostro business, qui di seguito si esaminano in particolare i seguenti rischi:
Rischi connessi al sovradimensionamento e all'obsolescenza del magazzino
Il Gruppo opera nel settore dell'abbigliamento intimo, che è influenzato significativamente, soprattutto per la componente modale, dai cambiamenti, anche repentini, dei gusti e delle preferenze dei clienti e dei consumatori finali, nonché dai cambiamenti degli stili di vita, circostanze che contribuiscono a rendere obsolete in breve tempo le merci in magazzino, con conseguente deprezzamento del valore dei relativi stock e, pertanto, è soggetto al rischio di sovradimensionamento del magazzino nonché all'obsolescenza dei relativi stock.
Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi in Francia e Italia
Il Gruppo CSP realizza i suoi ricavi prevalentemente in Francia (61,6%) e in Italia (27,2%).
Essendo i ricavi concentrati in Francia e in Italia (circa l'89% del totale nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024) il Gruppo è esposto al rischio che rallentamenti nelle vendite e nei consumi di beni e servizi in questi Paesi, dovuti ad avverse condizioni di mercato.
Rischi connessi all'influenza delle condizioni climatiche sulle vendite
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria, che rappresentano circa il 54% del totale del fatturato dell'esercizio 2024 (55% nel 2023). Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi.
Qualora il Gruppo non fosse in grado di supplire con le altre merceologie alle minori vendite di calzetteria, potrebbero determinarsi effetti negativi significativi sulla redditività dell'intero esercizio e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo medesimo.
Rischi connessi alla struttura distributiva e al credito commerciale
I canali distributivi di cui il Gruppo si avvale sono rappresentati prevalentemente da punti vendita specializzati indipendenti (c.d. canale wholesale), soprattutto in Italia, e da iper e super mercati in Francia. Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi: (i) riduzione della propria base di clientela per la chiusura di uno o più punti vendita, qualora, per qualsivoglia ragione, i medesimi dovessero registrare un significativo calo dei volumi di vendita (il rischio è strettamente connesso al progressivo indebolimento dei canali di vendita dell'intimo specializzato e delle catene di iper e supermercati, con conseguente perdita di quote di mercato a vantaggio delle catene retail specializzate monomarca e dei siti di vendita online a basso costo), (ii) che una parte dei clienti della rete distributiva si trovi nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, con conseguente ritardo o mancata esecuzione dei pagamenti nei termini e con le modalità convenute, anche alla luce delle attuali condizioni di mercato e della congiuntura economica negativa. Tali eventi comporterebbero: (i) un indebolimento delle fonti di business sui principali canali di sbocco per il Gruppo, con conseguente perdita di marginalità, (ii) un aumento dell'ammontare degli accantonamenti del Gruppo a fondo svalutazione crediti, riducendo la redditività e la liquidità del Gruppo stesso, incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento e/o alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per i propri prodotti, con effetti negativi significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi alla disponibilità e variabilità dei costi delle materie prime e dei relativi servizi di trasporto
I prezzi di acquisto delle materie prime e della merce ed i relativi costi di trasporto da fornitori terzi sono influenzati dalla disponibilità e dalla conseguente variazione dei prezzi delle materie prime tra cui, principalmente, il cotone e il nylon.
Non avvalendosi di strumenti di copertura a fronte delle oscillazioni del prezzo delle materie prime, il Gruppo è dunque esposto ai rischi connessi alla possibile scarsità ed alla fluttuazione delle relative quotazioni sui mercati di riferimento.
I costi per l'approvvigionamento ed il relativo trasporto (noli marittimi in particolare) delle materie prime possono incidere sui costi di produzione, sul prezzo di acquisto della merce e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi delle stesse sui mercati di riferimento comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi all'aumento dei costi energetici
Il Gruppo è esposto alla fluttuazione dei costi energetici e il conseguente aumento degli stessi può incidere sui costi di produzione e sui risultati del Gruppo. Pertanto, la variazione al rialzo dei prezzi energetici comporterà per il Gruppo (i) la necessità di ribaltare tali aumenti sui prezzi di vendita dei beni, incrementandoli, con conseguenti riflessi sulla vendibilità degli stessi, con potenziali effetti negativi sull'andamento dei volumi di vendita; e/o (ii) una riduzione dei margini sulle vendite degli stessi, con conseguenti effetti negativi sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi alla concentrazione delle forniture dei produttori terzi indipendenti (soprattutto dell'estremo Oriente)
Il modello di business del Gruppo prevede, prevalentemente per le merceologie diverse dalla calzetteria (la cui incidenza sul fatturato consolidato del 2024 è pari circa al 46%), che il medesimo si avvalga di un ristretto numero di produttori terzi indipendenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio (i) che tali soggetti possano violare (a) i rispettivi impegni contrattuali, consegnando i capi ordinati con ritardo ovvero producendo capi non commercializzabili, e/o (b) le vigenti disposizioni normative a tutela dei lavoratori, (ii) che, in caso di interruzione dei rapporti con uno o più dei suddetti fornitori, il Gruppo non riesca a sostituirli in tempi tali da non provocare ripercussioni sulla catena di approvvigionamento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi anche significativi sull'attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo è inoltre esposto al rischio che, da eventuali mutamenti legislativi e da eventuale instabilità e disordini sociali nei Paesi in cui i produttori operano, possa conseguire l'introduzione di vincoli all'esportazione e/o all'importazione di prodotti, con conseguenti effetti negativi anche significativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi al funzionamento dei sistemi informatici e alla sicurezza informatica
Il Gruppo è esposto al rischio che i propri sistemi informatici, ivi incluse le infrastrutture ed i software, siano oggetto di attacchi informatici, siano affetti da virus o subiscano accessi non autorizzati volti ad estrarre o corrompere informazioni del Gruppo, e che eventuali errori, malfunzionamenti e/o accessi non autorizzati ai software utilizzati dal Gruppo possano danneggiare l'attività dei clienti del Gruppo.
Tali attacchi potrebbero comportare la disattivazione dei sistemi informatici utilizzati dal Gruppo per l'esercizio della propria attività e determinare la perdita di ingenti quantità di dati personali o di altre informazioni sensibili, potenzialmente assoggettando il Gruppo a sanzioni penali o civili o ad altre responsabilità. Ciascuno di tali eventi potrebbe avere effetti negativi, anche significativi, sull'attività, le prospettive, la reputazione e la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi alla protezione e al trattamento dei dati personali
Il Gruppo è esposto al rischio che le misure e le procedure adottate in relazione alle norme sulla protezione e sul trattamento dei dati personali si rivelino inadeguate e/o non conformi e/o che non siano correttamente implementate. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni pecuniarie, con conseguenti effetti negativi significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per maggiori informazioni sulle procedure interne adottate dal Gruppo in applicazione alla normativa vigente si rimanda al paragrafo Cybersecurity e data breach della presente relazione.
Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti e all'importanza di alcune figure chiave
I risultati del Gruppo dipendono anche da alcune figure chiave, sia in ruoli gestionali, sia in ruoli operativi, che con il loro bagaglio di capacità ed esperienza contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dello stesso. Pur permanendo il rischio che una delle suddette figure chiave possa interrompere la propria collaborazione senza la garanzia che sia possibile sostituirla tempestivamente con soggetti aventi professionalità in grado di dare il medesimo apporto alla continuazione ed allo sviluppo del business, il Gruppo si è dotato di una struttura operativa e manageriale capace di assicurare continuità gestionale, impegnandosi a trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate, operando prevalentemente su due fronti: da un lato strutturandosi in maniera da assicurare la continuità della gestione aziendale attraverso la condivisione delle conoscenze e l'approccio collettivo nella presa di decisioni, sia strategiche, sia operative, dall'altro prevedendo misure che incentivino le figure chiave a rimanere all'interno del gruppo e comunque, in caso di uscita, a garantire un corretto passaggio di consegne.
Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia
La situazione della Società e del Gruppo è influenzata anche dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico, inclusi l'eventuale decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori, il tasso di disoccupazione e la progressiva contrazione dei consumi finali nei canali di riferimento (iper, super e wholesale). La debolezza delle condizioni generali dell'economia si è riflessa in un calo del potere d'acquisto dei consumatori. Qualora la debolezza ed incertezza del mercato dovesse prolungarsi ulteriormente, l'attività e le prospettive del Gruppo verrebbero negativamente influenzate con conseguente impatto sulla situazione economica e patrimoniale.
Tali circostanze, nonché i conflitti bellici, attualmente in essere, hanno avuto e stanno avendo ripercussioni, dirette ed indirette, sull'attività economica creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ancora completamente misurabili sia in termini generali che sul business del Gruppo.
Rischi connessi all'alta competitività nei mercati in cui il Gruppo opera
I mercati in cui il Gruppo opera sono maturi, altamente concorrenziali e con tassi di crescita negativi da diversi anni e sensibilmente correlati con la propensione all'acquisto delle famiglie.
I prodotti del Gruppo si posizionano nella fascia qualitativa medio-alta, sottoposta alle pressioni concorrenziali di produttori stranieri, anche di paesi con costi di produzione e di manodopera particolarmente bassi.
Il successo delle attività di CSP dipenderà dalla sua capacità di mantenere e/o incrementare le quote di mercato e di espandersi in nuovi mercati, attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, che garantiscano adeguati livelli di redditività.
Rischi inerenti alla strategia di crescita per linee esterne
La strategia di crescita del Gruppo, finalizzata all'espansione verso nuovi mercati e allo sviluppo e diversificazione del proprio portafoglio prodotti, include anche una crescita per linee esterne, esponendo il Gruppo ai rischi tipici di tali iniziative.
Prima di perfezionare acquisizioni, joint-venture o investimenti, il Gruppo conduce normalmente un'attività di due diligence finanziaria, contabile, fiscale e legale con il supporto di consulenti qualificati e dedica risorse interne per rispettare le tempistiche previste e massimizzare le possibili sinergie.
Tali attività potrebbero tuttavia non consentire di identificare tutte le più significative passività potenziali o attuali del soggetto target e di determinare adeguatamente il prezzo di acquisto.
Le operazioni di crescita per linee esterne, per loro natura complesse, possono non avvenire secondo le tempistiche inizialmente ipotizzate e comportare costi imprevisti, compromettendo o dilazionando i benefici attesi.
Rischi relativi ai mercati internazionali
Una parte delle attività di approvvigionamento e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell'Unione Europea. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui risultati economici. In particolare, l'aumento del costo delle materie prime, causato da fattori legati alla produzione delle stesse ed a fattori speculativi, potrebbe avere ripercussioni sulla marginalità del Gruppo.
Rischi finanziari
La Società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari connessi alla loro operatività e, in particolare, ai seguenti:
rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
rischio di cambio;
rischio di tasso di interesse.
La Società e il Gruppo valutano costantemente i rischi finanziari a cui sono esposti, in modo da stimare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
I rischi finanziari sono monitorati nei modi seguenti.
a) Rischio di credito
La Società ed il Gruppo vendono con pagamento posticipato a diverse tipologie di clientela costituite da Grande Distribuzione Organizzata, grossisti, dettaglianti e distributori esteri. I crediti concessi sono oggetto di una preventiva valutazione, effettuata con metodi che possono variare a seconda dell'entità dei crediti stessi; tuttavia, il perdurare dell'attuale difficoltà di parte della clientela ad accedere a finanziamenti concessi dal sistema bancario potrebbe rendere alcuni crediti di difficile esigibilità.
Sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale.
A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
b) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.
La Società e il Gruppo hanno adottato una serie di politiche volte ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, attraverso le seguenti azioni:
diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, attraverso diversi Istituti di credito;
ottenimento di linee di credito adeguate;
monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, gli effetti a livello di business causati dall'incertezza del contesto macroeconomico e gli effetti negativi sulla marginalità causati dall'incremento dei prezzi di materie prime ed energia potrebbero impattare negativamente sulla liquidità e sui flussi finanziari del Gruppo. Tali effetti verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
c) Rischio di cambio
Il Gruppo CSP, che opera su più mercati a livello mondiale, è esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing nel Far East con acquisti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro.
La Società e il Gruppo monitorano le principali esposizioni al rischio di cambio per gli acquisti in dollari e operano delle coperture tendenti a garantire il cambio previsto a budget.
Nel corso del 2024 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura non sono variate rispetto all'anno precedente.
d) Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento.
Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo ha in essere contratti derivati su tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nelle Note Esplicative.
L'esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazione dei tassi di interesse è originata dai finanziamenti a medio-lungo termine (principalmente mutui) erogati a tasso variabile.
Valutazione sulla continuità aziendale, i rischi finanziari, il valore delle attività e le relative stime
Come espressamente richiesto da Consob, congiuntamente a Borsa Italiana e a ISVAP, con i documenti del 6 febbraio 2009 e del 4 marzo 2010, forniamo le seguenti valutazioni:
il bilancio, pur in presenza di uno scenario impegnativo come l'attuale, è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale;
il valore delle attività e, in particolare, del magazzino e dei crediti, è stato valutato con la necessaria prudenza rilevando adeguati stanziamenti;
il valore dei beni immobili è asseverato da una stima di un professionista indipendente redatta nel corso del 2025 ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile;
l'impairment test, necessario per la verifica dell'eventuale perdita di valore delle attività secondo il principio IAS 36, è stato effettuato con particolare attenzione, nel quadro dell'attuale congiuntura economica. Il Consiglio ha approvato i risultati dell'impairment test alla luce del Piano Industriale 2025-29;
delle risultanze del test si darà compiuta spiegazione nelle note esplicative al bilancio 2024, ma si rileva comunque che la CGU Francia mantiene un saldo positivo tra il valore d'uso ed il valore contabile (+14,2 milioni di Euro), mentre la CGU Italia evidenzia un valore d'uso pari a 4,2 milioni di Euro a fronte di un valore contabile pari a 28 milioni di Euro, con un impairment negativo di 23,8 milioni di Euro. Si precisa però che tali risultati negativi non hanno prodotto alcun effetto in sede di redazione del bilancio, in quanto i beni immateriali iscritti sono principalmente riferibili a diritti d'uso, avendo la Società già in precedenza svalutato tutte le altre immobilizzazioni immateriali. Per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che le stesse, avendo valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, coerentemente con i principi applicabili, non richiedono svalutazioni;
le stime utilizzate per la valutazione delle attività sono basate sull'esperienza, tenendo conto di tutti i fattori considerati rilevanti.
Impatti sul business dello scenario macroeconomico e geo-politico
Il contesto macroeconomico internazionale, già segnato dalle persistenti tensioni geopolitiche legate ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese, si è ulteriormente complicato per effetto delle politiche protezionistiche annunciate dalla nuova amministrazione americana, consistenti nell'introduzione di dazi generalizzati.
L''incertezza nel breve e nel medio termine si è pertanto acuita, influenzando le principali variabili che incidono sul nostro mercato di riferimento e, più in generale, sul mercato dei beni di consumo.
Le aspettative di spesa nel settore continuano conseguentemente a risentirne, generando ripercussioni dirette e indirette sulle performance del Gruppo.
Il Gruppo valuta costantemente gli impatti sul business determinati dai costi dei fattori produttivi e dalla domanda dei mercati di riferimento ed è pronto a porre in atto ulteriori azioni, volte a preservare la redditività e la posizione finanziaria del Gruppo, rispondendo il più velocemente possibile ai mutamenti di scenario.
Considerando le previsioni finanziarie a breve termine, le linee di credito attualmente disponibili e non utilizzate e i finanziamenti ottenuti nel corso del 2024, gli Amministratori non ravvisano criticità in merito alla capacità del Gruppo e della Capogruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prossimo futuro, in particolare nei prossimi dodici mesi.
Gli Amministratori hanno pertanto ritenuto, pur in presenza di un contesto economico e finanziario complesso, non sussistere incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.
1.6 Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione
Il quadro macroeconomico rimane caratterizzato da elementi di forte incertezza, variabilità e complessità. Le persistenti tensioni geo-politiche internazionali si ripercuotono direttamente e indirettamente sulle performance del Gruppo, influenzando le tempistiche di trasporto ed i costi legati alla catena di sourcing del far-East. Permangono inoltre elementi di criticità legati all'aumento dei costi energetici e logistici e all'introduzione di nuove politiche protezionistiche, a partire dagli Stati Uniti, che potrebbero influenzare negativamente il commercio internazionale e gli investimenti.
Il rallentamento della propensione al consumo della clientela sui nostri principali mercati di riferimento, pur in presenza di un allentamento delle tensioni inflazionistiche, determina una riduzione della visibilità sull'andamento degli ordinativi del Gruppo e induce a mantenere un atteggiamento prudente, volto al rigido controllo dei costi e delle marginalità. La scelta della grande distribuzione francese, che ha ridotto in misura consistente le attività promozionali, dovrebbe essere confermata, quanto meno nel breve termine, influendo sui volumi di vendita.
È quindi estremamente difficile effettuare previsioni in merito alle performance economico-finanziarie del Gruppo per l'esercizio 2025, performance comunque influenzate dai rischi e dalle incertezze derivanti dalle molteplici dinamiche congiunturali, non tutte prevedibili e/o rientranti nella sfera di controllo del Gruppo.
La debolezza dei consumi registrata nel corso del 2024 in paesi chiave per il Gruppo potrebbe pertanto, protrarsi anche nei prossimi trimestri, stagionalmente influenzati anche da fattori climatici non prevedibili. Il persistere dei fattori sfavorevoli sopra citati potrebbe quindi continuare a penalizzare i risultati del Gruppo nel breve periodo, rimandando agli esercizi successivi gli auspicati recuperi. Il Gruppo continuerà a prestare la massima attenzione all'evoluzione della situazione contingente, al fine di fronteggiare eventuali criticità.
Il Gruppo rimane inoltre focalizzato sullo sviluppo e sul lancio di nuovi prodotti, sulle attività di diversificazione nell'ambito della corsetteria, sull'incremento delle vendite online, sull'implementazione nel mercato francese dell'innovativo progetto di visual merchandising ("Renta") che, nel 2025 verrà esteso alla merceologia della calzetteria a marchio Le Bourget (anche se con impatti in termini di costi non ricorrenti molto più contenuti).
Il management rimane concentrato sulle iniziative di medio-lungo termine orientate al progressivo recupero di marginalità previsto dal piano industriale, con un particolare focus sul rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, sulla razionalizzazione delle linee di prodotto, sugli investimenti in ricerca e sviluppo e sull'implementazione di un percorso strategico di sostenibilità sempre più articolato, che mirerà alla progressiva integrazione delle tematiche ambientali, sociali e di governance in ogni aspetto del business, indirizzando le scelte strategiche future.
Il Gruppo, tenuto conto dell'andamento dei consumi e ritenendo indispensabile realizzare sinergie di carattere produttivo, distributivo e di sviluppo dei prodotti, necessarie per garantire adeguati livelli di redditività, valuterà con estrema attenzione le opportunità di crescita per linee esterne e le possibili partnership e/o aggregazioni strategiche, in grado di assicurare il raggiungimento di una dimensione adeguata che consenta di poter meglio fronteggiare le sfide che il mercato impone.
2 Rendicontazione di sostenibilità
2.1 Informativa generale
Criteri di redazione
ESRS Standards | BP-1 BP-2 |
Criteri generali di redazione
La Rendicontazione consolidata di sostenibilità (Rendicontazione di sostenibilità) di CSP International Fashion Group S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Capogruppo") e delle società controllate (di seguito anche "CSP" o il "Gruppo" o il "Gruppo CSP") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stata redatta ai sensi dell'Art.4 del D. Lgs 125/2024, che ha recepito in Italia la Direttiva (EU) 2024/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
La Rendicontazione di sostenibilità dell'esercizio 2024, presentata nella specifica sezione della Relazione sulla gestione, rappresenta il primo documento pubblicato dal Gruppo CSP International secondo la nuova normativa ed è stata redatta, come richiesto dalla CSRD, in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), criteri di rendicontazione di sostenibilità europei.
Obiettivo della Rendicontazione di sostenibilità è quello di consentire agli stakeholder di comprendere gli impatti rilevanti dell'impresa sulle persone e sull'ambiente e gli effetti rilevanti delle tematiche di sostenibilità sullo sviluppo, sui risultati e sulla situazione dell'impresa.
Gli ESRS definiscono le informazioni che un'impresa deve comunicare in merito ai suoi impatti, rischi e opportunità in relazione alle questioni di sostenibilità ambientale, sociale e di governance rilevanti. La rilevanza delle tematiche di sostenibilità, derivanti dai rapporti commerciali diretti e indiretti nella catena del valore a monte e/o a valle, è valutata sulla base dell'applicazione del principio della "doppia rilevanza" (DMA Double Materiality Assessment).
Gli ESRS e i relativi indicatori rendicontati (obblighi di informativa) sono quelli rappresentativi delle tematiche di sostenibilità valutate come rilevanti, coerenti con l'attività del Gruppo CSP e relativi impatti, rischi e opportunità. Il processo di analisi, identificazione, valutazione e prioritizzazione dei temi rilevanti, come descritto nel capitolo Gestione degli impatti - rischi - opportunità al paragrafo Il processo, è stato condotto secondo quanto richiesto dagli ESRS. Tale processo viene aggiornato e progressivamente sviluppato nel tempo, quale parte del percorso di reporting di sostenibilità (accountability) del Gruppo CSP International.
Il presente documento, sulla base dei risultati delle analisi di doppia rilevanza (DMA), copre l'intera catena del valore a monte e a valle.
L'indice di riepilogo delle informazioni relative ai diversi ambiti trattati (Indice dei contenuti ESRS), pubblicato in appendice alla Rendicontazione di sostenibilità e parte integrante della stessa, consente la tracciabilità dei dati, indicatori e delle altre informazioni quantitative e qualitative presentati.
CSP International non si è avvalsa dell'opzione di omettere una specifica informazione corrispondente a proprietà intellettuale, know-how o a risultati dell'innovazione o di eventuali negoziazioni in corso. Tuttavia, con riferimento a informazioni strategiche specifiche si riserva di mantenere la riservatezza.
Al fine di permettere il confronto dei dati nel tempo e la valutazione dell'andamento delle attività del Gruppo vengono presentati, anche se non richiesti per il primo anno di rendicontazione secondo gli ESRS, i dati comparativi relativi ai due esercizi precedenti, ove necessario riclassificati e riesposti secondo diverse unità di misura rispetto a quanto riportato nella Dichiarazione consolidata Non Finanziaria (DNF) relativa al precedente esercizio 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016.
La Rendicontazione di sostenibilità comprende l'informativa prevista dall'art.8 del Regolamento UE 2020/852, relativo alla Tassonomia dell'Unione Europea in materia di attività sostenibili. La Tassonomia EU stabilisce le condizioni che un'attività economica deve soddisfare per essere considerata sostenibile. Tale informativa è riportata nel capitolo 2.2 Informativa ambientale / paragrafo Tassonomia Europea.
Perimetro di rendicontazione
Il perimetro di rendicontazione dei dati e delle informazioni qualitative e quantitative è rappresentato dalle performance della Capogruppo CSP International S.p.A. e società controllate, consolidate integralmente, coerentemente con il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2024, per l'intero esercizio di riferimento (per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024). La società Oroblù USA LLC è esclusa dal perimetro di rendicontazione di sostenibilità, in quanto, non disponendo di personale dipendente e presentando volumi di consumo energetico e di risorse non significativi, non genera impatti ambientali, sociali o di governance rilevanti.
Informativa relativa ad aspetti specifici
Orizzonti temporali - Il Gruppo CSP International definisce gli orizzonti temporali di medio periodo in linea con i propri obiettivi strategici di sostenibilità, coerentemente con quanto previsto dall' ESRS (6.4 Definizione di breve, medio e lungo periodo ai fini della rendicontazione).
Stime riguardanti la catena del valore - le metriche oggetto di rendicontazione non comprendono dati stimati riguardanti la catena del valore.
Cause di incertezza nelle stime e nei risultati - Il processo di rendicontazione dei dati sulle performance ESG di alcune tematiche richiede il ricorso a stime da parte degli Amministratori. Le stime sono formulate sulla base dell'esperienza storica, di primarie ed autorevoli fonti esterne e mediante il ricorso a specialisti e consulenti esterni, nonché sulla base di altre informazioni ritenute ragionevoli nelle circostanze. L'eventuale ricorso a stime e le relative metodologie adottate sono direttamente richiamati nei diversi paragrafi relativi alla rendicontazione delle tematiche rilevanti, ai quali si rinvia per il relativo approfondimento.
Le metriche quantitative che sono oggetto di incertezza nelle stime e nei risultati si riferiscono in particolare alle seguenti tematiche e ambiti di rendicontazione:
Principali tematiche / ambiti di rendicontazione soggetti a stime (dati quantitativi) | Descrizione e impatto |
Flussi di risorse in entrata (E5-4) | Flussi di risorse in entrata - Materiali utilizzati Incertezze connaturate alla natura dei dati ed alle conseguenti tecniche di stima adottate. Impatto potenziale: Medio |
Allo scopo di mitigare i rischi di errori in relazione ai dati stimati delle performance ESG, e con specifico riferimento a quelle caratterizzate da incertezza, sono previsti controlli interni e processi di convalida dei dati e informazioni rendicontate.
Modifiche nella redazione e nella presentazione delle informazioni - Per assicurare la coerenza e la comparabilità delle informazioni, ove ritenuto necessario per la correzione di eventuali errori o per tener conto della modifica nella metodologia di misurazione degli indicatori o nella natura dell'attività, i dati quantitativi presentati e relativi ai precedenti periodi possono essere ricalcolati e riesposti (restatement) rispetto a quanto pubblicato nel precedente esercizio. Le relative indicazioni, criteri di ricalcolo ed effetti vengono evidenziati nei corrispondenti capitoli e paragrafi.
Informative richieste da altre normative o da disposizioni in materia di rendicontazione di sostenibilità - Le informative integrative rispetto a quanto prescritto dagli ESRS, richieste da altre normative contenenti obblighi di comunicazione di informazioni sulla sostenibilità o da disposizioni in materia di sostenibilità, vengono riportate nei capitoli e paragrafi inerenti le relative tematiche. L'elenco delle informazioni prescritte da un elemento d'informazione derivante da altre normative dell'UE, contenute nell'appendice B dell'ESRS 2, è riportato nell'Allegato 2 del paragrafo Indice dei contenuti ESRS
Inclusione mediante riferimento - La tabella seguente fornisce l'elenco delle informative ESRS che sono state inserite nella Rendicontazione di sostenibilità per riferimento (Incorporation by reference) e collocate in una diversa sezione della Relazione sulla gestione / Bilancio di esercizio o consolidato del Gruppo CSP.
Informativa (Disclosure Requirement) | Data point | Capitolo | Paragrafo |
E1 -5 | §43 | Bilancio Consolidato del Gruppo CSP | Conto economico consolidato |
E1 -6 | §55 | Bilancio Consolidato del Gruppo CSP | Conto economico consolidato |
Uso di disposizioni transitorie in conformità dell'appendice C dell'ESRS 1 - In conformità all'appendice C dell'ESRS 1, il Gruppo CSP International si è avvalso di disposizioni transitorie per la quantificazione degli effetti finanziari attesi derivanti da rischi e opportunità legati al clima (obbligo di informativa E1-9), alle acque e alle risorse marine (obbligo di informativa E3-5) e all'uso delle risorse e all'economia circolare (obbligo di informativa E5-6). Si è avvalsa inoltre, delle disposizioni transitorie in relazione alla divulgazione delle informazioni relative alle emissioni di Scope 3 in quanto non supera il numero medio di 750 impiegati durante l'esercizio finanziario.
Governance
Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-1 |
La struttura di corporate governance adottata da CSP è fondata sul modello organizzativo tradizionale e si compone dei seguenti organi sociali:
La revisione legale è affidata a PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il novennio 2018-2026. E' altresì stato nominato un Organismo di Vigilanza 231, che vigila sul corretto funzionamento del "Modello 231" e ne cura l'aggiornamento. L'attestazione della conformità della Rendicontazione di sostenibilità per il triennio 2024-2026 è affidata ad Audirevi S.p.A.
La Relazione di Corporate Governance è pubblicata sul sito web del Gruppo (Corporate Governance | CSP International Fashion Group) Investor Relation | Corporate Governance Assemblea Azionisti 2025, viene redatta in ottemperanza agli obblighi normativi ai sensi dell'art. 123-bis del TUF e contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato. Riporta, inoltre, le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria. In particolare, integra le informazioni relative alla conformità alla legge 5 marzo 2024, n. 21, che modifica il D. Lgs 58/98, e all'adesione al Codice di Corporate Governance delle società quotate.
Il Consiglio di Amministrazione
Consiglio di Amministrazione | Ruolo | |
Carlo Bertoni | Presidente, Amministratore Delegato (CEO) | Esecutivo e non indipendente |
Mario Bertoni | Vicepresidente e Amministratore Delegato | Esecutivo e non indipendente |
Mariangela Bertoni | Consigliere | Non esecutivo e non indipendente |
Rossella Gualtierotti | Consigliere | Non esecutivo e indipendente |
Beatrice Graziano | Consigliere | Non esecutivo e indipendente |
Il Consiglio di Amministrazione svolge un ruolo centrale nella gestione economica e strategica della Società, con la responsabilità di definire, indirizzare e supervisionare le linee strategiche per assicurare una crescita sostenibile e una governance efficace.
Il Consiglio di Amministrazione è attualmente composto da 5 membri, di cui 2 indipendenti (pari al 40%), 2 membri esecutivi e 3 membri non esecutivi, selezionati sulla base di competenza, esperienza e professionalità, per garantire una leadership adeguata. Non vi sono rappresentanti dei lavoratori tra i membri del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione nominato a giugno 2024, resterà in carica fino all'Assemblea degli Azionisti che si terrà per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026.
Conflitti di interesse
I potenziali conflitti di interesse sono prevenuti e mitigati, oltre che dal corpo complessivo degli strumenti di governance e dalle relative politiche, mediante la procedura per le operazioni con parti correlate (OPC), in vigore dal 1° luglio 2021, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23/06/2021, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni nella funzione di Comitato per la revisione della Procedura Operazioni Parti Correlate.
La procedura Operazioni parti correlate di CSP International disciplina le modalità di individuazione delle parti correlate, definendo modalità e tempistiche per la predisposizione e l'aggiornamento dell'elenco delle parti correlate e individuando le funzioni aziendali a ciò competenti; stabilisce le regole per l'individuazione delle operazioni con parti correlate in via preventiva rispetto alla loro conclusione; disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate da parte della Società, anche per il tramite di società controllate ai sensi dell'art. 93 del D. Lgs. n. 58/1998 ("TUF") o comunque sottoposte ad attività di direzione e coordinamento, al fine di assicurarne la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale; stabilisce le modalità e la tempistica per l'adempimento degli obblighi informativi nei confronti degli organi societari e nei confronti del mercato.
Il Consiglio non ha adottato ulteriori soluzioni operative idonee ad agevolare l'individuazione ed una adeguata gestione delle situazioni in cui un Amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, ritenendo sufficienti quelle previste dalla Procedura parti correlate della Società.
La Procedura OPC è disponibile alla consultazione sul sito di CSP International | Corporate Governance.
Criteri e processi di nomina
Come riportato nello Statuto di CSP, tutti gli amministratori sono nominati sulla base della valutazione di requisiti di professionalità, onorabilità e, ove richiesto, indipendenza. La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione avviene da parte dell'Assemblea, sulla base di liste che possono essere presentate dagli azionisti, purché al momento della presentazione della lista, detengano - singolarmente o congiuntamente - un numero di Azioni almeno pari alla quota stabilita ai sensi delle applicabili disposizioni statutarie, normative e regolamentari.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Carlo Bertoni, ricopre anche la carica di Chief Executive Officer (CEO), e opera nel pieno rispetto delle procedure societarie e delle normative applicabili in materia di conflitto di interesse, esercitando il proprio ruolo assicurando un'efficace dinamica consiliare, favorendo il bilanciato emergere delle diverse prospettive e valorizzando le competenze individuali dei Consiglieri. Il Presidente apporta un'esperienza consolidata nella gestione imprenditoriale, una visione strategica orientata alla sostenibilità e una riconosciuta capacità di leadership. Dotato di elevata autorevolezza, indipendenza di giudizio e integrità personale, ispira e coinvolge il management nel perseguimento degli obiettivi aziendali, con particolare attenzione alle tematiche ESG e ai rapporti con Azionisti e stakeholder. Accanto a lui, il Vicepresidente e Amministratore Delegato, Mario Bertoni, apporta una consolidata pluriennale esperienza commerciale e profonda conoscenza dei mercati di riferimento della società.
I componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati in relazione alle loro competenze ed esperienze, adeguatamente diversificate dal punto di vista manageriale e professionale, nell'ottica di garantire un'adeguata complementarità delle stesse. Gli amministratori hanno inoltre un'approfondita conoscenza degli specifici mercati di riferimento della Società, contribuendo alla determinazione degli obiettivi strategici e assicurarne il raggiungimento.
Il Consiglio di Amministrazione si avvale inoltre delle competenze specialistiche dei suoi membri in ambiti strategici per l'impresa: Rossella Gualtierotti, avvocato esperto in diritto del lavoro e politiche retributive; Beatrice Graziano, con consolidata esperienza in economia aziendale, risk management, corporate governance, internal auditing e compliance; Mariangela Bertoni, che possiede una buona conoscenza delle tematiche ESG.
Per garantire un costante aggiornamento e un efficace presidio delle tematiche di sostenibilità, l'organo amministrativo si avvale delle competenze interne, del supporto di esperti del settore e di iniziative formative specifiche. Questi strumenti rafforzano la capacità del Consiglio di affrontare con consapevolezza le sfide e le opportunità legate alla sostenibilità e alla governance aziendale, assicurando una gestione responsabile e proiettata verso il futuro.
La nomina del Consiglio di Amministrazione avviene garantendo un equilibrio tra i generi, in conformità alla normativa vigente, incluse le disposizioni regolamentari applicabili in materia di parità di genere, come indicato nella "Politica in materia di diversità per i componenti del Consiglio di Amministrazione di CSP International Fashion Group S.p.A".
Consiglio di Amministrazione - Diversità (genere - classi di età) | |||||
Donne |
| Uomini |
| Totale | |
Nr 3 | 60% | Nr 2 | 40% | Nr 5 | 100% |
Minori di 30 anni |
| Tra 30 e 50 anni |
| Maggiori di 50 anni |
|
Nr - | -% | Nr 2 | 40% | Nr 3 | 60% |
Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale è l'organo preposto alla vigilanza sul rispetto della normativa vigente e delle disposizioni statutarie, nonché al controllo della corretta amministrazione e gestione della Società. La sua funzione principale è garantire che le attività aziendali siano condotte in conformità ai principi di legalità, trasparenza e correttezza. L'attuale composizione del Collegio Sindacale è di seguito rappresentata:
Collegio Sindacale | |
Guido Tescaroli | Presidente |
Marta Maria Renoffio | Sindaco Effettivo |
Stefano Ruberti | Sindaco Effettivo |
Silvia Rodi | Sindaco Supplente |
Stefano Ficarelli | Sindaco Supplente |
CSP International, ha adottato la "Politica in materia di diversità per i componenti del Collegio Sindacale" nella quale vengono descritte e formalizzate le caratteristiche ottimali della composizione del Collegio Sindacale, volte a garantire anche un adeguato livello di diversità tra i propri membri, con l'obiettivo prioritario di assicurare competenza e professionalità dei medesimi, affinché l'Organo di controllo possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti di vigilanza, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati ed eterogenei punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.
Al Collegio Sindacale è affidata la vigilanza sull'osservanza delle disposizioni stabilite dall'ordinamento in tema di Rendicontazione di sostenibilità e sul processo di formazione e di pubblicazione della Rendicontazione di sostenibilità consolidata redatta ai sensi del D.Lgs. 6 settembre 2024 n. 125; nonché sull'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo adottato al fine di consentire una corretta e completa rappresentazione nella Rendicontazione di sostenibilità consolidata delle informazioni necessarie alla comprensione dell'impatto dell'impresa sulle questioni di sostenibilità e del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull'andamento dell'impresa stessa, sui suoi risultati e sulla sua situazione.
Comitati
Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) e un Comitato per le Nomine e le Remunerazioni (CNR).
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è composto dai consiglieri indipendenti Dott.ssa Beatrice Graziano (Presidente), Dott.ssa Rossella Gualtierotti e dal consigliere non esecutivo, Mariangela Bertoni. Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è altresì l'organo competente in materia di sostenibilità per valutare la rendicontazione di sostenibilità.
Comitato Nomine e Remunerazioni - Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto, in ragione anche delle dimensioni della Società e del numero dei membri del Consiglio, di accorpare le competenze consultive relative alla nomina e alla remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione in un unico "Comitato per le Nomine e per le Remunerazioni". Il Comitato è composto dalla Dott.ssa Rossella Gualtierotti (Presidente) e Dott.ssa Beatrice Graziano. Il Comitato Nomine e Remunerazioni - nella propria funzione di Comitato per le Nomine - ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative alle nomine dei componenti dell'organo di amministrazione e dei suoi Comitati. Il Comitato Nomine e Remunerazioni - nella propria funzione di Comitato per le Remunerazioni - ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative alla politica per la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.
Governance della sostenibilità
Il Consiglio di Amministrazione approva la Rendicontazione di sostenibilità e, preliminarmente, supervisiona il processo di identificazione, valutazione e prioritizzazione dei temi rilevanti (IRO - Impatti Rischi Opportunità).
La procedura di revisione e approvazione dell'analisi della "doppia rilevanza" (DMA Double Materiality Assessment) da parte del Consiglio di Amministrazione è un processo strutturato, poiché contribuisce a garantire che le decisioni strategiche siano basate su informazioni accurate e rilevanti per gli stakeholder. L'analisi della doppia rilevanza, una volta completata e sottoposta ad una revisione preliminare da parte del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, viene presentata al Consiglio di Amministrazione, che discute ed approva i risultati del processo di valutazione e prioritizzazione delle tematiche rilevanti.
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, tra le altre funzioni, coadiuva il Consiglio di Amministrazione nel coordinamento degli aspetti operativi del processo di Materiality Assessment, come il coinvolgimento degli stakeholder, l'integrazione delle valutazioni e l'identificazione dei temi rilevanti, e in particolare svolge funzioni di supporto e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di sostenibilità; esamina i contenuti rilevanti ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; esamina e valuta le politiche di sostenibilità volte ad assicurare la creazione di valore nel tempo per la generalità degli azionisti e per tutti gli altri stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile, nonché gli indirizzi, gli obiettivi, e i conseguenti processi, di sostenibilità e la Rendicontazione di sostenibilità sottoposta annualmente al Consiglio di Amministrazione.
Il sistema di governance di CSP International, conforme al Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana, prevede che il Consiglio di Amministrazione deleghi parte delle proprie competenze gestionali al CEO e Amministratore Delegato. I temi rilevanti sono gestiti ad alto livello e centralmente dalle rispettive funzioni competenti.
Inoltre, nell'ambito delle proprie competenze, il CEO riferisce tempestivamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato e il Consiglio di Amministrazione possano prendere le opportune iniziative. Nel corso del 2024, non sono pervenute segnalazioni al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.
Formazione in materia di sostenibilità
Durante il periodo di rendicontazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Carlo Bertoni, insieme a tre dirigenti interni, ha partecipato al percorso formativo dal titolo "New Policies and Digital Technologies". Questo programma, in linea con gli obiettivi strategici di CSP, mira a rafforzare le competenze nell'uso delle tecnologie digitali per il monitoraggio, la comunicazione e la Rendicontazione di sostenibilità. Il programma consente ai dirigenti di acquisire strumenti metodologici e operativi per la gestione delle attività di sostenibilità e il miglioramento della pianificazione strategica e del controllo delle performance aziendali.
Il corso, della durata di 34 ore, offre strumenti metodologici e operativi per la gestione della sostenibilità, il miglioramento della pianificazione strategica e il controllo delle performance aziendali. Strutturato in lezioni frontali, modalità webinar, workshop, esercitazioni pratiche e project work, fornisce un aggiornamento sulle normative in materia di sostenibilità e approfondisce l'analisi di impatti, rischi e opportunità ESG, nonché l'integrazione e digitalizzazione dei sistemi di raccolta dati aziendali.
L'approccio esperienziale consente di sviluppare progetti concreti finalizzati al miglioramento delle performance aziendali, favorendo un'integrazione efficace della sostenibilità nella governance.
Il processo di informazione e gestione delle tematiche di sostenibilità
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-2 |
I principi ESG sono parte integrante dei valori guida del Consiglio di Amministrazione e della dirigenza. La gestione dei temi rilevanti avviene attraverso un flusso informativo strutturato che coinvolge il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, organi deputati all'analisi e alla valutazione periodica degli impatti, rischi e opportunità. Gli organi di amministrazione, direzione e controllo considerano le tematiche ESG nella definizione della strategia aziendale, nelle decisioni su operazioni rilevanti e nella gestione del rischio.
Il Consiglio di Amministrazione, in occasione delle riunioni periodiche tenute nel corso dell'esercizio, viene sistematicamente informato in merito alla gestione degli impatti sull'ambiente e sulle persone, nonché sui relativi rischi e opportunità. Tutti gli impatti, i rischi e le opportunità e le relative questioni di sostenibilità vengono regolarmente sottoposti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, (si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO) per l'elenco completo).
Tali organi, nel corso delle riunioni periodiche, analizzano e valutano le principali questioni strategiche, al fine di garantire un approccio proattivo alla gestione degli impatti, rischi e alla valorizzazione delle opportunità, nonché il monitoraggio delle performance. Il confronto strutturato consente di integrare la sostenibilità nelle decisioni aziendali.
Nel corso del 2024 non sono state riscontrate significative criticità da comunicare al Consiglio di Amministrazione.
Nello stesso periodo di riferimento il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità si è riunito 6 volte e alla prima riunione utile il Presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha riferito al Consiglio le decisioni assunte e le attività intraprese dal Comitato stesso.
Integrazione delle tematiche e performance di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-3 |
Le politiche di remunerazione del Consiglio di Amministrazione sono presentate nella "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", predisposta ai sensi dei vigenti obblighi normativi e regolamentari e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 19 aprile 2024 e dall'Assemblea degli Azionisti del 14 giugno 2024.
La Politica di Remunerazione, la cui relazione è disponibile sul sito internet di CSP International alla seguente sezione (Corporate Governance | CSP International Fashion Group) è volta ad assicurare che i sistemi retribuitivi, riferiti in particolare agli Amministratori Esecutivi e ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, contribuiscano al perseguimento degli obiettivi e dei valori aziendali, delle strategie di medio-lungo periodo e della sostenibilità delle attività di impresa, nel rispetto delle politiche di prudente gestione del rischio, allineando gli interessi dei menzionati soggetti a quelli degli Azionisti in termini di creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società ed il Gruppo.
In particolare, la Politica di Remunerazione ha lo scopo di:
fissare le modalità di determinazione dei compensi degli Amministratori e, in particolare, degli Amministratori Esecutivi, dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, incluso l'eventuale Direttore Generale, e dei Sindaci dell'Emittente, nel rispetto delle normative applicabili ed in conformità con la best practice nazionale ed internazionale riflessa anche nei principi del Codice di Corporate Governance delle Società Quotate;
garantire maggiore trasparenza in tema di remunerazioni nei confronti degli investitori, sia attuali, sia potenziali, attraverso un'adeguata formalizzazione (a) dei relativi processi decisionali, e (b) dei criteri ispiratori della Politica di Remunerazione;
responsabilizzare i diversi organi competenti coinvolti nella definizione dei compensi degli Amministratori, dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, incluso l'eventuale Direttore Generale, e dei Sindaci;
contribuire alla strategia aziendale, al perseguimento degli interessi di lungo termine e alla sostenibilità dell'attività d'impresa esercitata dalla Società e dal Gruppo, tenendo conto delle condizioni di lavoro e del benessere dei dipendenti.
La Politica di Remunerazione stabilisce che la componente variabile annuale (MBO) e la componente remunerativa variabile di medio-lungo periodo (LTI) a carattere incentivante siano, in relazione a quanto sopra, di regola destinate agli Amministratori Esecutivi, in quanto titolari di deleghe di potere individuali, ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche (incluso il Direttore Generale se nominato).
Le componenti variabili di breve periodo (MBO) assegnate agli Amministratori Esecutivi che esercitano prevalentemente ruoli e compiti propulsivi rispetto allo sviluppo e all'espansione del business aziendale devono essere, di regola, legate in prevalenza alle "key financial figures" di natura economica, patrimoniale e finanziaria della Società e/o del Gruppo nel suo complesso.
Le componenti variabili di breve periodo (MBO) assegnate ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche (incluso l'eventuale Direttore Generale), sono di regola legate a target specifici, che tengono conto della natura delle funzioni e dei compiti loro attribuiti.
Sia per gli Amministratori Esecutivi che per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche (incluso l'eventuale Direttore Generale), gli organi competenti della Società individueranno, ove del caso e in coerenza con il piano di sostenibilità adottato di volta in volta dalla Società e dal Gruppo, anche obiettivi legati alle tematiche di sostenibilità ai quali legare la maturazione di una porzione della componente remunerativa variabile di breve periodo per la definizione dei quali si tiene conto, tra gli altri , dei seguenti aspetti:
Obiettivi ESG | ESRS Topic |
Compliance alla normativa CSRD | Trasversale |
Sostenibilità strategica dell'attività | Trasversale |
Attuazione di progetti di Stakeholder Engagement | ESRS 2 SBM-2 |
Monitoraggio e riduzione degli impatti ambientali | E1- Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Risparmio energetico | E1 - Energia |
Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e consumo responsabile dei materiali | E1- Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Pari opportunità e non discriminazione | S1 - Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Condizioni e standard di lavoro sostenibili | S1 - Condizioni di lavoro |
Piani formativi | S1 - Parità di trattamento e di opportunità per tutti |
Gestione responsabile della catena di fornitura | S2 - Condizioni di lavoro / Parità di trattamento e di opportunità per tutti / Altri diritti connessi al lavoro |
Customer satisfaction | S4 - Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali / Sicurezza personale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali / Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali |
Specifici obiettivi di compliance e implementazione dei sistemi anticorruzione | G1 - Protezione degli informatori / Corruzione attiva e passiva |
Gestione e riduzione dei rifiuti e delle componenti in plastica nei materiali di packaging | E5 - Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse / Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi / Rifiuti |
Le metriche vengono utilizzate come indicatori di riferimento per la valutazione della performance e la determinazione dei compensi variabili. In particolare, per gli MBO, è stato assegnato un obiettivo legato ai cambiamenti climatici, costituito dalla riduzione dei consumi energetici relativa ai processi produttivi rapportato ai kg di filo consumato. Sono inoltre previste componenti variabili della remunerazione (MBO) valutati rispetto a obiettivi ESG in ambito di progetto di riciclo dei prodotti tessili della filiera pre e post consumer, nonché di compliance alla CSRD.
Per quanto riguarda gli LTI, gli obiettivi riguardano il mantenimento dell'indice di frequenza infortuni e il mantenimento della media annuale (2024-2026) delle ore di formazione pro-capite a livello di Gruppo.
La composizione retributiva si articola come segue:
Amministratori non esecutivi: compensi fissi proporzionali all'impegno richiesto, senza incentivi variabili;
Amministratori esecutivi: una combinazione di (i) una retribuzione fissa, stabilita sulla base delle responsabilità; (ii) Incentivi di breve periodo (MBO) legati a obiettivi economici e non finanziari; (iii) Incentivi di medio-lungo periodo (LTI) volti a fidelizzare e premiare risultati strategici;
Dirigenti con responsabilità strategiche: retribuzione con una componente fissa, incentivi variabili (MBO e LTI) e potenziali bonus legati a obiettivi straordinari o di retention, compresi obiettivi ESG.
Sistema di incentivazione | Destinatari | Caratteristiche |
Retribuzione variabile di breve termine (MBO) | Amministratori Esecutivi Dirigenti con Responsabilità strategiche |
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Sistema di Incentivazione di Lungo Termine (LTI) | Amministratori Esecutivi Dirigenti con Responsabilità Strategiche |
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Con riguardo alle componenti variabili della remunerazione maturate dagli amministratori esecutivi e dai i Dirigenti con Responsabilità Strategiche nell'esercizio 2024, si precisa che, al fine di tutelare la riservatezza di informazioni commercialmente sensibili e di dati previsionali non pubblicati, la Società non fornisce informazioni in merito ai valori degli obiettivi di performance raggiunti in confronto con quelli previsti. Tale scelta si rende necessaria in considerazione del fatto che CSP è l'unica società italiana del suo settore con azioni negoziate su un mercato regolamentato; essendo, pertanto, anche l'unica società del suo settore soggetta agli obblighi di disclosure previsti dalla Direttiva SHRD II come recepita nel nostro ordinamento, e non essendo invece la diffusione di dette informazioni al pubblico richiesta ai suoi competitor, la disclosure di tali informazioni consentirebbe a questi ultimi un vantaggio competitivo che potrebbe arrecare un danno al business della Società.
Il Comitato Nomine e Remunerazioni ha la responsabilità di monitorare e aggiornare la politica di remunerazione, con l'approvazione finale del Consiglio di Amministrazione. La politica di remunerazione è conforme agli articoli 9 bis e 9 ter della direttiva 2007/36/CE e rispetta le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.
Il processo di due diligence delle tematiche di sostenibilità
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-4 |
Come richiamato nelle linee guida dell'OCSE il dovere di diligenza (due diligence) è il processo che le imprese dovrebbero attuare per individuare, prevenire, mitigare e rendere conto (accountability) di come affrontano gli impatti negativi, effettivi e potenziali, nelle rispettive attività, nella catena di fornitura e nelle altre relazioni commerciali (Value chain nel suo complesso).
La gestione dei rischi
La gestione dei rischi è integrata nella strategia di sviluppo del Gruppo CSP e rappresenta un elemento fondamentale del sistema di governance. L'identificazione dei rischi si fonda su un processo periodico di 'risk assessment' in cui è coinvolto l'intero management; i responsabili delle funzioni aziendali, attraverso un'analisi delle proprie attività, esplicitano i rischi aziendali sotto il loro controllo e si impegnano ad attuare una politica di gestione del conseguente rischio.
I rischi individuati sono analizzati e ordinati per priorità, in considerazione degli obiettivi di CSP e in relazione alla combinazione di probabilità e impatto potenziale dei rischi stessi. L'attività di controllo rappresenta l'applicazione delle politiche e delle procedure preordinate alla gestione dei rischi, garantendo al management l'attuazione delle sue direttive. Tali politiche e procedure intendono assicurare l'adozione dei provvedimenti necessari per far fronte ai rischi che potrebbero pregiudicare la realizzazione degli obiettivi dell'organizzazione. Gli esiti di tali attività sono raccolti e diffusi in forma e tempi tali da consentire a ciascuno dei preposti di adempiere ai propri compiti, con l'obiettivo di realizzare una comunicazione efficace e diffusa, che fluisca all'interno dell'organizzazione verso il basso, verso l'alto e trasversalmente.
Monitoraggio e valutazione dei rischi
La fase di monitoraggio completa il processo di analisi del rischio, dando validità alle azioni volte alla prevenzione o attenuazione degli effetti dei rischi. Ciò si concretizza in un'azione di supervisione, in valutazioni periodiche, oppure in una combinazione delle due. Il processo viene attuato in un quadro di gestione corrente e include ordinarie attività di controllo effettuate dal management o altre iniziative assunte dal personale nello svolgimento delle proprie mansioni. La portata e la frequenza delle valutazioni periodiche dipendono principalmente dalla valutazione dei rischi e dall'efficacia delle procedure di supervisione.
Ambiente, Salute e sicurezza - Analisi del contesto di rischio - Coerentemente con i requisiti degli standard ISO 14001 e ISO 45001, è stata condotta e documentata un'analisi del contesto (interno ed esterno) e del rischio che ha permesso di evidenziare, in modo specifico, gli aspetti connessi all'ambiente ed alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Gruppo CSP effettua una valutazione delle aree di rischio, compresi quelli inerenti agli ambiti di sostenibilità. La tabella di seguito riportata fornisce una mappatura dell'applicazione del processo di Dovere di Diligenza, mettendo in evidenza in modo sistematico in quali sezioni del documento vengono affrontate le principali fasi di questo processo.
Elementi fondamentali del dovere di diligenza | Paragrafi nella rendicontazione di sostenibilità |
Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella strategia e nel modello aziendale | GOV-1 - Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo - ruolo GOV 2 - Il processo di informazione e gestione delle tematiche di sostenibilità GOV-3 - Integrazione delle tematiche / performance di sostenibilità nei sistemi di incentivazione SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business |
Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi fondamentali del dovere di diligenza | SBM-2 - Gli stakeholder: interessi e aspettative |
Individuare e valutare gli impatti negativi | SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business IRO-1 - Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti |
Intervenire per far fronte agli impatti negativi | E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare S1-4 Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni S2-4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni S3-4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni S4-4 Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni |
Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare | SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business |
Il sistema di controllo interno della rendicontazione di sostenibilità
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-5 |
Principi etici e modello di controllo
Il sistema di controllo interno di CSP International, che coinvolge tutte le funzioni aziendali, contribuisce a garantire l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità della informativa finanziaria e di sostenibilità, il rispetto di leggi e regolamenti e la salvaguardia del patrimonio sociale. I responsabili delle aree operative sono preposti al controllo interno. Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità ultima del sistema di controllo interno in termini di indirizzo, guida e supervisione. Tale organo ne valuta periodicamente l'adeguatezza e l'efficacia rispetto alle caratteristiche dell'impresa, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati, misurati, gestiti e monitorati in maniera adeguata. Il Chief Executive Officer (CEO), Sig. Carlo Bertoni, è l'amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Al fine di incrementare l'efficienza e l'efficacia dei lavori e di creare un organismo a supporto delle proprie funzioni, il Consiglio di Amministrazione ha costituito, in seno all'organo di gestione, un apposito Comitato per il controllo interno, meglio denominato "Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità" (CCRS). Tra le diverse funzioni attribuite a tale comitato si evidenziano il supporto e l'assistenza al Consiglio di Amministrazione in materia di sistema di controllo interno e di identificazione e gestione dei rischi aziendali, la funzione di esprimere pareri su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali e l'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine, nonché il monitoraggio dell'integrazione dei temi di sostenibilità nel sistema di controllo interno.
Il Consiglio non ha nominato un responsabile della funzione di internal audit, in quanto l'attuale sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è ritenuto adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio.
Il processo di rendicontazione di sostenibilità
Nel 2024, a seguito delle disposizioni della nuova normativa in materia di reporting di sostenibilità (CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive), recepita in Italia con D.Lgs. 125/2024, il Gruppo CSP International ha adottato una politica in materia di Rendicontazione di sostenibilità. Tale politica, è stata approvata in data 20/12/2024 dal Consiglio di Amministrazione e disciplina la governance del processo di reporting di sostenibilità, definendo le responsabilità relative alla raccolta, alla verifica e all'approvazione delle informazioni.
Il rischio di reporting nella Rendicontazione di sostenibilità riguarda la possibilità di divulgare informazioni incomplete, inaccurate o fuorvianti. Può derivare da errori nel calcolo dei dati, mancanza di standardizzazione nei metodi, o assenza di processi strutturati per la raccolta delle informazioni.
Ruoli e responsabilità
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile di assicurare che la Rendicontazione di sostenibilità sia redatta e pubblicata in conformità alle disposizioni del decreto legislativo n. 125/2024.
Inoltre, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è altresì l'organo competente in materia di sostenibilità per:
valutare la Rendicontazione di sostenibilità contenente le informazioni di carattere non finanziario ai sensi della normativa applicabile;
esaminare i contenuti della Rendicontazione di sostenibilità rilevanti ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
esaminare e valutare le politiche di sostenibilità volte ad assicurare la creazione di valore nel tempo per la generalità degli azionisti e per tutti gli altri stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile, nonché gli indirizzi, gli obiettivi e i conseguenti processi di sostenibilità e l'informativa di sostenibilità sottoposta annualmente al Consiglio di Amministrazione, ivi inclusa, in particolare, la Rendicontazione di sostenibilità.
Su base annuale, il CFO, coadiuvato dalle funzioni Compliance e Affari Legali e Societari, sotto la supervisione del CCRS, gestisce il processo di raccolta e aggregazione dei dati e delle informazioni necessarie per la redazione della Rendicontazione di sostenibilità, con il coinvolgimento dei data owner. I flussi informativi relativi alla raccolta dei dati richiesti sono garantiti da tutte le società del Gruppo. Nel caso in cui si verifichino anomalie, i referenti locali sono incaricati di segnalarle prontamente ai propri responsabili, fornendone una descrizione dettagliata.
ESG Chart
Strategia e modello di business
Strategia, modello aziendale e catena del valore
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-1 |
CSP Sustainable Business Company
Il Gruppo CSP, fondato nel 1973, ha la propria sede a Ceresara, (Mantova - Italia), nell'area geografica del distretto industriale italiano della calzetteria, dove si trova la principale unità produttiva della Capogruppo.
CSP produce e distribuisce in tutto il mondo calze, intimo, costumi da bagno e abbigliamento innovativi e della migliore qualità. Ricerca, innovazione, progettazione e stilistica e attenzione all'ambiente sono alla base di tutta la sua produzione. Protagonista nella distribuzione a livello internazionale, CSP opera attraverso reti di vendita in Italia e in Francia e attraverso distributori specializzati in circa 60 paesi al mondo. I suoi prodotti sono presenti nei principali Department Stores internazionali.
Il percorso di CSP è caratterizzato da investimenti nella ricerca e nei progetti, che hanno permesso la realizzazione di prodotti e collezioni disegnati secondo un modello di business sostenibile e tracciabile nelle sue diverse fasi: innovazione, filati e tessuti certificati, rigenerati o riciclati. La scelta è quella di creare prodotti durevoli nel tempo, che mantengano le loro caratteristiche, secondo un approccio di marketing non fast-buy, ma di relazione continuativa con il cliente finale. I principi dell'approccio di CSP sono rappresentati da alcuni pillar e parole chiave che guidano il modello di business.
I marchi
Il modello di business di CSP è differenziato per i diversi canali distributivi e segmenti dell'offerta. Il Gruppo CSP opera in Italia e nel mondo su più canali, attraverso un'articolata struttura distributiva:
Italia - 3 forze vendita, 50 agenti di cui 6 merchandisers;
Francia - 2 forze vendita, 60 venditori, 22 dimostratrici;
Export - attivi 25 distributori, 25 Department stores, 20 agenti in circa 60 paesi al mondo.
Le collezioni permanenti e di moda vengono proposte in modo coerente con il valore e l'identità dei diversi brand e delle strategie aziendali. I marchi del Gruppo CSP si rivolgono ai diversi target del mercato. La qualità dei tessuti e la cura dei dettagli caratterizzano tutte le collezioni, con l'obiettivo di garantire ai consumatori prodotti con un adeguato rapporto qualità/prezzo e uno stile inconfondibilmente italiano e francese.
CSP International Fashion Group SpA - Marchi per la distribuzione specializzata | |
Oroblù, marchio italiano dal carattere internazionale, celebra la femminilità della donna contemporanea attraverso collezioni legwear, bodywear e beachwear. Uno stile sempre in movimento che dell'attenzione ai dettagli ha fatto la sua unicità, per capi comodi, pregiati e intramontabili. Oroblù è sinonimo di calze e collant alla moda e di qualità e sposa i valori di Innovazione, Qualità, Moda e Sostenibilità. La sua Vision è quella di rendere belle le gambe delle donne. Un effetto cosmetico che rimanda ad una bellezza pura e sofisticata. La Mission del brand è quella di offrire articoli che valorizzano la donna, partendo dalle gambe con calze e collant, proseguendo con leggings, bodywear e beachwear. Una offerta rivolta ad un pubblico consapevole della sua femminilità, abile a valorizzare la propria bellezza con i capi giusti. | |
Luna di Seta è il marchio italiano di lingerie in pura seta e in preziosi materiali naturali. Brand dal respiro internazionale, unisce maestria, design e altissima qualità, per capi che affascinano tutti i sensi e rivelano la sensualità di chi li indossa. Luna di Seta è sinonimo di eccellenza nella seta e la sua vision è quella di far sognare con capi di lingerie sinonimo dell'eccellenza della pura seta. I valori che porta avanti non possono che essere Qualità eccellente, Esclusività e Sensualità. Offrire dei prodotti esclusivi di lingerie di seta che esaltano la femminilità, coinvolgendo tutti i sensi è la mission del brand, per una donna dallo spiccato senso estetico e dal gusto raffinato ed elegante, che ama scegliere per sé stessa i miglior prodotti creando uno suo stile esclusivo e seducente. | |
Da più di 110 anni il riferimento per l'intimo maschile, Perofil trasferisce il suo concetto di unicità, artigianalità ed eleganza in tutti i capi, pensati per fare stare bene l'uomo. Dall'underwear alle calze, dai pigiami allo street home, ogni collezione è contraddistinta dall'innovazione costante: vestibilità dinamica, filati e tessuti altamente qualitativi e performanti, cuciture invisibili per il massimo comfort. Specialista dell'intimo maschile, Perofil porta avanti la vision di essere il punto di riferimento del mercato nell'intimo maschile attraverso i valori di Innovazione, Qualità, Comfort, Sostenibilità. La sua Mission è quella di offrire prodotti innovativi e di qualità, capaci di soddisfare i bisogni dell'uomo nell'intimo, pigiameria e calze. Un uomo elegante, capace di scegliere il meglio per sé, all'insegna del comfort, della qualità e dello stile. | |
Storico brand italiano, Cagi opera nel mercato dell'intimo maschile dal 1925, facendo della qualità, del servizio alla clientela e del rapporto qualità-prezzo, i punti di forza che gli vengono riconosciuti in una storia quasi centenaria. Con la sua ampia offerta che copre ogni esigenza di consumo, Cagi è oggi un brand apprezzato da uomini di ogni età. Guadagnatosi negli anni autorevolezza nel mercato dell'abbigliamento intimo maschile italiano, Cagi punta sulla tradizione, affiancandola a innovazione e stile, caratteristiche che lo rendono tutt'oggi un marchio desiderabile. Vestire senza eccessi è il tratto distintivo delle collezioni Cagi, che soddisfano un pubblico transgenerazionale e fidelizzato negli acquisti. Pubblico che predilige il brand grazie anche all'ottimo rapporto qualità prezzo, fiore all'occhiello dei prodotti. |
I brand principali dedicati ai canali mass market di CSP sono: Lepel, specializzato nella corsetteria, Sanpellegrino, dedicato alla calzetteria femminile. I due brand transitano dai canali ingrosso, Gd/Do, dettaglio e grandi magazzini tessili, con organizzazioni di vendita dedicate e collezioni continuative e modali.
CSP International Fashion Group SpA - Mass Market | |
CSP è acronimo di Calzificio Sanpellegrino, marchio fondante del gruppo dal 1973. Sinonimo di calzetteria all'avanguardia, il brand ha sempre avuto una visione al passo con i tempi e la capacità di unire ricerca, cura e interesse per lo stile, al giusto prezzo. Fa parte dell'heritage del brand una visione sostenibile, fondata sulla durabilità dei prodotti e comunicata negli anni 90 grazie alla celebre pubblicità con Valeria Mazza e Antonio Banderas. In questo senso è celebre la particolare tessitura con intreccio di due fili utilizzata per produrre il collant "Doppiofilo". Sanpellegrino è dunque il "Love Brand" del gruppo CSP e resta anche nel cuore delle consumatrici come storica marca italiana di calzetteria, rinomata per la qualità e distribuita anche nel mass market che significa stile alla portata di tutte. Gli ingredienti che rendono Sanpellegrino un marchio desiderabile da sempre sono dunque qualità e stile al giusto prezzo, oltre alla comunicazione che l'ha reso celebre negli anni '80/'90. Desiderabilità che prosegue oggi nelle nuove generazioni, grazie ad una grande attenzione all'ecosostenibilità, sia dei processi produttivi che dei prodotti stessi. |
Storico marchio italiano di corsetteria, Lepel è famoso da sempre per la vestibilità impeccabile dei suoi prodotti. Brand transgenerazionale, propone linee continuative che assecondano l'alta fidelizzazione della consumatrice soprattutto per quanto riguarda il reggiseno, fiore all'occhiello che diviene promessa di prodotto dichiarata nel logo "Belseno Lepel". Lo storico brand italiano di corsetteria punta da sempre sulla qualità a prezzi accessibili. Il know-how creatosi nel tempo è un bagaglio che permette a Lepel di padroneggiare l'innovazione focalizzandosi sul comfort, soprattutto per vestibilità generose. Pensato per la donna che ama sentirsi bene, Lepel riescie a parlare alle donne attente a ciò che acquistano e accolgono di buon grado l'innovazione. Un pubblico esigente, dunque, che segue il brand perché garanzia di qualità e vestibilità. |
I marchi di CSP Paris
CSP Paris | |
Il marchio Le Bourget sviluppa la propria identità francese, femminile e fashion, affidandosi ad una qualità impeccabile, utilizzando le più avanzate tecnologie di produzione. Le Bourget presenta campagne di comunicazione di immagine che evidenziano lo spirito alla moda del brand. L'equilibrio tra moda, femminilità e qualità rende Le Bourget: il marchio più prestigioso della calzetteria francese, ispirato dallo chic parigino. I valori di riferimento di Le Bourget sono innovazione, creatività e qualità. | |
Well è il marchio più innovativo e prestazionale di calzetteria e lingerie sul canale moderno francese. Secondo sul mercato. Nato oltre 50 anni fa nel cuore della regione della Cevenne nel sud della Francia, si fonda su un know-how tradizionale la cui origine risale al XVIII secolo. Il marchio Well continua questa tradizione, rinnovandola con una strategia di sviluppo di nuovi prodotti innovativi e performanti. |
Andamento CSP Paris
Il 2024 è stato contrassegnato da un contesto economico difficile e incerto. L'inflazione è rimasta persistente nella prima metà dell'anno, mentre la seconda è stata caratterizzata da instabilità politica. Solo il periodo dei Giochi Olimpici ha portato un momento di ottimismo, seppur breve e limitato alla fine dell'estate.
Come nell'anno precedente, questo scenario ha influenzato tutti i nostri mercati, con una contrazione dei consumi protratta per tutto il 2024. Il progressivo calo dell'inflazione nella seconda metà dell'anno non ha prodotto l'effetto di sostegno sperato per le nostre categorie, probabilmente perché tale diminuzione, troppo recente, non si è ancora tradotta in aumenti significativi del potere d'acquisto.
Di fronte a queste incertezze economiche e politiche, le famiglie hanno adottato strategie di consumo più prudenti, concentrandosi sui bisogni essenziali e incrementando il risparmio per chi disponeva di risorse finanziarie.
In queste condizioni, i mercati dell'intimo donna (calzetteria-collant, corsetteria e calzini in fibre naturali) hanno registrato una flessione complessiva del -5,5%. Solo la categoria dei calzini in fibre naturali ha mostrato un rimbalzo nel corso dell'anno.
Tendenza generale nel 2024 in termini di valore per l'intimo femminile nel canale Iper e supermercati (GFK) in Francia
Totale intimo femminile: - 5,5%
Corsetteria donna: - 7,5%
Calzetteria (collant): - 3,8%
Calzini in fibre naturali: + 5,0%
I dati relativi ai volumi hanno pressoché lo stesso andamento.
Nell'ambito di tale contesto, la controllata francese è riuscita a limitare il calo delle vendite al 2%, mostrando un andamento migliore rispetto ai mercati di riferimento. I ricavi netti hanno risentito soprattutto del calo dei consumi nelle categorie calzetteria - collant e corsetteria, nelle proporzioni sopra indicate, così come di perdite significative nelle operazioni promozionali nazionali.
Queste perdite sono state causate dalle riduzioni complessive decise dalle principali catene di supermercati, nel tentativo di ridurre le proprie scorte.
In risposta a questi cali, CSP Paris ha attuato una strategia di consolidamento basata sulla forza della propria rete di vendita e sulla qualità dell'offerta di prodotti. Questo approccio le ha permesso di compensare in buona misura gli effetti recessivi delle dinamiche di mercato e delle promozioni, incrementando la propria quota di mercato in categorie diversificate come corsetteria e calzini.
Tendenze 2024 per i marchi Well e Le Bourget a valore nel canale Iper e supermercati (dati GFK)
Calzetteria (collant)
La quota di mercato a valore di Well è scesa di 0,4 punti, assestandosi al 21,4%, mentre quella di Le Bourget è scesa di 0,5 punti, posizionandosi all'8,6%.
I marchi di CSP Paris rappresentano quindi un 30% complessivo del mercato francese nel canale Iper e supermercati; la contrazione nel breve termine è determinata sostanzialmente dall'implementazione del nuovo progetto di Visual merchandising per il marchio Well (di cui si dirà in seguito) e dalla riduzione dei piani promozionali delle catene distributive oltre che dal rallentamento delle vendite dei collant coprenti colorati (dove Le Bourget è leader con i Modacolor).
Lingerie Well e Bodywear Le Bourget
Queste due categorie, che rappresentano la diversificazione merceologica perseguita dal Gruppo, continuano a registrare una crescita costante nel mercato della lingerie da diversi anni.
Well, che è diventato un marchio globale (in termini di offerta merceologica nel comparto di riferimento), ha visto aumentare la sua quota di mercato a valore dal 4,9% al 5,5%. Questo aumento riguarda tutte le famiglie di prodotti (coordinati, parti alte, parti basse e guaine).
Il bodywear Le Bourget continua a essere leader in questa categoria, con una quota di mercato che passa dal 1,5% all' 1,7%.
Per i due marchi, il successo è dovuto ad una qualità eccellente, all'ottimo rapporto qualità/prezzo e ad un puntuale servizio, in un settore in cui l'approvvigionamento è complicato dalla distanza delle fonti di sourcing.
Calzini in fibre naturali - Le Bourget
Questo segmento di prodotto è stimolato da un innegabile fenomeno di trend modale.
È il segmento in più rapida crescita nella categoria dell'intimo femminile, con una crescita del 5% nel 2024.
Le Bourget (il marchio più recente in questo segmento) ha incrementato la sua quota a valore di 1,2 punti percentuali raggiungendo il 9,1%. Il marchio Le Bourget è ora tra i primi tre leader in questo segmento.
Mercati digitali (e-commerce)
È il segmento di mercato più dinamico, con la crescita più sostenuta per la controllata francese.
Ancora prima dell'implementazione delle nuove piattaforme di vendita online per i due merchi di CSP, previste per il 2025, le vendite hanno registrato un progresso significativo, segnando un aumento del 30% rispetto al 2023.
Comunicazione
Il sensibile assorbimento di risorse causato dall'implementazione del Progetto "Renta" ha indotto la società CSP Paris a rimodulare la consueta politica di comunicazione basata sui media istruzionali, concentrando lo spending sulle campagne digitali a supporto della crescita della notorietà dei marchi e delle vendite on-line.
Il settore - Sostenibilità e strategia EU
Il settore della moda tessile si trova al centro di una profonda trasformazione, dovuta sia a dinamiche macroeconomiche complesse che a pressioni ambientali crescenti. A livello globale, l'industria si confronta con un contesto segnato da inflazione, instabilità geopolitica, cambiamenti nei comportamenti di consumo e una crescente sensibilità rispetto alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
Nel 2024 il mercato globale del lusso ha registrato una contrazione del 2%, attestandosi a Euro 1.478 miliardi, rispetto ai circa Euro 1.500 miliardi del 2023. Questo calo è attribuibile a diversi fattori, tra cui un contesto geopolitico ed economico complesso, caratterizzato da conflitti, inflazione e una diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori.
Dal punto di vista economico, secondo l'Altagamma Consensus 2025, il comparto dell'abbigliamento registrerà una crescita moderata (+3%), sostenuta in particolare dalla ripresa del turismo internazionale e da un parziale recupero della fiducia dei consumatori. Seguirà il comparto della pelletteria (+2%) e delle calzature (+1%).
Dal lato della distribuzione, si assiste a un rafforzamento del canale retail fisico (+5%) e a una crescita più contenuta dell'e-commerce (+3%), mentre il canale wholesale appare in fase di stabilizzazione. I consumatori mostrano un'attenzione crescente al valore dei prodotti e alla sostenibilità, aspetti che spingono le aziende a rivedere le proprie strategie per rimanere competitive. In parallelo, l'adozione di tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale permettono una migliore previsione della domanda e una gestione più efficiente delle scorte, contribuendo sia all'efficienza operativa che alla riduzione degli sprechi.
Contemporaneamente, il settore assiste a un'evoluzione nei modelli di consumo: secondo McKinsey & BoF2, l'80% dei consumatori prevede di destinare alla moda una spesa uguale o inferiore nel 2025, con attenzione al rapporto qualità-prezzo. Emergono nuovi canali e abitudini d'acquisto, come il mercato second-hand, la cultura del "dupe", tendenza a cercare e condividere alternative economiche a prodotti di marca o di lusso, con caratteristiche simili in termini di estetica o performance, e il successo dei challenger brand, in particolare nell'activewear, capaci di generare fino al 57% dei profitti di settore.
L'adozione dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie predittive è un ulteriore fattore di cambiamento: consente una gestione più efficiente delle scorte, una personalizzazione delle esperienze d'acquisto e un miglioramento dell'efficienza complessiva delle catene di distribuzione. Queste innovazioni, oltre a rispondere a logiche di mercato, contribuiscono alla riduzione degli sprechi e alla sostenibilità del settore.
Sul piano ambientale, il settore moda è chiamato a una revisione strutturale dei propri modelli produttivi. A livello globale, la moda è responsabile di circa il 3-8% delle emissioni di gas serra e del 20% dell'inquinamento da reflui industriali. In Europa si prevede un aumento del 31% nei consumi di vestiti e scarpe entro il 2030, con conseguente peggioramento degli impatti ambientali inerenti al settore, accompagnati da una crescita significativa dei rifiuti tessili, stimati in 5,2 milioni di tonnellate annue, pari a circa 26 miliardi di capi, con la previsione di crescita del 20% fino al 2030.
Oltre ai consumi di energia e acqua, l'abbigliamento consuma il 60% delle materie prime (sia naturali che sintetiche) che interessano il tessile. La produzione di capi d'abbigliamento di ogni genere è raddoppiata a partire dal 2000 a seguito della crescita demografica mondiale e continuerà a salire in raccordo a quest'ultima. In Europa, si stima che il numero di scarpe e vestiti acquistati annualmente supererà i 69 pro capite entro il 2030. Particolarmente critico è il fast fashion, in crescita del 12,5% annuo, basato in larga parte su fibre sintetiche come il poliestere, che già oggi rappresentano oltre il 60% dei rifiuti tessili.
La criticità del settore ha portato la Commissione Europea alla definizione della EU strategy for sustainable and circular textiles (marzo 2022). Nell'Unione europea il consumo di prodotti tessili, per la maggior parte importati, rappresenta attualmente in media il quarto maggiore impatto negativo sull'ambiente e sui cambiamenti climatici e il terzo per quanto riguarda l'uso dell'acqua e del suolo dalla prospettiva globale del ciclo di vita.
Tra le azioni previste dalla strategia:
l'elaborazione di specifiche vincolanti di progettazione ecocompatibile per incrementare le prestazioni dei tessili in termini di durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, riciclabilità a ciclo chiuso e contenuto obbligatorio di fibre riciclate;
l'obbligo di trasparenza, che imporrà alle grandi imprese di rendere pubblico il numero di prodotti che buttano e distruggono, e il loro ulteriore trattamento ai fini della preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, incenerimento o collocamento in discarica;
il riesame del regolamento relativo all'etichettatura dei prodotti tessili, secondo il quale i tessili venduti sul mercato dell'UE dovranno recare un'etichetta che descriva chiaramente la composizione fibrosa;
porre fine alla sovrapproduzione e al consumo eccessivo di capi di abbigliamento;
il supporto ai processi di riutilizzo e riparazione su scala industriale.
La EU strategy for sustainable and circular textiles prevede che entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercato dell'UE saranno durevoli e riciclabili, in larga misura costituiti da fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell'ambiente. I consumatori dovranno avere a disposizione prodotti tessili di elevata qualità a prezzi accessibili, in contrasto al fast fahion.
Il 18 luglio 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/1781 sull'Ecodesign per Prodotti Sostenibili (ESPR), che abroga la precedente Direttiva 2009/125/CE. Tale regolamento rientra nel Piano d'Azione per l'Economia Circolare adottato dalla Commissione Europea nel 2020 che mira a migliorare la sostenibilità ambientale dei prodotti immessi sul mercato dell'Unione Europea, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici dell'UE entro il 2030.
L'ESPR introduce un quadro normativo per stabilire requisiti obbligatori di ecodesign su gruppi di prodotti, al fine di migliorarne durabilità, riparabilità, efficienza energetica, contenuto riciclato e circolarità. Tra le principali misure si evidenzia il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP), una scheda elettronica contenente informazioni su materiali, prestazioni tecniche, riparabilità, riciclabilità e impatto ambientale lungo il ciclo di vita del prodotto.
Il Regolamento prevede anche il divieto di distruzione degli articoli di consumo invenduti, in particolare per tessili e calzature, imponendo obblighi di trasparenza alle imprese.
La sostenibilità si conferma dunque driver strategico del settore tessile, con particolare attenzione rivolta a risparmio di materia prima e alla longevità dei prodotti immessi nel mercato, anche per ragioni di rafforzamento del rapporto con il cliente finale.
CSP L'impegno per la sostenibilità
CSP integra la sostenibilità in tutti gli ambiti aziendali, un percorso che porta avanti con coerenza e rispetto da tempo. L'approccio alla sostenibilità è stato sviluppato da CSP integrandolo nel metodo di lavoro, attraverso la selezione di materie prime, permettendo di seguire al meglio il percorso e le caratteristiche del prodotto nel tempo. Queste attività sono state inquadrate in un contesto più ampio, secondo una strategia fondata in primo luogo su etica e responsabilità del fare impresa.
Scenario e prospettive
In un contesto di mercato difficile e competitivo, CSP continua il suo sforzo di innovazione e di concentrazione sul core business, cercando di ottimizzare la struttura dei costi attraverso la costante ricerca di miglioramenti di efficienza e razionalizzazione dei processi.
Il piano industriale di CSP International 2025-2029 (di seguito anche semplicemente il "Piano"), prevede il progressivo recupero di redditività del Gruppo, basato su azioni di razionalizzazione dei costi, efficientamento dell'offerta di prodotto e miglioramento della redditività legata alla digitalizzazione dei processi. Le risorse si concentreranno sui marchi propri, sugli investimenti in ricerca e sviluppo con focus sulla sostenibilità e sulla razionalizzazione delle collezioni.
Obiettivi strategici e sostenibilità
Prosecuzione del processo di efficientamento e risparmio energetico, per ridurre i costi operativi e ottenere un miglioramento delle performance produttive.
Accelerazione del processo di digitalizzazione (digital transformation), in modo da affrancarsi dall'utilizzo di materiali non indispensabili, alleggerendo i cataloghi e le fasi di presentazione dei prodotti. Fondamentale anche lo sviluppo di canali diretti con i consumatori sulle piattaforme web e social, attraverso investimenti che interessano in particolare le aree e-commerce, B2B e CRM (Customer Relationship Management).
Concentrazione sui marchi propri e sugli investimenti in ricerca e sviluppo, con focus sulla sostenibilità ambientale, ma anche sull'inclusività e la soddisfazione di tutte le categorie di clienti, nonché la razionalizzazione delle collezioni.
Nell'ambito del Piano quinquennale 2025-2029, le strategie di sviluppo sono supportate da un programma complessivo di investimenti di circa euro 8,5 milioni (al netto degli investimenti IFRS16), dedicati principalmente ai seguenti progetti: (i) rinnovo e/o mantenimento dell'infrastruttura industriale, tecnologica e logistica, (ii) trasformazione digitale.
CSP ha definito una strategia per coniugare le politiche industriali e commerciali con quelle di sostenibilità, integrata nel modello di business e nel ciclo produttivo di CSP, fondata sui seguenti tre pilastri:
Tutela delle risorse, attraverso la selezione di materie prime certificate, riciclate e riciclabili. L'obiettivo di CSP è quello di diventare più indipendente da materie prime non rinnovabili, oltre a offrire prodotti durevoli nel tempo e confezionati in soluzioni di packaging sostenibile.
Processi di produzione a ridotto impatto ambientale, attraverso l'installazione di macchinari e sistemi ad alta efficienza energetica, la riduzione dei consumi e l'utilizzo di energia da fonti pulite.
Trasparenza e tracciabilità di tutta la catena del valore attraverso il progetto Made in CSP, un percorso che ambisce a portare l'attenzione sui criteri di selezione delle forniture e sulla determinazione degli impatti lungo l'intero ciclo di vita del prodotto, mantenendo la vocazione a produrre il più vicino possibile al luogo della vendita.
Lo sviluppo delle collezioni è orientato a soddisfare le funzioni d'uso del consumatore finale, con un approccio distributivo che, grazie alla trasformazione digitale, è finalizzato al miglioramento dell'esperienza di acquisto del cliente, sia esso un rivenditore o il consumatore finale, il tutto supportato da una comunicazione marketing orientata ai nuovi canali social.
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG - Sustainable Development Goals)
CSP è impegnata, attraverso la realizzazione della propria strategia industriale e grazie al proprio ecosistema di valori e modello di business, nel perseguimento di un modello di business sostenibile. Tale approccio deve necessariamente riflettersi anche nell'impegno (Commitment) nei confronti dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals) che ne costituiscono parte integrante. Gli SDGs rappresentano opportunità di business, in grado di generare impatti positivi anche in termini ambientali e sociali.
CSP aggiorna periodicamente un'analisi di coerenza, a partire dal proprio modello di business e dall'analisi di materialità al fine di definire obiettivi strategici e progetti attuati e/o pianificati rispetto ai contenuti (obiettivi e target) dell'Agenda 2030. Tale analisi, evidenziata nel capitolo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti, riguarda le tematiche di sostenibilità più significative e prioritarie in relazione al contributo e impegno del Gruppo CSP.
La ricerca e sviluppo per CSP
CSP si impegna ad offrire sul mercato prodotti duraturi e a ridurre l'impatto ambientale, attraverso l'adozione di processi e logiche di produzione sostenibili. La strategia aziendale si basa su una ricerca continua, per sviluppare soluzioni innovative che consentano un uso responsabile delle risorse naturali. In questo contesto, gli investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti rispondono sia alle esigenze di mercato e strategia, volte a migliorare il posizionamento competitivo e le performance economico-finanziarie di CSP, sia a obiettivi di sostenibilità ambientale. Questi includono l'adozione dei principi dell'economia circolare e la riduzione dell'impatto ambientale, attraverso il riutilizzo di cascami di produzione, la rigenerazione di prodotti e la diminuzione dei consumi di risorse idriche ed energetiche.
Le attività di ricerca e sviluppo del prodotto sono orientate a ridurre l'impatto ambientale in ogni fase del ciclo di vita del capo, dalla selezione responsabile delle materie prime alla progettazione, fino alla produzione, all'uso e allo smaltimento finale. L'obiettivo è creare capi di abbigliamento che rispondano a criteri di responsabilità ambientale, puntando su scelte consapevoli e processi più efficienti.
Vengono adottate diverse pratiche volte a ridurre l'impatto ambientale nel settore tessile. Tra queste, l'utilizzo di materiali bio-based, poliammidi non vergini ma riciclati pre e post consumer, l'adozione di processi produttivi a basso impatto ambientale, la riduzione dell'uso di prodotti chimici dannosi, l'adozione di tecniche di tintura ecologica, l'utilizzo di materiali di imballaggio riciclati o riciclabili, l'impiego di carta certificata FSC e lo sviluppo di pack monomateriale facilmente riciclabile a livello domestico.
La ricerca stilistica e l'innovazione dei prodotti CSP sono guidate dagli aspetti sopra richiamati. Il team di ricerca e sviluppo collabora con gli altri team interni e con i propri fornitori, proponendo nuove sfide ed obiettivi: processi più ecologici, macchinari ed attrezzature all'avanguardia, ricerca di packaging e imballaggi sostenibili sono solo alcuni degli ambiti in cui CSP si muove. L'innovazione dei prodotti è orientata in primo luogo ai materiali, ma l'attenzione si pone anche alla digitalizzazione dei processi lungo la catena del valore.
Nel 2024 il Gruppo CSP ha svolto attività di ricerca e sviluppo focalizzata sull'innovazione tecnologica, per un impegno complessivo (costi sostenuti) di Euro 1,3 milioni (Euro 1,5 milioni nel 2023 - Euro 1,6 milioni nel 2022). L'attività ha interessato progetti ritenuti particolarmente innovativi, svolti nei diversi stabilimenti, sia in Italia che in Francia. Gli investimenti in innovazione possono generare ritorni positivi in termini di creazione e distribuzione di valore, ovvero ricadute favorevoli sull'economia della Società e sul territorio di riferimento.
Le collezioni di prodotti sostenibili
Oroblù / Eco Sneakers - Environment Care Oroblù - Linea di collant sostenibili realizzati in filato rigenerato e riciclato e a Chilometro zero, tinto con coloranti privi di metalli (metal free). Un filato che consente una riduzione delle emissioni di CO2, e un risparmio di risorse idriche. Il packaging è realizzato in carta riciclata e il sacchetto di protezione al collant in plastica riciclata. Per la collezione SS24, nella parte del piede del collant è stato applicato un rinforzo in cotone pensato per donare un comfort extra e una durata maggiore del prodotto. Il cotone impiegato garantisce maggior resistenza e traspirabilità e proviene da una coltivazione organica.
Cagi / Puro Modal - Linea di intimo e maglie realizzate in modal, una fibra ottenuta dalla polpa di legno degli alberi di faggio. Cagi si pone come obiettivo la realizzazione di prodotti di qualità che durano più a lungo, per un consumo consapevole.
Perofil / Pigiami in Modal e Lyocell - Nel corso del 2024 Perofil ha consolidato la sua offerta di prodotti dando grande importanza al modal. Il modal utilizzato da Perofil, denominato "Perofil X-Touch", è un tessuto studiato e ideato da Perofil ottenuto dalla fibra Lenzing Modal proveniente dalle coltivazioni sostenibili di legno di faggio, con una tecnica esclusiva che permette di ottenere una maglia estremamente leggera, fresca e traspirante ma capace, allo stesso tempo, di offrire una coprenza ottimale. Per la stagione autunno-inverno 2024 Perofil ha confermato la sua linea di pigiami impiegando fibre di origine naturale come il Modal e il Lyocell (nota anche come "la seta sostenibile" che deriva dalla cellulosa del legno di eucalipto).
Lepel / Slip assorbente lavabile - Lepel ha portato i suoi punti di forza a nuova categoria di prodotto avvicinandosi non solo alle esigenze delle consumatrici moderne ma ponendo anche una particolare attenzione alla sostenibilità dei materiali. Il marchio ha ampliato la sua offerta presentando lo Slip Assorbente Lavabile, un prodotto con un'innovata funzione d'uso per semplificare e migliorare la vita della donna. Lo Slip Assorbente Lavabile, realizzato in cotone, riduce l'impatto economico e ambientale rispetto agli assorbenti usa e getta.
Oroblù / Metal Free - Nel corso del 2024, Oroblù ha continuato a lavorare su nuovi fissaggi per la calzetteria classica, volti a ridurre le fasi di lavorazione, l'utilizzo di energia e le emissioni di CO2 e sulle tinture "metal free", ovvero con coloranti dalle caratteristiche tossicologiche significativamente migliori rispetto a quelli tradizionali, più eco-responsabili, che rispettano la salute e l'ambiente, senza additivi metalliferi.
Sanpellegrino / Progetto rosso - Sanpellegrino, nel 2022, ha rilanciato la propria immagine e i propri prodotti sottolineando la sua anima green. I prodotti sono tutti caratterizzati da proof point sostenibili: produzione a km0, impiego di filati riciclati, costruzioni della maglia del collant durevoli come il brevettato Doppiofilo o il rinforzo nel piede, tinture prive di metalli pesanti. A rifinire il progetto un pack monomateriale in carta FSC, facilmente riciclabile a livello domestico.
Le Bourget / Collant ALLCOLORS e MODACOLORS - Collant in cotone organico certificato GOTS, ovvero derivante da coltivazioni biologiche.
#We are Colors Addict (CSP Paris) - Il processo di tintura sviluppato è "metal free". Si tratta di calze tinte con coloranti dalle caratteristiche tossicologiche significativamente migliori rispetto a quelli "tradizionali". Un processo di tintura eco-responsabile, che rispetta la salute e l'ambiente, senza additivi metalliferi. La caratteristica principale di tali coloranti di nuova generazione è l'assenza di metallo nella molecola del cromoforo (parte della molecola chimica che lega il colorante), rispetto a un colorante pre-metallizzato, la cui concentrazione di cromo, ad esempio, può essere tra 0,01% e 0,05%, che significa tra 10 e 50 g/kg.
Mes Gambettes Aiment La Planète (CSP Paris) - Linea di collant eco-friendly del marchio Well "Mes Gambettes Aiment La Planète": una gamma eco-progettata basata su materiale riciclato e rigenerato, realizzato con il 97% (70% dei fili) di materiale riciclato. "Le mie gambe amano il pianeta" significa 3-4 volte in meno di energia consumata, semplicemente rimuovendo la fase di stiratura industriale del prodotto.
Trasparenza e tracciabilità della catena del valore
La filiera
CSP ritiene che mostrare l'estrema attenzione e cura adottata nel concepire e realizzare i prodotti sia di vitale importanza. Negli anni, ha costruito un patrimonio di esperienza, che custodisce presso le proprie sedi e nella cura dei rapporti con i propri façonnisti.
Le unità produttive di CSP
Gli stabilimenti di produzione e logistica del Gruppo CSP al 31 dicembre 2024 sono 5 e sono localizzati in Europa (Italia e Francia).
Italia | Francia | |
CSP International Fashion Group S.p.A. | CSP Paris Fashion Group | |
Ceresara (MN) | Fresnoy Le-Grand (Aisne) | |
Fossoli di Carpi (MO) | Le Vigan (Gard) | |
Bergamo (BG) |
L'impegno diretto nel settore manifatturiero è un impegno storico per CSP e risponde al modello Made in CSP.
Made in CSP | Limitare i trasporti, massimizzare disponibilità dei prodotti e salvaguardare l'occupazione. |
Mantenere il know-how ed il controllo del processo di sviluppo e di produzione. | |
Effettuare controlli e test, affidati a laboratori interni ed esterni, consente di garantire una qualità alta e costante dei prodotti e tutelare la salute e sicurezza della clientela. | |
Rivendicare l'appartenenza a una professione, a una terra di know-how, competenza e produzione unica. Sostenere un'industria high-tech e innovativa. |
I cicli di produzione
Calzetteria
Italia | La produzione di calzetteria punta sul valore del Made in CSP e si concentra nello stabilimento della sede della Capogruppo di Ceresara (Mantova) e alla collaborazione di fornitori del distretto della calzetteria. Il ciclo di produzione dei collant è altamente automatizzato ed è certificato in materia ambientale ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018 per la sicurezza. Nel 2024 CSP ha inoltre ottenuto il rinnovo annuale, per i prodotti della divisione calzetteria italiana e francese, della certificazione Oeko-Tex® Confidence in Textiles - Standard 100. |
Francia | CSP Paris (sito produttivo di Le Vigan - regione del Gard - nel sud della Francia) offre, all'interno della propria gamma, prodotti "Made in France" certificati dalle dogane francesi, che garantiscono la loro progettazione e produzione francese. Nelle diverse fasi di progettazione e produzione vengono effettuati più di 30 controlli di qualità. Tutti i prodotti del segmento "calze" beneficiano della certificazione Oeko-tex®Confidence in Textiles. |
Fasi | Elementi e caratteristiche | |
1 | Materie prime | Grande attenzione alla provenienza della materia prima |
2 | Tessitura | CSP International / CSP Paris |
3 | Cucitura | Cucitura automatica - CSP International / CSP Paris Cucitura manuale - Laboratori Italia / Albania / Polonia e Tunisia |
4 | Tintura | L'utilizzo di coloranti certificati consente la certificazione Oeko-Tex Coloranti metal free Recupero di acqua Recupero di calore per riscaldare l'acqua che entra nel processo |
5 | Stiro-Fissaggio | Laboratori Italia / Albania / Polonia / Tunisia Stiro lancia - fissaggio forma piede |
6 | Confezionamento | Confezionamento automatico - CSP International / CSP Paris Confezionamento di collant in CSP international Confezionamento manuale collant - Laboratori Italia / Polonia / Tunisia Impiego carta FSC e riciclata - Plastica riciclabile/riciclata - Gancetti in plastica riciclabile |
7 | Immagazzinaggio e spedizione | CSP International / CSP Paris |
8 | Controllo qualità | CSP International / CSP Paris Ogni prodotto è soggetto ad almeno un controllo di qualità lungo il processo di produzione |
Le fasi del processo di produzione della calzetteria vengono effettuate in misura prevalente all'interno delle unità produttive di CSP e nel sito produttivo di Le Vigan (Francia). Per alcune linee di prodotti alto di gamma, quali Oroblù e Le Bourget, che richiedono la cucitura manuale, il fissaggio a vapore e il confezionamento manuale, vengono prevalentemente utilizzati façonnisti del territorio di riferimento della sede di Ceresara (distretto della calzetteria di Castel Goffredo) ed, in alcuni casi, aventi sede in Albania per i prodotti a marchio Le Bourget.
Intimo e altre produzioni
La produzione della corsetteria ed intimo maschile e femminile è realizzata in parte con produzione a façon e in parte in outsourcing, mantenendo sempre all'interno il know-how progettuale per stile, modellistica, sviluppo taglie e campionatura. La Divisione Lepel di Fossoli di Carpi (MO) è specializzata nell'intimo femminile, mentre la Divisione Perofil di Bergamo è specializzata nell'intimo maschile. La corsetteria, l'intimo, il bodywear e i costumi da bagno sono progettati con modalità esclusive dal taglio, alla modellistica e alla campionatura.
Fasi | Elementi e caratteristiche | |
1 | Atelier | La ricerca e sviluppo del prodotto (Atelier), il controllo dei tessuti, il taglio dei prototipi ed il controllo di qualità del prodotto sono gestiti in prevalenza direttamente all'interno degli stabilimenti del Gruppo CSP. |
2 | Controllo qualità tessuti e prodotti | |
3 | Taglio | |
4 | Cucitura | In relazione alle caratteristiche del prodotto e del mercato, le fasi della cucitura e confezionamento sono in larga misura affidate a fornitori selezionati e specializzati. CSP Italia e CSP Paris: laboratori italiani, europei, nord africani e asiatici.
|
5 | Confezionamento |
I fornitori
I fornitori di CSP International svolgono un ruolo fondamentale nell'approvvigionamento di materiali e servizi necessari per la produzione e distribuzione dei prodotti, contribuendo alla realizzazione di capi di alta qualità che soddisfano le esigenze dei consumatori.
Nel periodo di rendicontazione non sono intervenute modifiche di rilievo nella struttura della catena di fornitura di CSP. Per la merceologia calzetteria, CSP privilegia le produzioni locali della Capogruppo e della propria controllata francese. In particolare, per l'Italia, la lavorazione di cucitura, decisiva per potersi fregiare del 'made in Italy', è svolta nei reparti interni o in laboratori dislocati nel distretto della calzetteria di Castel Goffredo. Le lavorazioni più caratterizzanti, tessitura e tintura, sono svolte quasi totalmente nei reparti interni.
Gli acquisti dei semilavorati di calzetteria non sono particolarmente significativi e si limitano ai prodotti realizzabili solo con macchine speciali (non presenti in CSP) o con esclusività per diritti di invenzione. I semilavorati di calzetteria provengono prevalentemente dall'Italia, la maggior parte direttamente da aziende del distretto. Gli acquisti di prodotti finiti di calzetteria, che riguardano prodotti realizzati con macchine speciali non presenti in CSP, provengono dall'Italia, dalla Turchia e dall'Asia.
La controllata francese si avvale di fornitori prevalentemente europei per i prodotti finiti della divisione calzetteria, mentre gli acquisti di prodotti finiti della divisione intimo fanno riferimento a façonisti localizzati in Italia, Europa e in Asia. Per la finitura di parte dei prodotti tessuti e tinti a Le Vigan CSP Paris utilizza anche due façonnisti con sede in Albania e Tunisia.
L'origine delle materie prime non è sempre rilevante per l'attribuzione del "made in". Cionondimeno CSP, per la propria divisione calzetteria privilegia, ove possibile, i materiali di provenienza italiana o europea.
I fornitori italiani utilizzati nel 2024 di materiali e servizi, per logistica e produzione sono 430 (una quarantina per la logistica). I fornitori più importanti sono caratterizzati da un rapporto di lunga durata che garantisce a CSP il rispetto delle performance necessarie e il rispetto delle disposizioni e necessità particolari. Per lo più si tratta di forniture a lungo termine gestite anche con impegno di merce e budget di produzione, generalmente non vincolanti.
Il fornitore più importante ha un impianto produttivo in Vietnam, che fornisce i capi finiti e i semilavorati a marchio Lepel e i capi finiti a marchio Well, seguito dalle primarie aziende di filati italiane e dal tipografo del distretto, da un laboratorio di cucitura italiano e da aziende del far east che forniscono i capi finiti per le merceologie gestite dalla divisione di Bergamo.
Di seguito vengono riportate le principali categorie e aree di provenienza delle materie prime impiegate per la calzetteria:
CSP International - Italia / Aree di provenienza materie prime calzetteria | |
Tipologia | Fornitori - Paese |
Filati | Italia e EU (in prevalenza) Altri Paesi: Serbia, Israele, Giappone, Nord Africa e Asia (Cina) |
Tessuti, balze | Italia (in prevalenza) |
Imballi, materiali packaging | Italia e Francia (in prevalenza) |
Coloranti e Ausiliari | Fornitori diretti in prevalenza Italia, ma prodotti acquistati di origine diversa |
Dipendenti per aree geografiche
Al 31 dicembre 2024, il numero totale di 573 dipendenti di CSP International è composto da 323 dipendenti (56%) in forza alla controllata francese del Gruppo CSP e da 250 dipendenti (44%) in forza alla Capogruppo. La provenienza dei dipendenti è prevalentemente locale.
Dipendenti per area geografica | 2024 | 2023 | 2022 |
Italia | 250 | 273 | 295 |
Francia | 323 | 315 | 333 |
Totale | 573 | 588 | 628 |
Gli stakeholder: interessi e aspettative
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-2 |
Gli stakeholder sono definiti come individui o gruppi che hanno interessi, aspettative nei confronti di un'impresa, che sono, o potrebbero essere, direttamente o indirettamente subire un impatto (positivo o negativo) dalle attività dell'impresa stessa e dalle sue relazioni lungo la catena del valore.
Lo stakeholder engagement
Il coinvolgimento degli stakeholder è un elemento centrale del processo di due diligence condotto dall'impresa e della valutazione della rilevanza della sostenibilità finalizzato alla comprensione dei processi per individuare e valutare gli impatti negativi, effettivi e potenziali che orientano il processo di rendicontazione di sostenibilità.
CSP International crea, sviluppa e mantiene nel tempo relazioni con i propri stakeholder, con l'obiettivo di rafforzare tali relazioni e, di conseguenza, migliorare la posizione competitiva e la capacità di generare e distribuire valore, nel tempo. Il coinvolgimento ed il confronto con gli stakeholder (stakeholder engagement) è un'attività strutturale e finalizzata a comprendere i loro interessi, aspettative e bisogni e, in tal modo, favorire un processo decisionale più efficace e consapevole, che possa favorire una adeguata pianificazione strategica ed il raggiungimento degli obiettivi di business.
Il Gruppo CSP impronta i rapporti con i propri stakeholder su principi di buona fede, correttezza, lealtà e trasparenza. Gli stakeholder del Gruppo sono stati individuati tenendo conto del settore di appartenenza, del modello di business e del sistema di relazioni esistente, nonché della presenza geografica.
Per CSP International il coinvolgimento dei propri stakeholder è un'attività svolta in modo sistematico, quale parte del modello di business, indipendentemente dalla rendicontazione di sostenibilità. Nel contesto di tale processo di ascolto e di rapporti e relazioni costanti con gli stakeholder, sono state realizzate alcune iniziative specifiche di engagement. Tali iniziative sono finalizzate a raccogliere e analizzare le loro aspettative, assicurando che siano considerate nei processi decisionali aziendali. Gli esiti vengono riportate al Consiglio di Amministrazione, garantendo che le istanze degli stakeholder contribuiscano all'orientamento strategico e alla creazione di valore sostenibile.
Il sistema di strumenti attraverso il quale il Gruppo CSP International gestisce le relazioni con i propri stakeholder è di seguito rappresentato. Tali strumenti sono differenziati in relazione alle diverse categorie di stakeholder e comprendono anche alcune attività che sono state realizzate nell'ambito del percorso che ha portato alla redazione della Rendicontazione di sostenibilità 2024.
Nel 2025, CSP rafforzerà il proprio coinvolgimento attraverso relazioni dirette con gli stakeholder, concentrandosi in particolare sui fornitori. Questo impegno si tradurrà nella costruzione di relazioni più solide e durature, basate su fiducia, trasparenza e collaborazione.
Ulteriori informazioni riguardanti le attività e l'organizzazione delle iniziative di engagement con i propri stakeholder vengono descritte con maggior grado di dettaglio nei paragrafi relativi degli ESRS tematici.
Stakeholder CSP | Attività di engagement | Aspettative e interessi | |
Progetti - Iniziative - Relazioni | |||
Azionisti | Assemblea dei Soci - Consiglio di Amministrazione | Crescita del valore della Società, redditività sostenibile, trasparenza nella gestione, governance efficace, ritorno sugli investimenti. | |
Banche, finanziatori e Investitori | Assemblea azionisti - Attività di Investor relations - Sito internet /sezione dedicata - Incontri periodici | Solvibilità finanziaria, stabilità economica, gestione del rischio, strategie di crescita a lungo termine, comunicazione trasparente sulle performance aziendali. | |
Dipendenti | Dialogo con la Direzione Risorse umane - Incontri informali ed eventi istituzionali - Intranet aziendale - Piani ed eventi di formazione - Strumenti ed iniziative di welfare aziendale - Newsletter interna - Piano di comunicazione | Condizioni di lavoro sicure e dignitose, opportunità di crescita professionale, equità salariale, benessere e welfare aziendale, coinvolgimento nei processi decisionali. | |
Organizzazioni Sindacali - Rappresentanze lavoratori | Incontri di confronto con le rappresentanze sindacali - Incontri di consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza | Tutela dei diritti dei lavoratori, contratti equi, sicurezza sul lavoro, dialogo costruttivo con la Società, rispetto delle normative sul lavoro. | |
Fornitori | Incontri per definizione e condivisione di standard - Incontri commerciali e visite in azienda (compresi rivenditori e collaboratori della rete commerciale) - Partnership su progetti (prodotti e innovazione) - Invio per condivisione e sottoscrizione Codice Etico | Relazioni commerciali trasparenti e di lungo periodo, in linea con i principi del Codice Etico, caratterizzate da pagamenti puntuali, rispetto degli accordi contrattuali e collaborazione per l'innovazione e lo sviluppo sostenibile. | |
(Fornitori prodotti e servizi - façonnisti, partner ed agenti commerciali) | |||
| |||
Clienti | Incontri commerciali e visite in azienda | Prodotti di alta qualità, innovazione, prezzi competitivi, affidabilità del brand, attenzione alla sostenibilità e all'etica nella produzione. | |
(Clienti diretti e clienti finali) | |||
| Interazione con personale di vendita negozi e store digitali - Ufficio customer service - Sito web istituzionale, social media, e-mail, posta - Newsletter informative - Eventi di presentazione dedicati ai clienti | ||
Pubblica Amministrazione (Enti pubblici nazionali e locali - Istituzioni - Enti di controllo) | Incontri / invio e scambio comunicazioni per adempimenti o richieste specifiche di incontri con rappresentanti istituzioni locali. | Rispetto delle normative, trasparenza nei rapporti con le istituzioni, contributo allo sviluppo economico locale, conformità fiscale e legale. | |
Enti pubblici nazionali e locali / Autorità nazionali / locali - Enti di controllo e regolatori | |||
Comunità e territorio | Incontri con rappresentanti comunità locali - Visite in azienda | Impatto ambientale ridotto, creazione di posti di lavoro, investimenti nel territorio, iniziative di responsabilità sociale e sostenibilità. | |
Media | Interviste - Conferenze stampa - Eventi - Sito web istituzionale - Social media - LinkedIn -Pubblicazioni | Accesso a informazioni accurate e trasparenti |
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Nel presente paragrafo vengono riepilogati gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (Temi rilevanti), come risultanti dal processo di individuazione e valutazione (Double Materiality Assessment) - si veda al riguardo il paragrafo Gestione impatti - rischi - opportunità) e in che modo tali temi rilevanti sono integrati con la strategia e il modello di business.
I temi rilevanti (IRO)
L'analisi di doppia rilevanza (Double Materiality Assessment - Analisi di doppia rilevanza nella traduzione italiana degli ESRS), nel contesto di rendicontazione di sostenibilità, è essenziale per valutare e comprendere l'impatto delle attività del Gruppo su ambiente e società e i rischi e opportunità finanziari sottostanti le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
L'approccio considera sia gli impatti, classificati come attuali o potenziali, positivi o negativi, che il Gruppo CSP può generare sulle persone e sull'ambiente nel breve, medio o lungo termine (materialità di impatto), sia l'influenza dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) sulla performance finanziaria e la resilienza del Gruppo (materialità finanziaria). L'introduzione dello standard europeo ESRS ha favorito l'identificazione di rischi e opportunità ESG rilevanti, che integrano i risultati dell'analisi di impatto e che riflettono una maggiore consapevolezza e attenzione verso l'impatto finanziario potenziale di questi fattori ed una loro valutazione coerente e integrata.
Si evidenzia che, ai fini della redazione del documento di reporting sulle tematiche di sostenibilità relativo al precedente esercizio (DNF 2023 - redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016), l'analisi delle tematiche rilevanti era concentrata sull'analisi di impatto e non esplicitava la prospettiva finanziaria, in quanto non prevista dai GRI Sustainability Reporting Standards, definiti dal Global Reporting Initiative (GRI Standards) e utilizzati come standard di rendicontazione.
Le informazioni analitiche relativamente a impatti, rischi e opportunità riferite ai singoli temi rilevanti sono riportate nei corrispondenti paragrafi, dove i temi vengono trattati (ESRS tematico). Negli schemi di seguito presentati è richiamata una sintesi di tali informazioni descrittive.
Temi rilevanti (IRO) | Descrizione tema | Caratteristiche | |||||
| (impatti rischi opportunità) | (impatti rischi opportunità) | |||||
Temi ambientali |
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| |||||
E1 Cambiamenti climatici | |||||||
Energia | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi | Medio termine | ||||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Mitigazione dei cambiamenti climatici | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi
| Medio - lungo termine | ||||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
E3 Acque e risorse marine | |||||||
Acque | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi | Medio - lungo termine | ||||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
E5 Uso risorse ed economia circolare | |||||||
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi | Medio - lungo termine | ||||||
Opportunità | Breve - medio - lungo termine | ||||||
Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi | Impatti | Effettivo | |||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Rifiuti | Impatti | Effettivo | |||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Temi sociali |
|
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S1 Forza lavoro propria |
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Condizioni di lavoro | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi | Medio termine | ||||||
Opportunità | Medio termine | ||||||
Condizioni di lavoro | Impatti | Potenziale | |||||
Rischi | Medio termine | ||||||
Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi Opportunità | Medio termine Medio termine | ||||||
S2 Lavoratori nella catena del valore | |||||||
Condizioni di lavoro â–ª Occupazione sicura â–ª Orario di lavoro â–ª Salari adeguati â–ª Dialogo sociale â–ª Libertà di associazione, esistenza di comitato aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori â–ª Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi â–ª Salute e sicurezza | Impatti Le condizioni di lavoro relative alla filiera di produzione possono essere caratterizzate da potenziali impatti negativi sui diritti umani e sugli altri diritti delle persone (orario di lavoro - salari inadeguati - dialogo sociale - libertà di associazione - salute e sicurezza) tenuto anche conto delle aree geografiche in cui sono localizzate. | Potenziale Negativo Breve-medio-lungo termine Lungo la catena del valore a monte e a valle | |||||
Rischi Rischio legato alle conseguenze di possibili casi di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori e incidenti e/o infortuni sul lavoro nella supply chain (interruzione operatività - contenziosi - reputazione). | Medio termine Lungo la catena del valore a monte | ||||||
Parità di trattamento e di opportunità per tutti â–ª Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore â–ª Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro â–ª Diversità | Rischi Rischi dovuti al verificarsi di incidenti di discriminazione tra i lavoratori della catena del valore, a causa di misure e protocolli inadeguati per la tutela delle diversità e delle pari opportunità (interruzione operatività - contenziosi - reputazione). | Medio termine Lungo la catena del valore a monte | |||||
Altri diritti connessi al lavoro â–ª Lavoro minorile â–ª Lavoro forzato | Impatti Garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e condizioni di lavoro che escludono ogni forma di lavoro forzato e minorile. Rischi Rischi legali connessi a potenziali episodi di lavoro minorile e forzato lungo la catena di fornitura e conseguenti ricadute a livello reputazionale. | Potenziale Negativo Breve-medio-lungo termine Lungo la catena del valore a monte e a valle Medio termine Lungo la catena del valore a monte | |||||
S3 Comunità interessate |
|
| |||||
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità | Impatti | Effettivo | |||||
Opportunità | Medio termine | ||||||
S4 Consumatori ed utilizzatori finali | |||||||
Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Impatti | Potenziale | |||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Sicurezza personale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Impatti | Potenziale | |||||
Rischi | Medio - lungo termine | ||||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali â–ª Riservatezza | Impatti | Potenziale | |||||
Rischi | Medio termine | ||||||
Temi di Governance |
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G1 Condotta delle imprese |
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Cultura d'impresa | Impatti | Effettivo | |||||
Rischi | Medio termine | ||||||
Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento | Impatti | Potenziale | |||||
Rischi | Medio - lungo termine | ||||||
Opportunità | Medio - lungo termine | ||||||
Protezione degli informatori | Rischi | Breve - medio - lungo termine | |||||
Corruzione attiva e passiva
| Rischi | Breve - medio - lungo termine |
Gli effetti degli impatti, rischi e opportunità rilevanti sul modello aziendale, sulla strategia e sul processo decisionale vengono approfonditi all'interno di ciascun ESRS risultato materiale. Si evidenzia che non vi sono effetti finanziari correnti correlati ai rischi ed alle opportunità identificati come rilevanti che non siano stati riflessi all'interno del Bilancio consolidato di CSP. Come consentito da ESRS 1 (Appendice C - phase-in) non sono stati quantificati gli effetti finanziari previsti nel medio-lungo termine correlati agli stessi rischi e opportunità. Attualmente, CSP non dispone di un modello per quantificare i rischi e le opportunità rilevanti in relazione alla situazione patrimoniale-finanziaria, al risultato economico e ai flussi finanziari.
Gestione degli impatti - rischi - opportunità
Il processo
ESRS Standards | ESRS 2 IRO-1 ESRS 2 IRO-2 |
Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti
L'informativa compresa nel paragrafo ha l'obiettivo di fornire le informazioni necessarie al fine di comprendere, da parte di tutti gli stakeholder, il processo attraverso il quale sono stati individuati gli impatti, i rischi e le opportunità e ne è stata valutata la rilevanza e, di conseguenza, le informazioni incluse nella Rendicontazione di sostenibilità.
I temi rilevanti secondo gli ESRS
Gli European Sustainability Reporting Standards - ESRS stabiliscono che i temi rilevanti (IRO Impact Risk Opportunities) vengano identificati e valutati dal punto di vista della rilevanza dell'impatto, della rilevanza finanziaria o da entrambe (in materia ambientale, sociale e di governance).
Impact Materiality - Impatti significativi, effettivi o potenziali, su persone e ambiente, direttamente connessi alle attività, prodotti e servizi di un'impresa.
Financial Materiality - rischi e opportunità di sostenibilità che possono influenzare il valore dell'impresa (in termini di effetti finanziari).
Gli impatti, rischi e opportunità comprendono anche quelli che sorgono o possono sorgere nell'ambito delle relazioni di business dirette e indirette nella catena del valore (attività/settori, aree geografiche, operazioni, fornitori, clienti, altre relazioni, dove esiste la probabilità che si generino / esistano IRO rilevanti).
Processo e metodologia di Materiality Assessment
Il processo di individuazione e valutazione degli impatti, rischi, opportunità rilevanti prevede le seguenti fasi:
Comprensione del contesto
Individuazione IRO effettivi e potenziali
Valutazione e determinazione IRO rilevanti.
Comprensione del contesto
Il contesto di riferimento è riferito a quanto descritto nei precedenti paragrafi relativamente all'informativa di carattere generale in materia di strategia, modello di business e catena del valore e relazioni con gli stakeholder e sottostanti relazioni commerciali e contesto di sostenibilità.
Individuazione IRO effettivi e potenziali
Il processo di individuazione degli IRO (temi rilevanti) effettivi e potenziali su persone e ambiente è stato condotto secondo una metodologia che ha comportato l'analisi di fonti esterne, fonti interne, tenuto conto del confronto e ascolto degli stakeholder, secondo un approccio coerente con quello adottato nei precedenti esercizi, ma integrato con un'analisi specifica dei rischi e delle opportunità, come richiesto dagli ESRS.
L'analisi ha tenuto conto delle caratteristiche delle attività e del modello di business, dei rapporti commerciali, aree geografiche o altri fattori che comportano un rischio maggiormente elevato di impatti negativi. Come già specificato, sono stati considerati gli impatti generati direttamente attraverso le proprie attività o in conseguenza dei rapporti commerciali ed ha preso in considerazione le relazioni e consultazioni degli stakeholder, per comprendere in che modo potrebbero essere subire gli impatti. Le opinioni e valutazioni di esperti esterni sono stati indirettamente considerati attraverso le diverse fonti esterne analizzate.
Fonti esterne |
World Economic Forum - The global risks report 2025 |
OCSE - Guida OECD su dovere di diligenza per condotta d'impresa e altri documenti pubblicati |
Global Business Initiative - Integrating human rights into company climate action |
UNHR - Guiding Principles on Business and Human Rights |
CBD - Kunming/Montreal Global Biodiversity Framework |
EEA - European Climate Risk Assessment |
ILO - Transforming enterprises through diversity and inclusion |
ILO- Advancing social justice |
COSO wbcsd - Enterprise Risk Management |
EU Sustainable Finance plan [focus Tassonomia EU] |
ISSB International Sustainability Standards Board: SASB |
Benchmarking temi rilevanti - policies - rischi Studi & ricerche di settore - Trend e megatrend del Settore Tessile |
Regolamento (UE) 2024/1781 |
Fonti interne |
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (D.lgs. n. 231/2001) - Parte Generale Codice Etico Whistleblowing |
Sistemi di gestione / analisi contesto - documenti di riesame per la Direzione |
Rating di Legalità |
Valutazione dei rischi e delle opportunità HSE |
Politica Ambiente e Sicurezza |
Valutazione e determinazioni IRO rilevanti
La valutazione dei temi rilevanti (IRO rilevanti) ha previsto, in sintesi, quanto segue:
Fasi di valutazione | Sintesi processo e contenuti |
Analisi qualitativa | Identificazione e approfondimento dei possibili IRO Impatti, Rischi e Opportunità rilevanti rispetto alle tematiche emerse dalla fase di identificazione dei potenziali temi rilevanti. |
Caratteristiche IRO Impatti, Rischi e Opportunità | Caratterizzazione di Impatti, Rischi e Opportunità Caratteristiche Impatti
Caratteristiche Rischi/Opportunità
|
Analisi quantitativa | Valutazione rilevanza degli impatti: rilevanza secondo criteri di gravità e probabilità di accadimento. La gravità si basa sulla scala, ambito e il carattere irrimediabile degli impatti negativi. Sono state a tale scopo fissate delle soglie quantitative e/o qualitative. Le tematiche di sostenibilità preliminarmente identificate (impatti, rischi e opportunità - IRO) sono state valutate, assegnando una priorità (prioritizzazione), in relazione alla loro importanza e sulla base di una soglia (treshold), definita a tale scopo. Gli impatti che sono stati identificati come maggiormente rilevanti sono oggetto di rendicontazione all'interno del presente documento. |
Il processo di doppia rilevanza ha coinvolto le diverse funzioni del Gruppo preposte (CFO, Responsabile Ambiente, Responsabile Sicurezza, Direttori di produzione, HR manager, Direttore Marketing) ciascuna delle quali ha contribuito in modo distintivo alla valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità. I risultati dell'analisi sono stati presentati e condivisi con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e con il Consiglio di Amministrazione di CSP International S.p.A. che hanno approvato gli IRO rilevanti.
L'analisi dei rischi, per gli aspetti ambientali e per quelli relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, si è basata sul riesame della direzione per la ISO 45001 e per la ISO 14001 di CSP International S.p.A.
A conclusione del processo descritto e commentato, i temi rilevanti sono stati analizzati, discussi e condivisi con il Comitato Controllo Rischi Sostenibilità e successivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione di CSP International.
I temi rilevanti e la rendicontazione ESRS
In Allegato 1 alla Rendicontazione di sostenibilità viene presentato un Indice, al quale si rinvia, nel quale viene riepilogata l'informativa presentata nel documento (Obblighi di informativa) in base ai risultati dell'analisi di materialità.
Viene inoltre pubblicata (quale Allegato 2) una tabella degli ambiti d'informazione derivanti da altri atti legislativi dell'Unione Europea, indicando i riferimenti presenti nella Rendicontazione di sostenibilità, ivi inclusi quelli valutati come non rilevanti, con relativa corrispondente indicazione.
Sintesi delle politiche e dei sistemi di gestione del Gruppo CSP
CSP International si impegna a garantire una condotta responsabile del business, attraverso l'adozione di politiche e procedure.
Per le politiche, sono definiti i parametri di applicazione attraverso l'implementazione di specifici processi di monitoraggio e rendicontazione, nonché la promozione dei contenuti all'interno del Gruppo. CSP promuove la conoscenza delle politiche e procedure adottate a tutti i destinatari attraverso lo sviluppo di programmi dedicati di formazione e sensibilizzazione relativi ai contenuti e all'applicazione delle stesse.
Inoltre, le politiche, approvate dal Consiglio di Amministrazione e disponibili nel sito web, esplicitano gli impegni del Gruppo e disciplinano azioni e comportamenti in merito alla totalità delle attività ed i rapporti di business dell'organizzazione, ponendo come obiettivo la tutela del Gruppo e di tutti i suoi stakeholder.
Le principali politiche e i sistemi di gestione adottati sono successivamente approfondite nell'ambito delle rendicontazioni degli ESRS tematici e vengono di seguito sintetizzati:
Politiche / Sistemi di gestione | ESRS tematico | Perimetro |
Modello di organizzazione gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (il "Modello 231") | S1 Forza lavoro propria S2 Lavoratori nella catena del valore G1 Condotta delle imprese | Capogruppo |
Codice Etico | E1 Cambiamenti climatici S1 Forza lavoro propria S2 Lavoratori nella catena del valore S3 Comunità interessate S4 Consumatori e/o utilizzatori finali G1 Condotta delle imprese | Gruppo CSP |
Whistleblowing | S1 Forza lavoro propria S2 Lavoratori nella catena del valore S3 Comunità interessate S4 Consumatori e/o utilizzatori finali G1 Condotta delle imprese | Gruppo CSP |
Politica Ambiente e Sicurezza | E1 Cambiamenti climatici E3 Acqua e risorse marine E5 Uso delle ricorse ed economia circolare S1 Forza lavoro propria | Capogruppo |
Sistema di Gestione ISO 14001:2015 | E1 Cambiamenti climatici E3 Acqua e risorse marine E5 Uso delle ricorse ed economia circolare | Capogruppo |
Sistemi di Gestione ISO 45001:2018 | S1 Forza lavoro propria | Capogruppo |
Modello di organizzazione, gestione e controllo D.Lgs. 231
La Capogruppo CSP, consapevole dell'importanza di adottare ed efficacemente attuare un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 idoneo a prevenire la commissione di comportamenti illeciti nel contesto aziendale, ha adottato il Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito, il "Modello") unitamente al Codice Etico, sul presupposto che lo stesso costituisca un valido strumento di sensibilizzazione dei destinatari ad assumere comportamenti corretti e trasparenti.
Il Modello tiene conto, in particolare, delle caratteristiche strutturali ed organizzative di CSP. Come previsto dalla normativa in materia, è stato costituito un idoneo Organismo di Vigilanza, preposto a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello ed a curarne l'aggiornamento.
La Società aggiorna costantemente il Modello di organizzazione, gestione e controllo per garantirne la conformità alle normative vigenti e l'efficacia operativa. Gli aggiornamenti vengono effettuati sia periodicamente sia in occasione di rilevanti novità normative o organizzative, come avvenuto più recentemente per l'adeguamento della procedura di whistleblowing.
Attraverso l'adozione del Modello, la Società intende perseguire le seguenti finalità:
vietare comportamenti che possano integrare le fattispecie di reato di cui al Decreto;
diffondere la consapevolezza che, dalla violazione del Decreto, delle prescrizioni contenute nel Modello e dei principi del Codice Etico, possa derivare l'applicazione di misure sanzionatorie (pecuniarie e interdittive) anche a carico della Società;
consentire alla Società, grazie ad un sistema strutturato di protocolli e di procedure e ad una costante azione di monitoraggio sulla corretta attuazione di tale sistema, di prevenire e/o contrastare tempestivamente la commissione di reati rilevanti ai sensi del Decreto.
Il 'Modello di organizzazione, gestione e controllo' è disponibile e consultabile sul sito della Società all'indirizzo www.cspinternational.it nella sezione Investor Relations/Corporate Governance.
Codice Etico
Il Codice Etico di CSP International formalizza ed enuncia in modo chiaro e trasparente l'insieme dei principi e dei valori etici ai quali il Gruppo si attiene nello svolgimento delle proprie attività, e dei quali pretende la più rigorosa osservanza da parte di tutti i soggetti presenti in azienda e, più in generale, di tutti coloro che cooperano e collaborano con essa per il perseguimento della sua missione aziendale.
CSP è determinata ad assicurare la massima correttezza nella conduzione dei propri affari e delle relative attività aziendali, anche a tutela della propria immagine e reputazione.
Per il raggiungimento dei propri obiettivi, CSP si conforma ai seguenti principi:
Il Codice Etico costituisce inoltre parte integrante del Modello Organizzativo e di Gestione D.Lgs 231/2001, viene costantemente aggiornato e approvato dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo nella seduta del 18/11/2024. CSP si impegna a curare, attraverso l'esposizione in bacheche accessibili a tutto il personale e pubblicazione sul sito internet della Società, la massima diffusione del Codice Etico e a prevedere ed irrogare, con coerenza, imparzialità ed uniformità, sanzioni proporzionate alle violazioni che dovessero verificarsi, e in ogni caso conformi alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro.
Il Codice Etico è disponibile e consultabile da tutti gli stakeholder sul sito web del Gruppo alla pagina Etica e Sostenibilità | CSP International Fashion Group.
Whistleblowing
Nell'ambito della normativa Whistleblowing, disciplinata in Italia dal D.lgs. 24/2023, che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali, il Gruppo CSP ha adempiuto ai nuovi obblighi secondo le tempistiche indicate dalla normativa.
CSP International ha adottato una policy in materia whistleblowing (disponibile sul sito web Investor Relations| Corporate Governance), finalizzata a stabilire le procedure attraverso cui effettuare segnalazioni di comportamenti illeciti, commissivi o omissivi che costituiscano o possano costituire una violazione, o induzione a violazione di leggi e regolamenti, valori e principi sanciti nel Codice Etico di CSP International Fashion Group S.p.A., principi di controllo interno, policy e norme aziendali, e/o che possano causare, nell'ambito dei rapporti intrattenuti con CSP, un danno di qualunque tipo (ad esempio economico, ambientale, sulla sicurezza dei lavoratori o di terzi o anche di immagine) alla stessa, oltre che ai clienti, soci, partner, terzi e, più in generale, alla collettività.
Politica Ambiente e Sicurezza
La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza di CSP International, approvata il 27 maggio 2022, definisce l'impegno della società nel garantire uno sviluppo sostenibile. Attraverso un sistema di gestione integrato, la Società punta al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e della sicurezza sul lavoro. CSP si impegna a prevenire impatti ambientali negativi, infortuni e malattie professionali, adottando misure preventive e procedure oltre le prescrizioni legali.
La Politica Ambiente e Sicurezza è disponibile sul sito web del Gruppo alla pagina Etica e Sostenibilità | CSP International Fashion Group.
Sistemi di gestione
CSP International si impegna nel raggiungimento dell'eccellenza nei sistemi di gestione relativi a qualità, ambiente, sicurezza ed etica.
ISO 14001:2015 - Sistema di gestione ambientale al fine migliorare le proprie prestazioni ambientali, ridurre l'impatto sull'ambiente e garantire la conformità alle normative ambientali.
ISO 45001:2018 - Sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori con l'obiettivo di ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, migliorando l'ambiente di lavoro e prevenendo incidenti e malattie professionali.
Inoltre, CSP garantisce il suo impegno attraverso rigorosi standard di certificazione:
Chemical management - Oeko-Tex®
CSP è certificata secondo lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® dal 2011, un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati. Lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® contribuisce a garantire una sicurezza di prodotto elevata ed efficace dal punto di vista del consumatore.
PME+
CSP Paris Fashion Group ha riottenuto nel mese di novembre 2024 il rinnovo della certificazione PME+. Questa iniziativa della FEEF, che raccoglie le imprese di medie dimensioni francesi impegnate nella sostenibilità e, in particolare quelle che praticano politiche adeguate in materia di gestione del personale, tutela dell'occupazione e solidarietà nella loro regione, protezione dell'ambiente, qualità, salute e sicurezza dei prodotti per i consumatori. Il rilascio della certificazione (con un punteggio 85%) avviene a seguito di un audit ECOCERT Environment sulla base della norma ISO26000 in materia di responsabilità sociale d'impresa.
Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti
Il Gruppo CSP ha individuato una serie di obiettivi in relazione alle tematiche rilevanti emerse, che intende perseguire con impegno. Ulteriori dettagli sugli obiettivi e sulle azioni previste per il loro raggiungimento sono illustrati nei paragrafi dedicati alla rendicontazione dei singoli temi rilevanti.
Temi rilevanti | Obiettivi | Azioni | Raggiunti | Timeline | SDGs # target | |
Ambientali |
| |||||
E1 Cambiamenti climatici | ||||||
Mitigazione dei cambiamenti climatici
| Adozione di un sistema di gestione dell'energia | â–ª Ottenimento della ISO 50001 - (Francia). |
| 2024-2026 | 7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia. | |
Ottimizzazione dell'efficienza energetica e riduzione delle emissioni GHG | Sostituzione compressore con uno di nuova generazione - (Italia). |
| 2024-2027 | |||
Piano di sostituzione dei refrigeratori industriali: |
| 2023-2028 | ||||
Piano di sostituzione dei compressori d'aria. |
| 2023-2028 | ||||
Installazione di LED presso il sito di Le Vigan e Fresnoy le Grand - (Francia). | R | 2024 | ||||
Installazione di pannelli fotovoltaici presso il sito di Vigan - (Francia). | R | 2024 | ||||
Installazione di nuovi punti di ricarica elettrica per le auto elettriche nelle sedi in Francia. Passaggio graduale a veicoli elettrici o ibridi per la forza vendita e la direzione - (Francia). |
| 2024-2027 | ||||
Misurazione e monitoraggio delle emissioni GHG | Realizzazione di un bilancio delle emissioni di carbonio: calcolo della impronta di carbonio attuale sui livelli 1, 2 e 3, secondo la metodologia «Diag Décarbon'action» dell'ADEME - (Francia). |
| 2024-2026 | |||
Definizione di una roadmap per proseguire il percorso della Società verso una strategia a basse emissioni di carbonio attraverso l'iniziativa «Act pas à pas» - (Francia). |
| 2024-2026 | ||||
Definizione di un modello di calcolo delle emissioni GHG Scope 3 del Gruppo | 2024-2026 | |||||
E3 Acque e risorse marine | ||||||
Acque | Controllo e miglioramento della qualità degli scarichi idrici | Mantenere la concentrazione di COD (Domanda Chimica di Ossigeno) in uscita dall'impianto di depurazione della tintoria al di sotto di 70 mg/l Oâ‚‚, stabilendo un limite interno più restrittivo rispetto a quello previsto dalla normativa italiana (160 mg/l Oâ‚‚), al fine di ridurre l'impatto ambientale sugli ecosistemi acquatici - (Italia). |
| In continuità | 6.3 Migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale. | |
Ridurre del 30% il consumo d'acqua nel processo di tintura, ottimizzando le fasi produttive, in particolare attraverso l'eliminazione della fase di saponatura attualmente oggetto di studio. Proseguire parallelamente nella ricerca di soluzioni innovative per fronteggiare situazioni di siccità - (Francia). |
| 2024-2028 | ||||
E5 Economia circolare | ||||||
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse | Ottimizzazione del Packaging ed economia circolare | Plastica: rimozione delle componenti degli imballaggi in plastica non indispensabili; sostituzione della plastica ordinaria con plastica riciclata - (Gruppo). |
| In continuità | 3.9 Ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo 12.2 Raggiungere la gestione sostenibile e l'utilizzo efficiente delle risorse naturali. 12.5 Ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo | |
Carta: sostituzione componenti in plastica con equivalenti in carta; utilizzo di carta riciclata e certificata FSC - (Gruppo). |
| In continuità | ||||
Proseguimento del progetto Renta per i marchi francesi - che prevede la sostituzione degli espositori usa e getta con sistemi permanenti in cartone 100%, progettati per l'esposizione sugli scaffali dei punti vendita. (Progetto pilota Well prosegue su Le Bourget): |
| 2023-2027 | ||||
Sviluppo di prodotti eco-progettati e investimenti in ricerca e sviluppo | Ampliare progressivamente la gamma di prodotti eco-progettati e sostenibili, promuovendo una moda rigenerativa. Il 100% dei team R&D e Marketing sarà sensibilizzato sull'innovazione responsabile - (Francia) |
| 2024-2028 | |||
Analisi del ciclo di vita (LCA) su tutti i nuovi sviluppi di prodotti di calzetteria - (Francia) |
| 2024-2028 | ||||
Ricerche per migliorare il riciclo, soluzioni per limitare le discariche, valutazione fornitori di servizi e riorganizzazione del sistema di raccolta differenziata - (Francia). |
| In continuità | ||||
Proseguire lo sviluppo, avviato con la partnership siglata con ECollant, di un progetto innovativo di riciclo nell'ambito dell'industria dei collant, finalizzato alla creazione di un processo efficiente per la separazione e il recupero delle materie prime: |
| 2024-2027 | ||||
Lavori e studi sulla tintura eco-responsabile e prodotti realizzati con materiali naturali (cotone organico, filati riciclati, fine bobina / scarti testurizzanti, filato biologico, confezione riciclabile) - (Italia). |
| In continuità | ||||
Ottimizzazione delle materie prime e dei materiali di consumo | Monitoraggio andamento dei consumi: chiarezza e ottimizzazione dell'offerta / miglioramento della qualità delle scorte - (Gruppo). |
| In continuità | |||
Ampliamento del dosaggio degli ausiliari nel reparto tintoria - (Francia). |
| In continuità | ||||
Approccio volto alla riduzione delle attrezzature e dei materiali di consumo - (Francia). |
| In continuità | ||||
Creazione di un database per tracciare i resi ai fornitori di componenti in plastica, divisori, cartone, ecc. Questo database si applica sia al sito di Fresnoy che a quello di Vigan - (Francia). |
| In continuità | ||||
Sociali | ||||||
S1 Forza lavoro propria |
|
|
|
| ||
Condizioni di lavoro | Adozione di politiche per la valorizzazione del personale | Sviluppo e implementazione di una politica di contrasto alla discriminazione di genere. |
| 2024-2026 | 4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche -anche tecniche e professionali- per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria 8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione. 8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori
10.2 Potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro | |
Politica HR volontaria per favorire la promozione interna (formazione di nuovi manager, cambio di posizione) - (Francia). |
| In continuità | ||||
Formazione continua e sviluppo delle competenze | Mantenimento della media triennale delle ore di formazione - (Gruppo). |
| In continuità | |||
Acquisizione di software per pianificare e tracciare la formazione e la sorveglianza sanitaria - (Italia). | R | 2024 | ||||
Effettuare corsi di Formazione sulla gestione dello stress. |
| In continuità | ||||
Mantenimento di alti standard di salute e sicurezza per i lavoratori | Mantenimento della media triennale dell'indice di frequenza degli infortuni - (Gruppo). |
| In continuità | |||
Incentivazione all'utilizzo dei pacchetti prevenzione compresi nel piano sanitario integrativo aziendale - (Italia). | R | 2024 | ||||
Garantire il mantenimento in sicurezza del magazzino materiali di Ceresara (rischio Amianto) attraverso un sistema di monitoraggio continuo della copertura e l'adozione di interventi preventivi e correttivi tempestivi - (Italia). |
| In continuità | ||||
Miglioramento delle condizioni di lavoro e delle mansioni svolte: approccio 5S sul sito di Vigan (logistica) per miglioramento delle condizioni di lavoro e delle mansioni svolte - (Francia). |
| In continuità | ||||
S2 Lavoratori nella catena del valore | ||||||
Condizioni di lavoro | Rafforzare il monitoraggio e la tracciabilità della catena di fornitura | Sistema di monitoraggio e controllo fornitori: somministrazione questionario di valutazione con criteri ESG e analisi dei risultati - (Italia). |
| 2024-2025 | 8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori 12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali | |
Analisi dell'impegno CSR (Corporate Social Responsability) di una selezione di fornitori. Richiesta certificazione BSCI per i fornitori situati in Asia - (Francia). |
| In continuità | ||||
S3 Comunità interessate | ||||||
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità | Supporto alla crescita e al rafforzamento delle realtà territoriali | Contributi alle squadre sportive di ciclismo e tamburello di Ceresara - (Italia). |
| In continuità | 17.17 Incoraggiare e promuovere partnership efficaci nel settore pubblico, tra pubblico e privato e nella società civile basandosi sull'esperienza delle partnership e sulla loro capacità di trovare risorse. | |
Sostegno economico e operativo alle associazioni e iniziative del territorio - (Gruppo). |
| In continuità | ||||
S4 Consumatori e utilizzatori finali | ||||||
Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Rafforzamento della fiducia del cliente | Valorizzazione e continuità del progetto "Made in CSP" - (Gruppo). |
| In continuità | 3.9 Ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo. 12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali 10.2 Potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro 16.10 Garantire un pubblico accesso all'informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali | |
Garantire l'inclusione digitale | Adeguare il sito e-commerce e tutti i canali digitali di CSP agli standard di accessibilità previsti dall'European Accessibility Act entro giugno 2025, attraverso l'adesione all'iniziativa Accessibility di Accessi Way, audit dedicati, formazione e strumenti specifici, con l'obiettivo di garantire una fruizione inclusiva e rafforzare la reputazione del Gruppo - (Gruppo). |
| 2024-2025 | |||
Aumentare la consapevolezza sui rischi informatici e garantire una maggiore tutela del cliente | Formazione continua sulla cyber security, volta a sensibilizzare gli utenti verso i rischi dei possibili attacchi informatici, e quindi a gestire le minacce da questi derivanti - (Gruppo). |
| In continuità | |||
Garantire la sicurezza personale degli utilizzatori finali | Assicurare la conformità continua agli standard Oeko-Tex per promuovere prodotti sicuri - (Gruppo). |
| In continuità |
2.2 Informativa ambientale
Cambiamenti Climatici
Tema | Sottotema | SDGs |
E1 Cambiamenti climatici | Mitigazione dei cambiamenti climatici Energia |
|
Governance
Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di Remunerazione
ESRS Standards | ESRS 2 GOV-3 |
CSP International tiene in considerazione le tematiche legate al clima nel sistema di remunerazione degli organi di amministrazione, direzione e controllo.
Come richiamato nella Politica in materia di Remunerazione, l'obiettivo riguarda la riduzione dei consumi elettrici (energia acquistata) nei processi produttivi, rapportati ai chilogrammi di filo consumato.
In particolare, per quanto riguarda gli obiettivi legati all'efficienza energetica, la componente variabile della retribuzione è così strutturata: per l'Amministratore Delegato rappresenta il 13%, per i DRS è pari al 20% in Italia e al 3% in Francia.
Si evidenzia come il perseguimento di tale obiettivo possa contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG), pur rilevando che, allo stato attuale, non è possibile procedere alla quantificazione di tale riduzione.
Strategia
Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici
ESRS Standards | E1-1 |
Il Gruppo CSP, alla data di pubblicazione del presente documento, non ha adottato un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Tuttavia, in un'ottica di rafforzamento della propria strategia di sostenibilità, il Gruppo si impegna a sviluppare, nei prossimi esercizi, un piano di transizione, che includa misure specifiche per la riduzione degli impatti negativi del cambiamento climatico.
In una prima fase preliminare, è stata condotta un'analisi dei potenziali rischi e opportunità legate alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, con un approccio basato sull'analisi del contesto e sul sistema di gestione ambientale del Gruppo. Tale analisi ha permesso di identificare potenziali asset e processi strategici funzionali alla transizione, nonché di individuare attività e processi aziendali maggiormente esposti ai rischi climatici e alle sfide della transizione stessa.
Il Gruppo sta implementando azioni chiave per l'ottimizzazione dell'efficienza energetica nei propri edifici e processi produttivi. Tali interventi mirano a ridurre i consumi energetici, aumentare la percentuale di energia da fonti rinnovabili, ridurre il consumo di gas naturale e disincentivare l'uso di carburanti fossili per la flotta aziendale.
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Il Gruppo CSP non ha al momento condotto un'analisi di resilienza, tuttavia, ha sviluppato un'analisi a partire dall'analisi del contesto del sistema di gestione ambientale che si fonda su un processo periodico di "risk assessment".
In particolare, l'analisi del contesto è stata effettuata valutando le potenziali aeree di rischio a cui il Gruppo è esposto, tra cui sono emersi anche i potenziali rischi di transizione verso un'economia a basso impatto emissivo. L'analisi ha preso in considerazione:
contesto interno, che riguarda le politiche aziendali e gli obiettivi di miglioramento del Gruppo, la cultura aziendale, il campo di applicazione del sistema di gestione integrato ambiente salute e sicurezza, la disponibilità delle risorse finanziarie, la propria governance e le proprie risorse tecnologiche e infrastrutturali;
contesto esterno, che riguarda i propri clienti, fornitori, azionisti e finanziatori, amministrazione pubblica, enti e organismi di controllo e certificazione e comunità locale e territorio.
Dall'analisi del contesto del sistema di gestione ambientale del Gruppo sono state definite le modalità di gestione dei rischi, che rappresentano delle linee guida al fine di implementare strategie, politiche e piani di azioni per presidiare l'evoluzione dei potenziali rischi.
Analisi dei rischi fisici e di transizione
CSP ha svolto un'analisi qualitativa dei potenziali rischi fisici a e di transizione cui potrebbe essere soggetta a partire dallo studio dei rapporti dell'Intergovernmental Panel on Cimate Change (IPCC) per gli scenari climatici e relativi rischi fisici, e dell'International Energy Agency (IEA) per la determinazione dei rischi di transizione grazie le proiezioni socio-economiche previste.
Rischi fisici |
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Rischi di transizione |
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In particolare, i rischi di transizione e fisici identificati ai quali il Gruppo CSP è esposto sono:
aumento dei costi operativi dovuti alla necessità di adattamento normativo, per l'investimento in nuove tecnologie, per l'incremento dei costi energetici, per gestire potenziali cambiamenti lungo la catena del valore;
diminuzione del fatturato in seguito alla riduzione delle vendite per il calo della domanda dei prodotti e perdita di competitività, riduzione del portafoglio di clienti, aumento dei costi di adeguamento e innovazione tecnologica, imposizioni di tasse sul carbonio;
aumento dei costi legali in seguito a potenziali contenziosi legati per il mancato rispetto delle normative, aumento dell'impegno nella conformità normativa.
L'analisi dei rischi di transizione è stata effettuata utilizzando come scenario di riferimento l'Announced Pledges Scenario (APS), modellato dall'International Energy Agency (IEA). L'APS è uno scenario caratterizzano da fattori esogeni quali la crescita economica, i cambiamenti demografici e gli sviluppi tecnologici. È uno scenario di natura esplorativa, in quanto definisce un insieme di condizioni iniziali, come politiche e obiettivi, e analizza dove queste conducono sulla base di modelli, stimati econometricamente su dati storici e socioeconomici, che rappresentano i sistemi energetici, riflettendo le dinamiche di mercato e i progressi tecnologici.
L'Announced Pledges Scenario presume che tutti gli impegni climatici assunti dai governi e dalle industrie di tutto il mondo entro la fine di agosto 2024 saranno pienamente rispettati nei tempi previsti. Inoltre, lo scenario mostra anche il divario tra gli obiettivi attuali e il raggiungimento dell'accesso universale all'energia ambito dalle politiche Europee, rappresentando uno scenario intermedio tra quelli proposti dall'IEA, basandosi sulla valutazione dell'IEA riguardo ai numerosi ostacoli politici, istituzionali e sociali che limitano una rapida transizione. Lo scenario APS è associato a un aumento della temperatura di 1,7 °C entro il 2100 (con una probabilità del 50%).
Ogni scenario climatico dell'IEA include un'analisi di sensibilità e incertezza, condotta tramite il Modello GEC, che quantifica gli impatti e integra diversi effetti per delineare un intervallo plausibile di risultati in termini di domanda energetica e relative emissioni di CO2. L'analisi considera le implicazioni delle incertezze per tutte le fonti energetiche, focalizzandosi sugli impatti diretti senza ipotizzare effetti sinergici o compensativi su altre aree della domanda.
L'analisi dei rischi fisici invece è stata effettuata utilizzando le proiezioni climatiche fornite dall'IPCC allineate allo scenario pessimistico determinato dal Representative Concentration Pathways 8.5 (RCP8.5), o SSP5-8.5 (Shared Socioeconomic Pathways 8.5), che prevede il superamento del riscaldamento di 4°C durante il 21° secolo con una probabilità maggiore uguale al 50%, e secondo il quale uno dei principali effetti della variazione climatica sia l'aumento delle temperature globali.
Una volta determinati gli scenari di riferimento, sono stati consultati diversi documenti per l'identificazione dei potenziali rischi. Per l'analisi dei rischi di transizione sono stati consultati i documenti forniti dall'IEA (2024), quali il World Energy Outlook, e il Global Energy and Climate model, entrambi per lo scenario APS. Mentre, per l'analisi di scenario sull'evoluzione dei cambiamenti climatici e la valutazione di potenziali rischi fisici, è stato utilizzato a livello qualitativo il Sixth Annual Report dell'IPCC (2023), applicando ove possibile lo scenario ad alte emissioni del SSP5-8.5 come richiesto dallo standard.
Per l'analisi di scenario dei potenziali rischi di transizione tramite lo scenario APS dell'IEA, sono stati considerati gli orizzonti temporali degli anni 2030 (breve periodo), 2035 (medio periodo) e 2050 (lungo periodo); mentre per l'analisi dei rischi fisici del Gruppo secondo i modelli e le proiezioni sviluppate dell'IPCC sono stati presi in considerazione gli scenari agli anni 2030 e 2050.
Implicazioni finanziarie del cambiamento climatico
Il Gruppo CSP non ha al momento sviluppato un modello di analisi che preveda la determinazione dell'impatto finanziario legato ai cambiamenti climatici.
Gestione impatti - rischi - opportunità
Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti
ESRS Standards | ESRS 2 IRO-1 |
Energia | Impatti |
Rischi | |
Opportunità | |
Mitigazione dei cambiamenti climatici | Impatti |
Rischi Rischio di transizione di mercato legato alla maggiore consapevolezza dei clienti su materiali, tracciabilità e sostenibilità dei prodotti, in un settore fortemente influenzato dai cambiamenti delle preferenze dei consumatori. Rischio di transizione normativo legato al cambiamento climatico dovuto all'aumento di normative più stringenti, che non solo influenzano direttamente le attività produttive del Gruppo ma anche i costi delle materie prime. Opportunità | |
Gli impatti relativi al consumo di energia e delle emissioni lungo l'intera catena del valore di CSP comprendono tutte le fasi del ciclo produttivo, dall'approvvigionamento delle materie prime alla logistica e alla gestione dei rifiuti.
L'analisi di doppia rilevanza sul tema ESRS E1 Cambiamenti climatici ha considerato gli asset di CSP e le proprie attività, e ha portato all'identificazione rischi e opportunità nelle fasi operative e lungo la catena del valore.
Il Gruppo è esposto a diversi rischi che possono incidere sui costi di produzione e sui risultati economici. Tra questi, la volatilità dei prezzi dell'energia: eventuali aumenti nei costi energetici possono tradursi in un incremento delle spese operative. Un altro fattore di rilievo è il cambiamento climatico, che comporta sia rischi fisici che di transizione. L'aumento delle temperature globali può influenzare negativamente le vendite di calzetteria, soprattutto se le stagioni calde si anticipano in primavera o si prolungano nei mesi autunnali, riducendo la domanda di prodotti stagionali e generando squilibri nei livelli di produzione e stock. A questo si aggiunge l'evoluzione delle preferenze dei consumatori, attenti alla sostenibilità, alla tracciabilità dei materiali e all'impatto ambientale dei prodotti. Questa maggiore consapevolezza richiede al Gruppo un continuo adattamento, con investimenti in innovazione e trasparenza che possono incidere sui costi operativi.
L'analisi dei rischi e opportunità evidenzia come la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio possa offrire significative opportunità per il Gruppo.
Il Gruppo può ridurre i costi energetici e la dipendenza dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili attraverso interventi di efficientamento e l'adozione di fonti rinnovabili, garantendo maggiore stabilità economica e operativa. L'adozione di tecnologie innovative, come macchinari a basso consumo e sistemi di recupero del calore, consente di migliorare l'efficienza energetica e ridurre il fabbisogno complessivo, ottimizzando l'uso delle risorse.
L'opportunità di adottare risorse energetiche alternative ai combustibili fossili per il riscaldamento degli ambienti e per il parco auto potrebbe rendere il Gruppo indipendente dalle variabilità dei prezzi e disponibilità dei combustibili fossili con conseguenti vantaggi finanziari significativi, nonché migliorare la reputazione del gruppo aumentando la propria competitività nel mercato.
Inoltre, l'implementazione di tecnologie elettriche più efficienti e a minor impatto emissivo, come la sostituzione di pompe di calore ai tradizionali sistemi di raffreddamento/riscaldamento, consentirebbe una riduzione dei costi operativi, migliorando la competitività del Gruppo sul mercato da un punto di vista economico e reputazionale.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO) e paragrafo precedente Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale.
Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
ESRS Standards | E1-2 |
CSP ritiene di primaria importanza la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio in cui opera, in considerazione dei diritti della comunità e delle generazioni future. Le società del Gruppo CSP si impegnano a considerare, nell'ambito della gestione operativa e delle iniziative di business, le esigenze ambientali e a minimizzare l'impatto negativo delle proprie attività aziendali.
La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza di CSP International pone attenzione alla gestione responsabile delle risorse e alla sostenibilità dei processi aziendali. È stato adottato un approccio strutturato basato sui seguenti principi legati ai temi dell'energia e della mitigazione dei cambiamenti climatici:
L'approccio di CSP alla tutela ambientale si basa sul miglioramento continuo, supportato dall'adozione per la Capogruppo del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001. Il sistema consente di monitorare e ottimizzare le prestazioni ambientali, garantendo che ogni attività venga svolta nel rispetto delle normative vigenti e attenzione alla sostenibilità.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta elaborata nella riunione di riesame della Direzione, stabilisce degli obiettivi nel breve e nel medio termine che vengono resi noti e condivisi a tutti i livelli dell'organizzazione. La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza e gli obiettivi ad essa collegati vengono riesaminati periodicamente da parte del Consiglio di Amministrazione di CSP in concomitanza con la riunione di riesame della Direzione.
Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici
ESRS Standards | E1-3 |
CSP ha implementato nel corso degli anni azioni mirate alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e all'ottimizzazione dei consumi energetici, con interventi specifici nei suoi stabilimenti in Italia e Francia.
Efficienza energetica e riduzione delle emissioni
Riduzione del consumo di elettricità
CSP in Italia ha adottato iniziative per migliorare l'efficienza energetica dello stabilimento di Ceresara. Nel 2023 sono stati effettuati interventi per la sostituzione dell'illuminazione con sistemi LED e la regolazione degli impianti per migliorare la gestione della temperatura negli ambienti lavorativi. È prevista la sostituzione di un compressore per un investimento pari a circa euro 70.000. Si stima che l'intervento consenta di dimezzare i consumi energetici rispetto a quello attuale (pro-metro cubo d'aria prodotto).
Anche per CSP Paris è in corso la sostituzione dell'illuminazione tradizionale con sistemi LED a basso consumo, un intervento che permetterà di ridurre ulteriormente i consumi elettrici.
Nel 2024 Oroblù ha implementato una modifica del processo di finissaggio per la calzetteria classica, volto a ridurre i tempi di lavorazione, l'utilizzo di energia e le emissioni di CO2.
Ai fini della riduzione delle emissioni di CO2, è stato attuata una modifica del processo nella filiera di alcuni prodotti di calzetteria (classici) e relativi tempi di produzione, che ha consensito una razoinalizzazione delle fasi e riduzione dei passaggi di produzione.
CSP Paris ha adottato una serie di misure mirate volte a migliorare la gestione delle risorse energetiche e a ridurre l'impatto ambientale delle attività produttive. Inoltre, sono stati introdotti inverter elettronici per la regolazione della velocità nei sistemi di ventilazione e aspirazione, mentre i compressori sono stati sostituiti con macchinari di nuova generazione, che consentono un risparmio energetico del 15% grazie a una maggiore efficienza e a un sistema di recupero del calore, per un investimento pari a euro 60.000.
In CSP Paris è stato avviato un piano quinquennale (2023-2028) per la sostituzione dei gruppi frigoriferi per il condizionamento degli ambienti. Attualmente, lo stabilimento si riscalda autonomamente grazie al calore recuperato dalle macchine in funzione, mentre per la regolazione della temperatura estiva si stanno progressivamente installando gruppi frigoriferi industriali più efficienti. Tale attività ha richiesto un investimento di Euro 110.000 nel 2023. È prevista la sostituzione di altri due gruppi frigoriferi entro il 2029, per un preventivo di spesa supplementare di Euro 250.000.
Acquisto di energia elettrica - Contratti con Garanzia di Origine
A partire dal 2020 la Capogruppo ha siglato con il proprio fornitore di energia elettrica un contratto che prevede per gli stabilimenti italiani del Gruppo (Ceresara, Fossoli di Carpi, Bergamo e negozi), la fornitura di energia elettrica con Garanzia di Origine (GO), certificazione elettronica che attesta l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. Il progetto ha permesso di ridurre significativamente le emissioni Scope 2 market-based del Gruppo dal 2019 al 2024 relative all'energia elettrica. Il costo sostenuto nel periodo 2020-2024 è stato pari a Euro 41 mila (di cui Euro 5 mila nel 2024).
Produzione di energia elettrica - impianti fotovoltaici
CSP Italia - tra il 2022 ed il 2023 è stato installato un impianto fotovoltaico per un investimento di Euro 710.000, con una potenza di 0,96 MW.
CSP Paris - Nel marzo 2024 è stata completata l'installazione di un impianto fotovoltaico per l'autoconsumo, con una potenza di 0,7 MW, sul tetto dello stabilimento di Le Vigan, capace di fornire circa il 20% dell'elettricità necessaria alla produzione, per un investimento pari a Euro 800.000. Il surplus di energia prodotta e non consumata viene immessa in rete e utilizzata da un operatore nazionale.
Riduzione del consumo di gas
CSP Italia - Uno degli investimenti più significativi ha riguardato l'acquisto di una nuova caldaia per la tintoria, entrata in funzione a luglio 2023, che ha portato il rendimento termico dall'87% al 95%, migliorando l'efficienza del consumo di gas. Sono stati inoltre isolati i punti critici delle condotte di vapore per minimizzare la dispersione di calore, mentre la regolazione delle temperature nei magazzini permette di ottimizzare i consumi energetici.
CSP Paris - È stato installato uno scambiatore di calore in uscita dalle acque di tintura, che consente di preriscaldare l'acqua in entrata per i cicli di tintura, riducendo del 30% il consumo di gas necessario per portare l'acqua a 90°C.
Riduzione del consumo di carburanti
CSP Paris ha installato nei parcheggi dei siti aziendali in Francia delle colonnine di ricarica elettrica, mentre è stato avviato il piano di rinnovamento e progressiva elettrificazione della flotta aziendale, composta da circa 70 veicoli tra team commerciale e direzione. A fine 2024, la flotta comprende un veicolo completamente elettrico, otto ibridi plug-in (PHEV) e ventiquattro micro-ibridi (MHEV).
Progetti in fase di valutazione - Italia e Francia
Le attività di ricerca e di sviluppo di nuovi prodotti e processi si prefiggono anche l'obiettivo della riduzione di consumi energetici e di materie prime in generale. Gli interventi in fase di valutazione o realizzazione riguardano:
installazione di 2 ulteriori stazioni di ricarica in Francia;
completamento coibentazione tubazioni di collegamento con nuova caldaia;
inserimento di un impianto di osmosi inversa da installare in Tintoria;
progetto di recupero di calore dal circuito di raffreddamento dei compressori per il riscaldamento degli ambienti (Italia).
Metriche e obiettivi
Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
ESRS Standards | E1-4 |
Al momento il Gruppo non ha ancora fissato obiettivi misurabili, vincolati temporalmente e orientati ai risultati per i temi rilevanti identificati. Tuttavia, sono stati definiti obiettivi qualitativi, in linea con quanto già avviato negli esercizi precedenti e coerenti con l'obiettivo di transizione energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici. Gli obiettivi quantitativi verranno definiti in modo puntuale in relazione al progressivo sviluppo dei sistemi di raccolta e monitoraggio dei dati e all'evoluzione del contesto normativo.
Attraverso l'insieme delle iniziative già avviate, descritte precedentemente, il Gruppo CSP persegue l'obiettivo di ottimizzare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG).
Il Gruppo CSP per garantire un controllo efficace e continuo delle proprie emissioni indirette GHG, si impegna a definire un modello di calcolo delle emissioni Scope 3, in modo tale da poter misurare e monitore le proprie emissioni lungo la catena del valore.
Parallelamente, CSP Paris sta valutando l'avvio di un percorso strutturato di decarbonizzazione, con il supporto dell'ADEME (Agence de la Transition Écologique). La prima fase prevede la realizzazione di un bilancio delle emissioni di carbonio (scope 1, 2 e 3), secondo la metodologia Diag Décarbon'action. A seguito di questa analisi, è prevista la definizione di una roadmap operativa, nell'ambito dell'iniziativa Act pas à pas, che accompagna passo dopo passo le imprese nella costruzione di una strategia concreta a basse emissioni di carbonio.
Inoltre, CSP Paris è in corso di valutazione per l'ottenimento della certificazione ISO 50001, lo standard internazionale che definisce i requisiti per l'implementazione di un sistema di gestione dell'energia strutturato, monitorabile e migliorabile nel tempo. È prevista l'installazione di contatori dedicati per il monitoraggio dettagliato dei consumi energetici, con l'obiettivo di raccogliere dati puntuali e agevolare l'identificazione di interventi di ottimizzazione.
Per un quadro completo degli obiettivi e delle relative tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
Consumo di energia e mix energetico
ESRS Standards | E1-5 |
I consumi energetici sono espressi in MWh, evidenziando la ripartizione tra fonti rinnovabili e fossili. Nel 2024 il consumo energetico totale è stato di 22.646 MWh, di cui il 22,4% proveniente da fonti rinnovabili e il 77,6% da fonti fossili. Rispetto al 2023, il consumo complessivo di energia per le operazioni proprie ha registrato una riduzione del 10%, attribuibile sia agli interventi di efficientamento energetico, sia ad un calo dei volumi di produzione. Tale diminuzione si riflette anche nell'andamento degli indici di intensità illustrati nei paragrafi seguenti.
Consumo di energia da fonti fossili
Nel 2024, il metano per il riscaldamento rappresenta una quota pari al 53% del totale dei consumi di energia. Il suo utilizzo è strettamente legato all'attività produttiva, in particolare al processo di tintoria, oltre che al riscaldamento degli ambienti di lavoro. Tuttavia, rispetto all'anno precedente, il consumo di metano ha registrato una riduzione del 5,3%. Tale riduzione è correlata alle condizioni climatiche, che hanno registrato temperature più elevate rispetto agli anni precedenti, limitando la necessità di attivare gli impianti di riscaldamento. Si registra inoltre, una diminuzione pari al 4,7% di carburanti (diesel e benzina) impiegati delle flotte aziendali.
L'energia elettrica da fonti fossili acquistata nel 2024 è riconducibile ai consumi degli stabilimenti di CSP Paris. È importante sottolineare che il mix energetico francese, secondo il Bilan électrique 2024 di RTE (Réseau de Transport d'Électricité), è composto in larga parte da energia nucleare (67,1%) e da fonti rinnovabili (27,8%), rendendo quindi la dipendenza dalle fonti fossili nel sistema elettrico nazionale particolarmente contenuta.
Consumo di energia da fonti rinnovabili
A partire dal 2020 la Capogruppo CSP International ha siglato con il proprio fornitore di energia elettrica un contratto che prevede per gli stabilimenti italiani del Gruppo (Ceresara , Fossoli di Carpi, Bergamo e negozi), la fornitura di energia elettrica con Garanzia di Origine (GO), certificazione elettronica che attesta l'origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. Si evidenzia che per CSP Italia, l'energia elettrica consumata deriva al 100% da fonti rinnovabili, attraverso l'impiego sia di energia derivante dall'impianto fotovoltaico, sia all'acquisto di energia certificata tramite Garanzia d'Origine.
Nel 2024 l'incidenza complessiva delle energie rinnovabili per i consumi energetici del Gruppo CSP ha raggiunto il 22,4%, con un lieve incremento rispetto all'anno precedente, attribuibile principalmente all'attivazione di un impianto fotovoltaico presso la sede di Le Vigan, attivato nel mese di aprile 2024.
Tutte le attività del Gruppo CSP nel 2024 sono considerate appartenenti a settori ad alto impatto climatico. Il settore considerato nelle analisi corrisponde al Codice NACE 14.31, relativo alla fabbricazione di articoli di calzetteria in maglia. Da aprile 2025 sono in vigore in Italia i nuovi codici ATECO: alla Capogruppo è stato assegnato il codice ATECO 14.10.10 (NACE 14.10), che resta tra le attività ad alto impatto climatico.
Consumo energetico | MWh | ||
2024 | 20231 | 20221 | |
Consumo totale di energia relativo alle operazioni proprie | 22.646 | 25.174 | 26.611 |
Consumo di energia da fonti fossili (MWh) | 17.579 | 19.579 | 20.528 |
Consumo di combustibile da petrolio greggio e prodotti petroliferi (MWh) | 1.928 | 2.024 | 2.241 |
Diesel per autoveicoli | 871 | 1.388 | 2.066 |
Benzina per autoveicoli | 1.057 | 636 | 175 |
Consumo di combustibile da gas naturale (MWh) | 12.089 | 12.760 | 13.261 |
Metano per riscaldamento | 12.089 | 12.760 | 13.261 |
Consumo di energia elettrica, calore, vapore o raffreddamento da fonti fossili (MWh) acquistati o acquisiti | 3.562 | 4.795 | 5.026 |
Quota del consumo da fonti fossili nel consumo totale di energia (%) | 77,6% | 77,8% | 77,1% |
Consumo di energia da fonti rinnovabili (MWh) | 5.067 | 5.595 | 6.083 |
Consumo di energia elettrica, calore, vapore o raffrescamento da fonti rinnovabili (MWh) acquistati o acquisiti | 3.979 | 4.847 | 6.083 |
Produzione di energia rinnovabile | 1.286 | 748 | - |
Meno energia ceduta in rete | 198 | - | - |
Quota del consumo da fonti rinnovabili nel consumo totale di energia (%) | 22,4% | 22,2% | 22,9% |
1 I dati relativi al 2022 e 2023 sono stati espressi in MWh come richiesto da ESRS E1-5.
Fonte
Energia Elettrica: Conversione, fattori di - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
Carburanti: DEFRA Greenhouse gas reporting: conversion factors 2024 - GOV.UK
Metano: DEFRA Greenhouse gas reporting: conversion factors 2024 - GOV.UK
Intensità energetica
Di seguito viene riportato l'indice di intensità energetica del Gruppo per i settori ad alto impatto climatico definito come il rapporto tra i consumi energetici totali e i ricavi netti. Nel 2024 l'indice di intensità energetica ha registrato un miglioramento, questo risultato riflette una riduzione dei consumi energetici più marcata rispetto alla riduzione dei ricavi, a conferma dell'efficacia delle misure di efficientamento energetico implementate.
Indice intensità energetica | Unità | 2024 | 2023 | 2022 |
Indice intensità | (MWh / Euro) | 2,5×10−4 | 2,8×10−4 | 2,8×10−4 |
Per ulteriori dettagli sui ricavi netti si rimanda al paragrafo Bilancio Consolidato del Gruppo / Conto economico consolidato.
Gli indici di intensità sono stati calcolati anche secondo parametri tecnici utilizzati internamente per il monitoraggio dell'andamento dei consumi e per valutare i programmi di efficientamento energetico quali le ore lavorate dalla forza lavoro propria ed il numero di prodotti venduti.
Intensità energetica | Unità | 2024 | 2023 | 2022 |
Consumi energia | MWh | 22.646 | 25.174 | 26.611 |
Ore uomo lavorate1 | h | 843.214 | 878.989 | 895.477 |
Indice intensità | MWh/h2 | 26,86 | 28,64 | 29,72 |
Intensità energetica | 2024 | 2023 | 2022 | |
Consumi energia | MWh | 22.646 | 25.174 | 26.611 |
Prodotti venduti | Nr | 30.884.129 | 31.237.430 | 34.927.766 |
Indice intensità | MWh/Nr2 | 0,73 | 0,81 | 0,76 |
1 Ore lavorate riferite ad impianti produttivi ed altre sedi ad eccezione dei negozi, le ore lavorate sono state riesposte a seguito di un miglioramento della raccolta del dato.
2 Ai fini della normalizzazione dei dati per il calcolo degli indici, le ore lavorate e i prodotti venduti sono stati moltiplicati per 1.000.
Si segnala, al riguardo, che le quantità fatturate da CSP Paris (Francia) comprendono le quantità acquistate dalla Capogruppo.
Nel confronto tra il 2024 e il 2023, si evidenzia un miglioramento del trend relativo all'intensità energetica. L'indice calcolato sui consumi per ora uomo lavorata è passato da 28,64 MWh/h nel 2023 a 26,86 MWh/h nel 2024, indicando una riduzione dell'energia impiegata per unità di lavoro.
Parallelamente, anche l'indice di intensità energetica rapportato ai prodotti venduti ha registrato una variazione positiva, passando da 0,81 MWh/1.000 pezzi venduti nel 2023 a 0,73 MWh/1.000 pezzi nel 2024. Questo risultato riflette un miglioramento dell'efficienza energetica, nonostante la contrazione dei volumi di vendita rispetto all'esercizio precedente. Il dato conferma la prosecuzione delle iniziative di ottimizzazione dei consumi e l'efficacia delle azioni di efficientamento implementate nel periodo.
Inoltre, nel 2024 l'intensità energetica si è ridotta, poiché la diminuzione dei ricavi rispetto al 2023 è stata meno marcata rispetto alla contrazione dei consumi energetici, a testimonianza dell'efficacia delle azioni di efficientamento.
Emissioni GHG
ESRS Standards | E1-6 |
Emissioni totali
Il dato delle emissioni GHG (Greenhouse Gas - Gas Effetto Serra) è riportato in tonnellate equivalenti di anidride carbonica (tCO2e) e si riferisce alle emissioni dirette (GHG Scope 1 - Greenhouse Gas), unitamente a quelle indirette associate ai consumi dell'energia elettrica acquistata dalla rete (GHG Scope 2). I dati delle emissioni GHG Scope 2 (energia elettrica) sono riportati secondo le metodologie Location based e Market based.
Per quanto si riferisce al dato delle emissioni GHG Scope 3 (emissioni generate a monte ed a valle della Value chain) si evidenza che il Gruppo CSP si è avvalso del phase-in previsto dalla CSRD / ESRS (numero dipendenti inferiori a 750) e, ai fini del presente documento, è stata effettuata soltanto la mappatura delle principali categorie. Il relativo calcolo sarà incluso nella prossima rendicontazione (Esercizio 2025).
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 + Scope 2 Location based | 2024 | 2023 | 2022 |
Totale emissioni GHG Scope 1 | 2.918 | 3.253 | 3.253 |
Totale emissioni GHG Scope 2 Location based | 1.175 | 1.450 | 2.221 |
Totale | 4.093 | 4.703 | 5.474 |
Riduzione emissioni nel triennio % | 25,2% |
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 + Scope 2 Market based | 2024 | 2023 | 2022 |
Totale emissioni GHG Scope 1 | 2.918 | 3.253 | 3.253 |
Totale emissioni GHG Scope 2 Market based | 145 | 195 | 628 |
Totale | 3.063 | 3.448 | 3.881 |
Riduzione emissioni nel triennio % | 21,1% |
Emissioni dirette GHG Scope 1
Le emissioni dirette (GHG Scope 1) derivano soprattutto dalle emissioni di metano per riscaldamento, ma anche dai carburanti per autoveicoli utilizzati nel corso dell'anno, come diesel e benzina. A queste si aggiungono le emissioni di F-Gas disperse in atmosfera.
Per quanto riguarda le emissioni Scope 1, i dati primari utilizzati per il calcolo corrispondono a quanto presente nei rapporti manutentivi dei condizionatori presenti negli asset del Gruppo e ai consumi energetici precedentemente descritti. Non sono presenti emissioni GHG Scope 1 coperte da sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni (es. ETS, Emission Trading Scheme).
L'andamento delle emissioni Scope 1 mostra un lieve calo nel 2024 rispetto al 2023 con una diminuzione del 10,3%. L'andamento delle emissioni nel biennio è stato determinato principalmente dalla diminuzione dei consumi di gasolio per autotrazione e metano per riscaldamento.
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 1 | 2024 | 20232 | 2022 |
Carburante Autoveicoli | 467 | 502 | 571 |
Diesel | 221 | 353 | 529 |
Benzina | 246 | 149 | 42 |
Metano1 | 2.451 | 2.587 | 2.682 |
F-gas (gas refrigeranti dispersi in atmosfera / impianti climatizzazione) | - | 164 | - |
Totale - Emissioni Scope 1 | 2.918 | 3.253 | 3.253 |
1 I valori delle emissioni di metano sono stati modificati in misura non significativa rispetto al dato pubblicato nella DNF 2023 per effetto di aggiornamento e variazione nei fattori di emissione. Ai fini del report 2024 è stato preso come riferimento il fattore DEFRA e non più il fattore del Ministero dell'Ambiente Italia.
2 Il valore delle emissioni di F-gas è stato rettificato rispetto a quanto riportato nella DNF 2023 a seguito di un miglioramento del processo di raccolta dei dati.
Fonte
Carburanti: DEFRA Greenhouse gas reporting: conversion factors 2024 - GOV.UK
Metano: DEFRA Greenhouse gas reporting: conversion factors 2024 - GOV.UK
Emissioni indirette GHG Scope 2
Le emissioni indirette (GHG Scope 2) derivano dai consumi energetici di tutti gli stabilimenti provenienti da fornitura esterna (elettricità). Il calcolo delle emissioni indirette da consumo di energia elettrica (GHG - Scope 2) è stata effettuato sia secondo l'approccio "Location-based", sia secondo l'approccio "Market Based":
Il metodo location-based prevede di contabilizzare le emissioni derivanti dal consumo di elettricità, applicando fattori di emissione medi nazionali per la produzione di energia elettrica.
Il metodo market-based, che richiede di determinare le emissioni GHG - Scope 2 derivanti dall'acquisto di elettricità considerando i fattori di emissione specifici comunicati dai fornitori. Per gli acquisti di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili si attribuisce un fattore emissivo di t CO2e nullo. Nel caso in cui non siano state definiti specifici accordi contrattuali, l'approccio in esame richiede l'utilizzo dei fattori di emissione "residual mix" nazionale, ove tecnicamente applicabile.
Nel biennio 2023-2024 si osserva una significativa riduzione delle emissioni GHG, sia secondo il metodo Market-Based (-25,6%) che secondo quello Location-Based (-19,0%). Tale diminuzione è riconducibile, sia ad un calo dei volumi di produzione sia ad interventi di efficientamento nei processi produttivi, nonché all'installazione dell'impianto fotovoltaico anche nella sede francese di Le Vigan, che ha contribuito a ridurre il ricorso a fonti energetiche tradizionali.
Le emissioni Scope 2 market-based sono state calcolate tenendo conto della quota di energia elettrica non rinnovabile attribuibile a CSP Paris, in quanto, alla data della presente Rendicontazione, non è in essere un contratto specifico garantito di fornitura di energia rinnovabile. Tuttavia, come già evidenziato, il mix energetico francese include una significativa percentuale di energia rinnovabile e nucleare, entrambe caratterizzate da basse emissioni di carbonio.
Emissioni - GHG / CO2 - Scope 2 - t CO2e | 2024 | 2023 | 2022 |
Energia elettrica acquistata - Market-based method | 145 | 195 | 628 |
Energia elettrica acquistata - Location-based method | 1.175 | 1.450 | 2.221 |
1 I valori delle emissioni 2022 e 2023 sono stati modificati in misura non significativa rispetto al dato pubblicato nella DNF 2023 per effetto di aggiornamento dei fattori di emissione.
Fonte
Energia elettrica Market Based: European Residual Mix | AIB 2023
Energia elettrica Location Based: Rapporto 404/2024 Ministero Ambiente
Emissioni indirette GHG Scope 3 (Value Chain) - Mappatura categorie
Il Gruppo CSP, quale attività preliminare ai fini delle rendicontazione delle emissioni GHG complessive, ha definito il perimetro delle sue emissioni Scope 3, ovvero le emissioni derivanti dalle attività non controllate direttamente dall'organizzazione, ma che si verificano a monte e a valle della propria catena del valore.
L'ambito di analisi ha preso come riferimento le 15 categorie di emissione identificate dal Greenhouse Gas (GHG) Protocol, che definisce i criteri e le metodologie da applicare per la determinazione delle emissioni dirette e indirette di un'organizzazione. Il processo di identificazione delle categorie rilevanti di CSP ha visto il coinvolgimento di diverse figure e funzioni aziendali, attraverso interviste e approfondimenti, al fine di definire una matrice di significatività, in linea con il GHG Protocol.
Vengono di seguito riportati i risultati dell'analisi e le categorie che sono risultate rilevanti, sulla base dei criteri di dimensione, influenza, rischi e stakeholder coinvolti, di seguito rappresentate:
Categoria Scope 3 (GHG Protocol) | Descrizione e impatto sul Gruppo CSP | |
1 | Prodotti e servizi acquistati (upstream) | Emissioni legate alla produzione dei principali beni acquistati e utilizzati nei processi produttivi, come i filati, tessuti, balze. |
2 | Beni di produzione (upstream) | Emissioni derivanti produzione e trasporto di beni di produzione acquistati. |
4 | Trasporto e distribuzione di prodotti acquistati (upstream) | Impatto legato al trasporto e distribuzione dei prodotti acquistati in veicoli e strutture non di proprietà o gestione del Gruppo CSP. |
5 | Rifiuti generati delle attività di processo (upstream) | Emissioni derivanti dallo smaltimento e trattamento da parte di terzi dei rifiuti generati con le attività del Gruppo. |
7 | Pendolarismo dipendenti (upstream) | Impatto legato allo spostamento dei dipendenti del Gruppo tra le proprie abitazioni e le sedi di lavoro. |
9 | Trasporto e distribuzione del prodotto finito (downstream) | Emissioni legate al trasporto e alla distribuzione dei prodotti venduti ai consumatori finali in veicoli non di proprietà o controllate dal Gruppo. |
Come riportato precedentemente, il Gruppo CSP si avvale del phase-in, in relazione alla divulgazione delle informazioni relative alle emissioni di Scope 3. In tale contesto, è in fase di sviluppo un modello di calcolo, finalizzato a rafforzare la capacità del Gruppo di mappare in modo sistematico e completo le proprie emissioni indirette lungo tutta la catena del valore.
Intensità delle emissioni
Nella tabella successiva vengono riportati gli indici di intesità delle emissioni GHG (Scope 1 - Scope 2) parametrate ai dati dei ricavi netti dell'esercizio (in modo analogo al calcolo effettuato per gli indici di intensità dei consumi di energia. Nel 2024 l'intensità delle emissioni, così come l'intensità energetica, si è ridotta, in quanto il calo dei consumi energetici è stato più significativo rispetto alla diminuzione dei ricavi rispetto al 2023, evidenziando l'efficacia delle misure di efficientamento adottate.
Intensità emissioni - Location based | Unit | 2024 | 2023 | 2022 |
Indice intensità | t CO2e/euro | 4,6x10-5 | 5,1x10-5 | 5,8x10-5 |
Intensità emissioni - Market based | Unit | 2024 | 2023 | 2022 |
Indice intensità | t CO2e/euro | 3,4x10-5 | 3,8x10-5 | 4,1x10-5 |
L'intensità delle emissioni dei gas serra è pari al rapporto tra le emissioni totali del Gruppo e i ricavi netti consolidati. Per ulteriori dettagli sui ricavi netti si rimanda al paragrafo Bilancio Consolidato del Gruppo / Conto economico consolidato.
La tabella seguente mostra gli indicatori di misurazione dell'intensità delle emissioni (Scope 1 - Scope 2). I parametri adottati sono omogenei a quelli utilizzati per il calcolo degli indici di intensità energetica.
Intensità emissioni - Market based | Unit | 2024 | 2023 | 2022 |
Emissioni Scope 1 + Scope 2 | t CO2e | 3.063 | 3.448 | 3.881 |
Ore uomo lavorate1 | h | 843.214 | 878.989 | 895.477 |
Indice intensità | t CO2e/h2 | 3,63 | 3,92 | 4,33 |
Intensità emissioni - Market based | Unità | 2024 | 2023 | 2022 |
Emissioni Scope 1 + Scope 2 | t CO2e | 3.063 | 3.448 | 3.881 |
Prodotti venduti | Nr | 30.884.129 | 31.237.430 | 34.927.766 |
Indice intensità | t CO2e/Nr2 | 0,10 | 0,11 | 0,11 |
1 Ore lavorate riferite ad impianti produttivi ed altre sedi ad eccezione dei negozi.
2 Ai fini della normalizzazione dei dati per il calcolo degli indici, le ore lavorate e i prodotti venduti sono stati moltiplicati per 1.000.
Il miglioramento degli indici nel triennio conferma una minore intensità delle emissioni rispetto al volume di attività, attribuibile sia ad interventi di efficientamento, sia a un calo dei volumi di produzione.
Acque e risorse marine
Tema | Sottotema | Sotto-sotto tema | SDGs |
E3 Acqua e risorse marine | Acque | Consumo idrico Prelievi idrici Scarichi idrici |
Gestione impatti - rischi - opportunità
Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti
ESRS Standards | ESRS 2 IRO-1 |
Acque | Impatti |
Rischi | |
Opportunità |
L'analisi di doppia rilevanza sul tema ESRS E3 Acqua e risorse marine ha considerato gli asset del Gruppo e le proprie attività, e ha portato all'identificazione di impatti, rischi e opportunità.
I prelievi delle fonti idriche da parte di CSP International sono pianificati secondo una logica di ridurre l'impatto. Con riferimento alle diverse unità produttive, le fonti principali di prelievo sono rappresentate da acque sotterranee (pozzi), da acquedotti e da acque di superficie. Tuttavia, il ricorso a risorse idriche contribuisce alla pressione sugli ecosistemi locali, contribuendo al grado di stress idrico. Lo stress idrico fa riferimento alla capacità o incapacità di soddisfare la domanda di acqua, sia umana che da parte degli ecosistemi nel loro complesso, ovvero il rapporto tra prelievo di acqua totale e l'approvvigionamento rinnovabile disponibile da fonti di superficie e acque sotterranee. La sede di Ceresara è collocata in aree a stress idrico alto.
Il mancato rispetto delle prescrizioni ambientali relative agli scarichi, legato all'uso di materiali pericolosi nei processi produttivi, in particolare l'impiego di prodotti chimici nelle fasi di tintoria, può determinare implicazioni normative e operative. Tra i principali rischi si annoverano l'applicazione di sanzioni amministrative e/o penali, l'obbligo di implementare misure di adeguamento per il rispetto della normativa vigente e l'insorgere di costi legali. Inoltre, una gestione non conforme di tali sostanze può compromettere la qualità delle acque reflue, con potenziali impatti negativi sugli ecosistemi acquatici e sulla compliance ambientale della Società, aumentando il rischio di restrizioni operative e danni reputazionali.
Tuttavia, l'implementazione di processi produttivi più efficienti permette di ridurre in modo significativo il consumo di acqua, con conseguenti benefici legati alla diminuzione dei costi di approvvigionamento. L'integrazione di tecnologie avanzate per il riciclo e il riutilizzo dell'acqua, combinata con l'ottimizzazione delle fasi di tintoria e lavaggio, consente di migliorare la gestione delle risorse idriche, limitando gli sprechi e aumentando l'efficienza operativa. Questo approccio non solo contribuisce a mitigare l'impatto ambientale, preservando le risorse idriche, ma favorisce anche un contenimento dei costi operativi.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Politiche relative alle acque e alle risorse marine
ESRS Standards | E3-1 |
L'approccio di CSP International alla gestione dell'acqua è delineato nell'ambito della propria politica per l'ambiente e la sicurezza, nel Codice Etico e dal sistema di gestione ISO 14001.
Inoltre, la politica per l'ambiente e la sicurezza di CSP International prevede il monitoraggio del consumo di risorse, inclusa l'acqua, al fine di migliorarne la gestione e ridurre gli impatti ambientali.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta elaborata nella riunione di riesame della Direzione, stabilisce degli obiettivi nel breve e nel medio termine che vengono resi noti e condivisi a tutti i livelli dell'organizzazione. La Politica per l'Ambiente e la Sicurezza e gli obiettivi ad essa collegati vengono riesaminati periodicamente da parte del Consiglio di Amministrazione di CSP International in concomitanza con la riunione di riesame della Direzione.
Sistema di Gestione ISO 14001
CSP (per le società aventi sede in Italia) si è dotata di un sistema di gestione secondo lo standard internazionale ISO 14001, che consente un monitoraggio continuo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi. La certificazione di sistema ISO 14001 si pone l'obiettivo di accrescere la fiducia di tutte le parti interessate, garantendo l'esistenza di un sistema di gestione ambientale idoneo alla natura delle proprie attività, prodotti e servizi.
CSP International sebbene non disponga di una politica specifica relativa all'acqua e alle risorse marine, si impegna a mitigare i relativi impatti e rischi attraverso tali pratiche consolidate e politiche già in atto, basate su standard riconosciuti, di seguito descritti.
Le politiche di prelievo dell'acqua - risorsa condivisa
Fonti di prelievo - Nell'ambito di una politica ambientale di consumo responsabile delle risorse, i prelievi delle fonti idriche sono stati pianificati da CSP secondo una logica di ridurre l'impatto. Con riferimento alle diverse unità produttive:
Ceresara (MN) - (sede e tintoria): la fonte principale di approvvigionamento è rappresentata da diversi pozzi, dai quali viene prelevata l'acqua per i processi produttivi.
Fossoli di Carpi (MO) e Bergamo: l'utilizzo dell'acqua avviene prevalentemente per fini igienico-sanitari ed in misura ridotta per i processi produttivi. La risorsa idrica utilizzata è quella della rete dell'acquedotto pubblico.
Francia: le unità produttive francesi si garantiscono l'approvvigionamento prevalentemente da fonti idriche superficiali.
Stress idrico - La maggior parte delle società del Gruppo opera in aree non soggette a condizioni di elevato stress idrico. Solo lo stabilimento di Ceresara è localizzato in una zona classificata a stress idrico alto. Come strumento per la valutazione delle aree a stress idrico è stato utilizzato lo strumento Aqueduct Water Risk Atlas wri.org/aqueduct del World Resources Institute.
Nel dettaglio:
Unità produttiva | Stress idrico |
Ceresara (MN) | Alto |
Fossoli di Carpi (MO) | Basso |
Bergamo (BG) | Basso |
Fresnoy Le-Grand | Medio - Alto |
Le Vigan | Medio - Alto |
Le politiche degli scarichi idrici
La maggior parte degli scarichi idrici di CSP, regolarmente autorizzati, confluisce in corpi idrici superficiali. Gli scarichi nei corpi idrici superficiali provenienti dai siti italiani rispettano i limiti pertinenti fissati dal Dlgs 152/2006.
Unità produttiva | Scarichi |
Ceresara - Sede | I reflui di tipo domestico sono trattati in due impianti di depurazione biologica prima di confluire in corpi idrici superficiali. L'acqua utilizzata negli impianti di condizionamento/raffreddamento è recapitata in corpi idrici superficiali. La Capogruppo si impegna a conferire acqua con una temperatura non superiore a 40° e con un valore di PH compreso tra 6 e 8. |
Ceresara - Tintoria | Tutti i reflui sono trattati in un impianto di depurazione biologica e successivamente conferiti in corpi idrici superficiali. |
Fossoli di Carpi - Lepel | Tutti i reflui sono recapitati in pubblica fognatura. |
Bergamo - Perofil | Tutti i reflui sono recapitati in pubblica fognatura. |
Francia - Le Vigan / Fresnoy | L'acqua utilizzata per processi produttivi (tintoria) è scaricata in una vasca di decantazione per il raffreddamento e poi convogliata (condotte dedicate) in un depuratore pubblico. |
Si segnala che l'Autorità competente ha escluso, con proprio atto, dalla procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (V.I.A. ai sensi del D.Lgs. 152/06) il depuratore del sito di Ceresara (Tintoria). Infatti l'ampia e approfondita istruttoria del procedimento di valutazione di assoggettabilità alla V.I.A. ha consentito di escludere che il depuratore possa causare impatti ambientali significativi e negativi ed i conseguenti effetti nell'ambito delle matrici atmosfera, acque superficiali, acque sotterranee e sottosuolo, suolo, clima acustico, rifiuti, risorse, biodiversità, odori, salute pubblica, paesaggio e viabilità/traffico.
Per CSP Paris, per quanto riguarda il trattamento delle acque, il sistema è controllato con regolarità dall'agenzia statale Dreal.
Azioni e risorse relative alle acque e alle risorse marine
ESRS Standards | E3-2 |
Nel corso del 2024, pur non essendo state implementate nuove azioni specifiche relative alla gestione dell'acqua e degli scarichi, incluse le aree caratterizzate da stress idrico alto, sono comunque proseguite, le iniziative già avviate per ottimizzare l'uso delle risorse idriche e ridurre l'impatto ambientale delle attività.
Riutilizzo dell'acqua nei processi produttivi
I prodotti di CSP sono realizzati principalmente negli stabilimenti mantovani, attraverso processi a ridotto impatto ambientale e con il supporto di laboratori del Distretto della Calza di Mantova. CSP ha, nel tempo, introdotto nei processi una fase di recupero parziale dell'acqua di tintura, che permette di ridurre il consumo di acqua e di elettricità. In particolare, tale sistema di recupero prevede il riutilizzo di una parte dell'acqua impiegata nel ciclo produttivo, contribuendo a una maggiore efficienza. Tuttavia, non disponendo attualmente di un sistema di monitoraggio dedicato e considerando la complessità nel quantificare con precisione il volume d'acqua effettivamente recuperato, al momento non è possibile fornire una stima accurata dell'impatto di questa misura sulla riduzione dei consumi idrici.
Gestione degli scarichi
CSP Italia adotta rigorosi standard per il trattamento delle acque reflue, con l'obiettivo di ridurre l'impatto delle proprie attività produttive sull'ecosistema. In particolare, vengono implementate misure per il monitoraggio e la riduzione della domanda chimica di ossigeno (COD), parametro che indica la quantità di ossigeno necessaria per l'ossidazione delle sostanze chimiche presenti nell'acqua.
A tale scopo, è stato fissato un limite di 70 mg/l Oâ‚‚ per il COD in uscita dall'impianto di depurazione della tintoria, un valore che risulta inferiore alla metà del limite previsto dalla normativa italiana, garantendo così prestazioni ambientali superiori agli standard richiesti.
CSP Paris utilizza principalmente risorse idriche nell'ambito delle sue attività industriali presso il sito di Le Vigan, in Francia. Gli scarichi sono relativi processo di tintura dei collant. Le azioni in questo ambito si sono concentrate su due obiettivi principali:
ottimizzazione del trattamento delle acque reflue del processo di tintura: per garantire la conformità ai requisiti del gestore dell'impianto di trattamento, l'acqua in uscita dal processo di tintura viene mantenuta con un pH compreso tra 6 e 8 e una temperatura inferiore a 30°C. Controlli quotidiani vengono effettuati per verificare il rispetto di questi parametri e implementare eventuali misure correttive in caso di scostamenti;
eliminazione dei residui metallici nei reflui industriali: è stato avviato nel 2019 un piano d'azione presso lo stabilimento di Le Vigan per adeguare gli scarichi idrici del processo di tintura agli indicatori richiesti, con un'attenzione specifica all'eliminazione del cromo.
Tali azioni garantiscono la conformità dei parametri alle normative UE, mantenendo al contempo gli standard di qualità del processo di tintura ed evitando incrementi significativi dei costi operativi. La soluzione adottata per il conseguimento di tali azioni è stata l'impiego esclusivo di coloranti privi di cromo, con un conseguente adeguamento del processo di tintura. Le analisi dei parametri di scarico condotte dopo l'implementazione di questa modifica evidenziano un miglioramento significativo e il pieno rispetto dei limiti normativi, ottenuto attraverso l'eliminazione dei metalli pesanti dal processo, con particolare riferimento al cromo.
Metriche e obiettivi
Obiettivi relativi alle acque e alle risorse marine
ESRS Standards | E3-3 |
Il Gruppo ha definito alcuni obiettivi riferiti al controllo e miglioramento della qualità degli scarichi idrici coerenti con le iniziative già avviate nei precedenti esercizi.
Lo stabilimento di Ceresara è localizzato in un'area classificata come a elevato stress idrico. Tuttavia, al momento non è stato ancora possibile definire obiettivi quantitativi di riduzione del consumo idrico specifici per tale sito, pur riconoscendo la rilevanza del tema.
Controllo e miglioramento della qualità degli scarichi idrici
La tutela delle risorse idriche è parte integrante della strategia ambientale di CSP, orientata a una gestione responsabile dei prelievi e degli scarichi, nonché all'adattamento agli scenari di crescente scarsità d'acqua. In questo contesto, il Gruppo ha definito obiettivi specifici volti al controllo e al miglioramento della qualità degli scarichi idrici.
In Italia, CSP si impegna a mantenere la concentrazione di COD (Domanda Chimica di Ossigeno) in uscita dall'impianto di depurazione della tintoria al di sotto di 70 mg/l Oâ‚‚, adottando così un limite interno significativamente più restrittivo rispetto a quello previsto dalla normativa nazionale (160 mg/l Oâ‚‚). Questo target riflette la volontà di CSP di minimizzare l'impatto ambientale degli scarichi sui corpi idrici riceventi, proteggendo la qualità delle acque e preservando la biodiversità degli ecosistemi circostanti.
Parallelamente, presso la sede francese, l'obiettivo è di ridurre del 30% il consumo d'acqua nel processo di tintura, attraverso l'ottimizzazione delle fasi produttive, in particolare con l'eliminazione della fase di saponatura, attualmente oggetto di studio tecnico. Inoltre, il Gruppo continua a investire nella ricerca di soluzioni innovative in grado di fronteggiare efficacemente i rischi legati alla siccità e di garantire una gestione idrica più resiliente e sostenibile nel lungo termine.
Per un quadro completo degli obiettivi e delle relative tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
Consumo idrico
ESRS Standards | E3-4 |
Il Gruppo si impegna a garantire un utilizzo responsabile della risorsa idrica nei propri processi produttivi, monitorando i volumi di acqua prelevata e adottando soluzioni per migliorarne l'efficienza. Tuttavia, in assenza di un obbligo legislativo che imponga il monitoraggio puntuale degli scarichi idrici derivanti dalle attività produttive, non è attualmente possibile quantificare in modo puntuale il consumo idrico netto e, di conseguenza, l'intensità idrica.
Ai fini della rendicontazione, viene pertanto riportato esclusivamente il prelievo idrico, ovvero il volume di acqua prelevata da fonti esterne, in quanto misurabile attraverso dati certi, quali contatori di prelievo e fatturazioni dei fornitori di servizio idrico. La mancanza di dati relativi agli scarichi impedisce una stima accurata della quantità di acqua restituita all'ambiente o ceduta a terzi.
Consapevole dell'importanza della gestione della risorsa idrica, CSP sta valutando l'adozione di strumenti di misurazione più avanzati e l'implementazione di pratiche volte a ottimizzare l'uso dell'acqua, ridurre gli sprechi e incrementare il riutilizzo interno della risorsa idrica, in linea con le migliori pratiche di settore.
I prelievi di acqua
I dati dei prelievi idrici vengono riportati in metri cubi, e si riferiscono alle unità di Ceresara (MN), Fossoli di Carpi (MO), Bergamo (BG), Fresnoy Le Grand (F) e Le Vigan (F), e sono calcolati puntualmente.
La maggior parte dei prelievi idrici viene utilizzata per i processi di tintura. Nel 2024, si registra una riduzione del 26% rispetto al 2023 dei prelievi idrici dovuto, sia ad un calo dei volumi di produzione, ma anche ad azioni mirate sui processi di tintura (saponatura - ottimizzazione della pianificazione - durata del risciacquo) garantendo una maggior efficienza tra merce tinta e acqua prelevata.
Prelievo idrico per fonte (m3) | 2024 | 2023* | 2022* |
Acque superficiali | 21.117 | 23.233 | 25.413 |
Acque sotterranee / Pozzi | 92.515 | 133.130 | 172.525 |
Risorse idriche di terze parti / acquedotti pubblici | 8.376 | 8.934 | 8.828 |
Totale | 122.008 | 165.297 | 206.766 |
% acqua prelevata da pozzi | 76% | 81% | 83% |
*I dati sui prelievi idrici sono stati modificati nel 2022 e nel 2023 a seguito di un miglioramento nel processo della raccolta dati.
L'unità produttiva di Ceresara si trova in un'area caratterizzata da stress idrico Alto secondo Aqueduct Water Risk Atlas – World Resources Institute. Il 79% (96.276 m3) dei prelievi idrici totali del Gruppo CSP avviene in aree con questo livello di classificazione.
Come richiamato in precedenza, negli stabilimenti produttivi del Gruppo CSP sono stati adottati dei sistemi di riutilizzo dell'acqua. Allo stato attuale, a causa dell'assenza di metodologie di misurazione standardizzate non è però possibile quantificarne in modo puntuale la quantità di acqua riutilizzata. CSP si impegna a potenziare il monitoraggio e la rendicontazione di questo aspetto nelle prossime rendicontazioni, attraverso l'adozione di strumenti di misurazione più accurati e il rafforzamento dei processi di raccolta e analisi dei dati.
Uso delle risorse ed economia circolare
Tema | Sotto tema | SDGs |
E5 Uso delle risorse ed economia circolare | Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi Rifiuti | |
Gestione impatti - rischi - opportunità
Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti
ESRS Standards | ESRS 2 IRO-1 |
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse | Impatti |
Rischi | |
Opportunità | |
Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi | Impatti |
Opportunità | |
Rifiuti | Impatti |
Opportunità |
L'analisi di doppia rilevanza sul tema ESRS E5 uso delle risorse ed economia circolare ha considerato gli asset del Gruppo CSP e le proprie attività, e ha portato all'identificazione di rischi e opportunità materiali nelle fasi operative e lungo la catena del valore.
L'uso delle risorse nei processi produttivi comporta diversi impatti, in particolare per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime e la gestione degli imballaggi dei prodotti in ingresso. L'estrazione e la lavorazione delle materie prime possono generare pressioni sulle risorse naturali e sull'ambiente, mentre gli imballaggi, se non ottimizzati, contribuiscono all'incremento dei materiali di scarto e alla necessità di soluzioni di gestione più efficienti lungo la filiera.
Per quanto riguarda il deflusso delle risorse, la sostenibilità dei prodotti immessi sul mercato dipende da vari fattori, tra cui la durabilità, la possibilità di riparazione e il contenuto di materiali riciclabili. La gestione del fine vita dei prodotti rappresenta un aspetto di rilievo: soluzioni che favoriscano la circolarità, come l'eco design e l'uso di materiali facilmente separabili, possono migliorare l'efficienza del recupero e ridurre la dipendenza da materie prime vergini.
La gestione dei rifiuti generati lungo la filiera produttiva è un elemento chiave per l'ottimizzazione dei processi. Nei cicli industriali si producono scarti di lavorazione, reflui e fanghi derivanti, ad esempio, dalla depurazione delle acque utilizzate nelle fasi di tintura e finissaggio tessile.
I prezzi di acquisto delle materie prime e i relativi costi logistici sono soggetti a oscillazioni determinate da fattori esterni, tra cui ad esempio la disponibilità di risorse come cotone e nylon. Le dinamiche di mercato, le condizioni climatiche e le politiche commerciali possono influenzare la stabilità dei prezzi, con possibili impatti sulla gestione dei costi di produzione.
L'utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e l'integrazione di pratiche di economia circolare rappresentano un'opportunità per CSP sia in termini di innovazione di prodotto che di posizionamento competitivo. L'adozione di soluzioni sostenibili consente di rispondere alla crescente domanda di trasparenza e responsabilità ambientale da parte dei consumatori, rafforzando la fidelizzazione della clientela e migliorando la percezione del marchio.
Un'ulteriore opportunità è rappresentata dall'implementazione di un sistema di raccolta e riutilizzo degli scarti tessili, che consente di ridurre l'impatto ambientale e migliorare la gestione delle risorse. Attraverso collaborazioni con partner nazionali e internazionali e il coinvolgimento in progetti di ricerca, CSP può sviluppare soluzioni innovative per il recupero e la valorizzazione dei materiali di scarto, contribuendo all'evoluzione verso un modello produttivo più circolare.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
ESRS Standards | E5-1 |
Come richiamato precedentemente, il Gruppo definisce il proprio impegno nella promozione della tutela ambientale attraverso l'adozione di una Politica Ambiente e Sicurezza.
L'adozione di una politica in materia ambientale, i sistemi di gestione e, in particolare, la certificazione secondo lo Standard ambientale ISO 14001:2015 da parte di CSP (per la produzione italiana) trova la propria logica, oltre che nel rafforzamento della fiducia degli stakeholder, nei seguenti elementi:
richieste di una clientela matura, consapevole ed attenta, nelle proprie scelte, anche agli aspetti ambientali e sociali;
ottimizzazione dei consumi delle risorse (materie prime);
rispetto delle norme e regolamenti ('compliance') in ambito ambientale.
Le principali linee d'azione che CSP intende seguire in tema di tutela dell'ambiente, così come evidenziate nella politica per l'ambiente e la sicurezza, sono:
All'interno della politica integrata non sono attualmente presenti indicazione analitiche relativamente all'utilizzo di materie riciclate, rinnovabili o indicazioni dettagliate sulla gerarchia dei rifiuti. Tuttavia, tali aspetti vengono gestiti e attuati attraverso prassi consolidate e procedure operative interne alla Società. Queste procedure garantiscono il rispetto delle normative vigenti e promuovono una gestione sostenibile delle risorse, con particolare attenzione al riciclo, al recupero dei materiali e alla minimizzazione degli sprechi, in linea con gli obiettivi strategici aziendali.
Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
ESRS Standards | E5-2 |
CSP si impegna a promuovere un utilizzo responsabile delle risorse naturali e a sviluppare prodotti coerenti con i principi dell'economia circolare. La Società adotta processi produttivi a ridotto impatto ambientale, investendo in ricerca e sviluppo per ottimizzare l'efficienza dei processi e ridurre il consumo di risorse.
Innovazione, Ricerca e sviluppo dei materiali
CSP realizza soluzioni innovative per diverse tipologie di materie prime e packaging. Nell'ultimo anno è stata prestata attenzione al packaging e alla riduzione dei materiali di confezionamento.
Attività di Ricerca e Sviluppo
La Capogruppo nel corso dell'esercizio 2024 ha investito per la realizzazione di alcuni progetti innovativi, attuati negli stabilimenti di Ceresara, Fossoli di Carpi e Bergamo,
Attività 1. attività di studio, progettazione e prove contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati, declinati nelle varie collezioni donna di calzetteria.
Attività 2. attività di studio, progettazione e prove contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati, declinati nelle varie collezioni donna di intimo, costumi da bagno, corsetteria.
Attività 3. attività di studio, progettazione e prove contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati, declinati nelle varie collezioni donna di bodywear e lingerie.
Attività 4. attività di studio, progettazione e prove contestualizzate nello sviluppo di nuovi prodotti moda, distintivi per i contenuti stilistici e tecnici in essi implementati, declinati nelle varie collezioni uomo di intimo, loungewear/streethome/streetbeach, pigiameria, calzetteria.
Attività 5. attività di studio e prove mirate alla definizione di nuove soluzioni tecniche di lavorazione e finissaggio declinabili su vari prodotti o collezioni.
Attività 6. attività di studio e prove finalizzate alla definizione di nuove soluzioni in ottica di transizione ecologica declinabili su vari prodotti o collezioni.
Per lo sviluppo di tali progetti CSP ha sostenuto costi pari a Euro 983 migliaia, di cui Euro 918 migliaia ammissibili ai fini del Credito d'imposta per attività di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica ai sensi dell'Art. 1, commi 198 - 209 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 e ss.mm.ii.
I progetti sopra citati relativi a: "Attività di studio e prove finalizzate alla definizione di nuove soluzioni in ottica di transizione ecologica, declinabili su vari prodotti o collezioni.", si riferiscono ad attività precompetitive a carattere innovativo "green" finalizzate al raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica secondo i principi dell'economia circolare così come declinati nella comunicazione della Commissione Europea (COM 2020) 98 dell'11 marzo 2020.
Economia Circolare e Packaging
CSP International si impegna nella ricerca di nuove soluzioni per packaging più sostenibili, al fine di ridurre l'impatto ambientale senza compromettere la sua funzionalità e qualità, legata in particolare all'informazione e alla protezione del prodotto. Su ogni confezione vengono indicate le istruzioni di smaltimento di ogni materiale con una comunicazione grafica semplice ed efficace, in conformità alla direttiva Europea 94/62/CE.
È stato attivato il processo di passaggio a carta FSC (Forest Stewardship Council) che per alcuni brand ha coperto la totalità dei materiali, e da plastica classica a plastica riciclata.
Sono stati inoltre modificati molti pack, soprattutto nella calzetteria appesa, in ottica monomateriale. A differenza del passato, infatti, oggi vengono impiegate soluzioni totalmente in carta (FSC), quindi facilmente riciclabili a livello domestico. Il 57% dei prodotti sono venduti in packaging che non fanno ricorso all'uso di plastica e che il 74% dei prodotti viene venduto in packaging con plastica riciclata. Infine, per molti cavallotti, ovvero supporti interni per il confezionamento, è stato fatto ricorso a packaging in plastica monomateriale (più facilmente riciclabile).
Nel 2024 CSP International ha adottato le seguenti soluzioni per i packaging dei suoi prodotti:
Packaging Prodotti | Iniziative | Marchi |
Shopper Bag | Da carta tradizionale a carta riciclata e certificata FSC | Oroblù - Perofil |
Cavallotto | Da carta ordinaria a carta FSC | Oroblù - Sanpellegrino |
Astuccio esterno | Da carta ordinaria a carta FSC | Oroblù - Perofil - Sanpellegrino |
Busta interna | Da plastica ordinaria a plastica riciclata | Oroblù - Sanpellegrino |
Gancetto | Da plastica ordinaria a plastica riciclata - Sostituzione del vecchio cavallotto con un nuovo formato senza alcuna parte in plastica, totalmente in carta FSC | Oroblù |
Scatole contenitore | Da carta ordinaria a carta riciclata, e anche FSC - Eliminati i sigilli in plastica | Oroblù |
Per le fasi del processo produttivo, CSP nel corso del 2023 e 2024, per quanto riguarda gli imballi e vassoi ha adottato le seguenti soluzioni:
Imballi - Tutti gli imballi industriali per movimentazione merci logistica sono in carta riciclata ed è stato certificato il 97% degli imballi utilizzati hanno una certificazione di utilizzo di carta riciclata post-consumer.
Vassoi - Sono stati eliminati i vassoi in plastica per il marchio Lepel e sostituiti con vassoi in carta. Attraverso questa soluzione, sono stati risparmiati 3.248 Kg di plastica che, rispetto alla media degli anni precedenti, corrisponde ad una riduzione del 7,6% sul totale della plastica acquistata.
Nel corso del 2024, si è proceduto all'eliminazione dei vassoi in plastica anche per il marchio Cagi e la sostituzione con vassoi in carta, con una riduzione di 1.917 Kg di plastica relativa ai vassoi, che rappresenta una diminuzione del 5,6% sul totale della plastica acquistata rispetto agli anni precedenti.
CSP Paris ha implementato un programma di reso ai fornitori di vari supporti in plastica o metallo, come griglie, bobine e intercalari. Questa iniziativa consente ai fornitori di riutilizzare i materiali, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti.
Partnership e progetti per il recupero degli scarti tessili
CSP si impegna nella raccolta, nel riutilizzo e nel riciclo degli scarti tessili, collaborando con partner nazionali e internazionali per ridurre l'impatto ambientale e gli sprechi, favorendo il reinserimento dei materiali nei processi produttivi.
CSP Paris ha siglato una partnership con E-Collant, una start-up industriale francese fondata nel 2019, specializzata nel riciclo della poliammide attraverso processi di economia circolare. E-Collant sviluppa soluzioni innovative per il recupero di tessuti contenenti poliammide, con l'obiettivo di trasformare i rifiuti tessili in nuove risorse riutilizzabili. In particolare, la Società sta lavorando su un processo innovativo per separare la poliammide dall'elastan, permettendo di rigenerare bobine di filo e produrre nuovi collant o altri tessuti.
Durabilità dei prodotti venduti
CSP Paris ha eseguito test di durabilità su specifici prodotti del marchio Well per verificarne la resistenza nel tempo, con particolare attenzione all'usura e agli effetti dei ripetuti cicli di lavaggio e asciugatura. In particolare, sono stati testati uno slip ed un reggiseno, selezionati in quanto rappresentativi della gamma di intimo del brand. L'obiettivo dei test è stato valutare la capacità di questi capi di mantenere intatte le loro caratteristiche funzionali ed estetiche nel corso dell'uso prolungato, analizzando fattori quali la stabilità dimensionale, la resistenza del tessuto, il mantenimento dell'elasticità e la formazione di pilling. I risultati ottenuti confermano l'impegno di CSP Paris nella produzione di capi resistenti e durevoli.
Innovazioni - il progetto visual-merchandising," Renta"
L'anno 2024 è stato caratterizzato dal lancio di un concetto di visual-merchandising unico e innovativo per il marchio Well nel mercato della calzetteria (collant) e più precisamente nella famiglia di prodotti presentati in scatola sugli scaffali della Grande Distribuzione francese.
Questo concetto si basa su due presupposti:
1) i risultati di uno studio" Kantar", che hanno evidenziato le principali cause della contrazione di consumo di prodotti tessili negli ipermercati;
2) la tendenza alla riduzione degli spazi destinati alla calzetteria negli espositori lineari da parte delle grandi catene della distribuzione, visto il costante calo delle vendite negli ultimi 10 anni.
In quest'ottica, i team di marketing & vendite di CSP Paris hanno avviato un ambizioso e rivoluzionario progetto in termini di layout di prodotto del comparto calzetteria (collant) destinata agli scaffali della Grande distribuzione a partire dall'autunno-inverno 2024. Sono stati necessari tre anni di studio per giungere a questo lancio, che ha attraversato diverse fasi: dal design industriale, alla fase di test su vari punti vendita, fino alla presentazione e accettazione del nuovo "concept" (tutelato da brevetto per modello di utilità) da parte dell'intero settore della Grande Distribuzione francese.
Il progetto è stato implementato su oltre 4.000 punti vendita, richiedendo ingenti investimenti per l'allestimento dei lineari, i supporti espositivi, la restituzione e il ricondizionamento dei prodotti, oltre all'impiego di forza lavoro dedicata alle relative attività.
Questo concept ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento ai "Merchandising Awards" organizzati da LSA, autorevole rivista francese specializzata nella Grande Distribuzione.
A partire dall'autunno/inverno 2025, il marchio Le Bourget introdurrà analogo concetto espositivo in oltre 1.200 negozi.
Metriche e obiettivi
Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare
ESRS Standards | E5-3 |
Attualmente, il Gruppo CSP ha identificato obiettivi in materia di utilizzo delle risorse ed economia circolare, sebbene non siano ancora stati definiti target quantitativi puntuali.
Ottimizzazione del packaging ed economia circolare
Come peraltro evidenziato nel paragrafo precedente in termini di azioni attuate, l'attenzione si concentra su una gestione più efficiente delle risorse, in particolare plastica e carta, privilegiando materiali riciclati, riciclabili e certificati, nonché soluzioni che riducano l'uso di componenti monouso.
Nell'utilizzo della plastica, CSP è impegnata ad eliminare le componenti di imballaggio non indispensabili e a sostituire, ove possibile, la plastica convenzionale con materiali riciclati, garantendo la funzionalità del prodotto. Per la carta, CSP promuove l'impiego di carta riciclata e certificata FSC, favorendo anche la sostituzione degli elementi in plastica con soluzioni in carta a minore impatto ambientale.
Come già richiamato, di particolare rilievo a tale riguardo per la sede francese è il progetto Renta, avviato con il marchio Well e proseguito con Le Bourget. L'iniziativa prevede la sostituzione degli espositori usa e getta con soluzioni permanenti in cartone 100%, pensate per la vendita diretta a scaffale. Il progetto persegue obiettivi ambientali come la riduzione stimata del 10% di plastica monouso negli imballaggi e l'uso di contenitori permanenti con il 30-40% di plastica riciclata, ricariche in cartone riciclato e riciclabile, e lo studio di alternative in cartone per appendini e ganci.
Sviluppo di prodotti eco-progettati e investimenti in ricerca e sviluppo
CSP considera anche la ricerca e lo sviluppo di soluzioni eco-progettate uno dei pilastri della propria strategia di sostenibilità.
CSP Paris sta attuando un piano strutturato che prevede: la sensibilizzazione del 100% dei team R&D e Marketing sull'innovazione responsabile; la realizzazione di analisi del ciclo di vita (LCA) su tutti i nuovi sviluppi di prodotti di calzetteria, per valutarne l'impatto ambientale in ogni fase; lo studio di soluzioni per migliorare il riciclo, limitare il conferimento in discarica e ottimizzare il sistema di raccolta differenziata, anche attraverso la valutazione di nuovi fornitori di servizi.
Contemporaneamente, presso la sede italiana, il focus si concentra su lavori e studi per la tintura eco-responsabile e lo sviluppo di prodotti realizzati con materiali naturali e a basso impatto, come cotone organico, filati riciclati, scarti di fine bobina e testurizzanti, filati biologici e confezioni riciclabili.
Ottimizzazione delle materie prime e dei materiali di consumo
CSP ha tra i propri obiettivi strategici l'ottimizzazione dell'impiego delle materie prime e dei materiali di consumo. A livello di Gruppo, viene effettuato un monitoraggio costante dei consumi al fine di migliorare l'efficienza complessiva e ottimizzare l'utilizzo delle risorse.
Il piano di ottimizzazione di CSP Paris si articola in diverse azioni, tra di loro complementari: l'ampliamento delle possibilità di dosaggio degli ausiliari nel reparto tintoria, per ridurre l'eccesso di prodotto e migliorare la precisione nei processi; l'adozione di un approccio volto alla riduzione delle attrezzature e dei materiali di consumo, con benefici diretti in termini di sostenibilità ambientale e di efficienza produttiva; la creazione di un database per tracciare i resi ai fornitori di componenti in plastica, divisori, cartone e altri materiali, applicabile sia al sito di Fresnoy Le Grand che a quello di Le Vigan, con l'obiettivo di monitorare, ridurre e potenzialmente riutilizzare tali componenti, migliorando la circolarità dei flussi in entrata e in uscita.
Per un quadro completo degli obiettivi e delle relative tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
Flussi di risorse in entrata
ESRS Standards | E5-4 |
I materiali utilizzati
La scelta di materiali sostenibili è un aspetto fondamentale per il Gruppo, non solo in termini di riduzione degli impatti negativi ambientali e sociali, ma anche in termini di innovazione e soddisfazione delle esigenze dei consumatori finali, aspetti in linea con quelli che sono i driver del suo modello di business e la sua strategia di sostenibilità. L'impegno di CSP si traduce nella selezione ed utilizzo di alcuni materiali:
Tencel/Lyocell: il tencel è una fibra che viene prodotta dagli alberi di eucalipto. Le piante da cui si ricava questa fibra sono coltivate in modo ecosostenibile e lavorate attraverso un sistema brevettato, a ciclo breve, capace di ridurre i consumi energetici. Inoltre, è biodegradabile e torna alla natura in forma ecocompatibile. È stata utilizzata per la realizzazione di collant e pigiami.
Cotoni Biologici: Il cotone biologico è un cotone coltivato con metodi e prodotti che hanno un basso impatto sull'ambiente. La produzione del cotone organico è più attenta all'ecosistema e non prevede l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti tossici, che persistono sia nel cotone che nell'ambiente.
Fibre rigenerate: Q-NOVA® è una fibra di nylon 6,6 ecosostenibile ottenuta con materie prime rigenerate che risponde a precise esigenze di tracciabilità ed ai principi dell'economia circolare. La fibra, ottenuta da un sistema di rigenerazione meccanico che non prevede l'utilizzo di materiali chimici, è stata messa a punto da Fulgar S.p.A. Si tratta di un prodotto che punta a ottenere una riduzione dell'emissione di CO2, un minore consumo di risorse idriche e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Q-NOVA® è costituita per più della metà da cascami, che non potrebbero essere riutilizzati in nessun altro modo e dovrebbero essere smaltiti esternamente come rifiuto.
Modal: Il modal è una fibra prodotta principalmente dalla cellulosa di legno, solitamente di alberi come il faggio o la betulla. È una fibra sottile, morbida, liscia con un'elevata resistenza all'umidità che la rendono particolarmente utilizzata per gli indumenti a stretto contatto corporeo.
Nella tabella sottostante vengono riportati i dati dei principali materiali in ingresso utilizzati dal Gruppo CSP suddivisi per tipologia: tessili (filati, tessuti, balze), capi pronto confezione provenienti da fornitori esterni, coloranti e ausiliari e imballaggi. Le quantità vengono determinate sulla base degli acquisti effettuati, anche al fine di evitare una doppia contabilizzazione degli stessi, solo in riferimento ai coloranti in polvere e liquidi vengono inserite le quantità consumate nell'anno. Per quanto concerne i capi di pronta confezione, attualmente non è possibile fornire i dati espressi in chilogrammi o tonnellate, in quanto gli acquisti vengono tracciati in unità. Per quanto riguarda tessuti e balze, la quantità indicata in fase di acquisto viene riportata in metri; successivamente, i dati vengono convertiti in peso sulla base delle stime di peso al grammo fornite, così da uniformare le rilevazioni. Si precisa che sono stati classificati come materiali tecnici tutti quelli contenenti una percentuale di componente di natura tecnica o sintetica
Nel 2024, il totale dei materiali impiegati dal Gruppo per le attività produttive e di confezionamento è stato pari a 1.346.878 kg, suddiviso tra 48,6% materiali tecnici (654.386 kg) e 51,4% materiali biologici (692.492 kg).
Materiali per la produzione | U.d.M | 2024 | ||
Materiali tecnici | Materiali biologici | Totale | ||
Filati | Kg | 456.424 | 36.484 | 492.908 |
Tessuti | Kg | 55.963 | - | 55.963 |
Balze | Kg | 3.486 | - | 3.486 |
Coloranti in polvere | Kg | 12.105 | - | 12.105 |
Coloranti liquidi/ausiliari | Kg | 82.254 | - | 82.254 |
Totale | Kg | 610.232 | 36.484 | 646.716 |
Imballaggi | U.d.M | 2024 | ||
Materiali tecnici | Materiali biologici | Totale | ||
Carta e Cartone | Kg | - | 656.008 | 656.008 |
Plastica | Kg | 44.154 | - | 44.154 |
Totale | Kg | 44.154 | 656.008 | 700.162 |
Totale materiali produzione e imballaggi | 654.386 | 692.492 | 1.346.878 |
La carta e il cartone acquistati dal Gruppo CSP nel 2024 provengono per il 17% da una filiera sostenibile, (certificazioni FSC). La certificazione FSC garantisce la tracciabilità dei materiali, attestandone la provenienza da foreste gestite in modo responsabile, fonti controllate, materiali di recupero o una combinazione di questi. Inoltre, il 32,3 % (225.965 Kg) delle materie prime impiegate negli imballaggi, come carta e plastica, è costituito da materiali riciclati.
Prodotti finiti | U.d.M | 2024 | ||
Materiali tecnici | Materiali biologici | Totale | ||
Capi Pronto confezione | Pz | 6.844.695 | - | 6.844.695 |
I capi pronto confezione si riferiscono a prodotti tessili finiti e pronti per la distribuzione, che non necessitano di ulteriori interventi produttivi. Comprendono generalmente articoli come abbigliamento, intimo, o capi moda, realizzati internamente o da terzisti, secondo specifiche di design, qualità e confezionamento predefinite.
Flussi di risorse in uscita
ESRS Standards | E5-5 |
La gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti rappresenta una tematica di rilievo per CSP, che punta costantemente all'ottimizzazione dei processi di gestione attraverso la riduzione dei quantitativi prodotti, il miglioramento della raccolta e la massimizzazione delle attività di recupero e riciclo. Gli impatti sulla produzione di rifiuti nella filiera di fornitura di CSP possono essere ritenuti analoghi a quelli della produzione di CSP: scarti tessili e materiali di imballaggio, residui dei processi di tintoria e di lavaggio dei prodotti, Chemicals. A valle dei processi di produzione e distribuzione di CSP la produzione di rifiuti riguarda materiali come imballi e il fine vita dei prodotti finiti utilizzati dai consumatori finali.
Tintoria - La produzione di fanghi
Un rilievo particolare ha la depurazione dei reflui del processo di tintoria e la relativa produzione di fanghi, sottoposti ad un processo di disidratazione direttamente presso l'impianto di depurazione di CSP dell'unità produttiva di Ceresara (Tintoria). I fanghi disidratati sono conferiti in discarica autorizzata.
L'impianto della tintoria francese utilizza una vasca di decantazione prima del successivo conferimento al depuratore pubblico.
Rifiuti prodotti e la loro destinazione
Tutti i rifiuti generati dal ciclo produttivo sono gestiti e rendicontati in conformità alle normative nazionali e, ove possibile, destinati al riciclo.
I rifiuti prodotti direttamente da CSP sono prevalentemente non pericolosi (99%) e includono fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue della tintoria, scarti di lavorazione come fibre tessili e, in particolare, imballaggi. I rifiuti pericolosi rappresentano una percentuale molto limitata del totale (1% nel 2024).
Una quota significativa dei rifiuti di CSP deriva dalle attività di produzione e di magazzinaggio (materiali per imballaggi quali carta, cartone e plastica), gestiti con un sistema di raccolta differenziata.
Il dato del 2024 evidenza una riduzione dei rifiuti da imballaggi in carta e cartone rispetto al 2023, risultato ottenuto grazie a una diminuzione dei resi, alla riduzione degli inserti e al riutilizzo dei cartoni all'interno dei magazzini.
Nel corso del triennio 2022-2024 la percentuale di rifiuti destinati a recupero ha raggiunto il 65%. Il Gruppo CSP, nello svolgimento delle proprie attività, non produce rifiuti radioattivi.
Di seguito vengono riportati i dati riferiti ai rifiuti totali generati dal Gruppo suddivisi per categoria e per destinazione finale:
Rifiuti per categoria | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Rifiuti pericolosi | |||||||||
Recupero | Smaltimento | Totale | Recupero | Smaltimento | Totale | Recupero | Smaltimento | Totale | |
Imballaggi contenenti sostanze pericolose | 2.400 | 850 | 3.250 | 465 | - | 465 | - | 2.500 | 2.500 |
Scarti olio minerale, emulsioni, materiali filtranti e assorbenti | - | - | - | 2.670 | - | 2.670 | 230 | 200 | 430 |
Liquidi di lavaggio (processi tintura) | - | 320 | 320 | - | - | - | - | 1.117 | 1.117 |
Altri (batterie - apparecchiature) | 750 | - | 750 | 1.379 | - | 1.379 | 400 | - | 400 |
Totale rifiuti pericolosi | 3.150 | 1.170 | 4.320 | 4.514 | - | 4.514 | 630 | 3.817 | 4.447 |
Rifiuti non pericolosi | |||||||||
Imballaggi carta/cartone - legno | 195.390 | - | 195.390 | 226.860 | - | 226.860 | 249.180 | - | 249.180 |
Altri imballaggi (materiali misti - plastica)1 | 79.168 | 92.780 | 171.948 | 71.861 | 108.160 | 180.021 | 89.776 | 128.680 | 218.456 |
Fibre tessili lavorate | 20.457 | - | 20.457 | 26.989 | - | 26.989 | 25.848 | - | 25.848 |
Fanghi da trattamento biologico acque reflue industriali | - | 78.830 | 78.830 | - | 64.980 | 64.980 | - | 68.120 | 68.120 |
Altri (apparecchiature - ferro e acciaio - toner) | 27.610 | - | 27.610 | 4.640 | - | 4.640 | 25.955 | - | 25.955 |
Totale rifiuti non pericolosi | 322.625 | 171.610 | 494.235 | 330.350 | 173.140 | 503.490 | 390.759 | 196.800 | 587.559 |
Totale rifiuti | 325.775 | 172.780 | 498.555 | 334.864 | 173.140 | 508.004 | 391.389 | 200.617 | 592.006 |
Percentuale dei rifiuti destinati a recupero | 65% |
| 66% |
| 66% |
1 Il dato per il 2022 relativo agli Altri imballaggi è stato modificato, a seguito di un miglioramento nel processo di raccolta dati.
Di seguito sono indicate le modalità di recupero o smaltimento dei rifiuti prodotti. Il 27% dei rifiuti totali viene destinato al riciclaggio, mentre il 73% a preparazione per il riutilizzo, a incenerimento, a discarica o ad altre operazioni di smaltimento.
Rifiuti / Recupero | 2024 | 2023 | 2022 |
Rifiuti Pericolosi | |||
Preparazione per il riutilizzo | 2.400 | 3.135 | 230 |
Riciclaggio | 750 | 1.379 | 400 |
Altre operazioni di recupero | - | - | - |
Totale rifiuti pericolosi | 3.150 | 4.514 | 630 |
Rifiuti non pericolosi | |||
Preparazione per il riutilizzo | 189.635 | 184.670 | 229.139 |
Riciclaggio | 132.990 | 145.680 | 161.620 |
Altre operazioni di recupero | - | - | - |
Totale rifiuti non pericolosi | 322.625 | 330.350 | 390.759 |
Totale Preparazione per il riutilizzo | 192.035 | 187.805 | 229.369 |
Totale Riciclaggio | 133.740 | 147.059 | 162.020 |
Totale | 325.775 | 334.864 | 391.389 |
Rifiuti - Smaltimento | 2024 | 2023 | 2022 |
Rifiuti pericolosi | |||
Incenerimento | 850 | - | 2.700 |
Discarica | 320 | - | 1.117 |
Altre operazioni di smaltimento | - | - | - |
Rifiuti pericolosi | 1.170 | - | 3.817 |
Rifiuti non pericolosi | |||
Incenerimento | - | - | - |
Discarica | 92.780 | 108.160 | 128.680 |
Altre operazioni di smaltimento | 78.830 | 64.980 | 68.120 |
Rifiuti non pericolosi | 171.610 | 173.140 | 196.800 |
Totale Incenerimento | 850 | - | 2.700 |
Totale Discarica | 93.100 | 108.160 | 129.797 |
Totale Altre operazioni di smaltimento | 78.830 | 64.980 | 68.120 |
Totale | 172.780 | 173.140 | 200.617 |
Prodotti finiti in uscita
Il Gruppo si impegna nella progettazione e produzione di capi di calzetteria, lingerie e abbigliamento intimo con particolare attenzione alla durabilità dei prodotti, all'ottimizzazione del loro ciclo di vita.
CSP Paris ha condotto dei test di durabilità su alcuni prodotti del marchio Well, in particolare sullo slip SL3796 (colore nero) e sul reggiseno SG3790 (colore nero) per valutarne la resistenza all'usura e ai lavaggi. La Società ha implementato un protocollo di test, in conformità con la normativa NF EN ISO 15487, per verificare la resistenza dei prodotti nel tempo. I risultati dimostrano che i capi testati mantengono elevati standard qualitativi anche dopo 20 cicli di lavaggio e asciugatura. In particolare, la stabilità dimensionale presenta una variazione compresa tra -1% e -2%, la resistenza al pilling ha ottenuto un punteggio di 5 su una scala da 1 a 5, le cuciture e gli elastici non mostrano segni di degradazione e non si evidenziano strappi o lacerazioni del tessuto. Inoltre, il reggiseno SG3790 è garantito per 3 anni.
CSP Paris ha inoltre sviluppato la linea di lingerie "Jour après Jour", caratterizzata dall'impiego delle migliori tecniche di produzione e di materiali di alta qualità, con l'obiettivo di garantire una maggiore durata dei capi. Forte delle competenze maturate, la Società offre una garanzia di 3 anni su questi prodotti: gli acquirenti possono registrare il loro acquisto tramite una piattaforma web dedicata e, qualora durante il periodo di garanzia venga riscontrato un difetto significativo, il capo viene prontamente sostituito.
Il Gruppo CSP non dispone attualmente di dati completi sulla durabilità, riparabilità e contenuto riciclabile per tutti i prodotti distribuiti. Non sono ancora disponibili metriche standard di settore per valutare la durabilità dei capi di abbigliamento, così come anche sul fronte della riparabilità manca un sistema riconosciuto. Infine, per quanto riguarda la riciclabilità, il Gruppo è impegnato nello studio di strategie volte a migliorare la circolarità dei materiali impiegati. Questi vincoli strutturali potranno essere superati con l'implementazione del Digital Product Passport (DPP), che certificherà la trasparenza lungo la filiera, rendendo disponibili dati affidabili sulla provenienza, composizione e sostenibilità dei prodotti.
Come anticipato, il Digital Product Passport (DPP) è stato introdotto dal Regolamento (UE) 2024/1781, nell'ambito del nuovo quadro normativo sull'ecodesign, volto a migliorare la sostenibilità e la circolarità dei prodotti immessi nel mercato europeo. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio Piano d'Azione per l'Economia Circolare, avviato dalla Commissione Europea nel 2020.
Tassonomia Europea
La tassonomia EU: obiettivi e Regolamento EU 2020/852
L'Unione Europea ha sviluppato una strategia per lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio, in linea con i contenuti dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015 e dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impegnandosi a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Coerentemente rispetto a tale prospettiva, la Commissione Europea ha adottato nel 2018 il Piano d'Azione per la Finanza Sostenibile, con cui ha definito una strategia che ha tra gli obiettivi quello di riorientare i flussi di capitali verso investimenti sostenibili, al fine di sostenere uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Al fine di conseguire gli obiettivi in materia di clima ed energia ed orientare gli investimenti verso progetti e attività sostenibili, l'Unione Europea ha adottato una definizione di ciò che è "sostenibile": la tassonomia dell'Unione Europea, un sistema di classificazione delle attività economiche, alla base del piano d'azione per il finanziamento dello sviluppo sostenibile.
Il Regolamento EU 2020/852 sulla Tassonomia, stabilisce le condizioni che un'attività economica deve soddisfare per essere considerata sostenibile da punto di vista ambientale e sociale. Gli obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia sono:
Codice | Descrizione | ||
1 | CCM | Climate Change Mitigation | Mitigazione del cambiamento climatico |
2 | CCA | Climate Change Adaptation | Adattamento al cambiamento climatico |
3 | WTR | Water & Marine Resources | Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine |
4 | CE | Circular Economy | Transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti |
5 | PPC | Pollution Prevention and Control: | Prevenzione e controllo dell'inquinamento |
6 | BIO | Biodiversity and ecosystems | Protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi |
Il codice contiene l'abbreviazione dell'obiettivo al quale l'attività economica può apportare un contributo sostanziale, al quale è da associare il numero della sezione dell'attività nel corrispondente Allegato del Regolamento delegato relativo allo specifico obiettivo.
Il Regolamento EU 2020/852 definisce (Art.3) i criteri per identificare un'attività economica come ammissibile (eligible) e le condizioni che devono essere soddisfatte per potere classificare tale attività come allineata (aligned) / ecosostenibile.
Taxonomy eligible (ammissibilità) | ||
Contributo sostanziale | a) | Contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali di cui all'Art. 9 (Obiettivi ambientali). Il Regolamento identifica i settori e le attività economiche che rientrano in quelli ammissibili alla tassonomia (indipendentemente dal fatto che tali attività soddisfino o meno uno o tutti i criteri di vaglio tecnico previsti dai Regolamenti delegati - condizione 04). |
Taxonomy aligned (allineamento) Condizioni per Allineamento | ||
DNSH Do Not Significant Harm | b) | Non arrecare un danno significativo a nessuno degli altri cinque obiettivi ambientali di cui allo stesso articolo 9 (DNSH Do Not Significant Harm). |
Minimum Safeguards / Criteri minimi di salvaguardia | c) | È svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sociali (Minimum Safeguards) previste all'Art.18. |
Criteri di vaglio tecnico | d) | Conformità ai criteri di vaglio tecnico stabilii dai Regolamenti delegati relativi alla tassonomia. Attività che soddisfano i requisiti tecnici stabiliti dalla tassonomia per i settori ed attività identificati come ammissibili, come di seguito sintetizzati. |
Nel mese di novembre 2023 si è concluso il processo di pubblicazione dei Regolamenti delegati relativi a sei obiettivi ambientali, che hanno definito i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale ai diversi obiettivi ambientali, non arrecando, nello stesso tempo, un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale (DNSH). EU taxonomy for sustainable activities - European Commission (europa.eu).
Informativa (Art.8 Regolamento)
L'Art. 8 del Regolamento EU 2020/852 sulla tassonomia richiede alle imprese di comunicare a) la quota dei loro ricavi (Turnover) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili; e b) la quota degli investimenti / spese in conto capitale (Capex) e la quota dei costi operativi (Opex) relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili.
Il Regolamento delegato della Commissione Europea EU 2021/2078 del 6 luglio 2021, aggiornato nel mese di gennaio 2024, definisce il contenuto e le informazioni che le imprese obbligate alla pubblicazione delle informazioni in materia di Tassonomia EU devono comunicare in merito alle attività economiche ecosostenibili, specificando la metodologia per conformarsi a tale obbligo informativo.
Le disposizioni sulla tassonomia in vigore alla data della presente Rendicontazione di Sostenibilità richiedono di comunicare sia metriche finanziarie [ricavi / Turnover - investimenti / Capex) e costi operativi / Opex].
Le attività ammissibili sono quelle attività comprese nella attuale tassonomia, indipendentemente dal fatto che tali attività soddisfino o meno uno o tutti i criteri di vaglio tecnico indicati nella tassonomia.
Principi contabili
Ai fini della rendicontazione ai sensi dell'articolo 8 della Tassonomia, i ricavi (Turnover), gli investimenti (Capex) e i costi operativi (Opex) sono definiti come segue (si rinvia a quanto riportato nel Bilancio consolidato per i principi contabili adottati da CSP International):
Ricavi (Turnover) | Ricavi netti ottenuti da prodotti o servizi. |
Investimenti (Capex) | Incrementi di beni immateriali e materiali, inclusi i costi di ricerca e sviluppo capitalizzati, alle voci di bilancio immobili, impianti e macchinari, attività immateriali, prima di eventuali variazioni per adeguamento al fair value e al lordo delle quote di ammortamento e di eventuali svalutazioni. |
Costi operativi (Opex) | Costi di ricerca e sviluppo non capitalizzati, costi di ristrutturazione degli edifici, costi per contratti di locazione a breve termine, costi di manutenzione e riparazione e ad altri costi indiretti per la manutenzione quotidiana di beni di proprietà, impianti e attrezzature. |
Per essere considerata ammissibile un'attività economica deve rispondere ad alcuni requisiti: a) generare o avere l'obiettivo di generare ricavi verso terzi; b) rientrare nelle descrizioni / elenco delle attività di cui al Regolamento e agli Atti delegati, e c) avere associati criteri di vaglio tecnico applicabili.
Attività di CSP
Il settore di appartenenza di CSP (tessile - fashion) non risulta al momento compreso nella tassonomia EU delle attività sostenibili. Alla data della pubblicazione della presente Rendicontazione di Sostenibilità le attività di CSP sono pertanto da definire come non ammissibili. Per completezza di informativa, vengono in ogni caso riportate in allegato le tabelle previste dall'attuale regolamentazione.
Capex / Opex ammissibili individualmente
Secondo la normativa di riferimento, è consentito includere come Capex e Opex ammissibili altre spese relative all'approvvigionamento di beni e servizi connessi ad attività economiche diverse ammissibili alla tassonomia, qualora tali acquisti contribuiscano a riduzioni delle emissioni e se l'attività economica del fornitore è ammissibile alla tassonomia.
Investimenti (Capex) - nel 2024 non sono stati effettuati investimenti di rilievo che possano rientrare nella definizione di cui sopra.
Costi operativi (Opex) - Allo stato attuale CSP non dispone delle necessarie informazioni per potere indentificare eventuali acquisti ammissibili alla tassonomia. La raccolta di tali informazioni richiede una preventiva valutazione delle attività dei fornitori, che non è stato possibile eseguire negli anni precedenti.
2.3 Informativa sociale
Forza lavoro propria
Tema | Sottotema | Sotto-sotto tema | SDGs |
S1 Forza lavoro proprio | Condizioni di lavoro | Occupazione sicura Salute e sicurezza Salari adeguati Dialogo sociale Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi Equilibrio tra vita professionale e vita privata |
|
Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore Formazione e sviluppo delle competenze Diversità |
Strategia
Interessi e opinioni dei portatori d'interesse
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-2 |
CSP considera i propri stakeholder come un insieme di attori interni ed esterni, ciascuno portatore di interessi e prospettive distintive. Tra questi, la forza lavoro propria riveste un ruolo fondamentale, in quanto elemento chiave per il conseguimento degli obiettivi aziendali e per l'orientamento delle decisioni strategiche.
CSP riconosce che il coinvolgimento attivo dei dipendenti è essenziale non solo per l'efficace implementazione della propria visione, ma anche per l'evoluzione delle politiche aziendali. A tale scopo, CSP considera strategico il dialogo costante con i propri dipendenti e anche rappresentanti dei lavoratori, integrando le loro opinioni e contributi nelle principali fasi decisionali. Inoltre, il Gruppo promuove un ambiente di comunicazione aperto e trasparente, attraverso iniziative di engagement strutturate che favoriscono un confronto e una partecipazione diretta.
Per una visione più dettagliata delle attività di engagement della forza lavoro propria attuate dal Gruppo si rimanda al paragrafo Gli stakeholder: interessi e aspettative.
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Condizioni di lavoro | Impatti |
Rischi | |
Opportunità | |
Condizioni di lavoro | Impatti |
Rischi | |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Impatti |
Rischi Opportunità |
CSP International ha identificato alcuni impatti positivi e negativi, effettivi e potenziali e possibili rischi e opportunità inerenti alla propria forza lavoro.
CSP International si impegna a creare un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti, offrendo occupazione stabile, salari adeguati e promuovendo il dialogo sociale e la contrattazione collettiva. Particolare attenzione è dedicata alla tutela della salute e sicurezza dei dipendenti nello svolgimento delle attività aziendali, attraverso misure preventive e una cultura della sicurezza diffusa. Al tempo stesso, vengono valorizzate le persone e le loro competenze mediante percorsi formativi, piani di sviluppo professionale e iniziative volte ad attrarre e trattenere talenti. L'ambiente di lavoro è orientato al rispetto, alla pari opportunità, alla valorizzazione della diversità e all'inclusione, garantendo tutela contro ogni forma di discriminazione e contribuendo alla crescita personale e professionale di tutti i lavoratori.
L'unico impatto negativo individuato nell'ambito dell'analisi di rilevanza riguarda la possibilità che i lavoratori del Gruppo possano essere esposti a infortuni durante lo svolgimento delle attività aziendali. Il Gruppo assicura un monitoraggio costante dei potenziali infortuni e delle malattie professionali, adottando misure preventive e di gestione del rischio
La mancata tutela delle condizioni di lavoro può esporre la Società a rilevanti rischi legali, contenziosi e sanzioni, oltre a generare impatti negativi sulla reputazione. L'insufficiente adozione di misure efficaci di prevenzione e monitoraggio in materia di salute e sicurezza può comportare un aumento del rischio di infortuni, malattie professionali e stress lavorativo, con conseguenze dirette sulla produttività, sul benessere del personale e sull'efficienza operativa. Inoltre, la difficoltà nell'attrarre e trattenere talenti, unita a un alto tasso di turnover e alla possibile perdita di competenze chiave, può compromettere la continuità e la competitività dell'organizzazione. Un ambiente di lavoro non inclusivo, privo di rispetto per la diversità e la parità di trattamento, può infine generare episodi di discriminazione, molestie o disparità, aumentando ulteriormente il rischio di sanzioni, danni reputazionali e disaffezione del personale.
L'adozione di politiche aziendali orientate alla sicurezza occupazionale, a salari adeguati e al dialogo sociale rappresenta un'importante leva per attrarre e trattenere talenti, contribuendo a migliorare il clima organizzativo, la motivazione del personale e la produttività complessiva. Promuovere il benessere dei dipendenti attraverso un equilibrio tra vita professionale e privata riduce il turnover, rafforza il senso di appartenenza. Inoltre, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze interne stimola l'innovazione, sostiene la crescita professionale e contribuisce a garantire la continuità del business, creando un contesto dinamico e attrattivo anche per nuovi profili professionali.
Poiché non sono stati ancora definiti piani di transizione per ridurre l'impatto ambientale e raggiungere la neutralità climatica, al momento non si prevedono impatti significativi sulla forza lavoro.
L'analisi condotta non ha rilevato differenze significative nell'esposizione ai rischi tra i lavoratori con caratteristiche specifiche, né in relazione a particolari contesti o attività. I rischi individuati risultano applicabili in modo uniforme all'intera forza lavoro del Gruppo.
Non sono emersi impatti negativi rilevanti di natura generalizzata o sistemica, considerando che CSP opera all'interno del contesto europeo, caratterizzato da un rischio minimo di lavoro minorile e forzato e da un quadro normativo locale che disciplina in modo rigoroso l'ambiente e le condizioni di lavoro. Inoltre, non si rilevano impatti negativi significativi riconducibili a singoli eventi o incidenti.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Gestione impatti - rischi - opportunità
Politiche relative alla forza lavoro propria
ESRS Standards | S1-1 |
Le politiche di gestione, valorizzazione e sviluppo del personale
Il Gruppo CSP riconosce il ruolo delle persone, nella convinzione che il più rilevante fattore di successo di ogni impresa è garantito dal contributo professionale delle persone che vi operano. Tutti i dipendenti rappresentano per CSP un valore indispensabile e prezioso per la sua stessa esistenza e sviluppo futuro.
Codice Etico
CSP non impiega lavoratori di età inferiore ai limiti stabiliti dalla normativa, assunti direttamente o impiegati da terzi, se non nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa vigente.
CSP riconosce quali principi imprescindibili della propria filosofia aziendale, in linea con l'organizzazione internazionale cui essa appartiene, il rispetto per il lavoro, il contributo professionale e l'impegno di ciascuno, il rispetto delle diverse opinioni, indipendentemente dall'anzianità ed esperienza, e la forza delle idee. A tal riguardo, CSP assicura pari opportunità a qualsiasi livello dell'organizzazione, secondo criteri di merito e senza discriminazione alcuna.
CSP si impegna, altresì, a fare in modo che l'autorità sia esercitata con equità e correttezza, evitandone ogni abuso. In particolare, l'autorità non dovrà mai trasformarsi in esercizio del potere lesivo della dignità ed autonomia dei dipendenti e collaboratori in senso lato. Le scelte di organizzazione del lavoro dovranno salvaguardare il valore dei dipendenti e dei collaboratori.
Consapevole, inoltre, che la professionalità è un valore che si acquisisce con la pratica e l'esperienza e una formazione specifica, CSP riconosce il contributo determinante che tale processo riceve dai professionisti con maggiore anzianità lavorativa e promuove il trasferimento delle loro conoscenze e del loro atteggiamento professionale al personale più giovane. CSP persegue la valorizzazione della professionalità, promuove le aspirazioni dei singoli, le aspettative di apprendimento, di crescita professionale e personale di ciascuno.
Discriminazione e molestie - CSP non tollera alcuna condotta discriminatoria, né alcuna forma di molestia e/o di offesa personale o sessuale. CSP si impegna, dunque, a favorire un ambiente di lavoro che escluda qualsiasi forma di discriminazione e di molestia relativa alla razza, al sesso, alla religione, alla nazionalità, all'età, alle tendenze sessuali, all'invalidità o ad altre caratteristiche personali non attinenti al lavoro.
Comportamenti vietati sul lavoro - Sul luogo di lavoro è tassativamente vietata qualsiasi condotta illegale o qualsivoglia forma di abuso, minaccia o aggressione a persone o beni aziendali. Il personale è tenuto a riferire in merito a comportamenti di tale natura e, comunque, ad ogni presunta violazione di norme, direttive o procedure, attraverso i canali previsti dalla procedura di whistleblowing, che garantisce la massima riservatezza dell'identità del segnalante e delle informazioni comunicate. Le segnalazioni possono essere indirizzate anche al proprio responsabile, il quale riferirà, con le opportune garanzie di riservatezza, alla funzione Human Resources, che, effettuate le necessarie verifiche e valutazioni, svolgerà una funzione consultiva nei confronti del Consiglio di Amministrazione, fornendo un parere sui provvedimenti da adottare.
Sicurezza e salute sul luogo di lavoro - CSP garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e assicurano ambienti di lavoro sicuri e salubri, nel rispetto della normativa antinfortunistica e di salute e di igiene sul lavoro vigente.
CSP promuove fermamente la diffusione di una cultura della sicurezza e della consapevolezza dei rischi connessi alle attività lavorative svolte, richiedendo a tutti, ad ogni livello, comportamenti responsabili e rispettosi del sistema di sicurezza predisposto e di tutte le procedure aziendali che ne formano parte integrante.
In quest'ottica, ogni dipendente, collaboratore e chiunque a vario titolo presti attività lavorative presso gli uffici e gli stabilimenti sia della Società italiana, che francese, è chiamato a concorrere personalmente al mantenimento della sicurezza e della qualità dell'ambiente di lavoro in cui opera, in conformità con le normative locali, attenendosi scrupolosamente al sistema di sicurezza predisposto e a tutte le procedure aziendali che ne formano parte.
La Politica Ambiente e Sicurezza e la ISO 45001
La Capogruppo, attraverso la Politica Ambiente e Sicurezza, approvata dal Consiglio di Amministrazione, si impegna a migliorare costantemente le proprie prestazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, integrando la gestione dei rischi nei processi operativi e adottando misure proattive per la tutela dei lavoratori. Questo impegno si traduce nell'adozione di un Sistema di Gestione conforme ai principi della norma ISO 45001, finalizzato ad armonizzare e controllare efficacemente i processi aziendali, nonché a raccogliere e analizzare le informazioni da essi derivanti.
Tale sistema supporta il raggiungimento degli obiettivi della politica attraverso:
l'eliminazione, ove possibile, o la riduzione al minimo dei pericoli nei luoghi di lavoro;
l'adozione di misure preventive e il monitoraggio continuo delle condizioni di sicurezza;
l'analisi di infortuni e delle malattie professionali;
il riesame periodico dell'efficacia delle misure adottate
Il sistema di gestione copre tutti i processi, tutti i dipendenti e tutti i siti italiani dell'organizzazione. Anche se il sistema di gestione è concretamente applicato ai punti vendita, compresi i relativi processi e lavoratori, i dipendenti dei punti vendita non rientrano nello scopo della certificazione. Il sistema di gestione non è esteso ai lavoratori non dipendenti che operano presso i siti di CSP, in ragione del fatto che la posizione di garanzia riguardo la salute e sicurezza è in capo al loro datore di lavoro per legge.
Per garantirne l'efficacia, è stato nominato un Responsabile del Sistema di Gestione Integrato, che riferisce al Rappresentante della Direzione, designato dal Consiglio di Amministrazione. Quest'ultimo ha la responsabilità di assicurare l'applicazione del sistema a tutte le funzioni aziendali e al personale.
Attraverso l'adozione del sistema ISO 45001, la Capogruppo persegue un approccio preventivo, promuove la consapevolezza e il coinvolgimento di tutte le parti interessate, e assicura che le risorse necessarie siano impiegate per raggiungere gli obiettivi di salute e sicurezza.
Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
ESRS Standards | S1-2 |
I processi di coinvolgimento della forza lavoro propria si basano su un dialogo con i dipendenti, volto a favorire la partecipazione attiva e il benessere organizzativo. Tra le principali iniziative adottate dal Gruppo figurano il confronto diretto con la Direzione Risorse Umane, incontri informali e momenti istituzionali, oltre all'utilizzo dell'intranet aziendale come canale informativo e collaborativo.
Incontri per i dipendenti
Nel suo impegno per il benessere e lo sviluppo dei propri dipendenti, CSP organizza incontri e iniziative dedicate, volte a promuovere un ambiente di lavoro positivo e inclusivo. Attraverso questi momenti di confronto, CSP favorisce la condivisione di esperienze, il dialogo e la crescita professionale, rafforzando il senso di appartenenza e il coinvolgimento del personale.
Nel 2024, la Capogruppo ha organizzato l'incontro "Le Relazioni che fanno bene" per i propri dipendenti, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. L'evento è stato un momento di riflessione sul valore delle relazioni, sia in ambito lavorativo che personale, e sull'importanza di un ambiente basato su rispetto, collaborazione e benessere collettivo. Un contributo speciale è stato offerto dall'associazione Telefono Rosa di Mantova, che ha aiutato i partecipanti a riconoscere le relazioni positive rispetto a quelle dannose. L'iniziativa ha proseguito il percorso di consapevolezza avviato nel novembre 2023, con il simbolico collant rosso per la Giornata Mondiale contro la violenza nei confronti delle donne. Per celebrare l'8 marzo, CSP ha presentato la "mimosa made in CSP": un paio di calzini gialli come simbolo di partecipazione e sensibilità verso il tema delle relazioni. L'incontro ha confermato l'impegno di CSP nel promuovere una cultura aziendale attenta al benessere delle persone, sottolineando che sono proprio le relazioni a fare la differenza, nel lavoro e nella vita.
Rappresentanti dei lavoratori
In Italia i rappresentanti dei lavoratori (RSU- rappresentanze sindacali unitarie e RLS-rappresentati dei lavoratori per la sicurezza) vengono coinvolti obbligatoriamente ai sensi di legge (a titolo esemplificativo, i RLS vengono consultati e coinvolti attivamente ai sensi della normativa che disciplina la sicurezza sul lavoro e gli incontri periodici, le RSU e le OO.SS.LL. vengono coinvolte ai sensi della normativa afferente al ricorso ad ammortizzatori sociali e/o ad eventuali procedure di ristrutturazione/riduzione del personale, le RSU vengono consultate in caso di attivazione di impianti di videosorveglianza ai sensi dello Statuto dei lavoratori, ed ai sensi dei regolamenti dei fondi interprofessionali in occasione della presentazione di piani di formazione) ed ogniqualvolta, ai sensi del CCNL vigente, vengano dalla Società adottati provvedimenti, regolamenti (per es. Regolamento per il personale in forza, Regolamento Informatico, procedura Whistleblowing) e/o protocolli aziendali (aggiornamenti codice etico e modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01), disposizioni inerenti alle turnazioni ed all'orario di lavoro, alla pianificazione delle ferie collettive e delle chiusure aziendali. Inoltre, vengono programmati incontri di confronto periodici con RSU ed OO.SS.LL. nel corso dei quali si affrontano temi quali la situazione aziendale, le informative e gli aggiornamenti riguardanti il personale (contratti a termine ed a tempo parziale, assunzioni, cessazioni, benessere dei lavoratori e condizioni di lavoro, utilizzo ammortizzatori, eventuale ricorso alla somministrazione di personale, contratti di appalto, ecc.), welfare aziendale ed eventuali ipotesi di accordi aziendali integrativi al CCNL, il rinnovo delle cariche sindacali e dei rappresentanti dei fondi di pensione complementare, la programmazione delle assemblee delle maestranze ed altre tematiche suggerite di volta in volta dalle rappresentanze sindacali.
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro propria di sollevare preoccupazioni
ESRS Standards | S1-3 |
CSP adotta processi volti a mitigare gli impatti negativi delle proprie attività, garantendo al contempo un ambiente di lavoro etico e trasparente. Tra questi, i canali di segnalazione rappresentano uno strumento essenziale per consentire ai dipendenti di sollevare preoccupazioni in modo sicuro e riservato. In tale contesto, il Gruppo CSP ha attivato il canale whistleblowing, che permette a dipendenti e collaboratori di segnalare eventuali violazioni, ovvero comportamenti, atti e omissioni riconducibili a condotte illecite rilevanti ai sensi del D.lgs. 231/01 o a violazioni del Codice Etico del Gruppo CSP.
La possibilità di segnalazione è estesa a tutte le persone che operano nel contesto aziendale, tra cui i dipendenti, componenti degli organi sociali, clienti, fornitori, consulenti, soci e tutti gli altri stakeholder. Le segnalazioni possono essere effettuate per iscritto attraverso canali messi a disposizione del personale.
Per agevolare l'accesso al sistema, la procedura per le segnalazioni è consultabile direttamente sul sito web del Gruppo.
Il Gruppo adotta una rigorosa politica di tutela nei confronti dei segnalanti. Qualsiasi condotta ritorsiva o discriminatoria nei loro confronti, così come eventuali mancanze nell'attività di verifica e analisi delle segnalazioni da parte degli organi direttivi o di soggetti operanti per conto delle società del Gruppo, è oggetto di sanzioni secondo quanto previsto dal sistema disciplinare adottato.
Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
ESRS Standards | S1-4 |
Il Gruppo CSP ha implementato una serie di iniziative mirate a prevenire, mitigare e gestire eventuali impatti negativi, con l'obiettivo di promuovere al contempo impatti positivi per i propri dipendenti. Di seguito sono illustrate le azioni adottate dalle società del Gruppo, insieme alla valutazione della loro efficacia.
Misure di riorganizzazione aziendali per fronteggiare le crisi di mercato
Nel 2024 il contesto macroeconomico nei mercati di riferimento di CSP International Fashion Group S.p.A. è stato reso piuttosto complesso dalla situazione geopolitica. I conflitti ancora in corso ed i rischi per i flussi commerciali e l'aumento dei costi di materie prime ed energia, soprattutto in Europa, hanno inciso negativamente sui consumi delle famiglie. Ne è derivata una pressione diffusa sugli operatori del settore, con un calo prolungato della domanda e un'inversione delle politiche di stoccaggio, già avviata a fine 2023 con forti riduzioni delle scorte nei principali mercati italiani ed esteri.
Per contrastare gli effetti negativi della contrazione dei consumi, il Gruppo ha adottato misure di contenimento dei costi, tra cui un'ottimizzazione del costo del lavoro, resa possibile grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali messi a disposizione dai governi dei vari Paesi in cui opera.
Tra le misure adottate dalla Capogruppo volte, da un lato, a fronteggiare l'incremento dei costi dell'energia e, dall'altro, a migliorare le condizioni di lavoro negli ambienti aziendali e a conciliare i tempi di vita e di lavoro, è stata adottata, a partire dal 5 dicembre 2022, una variazione temporanea dell'orario di lavoro per i lavoratori con orario giornaliero delle sedi di Ceresara, Fossoli di Carpi e Bergamo e, relativamente alla sede di Ceresara, per i turnisti dei reparti confezione automatica e tintoria e preparazione bagni.
In accordo con le RSU dell'unità produttiva di Bergamo e dell'unità produttiva di Ceresara, tale variazione oraria è stata proprogata, da ultimo, fino al 30 aprile 2025.
Piani di riduzione dell'organico
Negli ultimi anni, il contesto di mercato in cui opera CSP ha reso necessari piani di riduzione dell'organico, accompagnati dall'adozione di misure temporanee di supporto, come la Cassa Integrazione e i contratti di solidarietà, per le proprie unità in Italia e Francia. L'applicazione di tali strumenti è avvenuta attraverso un costante dialogo con le organizzazioni sindacali, nel rispetto dei rispettivi ruoli.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali si inserisce nei programmi di razionalizzazione e contenimento dei costi strutturali delle divisioni produttive, con l'obiettivo di mitigare gli effetti della contrazione dei consumi e dei mercati di riferimento, garantendo al contempo la salvaguardia dei livelli occupazionali ed un sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti. L'incremento significativo dei costi dell'energia e delle materie prime, l'aumento dell'inflazione e le turbolenze geopolitiche degli ultimi anni - dal conflitto russo-ucraino, iniziato nel 2022, fino all'aggravarsi della crisi in Medio Oriente verso la fine del 2023 - hanno avuto un impatto rilevante sull'economia globale. In particolare, questi fattori hanno determinato una contrazione dei mercati di riferimento e un cambiamento nelle abitudini di consumo, costringendo il Gruppo a fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Tale misura, nel 2023 ha interessato le unità produttive di Ceresara e Bergamo, mentre nel 2024 ha interessato la sola unità produttiva di Ceresara.
In ogni situazione di ricorso agli ammortizzatori sociali, CSP ha sempre seguito le procedure di informazione e consultazione sindacale. Inoltre, nonostante il contesto sfavorevole, ha garantito l'anticipo degli importi delle integrazioni a carico dell'INPS, rispettando le normali scadenze retributive.
Iniziative e piani in corso
Unità produttiva di Fossoli di Carpi (MO)
Nel 2023 e 2024, presso l'unità produttiva di Carpi, non è stato fatto ricorso ad alcun ammortizzatore sociale.
Unità Produttiva di Ceresara (MN) e punti vendita afferenti
In data 12 gennaio 2024, CSP ha notificato alle Rappresentanze Sindacali l'avvio di una nuova richiesta di Cigo per 13 settimane, dal 15 gennaio 2024 al 13 aprile 2024, sempre per effetto del calo degli ordinativi dovuto alla congiuntura di mercato. Questa misura ha previsto il coinvolgimento di un massimo di 152 dipendenti su 204 aventi diritto presso l'unità produttiva di Ceresara. Alla fine delle 13 settimane previste, la Cigo ha riguardato effettivamente n.125 dipendenti per un totale di 13.564 ore.
Inoltre, in data 24 luglio 2024, CSP ha sottoscritto un Contratto di Solidarietà con la Rappresentanza Sindacale Unitaria e le Organizzazioni Sindacali territoriali, in conformità con quanto previsto dall'art. 21, comma 5, del D.Lgs. 148/2015, modificato dalla Legge 234/2021.
Secondo l'accordo, a partire dal 19 agosto 2024 fino al 30 aprile 2025, viene attuata una riduzione media dell'orario di lavoro per alcuni dipendenti, modulata in forma variabile (orizzontale o verticale) e calcolata su base mensile, in funzione delle specificità dei servizi, delle produzioni e dell'organizzazione aziendale dell'unità produttiva di Ceresara. L'accordo ha previsto la partecipazione al Contratto di Solidarietà di n. 155 su 199 dipendenti beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale.
Unità Produttiva di Bergamo e punti vendita afferenti
Nel corso del 2024 non si è fatto ricorso ad alcun piano di riduzione, né di orario né di organico presso l'Unità produttiva di Bergamo e i punti vendita afferenti.
CSP Paris Fashion Group
Nel corso del 2024 la società francese non è stata interessata da alcun piano di riduzione, né di orario né di organico.
Salute e sicurezza
Il Gruppo garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e assicura ambienti di lavoro sicuri e salubri, nel rispetto della normativa antinfortunistica e di salute e di igiene sul lavoro vigente. In quest'ottica, ogni dipendente, collaboratore e chiunque a vario titolo presti attività lavorative presso gli uffici e gli stabilimenti del Gruppo è chiamato a concorrere personalmente al mantenimento della sicurezza e della qualità dell'ambiente di lavoro in cui opera, attenendosi scrupolosamente al sistema di sicurezza predisposto e a tutte le procedure aziendali che ne formano parte.
Identificazione del pericolo, valutazione del rischio e indagini sugli incidenti
Per quanto riguarda l'identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e l'investigazione degli incidenti, in Italia il D.Lgs. 81/08 e la normativa collegata regolano in dettaglio le responsabilità, le attività e le scadenze. Nel contesto del rispetto delle norme applicabili in materia, la valutazione dei rischi viene effettuata dal Datore di lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dal Medico Competente con la collaborazione di consulenti esterni esperti nel settore.
In aggiunta ai requisiti legali, trovano applicazione anche le procedure del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. In questo ambito:
sono identificati i requisiti legali cogenti applicabili nell'organizzazione;
vengono raccolte informazioni sul campo (controllo operativo);
sono registrate e trattate le non-conformità (siano esse incidenti, infortuni o quasi-infortuni);
sono intraprese le azioni preventive suggerite dall'analisi delle risultanze del controllo operativo e delle non-conformità riscontrate.
Anche CSP Paris applica rigorosamente tutte le misure previste dalla normativa francese in materia di salute, sicurezza, garantendo l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi per tutti i lavoratori. Le procedure comprendono la mappatura dei rischi, l'aggiornamento costante della documentazione obbligatoria e il coinvolgimento attivo del personale nella prevenzione.
Inoltre, CSP Paris prosegue con iniziative di miglioramento continuo, come l'adozione del metodo "5S" un modello di origine giapponese finalizzato a ottimizzare l'ambiente di lavoro, aumentare l'efficienza operativa e ridurre i rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
CSP ha ottenuto la certificazione ICS (Initiative for Compliance and Sustainability) a seguito di un audit presso la sede di Ceresara, organizzato da un cliente francese di CSP Paris, che è membro dell'iniziativa. I membri di ICS, tramite un sistema di audit di terze parti, verificano le condizioni di lavoro nei siti produttivi dei loro fornitori per monitorare la supply chain. Durante l'audit sono state analizzate tematiche come Salute e Sicurezza, Sistema di Gestione, Diritti Umani e dei Lavoratori e CSP ha ottenuto un risultato positivo.
Servizi di medicina del lavoro
In base a quanto disposto dal D.Lgs. 81/08, è istituito un servizio di sorveglianza sanitaria con lo scopo di controllare lo stato di salute dei dipendenti e di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica cui il dipendente è assegnato. Il Medico Competente redige il protocollo sanitario ed è incaricato dal datore di lavoro di attuare il piano di sorveglianza sanitaria. L'incarico del Medico Competente è limitato al personale dipendente di CSP, mentre la sorveglianza sanitaria dei lavoratori non dipendenti di CSP ma che lavorano in luoghi sotto la responsabilità di CSP è in carico, per legge, al Medico Competente incaricato dal loro Datore di Lavoro.
Partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito a programmi di salute e sicurezza sul lavoro
La consultazione e la partecipazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro avviene in Italia attraverso i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), presenti in ogni sede di CSP International. Gli RLS sono eletti dai lavoratori stessi tra i membri delle Rappresentanze sindacali e vengono consultati per la valutazione dei rischi, durante la riunione della sicurezza annuale e le riunioni indette dal RSPP. Le segnalazioni ed i suggerimenti sono registrati e trattati dal RSPP. Annualmente il RSPP convoca la Riunione della Sicurezza, cui partecipano il Datore di Lavoro, il Medico Competente, i Rappresentanti dei lavoratori.
Il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) - Piano di lavoro ed interventi di miglioramento
In applicazione del D.Lgs. 81/08 CSP ha nominato come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) un consulente esterno per le unità produttive di Ceresara e Fossoli di Carpi ed un altro consulente esterno per l'unità produttiva di Bergamo. Tali figure si occupano della gestione della sicurezza negli ambienti lavorativi e dei rapporti con i diversi enti ed organismi di controllo e certificazione e si coordinano con le rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza e gli Amministratori. A decorrere da gennaio 2025, CSP ha nominato come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) un unico consulente esterno per tutte le unità produttive della Capogruppo.
Quale parte della politica in materia di salute e sicurezza è stato redatto il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), dove sono stati individuati gli specifici fattori di rischio potenziale relativi a tali ambiti di riferimento operativi. Viene inoltre periodicamente redatto ed aggiornato un documento che contiene il piano di lavoro e gli interventi di miglioramento (Piano di miglioramento).
Per CSP Paris il ruolo di responsabile della sicurezza è attualmente ricoperto dal Direttore di Produzione.
Formazione in materia di salute e sicurezza
Tutti i dipendenti di CSP ricevono una formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia di carattere generale che specifica in relazione alla mansione svolta, in conformità ai requisiti e alle scadenze stabiliti dalla normativa vigente. La formazione viene erogata con il supporto di società di consulenza specializzate e prevede normalmente una verifica dell'apprendimento al termine di ciascun intervento formativo. A integrazione di queste attività, vengono regolarmente organizzate esercitazioni per la gestione delle emergenze.
CSP Paris, inoltre, continua a investire nella formazione sulla gestione dello stress, iniziativa attiva da diversi anni. Questo percorso formativo ha l'obiettivo di offrire un supporto concreto durante i momenti di cambiamento e di aiutare i dipendenti a comprendere e affrontare lo stress, contribuendo così al miglioramento complessivo della qualità della vita lavorativa.
Promozione della salute dei lavoratori
La Capogruppo, in applicazione del contratto nazionale del settore tessile, ha attivato un piano di assistenza sanitaria integrativa a beneficio dei propri dipendenti. In linea con quanto previsto dal CCNL, i lavoratori sono coperti dal fondo Sanimoda, che offre prestazioni sanitarie integrative rispetto a quelle garantite dal Sistema Sanitario Nazionale, con l'obiettivo di rispondere in modo più completo ai bisogni di salute dei dipendenti.
Anche CSP Paris promuove il benessere dei propri collaboratori attraverso iniziative mirate. Tra queste, è stato introdotto un colloquio annuale dedicato esclusivamente a questi temi, svolto su base volontaria e in una data appositamente definita. Questo momento di confronto consente un dialogo aperto tra il dipendente e il proprio responsabile, con l'obiettivo di raccogliere bisogni, proposte e riflessioni legate all'organizzazione del lavoro e alla qualità della vita. L'iniziativa coinvolge i collaboratori dei tre siti CSP Paris con contratto a tempo indeterminato.
Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza
Per la prevenzione e la mitigazione degli impatti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il Gruppo CSP predispone per tutti i dipendenti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). I DPI sono essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro, offrendo una protezione specifica contro le varie tipologie di rischio relativo alla mansione e riducendo il pericolo di incidenti e malattie professionali. La consegna dei DPI ad ogni dipendente viene formalizzata tramite la firma del modulo di avvenuta consegna degli stessi e durante i corsi di salute e sicurezza il dipendente viene formato sul corretto utilizzo di tali dispositivi.
Le rappresentanze sindacali, la salute e la sicurezza sul lavoro
Le tematiche inerenti agli ambiti salute e sicurezza sono richiamate negli accordi integrativi aziendali e vengono periodicamente tenuti degli incontri organizzati dal RSPP presso le sedi italiane, i cui verbali vengono condivisi e sottoscritti dalle rappresentanze sindacali. Vengono poi definiti e sottoscritti degli specifici accordi sindacali per la presentazione a Fondimpresa e a Fondirigenti di piani formativi aziendali, che hanno incluso azioni formative in materia di sicurezza sul lavoro. La normativa francese prevede a sua volta uno specifico Comitato Sicurezza Ambiente interno, di cui fanno parte integrante i rappresentanti dei dipendenti (Direttore stabilimento, oltre ai delegati personale).
Smart working
L'adozione del lavoro agile, introdotta a partire da marzo 2020 per tutti i dipendenti con mansioni compatibili, è stata progressivamente mantenuta negli anni, in conformità con l'evoluzione della normativa di riferimento.
Per la Capogruppo, a partire dal 30 giugno 2024, è stata prevista la possibilità di proseguire con lo smart working, alle medesime condizioni, fino al 30 aprile 2025, previa sottoscrizione di accordi individuali ai sensi dell'art. 19 della Legge n. 81/2017. Il lavoro agile si è rivelato uno strumento chiave per favorire l'equilibrio tra vita privata e professionale, garantendo maggiore flessibilità nella gestione del tempo e migliorando il benessere dei dipendenti.
Alla data della presente Relazione non è possibile fornire indicazioni puntuali rispetto alle spese sostenute per l'attuazione delle attività sopra descritte.
Metriche e obiettivi
Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS Standards | S1-5 |
CSP si impegna nella promozione del benessere, della sicurezza e dell'inclusione dei propri dipendenti, adottando iniziative mirate a garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e favorevole allo sviluppo professionale.
Adozione di politiche per la valorizzazione del personale
Tra gli obiettivi di CSP a supporto di una gestione responsabile delle risorse umane rientra l'adozione di una policy aziendale volta a prevenire ogni forma di discriminazione di genere, al fine di promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo, che garantisca pari opportunità in tutte le fasi della carriera.
Inoltre, CSP Paris ha avviato l'adozione di una policy HR orientata alla promozione interna, che prevede percorsi di formazione mirati alla crescita di nuovi manager, opportunità di mobilità interna e valorizzazione delle competenze esistenti.
Formazione continua e sviluppo delle competenze
Tra gli obiettivi rientra anche la promozione della formazione continua e dello sviluppo delle competenze. In tale direzione, CSP si è posta l'obiettivo di mantenere stabile nel tempo la media triennale delle ore di formazione erogate al personale, quale indicatore di impegno costante e continuativo nel campo dello sviluppo professionale. A supporto di una gestione più efficace e integrata della formazione, è inoltre prevista l'introduzione di un nuovo software dedicato alla pianificazione e al tracciamento dei percorsi formativi e delle attività connesse alla sorveglianza sanitaria.
CSP Paris ha individuato come obiettivo specifico l'obbligo, per l'intera popolazione aziendale, di completare un percorso formativo dedicato alla gestione dello stress, da realizzarsi entro un orizzonte temporale di cinque anni.
Mantenimento di alti standard di salute e sicurezza per i lavoratori
Nel quadro delle iniziative volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro e orientato al benessere delle persone, tra gli obiettivi prioritari si conferma il mantenimento della media triennale dell'indice di frequenza degli infortuni.
In Italia, un ulteriore ambito di intervento riguarda la promozione attiva dell'utilizzo dei pacchetti prevenzione inclusi nel piano sanitario integrativo aziendale, con l'obiettivo di consolidare una cultura della salute che vada oltre la conformità normativa, incentivando comportamenti responsabili e consapevoli.
Inoltre, è stata rafforzata l'attività di sorveglianza presso il magazzino materiali della sede di Ceresara, dove la potenziale presenza di coperture contenenti amianto richiede una gestione attenta e continuativa. In tal senso, è stato implementato un sistema di monitoraggio strutturato, integrato da interventi preventivi e correttivi tempestivi, volto ad assicurare condizioni operative sicure e conformi ai requisiti normativi vigenti.
Per un quadro completo degli obiettivi e delle relative tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa
ESRS Standards | S1-6 |
Dipendenti - Le persone di CSP
Al 31 dicembre 2024, il numero totale di 573 dipendenti di CSP International è composto da 323 dipendenti (56%) in forza alla controllata francese del Gruppo CSP. La provenienza dei dipendenti CSP è prevalentemente locale. I dati relativi all'organico sono determinati sulla base del numero di dipendenti effettivi presenti alla fine di ogni periodo (HC/Head Count).
La dinamica dell'organico del periodo osservato continua a risentire dell'andamento negativo del mercato di riferimento e conseguenti operazioni di riorganizzazione ed il ricorso a strumenti quali gli ammortizzatori sociali.
Alla data di pubblicazione di questo documento, il Gruppo non ha ancora definito una procedura interna per la comunicazione da parte dei dipendenti che non si identificano nelle categorie di genere maschile o femminile. Inoltre, non sono state ricevute segnalazioni da parte di dipendenti che abbiano espresso la volontà di non dichiarare il proprio genere, indipendentemente dai dati anagrafici o dal sesso biologico.
Dipendenti | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Totale dipendenti alla fine del periodo / per genere | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Totale numero dipendenti per genere / area geografica | |||||||||
Italia | 159 | 91 | 250 | 175 | 98 | 273 | 191 | 104 | 295 |
Francia | 208 | 115 | 323 | 196 | 119 | 315 | 207 | 126 | 333 |
Totale | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Il personale di CSP in forza al 31 dicembre 2024 è prevalentemente assunto tramite contratti a tempo indeterminato (90,8% del totale). La percentuale dei dipendenti con contratto a tempo determinato (9,2%) è in lieve aumento rispetto all'anno precedente, e non vi sono differenze di particolare rilievo a livello di area geografica. Inoltre, nel triennio 2022-2024, CSP non ha fatto ricorso a contratti a chiamata o a collaborazioni occasionali.
2024 | 2023 | 2022 | ||||||||||||
Totale numero dipendenti per genere / tipologia di contratto | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |||||
a tempo indeterminato | 324 | 196 | 520 | 332 | 206 | 538 | 354 | 218 | 572 | |||||
a tempo determinato | 43 | 10 | 53 | 39 | 11 | 50 | 44 | 12 | 56 | |||||
Totale | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 | |||||
Totale numero dipendenti a tempo indeterminato per genere / area geografica | ||||||||||||||
Italia | 157 | 89 | 246 | 165 | 96 | 261 | 185 | 102 | 287 | |||||
Francia | 167 | 107 | 274 | 167 | 110 | 277 | 169 | 116 | 285 | |||||
Totale | 324 | 196 | 520 | 332 | 206 | 538 | 354 | 218 | 572 | |||||
Totale numero dipendenti a tempo determinato per genere / area geografica | ||||||||||||||
Italia | 2 | 2 | 4 | 10 | 2 | 12 | 6 | 2 | 8 | |||||
Francia | 41 | 8 | 49 | 29 | 9 | 38 | 38 | 10 | 48 | |||||
Totale | 43 | 10 | 53 | 39 | 11 | 50 | 44 | 12 | 56 | |||||
Nel 2024, i dipendenti full-time rappresentano l'80%, mentre il 20% è caratterizzato da contratti part-time.
2024 | 2023 | 2022 | |||||||
Totale numero dipendenti per tipo di impiego / per genere | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Full-time | 263 | 196 | 459 | 260 | 209 | 469 | 283 | 222 | 505 |
Part-time | 104 | 10 | 114 | 111 | 8 | 119 | 115 | 8 | 123 |
Totale | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Totale numero dipendenti full time per genere / area geografica | |||||||||
Italia | 96 | 89 | 185 | 96 | 95 | 191 | 114 | 102 | 216 |
Francia | 167 | 107 | 274 | 164 | 114 | 278 | 169 | 120 | 289 |
Totale | 263 | 196 | 459 | 260 | 209 | 469 | 283 | 222 | 505 |
Totale numero dipendenti part-time per genere / area geografica | |||||||||
Italia | 63 | 2 | 65 | 79 | 3 | 82 | 77 | 2 | 79 |
Francia | 41 | 8 | 49 | 32 | 5 | 37 | 38 | 6 | 44 |
Totale | 104 | 10 | 114 | 111 | 8 | 119 | 115 | 8 | 123 |
Turnover
Il dato delle assunzioni nel 2024 è per larga parte riferibile alla controllata CSP Paris (157 assunzioni rispetto alle 9 in Italia). Tale dato è peraltro in larga misura relativo, così come nei precedenti periodi, alle assunzioni di collaboratori secondo forme contrattuali di breve termine. Tali dipendenti ricoprono funzioni di vendita, quali "dimostratrici", in occasione di campagne commerciali e vendite stagionali presso la grande distribuzione. Alla scadenza contrattuale il rapporto di collaborazione viene formalmente interrotto e viene ricompreso nel dato delle cessazioni di cui alla tabella successiva.
Per le sedi italiane le cessazioni avvenute nel corso del 2024 sono dovute prevalentemente a uscite volontarie, in particolare per pensionamento.
La maggior parte delle nuove assunzioni ha riguardato giovani sotto i 29 anni, che nel 2024 rappresentano il 50,6% del totale.
Il tasso di turnover complessivo registrato nel 2024 è pari al - 2,6%. Il progressivo invecchiamento della popolazione aziendale e raggiungimento dei requisiti pensionistici, compatibilmente con l'evoluzione della normativa previdenziale, comporterà ulteriori uscite nei prossimi anni, che, in assenza di eventuali necessità di ottimizzazione degli organici, tenderanno ad essere compensate da rispondenti politiche di replacement, ripristinando un tasso fisiologico del turnover.
Turnover | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Assunzioni | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Fino a 29 anni | 74 | 10 | 84 | 49 | 10 | 59 | 47 | 9 | 56 |
Da 30 a 50 anni | 25 | 8 | 33 | 29 | 19 | 48 | 64 | 25 | 89 |
Oltre 50 anni | 37 | 12 | 49 | 33 | 7 | 40 | 44 | 17 | 61 |
Totale | 136 | 30 | 166 | 111 | 36 | 147 | 155 | 51 | 206 |
Cessazioni | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Fino a 29 anni | 59 | 10 | 69 | 53 | 10 | 63 | 46 | 14 | 60 |
Da 30 a 50 anni | 32 | 5 | 37 | 29 | 17 | 46 | 64 | 13 | 77 |
Oltre 50 anni | 49 | 26 | 75 | 56 | 22 | 78 | 66 | 36 | 102 |
Totale | 140 | 41 | 181 | 138 | 49 | 187 | 176 | 63 | 239 |
Motivo cessazione | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Uscite volontarie | 10 | 3 | 13 | 13 | 7 | 20 | 16 | 12 | 28 |
Pensionamento | 13 | 17 | 30 | 11 | 10 | 21 | 19 | 10 | 29 |
Licenziamento | 6 | 3 | 9 | 19 | 5 | 24 | 10 | 2 | 12 |
Decesso in servizio | 1 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | - |
Altro | 110 | 17 | 127 | 95 | 27 | 122 | 131 | 39 | 170 |
Totale | 140 | 41 | 181 | 138 | 49 | 187 | 176 | 63 | 239 |
Turnover | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Turnover positivo - assunzioni | 36,7% | 13,8% | 28,2% | 27,9% | 15,7% | 23,4% | 37,0% | 21,1% | 31,2% |
Turnover negativo - cessazioni | 37,7% | 18,9% | 30,8% | 34,7% | 21,3% | 29,8% | 42,0% | 26,0% | 36,2% |
Turnover complessivo | (1,1%) | (5,1%) | (2,6%) | (6,8%) | (5,7%) | (6,4%) | (5,0%) | (5,0%) | (5,0%) |
Incrementi e decrementi per area geografica
La tabella seguente dettaglia la movimentazione di personale in ingresso e in uscita per area geografica.
Il tasso di turnover viene calcolato rapportando il saldo "netto" tra le assunzioni e le dimissioni dei dipendenti del Gruppo rispetto alla consistenza degli stessi alla fine del periodo precedente. Tale approccio consente di normalizzare la dinamica e gli effetti legati alle assunzioni stagionali della controllata francese. Nel 2024 l'indice di turnover netto è stato negativo per il 2,6% (riduzione netta dell'organico complessivo), in miglioramento rispetto all'anno precedente.
Separando l'effetto differito di preesistenti procedure di razionalizzazione degli organici, il differenziale netto tra le cessazioni di rapporto avvenute nel 2024 e quelle del 2023 risulta essere nel complesso limitato.
Tasso turnover % | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | Italia | Francia | Totale | |
Assunzioni | 9 | 157 | 166 | 15 | 132 | 147 | 16 | 190 | 206 |
Dimissioni | (32) | (149) | (181) | (37) | (150) | (187) | (40) | (199) | (239) |
Incremento (Decremento) netto | (23) | 8 | (15) | (22) | (18) | (40) | (24) | (9) | (33) |
Dipendenti fine periodo precedente | 273 | 315 | 588 | 295 | 333 | 628 | 319 | 342 | 661 |
Indice di turnover | (8,4%) | 2,5% | (2,6%) | (7,5%) | (5,4%) | (6,4%) | (7,5%) | (2,5%) | (5,0%) |
Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa
ESRS Standards | S1-7 |
Il dato relativo agli "altri lavoratori" si riferisce a personale non dipendente, ma impiegato in modo continuativo da CSP International per lo svolgimento di specifiche attività. Nello specifico, nel 2024 sono stati registrati 17 altri lavoratori, dato in linea con quanto indicato per il 2023, comprendenti collaboratori con partita IVA e altre forme di collaborazione adottate dal Gruppo, inclusi lavoratori di ditte appaltatrici e imprese di pulizia. Questo dato rappresenta la consistenza degli organici a fine periodo ("Head Count").
Altri lavoratori | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Totale numero alla fine del periodo / per genere | 8 | 9 | 17 | 8 | 8 | 16 | 7 | 11 | 18 |
Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale
ESRS Standards | S1-8 |
In Italia e Francia, paesi in cui opera il Gruppo CSP, la legislazione nazionale garantisce il diritto alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva, senza restrizioni. Tutti i dipendenti hanno quindi la piena libertà di aderire a sindacati, partecipare alle loro attività e negoziare collettivamente con la Società.
Il 100% dei dipendenti del Gruppo CSP è coperto da contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili in funzione al settore di attività e sede di lavoro. In Italia, il Gruppo CSP regola i rapporti contrattuali con i propri lavoratori in conformità al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore Tessile e al CCNL per i Dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, garantendo il rispetto della normativa vigente in materia di lavoro. In Francia, la Società opera nel quadro della Convention Collective Nationale de l'industrie textile. La ripartizione percentuale per paese è la seguente:
Contratto collettivo | % di dipendenti coperti 2024 |
Italia | 100% |
Contratto Collettivo Nazionale per il settore Tessile | 98% |
Contratto Collettivo Nazionale Dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi | 2% |
Francia | 100% |
Convention collective nationale de l'industrie textile | 100% |
Il Gruppo gestisce le relazioni industriali attraverso il dialogo con i sindacati, nel pieno rispetto della normativa vigente. In caso di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale, i lavoratori e i loro rappresentanti vengono informati preventivamente, con tempistiche che variano in base al Paese in cui la Società opera. Tale processo avviene nel rispetto della normativa locale, dei contratti collettivi e degli accordi sindacali in vigore.
Nel Gruppo CSP, il 100% dei dipendenti è coperto da rappresentanti del lavoro. Attualmente, nel Gruppo non sono in vigore accordi che prevedano la rappresentanza dei dipendenti attraverso un Comitato Aziendale Europeo (CAE), un Comitato Aziendale di una Società Europea (SE) o un Comitato Aziendale di una Società Cooperativa Europea (SCE).
Metriche della diversità
ESRS Standards | S1-9 |
La categoria professionale più numerosa è quella dei quadri e impiegati, che rappresentano il 64,2% del totale, seguiti dagli operai con il 33,9% e dai dirigenti, che costituiscono l'1,9% della forza lavoro.
Il personale è prevalentemente femminile, con una quota pari al 64%, un dato che riflette la natura del business e che si mantiene stabile rispetto agli anni precedenti.
I dati relativi al 2024 confermano il trend di un progressivo invecchiamento della popolazione aziendale, con la quota di dipendenti con età superiore a 50 anni che supera il 67,5%, mentre la quota dei dipendenti di età inferiore ai 30 anni si attesta al di sotto del 7%, evidenziando la difficoltà di un ricambio generazionale, reso difficile dall'andamento del mercato.
Di seguito vengono riportati i dati per il triennio, raccolti al 31 dicembre di ciascun anno su base Head Count. Le fasce di età sono determinate sulla base dell'età anagrafica al 31/12:
Diversità dipendenti | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Dipendenti per categoria / per genere | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Dirigenti | 3 | 8 | 11 | 3 | 9 | 12 | 3 | 10 | 13 |
Quadri - Impiegati | 240 | 128 | 368 | 247 | 132 | 379 | 260 | 137 | 397 |
Operai | 124 | 70 | 194 | 121 | 76 | 197 | 135 | 83 | 218 |
Totale | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Dipendenti per categoria / per genere % | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Dirigenti | 0,5% | 1,4% | 1,9% | 0,5% | 1,5% | 2% | 0,5% | 1,6% | 2,1% |
Quadri - Impiegati | 41,9% | 22,3% | 64,2% | 42% | 22,4% | 64,5% | 41,4% | 21,8% | 63,2% |
Operai | 21,6% | 12,2% | 33,9% | 20,6% | 12,9% | 33,5% | 21,5% | 13,2% | 34,7% |
Totale | 64% | 36% | 100% | 63,1% | 36,9% | 100% | 63,4% | 36,6% | 100% |
Dipendenti per fascia di età / per genere | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Fino a 29 anni | 24 | 16 | 40 | 21 | 17 | 38 | 24 | 19 | 43 |
Da 30 a 50 anni | 111 | 35 | 146 | 118 | 37 | 155 | 132 | 42 | 174 |
Oltre 50 anni | 232 | 155 | 387 | 232 | 163 | 395 | 242 | 169 | 411 |
Totale | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Dipendenti per fascia di età / per genere % | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Fino a 29 anni | 4,2% | 2,8% | 7% | 3,6% | 2,9% | 6,5% | 3,8% | 3% | 6,8% |
Da 30 a 50 anni | 19,4% | 6,1% | 25,5% | 20,1% | 6,3% | 26,4% | 21% | 6,7% | 27,7% |
Oltre 50 anni | 40,5% | 27,1% | 67,5% | 39,5% | 27,7% | 67,2% | 38,5% | 26,9% | 65,4% |
Totale | 64% | 36% | 100% | 63,1% | 36,9% | 100% | 63,4% | 36,6% | 100% |
Diversità dipendenti | 2024 | 2023 | 2022 | |||||||||
Dipendenti per categoria / fascia di età | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale |
Dirigenti | - | 2 | 9 | 11 | - | - | 12 | 12 | - | - | 13 | 13 |
Quadri - Impiegati | 29 | 107 | 232 | 368 | 32 | 112 | 235 | 379 | 33 | 121 | 243 | 397 |
Operai | 11 | 37 | 146 | 194 | 6 | 43 | 148 | 197 | 10 | 53 | 155 | 218 |
Totale | 40 | 146 | 387 | 573 | 38 | 155 | 395 | 588 | 43 | 174 | 411 | 628 |
Categoria / fascia di età % | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale | Fino a 29 anni | Da 30 a 50 anni | Oltre 50 anni | Totale |
Dirigenti | 0% | 0,3% | 1,6% | 1,9% | 0% | 0% | 2% | 2% | 0% | 0% | 2,1% | 2,1% |
Quadri - Impiegati | 5,1% | 18,7% | 40,5% | 64,2% | 5,4% | 19% | 40% | 64,5% | 5,3% | 19,3% | 38,7% | 63,2% |
Operai | 1,9% | 6,5% | 25,5% | 33,9% | 1% | 7,3% | 25,2% | 33,5% | 1,6% | 8,4% | 24,7% | 34,7% |
Totale | 7% | 25,5% | 67,5% | 100% | 6,5% | 26,4% | 67,2% | 100% | 6,8% | 27,7% | 65,4% | 100% |
Salari adeguati
ESRS Standards | S1-10 |
Tutti i dipendenti del Gruppo CSP, inclusi i lavoratori non dipendenti presenti nella forza lavoro aziendale, percepiscono un salario adeguato, conforme ai parametri di riferimento applicabili.
La Direttiva 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022, relativa ai salari minimi adeguati nell'Unione europea, mira a introdurre in tutti gli Stati membri il concetto di "salario minimo legale". Tuttavia, mentre in Italia tale soglia non è ancora stata definita e la Direttiva è in fase di recepimento, in Francia esiste già dal 2024 un salario minimo stabilito dalla legge nazionale, noto come "salaire minimum de croissance" (SMIC).
Per i dipendenti della società italiana, in attesa dell'attuazione della Direttiva, si applicano i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), che garantiscono livelli minimi retributivi in base alla categoria professionale, oltre a incrementi periodici sulla retribuzione base. Questi possono includere premi di risultato variabili, scatti di merito o professionalità e altre voci derivanti dalla contrattazione decentrata. In particolare, i Contratti Collettivi applicati da CSP sono il Contratto Collettivo Nazionale per il settore Tessile, Abbigliamento e Moda e il Contratto Collettivo Nazionale per i Dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi.
Per quanto riguarda i dipendenti della società francese, oltre al SMIC, si applicano i minimi salariali previsti dalle Conventions Collectives, ovvero i Contratti Collettivi Nazionali francesi. Nello specifico, CSP adotta la Convention Collective Nationale de l'Industrie Textile.
Protezione sociale
ESRS Standards | S1-11 |
Tutti i dipendenti del Gruppo CSP beneficiano della protezione sociale, un insieme di misure che garantisce l'accesso all'assistenza sanitaria e al sostegno al reddito attraverso programmi pubblici e prestazioni aziendali. Questa tutela interviene in caso di eventi critici della vita, quali malattia, disoccupazione, infortunio sul lavoro, disabilità acquisita, congedo parentale e pensionamento. Il Gruppo garantisce ai propri dipendenti livelli di protezione sociale in linea con gli standard legislativi previsti nei Paesi in cui è presente. Si evidenzia che, in Italia, la normativa locale può prevedere alcune limitazioni connesse a requisiti contributivi, all'anzianità di servizio o all'adesione a fondi privati.
In particolare, sia nella società italiana che in quella francese, tutte le categorie di eventi indicate rientrano nella protezione sociale. Si segnala che nel 2024, CSP Paris ha istituito un Piano di Risparmio Pensionistico, in cui i dipendenti possono investire tutto o parte del loro bonus di partecipazione agli utili. Gli importi investiti sono esenti da imposte e possono essere recuperati sotto forma di rendite al momento del pensionamento.
Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
ESRS Standards | S1-13 |
Il Gruppo CSP considera la formazione una leva strategica per la crescita e lo sviluppo del capitale umano, investendo costantemente in programmi formativi mirati per il proprio personale. Nel 2024 sono state svolte 4.522 ore di formazione ai dipendenti, la media di ore per dipendente è di 7,9 ore.
Di seguito sono riportate le ore medie di formazione suddivise per categoria professionale e genere. Il dato complessivo relativo al 2024 si mantiene in linea con gli anni precedenti. Le variazioni registrate tra le diverse categorie di lavoratori riflettono l'impegno del Gruppo nel garantire opportunità di formazione adeguate a tutto il personale, bilanciando al contempo le esigenze operative del business.
Nel 2024, i principali corsi di formazione promossi da CSP sono stati progettati per rispondere agli obiettivi aziendali e alle esigenze dei dipendenti. Tra i temi trattati figurano la salute e sicurezza sul lavoro, la protezione dei dati personali, il Modello 231 e la compliance, oltre a percorsi finalizzati al potenziamento delle competenze digitali e linguistiche. Durante il periodo di rendicontazione, è stato inoltre erogato un corso specifico in ambito sostenibilità, rivolto ad alcune figure dirigenziali della Capogruppo.
Formazione lavoratori dipendenti | 2024 | 2023 | 2022 | ||||||
Ore medie formazione | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale |
Dirigenti | 24,0 | 35,1 | 32,1 | 60,5 | 38,3 | 43,9 | 19,6 | 26,4 | 24,8 |
Quadri - Impiegati | 4,8 | 10,5 | 6,8 | 9,0 | 9,9 | 9,3 | 7,8 | 9,7 | 8,4 |
Operai | 5,0 | 14,8 | 8,6 | 2,4 | 6,8 | 4,1 | 3,2 | 4,5 | 3,7 |
Totale | 5,1 | 12,9 | 7,9 | 7,3 | 10,0 | 8,3 | 6,3 | 8,5 | 7,1 |
Valutazione delle prestazioni e dello sviluppo di carriera
Il Gruppo CSP, tenuto conto del modello di controllo e di governance adottato, nonché delle dimensioni, non ha al momento adottato per la generalità dei dipendenti, programmi formalizzati di valutazione delle prestazioni e sviluppo di carriera, fatta eccezione per alcuni dirigenti e quadri (MBO - Management by Objectives). La valutazione delle performance viene gestita secondo la prassi operativa, che si sostanzia in verifiche e valutazioni periodiche, solitamente con cadenza annuale e al termine dell'anno, degli inquadramenti contrattuali e dei trattamenti retributivi dei dipendenti. Le valutazioni riferite all'esercizio 2024 concretizzatesi in un piano di revisioni contrattuali e/o retributive (non vengono annoverate le trasformazioni dell'orario di lavoro connesse a contingenti esigenti organizzative) hanno interessato circa il 13% del personale complessivamente in forza a fine periodo (nel dettaglio: il 33% dei dirigenti, il 16% dei quadri, l'11% degli impiegati e il 13% degli operai).
Una metodologia di valutazione formalizzata è prevista presso la controllata francese (CSP Paris Fashion Group): tale processo coinvolge i responsabili di funzione e le loro 'prime linee' (riporti diretti). Nel 2019 è stato firmato un accordo di incentivazione che consente ai dipendenti di CSP Paris di ricevere un bonus legato al risultato aziendale, in relazione ad una soglia stabilita (tale accordo è stato rinnovato anche per gli anni successivi al 2019, da ultimo nel 2024).
Metriche di salute e sicurezza
ESRS Standards | S1-14 |
Come richiamato nella Politica Ambiente e Sicurezza e nel Codice Etico, CSP considera la tutela e la promozione della salute, della sicurezza e del benessere delle persone un valore fondamentale e una priorità assoluta in tutte le sue attività. Di conseguenza, le iniziative e i processi legati a questi aspetti rivestono un'importanza strategica.
CSP Italia ha adottato il sistema di gestione della salute e sicurezza ISO 45001, che copre il 92% dei dipendenti della sede italiana, e di conseguenza il 40% della forza lavoro del Gruppo.
Infortuni
Nel corso del 2024, così come negli ultimi tre anni, non si sono verificati incidenti mortali o gravi. Durante il periodo di rendicontazione sono stati registrati 4 infortuni tra i lavoratori dipendenti, in calo rispetto all'anno precedente.
Infortuni sul lavoro | 2024 | 2023 | 20221 | |
Incidenti sul lavoro | Nr | |||
Mortali | - | - | - | |
Incidenti gravi | - | - | - | |
Altri incidenti | 4 | 9 | 7 | |
Totale incidenti registrati | 4 | 9 | 7 | |
Incidenti in itinere | - | - | - | |
Totale ore lavorate* | h | 870.802 | 913.123 | 924.959 |
Giorni assenza per infortuni2 | Nr | 196 | 156 | 283 |
Indici infortuni | ||||
Indice Frequenza Infortuni (Nr infortuni/ore lavorate x 1.000.000) | 4,59 | 9,86 | 7,57 | |
Mortali | - | - | - | |
Incidenti gravi | - | - | - | |
Altri incidenti | 4,59 | 9,86 | 7,57 | |
Indice Gravità Infortuni (giorni assenza infortuni / ore lavorate x 1.000) | 0,23 | 0,17 | 0,31 |
*Nel periodo di rendicontazione sono state considerate le ore lavorate registrate dalla timbratura. Il dato relativo alle ore lavorate è stato riesposto per il 2023 rispetto alla DNF 2023 grazie ad un miglioramento nella metodologia di raccolta del dato.
1 Il dato del 2022 relativo al totale incidenti registrati risulta riesposto rispetto alla DNF 2023 in quanto non sono stati considerati gli infortuni in itinere avvenuti nel tragitto casa-lavoro essendo lesioni non connesse al lavoro, come indicato dai criteri ESRS.
2 Il dato relativo ai giorni di assenza per infortuni risulta variato rispetto alla DNF 2023 per l'anno 2022, in quanto non sono stati considerati gli infortuni in itinere
Di seguito si riporta il dato relativo agli infortuni occorsi a tutti quegli individui che, pur non essendo dipendenti di CSP, lavorano in ambienti di quest'ultima e/o sotto il suo controllo. Nello specifico, vengono rendicontanti gli infortuni occorsi ai soli lavoratori dipendenti dei fornitori identificati come più significativi e rappresentativi. Per l'Italia, nell'ambito del sito di Ceresara, sono state prese in considerazione la società di servizi di logistica che opera nel magazzino prodotto finito e quella che effettua le pulizie. Per quanto riguarda la controllata francese, invece, sono stati presi in considerazione n. 2 fornitori: una società incaricata delle pulizie di diversi edifici appartenenti a CSP Paris ed una società assegnata al montaggio di espositori promozionali o alla manutenzione di aree verdi. Nel 2024 non si rilevano infortuni relativi alle sopra menzionate categorie di lavoratori
Infortuni lavoratori non dipendenti - (Italia) | 2024 | 2023 | 2024 | 2023 |
| Impresa A | Impresa B | ||
Numero di incidenti sul lavoro (Altri) | - | 1 | - | - |
Totale ore lavorate | 8.395 | 12.295 | 2.646 | 2.590 |
Indice Frequenza Infortuni | - | 0,08 | - | - |
(nr infortuni / ore lavorate) x 1.000 |
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Malattie professionali
Si segnala infine che, nel corso del 2024, è stato registrato solamente un caso di malattia professionale presso la sede francese. Il numero di malattie indicato si riferisce ai nuovi casi dichiarati in quell'anno, mentre il totale dei giorni di assenza comprende sia le malattie dichiarate nello stesso anno, sia quelle iniziate in anni precedenti e ancora in corso. Non sono state invece rilevate malattie professionali tra i lavoratori non dipendenti.
Malattie professionali | 2024 |
Mortali | - |
Altri casi | 1 |
Totale | 1 |
Giorni di assenza per malattia professionale | 563 |
Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata
ESRS Standards | S1-15 |
Tutti i dipendenti di CSP hanno diritto a usufruire del congedo per motivi familiari, in conformità con la normativa vigente. La tabella seguente riporta i dati relativi ai dipendenti che hanno usufruito di tale congedo: nel corso del 2024, ne hanno beneficiato complessivamente 41 dipendenti, di cui 30 donne e 11 uomini.
Congedo familiare (HC) | 2024 | 20231 | 20221 | ||||||
Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | Donne | Uomini | Totale | |
Numero dipendenti che hanno diritto al congedo familiare / per genere | 367 | 206 | 573 | 371 | 217 | 588 | 398 | 230 | 628 |
Numero dipendenti che hanno usufruito del congedo familiare / per genere | 30 | 11 | 41 | 22 | 8 | 30 | 15 | 10 | 25 |
Percentuale di dipendenti che ha usufruito di congedo familiare su aventi diritto | 8,2% | 5,3% | 7,2% | 5,9% | 3,7% | 5,1% | 3,8% | 4,3% | 4,0% |
Percentuale di dipendenti che ha usufruito di congedo familiare su totale dipendenti | 8,2% | 5,3% | 7,2% | 5,9% | 3,7% | 5,1% | 3,8% | 4,3% | 4,0% |
1I dati relativi al numero di dipendenti che hanno usufruito del congedo familiare sono stati modificati rispetto alla DNF 23, in quanto come da richiesta ESRS S1-13 viene inclusa la categoria dei prestatori di assistenza, non compresa secondo rendicontazione con gli Standard GRI.
Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale)
ESRS Standards | S1-16 |
Divario retributivo di genere
Il divario retributivo di genere è determinato confrontando la retribuzione media oraria lorda di uomini e donne del Gruppo, espressa come percentuale della retribuzione media maschile, includendo tutti i dipendenti presenti alla fine dell'anno. La retribuzione lorda è calcolata sommando il totale delle retribuzioni erogate nell'anno di riferimento, comprensive di stipendio base e componenti aggiuntive quali bonus, benefit, straordinari e altri compensi accessori. Si segnala che per il calcolo è stato utilizzato l'imponibile lordo fiscale.
Divario retributivo per genere (%) | 2024 | 2023 | 2022 |
Gender pay gap | 29% | 31% | 31% |
Divario retributivo per categoria professionale | 2024 | 2023 | 2022 |
Dirigenti | 38% | 50% | 50% |
Quadri - Impiegati | 23% | 27% | 25% |
Operai | 10% | 7% | 8% |
Il divario retributivo riscontrato nelle figure apicali risulta essere principalmente legato a differenti livelli di anzianità nei rispettivi ruoli, che influenzano l'evoluzione salariale nel tempo in base alla progressione di carriera. Per quanto riguarda gli operai risulta principalmente attribuibile alle voci retributive variabili e non fisse.
Rapporto di retribuzione totale annuale
Nel 2024, il rapporto fra la retribuzione totale annuale della persona che riceve la massima retribuzione e la retribuzione totale annuale mediana di tutti i dipendenti (esclusa la suddetta persona) ammonta a 9,3.
Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani
ESRS Standards | S1-17 |
Nel corso del periodo di rendicontazione, non si sono verificati e non sono stati segnalati episodi di discriminazione, comprese molestie, né sono stati segnalati casi attraverso i canali aziendali predisposti per permettere ai lavoratori di sollevare preoccupazioni. Non sono state pertanto erogate ammende, sanzioni o risarcimenti per danni derivanti da incidenti o denunce in materia di diritti umani nel periodo di riferimento.
Lavoratori nella catena del valore
Tema | Sottotema | Sotto-sottotema | SDGs |
S2 Lavoratori nella catena del valore | Condizioni di lavoro | Occupazione sicura Salari adeguati Dialogo sociale Libertà di associazione, esistenza di comitato aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi Salute e sicurezza | |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro Diversità | ||
Altri diritti connessi al lavoro | Lavoro minorile Lavoro forzato |
Strategia
Interessi e opinioni dei portatori d'interesse
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-2 |
Il Gruppo CSP considera i propri stakeholder come un insieme di attori interni ed esterni, ognuno con propri interessi e prospettive. Tra questi, i lavoratori nella catena del valore hanno un ruolo di primaria importanza e la strategia aziendale deve comprendere il monitoraggio della filiera e l'adozione di pratiche responsabili e sostenibili. CSP riconosce che il coinvolgimento attivo dei lavoratori lungo l'intera catena del valore sia essenziale non solo per la piena realizzazione della propria visione aziendale, ma anche per la sostenibilità e la continuità del business.
Per una visione più approfondita delle attività di engagement si rimanda al paragrafo Gli stakeholder: interessi e aspettative.
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Condizioni di lavoro â–ª Occupazione sicura â–ª Orario di lavoro â–ª Salari adeguati â–ª Dialogo sociale â–ª Libertà di associazione, esistenza di comitato aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori â–ª Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi â–ª Salute e sicurezza | Impatti Le condizioni di lavoro relative alla filiera di produzione possono essere caratterizzate da potenziali impatti negativi sui diritti umani e sugli altri diritti delle persone (orario di lavoro - salari inadeguati - dialogo sociale - libertà di associazione - salute e sicurezza) tenuto anche conto delle aree geografiche in cui sono localizzate. |
Rischi Rischio legato alle conseguenze di possibili casi di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori e incidenti e/o infortuni sul lavoro nella supply chain (interruzione operatività - contenziosi - reputazione). | |
Parità di trattamento e di opportunità per tutti â–ª Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore â–ª Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro â–ª Diversità | Rischi Rischi dovuti al verificarsi di incidenti di discriminazione tra i lavoratori della catena del valore, a causa di misure e protocolli inadeguati per la tutela delle diversità e delle pari opportunità (interruzione operatività - contenziosi - reputazione). |
Altri diritti connessi al lavoro â–ª Lavoro minorile â–ª Lavoro forzato | Impatti Garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e condizioni di lavoro che escludono ogni forma di lavoro forzato e minorile. Rischi Rischi legali connessi a potenziali episodi di lavoro minorile e forzato lungo la catena di fornitura e conseguenti ricadute a livello reputazionale. |
Il Gruppo ha identificato e valutato gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti che derivano dalla strategia e dal modello aziendale e dalle proprie relazioni con gli attori della value chain.
Il Gruppo è impegnato nella valutazione e nel monitoraggio della propria catena di fornitura. Non è al momento disponibile una mappatura analitica dell'intera Supply Chain, ed in particolare dei fornitori indiretti e relativa area geografica.
Lungo la filiera produttiva possono generarsi impatti negativi significativi sui diritti umani e sui diritti fondamentali dei lavoratori, specialmente in contesti geografici con normative meno stringenti rispetto a quelle europee. Tra i principali rischi vi sono orari di lavoro eccessivi, retribuzioni non adeguate, limitazioni al dialogo sociale e alla libertà di associazione, nonché standard insufficienti in materia di salute e sicurezza. La mancata gestione di questi aspetti può esporre le imprese a sanzioni, contenziosi e danni reputazionali, compromettendo la sostenibilità del business e la fiducia degli stakeholder, oltre a contribuire al deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro nei territori coinvolti.
L'assenza di adeguati controlli e politiche di tutela dei diritti dei lavoratori lungo la filiera produttiva può inoltre comportare il rischio di esposizione a pratiche non etiche, quali il lavoro forzato e minorile. La mancata prevenzione di queste violazioni non solo rappresenta un grave impatto sui diritti umani, ma può anche tradursi in conseguenze legali e danni reputazionali significativi.
Affrontare e adottare politiche di gestione di questi impatti e rischi non solo migliora le condizioni di lavoro lungo la catena del valore, ma rafforza anche la reputazione, promuovendo un impegno concreto per il rispetto dei diritti umani e la valorizzazione delle risorse umane.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Gestione impatti - rischi - opportunità
Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
ESRS Standards | ESRS S2-1 |
Codice etico
Come previsto dal Codice Etico del Gruppo, la politica di CSP nei confronti dei lavoratori nella catena del valore si basa su principi di lealtà, correttezza e professionalità nei rapporti con i fornitori, promuovendo collaborazioni continuative e rapporti di fiducia solidi e duraturi. La selezione dei fornitori e la definizione delle condizioni di acquisto di beni e servizi avvengono attraverso valutazioni obiettive e imparziali, valutando qualità, prezzo e garanzie offerte. Il Gruppo non pratica né approva forme di reciprocità con i fornitori, assicurando che le scelte di acquisto siano basate esclusivamente sul valore in termini di prezzo e qualità.
Nella gestione dei rapporti con i fornitori, il Gruppo assicura il rispetto delle proprie direttive in materia di conflitto di interessi e gestione degli affari, ponendo particolare attenzione alla verifica della conformità dei fornitori alla normativa sul lavoro. In particolare, la Società richiede che i fornitori rispettino i limiti di età per l'impiego dei lavoratori stabiliti dalla legge, garantiscano la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e operino nel rispetto dell'ambiente. Per verificare il rispetto di tali requisiti, possono essere richieste idonee documentazioni. In caso di violazioni o mancato rispetto delle normative, CSP si riserva il diritto di interrompere ogni rapporto commerciale con il fornitore.
Il Codice Etico si ispira agli strumenti internazionali riconosciuti, tra cui i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, la Dichiarazione ILO sui Principi e Diritti Fondamentali nel Lavoro e le Linee Guida OCSE per le Multinazionali. Il rispetto di tali principi è condizione essenziale per l'instaurazione di rapporti commerciali con CSP. Alla data della presente rendicontazione, non sono stati segnalati casi di inosservanza di tali principi.
Modello di organizzazione, Gestione e Controllo (D.Lgs. n. 231/2001)
Nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato da CSP International Fashion Group S.p.A., è previsto il divieto per i soggetti destinatari di instaurare o proseguire rapporti con fornitori che utilizzano manodopera in condizioni di sfruttamento. Il documento definisce chiaramente gli indicatori di tale sfruttamento, tra cui la reiterata corresponsione di retribuzioni inadeguate o difformi dai contratti collettivi, la violazione sistematica delle normative su orario di lavoro, riposi, sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, nonché l'esistenza di condizioni alloggiative o di sorveglianza degradanti.
Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
ESRS Standards | ESRS S2-2 |
Il Gruppo CSP riconosce l'importanza di un dialogo con i lavoratori della propria catena del valore, consapevole che il loro coinvolgimento rappresenti rafforzi la gestione responsabile della filiera e per il miglioramento continuo delle pratiche del Gruppo.
CSP non ha al momento definito un approccio formalizzato per il coinvolgimento diretto dei lavoratori della catena del valore in merito agli impatti. Tuttavia, sono in fase di valutazione le possibili modalità per integrare tale aspetto nel monitoraggio degli impatti sociali e ambientali. CSP mantiene un dialogo costante con i propri fornitori, una leva chiave per promuovere pratiche responsabili lungo la catena del valore.
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni
ESRS Standards | ESRS S2-3 |
CSP ha istituito un canale di whistleblowing dedicato, che consente a dipendenti, collaboratori, fornitori e altri stakeholder di segnalare in modo anonimo eventuali violazioni dei diritti dei lavoratori, casi di sfruttamento, lavoro minorile o forzato, nonché altre pratiche non conformi ai principi etici e alle normative vigenti. Per facilitare il processo, le segnalazioni possono essere inviate attraverso canali scritti dedicati, accessibili direttamente dal sito web aziendale, garantendo facilità di utilizzo e protezione dell'anonimato. CSP adotta una politica di protezione dei segnalanti, assicurando che qualsiasi forma di ritorsione o discriminazione nei confronti di chi segnala violazioni sia severamente sanzionata. Inoltre, il mancato rispetto delle procedure di gestione delle segnalazioni da parte degli organi competenti sarà oggetto di provvedimenti disciplinari, in conformità con il sistema disciplinare adottato.
Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni
ESRS Standards | ESRS S2-4 |
Controllo e monitoraggio nella supply chain
Qualifica
La Capogruppo richiede ai propri fornitori di beni e servizi di accettare formalmente il Codice Etico aziendale. Tale adesione è condizione necessaria per la collaborazione, al fine di garantire un comportamento eticamente corretto e coerente con i valori dell'azienda in tutte le fasi della fornitura.
A tal fine, CSP si rivolge prioritariamente a fornitori qualificati, affidabili e con comprovata esperienza nella realizzazione dei beni e/o servizi richiesti.
Il Codice Etico viene pertanto sottoposto alla sottoscrizione del fornitore, il quale, dichiara di averne preso visione, di accettarne integralmente i contenuti e di astenersi da condotte in contrasto con quanto in esso previsto. Il fornitore si impegna inoltre ad assicurarne il rispetto anche da parte di eventuali subappaltatori o terze parti coinvolte nell'esecuzione delle attività affidate.
CSP Paris ha avviato un percorso di analisi dell'impegno in materia di responsabilità sociale d'impresa (CSR - Corporate Social Responsability) da parte di una selezione di fornitori strategici, con particolare attenzione a quelli situati in Asia. A questi ultimi viene richiesta la certificazione BSCI (Business Social Compliance Initiative), come garanzia del rispetto di standard internazionali in materia di condizioni di lavoro, diritti umani e responsabilità ambientale.
Valutazione
CSP intende rafforzare i meccanismi di controllo e monitoraggio delle performance ambientali, sociali e di governance dei propri partner commerciali. A tal fine, la Capogruppo ha disegnato ed utilizzato un sistema di monitoraggio e controllo, che prevede la somministrazione di un questionario di valutazione rivolto a tutti i fornitori sia italiani ed esteri. L'obiettivo è quello di acquisire informazioni utili a valutare il grado di allineamento dei fornitori ai principi di sostenibilità, etica e conformità normativa. Il questionario è stato diffuso a partire dal mese di marzo 2025 e ha visto il coinvolgimento dei fornitori attivi.
Tra i fornitori facenti parte della supply chain di CSP non sono emersi, alla data del presente documento, casi di fornitori con significative problematiche in materia di libertà di associazione sindacale, lavoro minorile, condizioni di lavoro forzato, rispetto dei diritti umani. Nel periodo di riferimento (2024), così come in quelli precedenti, non sono stati riscontrati impatti ambientali negativi originati dalla catena di fornitura di CSP.
Nell'anno di Rendicontazione non sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani connessi alla sua catena del valore a monte e a valle.
Metriche ed obiettivi
Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS Standards | ESRS S2-5 |
CSP ha definito tra i propri obiettivi strategici il rafforzamento del monitoraggio della propria catena di fornitura.
Rafforzare il monitoraggio della catena di fornitura
Come precedentemente richiamato, CSP ha l'obiettivo di rafforzare il presidio dei rischi connessi della propria catena di fornitura e di raccogliere le informazioni relative politiche e sistemi adottati dai propri fornitori per la gestione di alcune importanti tematiche di sostenibilità, necessarie per comprendere come il fornitore gestisce gli aspetti ambientali, sociali e governance.
La fase successiva, per la quale non è ancora stata definita la tempistica di attuazione prevede l'analisi dei risultati dei questionari somministrati a tutti i fornitori e l'identificazione delle azioni da intraprendere, al fine di monitorare gli impatti derivanti dalla catena di fornitura di CSP.
Per un quadro completo degli obiettivi, delle tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento
Comunità interessate
Tema | Sottotema | Sotto-sottotema | SDGs |
S3 Comunità interessate | Diritti economici, sociali e culturali delle comunità | Impatti legati al territorio | |
Strategia
Interessi e opinioni dei portatori d'interesse
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-2 |
CSP riconosce il valore delle comunità interessate dalle proprie attività e si impegna attivamente per costruire e mantenere un dialogo costante con esse. Le comunità locali, insieme agli altri stakeholder, rappresentano un interlocutore importante per comprendere le esigenze del territorio, promuovere iniziative di impatto sociale e rafforzare il legame tra CSP e il contesto in cui opera.
L'impegno di CSP si concretizza attraverso l'attuazione di iniziative mirate al miglioramento della qualità della vita e alla diffusione di valori di solidarietà e inclusione. Per questo, il Gruppo sostiene progetti sociali, sportivi, umanitari e culturali, sia attraverso contributi diretti sia mediante la partecipazione attiva a eventi e attività in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni.
CSP promuove un approccio aperto e trasparente nel dialogo con le comunità, favorendo il confronto e la partecipazione attraverso strumenti di ascolto e coinvolgimento.
Per una visione più approfondita delle attività di engagement con le comunità, si rimanda al paragrafo Gli stakeholder: interessi e aspettative.
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Diritti economici, sociali e culturali delle comunità | Impatti |
Opportunità |
Il Gruppo CSP ha identificato impatti positivi relative alle comunità interessate. L'attività del Gruppo genera impatti significativi sul territorio, contribuendo alla distribuzione di valore economico e al benessere delle comunità in cui opera.
Il mantenimento di un legame solido con il territorio di origine genera impatti positivi sia in termini di sviluppo economico locale che di benessere delle comunità. CSP, operando in sintonia con il contesto in cui è radicata, contribuisce alla crescita dell'economia locale attraverso la creazione di posti di lavoro, la collaborazione con fornitori del territorio e il supporto a iniziative sociali e culturali. Questa connessione rappresenta un'importante opportunità strategica, rafforzando la reputazione aziendale, consolidando le relazioni con gli stakeholder locali e favorendo un clima di fiducia e collaborazione. Inoltre, un forte radicamento territoriale può garantire stabilità operativa e supporto a lungo termine da parte della comunità, contribuendo alla sostenibilità e alla continuità del business.
CSP non ha ancora avviato attività mirate all'individuazione delle modalità con cui specifiche comunità, inserite in determinati contesti o impegnate in particolari attività, possano risultare maggiormente esposte a rischi. Nella definizione delle opportunità rilevanti, il Gruppo non prevede un collegamento diretto con gruppi specifici di comunità, ma focalizza l'attenzione sulle realtà territoriali in cui è maggiormente presente, considerando il contesto operativo e l'impatto delle proprie attività nelle aree di riferimento.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Gestione impatti - rischi - opportunità
Politiche relative alle comunità interessate
ESRS Standards | S3-1 |
Coerentemente con i principi del proprio Codice Etico, CSP intende instaurare relazioni solide, trasparenti e responsabili con le comunità interessate dalle proprie attività. CSP considera il dialogo con i portatori di interesse locali utile per promuovere uno sviluppo sostenibile, inclusivo e duraturo. Le politiche adottate mirano a valorizzare il territorio, garantire condizioni di lavoro dignitose e sostenere iniziative sociali, culturali e umanitarie che rispondano ai bisogni reali delle comunità.
Tale impegno è parte integrante della strategia aziendale di responsabilità sociale e riflette la volontà di CSP di operare con integrità, nel pieno rispetto delle normative e degli standard etici condivisi.
Codice etico
Il Gruppo promuove attivamente il dialogo con le organizzazioni sindacali, sociali e con le comunità locali, ascoltandone le esigenze e collaborando a iniziative culturali, sportive e umanitarie. L'impegno di CSP si estende a tutte le comunità in cui opera, con particolare attenzione alle condizioni di lavoro, alla sicurezza e alla tutela dell'ambiente.
La responsabilità dell'attuazione delle politiche aziendali in materia di relazioni con le comunità è affidata al Consiglio di Amministrazione. Le decisioni strategiche vengono prese considerando con attenzione gli impatti sociali ed economici delle attività aziendali.
CSP segue i principi del D. Lgs. 231/2001, adottando un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo per prevenire illeciti e garantire la conformità alle regole etiche e legali e favorisce il dialogo con sindacati, organizzazioni sociali e comunità locali, ascoltandone le esigenze e collaborando a iniziative sul territorio. CSP sostiene azioni concrete per migliorare le condizioni delle comunità con cui interagisce. Le politiche di CSP sono pubblicamente disponibili e diffuse all'interno e all'esterno della Società e sui canali aziendali.
Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti
ESRS Standards | S3-2 |
L'adozione di politiche di ascolto, monitoraggio e collaborazione con le comunità interessate è essenziale per garantire che le attività aziendali siano in linea con le esigenze e le aspettative locali, nel rispetto degli standard internazionali in materia di diritti umani, tutela ambientale e sviluppo economico.
Associazioni - Membership
CSP, tramite la divisione Perofil, aderisce a Confindustria Bergamo.
CSP aderisce alle seguenti organizzazioni:
Centro Servizi Impresa di Castel Goffredo (Mantova) / Centro Servizi Calze. Il Centro è nato come società di servizi alle imprese nell'ultimo decennio del 1900 in risposta ai bisogni del distretto della calzetteria femminile di Castel Goffredo;
Mantova Export, fondata nel 1974 su iniziativa di un gruppo d'imprese e delle principali associazioni e banche mantovane. Mantova Export conta circa 220 aziende associate e si occupa prevalentemente della fornitura di servizi qualificati nel campo dell'import-export.
La controllata francese CSP Paris Fashion Group aderisce a:
Medef (Mouvement des entreprises de France), la più significativa associazione delle imprese in Francia;
FEEF (Fédération des Entreprises et Entrepreneurs de France), fondata nel 1995, che raccoglie le imprese francesi operanti sul territorio.
Sponsorizzazioni ed iniziative
CSP sostiene attivamente iniziative di carattere sociale, sportivo, umanitario e culturale, anche attraverso l'erogazione di contributi a favore di fondazioni, istituzioni, organizzazioni o enti impegnati nella promozione del benessere sociale, nella diffusione della cultura e, più in generale, nel miglioramento delle condizioni di vita e nella promozione di valori di solidarietà e pace. L'erogazione di tali contributi avviene nel pieno rispetto delle normative vigenti ed è debitamente documentata per garantire trasparenza e correttezza.
Nel corso del 2024, CSP ha supportato diverse iniziative in Italia, tra cui:
Red For Woman - Proseguimento del progetto Oroblù Red for Women, avviato nel 2023 in occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne. L'iniziativa ha visto l'implementazione di una strategia di comunicazione integrata, online e offline, focalizzata sui valori fondamentali del marchio Oroblù, quali solidarietà, sostegno ed empowerment femminile. Il collant All Colors rosso, simbolo del progetto, è stato nuovamente protagonista nel novembre 2024, quando CSP ha effettuato una donazione a favore di Telefono Rosa di Mantova.
Pigiama Run - Partecipazione del marchio Perofil alla Pigiama Run di Bergamo, tenutasi il 20 settembre 2024 e organizzata da LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. L'evento, svoltosi simultaneamente in oltre 40 città italiane, è stato finalizzato alla raccolta di fondi destinati a progetti di sostegno e accoglienza per bambini malati di tumore o affetti da altre patologie. I fondi raccolti dalla LILT di Bergamo sono stati devoluti a Casa Amoris Laetitia.
TEDx - Oroblù ha ricoperto il ruolo di key sponsor del TEDx Bergamo Women, evento dedicato all'empowerment femminile svoltosi il 29 ottobre 2024. TED (Technology, Entertainment, Design) è un'organizzazione no profit nata oltre 35 anni fa a Vancouver e, da più di 15 anni, ha dato vita al format TEDx, che promuove idee ed esperienze innovative attraverso interventi di relatori di spicco. In questa occasione, il collant All Colors rosso ha rappresentato ancora una volta l'impegno di Oroblù nella valorizzazione e nel supporto delle donne.
Supporto alle squadre sportive locali - CSP ha confermato il proprio sostegno annuale alle squadre sportive di ciclismo e tamburello di Ceresara, contribuendo alla promozione dell'attività sportiva a livello locale.
Nel 2024, presso le sedi di CSP in Francia, è stata avviata un'iniziativa sul tema CSR (Corporate Social Responsability) rivolta alla forza vendita del canale grande distribuzione, articolata in lavori di gruppo e con l'obiettivo di raccogliere proposte in materia di tutela ambientale. L'analisi delle proposte è attualmente in corso.
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024, sono state organizzate diverse attività nei tre siti francesi. Tra queste, un laboratorio di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità e delle pratiche di riciclaggio, rivolto ai clienti del punto vendita aziendale e ad alcuni gruppi di studenti:
dell'Istituto Medico-Educativo (IME) di Le Vigan,
delle scuole medie di Fresnoy,
della Scuola Internazionale di Moda e Lusso (EIDM) di Parigi.
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di sollevare preoccupazioni
ESRS Standards | S3-3 |
A seguito del processo di analisi di doppia rilevanza, non sono emersi impatti negativi rilevanti generati dalle attività aziendali sulle comunità locali. Ciononostante, CSP riconosce l'importanza di mantenere un dialogo aperto e trasparente con le comunità interessate con cui opera, e ha messo a disposizione canali dedicati per la segnalazione di eventuali criticità o preoccupazioni.
È attivo un sistema di whistleblowing, accessibile anche da soggetti esterni, che consente di comunicare in modo riservato e protetto eventuali comportamenti non conformi o potenziali impatti negativi. Le segnalazioni vengono gestite secondo procedure strutturate, garantendo l'anonimato del segnalante e l'adeguata presa in carico da parte delle funzioni competenti, nel rispetto delle normative vigenti e dei principi di integrità e responsabilità aziendale. In questo contesto, i canali di segnalazione rappresentano uno strumento utile per consentire alle comunità locali di esprimere eventuali criticità o preoccupazioni in modo sicuro e riservato.
Per garantire un accesso agevole al sistema, la procedura per le segnalazioni è disponibile direttamente sul sito web del Gruppo.
Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni
ESRS Standards | S3-4 |
Le ricadute economiche sul territorio
La quota di fornitori ai quali vengono affidate lavorazioni esterne (façonnisti) e che operano nel distretto della calzetteria di Castel Goffredo, in prossimità della sede di Ceresara (MN), così come nelle aree geografiche di Carpi (MO) e Bergamo e sul territorio francese nei dipartimenti delle sedi di CSP France resta significativa. La politica seguita da CSP contribuisce a garantire una ricaduta positiva sull'economia ed un sostegno agli operatori del territorio di riferimento. Si evidenzia peraltro come la scelta della distribuzione di valore a fornitori locali debba in ogni caso tener conto e sia condizionata non soltanto del modello operativo, ma anche della tipologia della fornitura richiesta.
Nel 2024 il totale delle forniture affidate dal Gruppo CSP a fornitori del territorio è stato di complessivi Euro 11,3 milioni. Per le sedi italiane di CSP, il dato di Euro 7,9 milioni di acquisti nel 2024 rappresenta il 33% del totale delle forniture, per le sedi francesi 3,4 milioni di euro rapprenta nel 2024 l'8% del totale delle forniture.
(Euro milioni) | CSP Italia | CSP Francia | Totale | ||||||
2024 | 2023 | 2022 | 2024 | 2023 | 2022 | 2024 | 2023 | 2022 | |
Totale forniture territorio | 7,9 | 10,4 | 11,9 | 3,4 | 3,4 | 3,3 | 11,3 | 13,8 | 15,2 |
% forniture territorio sul totale (a valore) | 33,0% | 33,2% | 39,6% | 8,7% | 8,3% | 7,2% | 17,9% | 19,1% | 20,0% |
Relativamente alle sedi italiane, sono stati identificati quali fornitori del territorio 280 fornitori, con sede nelle province di Mantova, Modena e Bergamo (sedi delle unità CSP). Per quanto riguarda CSP France, i fornitori del territorio (circa 66) sono quelli con sede nei dipartimenti di Le Vigan e Fresnoy (sedi CSP France).
Diritti Umani delle comunità interessate
Nell'anno di Rendicontazione non sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani connessi alle comunità interessate.
Metriche e obiettivi
Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS Standards | S3-5 |
CSP ha definito obiettivi che rafforzano il legame con le comunità locali e il territorio, con l'impegno di offrire valore in termini di sviluppo sociale e crescita condivisa.
A livello di Gruppo, CSP mantiene con continuità il proprio impegno a favore dello sviluppo locale, sostenendo iniziative e associazioni attive nei settori sociale, culturale e ambientale. Questo supporto si concretizza sia attraverso contributi economici, sia mediante il coinvolgimento diretto dei brand e dei collaboratori in progetti che rispecchiano i valori del Gruppo e il suo senso di responsabilità verso il territorio.
Per un quadro completo degli obiettivi, delle tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
Consumatori e utilizzatori finali
Tema | Sottotema | Sotto-sotto tema | SDGs |
S4 Consumatori e utilizzatori finali | Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali | Riservatezza |
|
Sicurezza personale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Salute e sicurezza Sicurezza della persona | ||
Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Non discriminazione Accesso a prodotti o servizi Pratiche commerciali responsabili |
Strategia
Interessi e opinioni dei portatori d'interesse
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-2 |
CSP fonda la sua strategia su valori essenziali come integrità, onestà, rispetto e professionalità. Adottando un approccio consumer-oriented, intende garantire qualità e benessere attraverso i propri prodotti. Per CSP, la soddisfazione del consumatore è la filosofia che guida tutti i brand del Gruppo. "Pensare retail" significa partire dalle esigenze di chi acquista per creare prodotti e servizi in grado di rispondere alle loro aspettative. Il Gruppo assicura che gli interessi, le opinioni e i diritti dei consumatori e/o degli utilizzatori finali guidino la propria strategia e il modello aziendale.
Per una visione più dettagliata delle attività di engagement della forza lavoro propria attuate dal Gruppo si rimanda al paragrafo Gli stakeholder: interessi e aspettative.
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
ESRS Standards | ESRS 2 SBM-3 |
Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali | Impatti |
Opportunità | |
Sicurezza personale dei consumatori a/o degli utilizzatori finali | Impatti |
Rischi | |
Opportunità | |
Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali â–ª Riservatezza | Impatti |
Rischi Il Gruppo è esposto al rischio che le misure e le procedure adottate in relazione alle norme sulla protezione e sul trattamento dei dati personali si rivelino inadeguate e/o non conformi e/o che non siano correttamente implementate. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni pecuniarie, con conseguenti effetti negativi significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. |
Il Gruppo ha analizzato gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti che influenzano i consumatori e gli utilizzatori finali, nonché la loro connessione con la strategia e il modello aziendale dell'impresa.
La progettazione e la commercializzazione di prodotti durevoli, accessibili e inclusivi consentono di intercettare le esigenze di un mercato diversificato, ampliando la propria base clienti e rispondendo in modo mirato ai bisogni di segmenti meno standardizzati, come le taglie oversize e le minoranze etniche. L'adozione di pratiche di marketing trasparenti e responsabili favorisce una comunicazione chiara sulle caratteristiche dei prodotti, rafforzando la fiducia del consumatore e consolidando il posizionamento del brand. Tuttavia, il mancato rispetto degli standard di sicurezza può determinare criticità rilevanti, con rischi per la salute dei consumatori, potenziali richiami di prodotto, sanzioni normative e impatti reputazionali.
Inoltre, in un contesto caratterizzato da una crescente digitalizzazione dei processi, la gestione della sicurezza informatica assume un ruolo strategico: eventuali violazioni di cybersecurity o data breach potrebbero compromettere dati sensibili dei clienti, generando conseguenze legali, erosione della fiducia e rischi finanziari, con ripercussioni sulla continuità operativa e sulla compliance regolatoria.
CSP può essere esposta a rischi legati alla non conformità dei prodotti agli standard di qualità e sicurezza, con potenziali impatti sulla salute dei consumatori, richiami di prodotto, perdita di clienti e danni reputazionali. Inoltre, la vulnerabilità delle infrastrutture IT a minacce informatiche, accessi non autorizzati o malfunzionamenti potrebbe compromettere l'integrità dei dati e la continuità operativa. La gestione non conforme della protezione dei dati personali espone il Gruppo a sanzioni economiche e rischi legali, con possibili impatti sulla solidità finanziaria e reputazionale.
CSP può consolidare il proprio posizionamento competitivo attraverso lo sviluppo di prodotti durevoli e di alta qualità, supportati da una comunicazione trasparente e responsabile. Questo approccio consente di intercettare una clientela sempre più attenta a criteri di etica, sicurezza e affidabilità, favorendo l'espansione del mercato e il rafforzamento della reputazione del brand. Inoltre, la commercializzazione di prodotti conformi ai più elevati standard qualitativi e di sicurezza rappresenta un driver strategico per la fidelizzazione dei clienti, generando valore a lungo termine e consolidando la percezione del marchio come sinonimo di eccellenza e affidabilità.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).).
Gestione impatti - rischi - opportunità
Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali
ESRS Standards | S4-1 |
CSP studia la domanda e i bisogni dei consumatori, sviluppando prodotti che non solo possano soddisfare la loro funzione primaria (copertura e sostegno), ma offrano anche benefici aggiuntivi per il benessere:
La comunicazione è diretta e personalizzata con il consumatore, di ogni segmento di clientela. CSP si impegna a fornire un servizio capillare di consegna attraverso una distribuzione specializzata, per assicurare che il prodotto raggiunga il consumatore nel minor tempo possibile.
Codice etico
CSP riconosce la riservatezza quale regola fondamentale e necessaria di ogni condotta. Il Gruppo assicura, quindi, la riservatezza delle informazioni in suo possesso e si astiene dall'utilizzare dati riservati, salvo il caso di espressa e consapevole autorizzazione e, comunque, sempre nella più rigorosa osservanza della legislazione vigente in materia di Privacy. Nell'ambito delle diverse relazioni con la Società e con i suoi interlocutori, i Destinatari devono astenersi dall'utilizzare informazioni riservate e non di dominio pubblico, delle quali siano venuti a conoscenza in ragione del loro ufficio e/o professione, per scopi personali e, comunque, non connessi con l'esercizio dell'attività lavorativa o professionale loro affidata o svolta nell'interesse della Società.
Nessun dipendente o collaboratore può trarre vantaggi di alcun genere, diretti o indiretti, personali o patrimoniali, dall'utilizzo di informazioni riservate, né comunicare dette informazioni ad altri o raccomandare o indurre altri all'utilizzo delle stesse.
La comunicazione a terzi delle informazioni deve avvenire esclusivamente da parte di soggetti autorizzati ed in ogni caso in conformità alle disposizioni aziendali. CSP applica ed aggiorna costantemente politiche e procedure per la protezione delle informazioni.
Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti
ESRS Standards | S4-2 |
CSP non prevede un coinvolgimento diretto dei consumatori nelle decisioni aziendali, ma raccoglie costantemente feedback e segnalazioni attraverso i propri canali di comunicazione. Il coinvolgimento attivo dei consumatori rappresenta un elemento strategico per CSP, che pone particolare attenzione all'ascolto e all'interazione con il proprio pubblico. Il Gruppo raccoglie feedback in modo continuativo attraverso diversi canali, tra cui:
E-commerce, che consente un contatto diretto con i clienti e facilita la raccolta di opinioni ed esperienze d'acquisto;
servizio clienti, che garantisce risposte rapide, personalizzate e un supporto dedicato.
Le opinioni dei consumatori e degli utilizzatori finali vengono attentamente analizzate e trasferite ai dipartimenti competenti (customer service e ufficio qualità) per garantire un miglioramento continuo dei prodotti e dei servizi.
Oltre a questi strumenti, CSP si impegna nel coinvolgimento dei consumatori attraverso iniziative di sensibilizzazione sociale, con un focus particolare sulla lotta alla violenza contro le donne. Tra le principali attività promosse:
campagne social in occasione della Giornata internazionale contro la violenza nei confronti delle donne, con la promozione di un collant rosso come simbolo di supporto e solidarietà;
giornate di formazione e sensibilizzazione, dedicate alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione di relazioni consapevoli e rispettose;
partecipazione a eventi dedicati alle donne, con focus su tematiche legate all'identità, all'empowerment femminile e al benessere.
Attraverso queste iniziative, CSP rafforza il proprio impegno non solo nel creare prodotti di qualità, ma anche nel promuovere un dialogo attivo con la propria community e sostenere cause di forte impatto sociale.
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni
ESRS Standards | S4-3 |
Customer Care e sistema di ticketing
CSP garantisce un rapporto trasparente ed etico ai propri clienti. Per prevenire e ridurre eventuali impatti negativi, il Gruppo ha sviluppato un sistema di segnalazione e assistenza che permette ai clienti di comunicare esigenze, segnalare problemi e ricevere supporto in modo efficace e tempestivo.
L'assistenza ai consumatori viene gestita attraverso diversi canali. CSP mette a disposizione un sistema di ticketing e indirizzi e-mail dedicati, favorendo l'interazione diretta con i clienti attraverso i social media, le piattaforme e-commerce e la rete di negozi diretti, dove il personale di vendita è formato per offrire supporto qualificato.
Ogni segnalazione viene analizzata e gestita dai reparti competenti, come il customer service e l'ufficio qualità, che valutano le richieste e adottano le misure necessarie per risolvere eventuali problematiche. Il monitoraggio costante delle segnalazioni consente di individuare eventuali criticità ricorrenti e migliorare continuamente l'esperienza del cliente.
Per garantire un contatto diretto con i consumatori, CSP collabora attivamente con la rete distributiva, fornendo formazione al personale di vendita affinché possa offrire assistenza qualificata nei punti vendita. Inoltre, il Gruppo ha strutturato un sistema di raccolta feedback per trasferire tempestivamente le segnalazioni al servizio clienti e monitorarne la gestione.
A tutela dei segnalanti, CSP garantisce la massima riservatezza e si impegna a prevenire qualsiasi forma di ritorsione. L'efficacia del servizio viene costantemente valutata attraverso l'analisi dei tempi di risposta, il livello di soddisfazione del cliente e il miglioramento continuo dei processi.
CSP ribadisce il proprio impegno nel fornire un servizio di qualità, affidabile e orientato al consumatore, rafforzando la fiducia e la relazione con la propria clientela.
Canali di vendita online
CSP International ha iniziato le vendite online dal 2013, tramite un portale di vendita on line multi-brand in cui erano proposti tutti i suoi marchi. A partire dal 2015, è stato avviato un processo di valorizzazione dell'identità digitale dei marchi mediante la creazione di siti e-commerce dedicati. Il progetto ha preso il via con www.oroblu.com e si è concluso a febbraio 2023 con l'inaugurazione dei siti www.cagi.eu e www.lepel.it.
Al momento, i marchi di CSP International commercializzati online includono Perofil, Oroblù, Cagi e Lepel, disponibili rispettivamente sui siti www.perofil.com, www.oroblu.com, www.cagi.eu e www.lepel.it. Dal luglio 2023, la gestione dello store online www.oroblu.com per il mercato USA è stata centralizzata nella sede centrale di Ceresara (MN). Attualmente, il marchio Oroblù è venduto online in Italia, Europa, Inghilterra e Stati Uniti.
CSP Paris gestisce due portali di vendita online: www.lebourget.com e www.well.fr.
Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni
ESRS Standards | S4-4 |
Il progetto Made in CSP
Per garantire trasparenza e informazione ai consumatori, CSP ha sviluppato il progetto "Made in CSP", un'iniziativa volta a rendere tracciabile la catena del valore e offrire dettagli chiari sulla produzione dei propri prodotti. CSP ha lavorato per mantenere la produzione nel territorio italiano e limitare i processi di esternalizzazione che hanno caratterizzato il mercato di riferimento della calzetteria. Il progetto Made in CSP rappresenta l'impegno verso i clienti: rendere trasparente e tracciata la catena del valore, un percorso con cui intende raccontare dove e come sono realizzati i prodotti delle collezioni.
In un settore in cui la delocalizzazione produttiva è diffusa, CSP ha scelto di mantenere e valorizzare la produzione in Italia, assicurando il controllo diretto sulle fasi di lavorazione e sugli standard qualitativi. Il progetto permette ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate sui processi produttivi e sulle materie prime utilizzate attraverso un QR Code presente sul retro di alcuni pack di prodotti selezionati. Questo sistema consente di rafforzare il rapporto di fiducia con gli utilizzatori finali, garantendo informazioni chiare, verificabili e in linea con i principi di trasparenza e responsabilità aziendale.
Il progetto "Made in CSP" già nel 2022 ha permesso di far conoscere dove e come sono realizzati i collant, le calze e il bodywear Oroblù che il Gruppo produce, in modo da dare informazioni trasparenti ed accurate su quello che è l'intero processo di produzione e non solo. Attraverso un QR Code apposto sul retro di alcuni pack di prodotti selezionati, i consumatori possono conoscere dove avvengono i passaggi necessari alla produzione dei capi che hanno acquistato e quali sono le materie prime impiegate per la loro realizzazione.
Nel 2023 il progetto "Made in CSP" ha visto la sede di Fossoli Carpi protagonista di foto e video postati sulla pagina Linkedin del Gruppo, con contenuti che hanno dato risalto al know how aziendale legato al mondo della corsetteria. Altre foto e video sono stati postati nel 2024 riguardanti la sede di Bergamo e il know how aziendale riguardante il mondo dell'intimo maschile.
Qualità del prodotto e salute e sicurezza dei clienti
Il Gruppo CSP International produce e distribuisce in tutto il mondo calze, intimo, costumi da bagno e abbigliamento dai capi e materiali innovativi e della migliore qualità. Condizioni essenziali sono la ricerca, l'innovazione tecnologica e quella stilistica. Tali obiettivi strategici possono essere raggiunti soltanto se la filiera di produzione, i processi produttivi e distributivi sono gestiti e monitorati in modo coerente. A tale riguardo, è noto come una delle potenziali criticità del settore del tessile - abbigliamento sia la conformità dei prodotti rispetto alle norme e regolamenti in materia ambientale. L'utilizzo delle materie prime, ed in particolare delle sostanze chimiche nei processi produttivi interni e/o affidati ai façonnisti, espone l'impresa a potenziali rischi, che richiedono una costante attenzione.
La certificazione Oeko-Tex® - CSP è certificata secondo lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® dal 2011, un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati. Lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® contribuisce a garantire una sicurezza di prodotto elevata ed efficace dal punto di vista del consumatore.
La certificazione OEKO-TEX® prevede il rispetto di una lista dei requisiti relativi a singole sostanze:
quali coloranti azoici, formaldeide, pentaclorofenolo, cadmio nichel, ed altri;
numerose sostanze chimiche pericolose per la salute, anche se non ancora regolamentate per legge;
requisiti del Regolamento Europeo sulle sostanze chimiche REACH e lista ECHA delle sostanze candidate SVHC (ove rilevanti per prodotti tessili e abbigliamento). I requisiti del STANDARD 100 by OEKO-TEX® vengono periodicamente aggiornati;
requisiti della normativa americana US Consumer Product Safety Improvement Act (CPSIA) per il piombo;
numerose classi di sostanze rilevanti anche per l'ambiente.
La certificazione dei prodotti in cotone "biologico" richiede requisiti e regole speciali con l'esecuzione di ulteriori test di laboratorio che devono dimostrare che il cotone non è stato geneticamente modificato e il cotone "biologico" non può essere combinato con il cotone convenzionale.
Coloranti - Le divisioni R&D di CSP hanno realizzato studi sulle tinture naturali e di altro tipo innovativo, che hanno portato all'utilizzo di coloranti metal free di ultima generazione, privi di metalli pesanti e skin friendly, mantenendo inalterata l'alta qualità tintoriale e la setosità dei collant.
CSP Paris - grazie alla ricerca svolta sul processo di tintura, il 100% dei prodotti tinti nello stabilimento di Vigan sono stati trattati con coloranti "metal free", già dalla seconda metà del 2019. Questo vale per la maggior parte delle linee Well, così come per le gamme Modacolor Green, Voilance e Dessous Chic del marchio Le Bourget.
Tutti i fornitori dei marchi Lepel e Cagi per prodotti acquistati in semilavorato o finito non utilizzano materiali o coloranti pericolosi per la salute e per l'ambiente e sono certificati Oeko-tex standard 100.
Alcuni fornitori sono anche certificati BSCI (Business Social Compliance Initiative), che garantisce il monitoraggio e miglioramento delle prestazioni di responsabilità sociale nella catena di fornitura.
Prodotti sottoposti ad analisi per la verifica degli impatti sulla salute e sicurezza - casi di non conformità dei prodotti
Nel periodo di rendicontazione non si sono verificati casi di non conformità a norme, regolamenti o codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti durante il loro ciclo di vita.
Inclusione sociale dei consumatori e degli utilizzatori finali
L'innovazione di CSP non è solo rivolta al miglioramento delle performance ambientali dei prodotti, ma è anche attenta all'inclusività e al soddisfacimento delle richieste dei diversi profili di clientela. CSP è attenta a offrire prodotti a categorie sotto-rappresentante, minoranze e segmenti non standardizzati di clientela. Tale orientamento nei confronti del mercato ha comportato anche il rinnovo dei macchinari, con il preciso intento di realizzare prodotti per categorie specifiche (anziani, taglie oversize, minoranze etniche, ecc.).
Il marchio Perofil, in un'ottica di inclusività e diversità, ha presentato la sua collezione FW24 ad un pubblico genderless nelle linee Street Home e Black Label, pensate e create per soddisfare la ricerca del comfort, incontrando le esigenze sia dell'uomo che della donna di oggi.
I marchi Lepel e Cagi, famosi anche per la loro clientela transgenerazionale, abbracciano un ampissimo ventaglio di taglie. Lepel ha continuato ad investire sulla vestibilità allargando la sua offerta a nuove taglie. Nel corso del 2023 modelliste e prototipiste hanno lavorato sull'ampliamento del range di taglie e coppe delle linee Belseno Allure, Belseno Pizzo, Belseno Segreto e Belseno Cotone sulla Pelle, apportando modifiche tecniche in grado di mantenere inalterato il comfort originario dei capi.
Per il marchio Cagi è stata dedicata una collezione di prodotti alle taglie extra, capace di coprire sino alla 9XL.
In Oroblù, il brand più internazionale del gruppo, la proposta calzetteria è pensata per esaudire le richieste di una clientela mondiale, dal nord Europa al Messico. L'offerta delle taglie è quindi ampia con la caratteristica di una vestibilità confortevole e abbondante, oltre ad una gamma di tonalità di pelle che in alcuni casi arriva sino a 10 colorazioni diverse.
Negli ultimi anni, inoltre, anche la comunicazione soprattutto per i brand femminili Oroblù e Lepel, punta a rappresentare la donna in modo non stereotipato, dando modo alle clienti di riconoscersi in modelle di etnie e taglie eterogenee.
Marketing Responsabile ed Etichettatura
I prodotti CSP richiedono l'etichettatura (anche soltanto sul pack) e l'indicazione della composizione fibrosa e del produttore o rivenditore. Così come nei precedenti periodi 2022 e 2023, anche nel 2024 non si sono registrati casi di non conformità a tale normativa da parte di CSP e delle altre altre società del Gruppo.
CSP International monitora costantemente che le comunicazioni di marketing dei prodotti e servizi offerti seguano i principi dell'etica e dell'integrità. Nel periodo in esame, non è stata oggetto a sanzioni, penali e/o avvisi per casi di non conformità in materia di normative e/o codici di autoregolamentazione in materia di comunicazioni di marketing, tra cui pubblicità, promozione e sponsorizzazioni.
Il piano industriale ha previsto una rimodulazione degli investimenti promo pubblicitari, che riflette i trend di consumo, quali le vendite online e le vendite indotte attraverso lo stimolo dei social network. Le azioni riguardano in particolare l'ampliamento degli investimenti omnichannel (interazione dei brand con i clienti), mantenendo in parte l'impegno media tradizionale, ma incrementando l'attenzione a presidiare maggiormente i punti di contatto con le persone, attraverso una comunicazione digitale e una presenza attiva sui principali social network. L'obiettivo è una comunicazione integrata e sinergica, che dialoghi attraverso la rete digitale e i canali tradizionali della stampa, con una strategia che implementi la brand awareness e la reputation dei brand CSP.
Le campagne di marketing dedicano spazio al packaging di ogni prodotto e nell'area digitale riservata vengono messi a disposizione dei partners tutti i relativi materiali di comunicazione. Vengono realizzate campagne anche di Influencer marketing, con l'obiettivo di far conoscere lo storytelling dei marchi, ma anche per valorizzare le reason why dei prodotti offerti.
Si segnala che il Gruppo CSP nel periodo di rendicontazione non è stato oggetto di alcuna contestazione o sanzione relativamente alla non conformità delle proprie comunicazioni di marketing e/o di altre iniziative di natura commerciale.
Digitalizzazione e comunicazione
Le azioni strategiche a breve e medio e lungo termine del Gruppo sono focalizzate su incisive azioni di razionalizzazione dei costi, con particolare focus sul rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, sia nell'ottica di un più efficace rapporto con la clientela, sia con riferimento all'efficientamento dell'organizzazione aziendale e alla razionalizzazione delle linee di business.
CSP ha già intrapreso (dal 2020) un processo di trasformazione digitale che copre tutti gli ambiti della catena del valore del Gruppo, con particolare focus sulle aree e-commerce, CRM (Customer Relationship Management) e automazione dei processi di vendita, grazie anche alla realizzazione di una piattaforma dedicata B2B (Business to Business) per lo sviluppo delle vendite dirette ai rivenditori specializzati.
Sono stati inoltre realizzati e pianificati progetti per la digitalizzazione dei diversi processi aziendali, finalizzati a migliorarne l'efficienza e, più in generale, le performance, vista l'assoluta rilevanza, ai fini dell'attuazione delle strategie industriali del Gruppo, del completamento del processo di digitalizzazione delle attività e, in particolare, dell'e-commerce.
CSP è impegnata in un processo di "digital transformation". I canali di comunicazione (dal web ai social), che connettono i brand della Società con i consumatori, hanno l'obiettivo di creare engagement e accompagnano un percorso che intende ridefinire in chiave digitale il modello di business, che si sviluppa attorno al concetto di "smart Factory" (smart production, smart service e smart energy).
Nel 2023, è stato allestito il Creative Production Hub, uno spazio all'interno della sede di CSP International a Ceresara, dedicato alla produzione di foto e video per i materiali di comunicazione dei brand del Gruppo. Il Creative Production Hub è il luogo in cui la creatività prende forma, grazie a un team di professionisti capace di trasformare la visione di ogni marchio in immagine. Per la realizzazione di servizi fotografici emozionali come quelli per i cataloghi delle collezioni moda e per i social media, vengono ospitati fotografi e videomaker. Inoltre, tutti i servizi fotografici tecnici sono realizzati internamente e le immagini presenti sulle confezioni dei prodotti e nelle aree prodotto dell'e-commerce di tutti i marchi sono scattate da personale interno che ha ricevuto una formazione ad hoc, supportato da un sistema di gestione del flusso di immagini interno. Per CSP, l'opportunità di produrre internamente una parte importante della comunicazione visiva è un grande valore aggiunto, che ha dato modo di creare nuove professionalità e la capacità di avere una quantità importante di immagini professionali in tempi brevi. Questo hub ha permesso inoltre di ridurre i trasporti legati alla spedizione dei capi e dei materiali da fotografare che ad oggi viene gestito internamente.
Di seguito, vengono riportante le principali iniziative di comunicazione dei marchi di CSP International:
Oroblù -Il 2024 è stato ricco di iniziative di comunicazione, principalmente sulle piattaforme social ma che hanno avuto risonanza sia sulla stampa di settore e non, oltre che durante eventi live. Progetti volti a raccontare in modo consumer friendly i prodotti e progetti legati al mondo valoriale del brand come l'innovazione e la vicinanza al mondo femminile. Oroblù ha proseguito il racconto della campagna "Colorful Women", volto ad esaltare le caratteristiche di ogni donna attraverso i colori delle calze Oroblù, punto di partenza per creare look alla moda coerenti con gli stati d'animo e la personalità delle content creator che le hanno indossate. Nel 2024 si è celebrato il trentesimo compleanno del collant Oroblù Shock Up, iconico collant contenitivo e push-up, grazie ad un gioco di fasce ad azione controllata modella fianchi, addome e alza i glutei, che rimane la scelta preferita della donna che desidera piacersi e sentirsi forte.
Sanpellegrino - Dopo il "Progetto Rosso" che ha rinnovato la collezione di calzetteria, Sanpellegrino ha proseguito il dialogo con le consumatrici "Millennials" e "Generazione Z tramite la pagina Instagram e una campagna influencer condotta in modo congiunto sia su Instagram che su Tik Tok che ha proposto il collant come accessorio di tendenza per completare gli outfit rendendoli cool e sofisticati. Sanpellegrino ha veicolato il collant velato come capo confortevole, durevole nel tempo e adatto ad ogni look.
Perofil - A livello di comunicazione nel 2024 è proseguita la campagna "Perofil Per Me" veicolata da ambassador quali Paolo Stella e Niccolò Cotto che hanno raccontato attraverso scatti e video pubblicati sui social il loro personale "per me" legato a Perofil. Nell'estate 2024 Perofil ha utilizzato la radio per veicolare le performance della linea X-Touch, realizzata in Modal Perofil, tessuto in laboratori italiani capaci di creare una maglia leggerissima e traspirante, ma allo stesso tempo coprente: un abbigliamento intimo ideale per la stagione più calda. Per stimolare l'acquisto dei regali di Natale è stata effettuata anche una campagna influencer.
Lepel - Lepel ha proseguito il percorso di coinvolgimento delle nuove generazioni nel 2024, con una campagna dedicata a Lepel Belseno, le cui caratteristiche quali comfort, vestibilità e femminilità, sono state raccontate da 10 content creator, giovani donne: moderne, simpatiche e amanti delle proprie forme, in cui le consumatrici hanno potuto riconoscersi.
Cagi - Nel 2024 il marchio ha proseguito nel percorso di avvicinamento fra la Società e il consumatore, utilizzando la distribuzione del dettaglio specializzato. Da un logo più grafico e pulito lo studio si è esteso ai pack, freschi e moderni. L'immagine in generale è diventata attuale e internazionale. La comunicazione si è adeguata con un restyling importante di Instagram seguito dall'apertura di un nuovo sito e-commerce completamente dedicato al brand. Hanno completato l'operazione una rete vendita dedicata al dettaglio per il quale sono state sviluppate collezioni esclusive come i pigiami moda e l'intimo Puro Modal in campagna vendite dal gennaio 2024.
Nel 2024, CSP ha continuato a progredire nella digitalizzazione, adottando nuove tecnologie in ambito di sicurezza informatica e ha completato l'implementazione del PLM (Product Lifecycle Management). per gestisce l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalla fase iniziale di ideazione fino al servizio e allo smaltimento.
CSP lavora sul segmento business secondo un approccio orientato alla User Experience. Un approccio totalmente digitalizzato, che consente di aumentare l'efficienza dei processi di vendita e riassortimento, raccogliendo e controllando le informazioni mediante un'unica piattaforma, tracciando le performance.
La tutela della privacy, la sicurezza dei dati, la protezione della salute e la trasparenza nella comunicazione e l'inclusione sociale sono aspetti essenziali per garantire la fiducia e la sicurezza dei clienti. In questo contesto il Gruppo ha implementato diverse azioni per gestire gli impatti i rischi e le opportunità correlate ai consumatori e agli utilizzatori finali.
La tutela della privacy
CSP si impegna a garantire che tutti i consumatori, senza distinzione di categoria o segmento, beneficino di standard elevati di protezione dei dati, assicurando un trattamento equo e sicuro delle loro informazioni personali.
Il Gruppo ha concluso il progetto di adeguamento al nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa italiana di attuazione). Quale risultato di tale attività sono state definite un insieme di disposizioni interne e norme di autoregolamentazione, tra cui il Modello per la protezione dei dati personali, le procedure operative per la gestione dei vari adempimenti, la documentazione legale, il registro dei trattamenti, l'impostazione delle analisi dei rischi informatici.
Il Modello, che intende assolvere alle disposizioni contenute nel GDPR e, più in generale, alle norme di autoregolamentazione di cui si è dotata la Società, persegue i seguenti obiettivi:
garantire l'esercizio dei diritti degli interessati dal trattamento;
assolvere agli obblighi del Titolare del trattamento, determinando in tutti coloro che trattano dati personali la consapevolezza del ruolo ricoperto all'interno della struttura organizzativa e delle responsabilità a loro assegnate;
intervenire tempestivamente per prevenire o contrastare possibili violazioni, mediante un'azione di monitoraggio e controllo sugli adempimenti di cui al GDPR e l'implementazione di opportune misure di sicurezza.
CSP, inoltre, ha proseguito nelle attività di gestione continuativa della data protection, tra cui a titolo esemplificativo: gestione dei rapporti con fornitori di servizi e regolarizzazione dei rapporti privacy tra i quali, ad esempio, la designazione dei fornitori quali responsabili del trattamento ai sensi dell'art. 28, GDPR; adozione di ulteriori template documentali, a fronte di esigenze specifiche come, ad esempio, l'informativa sul trattamento dati per situazioni legate all'emergenza Covid-19; monitoraggio ed indirizzo delle violazioni di dati personali, cosiddetti "data breach"; adeguamento alle principali novità normative, nazionali e sovranazionali, e alle best practices emerse nel periodo di riferimento; controllo sui trattamenti di dati personali effettuati e costante aggiornamento del registro dei trattamenti.
La Società, concluso il progetto di adeguamento al nuovo quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa italiana di attuazione), nel corso del quale ha definito un insieme di disposizioni interne e norme di autoregolamentazione (tra cui si citano il Modello per la protezione dei dati personali, procedure operative per la gestione dei vari adempimenti, documentazione legale, registro dei trattamenti, impostazione analisi dei rischi informatici), ha proseguito nelle attività di gestione continuativa della data protection. Nel 2024, così come nel 2023, non è stato necessario gestire violazioni di dati personali, in quanto non vi sono stati "data breach". La Società prosegue le attività formative in materia di data protection nei confronti del personale di nuova assunzione. Nessuna denuncia comprovata è ad oggi pervenuta alla Società relativamente a violazioni della normativa, dei diritti degli interessati e dei dati personali di cui la Società è titolare del trattamento.
Inoltre, in settembre 2024 CSP ha aggiornato il regolamento informatico interno, applicabile a chiunque utilizzi beni o risorse informatiche di proprietà del Gruppo. Il regolamento stabilisce le linee guida per l'uso corretto e sicuro dei dispositivi, dei software e dei dati aziendali, con l'obiettivo di garantire un utilizzo responsabile ed efficiente, prevenendo rischi informatici e violazioni della sicurezza dei dati. Il regolamento risulta consultabile sulla piattaforma intranet aziendale ed è stato condiviso a tutti i dipendenti e collaboratori tramite comunicazione interna con conseguente conferma di ricezione dell'avvenuta comunicazione.
Cybersecurity e data breach
Il Gruppo ha impostato diverse azioni di prevenzione per contrastare il cyber crimine. Considerando che il fattore umano gioca un ruolo determinante per la sicurezza informatica aziendale, CSP ha impostato una serie di programmi formativi per il personale, tramite piattaforme di e-learning. Questi programmi hanno lo scopo di infondere la consapevolezza che ogni utente contribuisce in maniera cruciale alla sicurezza della Società.
La sicurezza informatica aziendale è una delle priorità aziendali di CSP e lo sarà per gli anni a venire. CSP, oltre a gestire piani di formazione rivolti al personale interno, sta investendo risorse e tempo nel rafforzamento dei sistemi di gestione della sicurezza informatica; oltre a questo dall'inizio del 2022 la società ha acquistato un servizio di sicurezza gestita, erogata da un SOC (Security Operation Center) esterno ovvero un centro operativo il cui compito principale è quello di supervisionare e gestire insieme al dipartimento IT interno la sicurezza dei sistemi informativi.
Con l'intento di formalizzare le misure atte a proteggere la Società da attacchi informatici, salvaguardare la business continuity e gestire al meglio la compliance in materia di GDPR, nel corso del 2023 è stato aggiornato e sensibilmente irrobustito il regolamento aziendale per l'utilizzo della strumentazione informatica in cui è stato dato particolare rilievo alla regolamentazione dell'utilizzo e della gestione degli asset aziendali affidati a tutti gli utenti. In settembre 2024 il regolamento informatico è stato ulteriormente aggiornato, con l'introduzione di regole per la navigazione internet e specifiche disposizioni sull'uso delle risorse di Intelligenza Artificiale. In particolare, è stato espressamente vietato il caricamento di documenti contenenti dati personali o informazioni aziendali riservate. Il regolamento aggiornato è consultabile sulla piattaforma intranet aziendale ed è stato comunicato a tutti i dipendenti e collaboratori, tramite e-mail dell'HR Manager, con richiesta di conferma di ricezione.
Nel 2024 non si sono verificati eventi che abbiano comportato la perdita di dati (data breach) e conseguenti denunce comprovate riguardanti la violazione della privacy e della perdita di dati di clienti.
Alla data della presente Relazione non è possibile fornire indicazioni puntuali rispetto alle spese sostenute per l'attuazione delle attività sopra descritte.
Alla data della presente rendicontazione, non sono stati segnalati gravi problemi o incidenti in materia di diritti umani connessi ai consumatori e/o agli utilizzatori finali delle soluzioni offerte dal Gruppo.
Metriche e obiettivi
Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS Standards | S4-5 |
Nel contesto di un mercato sempre più attento alla trasparenza, alla qualità e all'origine dei prodotti, CSP ha individuato degli obiettivi strategici per i propri consumatori e utilizzatori finali.
Rafforzamento della fiducia del cliente
Il progetto "Made in CSP" nasce con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e rafforzare la fiducia del cliente. Tramite un QR code, è possibile consultare in modo semplice tutte le fasi principali, dalla progettazione alla distribuzione del prodotto. Un'iniziativa in costante aggiornamento, pensata per adattarsi nel tempo e rispondere con precisione alle esigenze del consumatore.
Garantire l'inclusione digitale
CSP si impegna inoltre a garantire l'accessibilità digitale. A tal fine, CSP ha definito come obiettivo il pieno adeguamento del sito e-commerce e di tutti i canali digitali aziendali agli standard di accessibilità previsti dall'European Accessibility Act entro giugno 2025. Tale percorso di conformità è stato avviato attraverso l'adesione all'iniziativa Accessibility di AccessiWay, che prevede audit tecnici specifici, attività di formazione interna e l'adozione di strumenti digitali dedicati.
Aumentare la consapevolezza sui rischi informatici e garantire una maggiore tutela del cliente
In un contesto digitale in costante evoluzione, caratterizzato da una crescente esposizione a minacce informatiche, CSP ha identificato come obiettivo il potenziamento della consapevolezza sui rischi cyber e il rafforzamento delle misure di tutela nei confronti dei clienti e degli stakeholder digitali. Questo impegno risponde alla necessità di prevenire casi di violazione dei dati, perdita di fiducia da parte degli utenti e danni reputazionali, nonché di cogliere le opportunità legate a una gestione sicura, responsabile e trasparente dei sistemi informativi.
Per il conseguimento di questo obiettivo, si prederà l'attivazione e il consolidamento di percorsi di formazione continua sulla cyber security, rivolti a tutto il personale. L'attività formativa è orientata a sensibilizzare gli utenti interni sui comportamenti corretti da adottare, a riconoscere i segnali di potenziali attacchi e a promuovere una cultura della prevenzione e della gestione attiva del rischio digitale.
Garantire la sicurezza personale degli utilizzatori finali
Infine, tra le priorità strategiche di CSP rientra l'impegno a garantire la sicurezza personale degli utilizzatori finali dei propri prodotti. La tutela della salute dei clienti rappresenta un elemento imprescindibile della responsabilità aziendale.
A tal fine, CSP si impegna ad assicurare la conformità continua agli standard Oeko-Tex, certificazione riconosciuta a livello internazionale che attesta l'assenza di sostanze nocive per la salute umana nei prodotti tessili. Il rispetto di tali standard garantisce che i prodotti immessi sul mercato siano sicuri, affidabili e conformi alle aspettative di clienti sempre più consapevoli e attenti alla qualità.
Per un quadro completo degli obiettivi, delle tempistiche, si rimanda al paragrafo Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti del presente documento.
2.4 Informativa di governance
Condotta delle imprese
Tema | Sottotema | Sotto-sotto tema | SDGs |
G1 Condotta delle imprese | Cultura d'impresa | | |
Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento | |||
Protezione degli informatori | |||
Corruzione attiva e passiva | Prevenzione e individuazione compresa la formazione |
Governance
Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
ESRS Standards | ESRS 2 GOV- 1 |
Si rimanda al capitolo Governance / paragrafo Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo dove viene riportato il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo e le loro competenze.
Gestione impatti - rischi - opportunità
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
ESRS Standards | ESRS 2 IRO-1 |
Cultura d'impresa | Impatti | |||||
Rischi | ||||||
Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento | Impatti | |||||
Rischi | ||||||
Opportunità | ||||||
Protezione degli informatori | Rischi | |||||
Corruzione attiva e passiva
| Rischi |
L'analisi di doppia rilevanza relativa al tema ESRS G1 Condotta delle imprese ha portato all'individuazione di impatti e rischi rilevanti per CSP International.
La cultura d'impresa rappresenta un elemento chiave nella definizione dell'identità e dell'operatività aziendale, in quanto orienta le scelte strategiche e i comportamenti interni. La promozione di una cultura basata su principi etici e su una gestione trasparente consente di garantire la compliance normativa attraverso l'adozione di politiche e procedure adeguate. Inoltre, un modello di governance improntato all'etica e alla trasparenza contribuisce a consolidare la fiducia degli stakeholder.
Un altro aspetto rilevante riguarda la gestione dei rapporti con i fornitori, in particolare le pratiche di pagamento e il livello di engagement nella catena di approvvigionamento. Il rispetto di condizioni di pagamento corrette e tempestive non solo garantisce la stabilità delle relazioni commerciali, ma supporta anche lo sviluppo economico sia a livello generale che locale. Inoltre, il consolidamento di rapporti con i fornitori locali contribuisce a rafforzare l'economia locale, favorendo la creazione di posti di lavoro e il miglioramento del benessere delle comunità.
Il mancato rispetto di norme e regolamenti, così come eventuali violazioni del Codice Etico da parte di dipendenti o partner, può comportare rischi legali e reputazionali, incidendo sulla fiducia degli stakeholder e sull'immagine del Gruppo.
La gestione dei rapporti con i fornitori è cruciale, soprattutto nelle categorie merceologiche in cui il Gruppo si affida a un numero ristretto di produttori terzi. Il rischio principale riguarda il mancato rispetto degli impegni contrattuali, che potrebbe tradursi in ritardi nelle consegne o in non conformità qualitative. Inoltre, eventuali violazioni delle normative sul lavoro da parte dei fornitori potrebbero avere impatti legali e reputazionali.
Inoltre, l'assenza di misure adeguate a tutelare la riservatezza e prevenire ritorsioni nei confronti di chi utilizza il canale whistleblowing può esporre la Società a rischi legali, danni reputazionali e una riduzione della fiducia interna ed esterna. Un sistema efficace di gestione delle segnalazioni contribuisce alla tempestiva individuazione di potenziali irregolarità, riducendo il rischio di contenziosi.
Infine, la corruzione attiva e passiva rappresenta un rischio per la governance e la sostenibilità aziendale. Eventuali episodi corruttivi possono comportare sanzioni, danni reputazionali e una perdita di fiducia da parte degli stakeholder. L'adozione di misure di prevenzione e controllo adeguate è quindi fondamentale per garantire integrità e compliance nelle operazioni del Gruppo.
Per ulteriori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali, si rimanda al capitolo Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business / paragrafo I temi rilevanti (IRO).
Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
ESRS Standards | G1-1 |
CSP promuove la propria cultura aziendale anche attraverso la Corporate Governance, che disciplina la gestione e la direzione della società con l'obiettivo di assicurare la credibilità sui mercati e la responsabilità sociale verso gli stakeholder​.
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (Modello 231) ai sensi del D.Lgs. 231/2001, adottato per prevenire la commissione di reati aziendali, rappresenta un pilastro cruciale di tale cultura, stabilendo norme e procedure volte a evitare comportamenti illeciti all'interno dell'organizzazione, e garantendo che tutte le operazioni siano condotte in conformità alle leggi vigenti. Parte integrante del Modello 231, è il Codice Etico che guida i comportamenti di tutti i destinatari, definendo chiaramente i valori e i principi del Gruppo.
Le disposizioni del Modello sono vincolanti per gli amministratori e per tutti coloro che rivestono, in CSP o in una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione ovvero gestione e controllo, anche di fatto, per i dipendenti (ivi inclusi i dirigenti), per i collaboratori sottoposti a direzione o vigilanza delle figure apicali della Società (di seguito i "Destinatari") - svolgimento di un'attività di informazione e formazione sui contenuti del Modello.
Whistleblowing
CSP International ha attivato un sistema di whistleblowing in linea con il Modello Organizzativo 231 e conforme alla normativa vigente, attraverso una piattaforma dedicata che consente di segnalare comportamenti illeciti o violazioni del Codice Etico e delle procedure aziendali. Il sistema garantisce la riservatezza del segnalante e la tutela da ritorsioni o discriminazioni.
CSP nell'incoraggiare i destinatari a segnalare tempestivamente possibili comportamenti illeciti o irregolarità, garantisce la riservatezza della segnalazione e dei dati contenuti, nonché l'anonimato del segnalante o di chiunque l'abbia inviata, anche nell'ipotesi in cui la stessa dovesse successivamente rivelarsi errata o infondata.
Le attività di verifica circa la fondatezza delle circostanze rappresentate nella Segnalazione sono di competenza, fatte salve eventuali specifiche leggi in materia, dell'Organismo di Vigilanza, al quale è demandata un'indagine tempestiva e accurata, nel rispetto dei principi di imparzialità, equità e riservatezza nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.
Alla data di pubblicazione del presente documento non sono state ricevute segnalazioni tramite tale canale. CSP International con l'obiettivo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dell'importanza dei sistemi di whistleblowing, si impegna a comunicare a tutti i dipendenti tale procedura attraverso adeguati strumenti di sensibilizzazione nel proprio portale e l'affissione presso le bacheche aziendali.
Rating di legalità
Il Rating di Legalità è uno strumento introdotto dall'Autorità Garante della Concorrenze e del Mercato, volto alla promozione e all'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale. L'ottenimento di un adeguato rating è importante anche ai fini dell'accesso al credito. La Società viene valutata in base al rispetto delle norme vigenti e, più in generale, al grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business, tramite l'assegnazione di un riconoscimento misurato in "stelle". CSP, solo in riferimento alla Capogruppo, in agosto 2023 ha ottenuto il rinnovo del rating, con una valutazione di 3 stelle, il punteggio massimo.
Nel 2024 CSP International ha ottenuto il "Legalità e Profitto Award", il premio organizzato da Economy in collaborazione con Nsa e Rsm, riservato al mondo delle piccole e media imprese più redditizie ed economicamente solide tra quelle che hanno ottenuto il rating di legalità.
Gestione dei rapporti con i fornitori
ESRS Standards | G1-2 |
Gestione della catena di fornitura - La scelta e gestione dei fornitori
CSP International gestisce i rapporti con i fornitori con lealtà, correttezza, professionalità, incoraggiando collaborazioni continuative e rapporti di fiducia solidi e duraturi.
La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni d'acquisto di beni e servizi avvengono sulla base di valutazioni obiettive e imparziali, fondate sulla qualità, sul prezzo e sulle garanzie fornite.
La gestione della catena di approvvigionamento è descritta nella "Procedura acquisti di beni, servizi e consulenze", parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01. Tale procedura ha lo scopo di definire ruoli, responsabilità, modalità operative e principi comportamentali cui il personale di CSP International Fashion Group S.p.A. deve attenersi nella gestione del processo di approvvigionamento di beni e servizi (correlati sia all'attività produttiva e di stabilimento, sia alla attività caratteristica della Società) e nell'acquisizione e gestione delle consulenze.
Tale documento si applica a tutti i soggetti aziendali coinvolti, a vario titolo, nel processo di gestione di acquisto di beni, servizi e consulenze. Nel documento vengono definite le tipologie di spesa e i criteri per la scelta dei fornitori. Nelle selezioni dei fornitori sono tenuti in considerazione criteri di esclusione: conformità alle disposizioni in tema di antiriciclaggio, non sono intrattenuti rapporti con fornitori dei quali sia conosciuto o sospetto il coinvolgimento in attività illecite e/o riconducibili alla violazione della normativa in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo; abilitazioni e conformità alle disposizioni in tema di salute e sicurezza sul lavoro, tutela dell'ambiente e continuità operativa.
La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni d'acquisto di beni e servizi avvengono sulla base di valutazioni fondate sulla qualità, sul prezzo e sulle garanzie fornite. CSP, nei rapporti con i propri fornitori, osserva i principi definiti in base al modello 231 (in particolare, dalla procedura acquisti):
CSP non pratica né approva alcuna forma di reciprocità con i fornitori: i beni/servizi vengono prescelti ed acquistati esclusivamente sulla base del loro valore in termini di prezzo e qualità;
qualsiasi trattativa con un fornitore, attuale o potenziale, deve riguardare esclusivamente i beni e i servizi oggetto di negoziazione con il fornitore;
il personale preposto all'acquisto di beni e servizi non deve subire alcuna forma di pressione, da parte dei fornitori, per la donazione di materiali, prodotti e/o somme di denaro in favore di associazioni di carità/solidarietà o simili;
l'assunzione di impegni e la gestione dei rapporti con i fornitori, attuali e potenziali, deve svolgersi nel rispetto delle direttive della Società in tema di conflitto di interessi e di gestione degli affari.
I fornitori e le aziende partner sono tenuti ad accettare il Codice Etico, che fissa i principi base ai quali il Gruppo CSP fa riferimento per la scelta del fornitore. Il Gruppo ritiene che le persone del mondo CSP debbano vivere in una condizione lavorativa positiva e soddisfacente, anche in termini di benessere, senza discriminazioni, nel pieno rispetto dei loro diritti. Tale politica assume una particolare rilevanza, per un settore che vede una significativa esposizione a fattori di rischio, soprattutto di carattere sociale, legata alla localizzazione geografica di numerosi distretti produttivi della filiera.
Le principali linee guida di CSP per la pianificazione e realizzazione degli acquisti di materie prime e/o l'affidamento delle lavorazione a terzi (façonnisti) sono le seguenti:
Qualità - Capacità di realizzare articoli conformi alle aspettative di CSP, quindi già presenti nella gamma della produzione del fornitore;
Flessibilità - Capacità di produrre quantità importanti e, nello stesso tempo, laddove necessario, piccoli lotti anche se sotto ai minimi di norma richiesti;
Prezzo - In linea con il costo del lavoro del Paese in cui si produce e quindi in target con le richieste CSP;
Organizzazione - Capacità di gestire e utilizzare la tecnologia necessaria per il passaggio delle informazioni utili per la produzione.
Le procedure di selezione dei fornitori della controllata CSP Paris prevedono l'accettazione, da parte dei principali fornitori non europei, di un eventuale audit o l'attestazione di compliance rispetto alle condizioni di lavoro ("social compliance").
Gli aspetti sociali ed ambientali
Tra i fornitori facenti parte della supply chain di CSP non sono emersi, alla data del presente documento, casi di fornitori con significative problematiche in materia di libertà di associazione sindacale, lavoro minorile, condizioni di lavoro forzato, rispetto dei diritti umani. Nel periodo di riferimento (2024), così come in quelli precedenti, non sono stati riscontrati impatti ambientali negativi originati dalla catena di fornitura di CSP.
Non sono state rilevate operazioni e/o fornitori oggetto di specifiche attività di analisi o valutazioni di impatto relativamente a potenziali e rilevanti problematiche in materia di diritti umani. Analogamente, non sono state rilevate situazioni per le quali si è reso necessario intraprendere azioni specifiche nei confronti dei fornitori in relazione ad aspetti di carattere sociale.
Alla data di pubblicazione del documento, non sono stati valutati nuovi fornitori utilizzando criteri ambientali e sociali.
Gestione delle prassi di pagamento
CSP International non ha adottato una politica specifica per prevenire ritardi nei pagamenti, in particolare verso le PMI, ma ha predisposto un'apposita procedura per definire i processi decisionali, le responsabilità, le modalità operative ed i controlli da attuare nello svolgimento delle attività di registrazione, liquidazione e pagamento dei propri fornitori.
L'ufficio preposto al pagamento fornitori effettua un monitoraggio costante delle scadenze, per evitare ritardi nei pagamenti, in particolare per le piccole imprese e i fornitori più vulnerabili.
La gestione dei pagamenti ai fornitori è supportata da un'attenta pianificazione finanziaria, che coinvolge diverse funzioni aziendali attraverso confronti periodici tra contabilità, tesoreria e responsabili acquisti, coi quali vengono definiti i budget necessari e pianificata la corretta allocazione delle risorse. I pagamenti sono organizzati secondo scadenzari dettagliati, suddivisi per tipologia di fornitore, modalità di pagamento e valuta, con attenzione particolare ai tempi bancari di accredito.
Il processo operativo prevede l'estrazione di scadenzari, le cui somme suddivise per tipologia fornitore, modalità di pagamento e valuta vengono sottoposte all'ufficio Tesoreria che stabilisce le risorse finanziarie da utilizzare.
Si procede all'effettivo pagamento solamente una volta verificato che per i documenti da pagare sia stata acquisita l'approvazione al pagamento da parte dei relativi responsabili.
Una volta completata la validazione, i pagamenti vengono eseguiti tramite remote banking. Per mitigare il rischio di insoluti, i pagamenti automatizzati sono oggetto di monitoraggio costante e vengono bloccati esclusivamente in circostanze straordinarie, ad esempio in presenza di comportamenti reiterati da parte del fornitore non conformi agli accordi stabiliti.
Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva
ESRS Standards | G1-3 |
Strumenti e politiche di prevenzione
CSP International applica una valutazione dei rischi legati alla corruzione per la totalità delle operazioni in cui è coinvolto, attraverso le attività di verifica dell'Organismo di Vigilanza svolte su base sistematica. La totalità dei membri di governance è a conoscenza delle normative e procedure anticorruzione dell'organizzazione, così come tutti i dipendenti di CSP International
Inoltre, l'adozione del Modello di organizzazione gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 da parte della Capogruppo, fornisce la possibilità a dipendenti, fornitori e altri soggetti di segnalare episodi di corruzione.
Formazione in materia di anticorruzione attiva e passiva
Le attività di formazione in materia di anticorruzione prevedono il coinvolgimento della totalità dei dipendenti attraverso la fruizione di moduli formativi. Nel corso del periodo di rendicontazione è stata svolta una azione formativa in materia di D.Lgs. 231/01 per tutti i nuovi assunti.
Nel corso del periodo di rendicontazione, sono state erogate 97 ore di formazione in modalità remota a 97 destinatari (tra cui i dipendenti e alcuni membri appartenenti agli organi di amministrazione direzione e controllo), assicurando il massimo livello di diffusione e consapevolezza sui temi della corruzione attiva e passiva
La percentuale di funzioni a rischio contemplate dai programmi di formazione è pari al 100%.
Metriche e obiettivi
Casi di corruzione attiva o passiva
ESRS Standards | G1-4 |
Nel periodo di riferimento, così come in quelli precedenti, non si è registrato alcun episodio di corruzione o concussione che abbia coinvolto Amministratori o dipendenti del Gruppo CSP. In particolare, non si sono verificate condanne né sono state comminate sanzioni per violazioni delle normative anticorruzione e antiriciclaggio.
Non sono stati rilevati episodi confermati di corruzione, né risultano provvedimenti disciplinari o licenziamenti connessi a tali tematiche. Allo stesso modo, non si segnalano casi in cui contratti con partner commerciali siano stati risolti o non rinnovati per violazioni di questo tipo.
Infine, non vi sono procedimenti legali pubblici in corso o conclusi nei confronti del Gruppo CSP o dei suoi dipendenti per questioni legate alla corruzione. Questi risultati confermano l'efficacia delle misure di prevenzione adottate da CSP e il suo impegno costante nel promuovere una cultura di integrità, trasparenza e conformità normativa.
Prassi di pagamento
ESRS Standards | G1-6 |
I termini di pagamento sono definiti da CSP in modo da garantire la massima flessibilità e adattabilità alle specifiche condizioni di mercato. Essi variano in base alle diverse società del Gruppo, ai mercati di riferimento e ai paesi in cui la Società opera, nonché alle caratteristiche dei singoli fornitori. Inoltre, i termini possono essere oggetto di negoziazione nell'ambito degli accordi contrattuali, al fine di rispondere in modo efficace alle esigenze operative e alle dinamiche del settore.
Nel corso del 2024, il Gruppo ha applicato termini di pagamento standard pari a 60 giorni, calcolati come media delle condizioni di pagamento contrattuali. Il 63% dei pagamenti è stato effettuato entro tali termini.
L'analisi dei termini di pagamento si basa sui dati relativi alle fatture di acquisto saldate nel 2024 mediante bonifico bancario, RIBA o altri metodi di pagamento (ad esclusione delle compensazioni).
Il tempo medio effettivo di pagamento delle fatture è risultato pari a 53 giorni, calcolato come differenza tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento.
Si precisa che il Gruppo CSP non ha in corso procedimenti legali per ritardi nei pagamenti.
2.5 Indice dei Contenuti ESRS
Allegato 1
Indice dei contenuti ESRS | ||
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa generale | ||
ESRS 2 Informazioni generali | ||
ESRS 2 BP-1 | Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità | 2.1 Informativa generale / Criteri di redazione |
ESRS 2 BP-2 | Informativa in relazione a circostanze specifiche | 2.1 Informativa generale / Criteri di redazione |
ESRS 2 GOV-1 | Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo | 2.1 Informativa generale /Governance / Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo |
ESRS 2 GOV-2 | Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate | 2.1 Informativa generale /Governance / Il processo di informazione e gestione delle tematiche di sostenibilità |
ESRS 2 GOV-3 | Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione | 2.1 Informativa generale /Governance / Integrazione delle tematiche e performance di sostenibilità nei sistemi di incentivazione |
ESRS 2 GOV-4 | Dichiarazione sul dovere di diligenza | 2.1 Informativa generale /Governance / Il processo di due diligence delle tematiche di sostenibilità |
ESRS 2 GOV-5 | Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità | 2.1 Informativa generale /Governance / Il sistema di controllo interno della rendicontazione di sostenibilità |
ESRS 2 SBM-1 | Strategia, modello aziendale e catena del valore | 2.1 Informativa generale / Strategia e modello di business / Strategia, modello aziendale e catena del valore |
ESRS 2 SBM-2 | Interessi e opinioni dei portatori di interessi | 2.1 Informativa generale / Strategia e modello di business / Gli stakeholder: interessi e aspettative |
ESRS 2 SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale | 2.1 Informativa generale / Strategia e modello di business / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di business |
ESRS 2 IRO-1 | Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti | 2.1 Informativa generale / Gestione degli impatti - rischi - opportunità / Il processo |
ESRS 2 IRO-2 | Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa | 2.1 Informativa generale / Gestione degli impatti - rischi - opportunità / Il processo |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa ambientale | ||
ESRS E1 - Cambiamenti Climatici | ||
ESRS E1.GOV-3 | Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Governance / Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di Remunerazione |
ESRS E1-1 | Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Strategia / Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici |
ESRS E1.SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
ESRS E1.IRO-1 | Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Gestione impatti - rischi - opportunità / Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti |
ESRS E1-2 | Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi |
ESRS E1-3 | Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Gestione impatti - rischi - opportunità /Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Gestione impatti - rischi - opportunità /Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici |
ESRS E1-4 | Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi |
ESRS E1-5 | Consumo di energia e mix energetico | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Consumo di energia e mix energetico |
ESRS E1-6 | Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Emissioni GHG |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa ambientale | ||
ESRS E3 - Acque e risorse marine | ||
ESRS E3.IRO-1 | Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti |
ESRS E3-1 | Politiche relative alle risorse marine | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle acque e alle risorse marine |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle acque e alle risorse marine |
ESRS E3-2 | Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Azioni e risorse relative alle acque e alle risorse marine |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Azioni e risorse relative alle acque e alle risorse marine |
ESRS E3-3 | Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi alle acque e alle risorse marine |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi alle acque e alle risorse marine |
ESRS E3-4 | Consumo idrico | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Metriche e obiettivi / Consumo idrico |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa ambientale | ||
ESRS E5 - Uso delle risorse ed economia circolare | ||
ESRS E5.IRO-1 | Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Gestione impatti - rischi - opportunità / Il processo di individuazione valutazione degli impatti, rischi e opportunità rilevanti |
ESRS E5-1 | Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS E5-2 | Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Gestione impatti - rischi - opportunità / Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS E5-3 | Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare |
ESRS E5-4 | Flussi di risorse in entrata | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Flussi di risorse in entrata |
ESRS E5-5 | Flussi di risorse in uscita | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Flussi di risorse in uscita |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa sociale | ||
ESRS S1 - Forza Lavoro Propria | ||
ESRS S1.SBM-2 | Interessi e opinioni dei portatori d'interessi | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Strategia / Interessi e opinioni dei portatori d'interesse |
ESRS S1.SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
ESRS S1-1 | Politiche relative alla forza lavoro propria | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria |
ESRS S1-2 | Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti |
ESRS S1-3 | Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro propria di sollevare preoccupazioni | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro propria di sollevare preoccupazioni |
ESRS S1-4 | Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS S1-5 | Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
ESRS S1-6 | Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa |
ESRS S1-7 | Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa |
ESRS S1-8 | Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale |
ESRS S1-9 | Metriche della diversità | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche della diversità |
ESRS S1-10 | Salari adeguati | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Salari adeguati |
ESRS S1-11 | Protezione sociale | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Protezione sociale |
ESRS S1-13 | Metriche di formazione e sviluppo delle competenze | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di formazione e sviluppo delle competenze |
ESRS S1-14 | Metriche di salute e sicurezza | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di salute e sicurezza |
ESRS S1-15 | Equilibrio tra vita professionale e vita privata | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata |
ESRS S1-16 | Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale) |
ESRS S1-17 | Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa sociale | ||
ESRS S2 - Lavoratori nella catena del valore | ||
ESRS S2.SBM-2 | Interessi e opinioni dei portatori d'interessi | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Strategia / Interessi e opinioni dei portatori d'interesse |
ESRS S2.SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
ESRS S2-1 | Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore |
ESRS S2-2 | Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti |
ESRS S2-3 | Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni |
ESRS S2-4 | Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS S2-5 | Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Metriche e Obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Metriche e Obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa sociale | ||
ESRS S3 - Comunità interessate | ||
ESRS S3.SBM-2 | Interessi e opinioni dei portatori d'interessi | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Strategia / Interessi e opinioni dei portatori d'interesse |
ESRS S3.SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
ESRS S3-1 | Politiche relative alle comunità interessate | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle comunità interessate |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle comunità interessate |
ESRS S3-2 | Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti |
ESRS S3-3 | Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di sollevare preoccupazioni |
ESRS S3-4 | Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS S3-5 | Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informativa sociale | ||
ESRS S4 - Consumatori e utilizzatori finali | ||
ESRS S4.SBM-2 | Interessi e opinioni dei portatori d'interessi | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Strategia / Interessi e opinioni dei portatori d'interesse |
ESRS S4.SBM-3 | Impatti, rischi e opportunità rilevanti e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale |
ESRS S4-1 | Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali |
ESRS S4-2 | Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti |
ESRS S4-3 | Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni |
ESRS S4-4 | Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali, approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, ed efficacia di tali azioni | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni |
ESRS S4-5 | Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
ESRS 2 MDR-T | Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Metriche e obiettivi / Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti |
Standard ESRS | Informativa | Riferimenti Capitolo |
Informazioni di governance | ||
ESRS G1 - Condotta delle imprese | ||
ESRS G1.GOV-1 | Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Governance / Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo |
ESRS G1.IRO-1 | Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti |
ESRS G1-1 | Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese |
ESRS 2 MDR-P | Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese |
ESRS G1-2 | Gestione dei rapporti con i fornitori | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Gestione dei rapporti con i fornitori |
ESRS 2 MDR-A | Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Gestione dei rapporti con i fornitori |
ESRS G1-3 | Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva |
ESRS G1-4 | Casi di corruzione attiva o passiva | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Metriche e obiettivi / Casi di corruzione attiva o passiva |
ESRS G1-6 | Prassi di pagamento | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Metriche e obiettivi / Prassi di pagamento |
Allegato 2
Disclosure Requirement | Data Point |
| Riferimento SFDR | Riferimento terzo pilastro | Riferimento regolamento sugli indici di riferimento | Riferimento normativa dell'UE sul clima | Sezione |
ESRS 2 GOV-1 | 21-d | Diversità di genere nel consiglio | x | x | 2.1 Informativa generale /Governance / Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo | ||
ESRS 2 GOV-1 | 21-e | Percentuale di membri indipendenti del consiglio di amministrazione | x | 2.1 Informativa generale /Governance / Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo | |||
ESRS 2 GOV-4 | 30 | Dichiarazione sul dovere di diligenza | x | 2.1 Informativa generale /Governance / Il processo di due diligence delle tematiche di sostenibilità | |||
ESRS 2 SBM-1 | 40-d-i | Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel settore dei combustibili fossili | x | x | x | Non rilevante | |
ESRS 2 SBM-1 | 40-d-ii | ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla produzione di sostanze chimiche | x | x | Non rilevante | ||
ESRS 2 SBM-1 | 40-d-iii | Partecipazione ad attività connesse ad armi controverse | x | x | Non rilevante | ||
ESRS 2 SBM-1 | 40-d-iv | Coinvolgimento in attività collegate alla coltivazione e alla produzione di tabacco | x | Non rilevante | |||
ESRS E1-1 | 14 | Piano di transizione per conseguire la neutralità climatica entro il 2050 | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Strategia / Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici | |||
ESRS E1-1 | 16-g | Imprese escluse dagli indici di riferimento allineati con l'accordo di Parigi | x | x | Non rilevante | ||
ESRS E1-4 | 34 | Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES | x | x | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi | |
ESRS E1-5 | 38 | Consumo di energia da combustibili fossili disaggregato per fonte (solo settori ad alto impatto climatico) | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Consumo di energia e mix energetico | |||
ESRS E1-5 | 37 | Consumo di energia e mix energetico | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Consumo di energia e mix energetico | |||
ESRS E1-5 | da 40 a 43 | Intensità energetica associata con attività in settori ad alto impatto climatico | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Consumo di energia e mix energetico | |||
ESRS E1-6 | 44 | Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES | x | x | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Emissioni GHG | |
ESRS E1-6 | Da 53 a 55 | Intensità delle emissioni lorde di GES | x | x | x | 2.2 Informativa ambientale / Cambiamenti climatici / Metriche e obiettivi / Emissioni GHG | |
ESRS E1-7 | 56 | Assorbimenti di GES e crediti di carbonio | x | Non rilevante | |||
ESRS E1-9 | 66 | Esposizione del portafoglio dell'indice di riferimento verso rischi fisici legati al clima | x | Phase-in | |||
ESRS E1-9 | 66-a; 66-c | Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico acuto e cronico; Posizione delle attività significative a rischio fisico rilevante | x | Phase-in | |||
ESRS E1-9 | 67-c | Ripartizione del valore contabile dei suoi attivi immobiliari per classi di efficienza energetica | x | Phase-in | |||
ESRS E1-9 | 69 | Grado di esposizione del portafoglio a opportunità legate al clima | x | Phase-in | |||
ESRS E2-4 | 28 | Quantità di ciascun inquinante che figura nell'allegato II del regolamento E-PRTR (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) emesso nell'aria, nell'acqua e nel suolo | x | Non rilevante | |||
ESRS E3-1 | 9 | Acque e risorse marine | x | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle acque e alle risorse marine | |||
ESRS E3-1 | 13 | Politica dedicata | x | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle acque e alle risorse marine | |||
ESRS E3-1 | 14 | Sostenibilità degli oceani e dei mari | x | Non rilevante | |||
ESRS E3-4 | 28-c | Totale dell'acqua riciclata e riutilizzata | x | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Metriche e obiettivi / Consumo idrico | |||
ESRS E3-4 | 29 | Consumo idrico totale in m3 rispetto ai ricavi netti da operazioni proprie | X | 2.2 Informativa ambientale / Acque e risorse marine / Metriche e obiettivi / Consumo idrico | |||
ESRS 2 SBM-3 - E4 | 16-a-i | x | Non rilevante | ||||
ESRS 2 SBM-3 - E4 | 16-b | x | Non rilevante | ||||
ESRS 2 SBM-3 - E4 | 16-c | x | Non rilevante | ||||
ESRS E4-2 | 24-b | Politiche o pratiche agricole/di utilizzo del suolo sostenibili | x | Non rilevante | |||
ESRS E4-2 | 24-c | Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani sostenibili | x | Non rilevante | |||
ESRS E4-2 | 24-d | Politiche volte ad affrontare la deforestazione | x | Non rilevante | |||
ESRS E5-5 | 37-d | Rifiuti non riciclati | x | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Flussi di risorse in uscita | |||
ESRS E5-5 | 39 | Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi | x | 2.2 Informativa ambientale / Uso delle risorse ed economia circolare / Metriche e obiettivi / Flussi di risorse in uscita | |||
ESRS 2 - SBM3 - S1 | 14-f | Rischio di lavoro forzato | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale | |||
ESRS 2 - SBM3 - S1 | 14-g | Rischio di lavoro minorile | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale | |||
ESRS S1-1 | 20 | Impegni politici in materia di diritti umani | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria | |||
ESRS S1-1 | 21 | Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria | |||
ESRS S1-1 | 22 | Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri umani | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria | |||
ESRS S1-1 | 23 | Politica di prevenzione o sistema di gestione degli infortuni sul lavoro | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alla forza lavoro propria | |||
ESRS S1-3 | 32-c | Meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Gestione impatti - rischi - opportunità / Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro propria di sollevare preoccupazioni | |||
ESRS S1-14 | 88-b; 88-c | Numero di decessi e numero e tasso di infortuni connessi al lavoro | x | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di salute e sicurezza | ||
ESRS S1-14 | 88-e | Numero di giornate perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali o malattie | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di salute e sicurezza | |||
ESRS S1-16 | 97-a | Divario retributivo di genere non corretto | x | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale) | ||
ESRS S1-16 | 97-b | Eccesso di divario retributivo a favore dell'amministrator e delegato | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale) | |||
ESRS S1-17 | 103-a | Incidenti legati alla discriminazione | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani | |||
ESRS S1-17 | 104-a | Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e OCSE | x | x | 2.3 Informativa sociale / Forza lavoro propria / Metriche e obiettivi / Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani | ||
ESRS 2 SBM-3 - S2 | 11-b | Grave rischio di lavoro minorile o di lavoro forzato nella catena del lavoro | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Strategia / Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale | |||
ESRS S2-1 | 17 | Impegni politici in materia di diritti umani | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | |||
ESRS S2-1 | 18 | Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | |||
ESRS S2-1 | 19 | Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE | x | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | ||
ESRS S2-1 | 19 | Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore | |||
ESRS S2-4 | 36 | Problemi e incidenti in materia di diritti umani nella sua catena del valore a monte e a valle | x | 2.3 Informativa sociale / Lavoratori nella catena del valore / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni | |||
ESRS S3-1 | 16 | Impegni politici in materia di diritti umani | x | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle comunità interessate | |||
ESRS S3-1 | 17 | Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, dei principi dell'OIL o delle linee guida dell'OCSE | x | x | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche relative alle comunità interessate | ||
ESRS S3-4 | 36 | Problemi e incidenti in materia di diritti umani | x | 2.3 Informativa sociale / Comunità interessate / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni | |||
ESRS S4-1 | 16 | Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali | x | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali | |||
ESRS S4-1 | 17 | Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE | x | x | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali | ||
ESRS S4-4 | 35 | Problemi e incidenti in materia di diritti umani | x | 2.3 Informativa sociale / Consumatori e utilizzatori finali / Gestione impatti - rischi - opportunità / Interventi su impatti rilevanti sui consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per gestire rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni | |||
ESRS G1-1 | 10-b | Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione | x | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese | |||
ESRS G1-1 | 10-d | Protezione degli informatori | x | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Gestione impatti - rischi - opportunità / Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese | |||
ESRS G1-4 | 24-a | Ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva | x | x | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Metriche e obiettivi / Casi di corruzione attiva o passiva | ||
ESRS G1-4 | 24-b | Norme di lotta alla corruzione attiva e passiva | x | 2.4 Informativa di governance / Condotta delle imprese / Metriche e obiettivi / Casi di corruzione attiva o passiva |
Tabelle Tassonomia EU
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di ricavi allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
|
| Codice | Ricavi | Quota % ricavi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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Ricavi da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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Ricavi da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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| ||
Totale ricavi da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
|
|
| ||||||||||||||||
Ricavi da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 89 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 89 | 100% |
Quota di Ricavi / Ricavi totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di CapEx allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
|
| Codice | CapEx | Quota % CapEx | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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Capex da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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| |||||||||
Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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| |||||
CapEx da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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| ||
Totale CapEx da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
|
|
| ||||||||||||||||
CapEx da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 1 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 1 | 100% |
Quota di CapEx / CapEx totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
| Esercizio finanziario | 2023 | Criteri per il contributo sostanziale | Criteri per non arrecare un danno significativo (DNSH) | Garanzie minime di salvaguardia | Quota di OpEx allineata (A.1.) o ammissibile (A.2.) alla tassonomia, anno precedente | Categoria attività abilitante | Categoria attività transizione | ||||||||||||
|
| Codice | OpEx | Quota % OpEx | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi | Mitigazione cambiamenti climatici | Adattamento cambiamenti climatici | Acqua e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità/ ecosistemi |
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| % | SI - NO - N/AM | SI - NO | SI - NO | % | A | T | ||||||||||
A | Attività ammissibili alla tassonomia |
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A.1 | Attività ecosostenibili |
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OpEx da attività ecosostenibili | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
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| |||||||||
Di cui abilitanti |
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| 0,0% | |||||||||||
Di cui di transizione |
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| 0,0% | |||||||||||
A.2 | Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili |
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| AM - N/AM |
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OpEx da attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili | - | 0,0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% |
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| 0,0% |
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| ||
Totale OpEx da attività ammissibili (A.1 + A.2) | - | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | ||||||||||||
B | Attività non ammissibili alla tassonomia |
|
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| ||||||||||||||||
OpEx da attività non ammissibili alla tassonomia) (B) | 4 | 100% | ||||||||||||||||||
Totale (A) + (B) | 4 | 100% |
Quota di OpEx / OpEx totali | ||
| Allineata alla Tassonomia per Obiettivo | Ammissibile alla Tassonomia per Obiettivo |
CCM | -% | -% |
CCA | -% | -% |
WTR | -% | -% |
CE | -% | -% |
PPC | -% | -% |
BIO | -% | -% |
Totale | -% | -% |
3 Altre informazioni
3.1 Buy Back e Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie (2,5% del totale) acquistate per un costo complessivo di 888 migliaia di Euro. Nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni proprie e alla data dell'odierno Consiglio di Amministrazione non vi sono state variazioni rispetto al 31 dicembre 2024.
Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all'Assemblea del 30 maggio 2025 la richiesta di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della delibera adottata dall'Assemblea del 14 giugno 2024. Si precisa che le ragioni alla base della richiesta di autorizzazione saranno dettagliatamente specificate nella Relazione Illustrativa sul relativo punto all'ordine del giorno dell'Assemblea.
3.2 Rapporti infragruppo e con parti correlate
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Come previsto dal combinato disposto degli articoli 6 e 7 dell'apposita procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2021 ed entrata in vigore il 1° luglio 2021, tutte le operazioni con le parti correlate (prevalentemente costituite dalle società controllate) sono concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 40 del Bilancio consolidato e nella Nota 37 del Bilancio d'esercizio.
3.3 Relazione sulla remunerazione dell'organo amministrativo, degli organi di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 2024, ai sensi dell'articolo 123-bis del D.Lgs. 24.02.1998 n. 58 (TUF) e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2024, ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti Consob, che sarà sottoposta ad approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti.
3.4 Partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci e dai Direttori Generali (art. 114 e 123 ter del TUF 58/98; art. 84 quater Regolamento 11971/99)
Come richiesto dalla normativa Consob, le informazioni in oggetto sono contenute in apposito schema della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2024.
4 Deliberazioni proposte dal C.d.A. all'Assemblea
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. sottopone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti la seguente proposta di destinazione del risultato dell'esercizio (valori espressi in Euro):
Utile dell'esercizio civilistico | Euro | 217.989,71 |
5% Riserva Legale | Euro | 10.899,49 |
Riserva Utili non distribuiti | Euro | 207.090,22 |
Segnaliamo che il patrimonio netto della Capogruppo, tenuto conto dell'utile sopracitato, è pari a 47,3 milioni di Euro.
Alla luce del risultato conseguito, il Consiglio di Amministrazione non ritiene opportuno proporre la distribuzione di alcun dividendo.
L'Assemblea ordinaria degli Azionisti verrà convocata presso la sede sociale per il giorno 30 maggio 2025, in unica convocazione.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso della seduta del 10 aprile 2025, ha deliberato di convocare l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 nel più ampio termine di centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, come previsto dall'articolo 2364, ultimo comma, del Codice civile, e dall'articolo 10, ultimo capoverso, dello Statuto sociale, stante l'obbligo di provvedere alla redazione del bilancio consolidato.
Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione nel corso della seduta del 10 aprile 2025, conformemente a quanto previsto dall'art. 15 dello Statuto sociale e dalla normativa vigente, l'intervento in Assemblea degli azionisti titolari del diritto di voto è consentito esclusivamente tramite il Rappresentante Designato dalla Società, al quale dovranno essere conferite le deleghe con le modalità ed alle condizioni che saranno illustrate nell'avviso di convocazione, ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, in conformità alle previsioni di legge e alla normativa vigente. Al Rappresentante designato potranno essere conferite anche deleghe o sub-deleghe ai sensi dell'articolo 135-novies del TUF. Inoltre, ai sensi dell'art. 14 dello Statuto sociale, l'Assemblea si svolgerà esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione, tali da garantire l'identificazione e la partecipazione immediata degli aventi diritto e con modalità di collegamento che saranno comunicate dalla Società.
Bilancio
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. propone di approvare il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 e la Relazione degli amministratori sulla gestione, e di destinare l'utile d'esercizio, così come sopra indicato.
Ceresara, 15 aprile 2025
ALLEGATI
Il presente allegato contiene informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Relazione Sulla Gestione, della quale costituisce parte integrante. Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
Attestazione della rendicontazione di Sostenibilità ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98.
Allegato n. 1
ATTESTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITA'
AI SENSI DELL'ART. 81- TER, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 del 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
I sottoscritti Bertoni Carlo, Presidente del Consiglio d'Amministrazione, e Ruffoni Simone, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della CSP International Fashion Group S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:
conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;
con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.
Ceresara, 15 aprile 2025
Il Presidente del Consiglio Dirigente preposto alla redazione
d'Amministrazione dei documenti contabili societari
Relazione della società di revisione - Rendicontazione di sostenibilità
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CSP
31 DICEMBRE 2024
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
ATTIVITÀ
(importi in migliaia di Euro) |
| 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
ATTIVITA' NON CORRENTI |
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Attività immateriali: |
|
| |
- Avviamento | |||
- Altre attività immateriali | |||
- Diritto d'uso | |||
Attività materiali: | |||
- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà | |||
Altre attività non correnti: | |||
Altre partecipazioni | |||
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti | |||
Attività per imposte anticipate | |||
Totale attività non correnti | |||
ATTIVITA' CORRENTI |
|
| |
Rimanenze di magazzino | |||
Crediti commerciali | |||
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività | |||
Attività destinate alla vendita | |||
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | |||
Totale attività correnti | |||
TOTALE ATTIVITA' |
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(importi in migliaia di Euro) |
| 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
PATRIMONIO NETTO |
|
| |
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo: | |||
- Capitale sottoscritto e versato | |||
- Altre riserve | |||
- Riserve di rivalutazione | - | - | |
- Risultato del periodo | ( | ||
meno: Azioni proprie | ( | ( | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO | |||
PASSIVITA' NON CORRENTI |
|
| |
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi: | |||
- Debiti verso banche | |||
- Altre passività finanziarie | |||
TFR e altri fondi relativi al personale | |||
Fondi per rischi e oneri | |||
Fondo imposte differite | |||
Totale passività non correnti | |||
PASSIVITA' CORRENTI |
|
| |
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi: | |||
- Debiti verso banche | |||
- Altre passività finanziarie | |||
Debiti commerciali | |||
Debiti vari e altre passività | |||
Debiti per imposte correnti | |||
Totale passività correnti | |||
TOTALE PASSIVITA' | |||
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
Conto economico consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro) | Esercizio al | Esercizio al | |||||
Ricavi | 100,0% | 100,0% | |||||
Costo del venduto | ( | -58,6% | ( | -58,7% | |||
Margine Industriale | 41,4% | 41,3% | |||||
Spese dirette di vendita | ( | -9,1% | ( | -8,5% | |||
Margine commerciale lordo | 32,3% | 32,8% | |||||
Altri ricavi operativi netti | 1,6% | 1,4% | |||||
Spese commerciali e amministrative | ( | -33,0% | ( | -32,6% | |||
Costi di ristrutturazione | 0,0% | ( | -0,1% | ||||
Risultato operativo (EBIT) | 0,8% | 1,5% | |||||
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | 0,0% | ( | -0,1% | ||||
Altri proventi (oneri) finanziari netti | ( | -0,5% | ( | -0,9% | |||
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio | 0,3% | 0,6% | |||||
Imposte sul reddito | ( | -0,7% | ( | -0,4% | |||
Utile netto del Gruppo | ( | -0,4% | 0,1% | ||||
(*) I dati relativi agli "Altri proventi (oneri) finanziari netti" e ai "Ricavi" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto. | |||||||
Risultato per azione - base | Euro | (0,009) | 0,003 | ||||
Risultato per azione - diluito | Euro | (0,009) | 0,003 |
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro) |
| Esercizio al | Esercizio al | ||
|
| ( |
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Componenti di conto economico complessivo che saranno |
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successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
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Differenza da conversione per Oroblù USA |
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Totale |
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Componenti di conto economico complessivo che non saranno |
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successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
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Differenze attuariali per benefici a dipendenti |
| ( |
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Totale |
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| ( |
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Risultato complessivo |
| ( |
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Rendiconto Finanziario consolidato
per gli esercizi 2024 e 2023 (Importi in migliaia di Euro)
31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023(*) | ||
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative: | |||
Risultato d'esercizio | ( | ||
Imposte d'esercizio | |||
Interessi attivi/passivi | |||
Differenze cambio | ( | ( | |
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | |||
Risultato Operativo (EBIT) | |||
Ammortamenti | |||
(Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie | ( | ||
Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri | ( | ( | |
Variazione TFR e altri fondi relativi al personale | ( | ( | |
Imposte sul reddito pagate | ( | ( | |
Interessi netti pagati su C/C | ( | ( | |
Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante | |||
Variazione del capitale circolante netto: | |||
(Incremento)/decremento delle rimanenze | |||
(Incremento)/decremento dei crediti commerciali | |||
Incremento/(decremento) dei debiti commerciali | ( | ( | |
Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività | ( | ( | |
(Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività | |||
Totale variazione CCN | |||
A | Totale flusso di cassa netto da attività operative | ( | |
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento: | |||
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali | ( | ( | |
(Investimenti) in immobilizzazioni immateriali | ( | ( | |
Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali | |||
Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali | - | - | |
Variazione crediti finanziari | |||
Acquisizione/dismissione di società controllate al netto della liquidità acquisita | - | - | |
B | Flusso di cassa netto da attività di investimento | ( | ( |
Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento: | |||
Incremento (decremento) debiti verso banche | ( | ||
Interessi pagati su debiti finanziari | ( | ( | |
Aumenti/(rimborsi) di capitale proprio | 0 | - | |
C | Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | ( | |
D | Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C) | ( | ( |
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | |||
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | |||
Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al: | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 | |
Disponibilità liquide ed equivalenti | 11.660 | 12.686 | |
Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi | (1.113) | (742) | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | (2.809) | (3.080) | |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | (1.088) | (1.241) | |
Indebitamento netto a breve termine | 6.650 | 7.623 | |
Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi | (4.986) | (8.434) | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | (3.390) | (4.242) | |
Indebitamento netto a medio/lungo termine | (8.376) | (12.676) | |
Indebitamento finanziario netto totale | (1.726) | (5.053) | |
Totale effetto IFRS 16 | (4.478) | (5.483) | |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | 2.752 | 430 |
(*) I dati relativi agli "Interessi attivi/passivi" e ai "Incremento/decremento crediti commerciali" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
al 1° gennaio 2023, 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2024
(Importi in migliaia di Euro)
Riserva | Utile | Totale | |||||||
Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio | |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
Saldi al 01.01.2023 | ( | 0 | ( | ||||||
Aumento Capitale Sociale | 0 | ||||||||
Destinazione utile d'esercizio 2022 | |||||||||
- Riserva Legale | ( | 0 | |||||||
- Riserva utili non distribuiti | ( | 0 | |||||||
Riserve da conversione per Oroblu USA | 0 | ||||||||
Altre riclassifiche | ( | 0 | |||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | ( | ( | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2023 | |||||||||
Saldi al 31.12.2023 | 0 | ( | |||||||
Aumento Capitale Sociale | 0 | ||||||||
Destinazione utile d'esercizio 2023 | |||||||||
- Riserva Legale | ( | 0 | |||||||
- Riserva utili non distribuiti | ( | 0 | |||||||
Riserve da conversione per Oroblu USA | |||||||||
Altre riclassifiche | ( | 0 | |||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | |||||||||
Risultato al 31 dicembre 2024 | ( | ( | |||||||
Saldi al 31.12.2024 | ( | 0 | ( | ( |
Note esplicative Bilancio Consolidato
Note esplicative Bilancio Consolidato 2024
1. Informazioni generali
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
2. Principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio Consolidato
I
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
2.1 Principi internazionali in prima applicazione dal 1° gennaio 2024
Per un'approfondita e completa descrizione, si invita a consultare la sezione 'Nuovi documenti emessi dallo IASB e omologati dall'UE, da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024,' nonché la sezione 'Nuovi principi contabili IFRS o modifiche ai principi contabili IFRS applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2024,' come descritto nel seguito.
3. Sommario dei principi contabili dei criteri di valutazione
Schemi di bilancio
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo del Gruppo
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto Finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Area di consolidamento
L'area di consolidamento comprende la Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A., la società CSP Paris Fashion Group SAS controllata al 100% e la società Oroblù USA LLC controllata direttamente e indirettamente al 100%. La partecipazione nella società tedesca è stata completamente svalutata alla data del 31 dicembre 2022, perché posta in liquidazione. Nel corso del 2024 è stata richiesta la cancellazione della stessa dal registro delle imprese tedesco. Di seguito viene riportata la struttura attuale del Gruppo, invariata rispetto al precedente esercizio.
Criteri di consolidamento
Il bilancio consolidato del Gruppo CSP comprende il bilancio della CSP International Fashion Group S.p.A. e delle imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare direttamente o indirettamente il controllo, disponendo del potere di determinarne le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi.
I principali criteri seguiti per la preparazione dei prospetti contabili consolidati di Gruppo sono riportati di seguito.
Le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo del consolidamento integrale sono rilevati nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. É stato, inoltre, eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale.
Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento sono imputate ai maggiori valori attribuibili ad attività e passività e per la parte residua, ad avviamento. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.
I crediti e i debiti, i costi ed i ricavi tra società consolidate e gli utili e le perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminati, così come gli effetti di fusioni tra società già appartenenti all'area di consolidamento.
Le quote di patrimonio netto e del risultato del periodo delle società consolidate di competenza di azionisti terzi sono evidenziate separatamente rispetto al patrimonio netto e al risultato del Gruppo.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico al netto degli ammortamenti, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dello IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2024 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
A
Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
il bene è controllato dal Gruppo, ovvero lo stesso ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento dà vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
la disponibilità di risorse per completare l'attività;
la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
- l'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Si segnala che, dal 1° gennaio 2024, è stato presentato e omologato l'emendamento relativo alle "Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione". L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Attività materiali
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, con il metodo del pro-rata per il primo anno, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% - 5% |
- Centrale Termoelettrica | 9% |
- Impianti e macchinari | 10% - 12,5% |
- Attrezzature industriali | 20% - 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% - 33% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% - 20% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che per le immobilizzazioni materiali, non sono intervenuti cambiamenti di aliquote rispetto alle aliquote del 2023.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività". I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa, risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attività
I
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre i tre viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite di valore. Il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Attività destinate alla vendita
Le immobilizzazioni destinate alla vendita, sono riclassificate nell'attivo circolante nel rispetto del principio IFRS 5 ed in particolare delle condizioni affinché un'immobilizzazione possa essere considerata disponibile per la vendita. La loro valutazione tiene conto del minor valore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. In questo caso il costo di acquisto o di produzione è dato dal valore netto contabile, cioè il valore al quale il bene è stato iscritto in bilancio, al netto di ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio e di esercizi precedenti.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
Passività finanziarie non correnti
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicità
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.
Utile per azione
Uso di stime
In questo contesto si segnala che la complessità del quadro macroeconomico domestico e di quello Internazionale, oltre che le tensioni geo-politiche, hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i fondi per rischi ed oneri e le imposte differite attive.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
Il Gruppo applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
Il Gruppo adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy del Gruppo si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2025-2029, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale scenario, molto complesso, il Gruppo, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2025; inoltre, per gli anni successivi, il Gruppo ha aggiornato le precedenti proiezioni quinquennali per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari del Gruppo, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024.
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16) | settembre 2022 | 1° gennaio 2024 | 20 novembre 2023 | (UE) 2023/2579 21 novembre 2023 | Nessun impatto sulle informazioni integrative |
Classificazione delle passività come correnti e non correnti (Modifiche allo | gennaio 2020 ottobre 2022 | 1° gennaio 2024 | 19 dicembre 2023 | (UE) 2023/2822 20 dicembre 2023 | Vedi punti 46-47 |
Accordi di finanziamento per le forniture (Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7) | maggio 2023 | 1° gennaio 2024 | 15 maggio 2024 | (UE) 2024/1317 16 maggio 2024 | Vedi punto 105 |
Nuovi principi contabili IFRS o modifiche ai principi contabili IFRS applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2024
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2024
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Impossibilità di cambio (Modifiche allo IAS 21) | agosto 2023 | 1° gennaio 2025 | 12 novembre 2024 | (UE) 2024/2862 13 novembre 2024 | Vedi punti 537-541 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 30 novembre 2024
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Nuovi principi contabili IFRS | |||
IFRS 14 Regulatory deferral accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities" |
IFRS 18 Presentation and disclosure in financial statements | aprile 2024 | 1° gennaio 2027 | TBD |
IFRS 19 Subsidiaries without public accountability: disclosures | maggio 2024 | 1° gennaio 2027 | TBD |
Modifiche ai principi contabili IFRS | |||
Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Amendments to the classification and measurement of financial instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7) | maggio 2024 | 1° gennaio 2026 | TBD |
Annual improvements - Volume 11 | luglio 2024 | 1° gennaio 2026 | TBD |
Modifiche all'IFRS 16 - Passività del leasing in un contratto di Sale and Leaseback
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB il 22 Settembre 2022 e omologato dall'EFRAG il 21 novembre 2023, e risulta applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. La modifica al principio ha l'obiettivo di fornire chiarimenti su come un'entità debba contabilizzare una vendita e retrolocazione nei periodi successivi alla transazione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Modifiche allo IAS 1 - Non-current liabilities with covenants
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB nel mese di ottobre 2022 e omologato dalla Commissione Europea il 28 agosto 2023 ed è applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. Le modifiche allo IAS 1 specificano che i covenants da rispettare dopo la data di chiusura di bilancio non influiscono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente, ma è richiesto che la società fornisca adeguata informativa sui covenants nelle note al bilancio. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7 - Supplier finance arrangements
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB nel mese di maggio 2023 e omologato dalla Commissione Europea il 17 maggio 2024; è applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. Le modifiche introdotte con l'emendamento rispondono alla richiesta da parte degli investitori di fornire maggiori informazioni sugli accordi di supplier finance al fine di valutare come questi accordi influiscono sulle passività, sui flussi di cassa e sul rischio di liquidità di un'entità. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
4. Avviamento
La voce, pari a 8.374 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024, si riferisce al valore residuo esistente al 1° gennaio 2004 derivante dalle operazioni di acquisizione del Gruppo Le Bourget. Il valore non è variato rispetto al 31 dicembre 2023.
Dal 1° gennaio 2004 l'avviamento non è più ammortizzato: il valore recuperabile delle cash generating unit cui i singoli avviamenti sono stati allocati, viene verificato attraverso la determinazione del valore recuperabile (valore d'uso) e sottoposto ad impairment test, in applicazione della metodologia prevista dal Principio Contabile Internazionale IAS 36. Tale valore d'uso è stimato sulla base:
del valore attuale dei flussi finanziari futuri relativi ad un orizzonte previsionale pluriennale che si stimano deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle singole cash-generating unit (metodologia "Discounted Cash Flow" nella sua versione "Unlevered"); e
del valore terminale attribuibile alle stesse (stimato sulla base della metodologia della rendita perpetua), al fine di riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit è attesa generare oltre l'orizzonte di piano e rappresentativo del valore attuale dei flussi di cassa futuri successivi al periodo di proiezione esplicita dei dati finanziari previsionali.
Si ricorda, infine, che la recuperabilità degli avviamenti è verificata almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) anche in assenza di indicatori di possibile perdita di valore.
L'avviamento è stato attribuito alle Cash Generating Unit dalle quali ci si attendono benefici connessi all'aggregazione; l'avviamento derivante dall'acquisizione di Le Bourget S.A. è allocato alla CGU Francia.
A seguito dell'effettuazione del test di impairment previsto dallo IAS 36, non sono emerse delle perdite di valore che hanno comportato nell'esercizio 2024 la svalutazione dell'avviamento allocato alla CGU Francia.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo successivo.
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia, Francia;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2025-2029 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 aprile 2025.
Con riferimento al valore del punto ii) come tasso di sconto per l'Italia, per i flussi negativi è stato utilizzato un Risk Free Rate pari al 3,35%, mentre per i flussi positivi un WACC pari al 7,89%. Per quanto riguarda la Francia, avendo flussi di cassa tutti positivi è stato adottato un tasso di sconto pari al 7,64%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1,5%.
Dal sopra citato impairment test non è emersa la necessità di procedere a svalutazioni per la CGU Francia, mentre per la CGU Italia le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 4,2 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 28,0 milioni di Euro, per un totale impairment di 23,8 milioni di Euro.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC" per l'Italia e "WACC" per Francia), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nelle tabelle sottostanti sono riportati i risultati di tali analisi:
Carrying Amount = 28.030 (Importi in migliaia di Euro) | ||||
CGU Italia | VALUE IN USE | |||
2,85% / 7,43% | 3,35% / 7,89% | 3,85% / 8,35% | ||
Tasso g | 1,00% | 5.407 | 4.791 | 4.257 |
1,50% | 4.839 | 4.238 | 3.722 | |
2,00% | 4.166 | 3.591 | 3.103 | |
Carrying Amount = 30.244 (Importi in migliaia di Euro) | ||||
CGU Francia | VALUE IN USE | |||
7,17% | 7,64% | 8,10% | ||
Tasso g | 1,00% | 45.649 | 42.446 | 39.658 |
1,50% | 48.035 | 44.415 | 41.301 | |
2,00% | 50.882 | 46.734 | 43.214 | |
Si precisa però che i risultati negativi evidenziati dall'analisi sulla Capogruppo non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti nel bilancio della Capogruppo sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (381 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio della Capogruppo che, in base a quanto previsto dallo IAS 36 devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili, non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati della Capogruppo, si evidenzia che, per l'esercizio 2024, i loro valori sono stati confermati mediante una perizia di stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 19,8 milioni di Euro a fronte di 6,7 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2024; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 1,9 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato. In riferimento a tutte le altre voci si rinvia alle informazioni già riportate nella presente nota al paragrafo "Criteri di valutazione".
5. Altre attività immateriali
| Software | Marchi | Altre | Immobilizz. | Totale |
|
| e Licenze |
| in corso |
|
Costo Storico |
|
|
|
|
|
Al 1° gennaio 2023 | 13.985 | 13.433 | 1.089 | 2 | 28.509 |
Incrementi | - | - | - | 70 | 70 |
Decrementi | - | - | - | (2) | (2) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 | 13.985 | 13.433 | 1.089 | 70 | 28.576 |
Incrementi | - | - | - | 311 | 311 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2024 | 13.985 | 13.433 | 1.089 | 381 | 28.887 |
Ammortamenti e svalutazioni |
|
|
|
|
|
Al 1° gennaio 2023 | 13.896 | 10.384 | 988 | 0 | 25.268 |
Ammortamenti dell'anno | 60 | - | 100 | - | 160 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 | 13.956 | 10.384 | 1.088 | 0 | 25.428 |
Ammortamenti dell'anno | 28 | - | - | - | 28 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2024 | 13.984 | 10.384 | 1.088 | 0 | 25.456 |
Valore netto contabile: |
|
|
|
|
|
Al 1° gennaio 2023 | 89 | 3.049 | 100 | 2 | 3.240 |
Al 31 dicembre 2023 | 29 | 3.049 | 0 | 70 | 3.148 |
Al 31 dicembre 2024 | 1 | 3.049 | 0 | 381 | 3.431 |
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2024 ammontano a 3.431 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2025-2029, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. L'incremento dell'esercizio per la voce 'Software', attribuibile principalmente alla Capogruppo, è relativo ai costi sostenuti per lo sviluppo di nuove applicazioni e per l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.
Nella voce 'Marchi' sono compresi i marchi Cagi, Liberti e Well e i marchi Perofil e Luna di Seta, acquistati nel 2017.
I marchi Cagi, Liberti, Perofil e Luna di Seta, in quanto attribuiti alla Cash Generating Unit Italia sono stati interamente svalutati nel 2018, mentre per il marchio Well attribuito alla CGU Francia non si evidenza la necessità di svalutazione.
Il marchio Well iscritto in bilancio per un importo pari a 3.049 migliaia di Euro non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita. L'analisi di impairment del marchio è stata ricompresa nell'impairment, effettuato a livello di CGU, a cui si rimanda per la spiegazione.
6. Diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni |
|
Costo Storico | |||||
Al 1° gennaio 2023 | 10.786 | 253 | - | 2.838 | 13.877 |
Incrementi | 416 | 17 | - | 234 | 667 |
Decrementi | (3.001) | (7) | - | (75) | (3.083) |
Altri movimenti | 12 | - | - | - | 12 |
Al 31 dicembre 2023 | 8.213 | 263 | - | 2.997 | 11.473 |
Incrementi | - | - | - | 254 | 254 |
Decrementi | (703) | (51) | - | (167) | (921) |
Altri movimenti | (28) | - | - | 28 | 0 |
Al 31 dicembre 2024 | 7.482 | 212 | - | 3.112 | 10.806 |
Ammortamenti | |||||
Al 1° gennaio 2023 | 5.986 | 245 | - | 1.713 | 7.944 |
Ammortamenti del periodo | 782 | 17 | - | 447 | 1.246 |
Decrementi | (3.001) | (7) | - | (75) | (3.083) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 | 3.767 | 255 | - | 2.085 | 6.107 |
Ammortamenti del periodo | 762 | 10 | - | 476 | 1.248 |
Decrementi | (370) | - | - | (150) | (520) |
Altri movimenti | (330) | (53) | - | (17) | (400) |
Al 31 dicembre 2024 | 3.829 | 212 | - | 2.394 | 6.435 |
Valore netto contabile: | |||||
Al 1° gennaio 2023 | 4.800 | 8 | - | 1.125 | 5.933 |
Al 31 dicembre 2023 | 4.446 | 8 | - | 912 | 5.366 |
Al 31 dicembre 2024 | 3.653 | - | - | 718 | 4.371 |
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture. Si segnala che il decremento dei diritti d'uso legato ai contratti di affitto di immobili, è imputabile al recesso di due contratti di affitto relativi ad immobili ad uso commerciale della partecipata francese.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
7.
Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Immobilizz. | Totale | |
fabbricati | macchinari | beni | in corso | |||
Costo Storico | ||||||
Al 1° gennaio 2023 | 33.285 | 52.707 | 5.835 | 12.340 | 1.695 | 105.862 |
Incrementi | 449 | 2.447 | 7 | 220 | 2.145 | 5.268 |
Cessioni | - | (1.944) | - | (995) | - | (2.939) |
Altri movimenti | - | (654) | 34 | (217) | (2.735) | (3.572) |
Al 31 dicembre 2023 | 33.734 | 52.556 | 5.876 | 11.348 | 1.105 | 104.619 |
Incrementi | - | 49 | - | 71 | 994 | 1.114 |
Cessioni | - | (95) | - | (765) | (860) | |
Altri movimenti | (100) | 1.550 | 16 | 14 | (1.663) | (183) |
Al 31 dicembre 2024 | 33.634 | 54.060 | 5.892 | 10.668 | 436 | 104.690 |
Ammortamenti e svalutazioni | ||||||
Al 1° gennaio 2023 | 25.307 | 50.729 | 5.828 | 10.353 | - | 92.217 |
Ammortamenti dell'anno | 454 | 537 | 38 | 445 | - | 1.474 |
Cessioni | - | - | - | (995) | - | (995) |
Altri movimenti | - | (2.370) | (44) | (246) | - | (2.660) |
Al 31 dicembre 2023 | 25.761 | 48.896 | 5.822 | 9.557 | - | 90.036 |
Ammortamenti dell'anno | 432 | 655 | 18 | 399 | - | 1.504 |
Cessioni | - | (94) | (1) | (781) | - | (876) |
Altri movimenti | - | 27 | 4 | - | - | 31 |
Al 31 dicembre 2024 | 26.193 | 49.484 | 5.843 | 9.175 | - | 90.695 |
Valore netto contabile: | ||||||
Al 1° gennaio 2023 | 7.978 | 1.980 | 5 | 1.987 | 1.695 | 13.646 |
Al 31 dicembre 2023 | 7.973 | 3.660 | 54 | 1.791 | 1.105 | 14.583 |
Al 31 dicembre 2024 | 7.442 | 4.577 | 49 | 1.492 | 436 | 13.996 |
Le attività materiali al 31 dicembre 2024 ammontano a 13.996 migliaia di Euro. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2025-2029, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati della Capogruppo (pari a 6.662 migliaia di Euro) è asseverato da una perizia di stima di un professionista indipendente, redatta nel corso del 2025, ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.
Altre attività non correnti
8. Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
9. Attività per imposte anticipate
La voce, pari a 269 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024 e a 384 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, accoglie le imposte differite attive sulle differenze temporanee tra i valori iscritti in bilancio e i corrispondenti valori fiscali, principalmente riconducibili a fondi tassati della società CSP Paris (fondo svalutazione crediti/magazzino e fondi rischi) che saranno fiscalmente deducibili in esercizi futuri (i dettagli sono esposti nell'allegato n. 2).
Si segnala che la Capogruppo, per il principio della prudenza e in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, ha deciso di non iscrivere in bilancio le imposte anticipate.
ATTIVITÀ CORRENTI
10. Rimanenze di magazzino
Il bilancio consolidato del Gruppo include rimanenze di magazzino pari a 32.678 migliaia di Euro, al netto di un fondo svalutazione di 4.880 migliaia di Euro iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo. I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro; modalità invariate rispetto all'anno precedente.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/24 | 31/12/23 | Variazione | |
Valore lordo | 37.558 | 41.627 | (4.069) |
Fondo svalutazione | (4.880) | (5.639) | 759 |
32.678 | 35.988 | (3.310) |
31/12/24 | 31/12/23 | Variazione | |
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 5.838 | 6.366 | (528) |
Fondo svalutazione | (959) | (904) | (55) |
4.879 | 5.462 | (583) | |
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 5.749 | 6.812 | (1063) |
Fondo svalutazione | (128) | (141) | 13 |
5.621 | 6.671 | (1.050) | |
Prodotti finiti e merci | 25.971 | 28.450 | (2.478) |
Fondo svalutazione | (3.793) | (4.594) | 801 |
22.178 | 23.856 | (1.677) )) | |
Totale | 32.678 | 35.988 | (3.310) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 3.310 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Ricordiamo, infine, che il Gruppo attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
11. Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 17.264 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 643 migliaia di Euro (561 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/24 | di cui svalutazione | 31/12/23 | di cui svalutazione | |
A scadere | 15.442 | 137 | 14.628 | 71 |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 868 | - | 1.517 | 114 |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 802 | 11 | 1.195 | 48 |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 76 | 49 | 246 | 30 |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 285 | 160 | 163 | 80 |
Scaduto da oltre 366 giorni | 434 | 286 | 343 | 218 |
Totale | 17.907 | 643 | 18.091 | 561 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Italia | 7.338 | 7.559 |
Francia | 8.657 | 8.230 |
Unione Europea | 473 | 680 |
Resto del Mondo | 797 | 1.061 |
Totale | 17.264 | 17.530 |
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
560 | 202 | (119) | 643 |
12. Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Erario c/IVA | 403 | 487 |
Anticipi a fornitori | 121 | 60 |
Crediti verso Enti | 107 | 21 |
Crediti per imposte | 892 | 1.472 |
Risconti attivi | 630 | 532 |
Altri crediti | 325 | 500 |
Totale | 2.478 | 3.072 |
Il decremento rispetto al 31 dicembre 2023 è pari a 594 migliaia di Euro. La differenza più significativa si riferisce al decremento dell'erario c/IVA, della voce altri crediti e della voce crediti per imposte, t
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
13. Attività destinate alla vendita
Nel corso del 2024, alcuni cespiti della Capogruppo iscritti nelle Immobilizzazioni materiali - Terreni e Fabbricati, sono stati oggetto di un contratto di vendita preliminare, pertanto il valore netto contabile, ossia il valore al quale il bene è stato iscritto in bilancio, al netto di ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio e/o di esercizi precedenti, è stato riclassificato nell'attivo circolante per un importo pari a 100 migliaia di Euro.
14. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide del Gruppo è pari a 11.660 migliaia di Euro (12.686 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2024 ammonta a 52.059 migliaia di Euro (52.359 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Per maggiori dettagli si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato".
15. Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 39.949.514 azioni ordinarie prive di valore nominale ed è pari a 17.362 migliaia di Euro.
Non si rileva alcuna differenza rispetto al capitale sociale dell'esercizio precedente.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società;
la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
16. Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Riserva legale | 3.195 | 3.137 |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | 23.906 |
Riserva per differenze attuariali | (925) | (986) |
Riserve diverse | 9.774 | 9.720 |
Totale | 35.950 | 35.777 |
L'Assemblea degli azionisti del 14 giugno 2024 ha deliberato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 della Capogruppo pari a 1.162 migliaia di Euro, per il 5% (58 migliaia di Euro) a Riserva Legale e per la differenza (1.104 migliaia di Euro) a Riserva Utili non distribuiti.
Per il dettaglio della movimentazione delle Riserve si rimanda al Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto.
17. Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
Utile (perdita) per azione
La perdita base per azione al 31 dicembre 2024 è pari a - 0,009 Euro (al 31 dicembre 2023 l'utile base per azione è pari a 0,003 Euro, rapportato a n. 39.949.514) ed è calcolato dividendo il risultato del Gruppo per il numero delle azioni n. 39.949.514 in circolazione durante il periodo.
Utile (perdita) per azione diluito
La perdita diluita per azione coincide con la perdita per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
18. Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
D
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 4.986 migliaia di Euro e sono diminuiti di 3.448 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi, l'estinzione e l'accensione di nuovi mutui e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
- scadenti da 1 a 2 anni | 2.475 | 3.506 |
- scadenti da 2 a 3 anni | 894 | 3.023 |
- scadenti da 3 a 4 anni | 640 | 1.135 |
- scadenti da 4 a 5 anni | 543 | 615 |
- scadenti oltre 5 anni | 434 | 155 |
Totale | 4.986 | 8.434 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Is | Data di stipula | 31/12/24 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 09.2020 | 662 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 892 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 100 |
Finanziamento Credito Padano | 11.2020 | 666 |
Finanziamento SIMEST | 03.2021 | 525 |
Finanziamento SIMEST | 07.2023 | 141 |
Finanziamento Mediocredito Centrale | 10.2023 | 1.909 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 08.2024 | 500 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 08.2024 | 1.625 |
Finanziamento BPCE | 09.2023 | 803 |
7.823 |
Nel corso del 2024, e più precisamente:
in data 30/07/2024 la Capogruppo ha estinto anticipatamente il finanziamento chirografario ottenuto in data 01/12/2023 da Unicredit SpA per un importo pari a 2.000.000 di Euro;
in data 09/08/2024 la Capogruppo ha estinto anticipatamente 1.625.000 Euro quali residuo del finanziamento chirografario, che aveva ottenuto da Banca Intesa Sanpaolo SpA in data 07/12/2022;
in data 09/08/2024 la Capogruppo ha ottenuto un finanziamento chirografario da Banca Intesa Sanpaolo SpA di importo pari a 500.000 Euro. Tale finanziamento è stato erogato utilizzando la provvista di liquidità BEI ed è assistito da garanzia diretta prestata da SACE. Il mutuo prevede un piano di preammortamento fino al 30/06/2025 e rimborso del capitale con scadenze trimestrali fino al 30/06/2028;
in data 09/08/2024 la Capogruppo ha ottenuto un finanziamento chirografario da Banca Intesa Sanpaolo SpA di importo pari a 1.625.000 Euro. Tale finanziamento assistito da garanzia diretta prestata da SACE, prevede un piano di preammortamento fino al 30/06/2026 e rimborso del capitale con scadenze trimestrali fino al 30/06/2030.
Mentre, nel corso del 2024 la controllata francese ha ottenuto il saldo dell'erogazione del mutuo stipulato parzialmente nel 2023 per un importo totale pari a 924.000 Euro con piano di rimborso mensile e durata 8 anni.
Nessuno dei finanziamenti in essere contempla covenants da rispettare. Tuttavia, per i due finanziamenti ottenuti nel 2024 da Banca Intesa Sanpaolo, è possibile beneficiare di una riduzione del tasso qualora la società rispetti alcuni impegni relativi alla transizione sostenibile su assi ESG.
In merito a ciò, si evidenzia che sono state promosse e avviate iniziative mirate al miglioramento e alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società, come riportato nella Rendicontazione di Sostenibilità e nella sezione del Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti e nella sezione Comunità Interessate. Inoltre, il piano di sostenibilità della società include lo sviluppo e l'implementazione di una politica dedicata al contrasto della discriminazione di genere.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 3.390 migliaia di Euro ed includono i debiti generatisi per l'applicazione del principio contabile IFRS 16.
19. Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista sia dalla legislazione francese che da quella italiana; quest'ultima, modificata dalla Legge n. 296/2006, prevede che l'indennità maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia quindi un valore del fondo TFR al 31 dicembre 2024 pari a 4.206 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti del Gruppo calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Saldo iniziale | Interest cost | Indennità accantonate | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale | |
TFR | 4.620 | 141 | 110 | (582) | (83) | 4.206 |
Si segnala inoltre che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto e che il Gruppo ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 141 migliaia di Euro (165 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 3,20% |
Tasso annuo di inflazione | 2,00% |
Tasso annuo di incremento TFR | 3,00% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'Istituto Nazionale di Statistica 2004 per uomini e donne in Italia e dall'Institut National de la Statistique et des Etudes Economiques 2005 in Francia |
Invalidità/Inabilità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne in Italia, non applicabile in Francia. |
Turnover del personale | Probabilità di turn-over del personale coerenti con l'evoluzione storica del fenomeno e con quelle utilizzate dal precedente attuario (7,5% per anno su tutte le età) |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età/anzianità per l'Italia, non previsto in Francia |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria in Italia ed a 65 anni in Francia. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7 - 10 anni al 31.12.2024 con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitività
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,50% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 92 migliaia di Euro.
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,50% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di 96 migliaia di Euro.
20. Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
Saldo iniziale | Accanton. | Utilizzi | Saldo finale | |
Fondo ind. suppl. clientela | 1.105 | 135 | (275) | 965 |
Fondo ristrutturazione | 241 | - | (241) | - |
Fondo rischi | 180 | - | (130) | 50 |
Totale | 1.526 | 135 | (658) | 1.015 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
Al 31 dicembre 2024, il fondo ristrutturazione risulta pari a 0 in quanto nel corso del 2024 si è giunti alla conclusione definitiva della riorganizzazione della struttura della divisione Lepel di Carpi e della risoluzione del rapporto di lavoro con dipendenti; pertanto, nel corso dell'esercizio, il fondo ristrutturazione è stato adeguato e utilizzato per gli importi accordati. Alla data di redazione della presente nota, la società non ritiene di dover procedere ad ulteriori accantonamenti.
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione a rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza fornitori ed erario.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che per la Capogruppo è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Capogruppo ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
21. Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024, invariata rispetto all'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio, interamente attribuibili alla Capogruppo.
PASSIVITÀ CORRENTI
22. Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
La ripartizione dei debiti bancari entro 12 mesi è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Debiti correnti | 413 | 641 |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 2.809 | 3.080 |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 700 | 101 |
Totale | 3.922 | 3.822 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2024 l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alle società del Gruppo dagli istituti di credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 32.532 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 e 2023:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 1.088 | 1.241 |
Debiti verso banche a breve | 1.113 | 742 |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2.809 | 3.080 |
Cassa e banche attive | (11.660) | (12.686) |
Indebitamento finanziario a breve | (6.651) | (7.623) |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 3.390 | 4.242 |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 4.986 | 8.434 |
Indebitamento finanziario netto | 1.726 | 5.053 |
L'indebitamento finanziario netto è migliorato di 3.327 migliaia di Euro ed evidenzia alla fine dell'esercizio un indebitamento netto pari a + 1.726 migliaia di Euro.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 1.088 migliaia di Euro ed includono i debiti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
23. Debiti commerciali
Il saldo evidenzia un decremento di 709 migliaia di Euro. I giorni medi di pagamento passano da 119 dell'esercizio 2023 a 117 nel 2024. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Italia | 8.238 | 8.931 |
Francia | 6.678 | 7.097 |
Unione Europea | 322 | 299 |
Resto del Mondo | 1.486 | 1.106 |
Totale | 16.724 | 17.433 |
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/24 | 31/12/2023 | |
Scaduto | 38 | (278) |
A scadere da 1 a 30 giorni | 7.605 | 8.433 |
A scadere da 31 a 90 giorni | 7.526 | 7.222 |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.288 | 1.810 |
A scadere da 181 a 365 giorni | 267 | 246 |
A scadere oltre 366 giorni | 0 | 0 |
Totale | 16.724 | 17.433 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
24. Debiti vari ed altre passività
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Debiti v/dipendenti per competenze | 3.328 | 3.534 |
Debiti v/ istituti di previdenza | 2.837 | 2.810 |
Debiti per imposte | 787 | 601 |
Altri debiti | 47 | 301 |
Totale | 6.999 | 7.246 |
I debiti vari e altre passività sono diminuiti di 247 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i minori debiti della controllata francese relativi al lavoro dipendente.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
25. Debiti per imposte correnti
Al 31 dicembre 2024 la voce è pari a 188 migliaia di Euro e si riferisce principalmente al debito per imposte correnti sul reddito d'esercizio della società francese, (al 31 dicembre 2023 era pari a 167 migliaia di Euro).
Si ritiene che il valore contabile dei debiti per imposte correnti alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
26. Impegni e rischi
Garanzie prestate
Le fideiussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività.
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2024 e 2023:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Fideiussioni: | ||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 |
- UBI Banca | 0 | 0 |
- Banca Intesa | 5 | 32 |
- Banca BNP | 22 | 22 |
Totale | 88 | 115 |
Coperture sui tassi e sui cambi
Nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività' sono inclusi l'ammontare di 10 migliaia di Euro (4 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) e 14 migliaia di Euro (48 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) riferiti alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati a fronte delle oscillazioni dei cambi e dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto (Importi in migliaia) | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Monte dei Paschi di Siena | 4 | 31.01.2025 | 250 $ | 250 $ |
Monte dei Paschi di Siena | 6 | 28.02.2025 | 400 $ | 400 $ |
Monte dei Paschi di Siena | 14 | 31.07.2026 | 1.446 € | 1.446 € |
BNP | 51 | 30.10.2025 | 2.002 $ | 2.002 $ |
CIC | 51 | 30.06.2025 | 1.570 $ | 1.570 $ |
BPS | 83 | 05.05.2025 | 1.516 $ | 1.516 $ |
T
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse e delle coperture su operazione di rischi su cambi in valuta, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2024 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
27. Informativa di settore
Di seguito si riportano i dati richiesti ai sensi dell'IFRS 8.
I settori identificati per tale analisi sono: Italia, Francia e Altri (nei quali confluiscono i dati di Germania e USA).
Andamento economico per settore operativo
I seguenti prospetti illustrano le situazioni per area di attività al 31 dicembre 2024 e 31 dicembre 2023:
Dati bilancio 31.12.24 | ITALIA | FRANCIA | ALTRI | Rettifiche | GRUPPO |
(Valori in migliaia di Euro) |
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| CSP International |
| 31.12.2024 | 31.12.2024 | 31.12.2024 | 31.12.2024 | 31.12.2024 |
Conto economico |
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Ricavi esterni | 32.857 | 55.558 | 479 | - | 88.895 |
Ricavi Intercompany | 6.066 | 223 | - | (6.288) | - |
% dei ricavi esterni |
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| 0,00% |
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Costo del venduto | (25.965) | (32.504) | (230) | 6.583 | (52.117) |
Margine Lordo | 12.958 | 23.277 | 249 | 295 | 36.779 |
Pubblicità | (2.069) | (2.939) | - | (63) | (5.070) |
Provvigioni | (1.695) | (76) | (1) | - | (1.772) |
Trasporti/Logistica | (2.415) | (3.837) | (83) | - | (6.335) |
Spese commerciali dirette | (2.729) | (12.150) | (19) | - | (14.898) |
Perdite su crediti | (164) | 80 | - | - | (84) |
Costi di settore | (9.072) | (18.923) | (102) | (63) | (28.159) |
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Risultato di settore (Margine Commerciale) | 3.886 | 4.354 | 147 | 232 | 8.619 |
Spese corporate | (5.701) | (3.346) | (84) | (180) | (9.311) |
Altri proventi non operativi | 2.500 | - | - | (2.500) | - |
Altri proventi/oneri | 262 | 1.191 | - | (67) | 1.386 |
Proventi/Oneri finanziari | (729) | 264 | (6) | - | (470) |
Utile (Perdita) prima delle imposte | 218 | 2.464 | 57 | (2.516) | 224 |
Imposte sul reddito dell'esercizio | - | (567) | (12) | (9) | (588) |
Utile (Perdita) d'esercizio | 218 | 1.897 | 45 | (2.525) | (365) |
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Stato Patrimoniale |
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Attività di settore | 70.132 | 45.410 | 425 | (21.312) | 94.654 |
di cui: |
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- Immobilizzazioni materiali | 9.885 | 4.399 | - | (288) | 13.996 |
- Immobilizzazioni immateriali | 2.073 | 14.103 | - | - | 16.176 |
- Capitale circolante operativo netto | 16.793 | 11.659 | 260 | (203) | 28.510 |
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PN |
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Passività di settore | (70.132) | (45.410) | (425) | 21.312 | (94.654) |
di cui: |
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- Posizione finanziaria netta | (6.475) | 4.647 | 102 | - | (1.726) |
- Patrimonio netto | (47.343) | (24.529) | (362) | 20.175 | (52.059) |
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Altre informazioni |
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Investimenti di segmento (Imm. Imm.) | 311 | - | - | - | 311 |
Investimenti di segmento (Imm. Mat.) | 119 | 995 | - | - | 1.114 |
Ammortamenti | (1.372) | (1.433) | - | 24 | (2.781) |
Perdite di valore/riprese riconosciuti a conto economico | - | - | - | - | - |
Altri costi non monetari diversi dall'ammortamento | (164) | 80 | - | - | (84) |
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La colonna denominata 'Rettifiche' evidenzia le operazioni di storno derivanti dalle scritture di consolidamento.
Dati bilancio 31.12.23(*) | ITALIA | FRANCIA | ALTRI | Rettifiche | GRUPPO | |||
(Valori in migliaia di Euro) | CSP International | |||||||
| 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 | 31.12.2023 | |||
Conto economico | ||||||||
Ricavi esterni | 34.081 | 56.913 | 504 | - | 91.498 | |||
Ricavi Intercompany | 7.462 | 109 | - | (7.570) | - | |||
% dei ricavi esterni |
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| 0,00% | |||
Costo del venduto | (28.251) | (33.048) | (266) | 7.891 | (53.674) | |||
Margine Lordo | 13.293 | 23.973 | 238 | 320 | 37.824 | |||
Pubblicità | (2.111) | (3.128) | (14) | (76) | (5.329) | |||
Provvigioni | (1.702) | (61) | (2) | 25 | (1.741) | |||
Trasporti/Logistica | (2.417) | (3.564) | (83) | 1 | (6.064) | |||
Spese commerciali dirette | (2.867) | (5.124) | (20) | 0 | (8.011) | |||
Perdite su crediti | (89) | 31 | - | 0 | (58) | |||
Costi di settore | (9.187) | (11.846) | (119) | (50) | (21.202) | |||
Risultato di settore (Margine Commerciale) | 4.106 | 12.127 | 119 | 270 | 16.622 | |||
Spese corporate | (5.917) | (10.356) | (49) | (249) | (16.571) | |||
Altri proventi non operativi | 2.945 | - | - | (2.945) | - | |||
Altri proventi/oneri | 464 | 958 | 37 | (216) | 1.243 | |||
Proventi/Oneri finanziari | (766) | (2) | (16) | - | (784) | |||
Utile (Perdita) prima delle imposte | 831 | 2.727 | 90 | (3.140) | 511 | |||
Imposte sul reddito dell'esercizio | 331 | (781) | (4) | 52 | (402) | |||
Utile (Perdita) d'esercizio | 1.162 | 1.946 | 86 | (3.087) | 109 | |||
Stato Patrimoniale | ||||||||
Attività di settore | 75.289 | 46.641 | 490 | (21.253) | 101.167 | |||
di cui: |
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| |||
- Immobilizzazioni materiali | 10.934 | 3.934 | - | (284) | 14.583 | |||
- Immobilizzazioni immateriali | 2.003 | 14.888 | - | - | 16.891 | |||
- Capitale circolante operativo netto | 20.440 | 11.390 | 177 | (263) | 31.745 | |||
PN | ||||||||
Passività di settore | (75.289) | (46.641) | (490) | 21.253 | (101.167) | |||
di cui: |
|
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| |||
- Posizione finanziaria netta | (10.764) | 5.522 | 190 | - | (5.053) | |||
- Patrimonio netto | (47.056) | (25.141) | (363) | 20.200 | (52.359) | |||
Altre informazioni | ||||||||
Investimenti di segmento (immobilizzazioni immateriali) | 70 | - | - | - | 70 | |||
Investimenti di segmento (immobilizzazioni materiali) | 3.726 | 1.542 | - | - | 5.268 | |||
Ammortamenti | (1.369) | (1.440) | - | 28 | (2.781) | |||
Perdite di valore/riprese riconosciuti a conto economico | - | - | - | - | - | |||
Altri costi non monetari diversi dall'ammortamento | (89) | 31 | - | - | (58) | |||
| ||||||||
(*) I dati relativi ai "Ricavi esterni" e ai "Proventi/oneri finanziari" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto. |
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
28. Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività:
2024 | 2023(*) | |
Italia | 24.159 | 25.061 |
Francia | 54.789 | 56.183 |
Germania | 1.509 | 1.565 |
Europa dell'Ovest | 5.624 | 5.754 |
Europa dell'Est | 654 | 573 |
Stati Uniti | 589 | 522 |
Resto del mondo | 1.571 | 1.840 |
Totale | 88.895 | 91.498 |
2024 | 2023(*) | |
Calzetteria | 47.888 | 50.621 |
Intimo e maglieria | 17.739 | 17.889 |
Corsetteria e costumi da bagno | 23.268 | 22.988 |
Totale | 88.895 | 91.498 |
(*) I dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
I ricavi netti sono passati da 91.498 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023 a 88.895 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024 con un decremento di 2.603 migliaia di Euro.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un decremento del 3,6% rispetto al 2023, passando da 25.061 migliaia di Euro a 24.159 migliaia di Euro di fatturato.
In Francia, mercato di riferimento del Gruppo, i ricavi si attestano a 54.789 migliaia di Euro ed evidenziano un decremento del 2,5% rispetto all'esercizio precedente.
In Germania il fatturato registra un decremento del 3,6%, così come nell'Europa dell'Ovest (-2,3%) mentre nell'Europa dell'Est il fatturato aumenta del 14,1%.
Negli Stati Uniti i ricavi ammontano a 589 migliaia di Euro (+12,8%), mentre nel resto del mondo si rileva un fatturato di 1.571 migliaia di Euro, con un decremento del 14,6%.
Per ciò che riguarda le merceologie, il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 2.733 migliaia di Euro (-5,4%) rispetto all'esercizio precedente. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, hanno evidenziato un incremento di fatturato dell'1,2%, mentre i prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un decremento dello 0,8%.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento negativo per tutti i marchi, eccetto che per i marchi Private Labels e Lepel, i quali hanno rilevato un incremento di fatturato rispettivamente del 7,2% e dello 0,2%. Well, primo marchio per volumi di vendita del Gruppo, ha rilevato un decremento delle vendite pari al -3,6%. Gli altri marchi registrano i seguenti andamenti: Le Bourget (-3,3%), Oroblù (-1,3%), Sanpellegrino (-7,0%), Perofil (-3,9%), PRF (-91,4%), Luna di Seta (-23,0%) Cagi (-0,7%).
29. Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Acquisti | 29.212 | 31.229 |
Costo del lavoro industriale | 8.982 | 9.588 |
Servizi industriali | 4.459 | 5.703 |
Ammortamenti industriali | 998 | 851 |
Altri costi industriali | 5.145 | 4.839 |
Variazione delle rimanenze | 3.320 | 1.464 |
Totale | 52.117 | 53.674 |
Il costo del venduto è diminuito di 1.557 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza percentuale sui ricavi netti del 58,6% resta invariata rispetto all'esercizio precedente.
30. Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Costi per agenti e merchandising | 1.772 | 1.740 |
Costo del personale logistico | 2.428 | 2.463 |
Ammortamenti | 311 | 305 |
Trasporti esterni | 2.241 | 2.142 |
Altri costi | 1.355 | 1.153 |
Totale | 8.107 | 7.804 |
Le spese dirette di vendita registrano un incremento di 303 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le variazioni più significative riguardano principalmente i maggiori costi di trasporto per 99 migliaia di Euro, costi per agenti per 32 migliaia di Euro, per ammortamenti per 6 migliaia di Euro e per altri costi per 202 migliaia di euro, controbilanciati da minori costi del personale logistico per 35 migliaia di Euro.
31. Altri ricavi operativi netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Royalties attive | 7 | - |
Plusvalenze vendita cespiti | 32 | 125 |
Minusvalenze vendita cespiti | (73) | (1) |
Sopravvenienze attive | 1.424 | 1.235 |
Sopravvenienze passive | (61) | (84) |
Accantonamenti per rischi | - | (52) |
Altri ricavi (spese) | 65 | 102 |
Totale | 1.394 | 1.325 |
La voce è passata da 1.325 a 1.394 migliaia di Euro.
Le differenze più significative riguardano principalmente le minori plusvalenze e le maggiori minusvalenze vendita cespiti e maggiori sopravvenienze attive rilevate rispetto all'anno precedente e realizzate principalmente dalla partecipata francese.
Si segnala inoltre che la voce altri ricavi comprende 49 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo che la Capogruppo ha svolto nel corso dell'esercizio.
32. Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Pubblicità | 4.928 | 5.192 |
Costi del personale comm./amm. | 16.171 | 16.546 |
Ammortamenti comm./amm. | 1.500 | 1.625 |
Compensi Amministratori e Sindaci | 178 | 178 |
Viaggi personale comm./amm. | 965 | 877 |
Consulenze e spese legali | 1.397 | 1.193 |
Canoni di locazione | 233 | 279 |
Imposte e tasse diverse | 433 | 525 |
Perdite/svalutazioni su crediti | 84 | 58 |
Manutenzioni | 546 | 577 |
Postelegrafoniche | 444 | 424 |
Cancelleria | 3 | 8 |
Altre spese | 2.490 | 2.387 |
Totale | 29.371 | 29.869 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un decremento totale di 498 migliaia di Euro.
Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano minori costi del personale commerciale e amministrativo (-376 migliaia di Euro), minori costi di pubblicità (-264 migliaia di Euro), minori ammortamenti per 125 migliaia di Euro, minori imposte e tasse diverse per 92 migliaia di Euro, minori canoni di locazione per 46 migliaia di Euro e minori costi di manutenzione per 31 migliaia di Euro. Controbilanciati da maggiori spese per consulenze e spese legali per 204 migliaia di Euro, maggiori costi nella voce viaggi del personale comm./amm. per 88 migliaia di Euro e nella voce altre spese per 103 migliaia di Euro.
Le altre voci evidenziano generalmente valori in linea con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
33. Costi di ristrutturazione
La voce presenta un saldo pari a 0 migliaia di Euro. Nel corso del 2024 non sono emersi costi di tale natura.
34. Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce non riporta alcun valore relativo a svalutazioni e/o ripristini di attività non correnti.
35.
La
2024 | 2023(*) | |
Interessi passivi di conto corrente | (54) | (58) |
Interessi passivi su mutui | (426) | (290) |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (23) | (66) |
Altri interessi e oneri passivi | (320) | (346) |
Interessi attivi di conto corrente | 176 | 91 |
A | 15 | 14 |
Differenze cambio | 302 | 36 |
Interest cost | (141) | (165) |
Totale | (471) | (784) |
(*) I dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
La voce comprende, oltre agli interessi relativi ai rapporti bancari, anche le differenze cambio e la componente finanziaria del TFR. Nel periodo in esame si rileva un onere di 471 migliaia di Euro rispetto all'onere di 784 migliaia di Euro dell'anno precedente, esclusivamente attribuibile alle differenze cambio ed ai maggiori interessi attivi di conto corrente.
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce, tra gli altri, agli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value dei derivati su tassi. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un onere di 36 migliaia di Euro per il 2024, per il 2023 si registrava un onere di 76 migliaia di Euro.
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
36. Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito ammontano a 588 migliaia di Euro, rispetto a 402 migliaia di Euro del 2023.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Le imposte correnti ammontano a 476 migliaia di Euro e derivano principalmente dalla controllata francese (817 migliaia di Euro nel 2023).
Per ciò che riguarda la Capogruppo, non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2024 e nel 2023, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte differite del Gruppo presentano un saldo negativo pari a 112 migliaia di Euro. Per la controllata francese si riferiscono prevalentemente all'effetto di rientri di stanziamenti di esercizi precedenti e a stanziamenti di imposte anticipate su accantonamenti a fondi del passivo a deducibilità differita. Si evidenzia invece che la Capogruppo, per il principio della prudenza, in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, non ha imposte differite iscritte in bilancio.
Si precisa inoltre che, in applicazione dell'emendamento all'IAS 12 "Income Taxes" pubblicato dallo IASB in data 7 maggio 2021 e la cui efficacia è iniziata il 1° gennaio 2023, nell'esercizio 2024 vengono rilevate differite attive e passive sulle transazioni relative a contratti di leasing per un valore positivo pari ad Euro 653 migliaia (839 migliaia di Euro al 31.12.2023) e negativo per Euro 643 migliaia (830 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Per la presentazione nel prospetto della situazione patrimoniale finanziaria si è proceduto alla compensazione delle attività e passività per imposte anticipate e differite, così come previsto dallo IAS 12.
37. Altre informazioni
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
Di seguito vengono forniti i costi sostenuti in via continuativa che direttamente riguardano il personale dipendente:
2024 | 2023 | |
Costo del personale industriale | 8.982 | 9.588 |
Costo del personale non industriale | 18.621 | 19.030 |
Totale | 27.603 | 28.618 |
I costi del personale sono in decremento di 1015 migliaia di Euro.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/23 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/24 | Media | |
- Dirigenti | 9 | - | (2) | 7 | 8 |
- Quadri | 76 | 6 | (8) | 74 | 74 |
- Impiegati | 275 | 113 | (116) | 272 | 274 |
- Operai | 186 | 44 | (51) | 179 | 183 |
Totale | 546 | 163 | (177) | 532 | 539 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
-fabbricati | 432 | 454 |
-macchinari e impianti | 655 | 537 |
-attrezzature | 18 | 38 |
-altri beni | 399 | 445 |
Totale amm. imm. Materiali | 1.504 | 1.474 |
-software | 28 | 60 |
-marchi e licenze | 0 | 0 |
-diritto d'uso IFRS 16 | 1.248 | 1.246 |
Totale amm. imm. Immateriali | 1.276 | 1.306 |
Totale ammortamenti | 2.780 | 2.780 |
Principali rischi ai quali il Gruppo è esposto
Il Gruppo è esposto ai rischi finanziari connessi alla sua operatività:
rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sul Gruppo.
Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dalle attività operative, soprattutto crediti commerciali e note di credito.
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dal Gruppo e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2024 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività, pari a complessivi a 19.742 migliaia di Euro (20.604 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), includono 643 migliaia di Euro (561 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) relativi a crediti oggetto di svalutazione; l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 17.158 migliaia di Euro (17.028 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 2.584 migliaia di Euro (3.576 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate e assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito e le condizioni di mercato.
Il Gruppo monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità del Gruppo dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle possibili ripercussioni, (trai quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo), dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse oltre che dalle dinamiche dei prezzi per quanto concerne in particolare le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio dei cambiamenti climatici
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria. Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi. I cambiamenti climatici in atto possono avere una ricaduta significativa sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori influenzando il modello di business e l'offerta di CSP.
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.
L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative del Gruppo ed è collegata soprattutto all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, il Gruppo non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Quando i derivati sono sottoscritti a scopo di copertura, il Gruppo negozia i termini di questi derivati in modo da farli collimare con i termini dell'esposizione coperta. Per quanto riguarda le coperture delle operazioni attese i derivati coprono il periodo di esposizione dal momento in cui i flussi di cassa delle operazioni sono attesi al momento del pagamento del risultante debito denominato in valuta estera.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata in prima istanza all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
Il Gruppo gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili.
Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
Con riferimento in particolare ai rischi finanziari, nella tabella sottostante si riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base di pagamenti contrattuali non attualizzati. Si rileva che tali ammontari differiscono da quelli della tabella alla nota 17 e della nota 21 in quanto includono gli interessi passivi e gli oneri pluriennali.
31/12/24 | 31/12/23 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 1.113 | 742 | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 3.050 | 3.520 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 4.895 | 8.858 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 446 | 157 | |
Totale | 9.504 | 13.277 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2024 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato italiano | € 45.906 | Determinato | 2024 | 2025/2026/2027 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2024 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 102.845 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2023 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 113.524 | Determinato | 2022 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2022 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 182.607 | Determinato | 2023 | 2024 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2022 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato italiano | € 147.990 | Determinato | 2023 | 2024 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2021 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato italiano | € 33.431,28 per aliquota IRES = € 8.023,51 | Determinato | 2024 | Anno 2024 | Iper ammortamento |
Stato italiano | € 21.532,84 per aliquota IRES = € 5.167,88 | Determinato | 2024 | Anno 2024 | Super Ammortamento |
Stato italiano | € 70.452 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) - Adeguamento importo 2022 |
Stato italiano | 653.166 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Stato italiano | € 94.100 | Determinato | 2022 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Soggetto erogante | Valore contributo 2024 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato italiano | € 5.341 | Determinato | 2024 | 2024/2025 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA - Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
Fondirigenti | € 12.500 | Concesso | 2024 | 2024 | Regolamento per i fondi interprofessionali per la formazione continua per la concessione di aiuti di stato esentati ai sensi del regolamento CE n.651/2014 e in regime de minimis ai sensi del regolamento CE n.1407/2013 (Aiuti alla Formazione (art.31) |
Simest | € 38.081 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | COVID-19: Direct grants to SMEs engaging in international activities and operations for the digital and green transitions |
Sace SpA | € 3.000.000 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | Garanzia SupportItalia |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto-legge 167 del 2017 art. 19) |
38. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2024 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
39. Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della Società sono pari rispettivamente a 86 e 61 migliaia di Euro (comprensivi di oneri vari).
40. Operazioni con parti correlate ed eventi non ricorrenti
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Nel corso del 2024 non vi sono eventi non ricorrenti significativi.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
41. Valutazione continuità aziendale
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
42. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 15 aprile 2025
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2024;
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023;
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98.
Allegato n. 1 | |||||||||||||
Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2024 | |||||||||||||
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| SITUAZIONE INIZIALE | MOVIMENTI DELL'ESERCIZIO | SITUAZIONE FINALE | |||||||||
IMMOBILIZZAZIONI | COSTO | SALDO | SALDO | DI CUI | DI CUI | ||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | ORIGINARIO | RIVALUT. | SVALUTAZ. | 31.12.23 | INCREM. | RICLASSIFIC. | DECREM. | RIVALUTAZ. | SVALUTAZ. | 31.12.24 | RIVALUTAZ. | SVALUTAZ. | |
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PARTECIPAZIONI |
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ALTRE IMPRESE MINORI | 8 |
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TOTALE PARTECIPAZIONI | 8 | 0 | 0 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | 0 | 0 | |
Allegato n. 2 | |||||||||||
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023 | |||||||||||
ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE | 2024 | 2023 | |||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta | |||||
FDO SVALUTAZIONE MAGAZZINO | - | - | - | - | |||||||
F.DO SVALUTAZIONE CREDITI E IMMOBILIZZ. | - | - | - | - | |||||||
AMMORTAM. NON DED. | 67 | 25,00% | 16 | 69 | 25,00% | 17 | |||||
ALTRI FONDI RISCHI | - | - | - | - | |||||||
FDO RISCHI PERSONALE E CONTENZIOSI | 1.993 | 25,05% | 499 | 2.084 | 25,10% | 523 | |||||
ALTRI MINORI | 2.523 | 25,00% | 716 | 2.419 | 25,00% | 605 | |||||
MARGINI SU MERCE INTERCOMPANY | 203 | Da 5,5% a 34,43% 3434,43% | 51 | - | - | - | |||||
PERDITE FISCALI PREGRESSE | - | - | - | - | |||||||
PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | (2.933) | 25,30% | (742) | (2.933) | 25,30% | (742) | |||||
STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (466) | 25,05% | (208) | (524) | 25,09% | (132) | |||||
ALTRE MINORI | (253) | 25,00% | (63) | (69) | 26,50% | (18) | |||||
1.134 | 269 | 1.046 | 253 | ||||||||
FONDO IMPOSTE DIFFERITE | 2024 | 2023 | |||||||||
(Importi in migliaia di Euro) | Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta | |||||
PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | - | - | - | - | |||||||
STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (274) | 27,90% | (77) | (274) | 27,90% | (77) | |||||
ALTRE MINORI | - | - | - | - | |||||||
AMMORTAMENTO MARCHIO | - | - | - | - | |||||||
(274) | (77) | (274) | (77) | ||||||||
SALDO NETTO | 192 | 176 |
Allegato n. 3
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(Importi in migliaia di Euro) | Soggetto erogante | Corrispettivi 2024 | ||||||||||
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. PricewaterhouseCoopers Audit, SA | 63 58 | ||||||||||
Revisione Bilancio ESEF | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 18 | ||||||||||
Totale Audit | 139 | |||||||||||
Altri servizi diversi dalla revisione | PricewaterhouseCoopers Business Services Srl Audirevi ESG & Sustainability Srl | 30 20 | ||||||||||
| 50 |
Allegato n. 4
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO
AI SENSI DELL'ART. 81 -TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
I sottoscritti Bertoni Carlo, Presidente del Consiglio d'Amministrazione, e Ruffoni Simone, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della CSP International Fashion Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione della Relazione Annuale Integrata nel corso dell'esercizio 2024.
Si attesta, inoltre, che:
2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Ceresara, 15 aprile 2025
Il Presidente del Consiglio Dirigente preposto alla redazione
d'Amministrazione dei documenti contabili societari
Relazione della società di revisione - Bilancio Consolidato
Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio Consolidato
BILANCIO DI ESERCIZIO di CSP International Fashion Group SpA
31 DICEMBRE 2024
Situazione patrimoniale - finanziaria patrimoniale di CSP International Fashion Group SpA
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Capogruppo
ATTIVITA'
(importi in migliaia di Euro) | note | 31 dicembre | 31 dicembre | |||||
ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||||||
Attività immateriali: | ||||||||
- Avviamento | - | - | ||||||
- Altre attività immateriali | 4 | 381 | 92 | |||||
- Diritto d'uso | 5 | 1.692 | 1.912 | |||||
Attività materiali: | ||||||||
- Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà | 6 | 9.885 | 10.934 | |||||
Altre attività non correnti: | ||||||||
Partecipazioni | 7 | 28.157 | 28.157 | |||||
Altre partecipazioni | 4 | 4 | ||||||
Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti | 8 | 24 | 24 | |||||
Attività per imposte anticipate | - | - | ||||||
Totale attività non correnti | 40.143 | 41.123 | ||||||
ATTIVITA' CORRENTI | ||||||||
Rimanenze di magazzino | 9 | 16.225 | 19.116 | |||||
Crediti commerciali | 10 | 9.346 | 10.051 | |||||
- di cui verso entità controllate | 1.129 | 1.048 | ||||||
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività | 11 | 929 | 1.711 | |||||
Attività destinate alla vendita | 12 | 100 | - | |||||
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 13 | 3.389 | 3.290 | |||||
Totale attività correnti | 29.989 | 34.168 | ||||||
TOTALE ATTIVITA' | 70.132 | 75.291 | ||||||
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | ||||||||
(importi in migliaia di Euro) | note | 31 dicembre | 31 dicembre | |||||
PATRIMONIO NETTO | ||||||||
Patrimonio netto: | ||||||||
- Capitale sottoscritto e versato | 14 | 17.362 | 17.362 | |||||
- Altre riserve | 15 | 30.651 | 29.420 | |||||
- Riserve di rivalutazione | - | - | ||||||
- Risultato del periodo | 218 | 1.162 | ||||||
meno: Azioni proprie | 16 | (888) | (888) | |||||
TOTALE PATRIMONIO NETTO | 47.343 | 47.056 | ||||||
PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||||||
Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi: | 17 | |||||||
- Debiti verso banche | 4.291 | 8.247 | ||||||
- Altre passività finanziarie | 1.411 | 1.626 | ||||||
TFR e altri fondi relativi al personale | 18 | 2.213 | 2.536 | |||||
Fondi per rischi e oneri | 19 | 928 | 1.129 | |||||
Fondo imposte differite | 20 | 77 | 77 | |||||
Totale passività non correnti | 8.920 | 13.615 | ||||||
PASSIVITA' CORRENTI | ||||||||
Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi: | 21 | |||||||
- Debiti verso banche | 3.814 | 3.822 | ||||||
- Altre passività finanziarie | 348 | 360 | ||||||
Debiti commerciali | 22 | 6.991 | 7.841 | |||||
- di cui verso entità controllate | 13 | 2 | ||||||
Debiti vari e altre passività | 23 | 2.716 | 2.597 | |||||
Debiti per imposte correnti | - | - | ||||||
Totale passività correnti | 13.869 | 14.620 | ||||||
TOTALE PASSIVITA' | 22.789 | 28.235 | ||||||
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 70.132 | 75.291 |
Conto economico di CSP International
Conto economico - Capogruppo
(importi in migliaia di Euro) | note | Esercizio al | Esercizio al | |||||||||||
Ricavi | 26 | 38.923 | 100,0% | 41.546 | 100,0% | |||||||||
- di cui verso entità controllate | 6.066 | 7.462 | ||||||||||||
Costo del venduto | 27 | (25.965) | -66,7% | (28.251) | -68,0% | |||||||||
- di cui verso entità controllate | 271 | 588 | ||||||||||||
Margine Industriale | 12.958 | 33,3% | 13.295 | 32,0% | ||||||||||
Spese dirette di vendita | 28 | (4.110) | -10,6% | (4.119) | -9,9% | |||||||||
- di cui verso entità controllate | - | 9 | ||||||||||||
Margine commerciale lordo | 8.848 | 22,7% | 9.176 | 22,1% | ||||||||||
Altri ricavi operativi netti | 29 | 262 | 0,7% | 546 | 1,3% | |||||||||
- di cui verso entità correlate | 2 | 191 | ||||||||||||
Spese commerciali e amministrative | 30 | (10.663) | -27,4% | (10.984) | -26,4% | |||||||||
- di cui verso entità correlate | 344 | 649 | ||||||||||||
Costi di ristrutturazione | 31 | - | 0,0% | (82) | -0,2% | |||||||||
Risultato operativo (EBIT) | (1.553) | -4,0% | (1.344) | -3,2% | ||||||||||
Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti | 32 | - | 0,0% | - | 0,0% | |||||||||
Dividendi da partecipate | 33 | 2.500 | 6,4% | 2.945 | 7,1% | |||||||||
Altri oneri finanziari netti | 34 | (729) | -1,9% | (769) | -1,9% | |||||||||
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività d'esercizio | 218 | 0,6% | 831 | 2,0% | ||||||||||
Imposte sul reddito | 35 | - | 0,0% | 331 | 0,8% | |||||||||
Utile netto | 218 | 0,6% | 1.162 | 2.8% | ||||||||||
(*) I dati relativi agli "Altri oneri finanziari netti" e ai "Ricavi" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto. | ||||||||||||||
Risultato per azione - base | Euro | 0,005 | 0,029 | |||||||||||
Risultato per azione - diluito | Euro | 0,005 | 0,029 |
Conto economico complessivo - Capogruppo
(importi in migliaia di Euro) |
| Esercizio al | Esercizio al | ||
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Risultato netto |
| 218 |
| 1.162 |
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Componenti di conto economico complessivo che saranno |
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successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
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Totale |
| 0 |
| 0 |
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Componenti di conto economico complessivo che non saranno |
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successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
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Differenze attuariali per benefici a dipendenti | 70 |
| (48) |
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Totale |
| 70 |
| (48) |
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Risultato complessivo |
| 288 |
| 1.114 |
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Rendiconto finanziario di CSP International
Rendiconto Finanziario Capogruppo per gli esercizi 2024 e 2023 (Importi in migliaia di Euro)
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| 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023(*) |
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| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività operative: |
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| Risultato d'esercizio | 218 | 1.162 |
| Imposte d'esercizio | 0 | (330) |
| Dividendi da società controllate | (2.500) | (2.945) |
| Interessi attivi/passivi | 763 | 783 |
| Differenze cambio | (34) | (14) |
| Svalutazioni/ripristino di valori di attività non correnti | - | - |
| Risultato Operativo (EBIT) | (1.553) | (1.344) |
| Ammortamenti | 1.372 | 1.369 |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altre poste non monetarie | (28) | (314) |
| Dividendi da società controllate incassati | 2.500 | 2.945 |
| Incremento/(decremento) fondi rischi e oneri | (196) | (158) |
| Variazione TFR e altri fondi relativi al personale | (332) | (482) |
| Imposte sul reddito pagate | - | - |
| Interessi netti pagati su C/C | (282) | (454) |
| Flusso di cassa prima delle variazioni di capitale circolante | 1.481 | 1.562 |
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| Variazione del capitale circolante netto: |
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| (Incremento)/decremento delle rimanenze | 2.891 | 1.418 |
| (Incremento)/decremento dei crediti commerciali | 740 | 585 |
| Incremento/(decremento) dei debiti commerciali | (838) | (3.996) |
| Incremento/(decremento) dei debiti vari e altre passività | 118 | 53 |
| (Incremento)/decremento dei crediti finanziari, crediti vari e altre attività | 789 | (262) |
| Totale variazione CCN | 3.700 | (2.202) |
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A. | Totale flusso di cassa netto da attività operative | 5.181 | (640) |
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| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento: |
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| (Investimenti) in immobilizzazioni materiali | (119) | (1.271) |
| (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali | (458) | (438) |
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni materiali | 29 | 538 |
| Incasso per la vendita di immobilizzazioni immateriali | - | - |
| Acquisizione/dismissione di società controllate | 61 | - |
| Variazione crediti finanziari | - | 6 |
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B. | Flusso di cassa netto da attività di investimento | (487) | (1.165) |
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| Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento: |
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| Incremento (decremento) debiti verso banche | (4.193) | 3.445 |
| Interessi netti pagati su debiti finanziari | (402) | (290) |
| Acquisto di azioni proprie | - | - |
| Dividendi pagati | - | - |
| Aumento di Capitale/Variazioni di riserva | - | - |
C. | Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (4.595) | 3.155 |
| |||
E. | Flusso di cassa netto del periodo (A+B+C+D) | 99 | 1.350 |
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| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | 3.290 | 1.940 |
| |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | 3.389 | 3.290 |
Dettaglio della composizione dell'Indebitamento finanziario netto al: | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 3.389 | 3.290 |
| Debiti verso banche esigibili entro 12 mesi | (1.113) | (742) |
| Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | (2.701) | (3.080) |
| Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | (348) | (360) |
| Indebitamento netto a breve termine | (773) | (892) |
| Debiti verso banche esigibili oltre 12 mesi | (4.291) | (8.247) |
| Debiti finanziari a medio/lungo termine (IFRS 16) | (1.411) | (1.626) |
| Indebitamento netto a medio/lungo termine | (5.702) | (9.873) |
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| Indebitamento finanziario netto totale | (6.475) | (10.765) |
Totale effetto IFRS 16 | (1.759) | (1.986) | |
Posizione finanziaria netta escluso effetto IFRS 16 | (4.716) | (8.779) |
(*) I dati relativi agli "Interessi attivi/passivi" e ai "Incremento/decremento crediti commerciali" del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
al 1° gennaio 2023, 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024
(in migliaia di Euro)
Riserva | Utile | Totale | |||||||
Capitale | Sovrapprezzo | Azioni | Riserve di | Riserva | Altre | differenze | (Perdita) | patrimonio | |
Descrizione | Sociale | azioni | proprie | rivalutazione | legale | riserve | attuariali | dell'esercizio | netto |
Saldi al 01.01.2023 | 17.362 | 23.906 | (888) | 0 | 2.965 | (186) | (650) | 3.434 | 45.942 |
Destinazione utile d'esercizio 2022 | |||||||||
- Riserva Legale | 172 | (172) | - | ||||||
- Riserva utili non distribuiti | 3.262 | (3.262) | - | ||||||
Altre riclassifiche | (1) | 1 | - | ||||||
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 | |||||||||
Acquisto di azioni proprie | - | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | (48) | (48) | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2023 | 1.162 | 1.162 | |||||||
Saldi al 31.12.2023 | 17.362 | 23.906 | (888) | 0 | 3.137 | 3.075 | (697) | 1.162 | 47.056 |
Destinazione utile d'esercizio 2023 | |||||||||
- Riserva Legale | 58 | (58) | - | ||||||
- Riserva utili non distribuiti | 1.104 | (1.104) | - | ||||||
Altre riclassifiche | (1) | (1) | (2) | ||||||
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 | |||||||||
Acquisto di azioni proprie | - | ||||||||
Differenze attuariali per benefici a dipendenti | 70 | 70 | |||||||
Risultato al 31 dicembre 2024 | 218 | 218 | |||||||
Saldi al 31.12.2024 | 17.362 | 23.906 | (888) | 0 | 3.195 | 4.178 | (628) | 218 | 47.343 |
Note esplicative Bilancio d'esercizio
1. Informazioni generali
CSP International Fashion Group S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia presso l'Ufficio delle Imprese di Mantova. La sede legale della Società è a Ceresara (MN), Via Piubega 5/c. L'azienda svolge attività di produzione (sia direttamente che con l'utilizzo di fornitori esterni) e vendita alla grande distribuzione, grossisti, dettaglianti e a consumatori finali di calze, maglieria e intimo, articoli di corsetteria e costumi da bagno.
Il presente bilancio è espresso in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui la Società opera principalmente.
Gli importi esposti nel presente bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato.
CSP International Fashion Group, in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo CSP al 31 dicembre 2024.
2. Principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio
Il bilancio d'esercizio 2024 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo CSP International Fashion Group S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
2.1 Principi internazionali in prima applicazione dal 1° gennaio 2024
Per un'approfondita e completa descrizione, si invita a consultare la sezione 'Nuovi documenti emessi dallo IASB e omologati dall'UE, da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024,' nonché la sezione 'Nuovi principi contabili IFRS o modifiche ai principi contabili IFRS applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2024,' come descritto nel seguito.
3. Sommario dei principi contabili e dei criteri di valutazione
Schemi di bilancio
Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti". Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo della Società o
è posseduta principalmente per essere negoziata oppure
si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con classificazione dei costi per destinazione (a costo del venduto), conformemente alle modalità di redazione del reporting interno, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato prima delle imposte.
Il Rendiconto finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato operativo del periodo (EBIT) è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto illustra tutte le movimentazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio sono state indicate in apposite voci eventuali operazioni significative con parti correlate, operazioni significative non ricorrenti e relative a fatti che non si ripetono frequentemente.
Criteri di valutazione
Il criterio generalmente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari per i quali, ai sensi dell'IFRS 9, viene adottato il principio del fair value.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2024 sono quelli previsti nell'ipotesi di continuità aziendale e sono conformi a quelli utilizzati nell'esercizio precedente.
Attività non correnti
Aggregazioni aziendali e Avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con l'IFRS 9.
Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni di fair value sono rilevate a conto economico.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Attività immateriali e costi di ricerca e sviluppo
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
• il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
• il bene è controllato dalla Società, ovvero la stessa ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
• è probabile che la Società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:
• la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
• l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
• le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
• la disponibilità di risorse per completare l'attività;
• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo non corrente, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Diritto d'uso
L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione. Il costo include:
- L'ammontare iniziale delle passività per leasing;
- Gli incentivi ricevuti sulla base del contratto di leasing;
- I costi diretti iniziali sostenuti dal locatario.
L'ammortamento delle attività per diritto d'uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS16.
Infine, le attività per diritto d'uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36.
Si segnala che dal 1° gennaio 2024, è stato presentato e omologato l'emendamento relativo alle "Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione". L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Attività materiali
Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di eventuali oneri accessori per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse, di eventuali costi di smantellamento e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Il valore di iscrizione degli immobili, gli impianti e i macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dalla data in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata. In particolare, gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dall'anno in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati e sono imputati a quote costanti su base annua, mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino ad esaurimento della vita utile, oppure per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo. Le aliquote di ammortamento annuale, rappresentative della vita utile stimata per categorie di immobilizzazioni materiali, sono comprese tra i seguenti range minimi e massimi:
Aliquota | |
- Fabbricati | 3% - 5% |
- Centrale Termoelettrica | 9% |
- Impianti e macchinari | 10% - 12,5% |
- Attrezzature industriali | 20% - 25% |
- Macchine elettriche ufficio | 20% - 33% |
- Mobili e dotazioni d'ufficio | 10% - 20% |
- Automezzi | 20% - 25% |
Si segnala che per le immobilizzazioni materiali, non sono intervenuti cambiamenti di aliquote rispetto alle aliquote del 2023 e che nel corso dell'esercizio 2024, non è stata creata alcuna nuova classe cespite.
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo "Perdite di valore delle attività".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Qualora le singole componenti di un'immobilizzazione materiale complessa risultino caratterizzate da vita utile differente, sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata ("component approach"). In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso sono separati e solo il fabbricato è assoggettato ad ammortamento.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico.
Perdite di valore delle attività
La Società verifica periodicamente la recuperabilità del valore contabile delle attività materiali e immateriali. Gli IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, di attività immateriali a vita utile indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente, normalmente in sede di bilancio annuale, e ogni qualvolta vi è indicazione di possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene.
Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni - le c.d. Cash Generating Unit). Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
I flussi sono attualizzati usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività finanziarie non correnti
Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate al costo.
Il costo viene ridotto per perdite di valore; il valore originario è ripristinato nei periodi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
Attività correnti
Attività finanziarie correnti
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione.
Alle successive date di bilancio, le attività finanziarie da detenersi sino alla scadenza sono rilevate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo, al netto di svalutazioni effettuate per rifletterne le perdite di valore.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita e sono valutate al "fair value" ad ogni periodo con imputazione degli effetti rispettivamente a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" od in apposita riserva del Patrimonio netto, in quest'ultimo caso fintanto che non siano realizzati o abbiano subito una perdita di valore.
II fair value di titoli quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio.
Il fair value di titoli non quotati in un mercato attivo e di derivati di negoziazione è determinato utilizzando i modelli e le tecniche valutative prevalenti sul mercato o utilizzando il prezzo fornito da più controparti indipendenti.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo periodo venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza al fine di prevenire rettifiche per perdite inattese. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo è effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base della valutazione delle singole posizioni. Qualora la Società conceda ai clienti una dilazione senza interessi, ovvero quando l'incasso del credito è previsto nel medio termine, l'ammontare che sarà incassato è attualizzato per ottenere il valore equo (fair value) della vendita, mentre la differenza tra valore attuale e ammontare incassato costituisce un provento finanziario da contabilizzare per competenza ed eventualmente differire all'esercizio in cui sorge l'incasso del credito. Il test di impairment viene eseguito su ciascun credito.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Sono inclusi in tale voce la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Attività destinate alla vendita
Le immobilizzazioni destinate alla vendita, sono riclassificate nell'attivo circolante nel rispetto del principio IFRS 5 ed in particolare delle condizioni affinché un'immobilizzazione possa essere considerata disponibile per la vendita. La loro valutazione tiene conto del minor valore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. In questo caso il costo di acquisto o di produzione è dato dal valore netto contabile, cioè il valore al quale il bene è stato iscritto in bilancio, al netto di ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio e di esercizi precedenti.
Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
Sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.
Passività non correnti e correnti
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e passività, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non sono determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivante da dichiarazioni o comportamenti della Società che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la Società pagherebbe per estinguere l'obbligazione; quando significativo e le date di pagamento attendibilmente stimabili, l'accantonamento è rilevato in bilancio a valori attuali con imputazione a conto economico nella voce "(Oneri)/Proventi finanziari" degli oneri derivanti dal trascorrere del tempo.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Benefici ai dipendenti - Piani successivi al rapporto di lavoro
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method). Alla data di riferimento del bilancio, l'importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista dal rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell'ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico tra gli "Altri proventi (oneri) finanziari" l'interest cost, che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali, sono contabilizzati direttamente a patrimonio netto.
Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
Passività finanziarie non correnti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti finanziari derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
CSP è esposta a rischi finanziari principalmente connessi a variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute, contratti di acquisto/vendita di call/put options e contratti derivati su tassi di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o operazioni future previste (ordini di acquisto) oppure derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Eventuali strumenti derivati vengono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista coperti incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se l'operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Conto economico
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono rilevati al netto dei resi, degli sconti e degli abbuoni, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi di natura finanziaria sono iscritti in base alla competenza temporale.
Costo del venduto
Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e gli altri costi industriali. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino.
Costi di pubblicità
Le spese sostenute per l'acquisto delle campagne pubblicitarie sono imputate a conto economico nel periodo della loro diffusione, mentre le altre spese di pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute.
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati.
Imposte sul reddito dell'esercizio
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra le altre spese operative.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.
I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine periodo le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. L'eventuale utile netto, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita dell'esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.
Dividendi
I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli azionisti.
Utile per azione
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
In questo contesto si segnala che la complessità del quadro macroeconomico domestico e di quello Internazionale, oltre che le tensioni geo-politiche, hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali) e i fondi per rischi ed oneri.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dalla Direzione nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Fondo svalutazione dei crediti
La Società applica l'approccio semplificato previsto dall'IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite su crediti rettificata per tener conto dei fattori previsionali specifici riferiti ai creditori e all'ambiente sociale (ECL).
Fondo svalutazione magazzino
Il bilancio d'esercizio include rimanenze di magazzino al netto del fondo svalutazione, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e di riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro.
Il fondo svalutazione magazzino riflette quindi la stima della Direzione circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.
La Società adotta un processo di svalutazione basato sull'individuazione dei codici interessati da fenomeni di obsolescenza e di lenta movimentazione delle giacenze. Il processo viene effettuato in primo luogo mediante un'analisi dei codici sulla probabilità di vendita.
L'analisi del fondo e della sua congruità viene infine supportata applicando una svalutazione basata su indici di rotazione degli articoli di magazzino, come rapporto tra vendite nell'ultimo anno e le giacenze di fine periodo.
Da policy della Società si prevede non vengano effettuate svalutazioni superiori al valore recuperabile mediante la vendita della merce in stock. Ricordiamo infatti che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock.
Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l'avviamento)
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie.
La Direzione rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri relativi al periodo di piano 2024-2028, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Stante il perdurare dell'attuale scenario, molto complesso, la Società, ai fini della redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 e, più in particolare, nell'effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali per le diverse CGU, ha preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2025; inoltre, per gli anni successivi, la Società ha aggiornato le precedenti proiezioni per tenere conto, in senso cautelativo, del contesto economico-finanziario ancora profondamente segnato dall'attuale crisi.
Passività potenziali
La Società è soggetta a contenziosi legali riguardanti una limitata tipologia di problematiche (clienti, fornitori, agenti e dipendenti); stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Nel normale corso del business, la Direzione si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale, fiscale e giuslavoristica. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui non è probabile che esista un'obbligazione attuale, la Società dà informativa di una passività potenziale, a meno che la probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.
Strumenti finanziari: informazioni integrative ai sensi dell'IFRS 7
Si conferma che, alla data della relazione, tutti gli strumenti finanziari della Società, così come identificati nello schema della situazione patrimoniale e finanziaria, sono iscritti a Bilancio ad un valore pari o che approssima il fair value, sulla base dei requisiti dell'IFRS 7.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024.
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16) | settembre 2022 | 1° gennaio 2024 | 20 novembre 2023 | (UE) 2023/2579 21 novembre 2023 | Nessun impatto sulle informazioni integrative |
Classificazione delle passività come correnti e non correnti (Modifiche allo IAS 1) e Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1) | gennaio 2020 ottobre 2022 | 1° gennaio 2024 | 19 dicembre 2023 | (UE) 2023/2822 20 dicembre 2023 | Vedi punti 46-47 |
Accordi di finanziamento per le forniture (Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7) | maggio 2023 | 1° gennaio 2024 | 15 maggio 2024 | (UE) 2024/1317 16 maggio 2024 | Vedi punto 105 |
Nuovi principi contabili IFRS o modifiche ai principi contabili IFRS applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2024
Documenti omologati dall'UE al 30 novembre 2024
Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore | Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione | Note e riferimenti alla presente lista di controllo |
Impossibilità di cambio (Modifiche allo IAS 21) | agosto 2023 | 1° gennaio 2025 | 12 novembre 2024 | (UE) 2024/2862 13 novembre 2024 | Vedi punti 537-541 |
Documenti NON ancora omologati dall'UE al 30 novembre 2024
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Nuovi principi contabili IFRS | |||
IFRS 14 Regulatory deferral accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities" |
IFRS 18 Presentation and disclosure in financial statements | aprile 2024 | 1° gennaio 2027 | TBD |
IFRS 19 Subsidiaries without public accountability: disclosures | maggio 2024 | 1° gennaio 2027 | TBD |
Modifiche ai principi contabili IFRS | |||
Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Amendments to the classification and measurement of financial instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7) | maggio 2024 | 1° gennaio 2026 | TBD |
Annual improvements - Volume 11 | luglio 2024 | 1° gennaio 2026 | TBD |
Modifiche all'IFRS 16 - Passività del leasing in un contratto di Sale and Leaseback
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB il 22 settembre 2022 e omologato dall'EFRAG il 21 novembre 2023, e risulta applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. La modifica al principio ha l'obiettivo di fornire chiarimenti su come un'entità debba contabilizzare una vendita e retrolocazione nei periodi successivi alla transazione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Modifiche allo IAS 1 - Non-current liabilities with covenants
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB nel mese di ottobre 2022 e omologato dalla Commissione Europea il 28 agosto 2023 ed è applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. Le modifiche allo IAS 1 specificano che i covenants da rispettare dopo la data di chiusura di bilancio non influiscono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente, ma è richiesto che la società fornisca adeguata informativa sui covenants nelle note al bilancio. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7 - Supplier finance arrangements
L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB nel mese di maggio 2023 e omologato dalla Commissione Europea il 17 maggio 2024; è applicabile per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024. Le modifiche introdotte con l'emendamento rispondono alla richiesta da parte degli investitori di fornire maggiori informazioni sugli accordi di supplier finance al fine di valutare come questi accordi influiscono sulle passività, sui flussi di cassa e sul rischio di liquidità di un'entità. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti nel bilancio della società.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Impairment test
Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate nella determinazione del valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i) l'utilizzo di dati economici e patrimoniali previsionali della CGU Italia;
ii) il tasso di sconto utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii) l'utilizzo del tasso di crescita atteso per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l'approccio dell'attualizzazione della "rendita perpetua".
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un'ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quinquennale desumibili dai dati di piano 2025-2029 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 aprile 2025.
Con riferimento al valore del punto ii), come tasso di sconto per l'Italia, per i flussi negativi è stato utilizzato un Risk Free Rate pari al 3,35%, mentre per i flussi positivi un WACC pari al 7,89%. Si evidenzia che il WACC calcolato rappresenta un tasso di sconto medio ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell'elaborazione dell'impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo ("g rate") stimato pari all'1,5%.
Le analisi condotte hanno portato ad evidenziare un "Value in Use" pari a 4,2 milioni di Euro a fronte di un "carrying amount" pari a 28,0 milioni di Euro, per un totale impairment di 23,8 milioni di Euro.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e nel Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del marzo 2010, si è provveduto ad elaborare un'analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell'elaborazione del valore terminale ("g rate") ed il tasso di sconto ("Risk Free Rate" e "WACC"), che condizionano la stima del valore d'uso della cash generating unit. Nella tabella sottostante sono riportati i risultati di tali analisi:
Carrying Amount = 28.030 (Importi in migliaia di euro) | ||||
CGU Italia | VALUE IN USE | |||
2,85% / 7,43% | 3,35% / 7,89% | 3,85% / 8,35% | ||
Tasso g | 1,00% | 5.407 | 4.791 | 4.257 |
1,50% | 4.839 | 4.238 | 3.722 | |
2,00% | 4.166 | 3.591 | 3.103 |
Si precisa però che tali risultati negativi non si estrinsecano in alcun effetto ai fini della redazione del bilancio, in quanto:
i beni immateriali iscritti a bilancio sono di nuova formazione e principalmente riferibili a software (381 migliaia di Euro), avendo già azzerato tutte le altre immobilizzazioni immateriali, mediante svalutazione dovuta ad impairment, nell'esercizio 2018. Per quanto riguarda invece i diritti d'uso, i contratti maggiormente significativi risultano essere stati stipulati in periodi recenti e i canoni ivi previsti rappresentano il valore di mercato degli stessi.
per quanto attiene le altre poste di bilancio che, in base a quanto previsto dallo IAS 36, devono essere oggetto di analisi in conseguenza del risultato emerso dall'impairment test, si segnala che hanno valori di mercato ampiamente superiori ai valori contabili, pertanto, coerentemente con i principi contabili applicabili, non sono state apportate ulteriori svalutazioni. In particolare: per quanto riguarda i terreni e i fabbricati, si evidenzia che, per l'esercizio 2024, i loro valori sono stati confermati mediante una perizia di stima redatta da un professionista indipendente dalla quale emerge un valore di mercato pari a 19,8 milioni di Euro a fronte di 6,7 milioni di Euro di valore di carico al 31 dicembre 2024; per gli impianti e macchinari si è svolta un'analisi di dettaglio constatando che il valore di mercato di beni simili risulta superiore al valore contabile di circa 1,9 milioni di Euro; mentre per le migliorie su beni di terzi la recuperabilità del valore non risulta problematica avendo verificato che il valore delle migliorie eseguite sui fabbricati unitamente al valore dei beni ad esse riconducibili condotti in forza di contratto di leasing risulta a valore di mercato. In riferimento a tutte le altre voci si rinvia alle informazioni già riportate nella presente nota al paragrafo "Criteri di valutazione".
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
4. Altre attività immateriali
| Software | Marchi | Altre | Immobilizz. | Totale |
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| e Licenze |
| in corso |
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Costo Storico |
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Al 1° gennaio 2023 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | 2 | 27.366 |
Incrementi |
65 |
- | - | 70 2 | 70 6 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | (2) | (2) |
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Al 31 dicembre 2023 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | 70 | 27.434 |
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Incrementi | - | - | - | 311 | 311 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2024 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | 381 | 27.745 |
Ammortamenti e svalutazioni |
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Al 1° gennaio 2023 | 11.451
| 10.330
| 5.515
| -
| 27.296
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Ammortamenti dell'anno | 46 | - | - | - | 46 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2023 | 11.497 | 10.330 | 5.515 | -
| 27.342 |
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Ammortamenti dell'anno | 22 | - | - | - | 22 |
Decrementi | - | - | - | - | - |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2024 | 11.519 | 10.330 | 5.515 | - | 27.364 |
Valore netto contabile: |
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Al 1° gennaio 2023 | 68 | - | - | 2 | 70 |
Al 31 dicembre 2023 | 22 | - | - | 70 | 92 |
Al 31 dicembre 2024 | - | - | - | 381 | 381 |
Le Altre attività immateriali al 31 dicembre 2024 ammontano a 381 migliaia di Euro.
Nella voce 'Software' sono compresi i software utilizzati prevalentemente per il gestionale e la contabilità e per lo sviluppo di nuove applicazioni. L'incremento di 311 migliaia di Euro è relativo allo sviluppo di nuove applicazioni.
Nella voce 'Marchi e Licenze', il cui valore contabile è pari a zero in quanto oggetto di svalutazione dovuta ad impairment nell'esercizio 2018, sono compresi il marchio Cagi, acquistato nel 2012, il marchio Liberti, acquistato nel 2008, i marchi Perofil e Luna di Seta.
Si ricorda infine che anche il valore delle immobilizzazioni immateriali quali avviamenti e disavanzi di fusione è stato interamente svalutato nell'esercizio 2018 a seguito dell'impairment test.
5. Attività per diritto d'uso
Di seguito si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni |
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Costo Storico |
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Al 1° gennaio 2023 | 3.218 | 0 | 0 | 255 | 3.473 |
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Incrementi | 123 | - | - | 234 | 357 |
Decrementi | (65) | - | - | (75) | (140) |
Altri movimenti | 10 | - | - | - | 10 |
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Al 31 dicembre 2023 | 3.286 | 0 | 0 | 414 | 3.700 |
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Incrementi | - | - | - | 148 | 148 |
Decrementi | (370) | - | - | (150) | (520) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2024 | 2.916 | 0 | 0 | 412 | 3.328 |
Ammortamenti |
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Al 1° gennaio 2023 | 1.376 | 0 | 0 | 177 | 1.553 |
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Ammortamenti del periodo | 295 | - | - | 80 | 375 |
Decrementi | (65) | - | - | (75) | (140) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2023 | 1.606 | 0 | 0 | 182 | 1.788 |
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Ammortamenti del periodo | 258 | - | - | 109 | 367 |
Decrementi | (370) | - | - | (150) | (520) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2024 | 1.494 | 0 | 0 | 141 | 1.635 |
Valore netto contabile: |
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Al 1° gennaio 2023 | 1.842 | 0 | 0 | 78 | 1.920 |
Al 31 dicembre 2023 | 1.680 | 0 | 0 | 232 | 1.912 |
Al 31 dicembre 2024 | 1.422 | 0 | 0 | 271 | 1.693 |
Il saldo comprende principalmente i diritti d'uso legati ai contratti di affitto del canale retail e di altri immobili ad uso industriale e commerciale e i diritti d'uso legati ai contratti di noleggio delle autovetture.
Le analisi condotte circa la recuperabilità del valore dei Diritti d'uso non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazioni.
Attività materiali
6. Immobili, impianti, macchinari e altre immobilizzazioni di proprietà
| Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri | Immobilizz. | Totale |
| fabbricati | macchinari |
| beni | in corso |
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Costo Storico |
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Al 1° gennaio 2023 | 18.723 | 31.099 | 2.191 | 8.927 | 1.411 | 62.351 |
Incrementi | 449 | 2.462 |
7 | 217 |
591 | 3.726 |
Cessioni | - | (1.031) | - | (995) | - | (2.026) |
Altri movimenti | - | (654) | - | - | (1.810) | (2.464) |
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Al 31 dicembre 2023 | 19.172 | 31.876 | 2.198 | 8.149 | 192 | 61.587 |
Incrementi | - | 49 |
- | 70 |
- | 119 |
Cessioni | - | (92) | - | (404) | - | (496) |
Altri movimenti | (100) | 108 | - | - | (192) | (184) |
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Al 31 dicembre 2024 | 19.072 | 31.941 | 2.198 | 7.815 | 0 | 61.026 |
Ammortamenti e svalutazioni |
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Al 1° gennaio 2023 | 11.675 | 30.344 | 2.167 | 7.323 | 0 | 51.509 |
Ammortamenti dell'anno | 378 | 252 |
15 | 302 |
- | 947 |
Cessioni | - | (809) | - | (994) | - | (1.803) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
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Al 31 dicembre 2023 | 12.053 | 29.787 | 2.182 | 6.631 | 0 | 50.653 |
Ammortamenti dell'anno | 356 | 320 |
7 | 300 |
- | 983 |
Cessioni | - | (91) | - | (404) | - | (495) |
Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2024 | 12.409 | 30.016 | 2.189 | 6.527 | 0 | 51.141 |
Valore netto contabile: |
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Al 1° gennaio 2023 | 7.048 | 754 | 24 | 1.606 | 1.411 | 10.842 |
Al 31 dicembre 2023 | 7.118 | 2.089 | 17 | 1.518 | 192 | 10.934 |
Al 31 dicembre 2024 | 6.663 | 1.925 | 10 | 1.288 | 0 | 9.885 |
Le attività materiali al 31 dicembre 2024 ammontano a 9.885 migliaia di Euro.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo di piano 2025-2029, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Si segnala che il valore dei terreni e fabbricati iscritti in bilancio, pari a 6.663 migliaia di Euro, è asseverato, nel corso del 2024, da una perizia di stima di un professionista indipendente ed il valore emergente da tale perizia è sensibilmente superiore al valore contabile.
Nell'esercizio in esame sono stati effettuati investimenti lordi per complessivi 119 migliaia di Euro, relativi principalmente all'acquisto di altri beni per il normale ricambio di cespiti obsoleti.
I decrementi del periodo si riferiscono principalmente a cessioni di impianti e macchinari e alla dismissione dei cespiti obsoleti.
Altre attività non correnti
7. Partecipazioni
Tale voce si riferisce per 28.089 migliaia di Euro alla partecipazione totalitaria nella società francese Csp Paris Fashion Group SAS e per 68 migliaia di Euro alla partecipazione (del 98%) nella società statunitense Oroblù USA LLC. La partecipazione nella società tedesca è stata completamente svalutata alla data del 31 dicembre 2022, perché posta in liquidazione. Nel corso del 2024 è stata richiesta la cancellazione della stessa dal registro delle imprese tedesco.
La società francese CSP Paris Fashion Group SAS, controllata al 100%, presente prevalentemente sul mercato francese, opera in modo capillare in tale nazione con i marchi Le Bourget e Well.
La società statunitense Oroblù USA LLC, costituita nel primo semestre del 2009, ha lo scopo di garantire un migliore livello di servizio ai clienti americani ed al tempo stesso promuovere l'inserimento del marchio Oroblù presso i più importanti department stores americani.
Dall'analisi dei risultati dei test di impairment effettuati a livello di CGU, analizzati congiuntamente alla posizione finanziaria netta delle partecipate, non sono emerse potenziali svalutazioni da apportare al valore delle partecipazioni. Il tasso WACC utilizzato per la partecipazione della CGU francese è 7,64.
Di seguito viene rappresentata l'attuale struttura del Gruppo:
8. Crediti finanziari, crediti vari, crediti commerciali e altre attività non correnti
Tale voce, invariata rispetto al 2023, è pari a 24 migliaia di Euro, si riferisce prevalentemente a depositi cauzionali.
ATTIVITÀ CORRENTI
9. Rimanenze di magazzino
Il bilancio include rimanenze di magazzino di 16.225 migliaia di Euro al netto di un fondo svalutazione di 2.365 migliaia di Euro, iscritto a fronte del rischio di obsolescenza e riduzione del valore di realizzo.
I processi e le modalità di valutazione delle rimanenze di magazzino sono basati su assunzioni che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione delle vendite future, alla loro stagionalità ed ai prezzi realizzabili in futuro; modalità invariate rispetto all'anno precedente.
Le rimanenze di magazzino sono così rappresentate:
31/12/24 | 31/12/23 | Variazione | |
Valore lordo | 18.590 | 21.822 | (3.232) |
Fondo svalutazione | (2.365) | (2.706) | 341 |
Totale | 16.225 | 19.116 | (2.891) |
31/12/24 | 31/12/23 | Variazione | |
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 4.777 | 4.882 | (105) |
Fondo svalutazione | (791) | (692) | (99) |
3.986 | 4.190 | (204) | |
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 3.955 | 4.817 | (862) |
Fondo svalutazione | (61) | (69) | 8 |
3.894 | 4.748 | (854) | |
Prodotti finiti e merci | 9.802 | 12.124 | (2.322) |
Fondo svalutazione | (1.457) | (1.946) | 489 |
8.345 | 10.178 | (1.833) | |
Totale | 16.225 | 19.116 | (2.891) |
Le rimanenze di magazzino evidenziano un decremento netto di 2.891 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Ricordiamo, inoltre, che la Società attua una procedura di smaltimento dei prodotti obsoleti, principalmente articoli moda stagionali rimasti invenduti, ricorrendo a vendite a stock; la merce che alla fine dell'esercizio risultava ancora in giacenza è stata opportunamente svalutata allineandola al presunto valore di realizzo.
10. Crediti commerciali
I crediti verso clienti ammontano a 9.345 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 601 migliaia di Euro (473 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). La variazione dei crediti commerciali rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai minori volumi delle vendite.
Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni.
La ripartizione dei crediti commerciali per termini di scadenza, con l'evidenza degli importi a valore nominale e della relativa svalutazione applicata, è la seguente:
31/12/24 | di cui svalutazione | 31/12/23 | di cui svalutazione | |
A scadere | 6.944 | 137 | 6.907 | 71 |
Scaduto da 1 a 30 giorni | 1.381 | - | 1.742 | 47 |
Scaduto da 31 a 90 giorni | 778 | 11 | 1.087 | 27 |
Scaduto da 91 a 180 giorni | 151 | 24 | 337 | 30 |
Scaduto da 181 a 365 giorni | 308 | 192 | 108 | 80 |
Scaduto da oltre 366 giorni | 384 | 237 | 343 | 218 |
Totale | 9.946 | 601 | 10.524 | 473 |
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
La ripartizione dei crediti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Italia | 7.338 | 7.560 |
Unione Europea | 1.340 | 1.487 |
Resto del Mondo | 667 | 1.004 |
Totale | 9.345 | 10.051 |
Nei sopracitati crediti sono compresi crediti commerciali verso la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. per 1.096 migliaia di Euro; tali crediti verso la società francese al 31 dicembre 2023 ammontavano a 949 migliaia di Euro.
Sono inoltre compresi i crediti commerciali per 33 migliaia di Euro verso la controllata Oroblù USA L.L.C. (98 migliaia di Euro nel 2023).
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è la seguente:
Saldo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo finale |
473 | 177 | (49) | 601 |
Nel periodo in esame il fondo è stato utilizzato a copertura delle perdite per 49 migliaia di Euro. Gli adeguamenti del fondo sono stati effettuati a fronte dei rischi emersi in sede di valutazione dei crediti al 31 dicembre 2024.
11. Crediti finanziari, crediti vari e altre attività
La composizione della suddetta voce è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Erario c/IVA | - | 1 |
Anticipi a fornitori | 121 | 59 |
Crediti verso Enti | 107 | 21 |
Crediti per imposte | 578 | 1.428 |
Risconti attivi | 84 | 121 |
Altri crediti | 39 | 81 |
Totale | 929 | 1.711 |
La differenza più significativa si riferisce al decremento della voce crediti per imposte, tra cui quello relativo all'acquisto di beni strumentali ordinari 4.0, alle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica ed al credito d'imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari, crediti vari e altre attività approssimi il loro fair value.
12. Attività destinate alla vendita
Nel corso del 2024, alcuni cespiti iscritti nelle Immobilizzazioni materiali - Terreni e Fabbricati, sono stati oggetto di un contratto di vendita preliminare, pertanto il valore netto contabile, ossia il valore al quale il bene è stato iscritto in bilancio, al netto di ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio e/o di esercizi precedenti, è stato riclassificato nell'attivo circolante per un importo pari a 100 migliaia di Euro.
13. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
L'ammontare complessivo delle disponibilità liquide è pari a 3.389 migliaia di Euro (3.290 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 ammonta a 47.343 migliaia di Euro, con un incremento di 288 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2023, che comprende un risultato d'esercizio positivo pari a 218 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".
14. Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da 39.949.514 azioni ordinarie prime di valore nominale pari a 17.362 migliaia di Euro.
Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:
- il capitale sociale della Società non può avere valore inferiore a 120.000 Euro;
- ogni variazione dell'importo del capitale sociale deve essere deliberata dall'Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l'organo assembleare ha inoltre l'obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l'esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato l'Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della Società;
la riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la Società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
per quanto riguarda le azioni proprie, la Società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. L'acquisto deve essere autorizzato dall'Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.
Gli utili netti risultanti dal bilancio annuale della Società devono essere così destinati:
alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;
ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo per eventuali assegnazioni deliberate dall'Assemblea.
Gli obiettivi identificati dalla CSP International Fashion Group S.p.A. nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo.
15. Altre riserve
Tali riserve sono così ripartite:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Riserva legale | 3.195 | 3.137 |
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | 23.906 |
Riserva per differenze attuariali | (628) | (697) |
Utili non distribuiti | 4.178 | 3.074 |
Totale | 30.651 | 29.421 |
L'incremento delle riserve è imputabile per 1.162 migliaia di Euro alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2023 per il 5% a Riserva Legale e per il residuo a Utili non distribuiti, come deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 14 giugno 2024.
Nella seguente tabella si forniscono informazioni in merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve di patrimonio netto:
Natura / Descrizione | Importo 31.12.2024 | Possibilità di utilizzazione | Quota disponibile 2024 | Riepilogo degli utilizzi effettuati nei precedenti esercizi* | |||
per copertura perdite | Nota | per altre ragioni | Nota | ||||
Capitale | 17.362 | ||||||
Riserve di capitale | |||||||
Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 23.906 | A, B, C, D | 23.906 | 306 | (10) | 4 | (4) |
Riserva di utili | |||||||
Riserva di rivalutazione ex L. 342/2000 | - | A, B, C, D | - | 7.198 | (2) (10) | 2.407 | (3) |
Riserva legale | 3.195 | B | 3.195 | ||||
Altre riserve: | |||||||
- Utili non distribuiti ** | 4.366 | A, B, C, D | 4.366 | 20.208 | (1) (2) (5) (8) (9) (10) | 2.844 | (6) (7) |
- (IAS) Riserva utili/perdite a nuovo | (188) | A, B | (188) | ||||
- Differenze attuariali per benefici a dipendenti | (628) | A, B | (629) | ||||
Parziale | 48.013 | 30.651 | 27.712 | 5.255 | |||
Azioni proprie in portafoglio | (888) | ||||||
Totale | 47.125 | ||||||
Quota non distribuibile *** | 13.301 | ||||||
Residua quota distribuibile | 17.350 |
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
D: per altri vincoli statutari
Nota:
* Gli utilizzi sono stati forniti a partire dall'esercizio 2004.
** Rappresenta l'ammontare disponibile delle "Altre riserve per utili non distribuiti", dedotta la quota che rappresenta le azioni proprie in portafoglio al 31.12.2023 (art. 2357 ter 3° comma c.c.).
*** Rappresenta l'ammontare della quota non distribuibile della riserva sovrapprezzo azioni.
(1) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2005
(2) Ammontare utilizzato nell' esercizio 2006
(3) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2006 per la riduzione del patrimonio netto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS (riallineamento al 31.12.2004)
(4) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2007
(5) È compreso l'ammontare utilizzato per la copertura della perdita 2011
(6) Ammontare distribuito agli azionisti nel 2012, nel 2016, nel 2017 e nel 2018
(7) Utilizzo conseguente alla fusione della controllata al 100% Perofil Fashion S.r.l.
(8) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2019
(9) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2021
(10) Ammontare utilizzato nell'esercizio 2022
16. Azioni proprie
Le Azioni proprie al 31 dicembre 2024 sono costituite da n. 1.000.000 azioni ordinarie acquistate per un costo di acquisto pari a 888 migliaia di Euro; nell'esercizio in esame non sono state acquistate azioni.
Utile (perdita) per azione
L'utile base per azione al 31 dicembre 2024 è pari a 0,005 Euro (al 31 dicembre 2023 l'utile base per azione era pari a 0,029 Euro) ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo.
Utile (perdita) per azione diluito
L'utile (perdita) diluito per azione coincide con l'utile (perdita) per azione.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
17. Passività finanziarie con scadenza oltre 12 mesi
Debiti verso banche oltre 12 mesi
I debiti verso banche scadenti oltre 12 mesi ammontano a 4.291 migliaia di Euro e sono diminuiti di 3.956 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione accoglie l'effetto della riclassifica nelle passività finanziarie correnti delle quote esigibili entro 12 mesi, l'estinzione di mutui, l'accensione di nuovi mutui e il rimborso delle rate dei mutui in scadenza.
La ripartizione dei debiti bancari oltre 12 mesi per termini di rimborso, esposti al netto dei relativi oneri accessori, è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
- scadenti da 1 a 2 anni | 2.364 | 3.460 |
- scadenti da 2 a 3 anni | 780 | 2.976 |
- scadenti da 3 a 4 anni | 523 | 1.088 |
- scadenti da 4 a 5 anni | 422 | 568 |
- scadenti oltre 5 anni | 202 | 155 |
Totale | 4.291 | 8.247 |
Tali debiti bancari si riferiscono ai seguenti finanziamenti (comprensivi anche della quota corrente):
Istituto di credito | Data di stipula | 31/12/24 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 09.2020 | 662 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 892 |
Finanziamento Monte dei Paschi di Siena | 09.2020 | 100 |
Finanziamento Credito Padano | 11.2020 | 666 |
Finanziamento SIMEST | 03.2021 | 525 |
Finanziamento SIMEST | 07.2023 | 141 |
Finanziamento Mediocredito Centrale | 10.2023 | 1.909 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 08.2024 | 500 |
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo | 08.2024 | 1.625 |
Totale | 7.020 |
Nel corso del secondo semestre del 2024, e più precisamente:
in data 30/07/2024 la Società ha estinto anticipatamente il finanziamento chirografario ottenuto in data 01/12/2023 da Unicredit SpA per un importo pari a 2.000.000 di Euro;
in data 09/08/2024 la Società ha estinto anticipatamente 1.625.000 Euro quali residuo del finanziamento chirografario, che aveva ottenuto da Banca Intesa Sanpaolo SpA in data 07/12/2022;
in data 09/08/2024 la Società ha ottenuto un finanziamento chirografario da Banca Intesa Sanpaolo SpA di importo pari a 500.000 Euro. Tale finanziamento è stato erogato utilizzando la provvista di liquidità BEI ed è assistito da garanzia diretta prestata da SACE. Il mutuo prevede un piano di preammortamento fino al 30/06/2025 e rimborso del capitale con scadenze trimestrali fino al 30/06/2028;
in data 09/08/2024 la Società ha ottenuto un finanziamento chirografario da Banca Intesa Sanpaolo SpA di importo pari a 1.625.000 Euro. Tale finanziamento assistito da garanzia diretta prestata da SACE, prevede un piano di preammortamento fino al 30/06/2026 e rimborso del capitale con scadenze trimestrali fino al 30/06/2030.
Nessuno dei finanziamenti in essere contempla covenants da rispettare. Tuttavia, per i due finanziamenti ottenuti nel 2024 da Banca Intesa Sanpaolo, è possibile beneficiare di una riduzione del tasso qualora la società rispetti alcuni impegni relativi alla transizione sostenibile su assi ESG.
In merito a ciò, si evidenzia che sono state promosse e avviate iniziative mirate al miglioramento e alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società, come riportato nella Rendicontazione di Sostenibilità nella sezione del Piano di Sostenibilità: obiettivi e azioni relative alle tematiche di sostenibilità rilevanti e nella sezione Comunità Interessate. Inoltre, il piano di sostenibilità della società include lo sviluppo e l'implementazione di una politica dedicata al contrasto della discriminazione di genere.
Altre passività finanziarie oltre 12 mesi
Le altre passività finanziarie scadenti oltre 12 mesi ammontano a 1.411 migliaia di Euro (1.626 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) ed includono i debiti per leasing finanziari a lungo termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
18. Trattamento fine rapporto (TFR) e altri fondi relativi al personale
La voce Trattamento di fine rapporto (TFR) riflette l'indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/2006) maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell'uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa.
La valutazione attuariale evidenzia un valore del TFR al 31 dicembre 2024 pari a 2.213 migliaia di Euro e riflette l'indennità maturata a fine periodo dai dipendenti della Società calcolata su base attuariale. La movimentazione del fondo è riepilogata in sintesi come segue:
Descrizione | Saldo iniziale | Interest cost | Indennità liquidate | Utili/Perdite attuariali | Saldo finale |
TFR | 2.536 | 79 | (332) | (70) | 2.213 |
Si segnala che la contabilizzazione degli utili/perdite attuariali è imputata direttamente a patrimonio netto.
Si precisa, infine, che la Società ha esposto la componente interessi dell'onere relativo ai piani per dipendenti a benefici definiti nella voce oneri finanziari, con conseguente incremento degli oneri finanziari di periodo di 79 migliaia di Euro (103 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Tasso tecnico di attualizzazione | 3,20% |
Tasso annuo di inflazione | 2,00% |
Tasso annuo di incremento TFR | 3,00% |
Ipotesi demografiche
Tasso di mortalità | In linea con quanto indicato nelle tavole di mortalità RG 48 e le tavole di inabilità/invalidità INPS. |
Invalidità | In linea con quanto indicato dalle risultanze ufficiali dell'INPS 1998 per uomini e donne |
Turnover del personale | Turnover del personale 10,0% per anno su tutte le età |
Anticipi | 1,5% per anno variabile in base all'età/anzianità |
Età di pensionamento | Il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria. |
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, con riferimento all'attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come indice di riferimento l'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7-10 anni al 31.12.2024 con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo oggetto di valutazione.
Analisi di sensitività
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,50% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di 59 migliaia di Euro.
Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,50% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di 62 migliaia di Euro.
19. Fondi per rischi ed oneri
Di seguito esponiamo la movimentazione e composizione di tale voce:
31/12/2023 | Accantonamenti | Utilizzi | 31/12/2024 | |
Fondo ind. suppl. clientela | 875 | 117 | (66) | 926 |
Fondo rischi | 100 | - | (98) | 2 |
Fondo ristrutturazione | 155 | - | (155) | - |
Totale | 1.130 | 117 | (319) | 928 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela è relativo all'indennità maturata dagli agenti, calcolata in accordo con la normativa e i contratti collettivi vigenti.
Il fondo rischi per contenziosi si riferisce ad accantonamenti fatti in relazione ai rischi derivanti da cause mosse da terzi, in prevalenza da fornitori ed erario.
Al 31 dicembre 2024, il fondo ristrutturazione risulta pari a 0 in quanto nel corso del 2024 si è giunti alla conclusione definitiva della riorganizzazione della struttura della divisione Lepel di Carpi e della risoluzione del rapporto di lavoro con dipendenti; pertanto, nel corso dell'esercizio, il fondo ristrutturazione è stato adeguato e utilizzato per gli importi accordati. Alla data di redazione della presente nota, la società non ritiene di dover procedere ad ulteriori accantonamenti.
Situazione fiscale
Alla data di chiusura del presente bilancio si fa presente che è pendente una controversia fiscale conseguente alla verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Mantova, conclusasi in data 26 maggio 2015.
In data 4 gennaio 2018 l'Agenzia delle Entrate di Mantova ha notificato l'avviso di accertamento, dove sono stati confermati l'ammontare dei rilievi formalizzati dai verificatori.
In luglio 2018 la Società ha quindi presentato un'istanza di ruling internazionale al fine di evitare una doppia imposizione fiscale in Italia e in Francia.
Non vi sono ulteriori aggiornamenti da segnalare.
20. Fondo imposte differite
La voce, pari a 77 migliaia di Euro, ed invariata rispetto all'esercizio precedente, accoglie le imposte differite accantonate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori fiscali.
PASSIVITÀ CORRENTI
21. Passività finanziarie con scadenza entro 12 mesi
Debiti verso banche entro 12 mesi
La ripartizione dei debiti bancari entro 12 mesi è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Debiti correnti | 413 | 641 |
-Mutui scadenti entro 1 anno | 2.701 | 3.080 |
-Anticipi scadenti entro 1 anno | 700 | 101 |
Totale | 3.814 | 3.822 |
La dinamica completa della variazione dei flussi finanziari è esposta nel Rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2024 l'ammontare delle linee di credito a breve concesse alla Società dagli Istituti di Credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari a 28.532 migliaia di Euro.
Di seguito si espone la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 e 2023:
31/12/24 | 31/12/23 | ||
Debiti finanziari a breve (IFRS 16) | 348 | 360 | |
Debiti verso banche a breve | 1.113 | 742 | |
Quota a breve dei debiti a medio lungo termine | 2.701 | 3.080 | |
Cassa e banche attive | (3.389) | (3.290) | |
Indebitamento finanziario a breve | 773 | 892 | |
Debiti finanziari a medio lungo termine (IFRS 16) | 1.411 | 1.626 | |
Finanziamenti a medio lungo termine al netto delle quote correnti | 4.291 | 8.247 | |
Indebitamento finanziario netto | 6.475 | 10.764 |
L'indebitamento finanziario netto è diminuito di 4.289 migliaia di Euro.
Altre passività finanziarie entro 12 mesi
Le altre passività finanziarie entro 12 mesi ammontano a 348 migliaia di Euro (360 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) e includono i debiti per leasing finanziari a breve termine derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
22. Debiti commerciali
Il saldo registra un decremento di 850 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per fenomeni legati alla dinamica temporale degli acquisti, il cui volume, rispetto allo scorso esercizio, è aumentato. I debiti verso fornitori sono tutti liquidabili entro l'esercizio successivo.
La ripartizione dei debiti commerciali per area geografica è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Italia | 6.280 | 6.877 |
Unione Europea | 219 | 141 |
Resto del Mondo | 492 | 823 |
Totale | 6.991 | 7.841 |
I debiti commerciali includono debiti nei confronti della società controllata CSP Paris Fashion Group per 13 migliaia di Euro (7 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). I debiti nei confronti della società controllata Oroblù USA sono pari a zero, così come al 31 dicembre 2023.
La ripartizione dei debiti commerciali per termini di scadenza è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Scaduto | 23 | 201 |
A scadere da 1 a 30 giorni | 2.093 | 2.881 |
A scadere da 31 a 90 giorni | 3.458 | 2.843 |
A scadere da 91 a 180 giorni | 1.150 | 1.670 |
A scadere da 181 a 365 giorni | 267 | 246 |
A scadere oltre 366 giorni | - | - |
Totale | 6.991 | 7.841 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
23. Debiti vari ed altre passività
La ripartizione dei debiti vari e altre passività è la seguente:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Debiti v/dipendenti per competenze | 1.412 | 1.349 |
Debiti v/ istituti di previdenza | 1.099 | 1.059 |
Debiti per imposte | 110 | 70 |
Altri debiti | 95 | 119 |
Totale | 2.716 | 2.597 |
I debiti vari e altre passività sono aumentati di 119 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e riguardano principalmente i debiti verso dipendenti per competenze ed i debiti per imposte.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti vari e altre passività alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
24. Impegni e rischi
Garanzie prestate
Le fidejussioni sono rilasciate prevalentemente da istituti di credito a favore di terzi per l'ordinaria gestione dell'attività.
Elenchiamo di seguito la suddivisione per Istituto di credito al 31 dicembre 2024 e 2023:
31/12/24 | 31/12/23 | |
Fideiussioni: | ||
- Monte dei Paschi di Siena | 61 | 61 |
- Banca Intesa | 5 | 32 |
Totale | 66 | 93 |
Ipoteche
Non vi sono in essere ipoteche alla data di chiusura dell'esercizio.
Coperture sui tassi e sui cambi
Nella voce 'Crediti finanziari, crediti vari e altre attività' sono inclusi l'ammontare di 10 migliaia di Euro (4 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) e 14 migliaia di Euro (48 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) riferiti alla valutazione al fair value di operazioni in strumenti derivati stipulati a fronte delle oscillazioni dei cambi e dei tassi di interesse, i cui dettagli sono riportati nella sottostante tabella:
Istituto | Valutazione fair value | Data scadenza | Importo sottostante | Importo residuo |
Monte dei Paschi di Siena | 4 | 31.01.2025 | 250 $ | 250 $ |
Monte dei Paschi di Siena | 6 | 28.02.2025 | 400 $ | 400 $ |
Monte dei Paschi di Siena | 14 | 31.07.2026 | 1.446 € | 1.446 € |
Tali contratti, pur avendo natura di copertura sostanziale dai rischi di fluttuazione, non rispettano tutti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per una classificazione come di copertura e, conseguentemente, il relativo effetto derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value alla chiusura dell'esercizio 2024 è stato iscritto a conto economico.
Tutti i fair value, che comprendono la valutazione delle coperture dei tassi di interesse e delle coperture su operazione di rischi su cambi in valuta, sono stati determinati attraverso 'Input significativi osservabili (Livello 2)', ovvero con tecniche di valutazione con riferimento a variabili osservabili su mercati attivi. Il valore di riferimento è il mark-to-market, il metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato.
Il relativo valore di carico al 31 dicembre 2024 risulta pertanto allineato al valore di mercato alla medesima data.
25. Informativa di settore
Poiché per la Capogruppo i settori operativi identificati ai sensi dell'IFRS 8 si identificano con la Società, non vengono presentati i prospetti di analisi in quanto coincidenti con i dati contabili complessivi.
COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
26. Ricavi
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione e per area di attività:
2024 | 2023(*) | |
Italia | 24.159 | 25.061 |
Francia | 5.990 | 7.632 |
Germania | 1.503 | 1.353 |
Europa dell'Ovest | 4.824 | 4.986 |
Europa dell'Est | 653 | 568 |
Stati Uniti | 286 | 170 |
Resto del mondo | 1.508 | 1.776 |
Totale | 38.923 | 41.546 |
2024 | 2023(*) | |
Calzetteria | 18.407 | 20.299 |
Intimo e maglieria | 12.673 | 13.352 |
Corsetteria e costumi da bagno | 7.843 | 7.895 |
Totale | 38.923 | 41.546 |
(*) I dati del periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
I ricavi registrano un decremento di 2.623 migliaia di Euro (-6,3% rispetto all'esercizio precedente), principalmente attribuibile ad una contrazione dei consumi.
Dal punto di vista geografico, in Italia i ricavi sono diminuiti del -3,6%; la Francia ha registrato un decremento del -21,5% (prevalentemente fatturato Intercompany).
Nell'Europa dell'Est ed in Germania i ricavi sono aumentati rispettivamente del 15,0% e del 11,1%, mentre nell'Europa dell'Ovest così come ne resto del mondo sono diminuiti rispettivamente del -3,2% e del -15,1%. Negli Stati Uniti i ricavi sono aumentati del 68,2%.
Per ciò che riguarda le merceologie, la calzetteria ha evidenziato un fatturato inferiore a quello dell'esercizio precedente (-9,3%); così come le vendite di corsetteria, che comprendono i costumi da bagno, e le vendite dei prodotti di intimo e maglieria hanno registrato un decremento rispettivamente (-0,7%) e (-5,1%).
Dall'analisi del fatturato per marchio si registrano risultati positivi solo per il marchio Oroblù (+1,3%), mentre per tutti gli altri marchi si sono registrati decrementi: Sanpellegrino (-14,6%), Well (-12,7%), Le Bourget (-22,3%), Luna di Seta (-23,3%), Cagi (-0,7%), Perofil (-4,0%), Private Labels (-11,3%) e Lepel (-0,3%).
Per ulteriori approfondimenti, comunque, si rimanda a quanto riportato nella relazione sulla gestione.
27. Costo del venduto
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Acquisti | 11.566 | 13.909 |
Costo del lavoro industriale | 4.892 | 5.184 |
Servizi industriali | 3.437 | 4.467 |
Ammortamenti industriali | 678 | 590 |
Altri costi industriali | 2.501 | 2.682 |
Variazione delle rimanenze | 2.891 | 1.418 |
Totale | 25.965 | 28.250 |
Il costo del venduto è diminuito di 2.285 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi netti è passata dal 67,9% al 66,7%.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla Relazione sulla Gestione.
28. Spese dirette di vendita
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Costi per agenti e merchandising | 1.695 | 1.702 |
Costo del personale logistico | 1.040 | 1.030 |
Ammortamenti | 118 | 112 |
Trasporti esterni | 725 | 735 |
Royalties passive | - | - |
Altri costi | 533 | 540 |
Totale | 4.110 | 4.119 |
Tali spese restano pressoché invariate rispetto all'esercizio precedente.
29. Altri ricavi operativi netti:
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Royalties attive | - | - |
Plusvalenze vendita cespiti | 28 | 316 |
Minusvalenze vendita cespiti | - | (2) |
Sopravvenienze attive | 215 | 171 |
Sopravvenienze passive | (61) | (78) |
Accantonamenti per rischi | - | - |
Altri ricavi (spese) | 80 | 139 |
Totale | 262 | 546 |
La differenza più significativa rispetto all'esercizio precedente riguarda minori plusvalenze vendita cespiti per 288 migliaia di Euro e da minori altri ricavi per 59 migliaia di Euro, controbilanciate da maggiori sopravvenienze attive per 44 migliaia di Euro dovute principalmente al rilascio dei fondi ristrutturazione e rischi oneri non utilizzati.
Si segnala inoltre che la voce Altri ricavi comprende 46 migliaia di Euro relativi al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo svolte nel corso dell'esercizio.
30. Spese commerciali e amministrative
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
Pubblicità | 1.982 | 2.029 |
Costi del personale comm./amm. | 5.726 | 5.923 |
Ammortamenti comm./amm. | 576 | 667 |
Compensi Amministratori e Sindaci | 178 | 178 |
Viaggi personale comm./amm. | 92 | 91 |
Consulenze amministrative e legali | 585 | 483 |
Canoni di locazione | 229 | 251 |
Imposte e tasse diverse | 50 | 49 |
Perdite/svalutazioni su crediti | 164 | 89 |
Manutenzioni | 198 | 226 |
Postelegrafoniche | 25 | 29 |
Cancelleria | 3 | 8 |
Altre spese | 855 | 961 |
Totale | 10.663 | 10.984 |
Le spese commerciali e amministrative evidenziano un decremento di 321 migliaia di Euro. Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano minori ammortamenti, minori costi del personale commerciale e amministrativo (in decremento di 197 migliaia di Euro) e minori altre spese ( -106 migliaia di euro), controbilanciati da maggiori perdite e svalutazioni su crediti (+75 migliaia di Euro) e da maggiori costi per consulenze amministrative e legali (in incremento per 102 migliaia di Euro).
31. Costi di ristrutturazione
Nel corso del 2024 non sono emersi costi di tale natura.
32. Svalutazioni/ripristini di valore di attività non correnti
La voce non riporta alcun valore relativo a svalutazioni e/o ripristini di attività non correnti.
33. Dividendi da partecipate
La voce, pari a 2.500 migliaia di Euro, si riferisce esclusivamente al dividendo distribuito dalla controllata francese Csp Paris Fashion Group SAS (2.945 migliaia di Euro nel 2023).
34. Altri oneri finanziari netti
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023(*) | |
Interessi passivi di conto corrente | (54) | (58) |
Interessi passivi su mutui | (402) | (290) |
Interessi passivi su altri finanziamenti | (23) | (66) |
Altri interessi e oneri passivi | (272) | (285) |
Interessi attivi di conto corrente | 52 | 5 |
Altri interessi attivi | 15 | 14 |
Differenze cambio | 34 | 14 |
Interest cost | (79) | (103) |
Totale | (729) | (769) |
(*) I dati relativi al periodo precedente sono stati riesposti per omogeneità di confronto.
Gli oneri finanziari evidenziano un decremento di 40 migliaia di Euro rispetto al 2023. Gli scostamenti più significativi rispetto all'esercizio precedente riguardano maggiori interessi passivi su mutui (+112) controbilanciato da maggiori interessi attivi (+47) e differenze cambio (+20) e minori interessi passivi su altri finanziamenti (-43).
La voce 'Altri interessi e oneri passivi' si riferisce principalmente ad oneri bancari e commissioni per servizi di incasso con carte di credito e comprende, tra gli altri, gli oneri e proventi connessi agli strumenti derivati di copertura dei cambi e dei tassi, inclusa la già citata valutazione al fair value di tali contratti. L'imputazione a conto economico di tali valutazioni costituisce un onere di 37 migliaia di Euro per il 2024, (onere pari a 68 migliaia di Euro nel 2023).
La voce 'Interest cost' si riferisce agli oneri finanziari relativi al TFR determinato secondo la metodologia attuariale.
35. Imposte sul reddito
Non vi sono imposte correnti nell'esercizio 2024, in quanto sia l'imponibile IRES che IRAP risultano negativi.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono calcolate sulla base delle vigenti aliquote fiscali, dopo aver apportato le necessarie variazioni in aumento ed in diminuzione al risultato del periodo.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico ed effettivo per l'IRAP e l'IRES:
Imposta IRAP | Valore | Imposta | |
|
|
|
|
Differenza tra valore/costo della produzione | (1.683) |
| |
Onere fiscale teorico (3,9%) |
| 0 | |
|
|
|
|
Imponibile IRAP | (1.071) |
| |
IRAP dell'esercizio |
| 0 |
Imposta IRES | Valore | Imposta | |
|
|
|
|
Risultato prima delle imposte | 218 |
| |
Onere fiscale teorico (24%) |
| 52 | |
Variazioni in aumento: |
|
| |
| - costi deducibili in esercizi futuri | 803 |
|
| - proventi generati in esercizi precedenti | 5 |
|
| - costi non deducibili | 356 |
|
| - altre variazioni in aumento | 553 |
|
Variazioni in diminuzione: |
|
| |
| - costi generati in esercizi precedenti | (557) |
|
| - altre variazioni in diminuzione | (941) |
|
| - dividendi da partecipate | (2.500) |
|
|
|
|
|
Imponibile IRES | (2.063) |
| |
IRES dell'esercizio |
| 0 |
Per il principio della prudenza ed in considerazione della situazione attuale e degli scenari ad oggi non prevedibili, nel corso del 2024, la società non ha iscritto in bilancio imposte anticipate.
36. Altre informazioni
Per completezza d'informativa si fornisce di seguito il valore complessivo del costo del personale e degli ammortamenti, esposti nel prospetto di conto economico secondo il criterio della destinazione.
Costo del personale
Di seguito vengono forniti i costi sostenuti in via continuativa che direttamente riguardano il personale dipendente:
2024 | 2023 | |
Costo del personale industriale | 4.892 | 5.184 |
Costo del personale non industriale | 6.765 | 6.953 |
Totale | 11.657 | 12.137 |
I costi del personale sono diminuiti di 480 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Il personale nel corso dell'esercizio si è così movimentato:
31/12/23 | Assunzioni | Dimissioni | 31/12/24 | Media | |
- Dirigenti | 8 | - | (2) | 6 | 7 |
- Quadri | 21 | 1 | (3) | 19 | 20 |
- Impiegati | 104 | 3 | (5) | 102 | 103 |
- Operai | 110 | 1 | (10) | 101 | 105 |
Totale | 243 | 5 | (20) | 228 | 235 |
L'indicazione del numero dei dipendenti si intende full time equivalent.
Si precisa che le voci assunzioni/dimissioni comprendono anche passaggi interni di categoria.
Ammortamenti
La ripartizione della voce è la seguente:
2024 | 2023 | |
-fabbricati | 356 | 378 |
-macchinari e impianti | 320 | 252 |
-attrezzature | 7 | 15 |
-altri beni | 300 | 302 |
Totale amm. imm. materiali | 983 | 947 |
-software | 22 | 46 |
-marchi e licenze | 0 | 0 |
-diritto d'uso IFRS 16 | 367 | 375 |
Totale amm. imm. immateriali | 389 | 421 |
Totale ammortamenti | 1.372 | 1.368 |
Principali rischi a cui la Società è esposta
La Società è esposta ai rischi finanziari connessi alla sua operatività:
rischio di credito, principalmente in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti;
rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), derivanti principalmente dalla variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti a medio-lungo e da variazioni del cambio Euro/Dollaro a fronte di pagamenti derivanti da acquisti di merci in dollari.
La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni sull'incidenza di tali rischi sulla Società.
Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. La Società è esposta al rischio di credito derivante dalle attività operative, soprattutto crediti commerciali e note di credito.
Il rischio di credito commerciale è gestito secondo la politica stabilita dalla Società e secondo le procedure e i controlli stabiliti per la gestione del rischio di credito. Tali procedure prevedono una valutazione preliminare della capacità di credito dei clienti, la fissazione di limiti di fido nonché procedure specifiche di monitoraggio e recupero dei crediti.
Alla data di ogni bilancio viene svolta un'analisi e sono suscettibili di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuati opportuni accantonamenti, tenuto conto dell'esperienza storica e dei dati statistici.
Al 31 dicembre 2024 i Crediti commerciali e i Crediti finanziari, crediti vari e altre attività, pari a complessivi 10.274 migliaia di Euro (11.763 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), includono 601 migliaia di Euro (473 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) relativi a crediti oggetto di svalutazione; sull'importo residuo l'ammontare a scadere e scaduto da meno di un mese è pari a 8.484 migliaia di Euro (8.692 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 1.790 migliaia di Euro (3.071 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, ad adeguate condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate e assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito e le condizioni di mercato.
La Società monitora costantemente il rischio di una carenza di liquidità mediante la pianificazione prospettica della liquidità con l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità dei fondi e flessibilità e diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie, quali scoperti e prestiti bancari.
I fondi e le linee di credito attualmente disponibili consentirebbero di soddisfare i fabbisogni aziendali; tuttavia, i possibili impatti negativi sulla liquidità causati dagli effetti sui flussi di cassa prodotti dalle ripercussioni a livello di business dell'attuale contesto caratterizzato da persistenti incertezze sullo scenario internazionale, dall'incertezza della domanda, dal perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse oltre che dalle dinamiche dei prezzi per quanto concerne in particolare le materie prime, i costi energetici e i trasporti, verranno attentamente e costantemente monitorati.
Un eventuale inasprimento della politica del credito da parte del sistema bancario avrebbe un impatto negativo sull'accesso a nuovi finanziamenti oppure il loro ottenimento potrebbe comportare un costo maggiore.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio dei cambiamenti climatici
Il Gruppo CSP è esposto agli effetti sui consumi indotti dalle condizioni climatiche, in particolare per le vendite di calzetteria. Un anticipo eccessivo delle temperature estive in primavera e/o un protrarsi delle stesse nei mesi autunnali può determinare un forte calo dei consumi, difficilmente recuperabile nei mesi successivi. I cambiamenti climatici in atto possono avere una ricaduta significativa sulle abitudini, necessità e scelte dei consumatori influenzando il modello di business e l'offerta di CSP.
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.
L'esposizione della Società al rischio di variazioni dei tassi di cambio si riferisce principalmente alle attività operative della Società ed è collegata principalmente all'attività produttiva in outsourcing del Far East con acquisiti denominati in dollari e alle vendite in paesi con valuta diversa dall'Euro. Operando principalmente in paesi appartenenti all'area dell'Euro, la Società non è significativamente soggetto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul patrimonio netto.
La Società gestisce il proprio rischio di cambio valutario coprendo le operazioni che ci si attende avvengano entro un periodo massimo di 12 mesi per le coperture di acquisiti stimati in dollari.
Quando i derivati sono sottoscritti a scopo di copertura, la Società negozia i termini di questi derivati in modo da farli collimare con i termini dell'esposizione coperta. Per quanto riguarda le coperture delle operazioni attese i derivati coprono il periodo di esposizione dal momento in cui i flussi di cassa delle operazioni sono attesi al momento del pagamento del risultante debito denominato in valuta estera.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata in prima istanza all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
La Società gestisce il proprio rischio di tasso attraverso un portafoglio bilanciato di finanziamenti a tassi di interesse fissi e variabili.
Al 31 dicembre 2024 la Società ha in essere contratti derivati sui tassi di interesse, collegati a finanziamenti a medio-lungo termine, finalizzati alla copertura del rischio di fluttuazione degli stessi.
Con riferimento in particolare ai rischi finanziari, nella tabella sottostante si riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base di pagamenti contrattuali non attualizzati. Si rileva che tali importi differiscono da quelli della tabella alla nota 16 e alla nota 20 in quanto includono gli interessi passivi.
31/12/24 | 31/12/23 | ||
Debiti verso banche a breve (entro 1 anno) | 1.113 | 742 | |
Mutui scadenti entro 1 anno | 2.923 | 3.520 | |
Mutui scadenti da 1 a 5 anni | 4.383 | 8.646 | |
Mutui scadenti oltre 5 anni | 208 | 157 | |
Totale | 8.627 | 13.065 |
Informazioni art.1 comma 125 della legge 124/2017
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129 (come sostituito dall'art. 35 del D.L. n. 34 del 30 aprile 2019) che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi:
Soggetto erogante | Valore contributo 2024 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato italiano | € 45.906 | Determinato | 2024 | 2025/2026/2027 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2024 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 102.845 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2023 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 113.524 | Determinato | 2022 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta R&S, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica 2022 (Legge 27 dicembre 2019 n. 160 art. 1 commi 198-209, D.L 19 maggio 2020 n.34) |
Stato italiano | € 182.607 | Determinato | 2023 | 2024 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2022 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato italiano | € 147.990 | Determinato | 2023 | 2024 | Credito d'imposta per la formazione 4.0_Annualità 2021 (Legge 27 dicembre 2017 n. 205 e smi art. 1 commi 45-46) |
Stato italiano | € 33.431,28 per aliquota IRES = € 8.023,51 | Determinato | 2024 | Anno 2024 | Iper ammortamento |
Stato italiano | € 21.532,84 per aliquota IRES = € 5.167,88 | Determinato | 2024 | Anno 2024 | Super Ammortamento |
Stato italiano | € 70.452 | Determinato | 2023 | 2024/2025/2026 | Credito d'imposta beni strumentali (Legge n. 178/2020 - art.1 commi da 1051 a 1063) - Adeguamento importo 2022 |
Stato italiano | 653.166 | Determinato | 2023 | 2023/2024/2025 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Stato italiano | € 94.100 | Determinato | 2022 | 2022/2023/2024 | Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali I 4.0 |
Soggetto erogante | Valore contributo 2024 | Stato pratica | Anno | Data di incasso/compensazione | Riferimento normativo |
Aiuti di carattere generale | |||||
Stato italiano | € 5.341 | Determinato | 2024 | 2024/2025 | Benefici per il gasolio da autotrazione (Carbon Tax) |
Aiuti già pubblicati su RNA - Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
Fondirigenti | € 12.500 | Concesso | 2024 | 2024 | Regolamento per i fondi interprofessionali per la formazione continua per la concessione di aiuti di stato esentati ai sensi del regolamento CE n.651/2014 e in regime de minimis ai sensi del regolamento CE n.1407/2013 (Aiuti alla Formazione (art.31) |
Simest | € 38.081 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | COVID-19: Direct grants to SMEs engaging in international activities and operations for the digital and green transitions |
Sace SpA | € 3.000.000 | Concesso | 2023 | 2023/2024/2025 | Garanzia SupportItalia |
Aiuti non ancora pubblicati su RNA Registro Nazionale Aiuti di Stato | |||||
CSEA - Cassa per i servizi energetici e ambientali | € 163.596 | Calcolato | 2020 | Anno 2020 in fattura | Contributo energivori Anno 2020 (Decreto-legge 167 del 2017 art. 19) |
37. Operazioni con parti correlate ed eventi non ricorrenti
Operazioni con parti correlate
Come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si riportano di seguito in forma tabellare:
le informazioni relative all'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate con riferimento alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria;
le informazioni relative all'incidenza degli eventi e delle operazioni significative non ricorrenti.
Incidenza delle operazioni con parti correlate anno 2024 | Totale | valore assoluto | % | |
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale |
|
| ||
- Crediti commerciali |
| 9.346 | 1.129 | 12,08% |
| (di cui CSP Paris 1.096) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 33) |
|
|
|
- Debiti commerciali |
| 6.991 | 13 | 0,19% |
| (di cui CSP Paris 13) |
|
|
|
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico |
|
| ||
- Ricavi |
| 38.923 | 6.066 | 15,58% |
| (di cui CSP Paris 5.889) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 177) |
|
|
|
- Costo del venduto |
| 25.965 | (271) | -1,04% |
| (di cui CSP Paris 271) |
|
|
|
- Spese dirette di vendita |
| 4.110 | - | -0,00% |
- Spese commerciali e amministrative |
| 10.663 | (344) | -3,28% |
| (di cui CSP Paris 342) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 2) |
|
|
|
- Altri ricavi operativi netti |
| 262 | (2) | -0,74% |
(di cui CSP Paris 8) | ||||
|
|
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|
Incidenza delle operazioni con parti correlate anno 2023 | Totale | valore assoluto | % | |
|
| |||
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale |
|
| ||
- Crediti commerciali |
| 10.051 | 1.048 | 10,43% |
| (di cui CSP Paris 949) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 1) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 98) |
|
|
|
- Debiti commerciali |
| 7.841 | 2 | 0,03% |
| (di cui CSP Paris 2) |
|
|
|
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico |
|
| ||
- Ricavi |
| 41.610 | 7.462 | 17,93% |
| (di cui CSP Paris 7.514) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany -174) |
|
|
|
| (di cui Oroblù USA 122) |
|
|
|
- Costo del venduto |
| 28.251 | (588) | -2,08% |
| (di cui CSP Paris 588) |
|
|
|
- Spese dirette di vendita |
| 4.119 | (9) | -0,22% |
| (di cui CSP Paris 9) |
|
|
|
- Spese commerciali e amministrative |
| 10.984 | (649) | -5,91% |
| (di cui CSP Paris 647) |
|
|
|
| (di cui Oroblù Germany 2) |
|
|
|
- Altri ricavi operativi netti |
| 546 | 191 | 35,0% |
(di cui CSP Paris 191) | ||||
|
|
|
|
Si segnala che la Capogruppo ha in corso un contratto di affitto con soggetti riconducibili alla famiglia Bertoni, azionisti rilevanti di CSP, di un locale adibito a foresteria; tale contratto prevede un canone annuo complessivo di 5,8 migliaia di Euro, in linea con le condizioni di mercato. Si segnala, inoltre, che nel corso del 2024 la Capogruppo ha instaurato un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato con un familiare di uno degli azionisti rilevanti per un importo pari a 11,3 migliaia di Euro, e che tale rapporto terminerà il 18 aprile 2025.
Termini e condizioni delle operazioni con parti correlate
Le vendite e gli acquisti con parti correlate sono effettuati con termini e condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. I saldi aperti alla fine dell'esercizio non sono assicurati, non generano interessi e la regolazione avviene a pronti. Non sono state fornite, né sono state ricevute garanzie per i crediti e debiti contratti con parti correlate.
Eventi non ricorrenti
Nel corso del 2024 non vi sono costi o ricavi non ricorrenti significativi.
38. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2024 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
39. Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci della Società sono pari rispettivamente a 86 e 61 migliaia di Euro (comprensivi di oneri vari).
40. Valutazione continuità aziendale
In relazione alla valutazione sulla continuità aziendale, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
41. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio
In relazione agli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto diffusamente esposto nella Relazione degli Amministratori.
Ceresara, 15 aprile 2025
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Note Esplicative, della quale costituiscono parte integrante.
Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
1. Prospetto di movimentazione delle immobilizzazioni finanziarie per l'esercizio 2024;
2. Elenco delle partecipazioni secondo il disposto dell'art. 38 del D.Lgs. 127/91;
3. Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023;
4. Elenco delle partecipazioni rilevanti possedute al 31 dicembre 2024 (artt. 125 e 126 Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999);
5. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
6. Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98
Allegato n. 1 | |||||||||||||
Prospetto delle variazioni nei conti delle immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2024 | |||||||||||||
Valori in migliaia di Euro | |||||||||||||
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| SITUAZIONE INIZIALE |
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| MOVIMENTI DEL PERIODO | SITUAZIONE FINALE | |||||||
IMMOBILIZZAZIONI | COSTO |
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| SALDO |
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| SALDO | DI CUI | |
| ORIGINARIO | INCREMENTI | RIVALUT. | SVALUTAZ. | 31.12.2023 | INCREMENTI | RICLASSIFIC. | DECREMENTI | RIVALUTAZ. | SVALUTAZ. | 31.12.2024 | RIVALUTAZ. | |
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PARTECIPAZIONI |
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IMPRESE CONTROLLATE |
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CSP PARIS FASHION GROUP S.A.S. | 28.089 |
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|
| 28.089 |
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|
|
| 28.089 |
| |
FRESNOY LE GRAND (F) |
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| ||
OROBLU' USA LLC | 68 |
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| 68 |
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| 68 |
| |
MIAMI, FL 33166 USA |
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| |
OROBLU' GERMANY GmbH | 180 |
| (180) | - |
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| - | - |
| ||
SONTRA (D) |
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TOTALE CONTROLLATE | 28.337 | 0 | 0 | (180) | 28.157 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 28.157 | 0 | |
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ALTRE IMPRESE |
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B. C. C. CASTELGOFFREDO (MN) |
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| |
Via Giotto, 2 | 0,2 |
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| 0,2 |
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| 0,2 |
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FONDO PENSIONE PREVIMODA - MILANO |
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Viale Sarca, 223 | 2 |
|
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| 2 |
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| 2 |
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| |
CONAI - ROMA |
|
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Viale dell'Astronomia, 30 | 2 |
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|
| 2 |
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|
| 2 |
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|
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| |
TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI | 4 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0 | |
TOTALE PARTECIPAZIONI | 28.341 | 0 | 0 | (180) | 28.161 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 28.161 | 0 |
Allegato n. 2
Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2024 | |||||||||||
CAPITALE | PATRIMONIO | UTILE | QUOTA DI | VALORE | |||||||
DENOMINAZIONE | SOCIALE | NETTO | O PERDITA | POSSESSO | DI CARICO | ||||||
(Importi in migliaia di Euro) | IN VALUTA | % | |||||||||
PARTECIPAZIONI | |||||||||||
IMPRESE CONTROLLATE | |||||||||||
CSP PARIS FASHION GROUP SAS | Euro | * | |||||||||
FRESNOY LE GRAND (F) | 589 | 24.529 | 1.897 | 100 | 28.089 | ||||||
OROBLU USA LLC | Usd | * | |||||||||
MIAMI, FL (USA) | 100 | 362 | 45 | 98 | 68 | ||||||
OROBLU' GERMANY GmbH | Euro | * | |||||||||
SONTRA (D) | - | - | - | 100 | - | ||||||
NOTE: | |||||||||||
* come risultante dal bilancio civilistico al 31 dicembre 2024 |
Allegato n. 3 | ||||||
Prospetto delle attività per imposte anticipate e fondo imposte differite per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023 | ||||||
FONDO IMPOSTE DIFFERITE |
| 2024 |
|
| 2023 |
|
| Imponibile | aliquota | imposta | Imponibile | aliquota | imposta |
|
|
|
|
|
|
|
PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI CESPITI | - |
|
| - |
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|
STORNO AMMORTAMENTI IAS/IFRS | (274) | 27,90% | (77) | (274) | 27,90% | (77) |
|
|
|
|
|
|
|
| (274) | (77) | (274) | (77) | ||
SALDO NETTO | (77) | (77) |
Allegato n. 4 | ||||||||
Elenco delle partecipazioni rilevanti possedute al 31 Dicembre 2024 | ||||||||
(art. 125 e 126 della Delib. CONSOB n. 11971 del 14/05/1999; chiarimenti CONSOB del 14/07/2000) | ||||||||
Società | Capitale sociale | Valuta | Numero azioni o quote possedute | % sul capitale sociale | Valore nominale | Rapporto di controllo | Relazione di partecipazione | Titolo di possesso |
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE | ||||||||
CSP PARIS FASHION GROUP S.A.S. | 588.939,40 | Euro | 841.342 | 100,00 | 0,70 | di diritto | diretta | proprietà |
68 rue Henri Matisse | ||||||||
02230 Fresnoy Le Grand (Francia) | ||||||||
OROBLU USA LLC | 100.000,00 | USD | (*) | 100,00 | (*) | di diritto | diretta e indiretta (**) | proprietà |
8433 NW 72 ST. MEDLEY | ||||||||
Miami, FL 33166 USA | ||||||||
OROBLU GERMANY GmbH | - | Euro | - | 100,00 | - | di diritto | diretta | proprietà |
36205 Sontra - Weldaer Strasse, 1 | ||||||||
Germany | ||||||||
Note: il capitale sociale è costituito solamente da azioni o quote ordinarie con diritto di voto. | ||||||||
(*) Ai sensi della legge dello stato della Florida (Miami) non è prevista l'emissione di azioni per la LLC statunitense. | ||||||||
(**) La partecipazione è posseduta direttamente nella misura del 98%; indirettamente tramite la controllata CSP Paris Fashion Group S.A.S. che detiene, a titolo di proprietà 2.000 quote, pari al 2% del capitale sociale. |
Allegato n. 5
Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi relativi al bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione.
(Importi in migliaia di Euro) | Soggetto erogante | Corrispettivi 2024 | ||||||||||
Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | 81 | ||||||||||
Totale Audit | 81 | |||||||||||
Altri servizi diversi dalla revisione | PricewaterhouseCoopers Business Services Srl Audirevi ESG & Sustainability Srl | 30 20 | ||||||||||
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Allegato n. 6
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO
AI SENSI DELL'ART. 81 -TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
I sottoscritti Carlo Bertoni - Presidente del Consiglio d'Amministrazione - Simone Ruffoni - Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della CSP International Fashion Group S.p.A. - attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.
Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024:
- è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
- corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
- è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.
Ceresara, 15 aprile 2025
Il Presidente del Consiglio Dirigente preposto alla redazione
d'Amministrazione dei documenti contabili societari
Relazione della società di revisione - Bilancio d'esercizio
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di CSP International